Parliamo di guerra

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Tex Willer
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Tex Willer » 05 nov 2023 18:23

Nella manifestazione a favore della Palestina , striscioni che chiedono la fine della fornitura di armi all'Ucraina. Cosa c'entra? Si conferma l'esistenza di un pacifismo a senso unico,per il quale l'aggredito non ha il diritto di difendersi dall'aggressore.
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fly666
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda fly666 » 06 nov 2023 04:30

Qui si esamina la situazione attuale senza riflettere su quello che dice la Storia :

Israele è destinata , per volontà di Dio (che poi sarebbe Israele stessa) a perpetuare la vita umana nel tempo e nello spazio, su questa Terra ed altrove, quando anche il Sole si sarà spento

partendo da questo presupposto è chiaro dedurre che tutti i terroristi saranno ammazzati, prima quelli di Hamas e poi le altre formazioni, non importa come ed a che costo

personalmente, avevo scritto una mail al sito online di Hamas quache mese fa invitando loro a deporre le armi ed arrendersi .. ma è servito solo ad accellerare la loro smania di auto distruzione

il mondo è bello così com'è e lo sarà ancor di più quando al suo comando resteranno Israele e la reincarnazione di Putin

gioite, o rassegnatevi ed adeguatevi, non c'è altra via

buona settimana a tutti :P
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Timoteo » 06 nov 2023 10:28

fly666 ha scritto:Qui si esamina la situazione attuale senza riflettere su quello che dice la Storia :

Israele è destinata , per volontà di Dio (che poi sarebbe Israele stessa) a perpetuare la vita umana nel tempo e nello spazio, su questa Terra ed altrove, quando anche il Sole si sarà spento

partendo da questo presupposto è chiaro dedurre che tutti i terroristi saranno ammazzati, prima quelli di Hamas e poi le altre formazioni, non importa come ed a che costo

personalmente, avevo scritto una mail al sito online di Hamas quache mese fa invitando loro a deporre le armi ed arrendersi .. ma è servito solo ad accellerare la loro smania di auto distruzione

il mondo è bello così com'è e lo sarà ancor di più quando al suo comando resteranno Israele e la reincarnazione di Putin

gioite, o rassegnatevi ed adeguatevi, non c'è altra via

buona settimana a tutti :P



meno male che ci stai tu, Fra', a illuminarci!!!!

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tenente Drogo
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 09 nov 2023 13:42

un bell'articolo di Adriano Sofri

----------



Vorrei dire una cosa dura da ascoltare. Il Führer del nazismo, nel Mein Kampf, scrisse: “I posteri, esaminando il nostro operato, non solo lo capiranno ma lo troveranno giusto e lo loderanno”. Ancora quando tutto era perduto, i nazisti continuavano a commettere i loro crimini e a cancellarne le tracce: i contemporanei non erano maturi per capire, ma i posteri sarebbero stati loro grati per aver pulito la terra dai giudei. Non è successo, se non in infime frange, la feccia delle società contemporanee, e comunque non ancora. Ma una enorme rivalsa del nazismo, sia pure in una forma oscenamente rovesciata, si sta compiendo. Non c’è attore dei conflitti e delle vere guerre di oggi che non chiami nazista il proprio nemico. Perfino in una crisi estranea, all’origine, alla contesa politica, come quella della pandemia di Covid, minoranze paranoiche e vanesie via via più rumorose arrivarono a sfilare con la stella gialla – e con le uniformi dei campi e i falsi tatuaggi sul braccio! – accostando l’obbligo vaccinale allo sterminio. 
 

 

