Diario economico

Dove discutere, confrontarsi o scherzare sempre in modo civile su argomenti attinenti al mondo del food&wine e non solo.

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Re: Diario economico

Messaggioda fly666 » 16 mar 2023 20:19

calma, qui si rischia di evocare Picchio
comunque se volete litigare fate pure, ma al Tenente non conviene .. è figlio dei fiori, l'altro è figlio di .. comunque è pericoloso con le mani e con la bocca
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 25 mar 2023 09:30

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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 28 mar 2023 22:10

Lo avrete sicuramente sentito ai TG, ma riporto:

Ieri, il click day per l’arrivo in Italia dei lavoratori extra Ue previsti dal decreto flussi è andato in overbooking ad appena un’ora dalla sua apertura.
Secondo quanto riferito dal sito del Viminale, infatti, alle 10 le domande arrivate erano già 238.335, quasi il triplo del numero di quote previste dal decreto, cioè 82.705 (NB: questo decreto decide ogni anno quanti immigrati possono entrare legalmente in Italia, muniti di un permessi di lavoro).
Un numero superiore di circa 13 mila unità rispetto alle 69.700 del 2022, eppure, evidentemente, non sufficiente a soddisfare la domanda. Secondo il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, nelle campagne sarebbero necessari «almeno centomila giovani», numero che può essere recuperato solo con «un decreto flussi aggiuntivo, previsto peraltro dalla legge».
Centomila è anche la cifra indicata dalla Confagricoltura, che chiede una revisione delle quote. Per il presidente dell’organizzazione agricola, Massimiliano Giansanti, «occorre almeno il triplo di manodopera disponibile e adeguatamente qualificata». Il rischio è che gli imprenditori agricoli si trovino senza lavoratori nei campi fra un paio di settimane, quando la raccolta sarà nel suo momento clou.

Chi raccoglie frutta e verdura? Chi accudisce le bestie? Chi pota, spollona, sfalcia?
Solo gli immigrati.
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Re: Diario economico

Messaggioda fly666 » 28 mar 2023 23:37

zampaflex ha scritto:Lo avrete sicuramente sentito ai TG, ma riporto:

Ieri, il click day per l’arrivo in Italia dei lavoratori extra Ue previsti dal decreto flussi è andato in overbooking ad appena un’ora dalla sua apertura.
Secondo quanto riferito dal sito del Viminale, infatti, alle 10 le domande arrivate erano già 238.335, quasi il triplo del numero di quote previste dal decreto, cioè 82.705 (NB: questo decreto decide ogni anno quanti immigrati possono entrare legalmente in Italia, muniti di un permessi di lavoro).
Un numero superiore di circa 13 mila unità rispetto alle 69.700 del 2022, eppure, evidentemente, non sufficiente a soddisfare la domanda. Secondo il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, nelle campagne sarebbero necessari «almeno centomila giovani», numero che può essere recuperato solo con «un decreto flussi aggiuntivo, previsto peraltro dalla legge».
Centomila è anche la cifra indicata dalla Confagricoltura, che chiede una revisione delle quote. Per il presidente dell’organizzazione agricola, Massimiliano Giansanti, «occorre almeno il triplo di manodopera disponibile e adeguatamente qualificata». Il rischio è che gli imprenditori agricoli si trovino senza lavoratori nei campi fra un paio di settimane, quando la raccolta sarà nel suo momento clou.

Chi raccoglie frutta e verdura? Chi accudisce le bestie? Chi pota, spollona, sfalcia?
Solo gli immigrati.


