Diario economico

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Timoteo
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Re: Diario economico

Messaggioda Timoteo » 19 gen 2023 20:50

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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 19 gen 2023 22:38

Questo invece riguarda la questione recentemente apparsa della proposta di direttiva europea sulla riqualificazione energetica obbligatoria degli edifici, e l'assoluta adeguatezza di questo governo a gestire... ogni tipo di argomento...

:roll:

https://mobile.twitter.com/c_baccianti/status/1615641281455161347

Ministro Pichetto Fratin al Consiglio UE del 25/10/22: "per quanto riguarda l'articolo sugli edifici residenziali esistenti, la proposta della Presidenza rappresenta un compromesso, un equilibrio, tra ambizione e fattibilità, uno spirito che possiamo accettare"
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 19 gen 2023 23:07

gente che pensa che i soldi basta stamparli

https://www.lastampa.it/esteri/2023/01/ ... -12592708/
I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
(Sam Fuller, a proposito di "The Steel Helmet")

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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 20 gen 2023 18:14

tenente Drogo ha scritto:gente che pensa che i soldi basta stamparli

https://www.lastampa.it/esteri/2023/01/ ... -12592708/


Noi almeno ci siamo portati avanti prima di loro, anche se sono dieci anni (soprattutto ultimamente, cough cough..Salvini..cough cough) che si tenta di tornare indietro.
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 27 gen 2023 17:42

I comunisti mi trattavano da fascista, i fascisti da comunista.
Tutto questo ha aiutato il film.
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Re: Diario economico

Messaggioda EnoRossoMare » 29 gen 2023 18:55

mennella ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:Fosse la volta buona per Alitalia?

Teniamo i piedi per terra.
Lufthansa vorrebbe acquistare il 40% circa (valutazione complessiva meno di 1 mld) e poi
in futuro pensare di passare al 100%. C'e' da sperare che Alitalia sia profittevole e che
Fiumicino rimanga un hub, del nuovo gruppo, per Africa e Sud America.

Ma il problema di Alitalia era sempre la impossibilita di avere unico hub vero (i soldi sono a Malpensa, ma la capitale è Roma). Come affronta questa problema Lufthansa?
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 30 gen 2023 23:27

EnoRossoMare ha scritto:
mennella ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:Fosse la volta buona per Alitalia?

Teniamo i piedi per terra.
Lufthansa vorrebbe acquistare il 40% circa (valutazione complessiva meno di 1 mld) e poi
in futuro pensare di passare al 100%. C'e' da sperare che Alitalia sia profittevole e che
Fiumicino rimanga un hub, del nuovo gruppo, per Africa e Sud America.

Ma il problema di Alitalia era sempre la impossibilita di avere unico hub vero (i soldi sono a Malpensa, ma la capitale è Roma). Come affronta questa problema Lufthansa?


Lo affronterebbe pragmaticamente e con un piano, essendo tedeschi. Ma purtroppo il governo italiano pretende che abbiano solo una quota di minoranza (d'altronde sono romanocentrici sti qui), e perciò non cambierà una fava. Purtroppo.
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Re: Diario economico

Messaggioda fly666 » 31 gen 2023 02:01

zampaflex ha scritto:
EnoRossoMare ha scritto:
mennella ha scritto:
tenente Drogo ha scritto:Fosse la volta buona per Alitalia?

Teniamo i piedi per terra.
Lufthansa vorrebbe acquistare il 40% circa (valutazione complessiva meno di 1 mld) e poi
in futuro pensare di passare al 100%. C'e' da sperare che Alitalia sia profittevole e che
Fiumicino rimanga un hub, del nuovo gruppo, per Africa e Sud America.

Ma il problema di Alitalia era sempre la impossibilita di avere unico hub vero (i soldi sono a Malpensa, ma la capitale è Roma). Come affronta questa problema Lufthansa?