Il trionfo arrivò con l’invasione russa, sbandierata come una replica eroica della Grande guerra patriottica contro il nazifascismo, per la “denazificazione” dell’Ucraina. E una minoranza, ora molto più numerosa e rumorosa, della “sinistra” (nome che non potrà mai più scriversi senza virgolette) non esitò a ripudiare la solidarietà all’aggredito, a vedere nell’aggressore una qualche continuità con un passato rivoluzionario – della rivoluzione che si sbrigò a mangiare i propri figli, mentre divorava quelli degli altri – e a ignorarne la natura criminale. E a credere “nazista” il paese aggredito, così da promuovere la propria viltà a fermezza antifascista. Un facile meccanismo retorico induceva i difensori ucraini e i loro alleati a ritorcere l’ingiuria su Putin e i suoi accoliti: un paio di baffetti da incollare sotto il naso del nemico sono sempre disponibili. C’erano dall’una e dall’altra parte del fronte bande e individui sedotti dalla mitologia nazista e dai suoi emblemi, così come se ne trovano purtroppo dappertutto, a casa nostra in misura almeno equivalente. Era e rimane la via facile della propaganda, e però, più significativamente, l’indizio di una incapacità di chiamare le cose col loro nome, e di mostrarle ripugnanti quanto sono senza bisogno di ricorrere alla soffitta degli orrori. E di comprometterne, oltretutto, “l’unicità”, e se non altro la singolarità. Archiviata la categoria di “totalitarismo”, che era stata ricca di illuminazioni, ma a sua volta aveva preteso di esaurire le distinzioni tra fenomeni diversi e spesso opposti – opposti sia per la diversità che per la gelosa affinità – come il nazifascismo e il comunismo dispotico e lo stalinismo. 

Ora la nuova guerra esplosa nel vicino oriente e suscitata dall’immondo assalto di migliaia di miliziani di Hamas a cittadini israeliani (e non solo), bambini, donne, vecchi, ragazze e ragazzi, e uomini, del tutto inermi e indifesi, e molti di loro amanti della convivenza e della pace, ha fatto ripartire la giostra dell’epiteto. (La smania del rincaro fa ora moltiplicare espressioni come “peggio dei nazisti”!). I capi israeliani, a cominciare dal malaugurato Netanyahu, hanno cercato nel magazzino precedenti che si avvicinassero alla ferita mortale che Israele aveva sofferto: l’Isis, il più immediato, ma soprattutto quello incomparabile del nazismo. Era inevitabile che in un paese sorto per riconoscere agli ebrei sopravvissuti al genocidio la decisione di vivere sicuri in un proprio stato e di difenderlo strenuamente con le armi, che ancora ospita un numero commovente di quei superstiti (e qualcuna di loro è stata trascinata ostaggio nei sotterranei di Gaza) il ricordo della persecuzione si facesse travolgente. Ma dichiarazioni come quella: “La nostra è una guerra di denazificazione di Gaza”, pronunciate da Netanyahu e soci, sono un grave errore, tanto più quando suonano come un’eco degli slogan di Putin, il quale intanto sta ricevendo gli emissari di Hamas. Non esistono altre parole, altri nomi, per dire l’infamia di Hamas (e non “di Gaza”)? Hamas non fa schifo abbastanza di suo, senza quell’assimilazione? Anche qui gli appigli pseudostorici non mancano, e la fotografia del gran muftì di Gerusalemme Amin al Husseini che esorta nel novembre del 1941 il suo amico Hitler a completare lo sterminio degli ebrei per preservarne la Palestina è subito a portata di mano. (Qualche anno fa il solito Netanyahu spinse il suo zelo fino a dichiarare che era stato Husseini a persuadere allo sterminio Hitler, che voleva solo cacciare gli ebrei dalla Germania – e fu deriso dagli storici, gli israeliani per primi). Le infamie di oggi non sono la prosecuzione di quelle dell’altroieri. 


