Voleranno stracci

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tenente Drogo
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Re: Voleranno stracci

Messaggioda tenente Drogo » 03 mag 2023 20:46

ti dò atto che "Renzi" e "in silenzio" sono concetti che stridono tra loro, però nel merito ha ragione
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
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fly666
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Re: Voleranno stracci

Messaggioda fly666 » 07 mag 2023 20:14

POMICINO E SGARBI COMANDANO LA TERRA, LO SAPETE ?
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Tex Willer
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Re: Voleranno stracci

Messaggioda Tex Willer » 08 giu 2023 18:07

https://roma.repubblica.it/cronaca/2023 ... 403576059/
Il sindaco Gualtieri è riuscito nella (difficile,quasi impossibile)impresa di fare peggio di Virginia Raggi.
Sorge il sospetto che qualcuno,dall'interno del suo partito,abbia deciso di fargli le scarpe, in omaggio al detto "tanto peggio, tanto meglio". Solo che a rimetterci sono i cittadini che gli avevano dato fiducia , come con Zingaretti prima, e che hanno la prospettiva di passare chissà quanti anni ancora nella monnezza.
Altro problema da non sottovalutare: prendere un taxi è diventato impossibile. In aeroporto,alle stazioni ferroviarie,attese di ore,sotto il sole, con la città piena di turisti; poi Giubileo ed Expo.. si salvi chi può :cry:
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Re: Voleranno stracci

Messaggioda mennella » 12 giu 2023 10:47

E' morto Silvio (errore di genere) ... si attendono stracci in volo
Ultima modifica di mennella il 12 giu 2023 12:25, modificato 1 volta in totale.
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Re: Voleranno stracci

Messaggioda Timoteo » 12 giu 2023 11:32

mennella ha scritto:E' morto Silvia ... si attendono stracci in volo


e io che stavo cercando chi fosse sta silviA...
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Re: Voleranno stracci

Messaggioda tenente Drogo » 12 giu 2023 14:02

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Re: Voleranno stracci

Messaggioda tenente Drogo » 10 lug 2023 18:36

Il nuovo Pd e lo strabismo di Elly Schlein

La segretaria di un partito che non l’ha votata tra vento di rinnovamento e recupero conservatore di figure e temi della vecchia “sinistra sinistra”

MASSIMO RECALCATI


Sono due i maggiori paradossi che avvolgono la già divenuta problematica leadership di Elly Schlein. Il primo è evidente sin dall’origine della sua elezione: si trova a dirigere un partito i cui membri non l’hanno votata. Impensabile ai tempi gloriosi del Pci, dove la forza simbolica del segretario del partito era assicurata da una piena investitura interna. La bizzarra procedura delle primarie consente, infatti, a chi non è iscritto di esprimere il proprio voto sulla direzione di un partito di cui non fa parte. Sarebbe come fare votare in una assemblea condominiale la decisione di fare o meno importanti lavori di ristrutturazione a qualcuno che non vi abita. È, dunque, la sua una segreteria per procura di un popolo ideologicamente di sinistra che però non si riconosceva più nelle politiche del Pd e che con un colpo di mano, statutariamente del tutto legittimo, ha capovolto le decisioni prese dai suoi membri effettivi.

La situazione che Schlein ha dunque dovuto fronteggiare è quella che nella pragmatica clinica della comunicazione si chiama “doppio legame”: il tuo compito è quello di dirigere un partito che però, nei suoi membri a pieno titolo, non si riconosce nella tua leadership. Posizione insostenibile per chiunque. Per Bateson, al quale si deve il concetto di “doppio legame”, è l’anticamera della psicosi.