è vero, non si trovano neanche più camerieri, baristi e anche personale qualificato scarseggia di provenienza italiana, i giovani non vogliono fare lavori diciamo faticosi, vogliono essere pagati bene e avere almeno il giusto
chi ha ragione ' non lo so " ma intanto approfittiamo dei poveri immigrati, ne facciamo schiavi e poi ci vediamo costanzo e la de filippi in televisione e le partite del napoli, chi se ne frega degli altri
ah mannaggia
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 29 mar 2023 00:09

zampaflex ha scritto:
Chi raccoglie frutta e verdura? Chi accudisce le bestie? Chi pota, spollona, sfalcia?
Solo gli immigrati.


io neanche so cosa vuol dire "spollonare"
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

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Re: Diario economico

Messaggioda mennella » 29 mar 2023 09:02

tenente Drogo ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Chi raccoglie frutta e verdura? Chi accudisce le bestie? Chi pota, spollona, sfalcia?
Solo gli immigrati.

io neanche so cosa vuol dire "spollonare"


Allora in botanica i "polloni" sono i ricacci di tante piante, tipiche quelle del castagno,
quindi devo presumere che il termine indichi la pratica di togliere i polloni per lasciare
l'energia a disposizione del solo fusto.

Riguardo gli immigrati, le nostre cifre ~67000 sono ridicole e chiaramente al disotto delle richieste
delle attivita' produttive. Sentivo stamattina a radio24 che la Germania per il 2023 ha alzato la
quota di immigrati da regolarizzare in 400000, questo per mantenere stabile la forza lavoro.

E in Italia?
Siamo sempre nel gorgo no agli immigrati, ma quei lavori li puo' fare qualcun'altro!
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 29 mar 2023 09:20

mennella ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Chi raccoglie frutta e verdura? Chi accudisce le bestie? Chi pota, spollona, sfalcia?
Solo gli immigrati.

io neanche so cosa vuol dire "spollonare"


Allora in botanica i "polloni" sono i ricacci di tante piante, tipiche quelle del castagno,
quindi devo presumere che il termine indichi la pratica di togliere i polloni per lasciare
l'energia a disposizione del solo fusto

... io neanche so cosa sono i "ricacci" ...
carpe diem 8)
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 29 mar 2023 16:10

I polloni, per la vite, sono i giovani germogli destinati a generare ramoscello e grappolo. Se li lasci tutti otterrai tanta uva, troppa per le capacità della pianta. Per cui non appena parte il ciclo vegetativo si opera per ridurre i germogli e ottimizzare il carico produttivo della pianta.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 04 apr 2023 11:57