Lo affronterebbe pragmaticamente e con un piano, essendo tedeschi. Ma purtroppo il governo italiano pretende che abbiano solo una quota di minoranza (d'altronde sono romanocentrici sti qui), e perciò non cambierà una fava. Purtroppo.


io darei delega ad Aeroflot per inglobare Lufthansa e Alitalia assieme .. poi gli hub li costruiscono i compagni cinesi, in pochi mesi .. e ci tiriamo fuori da questa magagna
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Re: Diario economico

Messaggioda fly666 » 31 gen 2023 02:05

in verità ci sarebbe anche la Circumvesuviana da sistemare, e la Metro napoletana che ancora viaggia a copertura ridotta ..
se avessero lasciato fare a Berlusconi, adesso avevamo già tutto risolto, ma i nostri politici non valgono un benemerito cazzo
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Re: Diario economico

Messaggioda fly666 » 31 gen 2023 02:07

e il Ponte sullo stretto, vogliamo parlarne ?
ci sarebbe un progetto di mobilità che andrebbe condiviso da Nord A Sud, Milano - Roma Palermo in cinque o sei ore .. treni a gravitazione magnetica, il mondo viaggia e noi fermi .. ma come si può ? e vogliamo paragonarci agli Stati civili ?
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Re: Diario economico

Messaggioda Patàta » 31 gen 2023 10:02

fly666 ha scritto:e il Ponte sullo stretto, vogliamo parlarne ?
ci sarebbe un progetto di mobilità che andrebbe condiviso da Nord A Sud, Milano - Roma Palermo in cinque o sei ore .. treni a gravitazione magnetica, il mondo viaggia e noi fermi .. ma come si può ? e vogliamo paragonarci agli Stati civili ?


A questo punto io punterei tutto sul teletrasporto: Milano-Palermo in cinque o sei quectosecondi.

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Re: Diario economico

Messaggioda EnoRossoMare » 31 gen 2023 18:48

Patàta ha scritto:A questo punto io punterei tutto sul teletrasporto: Milano-Palermo in cinque o sei quectosecondi.

in cinque o sei quectosecondi ma solo se non c'è sciopero quel giorno
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Re: Diario economico

Messaggioda fly666 » 31 gen 2023 19:06

buongiorno, il Futuro è mantenere il posto di lavoro, ahimè .. la situazione non è del tutto rosea ..
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Re: Diario economico

Messaggioda EnoRossoMare » 31 gen 2023 19:21

fly666 ha scritto:buongiorno, il Futuro è mantenere il posto di lavoro, ahimè .. la situazione non è del tutto rosea ..

parlano di reddito di base universale...
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Re: Diario economico

Messaggioda fly666 » 01 feb 2023 02:32

EnoRossoMare ha scritto:
fly666 ha scritto:buongiorno, il Futuro è mantenere il posto di lavoro, ahimè .. la situazione non è del tutto rosea ..

parlano di reddito di base universale...


un'ottima idea, ma solo laddove ve ne sia un bisogno evidente .. non è facile, occorre mettere paletti e supervisionare ..
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Re: Diario economico

Messaggioda EnoRossoMare » 01 feb 2023 11:16

fly666 ha scritto:
EnoRossoMare ha scritto:
fly666 ha scritto:buongiorno, il Futuro è mantenere il posto di lavoro, ahimè .. la situazione non è del tutto rosea ..

parlano di reddito di base universale...


un'ottima idea, ma solo laddove ve ne sia un bisogno evidente .. non è facile, occorre mettere paletti e supervisionare ..

Ma la idea è opposita - non è "solo laddove ve ne sia un bisogno evidente" ma è "universale": un reddito fisso e garantito a tutti i cittadini indipendentemente dalla loro situazione lavorativa o finanziaria.
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Re: Diario economico

Messaggioda tenente Drogo » 01 feb 2023 12:28

EnoRossoMare ha scritto:
fly666 ha scritto:
EnoRossoMare ha scritto:
fly666 ha scritto:buongiorno, il Futuro è mantenere il posto di lavoro, ahimè .. la situazione non è del tutto rosea ..

parlano di reddito di base universale...


un'ottima idea, ma solo laddove ve ne sia un bisogno evidente .. non è facile, occorre mettere paletti e supervisionare ..

