LibeDeOro ha scritto:Riflessioni sparse:
1) su una cosa siamo tutti d'accordo: la giustizia sportiva fa schifo, Palazzi fa disastri sin dal 2006, ci mette un anno e mezzo per 5 telefonate di Facchetti e qualche settimana per essere certo dell'attendibilità di un Carobbio qualunque, sta lì da una vita e andrebbe cambiato, come Abete e i compagni di merende. I media ovviamente non lo dicono, quindi lo diciamo noi.
2) la campagna contro Conte è stata (ed è) una vergogna: la pressione dura da marzo-aprile, quando si parlava di un fantomatico sms che sarebbe già bastato a squalificarlo (!). Poi il messaggino è sparito (a proposito, dov'è?), e sono arrivate le parole di Carobbio, relativamente alle quali nessun organo di informazione ha provato a fare qualche osservazione per verificarne l'attendibilità. Palazzi deferisce gli juventini in vista della Supercoppa, mentre per i napoletani c'è sempre tempo, e intanto si giocano la partita tranquillamente. Anche qui, desolante silenzio dei media, la clamorosa disparità sembra interessare solo a noi. La verità è sempre la stessa: La Juve è tornata a vincere, il suo fuoriclasse è Conte, e i media (sempre più desolanti) non fanno il loro mestiere, ma si limitano a farsi imboccare dalle varie procure.
3) Se hai margini per difenderti, è sempre meglio evitare patteggiamenti e accordi vari. Su questo siamo tutti d'accordo, e speravo anch'io che si andasse a processo, fino in fondo. Ma se devi difenderti di fronte alla Santa Inquisizione, in un clima mediatico da Santa Inquisizione, e la Santa Inquisizione ti propone una pena che ritieni non incida sul tuo futuro, è inevitabile prenderla in considerazione.
4) Zero nessi tra 2006 e oggi: allora era sotto processo la Juve, non un suo tesserato, e il "patteggiamento" consistette nell'accettare la B, revoche e penalizzazioni. Se avessero patteggiato una penalizzazione in A, senza revoche, sarebbero stati inappuntabili (il paragone col 2006 avrebbe senso se Conte patteggiasse un anno e mezzo di squalifica).
5) Conte utlizzerà l'art. 23, che prevede la riduzione della pena senza ammissione di colpa. Poi, se volete dire che ha ammesso la colpa, fate pure.
6) Alla fine deciderà soprattutto lui, consigliato dai suoi avvocati (e da quelli della Juve): se vedrà margini per l'assoluzione, o gli verrà proposta una pena troppo alta, non patteggerà. Lo farà solo se gli converrà. Sarà che faccio l'avvocato, ma mi sembra una strategia fin troppo ovvia.
7) La frase che va più di moda: "Agnelli doveva far saltare il banco": ora, anche ammettendo che decida solo la società (e così non è), cosa vuol dire far saltare il banco? Fai saltare il banco perchè hanno deferito il tuo allenatore per fatti di quando neanche era alla Juve? E come lo fai saltare? Nel 2006 ti hanno sfaldato una squadra, una società, 400 milioni di danni, ecc... e qui? Come lo fai saltare il banco, non iscrivendoti al campionato? Nel 2006 il Tar sarebbe stato devastante (tu fai perdere 400 milioni a una società quotata in borsa con processi del genere???), ora debolissimo.
La Juve deve a tutti i costi, sin dal giorno dell'eventuale patteggiamento, fare una conferenza stampa (possibilmente congiunta, tra Conte e Agnelli) e cominciare una battaglia in cui chiede una profonda riforma della giustizia sportiva (e possibilmente anche dei suoi uomini): il fatto di avere patteggiato non è un deterrente a prendere tale posizione, anzi l'esatto contrario. Io non ammetto la mia colpa, ma la tua giustizia è talmente selvaggia che non mi rende possibile difendermi compiutamente (le frasi sulla "fiducia nella giustizia sportiva" sono semplice diplomazia solo nei giorni pre accordo, ovviamente). Deve farlo, sennò vuol dire davvero che non ha imparato niente.
9) Se si è condizionati dalla paura che gli avversari ci diano dei patteggiatori, se si presta attenzione alle invettive dei vari miracolati di calciopoli, meglio cambiare squadra.