Qualcuno avverta Giorgia Meloni che il «liceo del Made in Italy », di fatto, già ce l’abbiamo.
O meglio abbiamo una lunga serie di indirizzi, nei nostri istituti tecnici e professionali, perfettamente adatti allo scopo. Il problema è che sono snobbati dagli studenti, con percentuali di iscrizioni quasi impercettibili. Secondo i dati forniti dal ministero dell’Istruzione, solo l’1,5% degli iscritti al prossimo anno scolastico ha scelto l’indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria.
Se vi sembrano pochi, sappiate che quelli che hanno optato per il Sistema Moda sono lo 0,3%. Vanno un po’ meglio gli indirizzi Meccanica, Meccatronica ed Energia insieme a Elettronica ed Elettrotecnica: gli iscritti solo il 2% del totale, eppure formano competenze fondamentali per alcuni settori del made in Italy.
Passando agli istituti professionali, lo scenario non cambia: l’indirizzo Agricoltura, Sviluppo Rurale, Valorizzazione dei Prodotti del Territorio e Gestione delle Risorse Forestali e Montane raccoglie solo lo 0,8% degli iscritti, mentre Industria e Artigianato per Il Made In Italy (si chiama proprio così) appena l’1,1%. Solo l’indirizzo Enogastronomia e Ospitalità alberghiera riesce a toccare il 4%, ma è comunque meno gettonato rispetto al liceo classico, dove andrà il 5,8% degli iscritti al prossimo anno scolastico, e sei volte meno attraente dello scientifico (26% delle iscrizioni). Insomma, il 57% degli studenti delle superiori iscritti al primo anno frequenterà un liceo: parliamo del 12% in più rispetto a quanto si registrava dieci anni fa. In alcune regioni, in particolare al Centro e al Sud, si arriva a punte di quasi il 70% di neoliceali.
E allora chissà che chiamarlo «liceo del Made in Italy» si riveli sufficiente ad attirare l’interesse delle famiglie (sulla scelta della scuola, a 13 anni, pesa inevitabilmente la volontà dei genitori) per percorsi formativi, che già esistono nel nostro ordinamento, ma vengono puntualmente trascurati.
Un’operazione simile a quella fatta con l’ex istituto magistrale, che oggi si chiama liceo delle scienze umane e, negli ultimi anni, ha registrato una buona crescita delle iscrizioni.
D’altra parte, c’è una grossa questione culturale da affrontare: da una ricerca svolta dal portale Skuola.net, emerge come solo il 20% degli studenti delle scuole superiori sia disposto a intraprendere percorsi professionali come quelli appena descritti.
Tutta colpa della “liceizzazione” della scuola italiana operata dalla sinistra salottiera, che ha «distrutto gli istituti tecnici», per dirla con la ministra Daniela Santanché (ma Meloni sottoscrive), e ha dimenticato le necessità lavorative dei figli dei ceti popolari?
Vecchio argomento retorico della destra, ma la storia, a livello legislativo, è un po’ diversa.
È stata la ministra Letizia Moratti, nel secondo governo Berlusconi (primi anni 2000), a portare a quota otto le tipologie di liceo esistenti. Al classico, allo scientifico e all’artistico, ne aggiunse cinque: il liceo economico, il musicale, il tecnologico, il già citato liceo delle scienze umane e il coreutico.
Poi nel 2011 è arrivata la riforma Gelmini, nel quarto governo Berlusconi (di cui faceva parte anche Meloni), a indebolire ulteriormente l’apprendimento lavorativo, tagliando le ore degli insegnamenti “di indirizzo” negli istituti tecnici e professionali. In sostanza, le attività nei laboratori, quelle più formative in determinati percorsi di studio. Guarda caso, le iscrizioni agli istituti professionali dal 2003 (riforma Moratti) al 2019 si sono dimezzate.

Quindi, Santadeché ignorante e bugiarda, e destra come al solito distruttiva.
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Re: Diario economico

Messaggioda fly666 » 04 apr 2023 18:29

il problema per me non sono i politici, che seguono le loro direttive di battaglia, e questo già è il primo orrore

il problema è l'italiano presuntuoso che manda il figlio , imbecille, deficiente o semplicemente inadeguato, a frequentare lezioni di analisi matematica o latino classico, per non dire il greco e la trigonometria, quando le capocce di codesti virgulti a stento recepiscono la tabellina del due

si ridimensionassero, e restassero a lavorare, cioè a dirigere, gli studi professionali di mamma e papà lasciando fare a chi ha acquisito le giuste competenze, cioè i figli studiosi delle famiglie medie, quelle comuni che ancora sanno tramandare il valore della cultura e dell'apprendimento

e quest'è .. politici non c'entrano niente stavolta, la colpa è solo la nostra
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Re: Diario economico

Messaggioda Timoteo » 04 apr 2023 20:53

fly666 ha scritto:il problema per me non sono i politici, che seguono le loro direttive di battaglia, e questo già è il primo orrore

il problema è l'italiano presuntuoso che manda il figlio , imbecille, deficiente o semplicemente inadeguato, a frequentare lezioni di analisi matematica o latino classico, per non dire il greco e la trigonometria, quando le capocce di codesti virgulti a stento recepiscono la tabellina del due

si ridimensionassero, e restassero a lavorare, cioè a dirigere, gli studi professionali di mamma e papà lasciando fare a chi ha acquisito le giuste competenze, cioè i figli studiosi delle famiglie medie, quelle comuni che ancora sanno tramandare il valore della cultura e dell'apprendimento

e quest'è .. politici non c'entrano niente stavolta, la colpa è solo la nostra


così è.
non è che sti famosi "politici" siano stati paracadutati sulla terra.
li abbiamo eletti.
colpa nostra.
chi non è d'accordo coi governi dovrebbe agire invece di tirarsi seghe a quattro mani su internet.
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 04 apr 2023 21:15