Il secondo paradosso riguarda invece uno strabismo di fondo che sembra aver colpito fatalmente la nuova segretaria. Non può passare sotto silenzio, a questo proposito, il recente ritorno in seno al Pd degli ex-frondisti interni poi emigrati in Articolo 1 o sparpagliatesi nella galassia più rarefatta della “sinistra sinistra”. Questo strabismo consiste in una divisione che pare insanabile: da una parte Elly Schlein incarna generazionalmente un vento nuovo, una promessa di rinnovamento, lo slancio fertile del desiderio, ma, dall’altra, le sue scelte politiche si traducono nel recupero conservatore di figure e temi che appartengono ad una sinistra pre-renziana che ovviamente identifica in Renzi una malattia infettiva del partito che occorre debellare anche nelle sue sempre possibili recidive. Come se allora, cioè prima di Renzi, il Pd navigasse in acque serene e elettoralmente gratificanti. Un minimo di memoria storica segnalerebbe invece la sconfitta, non elettorale ma politica, di un candidato dato per vincente alle elezioni del 2013 (Bersani) con la conseguente irreversibile crisi comatosa del partito. Anche in questo caso il significante “Renzi” copre in realtà problemi di sostanza che travalicano di gran lunga la sua persona poiché riguardano l’identità stessa della sinistra italiana. Quali? Fissiamone almeno uno, ovvero l’esistenza inconciliabile all’interno del Pd di un’anima riformista e di un’anima massimalista. Si tratta di una inconciliabilità profonda, non solo strettamente politica, ma anche più ampiamente culturale. Con una complicazione ulteriore che indebolisce oggettivamente l’azione della segretaria. Nel nostro tempo il massimalismo si è infatti sposato con il populismo che ha trovato nel M5S la sua manifestazione politica più compatta e significativa. L’espressione “campo largo” sintetizza di fatto la convergenza ideale di massimalismo e populismo. Con la differenza che l’azione di Conte è più libera perché non è zavorrata da nessun contrappeso interno (la melanconica uscita di scena di Di Maio ha reso il movimento più forte e omogeneo). Ma Di Maio non sta a Conte come Renzi sta a Schlein. Perché Renzi non è solo il nome di una persona politicamente sconfitta, ma il titolo di un tema il cui svolgimento risulta assai complicato. Si tratta, infatti, di interrogare la doppia anima del Pd. Non si può purificare il Pd dal riformismo perché quest’anima gli appartiene. Lo stesso Renzi con la fondazione di Italia viva ha sottovalutato il peso di questa appartenenza. Molti dei suoi non lo hanno seguito perché giustamente ritengono che la casa del riformismo di sinistra in Italia continui ad essere quella del Pd. È il significato più profondo della candidatura di Bonaccini alla segreteria del partito che, non a caso, avrebbe vinto se a votare fossero stati solo gli iscritti. Lo strabismo di Schlein denuncia dunque l’impossibilità di giungere ad una ricomposizione della doppia anima del Pd e, più in generale della sinistra italiana. Sarebbe come provare a ricomporre una coppia che ha fatto dell’incomprensione e del litigio perpetuo la sua sola possibilità di sopravvivenza. È quello che Vittorio Cigoli definiva clinicamente “legame disperante”: “non possiamo stare insieme, ma non possiamo nemmeno separarci! ”. Il riformismo di sinistra dovrebbe avere una casa propria che se non è il Pd di Schlein non può però essere nemmeno Azione o Italia viva, i quali hanno mostrato tutti i loro limiti facendo rapidamente naufragare il progetto di un nuovo partito riformista unitario. I legami disperanti sono di fatto legami tossici: fintanto che il nodo gordiano della incompatibilità tra massimalismo e riformismo non verrà sciolto (o tagliato…) il Pd continuerà per un verso ad essere subalterno al M5S e, per un altro, a essere lentamente eroso da quello che resta del Terzo polo.
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Re: Voleranno stracci

Messaggioda tenente Drogo » 20 lug 2023 16:35

Stefano Disegni

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Re: Voleranno stracci

Messaggioda Tex Willer » 03 ago 2023 13:24

Fassino,ancora lui, quello che domandava ' Ma abbiamo una Banca? ' (MPS)
https://video.corriere.it/politica/fass ... 73a249cc03
Povera Schlein, non bastasse la triste faccenda dell' Armocromista ed il passaporto svizzero,adesso anche i vecchi leoni del Pd gliene fanno una al giorno. :lol:
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Messaggioda vinogodi » 04 ago 2023 08:25

Tex Willer ha scritto:Fassino,ancora lui, quello che domandava ' Ma abbiamo una Banca? ' (MPS)
https://video.corriere.it/politica/fass ... 73a249cc03
Povera Schlein, non bastasse la triste faccenda dell' Armocromista ed il passaporto svizzero,adesso anche i vecchi leoni del Pd gliene fanno una al giorno. :lol:
...guarda che lo schifo non è sentimento esclusivo di chi si guadagna onestamente , con fatica e meritandoseli , 1500 - 1600 Euro al mese ( un impiegato medio con 20 anni di esperienza) oppure , peggio , un operaio alla catena di montaggio o chiunque altro si senta rappresentato dai Fassino/Schlein &C , non necessariamente disoccupato o sottoocupato/precario/sottopagato. Il vero paradosso è che la federmanager , quando comunica i dati degli stipendi medi dei dirigenti o Quadri dirigenti ( seri , che lavorano , che organizzano, che hanno responsabilità , che producono risultati e raggiungono obiettivi misurabili) , evidenzia come l'80 % prende meno dell'indennità parlamentare di quei mentecatti così bene enunciato dal cedolino sventolato da Fassino . Poi parlano del rigetto verso la politica...parassitismo puro, visti i risultati, l'assenteismo, il fancazzismo che dobbiamo subire noi cittadini ... 8)
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Re: Voleranno stracci