Ma il punto più importante è un altro: nella guerra (chiamiamola così, anche questa) della propaganda, l’espediente dell’inversione vittima-carnefice è per eccellenza la risorsa antiebraica. Pressoché “naturalmente”, dal momento che gli ebrei sono stati la vittima per antonomasia, e Israele esiste affinché smettessero di esserlo. È questo che illude qualcuno di essere “antisionista” piuttosto che antisemita. Il sionismo storico e le sue tante componenti non c’entrano, né quel dissenso dal sionismo che era costitutivo di altre combattività ebraiche, come quella gloriosa del Bund che abbiamo conosciuto con Marek Edelman e che Wlodek Goldkorn racconta. La metamorfosi dell’ebreo vittima in persecutore nazista è l’immagine centrale dell’antisemitismo di oggi – no, non di oggi, dalla fine degli anni 60 e dei 70 del secolo scorso almeno, ma oggi irrefrenata. Solo gli imbecilli (i soliti, quelli già del “socialismo degli imbecilli”) sono oggi dottamente antisemiti, si leggono i Protocolli e la monnezza circostante, calcolano quanti patrimoni e quanti premi Nobel detengono gli ebrei in proporzione e così via. Alla massa arriva tutt’al più uno stereotipo personale, che il loro dio glielo conservi, come George Soros (dopo il 7 ottobre, pur di dargli ancora addosso da destra – destra senza virgolette, è il suo vantaggio – l’hanno denunciato come finanziatore di palestinesi). Alla massa, quella delle manifestazioni, bastano appunto i baffetti su una faccia israeliana, la svastica sulla stella di David. ISRAEL-SS. La vista della carneficina di Gaza fa il resto, e avanza. E’ così che i manifestanti del mondo, addolorati e scandalizzati dalla distruzione di Gaza come lo sono io, si sentono autorizzati ad auspicare una “Palestina libera dal fiume (Giordano) al mare (Mediterraneo)”, cioè Israele cancellata dalla carta geografica, in nome di un generoso empito antinazista. C’è un libro, uscito nel 2013, di due storici, Arturo Marzano e Guri Schwarz, “Attentato alla sinagoga. Roma, 9 ottobre 1982”, Viella ed. Lo raccomando per molte ragioni, e in particolare per la ricostruzione meticolosa del formarsi e dell’avanzare nel linguaggio politico italiano di quell’inversione retorica, gli israeliani (e gli ebrei) nuovi nazisti. Ma ve ne parlo la prossima volta. 
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Travolta » 09 nov 2023 14:08

Marzo 1963 Palmiro Togliatti detto il Migliore parla alla Normale di Pisa ,un ragazzo lo incalza : "Perche' non avete provato a fare la rivoluzione? ". Il segretario un po' irritato risponde " Provaci tu se ne sei capace" ."Lo faro' ,Lo faro" " risponde sicuro il ragazzo.

Dalla rivoluzione a scrivere sul Foglio triste storia :D
Battute a parte nell'articolo riportato molte cose sono condivisibili ,altre meno ,altre ancora per nulla ovviamente imo .
Certo e' uomo di fascino e di carattere e storicamente non gli e' mai mancata la presunzione e la convinzione del detenere la verita' assoluta.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 09 nov 2023 14:21

sapevo anche questa

Togliatti: "Il generale MacFarlane si meravigliò con me che il Pci non volesse fare la rivoluzione."

Sofri: "Ci voleva l'ingenuità d'un generale americano per pensare che un partito che si proclamava comunista volesse il comunismo."
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Travolta » 09 nov 2023 14:28

tenente Drogo ha scritto:sapevo anche questa

Togliatti: "Il generale MacFarlane si meravigliò con me che il Pci non volesse fare la rivoluzione."

Sofri: "Ci voleva l'ingenuità d'un generale americano per pensare che un partito che si proclamava comunista volesse il comunismo."


Si e' vera anche questa.
Io pero' e lo scrivo senza polemica ,anche perche' non credo tu avresti "tifato" per la rivoluzione che voleva Sofri,non ho ancora oggi capito ( sara' un mio limite) cosa volessero Sofri e LC.Ma li entriamo nelle beghe e nelle divisioni tutte interne alla sinistra estrema nonostante il "filo rosso" che dovrebbe legare :D
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 09 nov 2023 20:26

Travolta ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:sapevo anche questa

Togliatti: "Il generale MacFarlane si meravigliò con me che il Pci non volesse fare la rivoluzione."

Sofri: "Ci voleva l'ingenuità d'un generale americano per pensare che un partito che si proclamava comunista volesse il comunismo."


Si e' vera anche questa.
Io pero' e lo scrivo senza polemica ,anche perche' non credo tu avresti "tifato" per la rivoluzione che voleva Sofri,non ho ancora oggi capito ( sara' un mio limite) cosa volessero Sofri e LC.Ma li entriamo nelle beghe e nelle divisioni tutte interne alla sinistra estrema nonostante il "filo rosso" che dovrebbe legare :D


cosa volessero non so

constato che molti ex LC hanno fatto belle carriere, molto più di Sofri, nel mondo della cultura e del giornalismo: Gad Lerner, Giampiero Mughini, Marino Sinibaldi, Paolo Liguori, Enrico Deaglio, Erri De Luca ...

personalmente, nonostante sia distante da loro politicamente, alcuni li ammiro molto (De Luca e Sofri), altri un po' meno
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda zampaflex » 10 nov 2023 14:04

Bravo Sofri (quello di oggi).