Timoteo ha scritto:
fly666 ha scritto:il problema per me non sono i politici, che seguono le loro direttive di battaglia, e questo già è il primo orrore

il problema è l'italiano presuntuoso che manda il figlio , imbecille, deficiente o semplicemente inadeguato, a frequentare lezioni di analisi matematica o latino classico, per non dire il greco e la trigonometria, quando le capocce di codesti virgulti a stento recepiscono la tabellina del due

si ridimensionassero, e restassero a lavorare, cioè a dirigere, gli studi professionali di mamma e papà lasciando fare a chi ha acquisito le giuste competenze, cioè i figli studiosi delle famiglie medie, quelle comuni che ancora sanno tramandare il valore della cultura e dell'apprendimento

e quest'è .. politici non c'entrano niente stavolta, la colpa è solo la nostra


così è.
non è che sti famosi "politici" siano stati paracadutati sulla terra.
li abbiamo eletti.
colpa nostra.
chi non è d'accordo coi governi dovrebbe agire invece di tirarsi seghe a quattro mani su internet.
augh.


sempre meno, visto che 4 italiani su 10 non votano
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 04 apr 2023 23:20

Timoteo ha scritto:
fly666 ha scritto:il problema per me non sono i politici, che seguono le loro direttive di battaglia, e questo già è il primo orrore

il problema è l'italiano presuntuoso che manda il figlio , imbecille, deficiente o semplicemente inadeguato, a frequentare lezioni di analisi matematica o latino classico, per non dire il greco e la trigonometria, quando le capocce di codesti virgulti a stento recepiscono la tabellina del due

si ridimensionassero, e restassero a lavorare, cioè a dirigere, gli studi professionali di mamma e papà lasciando fare a chi ha acquisito le giuste competenze, cioè i figli studiosi delle famiglie medie, quelle comuni che ancora sanno tramandare il valore della cultura e dell'apprendimento

e quest'è .. politici non c'entrano niente stavolta, la colpa è solo la nostra


così è.
non è che sti famosi "politici" siano stati paracadutati sulla terra.
li abbiamo eletti.
colpa nostra.
chi non è d'accordo coi governi dovrebbe agire invece di tirarsi seghe a quattro mani su internet.
augh.


Come disse Bisio a Sanremo nel 2013 (recuperare video, prego). Non per le seghe ma per la colpa. Amen.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 04 apr 2023 23:22

Il tempo è galantuomo, peccato che nella capoccia dell'elettore medio si fissi solo il pensiero negativo della battaglia contro i cattivoni multinazionalisti e mai la riflessione che, forse, chi agita il bastone non ha niente da dire sull'argomento ma fa solo casino per fregarti.

“Il Ceta – è stata a lungo la tesi di Meloni – è una porcata contro i bisogni dei popoli, danneggerà pesantemente il made in Italy agroalimentare e le nostre produzioni di qualità ed è l’ennesima marchetta della Ue alle grandi multinazionali”. Oggi, preso atto che nei primi anni di applicazione provvisoria del Ceta l’export italiano – come ha ricordato Luciano Capone sul Foglio – è aumentato del 36 per cento verso il Canada, Meloni si è rimangiata tutto, ha addirittura schierato il suo governo sulla linea del “sì” alla ratifica del Ceta e chissà che non faccia lo stesso quando l’Italia sarà chiamata, anche per proteggere il suo made in Italy, che si protegge evidentemente dando la possibilità ai nostri gioielli di poter essere competitivi a livello globale, a ratificare l’accordo di associazione dell’Unione europea con i paesi dell’America meridionale, il Mercosur, che potrebbe ridurre i costi per i dazi doganali, vino compreso, di una cifra vicina al 90 per cento.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 11 apr 2023 17:24

Riporto un articolo de La Stampa di inizio mese perché riguarda uno scheletro (di mammut) nell'armadio: il maledetto Ponte sullo Stretto.