Messaggioda Tex Willer » 06 ago 2023 19:06

vinogodi ha scritto:
Tex Willer ha scritto:Fassino,ancora lui, quello che domandava ' Ma abbiamo una Banca? ' (MPS)
https://video.corriere.it/politica/fass ... 73a249cc03
Povera Schlein, non bastasse la triste faccenda dell' Armocromista ed il passaporto svizzero,adesso anche i vecchi leoni del Pd gliene fanno una al giorno. :lol:
...guarda che lo schifo non è sentimento esclusivo di chi si guadagna onestamente , con fatica e meritandoseli , 1500 - 1600 Euro al mese ( un impiegato medio con 20 anni di esperienza) oppure , peggio , un operaio alla catena di montaggio o chiunque altro si senta rappresentato dai Fassino/Schlein &C , non necessariamente disoccupato o sottoocupato/precario/sottopagato. Il vero paradosso è che la federmanager , quando comunica i dati degli stipendi medi dei dirigenti o Quadri dirigenti ( seri , che lavorano , che organizzano, che hanno responsabilità , che producono risultati e raggiungono obiettivi misurabili) , evidenzia come l'80 % prende meno dell'indennità parlamentare di quei mentecatti così bene enunciato dal cedolino sventolato da Fassino . Poi parlano del rigetto verso la politica...parassitismo puro, visti i risultati, l'assenteismo, il fancazzismo che dobbiamo subire noi cittadini ... 8)

Effettivamente questa gente vive fuori dal mondo.
Sono quelli che gli immigrati li spediscono a migliaia in periferia e se qualcuno accenna una protesta è un razzista e poi quando si vuole aprire un centro di accoglienza per 10 persone a Capalbio( il loro buen retiro)fanno le barricate sull'Aurelia.
E poi si lamentano che la destra fascista,intollerante e becera prende la maggioranza, che milioni di decerebrati la votano e via dicendo. Si rischia di avere, dopo il trentennio berlusconiano,un altro trentennio meloniano.
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Re: Voleranno stracci

Messaggioda vinogodi » 06 ago 2023 20:30

...la " merda concettuale" piu' repellente? Il tentativo di giustificazione che narra " ...la politica costa"...forse andrebbe sventolano sotto il naso di lossignori la nota spese di una famiglia quando arriva ad Aprile la bolletta del gas, quello della luce, dell' acqua , della bonifica, del mutuo, dell'assicurazione delle auto, della seconda rata dell' Universita' dei figli, il cambio gomme, la rata del mutuo (quando c'e') ... o la retta dell'asilo, sperando sempre di avere i denti sani o una salute di ferro...ecc, ecc, ecc,ecc,ecc,ecc...ecco,ci vorrebbe una " indennita' parlamentare" per ogni famiglia... 8)
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Re: Voleranno stracci

Messaggioda tenente Drogo » 01 set 2023 14:17

Luciano Capone sul Foglio

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Jobs act e non solo. Il Pd è il partito che smentisce sé stesso #LUCIANOCAPONE 01 SET 2023

Riforma del lavoro, salario minimo, Reddito di cittadinanza, decreto Dignità, spese militari. Il partito di Schlein ha ormai una costante: nel giro di uno o dieci anni, diventa contrario a ciò che ha fatto e favorevole di ciò che ha contrastato

C’è ormai una costante nella linea del Pd rispetto alla politica economica: è contrario a ciò che ha fatto ed è a favore di ciò che ha contrastato. Inevitabilmente. Può metterci uno o dieci anni, ma di sicuro il Pd in un certo arco di tempo arriva a sostenere, con la stessa convinzione, l’opposto di quello che sosteneva prima.

L’ultima frontiera è il Jobs act. La misura simbolo della stagione riformista del Pd di Matteo Renzi. Ebbene, Elly Schlein si è detta favorevole a sostenere un eventuale referendum abrogativo del Jobs act minacciato dalla Cgil di Maurizio Landini. “Stiamo chiedendo di cambiare le leggi precarizzanti fatte da tutti i governi. Se governo e Parlamento non intervengono siamo pronti nei prossimi mesi a prendere in considerazione un referendum per abrogare quelle leggi folli, compreso il Jobs act”, ha detto il segretario della Cgil al Quotidiano Nazionale. “Sono sempre stata contraria [al Jobs act] e per me si deve fare altro per diminuire la precarietà, i contratti a termine. Quindi seguiremo le iniziative della Cgil, perché condividiamo i problemi sulla precarizzazione del lavoro in Italia”, ha ribattuto la segretaria del Pd.



In effetti Schlein, che anche per questo era uscita dal Pd, mantiene una certa coerenza nel volere l’abolizione del Jobs act, sebbene non si capisca cosa voglia abrogare visto che sulla norma sono intervenute numerose nuove norme e sentenze della Corte costituzionale (vuole reintrodurre l’articolo 18? Intende abolire la Naspi, un’indennità di disoccupazione più estesa di quelle precedenti?). Il problema, semmai, dovrebbe essere per la quasi totalità della classe dirigente del Pd che ha prodotto, sostenuto e votato dal governo, dal Parlamento o dai vertici del partito la riforma del mercato del lavoro di Renzi. Questo in teoria. In pratica, invece, non è un grosso problema per nessuno. Perché i dirigenti del Pd sono perfettamente abituati a cambiare idea al cambiare del leader. Che sia Renzi, Zingaretti, Letta o Schlein. Come zattere alla deriva, vanno dove li porta la corrente prevalente.