Altrove:
Uzi Shaya, ex agente dello Shin Bet e del Mossad, indaga da oltre vent’anni sul sistema di finanziamento dei terroristi.
Hamas conta su un impero economico i cui numeri sono strabilianti. «Nella Striscia entrano ogni anno circa 2 miliardi e mezzo di dollari. Eppure, c’è grande povertà. Di quei soldi alla popolazione arriva ben poco ». Dal solo Qatar, dice, arrivano alla luce del sole 360 milioni di dollari. Che «spesso vanno ai circa 50mila operativi e i funzionari di Hamas, che vivono con le loro famiglie al sicuro e nel lusso. La benzina, invece, se la tengono da parte, immagazzinata nei tunnel».
L’organizzazione, insiste, «preleva dagli stipendi e tassa qualunque merci che entra: legalmente da Israele o clandestinamente dall’Egitto. E da questo ricava un altro tesoretto da 300 milioni di dollari l’anno». Non basta.
A sentire l’agente, preleva trattiene pure circa 30 per cento dei 600 - 800 milioni di dollari introdotti invece dall’Unrwa, l’agenzia Onu per i profughi palestinesi.
Altri fondi arrivano dall’Iran: circa 100-150 milioni che passano attraverso “money chage” libanesi o perfino malesi. E poi vengono ulteriormente “ripuliti” attraverso una serie di operazioni gestite da Istanbul, in Turchia, vero centro finanziario
di Hamas.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 10 nov 2023 15:11

questo conferma il fatto che Hamas agisce come una vera e propria mafia e chi rimprovera i gazawi di non ribellarsi ad Hamas non capisce bene il contesto

sarebbe come rimproverare ai siciliani di non ribellarsi alla mafia: certamente qualcuno molto coraggioso lo fa, ma il più delle volte finisce sotto terra e non possiamo chiedere a tutti di essere eroi
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda bobbisolo » 10 nov 2023 16:09

zampaflex ha scritto:Bravo Sofri (quello di oggi).

Altrove:
Uzi Shaya, ex agente dello Shin Bet e del Mossad, indaga da oltre vent’anni sul sistema di finanziamento dei terroristi.
Hamas conta su un impero economico i cui numeri sono strabilianti. «Nella Striscia entrano ogni anno circa 2 miliardi e mezzo di dollari. Eppure, c’è grande povertà. Di quei soldi alla popolazione arriva ben poco ». Dal solo Qatar, dice, arrivano alla luce del sole 360 milioni di dollari. Che «spesso vanno ai circa 50mila operativi e i funzionari di Hamas, che vivono con le loro famiglie al sicuro e nel lusso. La benzina, invece, se la tengono da parte, immagazzinata nei tunnel».
L’organizzazione, insiste, «preleva dagli stipendi e tassa qualunque merci che entra: legalmente da Israele o clandestinamente dall’Egitto. E da questo ricava un altro tesoretto da 300 milioni di dollari l’anno». Non basta.
A sentire l’agente, preleva trattiene pure circa 30 per cento dei 600 - 800 milioni di dollari introdotti invece dall’Unrwa, l’agenzia Onu per i profughi palestinesi.
Altri fondi arrivano dall’Iran: circa 100-150 milioni che passano attraverso “money chage” libanesi o perfino malesi. E poi vengono ulteriormente “ripuliti” attraverso una serie di operazioni gestite da Istanbul, in Turchia, vero centro finanziario
di Hamas.


ma non usavano le cryptovalute?? :shock: :shock: :shock:

risatina :lol:
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Travolta » 10 nov 2023 19:00

tenente Drogo ha scritto:
sarebbe come rimproverare ai siciliani di non ribellarsi alla mafia: certamente qualcuno molto coraggioso lo fa, ma il più delle volte finisce sotto terra e non possiamo chiedere a tutti di essere eroi