«L’obiettivo che ci siamo dati - ha spiegato il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini - è posare la prima pietra entro l’estate del 2024», e secondo il suo schema si ripartirà dal ponte a campata unica di Webuild.
Progetto, hanno fatto sapere dal Mit, che ovviamente andrà integrato ed aggiornato secondo le prescrizioni e le normative vigenti, previo l’azzeramento del contenzioso in corso con Webuild.
Ma la campata unica è la soluzione migliore da adottare? Secondo la Struttura tecnica di missione per l’indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture e l’alta sorveglianza del Mit che a metà 2021 aveva consegnato al ministero un robusto studio sulle cosiddette «soluzioni alternative per il sistema di attraversamento stabile dello Stretto di Messina», la risposta è «no».
E non si tratta di un parere di poco conto perché è stato formulato da un gruppo di 16 esperti, dirigenti del ministero delle Infrastrutture, gli ad dell’epoca di Rete ferroviaria Italiana, Italferr e Anas Gentile, Isi e Simonini), il rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta e una pattuglia di docenti di ingegneria, idraulica, geotecnica e trasporti.
Scartate in partenza le due ipotesi legate alla costruzione di tunnel, uno in alveo ed uno sotto l’alveo, dovendo scegliere tra campata unica e ponte a tre campate, il Gruppo di lavoro del Mit ha scelto la seconda.
A loro giudizio, infatti, il primo progetto presenta diverse criticità. «Un aspetto sfavorevole di questa soluzione – scritto nella relazione - è sicuramente il vincolo della sua ubicazione nel punto di minima distanza fra Sicilia e Calabria (circa 3 km), che allontana l’attraversamento dai baricentri delle aree metropolitane di Messina e Reggio Calabria, ma che al tempo stesso comporta comunque la necessità di realizzare un ponte sospeso con una luce maggiore del 50% di quella del ponte più lungo ad
oggi realizzato al mondo». Oltre a questo veniva segnalato il «notevole impatto visivo (anche in ragione dell’altezza necessaria per le torri)» e «la vicinanza di zone sensibili sotto il profilo naturalistico». Due invece gli aspetti a favore: la ridotta sensibilità sismica dell’impalcato e nessun impatto sulla navigazione.
Il sistema col ponte a più campate, «ipotizzabile, ad esempio, a tre campate con due pile in mare», invece veniva definita «una soluzione tecnicamente fattibile, anche grazie agli avanzamenti delle tecnologie di indagine e realizzazione per fondazioni di opere civili marittime a notevoli profondità». E «rispetto al ponte a campata unica, potrebbe avere una maggiore estensione complessiva e mantenere al tempo stesso la lunghezza della campata massima simile a quelle già realizzate altrove e, quindi, usufruire di esperienze consolidate, anche dal punto di vista di tempi e costi di realizzazione». La maggiore lunghezza complessiva consentirebbe poi «di localizzare il collegamento in posizione più prossima ai centri abitati di
Messina e Reggio Calabria, con conseguente minore estensione dei raccordi stradali e ferroviari a terra, un minore impatto visivo delle pile, una minore sensibilità agli effetti del vento, costi presumibilmente inferiori e maggiore distanza dalle aree naturalistiche pregiate come il lago di Ganzirri».
Di converso, «andrebbero approfonditi i temi relativi alla risposta delle pile in acqua rispetto ad eventi sismici e alle forti e
variabili correnti marine». Conclusione: per il gruppo di esperti la soluzione a più campate sarebbe «potenzialmente più con-
veniente di quella a campata unica». Che poi è la soluzione che il precedente titolare delle Infrastrutture, Enrico Giovannini aveva chiesto di studiare a Italferr, ma poi il governo è caduto e quello nuovo, come abbiamo visto, ha deciso diversamente. Del resto nel magnificare il vecchio progetto la nota del Mit di venerdì scorso con cui si dava la notizia del via libera del Quirinale al decreto, parlava di «scelta storica, che apre a una infrastruttura da record mondiale». Quanto ai costi, Salvini ha poi tenuto a specificare che «il nuovo ponte costerà meno di un anno di Reddito di cittadinanza».