Un caso emblematico è il Reddito di cittadinanza. Il Pd votò contro la misura approvata dal governo Conte I, quello guidato da Luigi Di Maio e Matteo Salvini, e criticò duramente il sussidio contro la povertà del M5s per tutti i difetti che poi si sono manifestati. Ma una volta approdato al governo con il M5s nel governo Conte II le cose sono cambiate: il Pd ha prima detto di voler riformare il Rdc, poi visto il niet di Giuseppe Conte ha imparato a farselo piacere così com’era anche quando Draghi provava a migliorarlo e, infine, ne è diventato uno strenuo difensore contro la riforma approvata dal governo Meloni.



Un altro esempio è la misura simbolo di questa “estate militante”: il salario minimo. Anche questa è una proposta che il M5s porta avanti da dieci anni e che il Pd, quando era al governo, prima da solo e poi con i grillini, ha impedito di introdurre per restare allineato alla Cgil allora contraria. Così come non l’ha portato avanti quando, con il governo Draghi, l’allora ministro del Lavoro Andrea Orlando fece una proposta di compromesso. Insomma, il Pd si è convinto della bontà del salario minimo in campagna elettorale e, soprattutto, dopo aver perso le elezioni passando all’opposizione: prima il salario minimo avrebbe fatto saltare la contrattazione collettiva, come sostiene adesso Giorgia Meloni, ora invece è l’unica salvezza per alzare i salari dei lavoratori poveri.



E il decreto Dignità? Il Pd si batté duramente contro la norma voluta dal ministro Luigi Di Maio, perché avrebbe irrigidito eccessivamente il mercato del lavoro producendo disoccupazione. Ora il Pd sale sulle barricate per difendere il decreto Dignità dalla “precarizzazione” introdotta dal decreto Lavoro del governo Meloni, che non fa altro che introdurre una proposta del Pd. La nuova normativa, infatti, è una via di mezzo tra la flessibilità del Jobs act del Pd, che consentiva rinnovi per tre anni senza causali, e la rigidità del decreto Dignità del M5s, che ha un sistema molto restrittivo delle causali per il rinnovo dopo il primo anno. Peraltro, la modifica del ministro del Lavoro Marina Calderone che rinvia alle causali previste dai contratti collettivi era una proposta che il Pd aveva avanzato già nel 2018, a correzione del decreto Dignità.



Un’altra novità riguarda le spese militari. Elly Schlein, sostenuta da un pezzo forte della sua segreteria come Marco Furfaro, si è detta contraria a un aumento delle spese militari dicendo di seguire la linea del cancelliere Scholz. Ovviamente Scholz sta facendo il contrario: ha stanziato un fondo da 100 miliardi di euro e la Germania, già dal prossimo anno, aumenterà di almeno 20 miliardi le spese militari. In ogni caso, a prescindere da cosa farà Berlino, l’impegno ad aumentare le spese per la difesa è stato solennemente assunto a livello internazionale, nell’ambito della Nato, dal governo Conte appoggiato dal Pd. Ma non basta. Perché il ministro della Difesa era proprio un esponente del Pd, Lorenzo Guerini, che è riuscito per la prima volta a creare un fondo pluriennale per poter programmare gli investimenti nella difesa e che è stato autore di un piccolo capolavoro politico: a marzo 2022, con una soluzione di compromesso, il Parlamento alla quasi unanimità ha approvato un piano di graduale incremento delle spese militari che consentirà di raggiungere l’obiettivo Nato del 2% del pil nel 2028. Hanno votato a favore il M5s, FI, la Lega, ovviamente il Pd, e persino FdI che era all’opposizione. Ma all’improvviso, dopo appena un anno e non dieci come per altri casi, il Pd ha cambiato idea inventandosi una “svolta” che non esiste in Germania. E ora chiede a Meloni di non far rispettare all’Italia gli impegni internazionali sottoscritti dal Pd.


La stranezza, quindi, non è tanto che Schlein segua il populista Giuseppe Conte anziché il socialdemocratico Olaf Scholz, ma che non segua la linea indicata dal Pd. O forse no. Non è affatto la stranezza di un partito che si pensava l’unico normale, ma la nuova normalità di un partito strano, che riesce a sostenere una cosa e poi il suo contrario. Sempre con la stessa convinzione.
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Re: Voleranno stracci

Messaggioda tenente Drogo » 07 set 2023 10:54

il governo è quello che è, ma con un'opposizione così dove andiamo?

"Senta Landini, un caffè a Milano costa 1,50 euro, a Reggio Calabria 0,90. Perché la Cgil è contraria alle cosiddette “gabbie salariali”?