Ma la idea è opposita - non è "solo laddove ve ne sia un bisogno evidente" ma è "universale": un reddito fisso e garantito a tutti i cittadini indipendentemente dalla loro situazione lavorativa o finanziaria.


ti pare una buona idea?
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 01 feb 2023 18:56

Economia è anche gestione rapida ed efficace degli investimenti pubblici.
Nell'arco degli ultimi undici anni, il tempo medio di realizzazione delle infrastrutture è stato di 800 giorni al Nord, 950 al Centro, 1350 al Sud...
Sud dove la spesa corrente pro capite, quindi non quella per investimenti, è cresciuta dal 2007 al 2018 di un 10% in più rispetto al Nord.
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Re: Diario economico

Messaggioda fly666 » 01 feb 2023 20:07

zampaflex ha scritto:Economia è anche gestione rapida ed efficace degli investimenti pubblici.
Nell'arco degli ultimi undici anni, il tempo medio di realizzazione delle infrastrutture è stato di 800 giorni al Nord, 950 al Centro, 1350 al Sud...
Sud dove la spesa corrente pro capite, quindi non quella per investimenti, è cresciuta dal 2007 al 2018 di un 10% in più rispetto al Nord.


rispondo anche a Tenente e EnoRossoMare : il reddito Universale Garantito è in programma, ma i tempi sono molto lunghi .. occorre il Regno della Verità e Giustizia, profetizzato da me medesimo e pochi altri

al momento andrebbero privilegiate le realtà più virtuose, ma esistono muri non solo impossibili da abbattere, ma addirittura invalicabili .. ne andrebbero di mezzo molti innocenti, quindi teniamoceli buoni .. io li conosco bene, non sono persone con cui discutere, si ubbidisce e basta.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 10 feb 2023 10:13

Aggiornamento bonus edilizi. Una tragedia.

Secondo i dati forniti da Spalletta (MEF) la spesa complessiva è composta da 61,2 miliardi per il Superbonus, 19 miliardi per il Bonus facciate e 29,9 miliardi per gli altri bonus edilizi.
Ma ancora più sorprendente del totale è lo scostamento della spesa rispetto alle previsioni, pari a 37,8 miliardi. Che è attribuibile al Superbonus (con una spesa di 24,7 miliardi in più dei 36,5 previsti) e al Bonus facciate (con una spesa di 19 miliardi rispetto ai 5,9 previsti), mentre gli altri bonus sono in linea con lo stanziamento (29,9 miliardi). Questo buco di
bilancio, sempre secondo la relazione del Mef, determinerà per gli anni 2023-2026 “un peggioramento della previsione delle imposte dirette per importi compresi tra gli 8 e i 10 miliardi di euro in ciascun anno”. Circa mezzo punto di pil all’anno.
Ma in realtà il buco di bilancio è molto più ampio. Perché, come ammette lo stesso direttore generale del dipartimento delle Finanze, questi dati sono riferiti alle previsioni tendenziali incluse nella Nadef di novembre e “la stima degli oneri per il Superbonus 110 per cento potrebbe subire un ulteriore incremento, considerando gli ultimi dati pubblicati da Enea a tutto dicembre 2022”.
E in effetti, considerando i dati più recenti disponibili di Enea, quelli fino al 31 gennaio 2023, la spesa complessiva per il Superbonus è lievitata a 71,7 miliardi. Quindi la spesa complessiva per i bonus edilizi supera i 120 miliardi. Per avere una pietra di paragone, basta considerare che l’importo totale del Pnrr è pari a 190 miliardi, ma su un arco temporale molto più lungo. Oppure, che la spesa complessiva dell’Italia per affrontare la più grave crisi energetica degli ultimi 50 anni è stata pari a circa 60 miliardi. La metà. Il confronto è poi impietoso se si fa un paragone con gli altri crediti d’imposta, ad esempio quelli per accompagnare la transizione digitale e per incentivare gli investimenti in ricerca e sviluppo.
Ebbene, la stima del Mef per le agevolazioni fiscali “Transizione 4.0” e per R&D è inferiore a 15 miliardi complessivi. Circa dieci volte meno dei bonus edilizi, nonostante l’Italia abbia una spesa per ricerca e sviluppo che è nettamente inferiore alla media europea. Oltre a essere costati uno sproposito, i bonus edilizi ideati nel 2020 sono stati il veicolo di “ampi fenomeni
di abuso”per effetto della revisione della normativa sulla cessione dei crediti, rivista dal governo Conte e dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, che ha reso la vendita “pressoché illimitata senza prevedere specifici presìdi di garanzia”. Ciò vuol dire che questo nuovo mercato dei crediti, scrive ora il Mef, ha prodotto “fenomeni di frode di entità particolarmente rilevante... che hanno portato all’emersione di crediti, rivelatisi inesistenti, per oltre 4 miliardi di euro”.
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 10 feb 2023 19:01

Eterogenesi dei fini.