Vogliamo scommettere che se si facesse così, raddoppieremmo il preventivo per un ecomostro instabile dal punto di vista sismico e geologico?
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Re: Diario economico

Messaggioda Trabateo » 11 apr 2023 17:38

Il babau, l'uomo nero, etc, è sempre il RdC.
Basta sventolarlo un po' che le masse con bocca spalancata e occhi gonfi seguono il vessillo mosso dal vento di turno.
Italiano omo de panza, omo de creanza.

Sull'ennesimo vociare relativo al ponte sullo stretto, non val la pena spendere nemmeno due parole.
Basti pensare all'emmenthal della rete idrica nazionale o a come sta la sanità pubblica per trovare un vettore e una direzione più specifica su come e dove veicolare le risorse destinate al ponte o alle armi, anche quelle di distrazione di massa.

...ridicoli
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 12 apr 2023 22:41

Ricordiamo qui cosa ha fatto Scaroni, pedina servente di Berlusconi e dei suoi giochetti con l'amicone Vlad.

Appena insediato come AD di Eni, volle chiudere i nuovi contratti di fornitura con Gazprom, in cui l’Eni lasciava vendere 3 miliardi di metri cubi di gas in Italia a una holding viennese partecipata dal sodale di Berlusconi Bruno Mentasti più ignoti investitori russi e ciprioti. Scaroni firmò il 14 giugno 2005, il predecessore Mincato si era opposto e ci lasciò la poltrona. Ma il cda Eni in autunno riscrisse quei contratti cancellando Mentasti, non però l’allungamento fino al 2035 della scadenza a volumi
maggiorati. Così l’Italia accrebbe la dipendenza dai russi, e “ammazzò” nella culla i rigassificatori che il governo Prodi, nel 2006, provava a realizzare in una “cabina di regia”. Nel 2007, poi, ci fu la vendita a Eni ed Enel di due società di Yukos, major dell’oligarca Khodorkovsky, “punito” da Putin con l’esproprio e il carcere.
Tempo qualche anno e Gazprom si ricomprò tutto, tra polemiche internazionali. Poi, nel luglio 2009, la difesa di Scaroni nel cda Eni del gasdotto South Stream. Lo voleva Putin per aggirare l’Ucraina, ma un comitato interno Eni aveva sollevato dubbi e rischi di costi eccessivi. Il manager così derubricò il progetto a «studio di fattibilità». Solo il veto dei blugari, dopo la guerra russo-ucraina 2014, farà abortire quel tubo.
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Re: Diario economico

Messaggioda Sergio VI » 13 apr 2023 10:50

zampaflex ha scritto:Ricordiamo qui cosa ha fatto Scaroni, pedina servente di Berlusconi e dei suoi giochetti con l'amicone Vlad.