«Differenziare i salari in base alle Regioni di residenza non è modo di risolvere il problema delle diseguaglianze. Quanto a me, mi rifiuto di pagare un caffè 3000 lire (perché io ragiono ancora in lire). È un prezzo assurdo. Non lo ordino e basta»."

La Stampa, 6/9/23
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Re: Voleranno stracci

Messaggioda zampaflex » 07 set 2023 19:44

tenente Drogo ha scritto:il governo è quello che è, ma con un'opposizione così dove andiamo?

"Senta Landini, un caffè a Milano costa 1,50 euro, a Reggio Calabria 0,90. Perché la Cgil è contraria alle cosiddette “gabbie salariali”?

«Differenziare i salari in base alle Regioni di residenza non è modo di risolvere il problema delle diseguaglianze. Quanto a me, mi rifiuto di pagare un caffè 3000 lire (perché io ragiono ancora in lire). È un prezzo assurdo. Non lo ordino e basta»."

La Stampa, 6/9/23


Se lui è lì è perché la sua constituency pensa come lui.
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Re: Voleranno stracci

Messaggioda tenente Drogo » 09 set 2023 09:47

il PD che mi piace

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Il sindaco di Ravenna sveglia il Pd (e Meloni) sull'ambiente: "Sì ai rigassificatori finché serviranno" di #LUCAROBERTO

Parla Michele De Pascale: "Nel lungo termine li dismetteremo, ma adesso qual è l'alternativa? I dem devono avere una strategia più pragmatica. Ma anche il governo sta fallendo"

“Il caso di Ravenna dimostra che i rigassificatori servono. Certo, l’obiettivo a lungo termine è di usarli sempre meno. Ma bisogna avere delle alternative credibili. Il Pd fa una battaglia giusta contro i cambiamenti climatici, ma se non hai una strategia rischi di ottenere l’effetto opposto”. Il sindaco di Ravenna Michele De Pascale non ci sta a passare per quello che vuole solo fare polemiche interne: “Nessuno, da destra a sinistra, si salva quando si parla di energia”. Ieri la nuova responsabile Ambiente del Pd Annalisa Corrado ha detto al Foglio che i rigassificatori, come quello a Vado Ligure, vanno relegati al passato. “Ma ora qual è l’alternativa? Perché non vorrei che dopo esserci liberati dal ricatto di Putin finissimo sotto il ricatto di qualcun altro”.



A Ravenna l’iter autorizzativo per la nave rigassificatrice, gestita come a Piombino da Snam, è andato liscio, ha previsto la massima partecipazione, “e questo lo ha riconosciuto la stessa Corrado”, dice il sindaco De Pascale, che oggi alla festa dell’Unità a Ravenna avrà un confronto sull’energia proprio con la responsabile Ambiente del Pd. “Il nostro è un progetto che andrà avanti fino a quando il paese ne avrà bisogno. Ed è collegato a una rete per cui riesce a produrre e immettere energia pulita nella rete civile. In pratica, nelle case dei cittadini”. Ecco un esempio della tanto propagandata e sbandierata sostenibilità. “Lo ripeto, i valori del Pd, il contrasto ai cambiamenti climatici, sono giusti, li condivido. Ma poi bisogna avere soluzioni concrete, specialmente nella contingenza di una crisi energetica che non è ancora finita. Ecco, al partito manca una strategia pragmatica”. Anche perché la stessa Corrado ha molto insistito sulle energie rinnovabili. “Ma anche lì, i processi autorizzativi sono troppo lenti”, spiega De Pascale. “E’ per questo che ho invitato la segretaria a fare una battaglia per sburocratizzare il progetto di eolico offshore qui a Ravenna. Siamo tutti d’accordo, dai partiti alle associazioni di categoria. Ma poi i tempi per le autorizzazioni sono sempre troppo lunghi. Questo favorisce l’ideologia nimby, che spesso travolge anche i progetti che riguardano le rinnovabili. Non stiamo con la dovuta determinazione perseguendo l’incremento delle energie rinnovabili dove possibile, e ci stiamo accanendo contro la grande industria che oggi al gas ha alternative ben più inquinanti, come il carbone”.



