Il galateo della birra: regole per servirla

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enrico pozza
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Il galateo della birra: regole per servirla

Messaggioda enrico pozza » 11 lug 2009 11:23

Qual è la temperatura giusta per servire una birra?
Schiuma sì o schiuma no?
Coppa o calice a tulipano?
Aspettiamo le vostre domande per parlare delle indispensabili regole di servizio.
Preziose indicazioni per gustare appieno un buon bicchiere di birra.
Non sono tante, ma fanno la differenza. A cominciare da casa...
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Arturo l'Astice
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Re: Il galateo della birra: regole per servirla

Messaggioda Arturo l'Astice » 15 lug 2009 09:33

enrico pozza ha scritto:Qual è la temperatura giusta per servire una birra?
Schiuma sì o schiuma no?
Coppa o calice a tulipano?
Aspettiamo le vostre domande per parlare delle indispensabili regole di servizio.
Preziose indicazioni per gustare appieno un buon bicchiere di birra.
Non sono tante, ma fanno la differenza. A cominciare da casa...



Salve Enrico,
questa settimana propone un argomento molto vario ed interessante.
Sulla birra ci sono poche regole ma molto ferree, anche se a volte sconfinano nella "letteratura"
io sto particolarmente attento alla pulizia e alla temperatura del bicchiere, quando sono a casa, cerco sempre di raffreddarlo, avvicinando la temperatura dello stesso a quella della birra; consentendo così un miglior scorrimento lungo le pareti del bicchiere e una corretta formazione della schiuma.
Detto questo desideravo fare due domande specifiche:
E' vero che la temperatura ideale a cui bere una birra è tanto più alta quanto più la birra è corposa ed alcolica?
Lei crede che sia veramente importante bere in bicchieri muniti di gambo o di manico? Molti dicono che hanno lo scopo di evitare che la birra si riscaldi troppo al contatto con la mano.

La ringrazio per l'attenzione.
Si vive in un'epoca in cui solo gli ottusi sono presi sul serio, e io vivo nel terrore di non essere frainteso. (Oscar Wilde)
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Arturo l'Astice
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Re: Il galateo della birra: regole per servirla

Messaggioda Arturo l'Astice » 17 lug 2009 11:50

Recentemente hanno istituito la cosiddetta "Carta del Servizio della Birra", e mi sembra che sia stata un'iniziativa di Assobirra, se non erro; lei cosa ne pensa di queste proposte? Ritiene che siano veramente d’impulso ai consumatori italiani, per servire e consumare in maniera migliore questa deliziosa bevanda?
Ad esempio, in tale carta si fa riferimento al bicchiere in cui servire la birra, che deve essere possibilmente bagnato; in effetti tale accortezza non è adoperata da tanta gente, anzi, a molti potrebbe apparire come una negligenza del gestore della birreria, non trova?

Di nuovo grazie per l'attenzione.
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enrico pozza
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Re: Il galateo della birra: regole per servirla

Messaggioda enrico pozza » 17 lug 2009 15:14

Arturo l'Astice ha scritto:
enrico pozza ha scritto:Qual è la temperatura giusta per servire una birra?
Schiuma sì o schiuma no?
Coppa o calice a tulipano?
Aspettiamo le vostre domande per parlare delle indispensabili regole di servizio.
Preziose indicazioni per gustare appieno un buon bicchiere di birra.
Non sono tante, ma fanno la differenza. A cominciare da casa...



Salve Enrico,
questa settimana propone un argomento molto vario ed interessante.
Sulla birra ci sono poche regole ma molto ferree, anche se a volte sconfinano nella "letteratura"
io sto particolarmente attento alla pulizia e alla temperatura del bicchiere, quando sono a casa, cerco sempre di raffreddarlo, avvicinando la temperatura dello stesso a quella della birra; consentendo così un miglior scorrimento lungo le pareti del bicchiere e una corretta formazione della schiuma.
Detto questo desideravo fare due domande specifiche:
E' vero che la temperatura ideale a cui bere una birra è tanto più alta quanto più la birra è corposa ed alcolica?
Lei crede che sia veramente importante bere in bicchieri muniti di gambo o di manico? Molti dicono che hanno lo scopo di evitare che la birra si riscaldi troppo al contatto con la mano.