Appena insediato come AD di Eni, volle chiudere i nuovi contratti di fornitura con Gazprom, in cui l’Eni lasciava vendere 3 miliardi di metri cubi di gas in Italia a una holding viennese partecipata dal sodale di Berlusconi Bruno Mentasti più ignoti investitori russi e ciprioti. Scaroni firmò il 14 giugno 2005, il predecessore Mincato si era opposto e ci lasciò la poltrona. Ma il cda Eni in autunno riscrisse quei contratti cancellando Mentasti, non però l’allungamento fino al 2035 della scadenza a volumi
maggiorati. Così l’Italia accrebbe la dipendenza dai russi, e “ammazzò” nella culla i rigassificatori che il governo Prodi, nel 2006, provava a realizzare in una “cabina di regia”. Nel 2007, poi, ci fu la vendita a Eni ed Enel di due società di Yukos, major dell’oligarca Khodorkovsky, “punito” da Putin con l’esproprio e il carcere.
Tempo qualche anno e Gazprom si ricomprò tutto, tra polemiche internazionali. Poi, nel luglio 2009, la difesa di Scaroni nel cda Eni del gasdotto South Stream. Lo voleva Putin per aggirare l’Ucraina, ma un comitato interno Eni aveva sollevato dubbi e rischi di costi eccessivi. Il manager così derubricò il progetto a «studio di fattibilità». Solo il veto dei blugari, dopo la guerra russo-ucraina 2014, farà abortire quel tubo.


Chissà perché il north stream 2, fratello gemello del south stream, non è stato bloccato.
Veto bulgaro = sanzioni europee.
Questa è sana informazione.
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Re: Diario economico

Messaggioda fly666 » 13 apr 2023 12:20

Prodi è un criminale, ma è vecchiarello e lo lasciano stare .. i fatti suoi li ha saputi fare, poi avrebbe voluto prendere potere
e il Gattopardo se lo è mangiato
il Gattopardo, se sta bene lui lo stiamo tutti .. questa è l'Italia
volete fare la Rivoluzione .. ma dove andate ? la pistola la sapete tenere in mano ?
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 14 apr 2023 08:43

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Re: Diario economico

Messaggioda fly666 » 14 apr 2023 10:29

Zampaflex porta dati oggettivi e concreti, io posso rispondere solo sul reparto turistico e neanche quello .. però mi sento di dire che in Campania occorre PROTEGGERE LA NATURA .. stiamo alla frutta .. altro che terra dei fuochi, qui eravamo arrivati al golfo della merda
per fortuna il COVID ha stoppato la folle speculazione e fatto ragionare chi di dovere

Il Sud Italia è una miniera d'oro, regioni come Calabria, Puglia e Basilicata possono e debbono sviluppare il comparto, possiamo accogliere milioni di visitatori da tutto il mondo, indotto non indifferente ..
la Campania invece deve investire su verde, rinnovabili, emissioni zero e rifiuti compostabili, cioè riciclabili .. abbiamo le mani legate e la strada in discesa .. occorre solo seguire le indicazioni del buon senso e non essere troppo ingordi, ce n'è per tutti

buona giornata !!
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Messaggioda zampaflex » 14 apr 2023 14:27

fly666 ha scritto:Zampaflex porta dati oggettivi e concreti, io posso rispondere solo sul reparto turistico e neanche quello .. però mi sento di dire che in Campania occorre PROTEGGERE LA NATURA .. stiamo alla frutta .. altro che terra dei fuochi, qui eravamo arrivati al golfo della merda
per fortuna il COVID ha stoppato la folle speculazione e fatto ragionare chi di dovere

Il Sud Italia è una miniera d'oro, regioni come Calabria, Puglia e Basilicata possono e debbono sviluppare il comparto, possiamo accogliere milioni di visitatori da tutto il mondo, indotto non indifferente ..
la Campania invece deve investire su verde, rinnovabili, emissioni zero e rifiuti compostabili, cioè riciclabili .. abbiamo le mani legate e la strada in discesa .. occorre solo seguire le indicazioni del buon senso e non essere troppo ingordi, ce n'è per tutti

buona giornata !!


Sono quarant'anni, dalla morte delle partecipazioni statali e delle cattedrali nel deserto*, che si parla di turismo come oro del Sud, ma questo Sud non ha fatto un emerito cazzo per sfruttarlo organicamente, e per dotarsi di infrastrutture all'altezza.
Perciò, senza passare per leghista, occorre ammettere che la colpa della rovina del Sud sia il Sudista stesso.