A ogni modo il primo cittadino ravennate non fa sconti neppure al governo. “Perché non ha una strategia energetica. Ha ceduto al ricatto del governatore Zaia, impedendo di estrarre gas nazionale. Con l’effetto che per importare gas dall’estero aumentiamo del 30 per cento le emissioni di CO2. E’ un controsenso”. Questo considerando pure che “nessuno ci ha spiegato perché quel rigassificatore vada spostato da Piombino, con i soldi che sono stati spesi per installarlo in questi mesi. Cos’è, hanno voluto accontentare il sindaco di Fratelli d’Italia?”. Certo il ruolo di un grande partito di centrosinistra sarebbe quello di offrire soluzioni percorribili alla vasta questione della crisi climatica. “Eppure anche con le altre segreterie abbiamo avuto un approccio simile. Quello che serve è una diversa cultura ambientalista. E non parlo solo del Pd”. Non teme che con Schlein restiate ancora più ostaggio di alcune resistenze ideologiche? “Quello che abbiamo fatto con il rigassificatore qui a Ravenna è un esempio di come la teoria, l’orizzonte valoriale, debbano tenere conto delle risposte che vanno date ai cittadini, al territorio”. Insomma, rigassificatori finché servirà? “Sì, perché la crisi energetica non è finita. E, lo ripeto, nel breve termine in quanto a impatto ambientale c’è molto di peggio del gas”.
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Re: Voleranno stracci

Messaggioda tenente Drogo » 12 set 2023 16:06

il PD che non mi piace

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L'errore di Schlein è cercare un modello tra le sinistre perdenti di #CLAUDIOCERASA
Ovunque si guardi intorno, per Elly Schlein c’è un guaio. Non parliamo in questo caso del fronte interno, del confronto con Meloni, della difficoltà di mostrare al paese la presenza di un’alternativa reale in grado di impensierire una maggioranza scombiccherata. In questo caso voliamo più alto, per così dire, e voliamo fuori dall’Italia, voliamo in Europa, voliamo in Inghilterra, voliamo negli Stati Uniti, voliamo in Sudamerica. Ovunque si guardi intorno, per Elly Schlein c’è un imbarazzo. Un modello che non c’è. Uno specchio che non funziona come dovrebbe.



Prendiamo il caso della Francia. Martedì scorso, Schlein è stata a Parigi, lo sapete, ed è andata a caccia di nuove idee per il futuro. E in che modo lo ha fatto? Incontrando Olivier Faure, segretario del Partito socialista francese, e la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, la cui candidatura, un anno fa, alla guida dei socialisti ha permesso agli omologhi francesi del Pd di ottenere un risultato niente male: 1,75 per cento. Avrebbe dovuto forse fare uno sforzo in più, la segretaria, e bussare alla porta di Emmanuel Macron, per ragionare sulle europee, sul futuro dell’Europa, ma poi avrà pensato Schlein: un allegro e anti renziano partito movimentista come il Pd può permettersi di essere accusato di essere macroniano? A questo punto, meglio hidalghiani che macroniani. Meglio l’1,75 per cento. Altro giro altra corsa.



Dalla Francia ci si sposta in Spagna. E la situazione, se possibile, peggiora. Schlein, lo sappiamo, tifa fortissimamente per Pedro Sánchez e spera che alla fine la Spagna possa nuovamente affidarsi al leader dei socialisti, che cerca un mandato bis. Esiste un problema però: l’ago della bilancia, in Spagna, il leader decisivo negli equilibri della possibile maggioranza Sánchez è il più nazionalista dei partiti europei. E’, per capirci, il partito guidato da Carles Puigdemont, ancora inseguito da un mandato di cattura emesso dalla magistratura spagnola a causa del referendum separatista promosso anni fa, e che in cambio dei voti necessari per far nascere l’eventuale governo Sánchez pretenderebbe di ricevere l’amnistia. Problema: può la leader di un partito che ha trasformato la battaglia contro l’autonomia differenziata in un suo elemento distintivo sostenere un governo che nascerebbe grazie ai voti di un partito cento volte più nazionalista della Lega?

Ci sarebbe la Germania, come modello, come nuovo Eden del socialismo europeo, se non fosse che il governo guidato da Olaf Scholz ha appena regalato un altro dispiacere a Olaf Schlein. La leader del Pd era partita lancia in resta: sulle spese militari dobbiamo fare come la Germania, che non le vuole portare al due per cento del pil. Scholz non aveva mai detto nulla del genere. E non a caso giusto due giorni fa ha ribadito il concetto affermando, in un discorso al Parlamento, che il suo governo “continuerà a garantire, per le spese della difesa, una quota del 2 per cento del pil anche nel 2028, 2029 e negli anni Trenta”.



