bobbisolo ha scritto:Wineduck ha scritto:Madonna che minkiate tocca leggere su questo thread!
E' proprio vero che più l'intelligenza umana evolve generando scoperte sensazionali e risultati di ricerche spettacolari, neanche immaginabili pochi decenni or sono, e più aumenta l'ignoranza media, la diffidenza verso la razionalità e la scienza fino, addirittura, alla sub-cultura del complottismo e del vittimismo ossessivo. Della serie Dunning-Kruger scansateve...
E poi ovviamente, sempre tutta colpa degli "amerikani"....
(scritto allegramente su piattaforme create e gestite da società americane e/o su un sistema di condivizione digitale di contenuti nato anche questo grazie alla cultura anglosassone per le materie scientifiche e diffuso sulla terra grazie agli investimenti delle società USA)
O tempora, o mores!
dai, cavolo... ci mancava solo il commento supponente... viva il confronto, viva la discussione, viva le diversità di visioni
Ehi aspetta un attimo, c'è una cosa su cui dobbiamo metterci d'accordo altrimenti può valere tutto ed il contrario di tutto ma qui non stiamo parlando di calcio o alte amenità della vita, parliamo di salute degli essere umani, miliardi di esseri umani!
Esiste un'apposita disciplina creata proprio per aiutare a capire cosa è scienza e cosa invece è altro (credenze, suggestioni, illusioni, ipotesi campate in aria, complotti, ecc.). Si chiama epistemologia. Cito testualmente da ChatGPT:
è una disciplina che si occupa delle domande fondamentali sulla conoscenza umana, i suoi fondamenti, i suoi limiti e la sua validità. Attraverso l'analisi critica e il ragionamento filosofico, l'epistemologia cerca di comprendere i processi di conoscenza e di esaminare i criteri e le condizioni per affermare la veritàIn sintesi quando parliamo di questi argomenti non è sano per la società in cui viviamo esprimersi senza alcuna cognizione di causa.
Le parole contano come diceva Nanni Moretti ed usarle "ad minchiam" (cit. Il Professor Scoglio) può causare danni ingenti (come constatiamo ogni giorno dal disastro sociale che ci circonda). La libertà di opinione non c'entra una mazza: nessuno vuole negare il diritto alla libera espressione ma il singolo individuo dovrebbe limitarsi nella propria "anarchia comunicativa". Un conto è esprimere i propri desideri, timori e sensazioni, usando in modo più che legittimo il proprio diritto d'opinione, un conto è sostenere, direttamente o indirettamente, tesi che vorrebbero essere scientifiche ma che in realtà sono solo un'accozzaglia di pensieri confusi e confondenti, per non dire volutamente pericolose.
Personalmente, ad esempio, non mi addentro nel dibattito sui meccanismi di funzionamento dell'RNA: non ne so una mazza e mi limito a fidarmi ciecamente degli esperti che li hanno messi a punto, esattamente come faccio quando salgo su un aereo, o schiaccio i freni di un'automobile oppure attraverso un ponte su un fiume, accendo un PC, telefono con uno smartphone, ecc. ecc.. E come fate tutti voi! Non sparare boiate sulla portanza di un aereo o sulla dissipazione dell'energia cinetica di un sistema frenante non è una limitazione della mia libertà di espressione, è solo consapevolezza della mia "ignoranza" (ignoro centiania di migliaia di leggi o soluzioni tecniche che circondano la vita di ciascuno di noi) ed allo stesso tempo è rispetto per chi ha dedicato decine di anni a studiare quello che rende la mia vita più facile o addirittura più lunga.
La conoscenza scientifica può essere manipolata per scopi malvagi? Certamente sì. Possiamo contrastare questa manipolazione cercando di occuparci di tutti gli argomenti "alla moda"? Assolutamente no! Più cerchiamo di annaspare su temi specialistici più la nostra ignoranza si allarga e diventiamo preda di persone malvagie.
In pratica: il silenzio è d'oro!