E sarebbe come se lo stato italiano per sconfiggere la mafia radesse al suolo la Sicilia.Cosi sta facendo Israele oggi dando linfa a nuovo odio e a potenziali nuovi terroristi.Pensare che siamo cresciuti con il mito/terrore del Mossad che poteva colpire qualunque nemico di Israele ,quando ho visto cinicamente esultare davanti alla Tv i capi di Hamas ben comodi in Qatar a fronte del massacro di ragazzi inermi che erano ad un concerto ho pensato/sperato che sarebbero durati poco cercati ed annientati dal Mossad ,invece si e' scelto e si continua a scegliere di bombardare Gaza perche' il Qatar l'occidente mica te lo fa toccare anzi ci si fa sponsorizzare le squadre di calcio ,ci si va a fare i mega tornei di golf con montepremi da capogiro ,a correrci i GP etc etc e mi rifiuto di credere che il Mossad oggi non sia in grado di fare militarmente con dei commandos una operazione del genere.Era meglio o no mandare un commando in Qatar ad ammazzare i capi di Hamas piuttosto che macellare sotto le bombe uomini donne ,bambini,ragazzi e ragazze a Gaza ? Certo poi ogni 500 civili che ammazzi ci rimane anche qualche pezzo medio/grosso di Hamas sai che vittoria.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 10 nov 2023 19:16

Travolta ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
sarebbe come rimproverare ai siciliani di non ribellarsi alla mafia: certamente qualcuno molto coraggioso lo fa, ma il più delle volte finisce sotto terra e non possiamo chiedere a tutti di essere eroi


E sarebbe come se lo stato italiano per sconfiggere la mafia radesse al suolo la Sicilia.Cosi sta facendo Israele oggi dando linfa a nuovo odio e a potenziali nuovi terroristi.E pensare che siamo cresciuti con il mito/terrore del Mossad che poteva colpire qualunque nemico di Israele ,quando ho visto cinicamente esultare davanti alla Tv i capi di Hamas ben comodi in Qatar a fronte del massacro di ragazzi inermi che erano ad un concerto ho pensato/sperato che sarebbero durati poco cercati ed annientati dal Mossad ,invece si e' scelto e si continua a scegliere di bombardare Gaza perche' il Qatar l'occidente mica te lo fa toccare anzi ci si fa sponsorizzare le squadre di calcio ,ci si va a fare i mega tornei di golf con montepremi da capogiro ,a correrci i GP etc etc e mi rifiuto di credere che il Mossad oggi non sia in grado di fare militarmente con dei commandos una operazione del genere.Era meglio o no mandare un commando in Qatar ad ammazzare i capi di Hamas piuttosto che macellare sotto le bombe uomini donne ,bambini,ragazzi e ragazze a Gaza ? Certo poi ogni 500 civili che ammazzi ci rimane anche qualche pezzo medio/grosso di Hamas sai che vittoria.


... insomma

se la mafia lanciasse razzi dalla Sicilia sulle coste del continente e nascondesse le postazioni di lancio nei quartieri più popolosi di Palermo o negli ospedali di Catania, che si farebbe?

altre tue riflessioni sono condivisibili, ma in Qatar non sono mica nati ieri e non deve essere facile raggiungere certi obiettivi
poi il mito dell'onnipotenza del Mossad è tramontato

condivido anche che ad altissimi livelli il vecchio adagio universitario che il pesce grosso non mangia il pesce grosso è sempre valido
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda l'oste » 10 nov 2023 21:34

ÇIÅ e Móssåd potrebbero eliminare i capi di Håmas nel Quatar in pochi giorni. Viene il dubbio che l'obbiettivo non sia (solo) quello (come non lo era eliminare Saddam Hussein).
La striscia, con molte e dovute proporzioni storiche, sta diventando un campo di sterminio.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 10 nov 2023 22:31

l'oste ha scritto:ÇIÅ e Móssåd potrebbero eliminare i capi di Håmas nel Quatar in pochi giorni. Viene il dubbio che l'obbiettivo non sia (solo) quello (come non lo era eliminare Saddam Hussein).
La striscia, con molte e dovute proporzioni storiche, sta diventando un campo di sterminio.


anche tu sopravvaluti il Mossad
e sottovaluti i servizi qatarini e di Hamas
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda gianni femminella » 10 nov 2023 23:21

tenente Drogo ha scritto:
l'oste ha scritto:ÇIÅ e Móssåd potrebbero eliminare i capi di Håmas nel Quatar in pochi giorni. Viene il dubbio che l'obbiettivo non sia (solo) quello (come non lo era eliminare Saddam Hussein).
La striscia, con molte e dovute proporzioni storiche, sta diventando un campo di sterminio.