* infatti reggono solo lodevoli ma isolate iniziative private come il CIS o come il polo automobilistico barese, o industriali illuminati come Pertosa o Callipo.
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Messaggioda tenente Drogo » 14 apr 2023 15:48

zampaflex ha scritto:
fly666 ha scritto:Zampaflex porta dati oggettivi e concreti, io posso rispondere solo sul reparto turistico e neanche quello .. però mi sento di dire che in Campania occorre PROTEGGERE LA NATURA .. stiamo alla frutta .. altro che terra dei fuochi, qui eravamo arrivati al golfo della merda
per fortuna il COVID ha stoppato la folle speculazione e fatto ragionare chi di dovere

Il Sud Italia è una miniera d'oro, regioni come Calabria, Puglia e Basilicata possono e debbono sviluppare il comparto, possiamo accogliere milioni di visitatori da tutto il mondo, indotto non indifferente ..
la Campania invece deve investire su verde, rinnovabili, emissioni zero e rifiuti compostabili, cioè riciclabili .. abbiamo le mani legate e la strada in discesa .. occorre solo seguire le indicazioni del buon senso e non essere troppo ingordi, ce n'è per tutti

buona giornata !!


Sono quarant'anni, dalla morte delle partecipazioni statali e delle cattedrali nel deserto*, che si parla di turismo come oro del Sud, ma questo Sud non ha fatto un emerito cazzo per sfruttarlo organicamente, e per dotarsi di infrastrutture all'altezza.
Perciò, senza passare per leghista, occorre ammettere che la colpa della rovina del Sud sia il Sudista stesso.

* infatti reggono solo lodevoli ma isolate iniziative private come il CIS o come il polo automobilistico barese, o industriali illuminati come Pertosa o Callipo.


a parte il fatto che il ruolo del turismo nella crescita del PIL spesso è largamente sopravvalutato
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 14 apr 2023 15:52

zampaflex ha scritto:Perciò, senza passare per leghista, occorre ammettere che la colpa della rovina del Sud sia il Sudista stesso.


le responsabilità delle classi dirigenti meridionali e del popolo stesso per l'arretratezza del sud sono state messe in luce anche da intellettuali meridionali, come per esempio l'economista Emanuele Felice e lo storico Pino Ippolito Arminio
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
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Re: Diario economico

Messaggioda fly666 » 14 apr 2023 15:56

fly666 ha scritto:Zampaflex porta dati oggettivi e concreti, io posso rispondere solo sul reparto turistico e neanche quello .. però mi sento di dire che in Campania occorre PROTEGGERE LA NATURA .. stiamo alla frutta .. altro che terra dei fuochi, qui eravamo arrivati al golfo della merda
per fortuna il COVID ha stoppato la folle speculazione e fatto ragionare chi di dovere

Il Sud Italia è una miniera d'oro, regioni come Calabria, Puglia e Basilicata possono e debbono sviluppare il comparto, possiamo accogliere milioni di visitatori da tutto il mondo, indotto non indifferente ..
la Campania invece deve investire su verde, rinnovabili, emissioni zero e rifiuti compostabili, cioè riciclabili .. abbiamo le mani legate e la strada in discesa .. occorre solo seguire le indicazioni del buon senso e non essere troppo ingordi, ce n'è per tutti

buona giornata !!


rispondo prima al Tenente Drogo : certo che appare poco rilevante l'indotto del turismo, però devi considerare che più della metà del fatturato è TUTTO NERO cioè niente tasse da pagare nè redditi da dichiarare .. però i soldi sono veri e finiscono in parte nella cosidetta economia reale .. ma sono tanti, tantissimi e pensa che Sorrento prima della industrializzazione turistica era un paese di pescatori e contadini, ora sono tutti milionari in euro .. vedi tu
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