Nel 2017 l’Umwelt Institut (Istituto per l’ambiente) di Monaco di Baviera lancia una campagna di comunicazione sull’uso dei pesticidi nei meleti altoatesini. È un danno notevole, anche perché la Germania è il principale mercato del brand turistico Südtirol.
A Bolzano, l’assessore all’agricoltura Arnold Schuler e 1.375 coltivatori rispondono querelando il direttore dell’istituto Karl Bär.
Nel 2022 Bär viene assolto con formula piena, ma dal processo scaturisce un inedito fuoriprogramma scientifico: per ragioni procedurali i querelanti hanno infatti dovuto depositare i registri dei trattamenti sui loro meleti. Dati solitamente protetti dal più assoluto riserbo diventano improvvisamente pubblici, e centri studi si mettono ad analizzarli.
Qualche giorno fa sono stati pubblicati i risultati delle analisi su 681 aziende della Val Venosta: secondo l’istituto di Monaco, da marzo a settembre 2017 ogni singolo campo sarebbe stato irrorato in media 38 volte con un cocktail di prodotti contenenti principi attivi classificati come “potenzialmente dannosi per la riproduzione” o “potenzialmente cancerogeni”.

:oops:
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Re: Diario economico

Messaggioda Timoteo » 10 feb 2023 20:13

zampaflex ha scritto:Eterogenesi dei fini.

Nel 2017 l’Umwelt Institut (Istituto per l’ambiente) di Monaco di Baviera lancia una campagna di comunicazione sull’uso dei pesticidi nei meleti altoatesini. È un danno notevole, anche perché la Germania è il principale mercato del brand turistico Südtirol.
A Bolzano, l’assessore all’agricoltura Arnold Schuler e 1.375 coltivatori rispondono querelando il direttore dell’istituto Karl Bär.
Nel 2022 Bär viene assolto con formula piena, ma dal processo scaturisce un inedito fuoriprogramma scientifico: per ragioni procedurali i querelanti hanno infatti dovuto depositare i registri dei trattamenti sui loro meleti. Dati solitamente protetti dal più assoluto riserbo diventano improvvisamente pubblici, e centri studi si mettono ad analizzarli.
Qualche giorno fa sono stati pubblicati i risultati delle analisi su 681 aziende della Val Venosta: secondo l’istituto di Monaco, da marzo a settembre 2017 ogni singolo campo sarebbe stato irrorato in media 38 volte con un cocktail di prodotti contenenti principi attivi classificati come “potenzialmente dannosi per la riproduzione” o “potenzialmente cancerogeni”.

:oops:



poi dicono che è l'eroina che fa male...
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Re: Diario economico

Messaggioda maxer » 10 feb 2023 22:28

zampaflex ha scritto:... qualche giorno fa sono stati pubblicati i risultati delle analisi su 681 aziende della Val Venosta: secondo l’istituto di Monaco,da marzo a settembre 2017 ogni singolo campo di mele sarebbe stato irrorato in media 38 volte con un cocktail di prodotti contenenti principi attivi classificati come “potenzialmente dannosi per la riproduzione” o “potenzialmente cancerogeni” ...


... " Una mela al giorno toglie il medico di torno "

Una delle più grandi falsità degli ultimi due secoli ! ... :evil:

l' ho sempre detto : la stessa cosa la fanno in Trentino

Ma quanto sono belle, lucenti e perfette al supermercato.! :mrgreen:
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Re: Diario economico