10) La Juve ha appena vinto, completamente a sorpresa, e dominando su tutti i campi, lo scudetto più bello di sempre. E hanno già cominciato ad attaccarla selvaggiamente su Del Piero, sulle stelle, sui processi, su qualunque cosa. Il mondo antijuventino odia Conte e Andrea Agnelli, mentre Ranieri e Cobolli Gigli erano gli idoli degli avversari.
Sicuri che sia il momendo di divederci?
Forza Juve. I love football.Massimo Zampini.
Una congerie di idiozie ad uso del tifoso becero e ignorante, e per questo mi meraviglio che Libe proponga questo testo così com'è, senza indignarsi e prenderne le distanze.
Ogni punto meriterebbe una replica, ma non ho tempo e, quindi, mi soffermo su due affermazioni emblematiche:
"1)...Palazzi fa disastri sin dal 2006, ci mette un anno e mezzo per 5 telefonate di Facchetti e qualche settimana per essere certo dell'attendibilità di un Carobbio qualunque...".
Consueta mistificazione. Zampini induce il lettore a credere che uno dei disastri del 2006 sia il presunto ritardo con cui elabora il capo di accusa per le telefonate di Facchetti, mentre è noto che queste emersero quasi alla fine del dibattimento di Napoli a seguito di indagine privata eseguita da un perito di parte della difesa Moggi.
Prima di allora Palazzi, come chiunque altro estraneo alle forze dell'ordine o alle parti del processo, non era a conoscenza delle telefonate, né avrebbe potuto esserlo (non erano state trascritte, se ben ricordate, e questo fu uno degli argomenti utilizzato dalla difesa nel corso del processo). Non appena queste furono rese disponibili e ne fu autorizzata l'acquisizione a favore della Procura Federale, Palazzi predispose il documento che, infatti, non è successivo di diciotto mesi all'autorizzazione bensì di soli cinque! Ovviamente tutto è accaduto tra la fine del 2010 e il 2011, non nel 2006.
"
5) Conte utlizzerà l'art. 23, che prevede la riduzione della pena senza ammissione di colpa. Poi, se volete dire che ha ammesso la colpa, fate pure.".
Qui Libe utilizza il grassetto, ritengo per condividere l'opinione di Zampini e utilizzarla per contrastare, in modo che presume decisivo, chi afferma il contrario, vale a dire che il patteggiamento costituirebbe un'ammissione di colpa.
Rinnovo la mia sorpresa, perché sarebbe bastato dare un'occhiata al "Codice di giustizia sportiva", per capire che il buon Zampini ci prova nuovamente e ancor più smaccatamente. Questo il testo della norma invocata:
"Art. 23
Applicazione di sanzioni su richiesta delle parti.
1. I soggetti di cui all’art. 1 comma 1 possono accordarsi con la Procura federale, prima che termini la fase
dibattimentale di primo grado, per chiedere all’organo giudicante l’applicazione di una sanzione ridotta,
indicandone le specie e la misura.
2. L’organo giudicante, se ritiene corretta la qualificazione dei fatti come formulata dalle parti e congrua la
sanzione indicata, ne dispone l’applicazione con ordinanza non impugnabile, che chiude il procedimento nei
confronti del richiedente.
3. L’applicazione di sanzioni su richiesta delle parti è esclusa nei casi di recidiva e nei casi di cui all’art. 7,
comma 6."
Non occorre essere degli esperti per capire che Zampini ha scritto un'altra s t r o n z a t a ad usum populi.
E perdonate la difesa preventiva, ma temo la solita tiritera sugli avvocati di parte: non si tiri fuori la storia che la mia è un'opinione; è un fatto che la norma, ricalcata su quella del pattteggiamento penale (artt. 444 e ss. c.p.p.), non escluda l'ammissione di responsabilità.
Zampini ci marcia per ragioni che non conosco, ma temo che il "ritorno" personale possa avere un peso.
Lasciamo ai veri destinatari dei suoli alati messaggi, id est la massa sbavante e inconsapevole, di recepirne acriticamente il contenuto.
Le teste bianconere, e non, pensanti e senzienti di questo forum sono in grado di proporre argomenti di maggiore qualità e consistenza, come dimostrano alcuni dei post pubblicati.
Ciao.
Andrea
Le ultime parole famose: "Ci sono state richieste di chiarimenti (mi risulta così, ma non posso svelare la fonte) e non c'è stata risposta alcuna."
"I'm a man! Well, nobody's perfect!"