Messaggioda tenente Drogo » 11 giu 2023 22:24
da un post di facebook
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Nel 2015 avevo i capelli verdi.
Anche la ragazza seduta di fronte a me sul treno aveva i capelli verdi. Della stessa identica tonalità.
Così ci siamo sorrisi, lei mi ha fatto i complimenti per i capelli, in inglese, ho ricambiato col sorriso di chi condivide qualcosa.
Poi abbiamo iniziato a parlare un po’, naturalmente in inglese.
Avremmo avuto un’altra lingua in comune per comunicare, ma abbiamo preferito - sempre per quel qualcosa che condividevamo - continuare a parlare in inglese, anche se con mille difficoltà.
La ragazza dai capelli verdi che ho conosciuto sul treno è estone. Aveva appena finito il suo Erasmus in Italia e stava tornando a casa.
Abbiamo parlato molto di Europa, libertà ed imperialismo russo. L’invasione dell’Ucraina era appena iniziata e certamente non "andava di moda" come ora. Non ricordo che mi abbia parlato dell’Ucraina, non esplicitamente almeno, ma era chiaro che cosa la spaventava, anche se, come me, era nata dopo il crollo dell’urss. Dopo la fine dell’occupazione sovietica del suo Paese.
Per me le sue parole, che ricordo ancora, sono state una lezione di vita. Mi ha permesso di realizzare quello che già sapevo, ma che finora avevo solo letto. Avevo davanti una ragazza della mia età, coi capelli verdi come i miei, mi raccontava la sua storia e le sue paure.
Non le paure da ragazzi fortunati, come venire lasciati dal fidanzatino o andare a una festa col vestito sbagliato, ma la paura di perdere ancora la libertà e l’indipendenza conquistate.
Mi ricordo il suo sorriso gentile nel dirmi “yes, I can speak russian, but keep speaking English, please".
Le ho risposto "no problem".
E così ha iniziato a raccontare, sfogo e confidenza, la storia della sua famiglia, che è la storia dell’Estonia. E in generale la storia dei Paesi dell’ex urss che si sono resi indipendenti nei primi anni 90 ed hanno iniziato il loro percorso verso l’UE, la democrazia e le opportunità che offre l’Occidente.
Una di queste opportunità è proprio farsi i capelli verdi e girare l’Europa in treno, per divertimento o per dovere, ma comunque liberi.
Oggi, mi chiedo perché un popolo europeo dovrebbe rinunciare alla propria libertà.
Ma soprattutto perché qualcun altro dovrebbe (o vorrebbe) decidere per queste persone…
E anche perché, noi persone libere, dovremmo (o vorremmo) avere il diritto di togliere a queste persone terre e diritti.
Non riesco a trovare risposte a queste domande. Perché?
Perché l’unica risposta è che noi non abbiamo, né dovremmo avere, nessun diritto sulle scelte di un popolo se non quello di aiutarli e supportarli a sconfiggere chi li minaccia ed aggredisce.
Il mio impegno di oggi è anche per quella ragazza dai capelli verdi e per tutte le persone che condividono i miei valori, che sono i valori europei di democrazia, libertà ed indipendenza.
Concludo col mio nuovo mantra:
"Se per qualche motivo vuoi trovare un ristorante a mosca, allora - certo - chiedi a uno di quegli "esperti di russia".
Ma se vuoi capire l'imperialismo russo, chiedi ai "vicini della russia" che lo hanno sperimentato in precedenza ed attualmente."