anche tu sopravvaluti il Mossad
e sottovaluti i servizi qatarini e di Hamas


Domanda. E i fotografi freelance che erano già lì appena sfondato il muro? Erano lì per caso.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 10 nov 2023 23:31

gianni femminella ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
l'oste ha scritto:ÇIÅ e Móssåd potrebbero eliminare i capi di Håmas nel Quatar in pochi giorni. Viene il dubbio che l'obbiettivo non sia (solo) quello (come non lo era eliminare Saddam Hussein).
La striscia, con molte e dovute proporzioni storiche, sta diventando un campo di sterminio.


anche tu sopravvaluti il Mossad
e sottovaluti i servizi qatarini e di Hamas


Domanda. E i fotografi freelance che erano già lì appena sfondato il muro? Erano lì per caso.


sono stati avvertiti da Hamas, pare

https://www.rainews.it/articoli/2023/11 ... f9edf.html

ti pare che potevano essere lì senza il consenso di Hamas?

se poi qualcuno pensa che sia tutto un complotto ordito da Israele, va a fare compagnia a quelli che credono alle demolizioni controllate l'11 settembre e alla messa in scena dello sbarco sulla luna (un ex forumista ci credeva)

(ciò non toglie che Netanyahu ha finanziato in passato Hamas perché gli faceva comodo indebolire la ANP)
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda gianni femminella » 12 nov 2023 15:41

Buongiorno
Vi scrivo dal disco terrestre :mrgreen:
Certo Nico che i fotografi erano lì perché erano stati avvisati. Il che apre un grosso interrogativo morale che non approfondisco perché non sono in grado.

Tornando all'argomento principale, faccio un esempio, il nord stream sembrava fosse stato sabotato dai russi. E invece ora come ora dicono siano stati ben altri. Gli accadimenti avversi a volte avvantaggiano le stesse vittime dei fatti, anche in maniera trasversale.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 12 nov 2023 16:02

gianni femminella ha scritto:Buongiorno
Vi scrivo dal disco terrestre :mrgreen:
Certo Nico che i fotografi erano lì perché erano stati avvisati. Il che apre un grosso interrogativo morale che non approfondisco perché non sono in grado.

Tornando all'argomento principale, faccio un esempio, il nord stream sembrava fosse stato sabotato dai russi. E invece ora come ora dicono siano stati ben altri. Gli accadimenti avversi a volte avvantaggiano le stesse vittime dei fatti, anche in maniera trasversale.


chi avrà avvisato i fotografi secondo te?

escluderei i servizi israeliani a meno di non ipotizzare che erano disposti a far massacrare un migliaio di civili per avere la scusa di attaccare Gaza

se no a questo punto vale tutto

le demolizioni controllate dell'11 settembre
Pearl Harbour non impedita così sono entrati in guerra
i protocolli dei Savi di Sion e via dicendo
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda gianni femminella » 12 nov 2023 17:16

.
Ultima modifica di gianni femminella il 23 nov 2023 11:57, modificato 1 volta in totale.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda tenente Drogo » 12 nov 2023 18:47

Protocolli dei Savi di Sion reloaded
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda zampaflex » 12 nov 2023 19:54

gianni femminella ha scritto:Non vale tutto, ma mille morti per alcuni potrebbero essere un prezzo accettabile. Spesso penso che al mondo ci sono persone che ragionano in maniera distorta, e che in nome di di un'idea sono disposti a qualsiasi cosa. Tutto qui


Non dirmi che ritieni probabile che Israele abbia saputo e accettato mille morti e trecento rapiti. Please.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda gianni femminella » 12 nov 2023 20:00

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Ultima modifica di gianni femminella il 23 nov 2023 11:57, modificato 1 volta in totale.
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda Timoteo » 12 nov 2023 20:58

gianni femminella ha scritto:Figurati, non ho mica una spiegazione, è che trovo una nota stonata nell'accaduto.
L'unica cosa che mi sento di affermare è che tanti hanno gioito dell'accaduto, a dispetto delle lacrime pubbliche. Le scuse per menare le mani sono ben accolte da parecchi, non dirmi di no.



mo te ce metti pure tu?
non c'hai gnente di meglio da fare?
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Re: Parliamo di guerra

Messaggioda gianni femminella » 12 nov 2023 21:01

No, no, smetto. I miei omaggi al caro Frankie.
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