Messaggioda zampaflex » 11 feb 2023 19:25

Spesso considerato il
cancelliere riluttante su
qualunque cosa abbia a
che fare con l’Unione
Europea, Olaf Scholz ieri sarà
tornato a Berlino soddisfatto.
Senz’ombra di vanagloria:
quietamente, silenziosamente soddisfatto. Ieri a Bruxelles
la Germania ha ottenuto tutto
ciò che voleva e non ha concesso niente di ciò che non
voleva, sui grandi temi che
spiegavano la convocazione
di un vertice straordinario
proprio ieri.
Il Consiglio europeo era stato voluto per coalizzare
una risposta dell’Unione alla
sfida dei duemila miliardi di
dollari in sussidi all’industria
offerti dall’amministrazione
americana, con i suoi piani
sulle infrastrutture («Build
Back Better»), sui semiconduttori («Chips Act») e sulle
tecnologie verdi («Inflation
Reduction Act»). E alla fine
una risposta ha iniziato a profilarsi, eccetto che non è europea: a Bruxelles si è deciso che
ogni Paese avrà mani più libere per fare da sé, senza alcun
nuovo progetto comune né
sul piano finanziario, né su
quello industriale. È quel che
voleva dall’inizio Scholz.
La
Germania chiedeva maggiore
discrezionalità nel distribuire
aiuti di Stato dal suo bilancio
— il più robusto d’Europa —
ai settori toccati dal rincaro
dell’energia o dalla concorrenza americana nella transizione verde. Dunque i colossi
tedeschi della chimica, dell’automobile o dei semiconduttori non sono esclusi dal
novero dei potenziali beneficiari.
Quel che la Germania non
voleva invece era, essenzial-
mente, più Europa. Non voleva né un fondo relativamente
piccolo, ma in tempi brevi,
per accompagnare progetti
industriali europei. Né in prospettiva il progetto di un fondo strategico più ampio che
incentivi settori industriali su
scala europea nelle tecnologie del futuro: da una filiera
dei semiconduttori, a una rete
di produzione di batterie, a
un sistema di approvvigionamento delle materie prime
essenziali della transizione
verde fino — perché no — all’industria della difesa.
Tutto questo al vertice di
Bruxelles resta fermo alla sta-
zione di partenza mentre Berlino, e in misura minore Parigi, proveranno a dare soluzioni nazionali — a colpi di aiuti
di Stato — al problema globale posto dall’interventismo
pubblico degli Stati Uniti e anche della Cina.
Al massimo,
Germania e Francia non faranno che distorcere a proprio favore la concorrenza
con le altre imprese europee.
Le conclusioni del vertice
peraltro non recano alcun
cenno neppure a un’idea che
il governo di Roma voleva
portare al tavolo e, anche qui,
Berlino non ama: alleggerire
l’impatto contabile — sul deficit — degli investimenti nei
settori sui quali ora gli aiuti di
stato saranno permessi. Senza quel trattamento speciale
— la golden rule che Mario
Monti propose a Bruxelles fin
dal 1999 e da allora mai decollata — l’Italia rischia di poter
distribuire ben pochi sussidi.
Spendere per quelli potrebbe
infatti scontrarsi con i vincoli
del Patto di stabilità: poco importa che il governo di Roma
possa disporre di più «flessibilità» nell’uso dei fondi europei, inclusi quelli del Recovery, come effettivamente
l’Italia ha ottenuto a Bruxelles.
La strada dunque resta lunga. È probabile che presto
l’idea tedesca di fare da sé di
fronte al colbertismo di Stati
Uniti e Cina si riveli illusoria.
Al cospetto dei due colossi
globali delle tecnologie, nessun Paese europeo va oltre lo
status di media potenza costantemente soggetta al rischio di vassallaggio. Per questo il confronto su un fondo
strategico per progetti europei — con gestione europea
— inevitabilmente tornerà.
Tornerà anche l’idea di trattare gli investimenti con intelligenza nel calcolo del deficit.
Per quel momento, l’Italia dovrà farsi trovare pronta. Perché le partite politiche in Europa non si vincono con i colpi di scena, né con quelli di
collera. Servono un metodico,
lento accumulo di credibilità,
una paziente tessitura di alleanze e gli argomenti per dimostrare le proprie ragioni. Il
resto è solo energia sprecata.
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Re: Diario economico

Messaggioda fly666 » 12 feb 2023 11:47

Concordo in pieno con le vostre analisi, e aggiungo : l'eroina se buona fa bene, certo alla lunga .. ma meglio della coca, almeno fai danni solo a te stesso

per il resto, la regola è sempre la stessa : la gnocca tesse le fila, noi lavoriamo, ubbidiamo e facciamo penitenza

Amen .
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