Guardi la Francia, e aiuto. Guardi la Spagna, e aiuto. Guardi la Germania, e aiuto. Guardi altri paesi europei, come per esempio la Slovacchia, e peggio ci si sente (il Partito socialista, guidato da Robert Fico, ha posizioni così oltranziste sull’immigrazione che non si capisce cosa ci faccia ancora nel Pse). Guardi gli Stati Uniti, poi, e scopri che Joe Biden sembra avere più punti di contatto con Meloni che con Schlein (vedi alla voce politica estera). Scendi giù per il Sudamerica e scopri che il socialista Lula, molto amato dal responsabile esteri del Pd Giuseppe Provenzano, ha sulla guerra in Ucraina le stesse posizioni di Marine Le Pen, di Donald Trump. E poi torni in Europa, arrivi in Inghilterra e scopri che l’unica sinistra al mondo a cui ci si potrebbe ispirare, l’unica in grado di poter vincere agevolmente le prossime elezioni, almeno così dicono i sondaggi, è quella inglese ed è quella laburista. Schlein e i suoi compagni di viaggio, in passato, avevano osservato con simpatia il modello Corbyn e, in passato, hanno sempre considerato l’Inghilterra come l’esempio giusto a cui ispirarsi. Ora però anche l’Inghilterra mette le vertigini al Pd di Schlein. Il leader del Labour, Keir Starmer, ha infilato nel suo governo ombra molti blairiani. Blair è tornato a essere, come direbbe l’ex segretario del Pd Nicola Zingaretti, un punto di riferimento fortissimo del fronte progressista inglese. E il responsabile economico del Labour piuttosto che assecondare la retorica delle tasse da introdurre per combattere i ricchi ha detto che le difficoltà dell’Inghilterra, anche in termini di diseguaglianza, avvengono “non perché le tasse non sono abbastanza alte, ma perché l’economia non è cresciuta”.



Ovunque si guardi intorno, per Elly Schlein c’è un imbarazzo. Un modello che non c’è. Uno specchio che non funziona come dovrebbe. E chissà se le lezioni delle sinistre mondiali potranno essere d’aiuto alla leader del Pd per offrire all’Italia un’alternativa a una destra scombiccherata. Le indicazioni in fondo sono semplici: la sinistra che sogna Schlein è una sinistra strutturalmente perdente, la sinistra che combatte Schlein è una sinistra potenzialmente vincente. Cara segretaria: non sarà forse il caso di prenderne atto e di pensarci su?
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
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Re: Voleranno stracci

Messaggioda l'oste » 12 set 2023 16:38

Off topic.
Ognuno è libero di postare quel che vuole, personalmente sul forum clicco raramente sui link che vengono messi nè leggo mai i copia incolla di articoli. Il motivo è perché sono spesso articoli lunghi e le fonti non le ho scelte io ma soprattutto perché in un forum preferisco leggere le opinioni personali di chi posta, anche se meno articolate di un pezzo giornalistico. Se uno posta un intero articolo significa condividere ogni parola, a me non capita mai.

On topic.
Ho fatto comunque lo sforzo di leggere questo ennesimo perculamento di Schlein a firma di Cerasa e mi sono pentito per la risibilità delle sue ricostruzioni/deduzioni in un minestrone dove mette tutto ciò che gli fa comodo per la sua tesi.
Ma in particolare trovo ridicolo uno che definisce questa destra al governo "scombiccherata"; forse ha imparato l'uso degli aggettivi da Provolino ma secondo me è intellettualmente zero credibile.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Voleranno stracci

Messaggioda tenente Drogo » 12 set 2023 17:23

l'oste ha scritto:Off topic.
Ognuno è libero di postare quel che vuole, personalmente sul forum clicco raramente sui link che vengono messi nè leggo mai i copia incolla di articoli. Il motivo è perché sono spesso articoli lunghi e le fonti non le ho scelte io ma soprattutto perché in un forum preferisco leggere le opinioni personali di chi posta, anche se meno articolate di un pezzo giornalistico. Se uno posta un intero articolo significa condividere ogni parola, a me non capita mai.

On topic.
Ho fatto comunque lo sforzo di leggere questo ennesimo perculamento di Schlein a firma di Cerasa e mi sono pentito per la risibilità delle sue ricostruzioni/deduzioni in un minestrone dove mette tutto ciò che gli fa comodo per la sua tesi.
Ma in particolare trovo ridicolo uno che definisce questa destra al governo "scombiccherata"; forse ha imparato l'uso degli aggettivi da Provolino ma secondo me è intellettualmente zero credibile.


cosa c'è di sbagliato?

la sinistra modello Corbyn perde
quella di Starmer probabilmente vincerà le elezioni

la mia opinione personale su Schlein è anche peggiore: una cretina senza arte né parte, buona per discutere in un'assemblea di istituto, non per fare politica
votata alle primarie per dispetto da simpatizzanti grillini e della sinistra radicale mette una pietra tombale sulle speranze di trovare un'alternativa credibile e vincente allo schifo che ci governa
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
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Re: Voleranno stracci

Messaggioda maxer » 12 set 2023 17:36

tenente Drogo ha scritto:
l'oste ha scritto:Off topic.
Ognuno è libero di postare quel che vuole, personalmente sul forum clicco raramente sui link che vengono messi nè leggo mai i copia incolla di articoli. Il motivo è perché sono spesso articoli lunghi e le fonti non le ho scelte io ma soprattutto perché in un forum preferisco leggere le opinioni personali di chi posta, anche se meno articolate di un pezzo giornalistico. Se uno posta un intero articolo significa condividere ogni parola, a me non capita mai.

On topic.
Ho fatto comunque lo sforzo di leggere questo ennesimo perculamento di Schlein a firma di Cerasa e mi sono pentito per la risibilità delle sue ricostruzioni/deduzioni in un minestrone dove mette tutto ciò che gli fa comodo per la sua tesi.
Ma in particolare trovo ridicolo uno che definisce questa destra al governo "scombiccherata"; forse ha imparato l'uso degli aggettivi da Provolino ma secondo me è intellettualmente zero credibile.


cosa c'è di sbagliato?

la sinistra modello Corbyn perde
quella di Starmer probabilmente vincerà le elezioni

la mia opinione personale su Schlein è anche peggiore: una cretina senza arte né parte, buona per discutere in un'assemblea di istituto, non per fare politica
votata alle primarie per dispetto da simpatizzanti grillini e della sinistra radicale mette una pietra tombale sulle speranze di trovare un'alternativa credibile e vincente allo schifo che ci governa

...
ricevo or ora un messaggio da parte della Signora Schlein :

" Si può dare del cretino senza arte né parte a chi mi dà della cretina senza arte né parte ? "

Le ho subito risposto di
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Re: Voleranno stracci

Messaggioda bobbisolo » 12 set 2023 17:52

tenente Drogo ha scritto:votata alle primarie per dispetto da simpatizzanti grillini e della sinistra radicale


fonte?
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Re: Voleranno stracci

Messaggioda maxer » 12 set 2023 18:46

bobbisolo ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:votata alle primarie per dispetto da simpatizzanti grillini e della sinistra radicale


fonte?

...
ma " Il Foglio ", no ? :lol: :lol: :lol:
...
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Re: Voleranno stracci

Messaggioda Travolta » 12 set 2023 18:52

maxer ha scritto:
bobbisolo ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:votata alle primarie per dispetto da simpatizzanti grillini e della sinistra radicale


fonte?

...
ma " Il Foglio ", no ? :lol: :lol: :lol:
...


"Il Riformista" no ? :lol: :lol: :lol:
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Re: Voleranno stracci

Messaggioda Travolta » 12 set 2023 19:02

tenente Drogo ha scritto:
l'oste ha scritto:Off topic.
Ognuno è libero di postare quel che vuole, personalmente sul forum clicco raramente sui link che vengono messi nè leggo mai i copia incolla di articoli. Il motivo è perché sono spesso articoli lunghi e le fonti non le ho scelte io ma soprattutto perché in un forum preferisco leggere le opinioni personali di chi posta, anche se meno articolate di un pezzo giornalistico. Se uno posta un intero articolo significa condividere ogni parola, a me non capita mai.

On topic.
Ho fatto comunque lo sforzo di leggere questo ennesimo perculamento di Schlein a firma di Cerasa e mi sono pentito per la risibilità delle sue ricostruzioni/deduzioni in un minestrone dove mette tutto ciò che gli fa comodo per la sua tesi.
Ma in particolare trovo ridicolo uno che definisce questa destra al governo "scombiccherata"; forse ha imparato l'uso degli aggettivi da Provolino ma secondo me è intellettualmente zero credibile.


cosa c'è di sbagliato?

la sinistra modello Corbyn perde
quella di Starmer probabilmente vincerà le elezioni



Cosi pero' vale tutto :D . Allora scrivo una "belinata" anche io.
La sinistra modello Lula vince ,la sinistra , che sinistra non e' mai stata, modello Renzi porta nel medio/lungo termine all'annientamento della sinistra stessa.
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Re: Voleranno stracci

Messaggioda maxer » 12 set 2023 19:19

Travolta ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
l'oste ha scritto:Off topic.
Ognuno è libero di postare quel che vuole, personalmente sul forum clicco raramente sui link che vengono messi nè leggo mai i copia incolla di articoli. Il motivo è perché sono spesso articoli lunghi e le fonti non le ho scelte io ma soprattutto perché in un forum preferisco leggere le opinioni personali di chi posta, anche se meno articolate di un pezzo giornalistico. Se uno posta un intero articolo significa condividere ogni parola, a me non capita mai.

On topic.
Ho fatto comunque lo sforzo di leggere questo ennesimo perculamento di Schlein a firma di Cerasa e mi sono pentito per la risibilità delle sue ricostruzioni/deduzioni in un minestrone dove mette tutto ciò che gli fa comodo per la sua tesi.
Ma in particolare trovo ridicolo uno che definisce questa destra al governo "scombiccherata"; forse ha imparato l'uso degli aggettivi da Provolino ma secondo me è intellettualmente zero credibile.


cosa c'è di sbagliato?

la sinistra modello Corbyn perde
quella di Starmer probabilmente vincerà le elezioni



Cosi pero' vale tutto :D . Allora scrivo una "belinata" anche io.
La sinistra modello Lula vince ,la sinistra , che sinistra non e' mai stata, modello Renzi porta nel medio/lungo termine all'annientamento della sinistra stessa.

...
far copia incolla delle belinate peggiori è sempre stato il suo forte
...
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