La ringrazio per l'attenzione.


Caro Arturo l’Astice,
grazie della sua garbata attenzione e delle sue domande sempre puntuali. E’ vero il galateo della birra è fatto di poche ma indispensabili regole. Come diceva qualcuno la birra è una strana “bestia” quanto i bevitori della medesima...sic…E non è semplice rispettarne le regole di servizio come per esempio le indicazioni legate alla giusta temperatura, perchè molti fanno ancora confusione tra gli stili e dunque tra i relativi consigli pratici di servizio. Bisogna anche dire che le tradizioni culturali hanno il loro peso sulle diverse abitudini. In generale vale la regola che le birre da servire ben fredde non devono però risultare troppo ghiacciate, anche se sul piano dell’immaginario collettivo è così che si propongono soprattutto le birre cosiddette estive… ma le papille stordite dal gelo non sono in grado di gustare più nulla….e certo questo non è un bene nei riguardi delle preziose caratteristiche organolettiche che si perdono inevitabilmente. Alcune birre, addirittura, danno il meglio se bevute a temperatura ambiente (non quelle di questi torridi giorni ovviamente!!!) che consente di assaporarne appieno tutti i sentori. Le temperature “calde” infatti enfatizzano le componenti aromatiche della birra. In effetti la capacità di percezione degli aromi e del gusto è una particolare rete di reazioni chimiche, tutte interconnesse tra loro, sempre e comunque dipendenti dalla temperatura e già dal momento in cui cominciamo a versare lentamente la birra nel bicchiere (opportunamente sciacquato con acqua fredda), e vediamo formarsi il cappello di schiuma, il nostro naso comincia a percepire ed individuare i primi aromi, agrumati, amaricanti, fruttati, speziati, erbacei, dolci e via dicendo. Così si può sintetizzare che birre più leggere, con caratteristiche aromatiche e di corpo semplici, possono essere servite più fredde al contrario di quelle più corpose e alcoliche, dai sentori più complessi e ricchi, che necessitano di temperature più alte per consentire lo sprigionarsi degli aromi. Il “birraio” in genere consiglia sull’etichetta la temperatura di servizio migliore, che andrebbe rispettata, tranne particolari scelte personali. In linea di massima si parte dai 4-8 gradi (massimo 9) per birre delicatamente aromatiche come Lager, Pils, Weizen, Ice e Blanche, per salire fino ai 10 gradi per Bock, Bitter Ale e Brown Ale, un po’ più strutturate e profumate. Le Stout, in particolare vanno servite intorno ai 10 gradi, mentre le Strong Ale o le Doppelbock fino agli 11 e le Scotch Ale fino ai 12. Le corpose Abbazia e le Trappiste dai 10 ai 13 gradi (alcune possono raggiungere i 15); sopra i 13 gradi i sontuosi Barley Wine. Per capire meglio la dinamica del gusto rispetto alla temperatura possiamo dire che non tutti gli aromi interagiscono allo stesso modo con il freddo, tanto che se si eccede, l’equilibrio organolettico della birra è a volte inevitabilmente compromesso. Per esempio, se da una parte l’amaricante è abbastanza resistente alle basse temperature, i complessi sentori fruttati svaniscono, come si indebolisce il sottile gusto di malto, a differenza degli aromi speziati che si riescono ancora a percepire. Come dire che le fragranti e luppolate Lager e Pils risulterebbero meno “danneggiate” da una temperatura troppo bassa rispetto alle ricche e maltate Ale. Ultima interessante curiosità sulla percezione dei sapori (per chi volesse approfondire il profilo sensoriale degli alimenti) è che anche la temperatura del cavo orale ha la sua piccola influenza, in quanto il processo sensoriale tra la bevanda fredda e la bocca calda fa sì che, man mano che la lingua si raffredda, le sensazioni mutino, così come cambia la percezione da una sorsata all’altra. Recenti ricerche stanno fornendo nuove sponde circa la sensibilità gustativa delle diverse papille della lingua, e se finora si riteneva che i bordi superiori sono sensibili all’acido, la parte posteriore all’amaro, la punta al dolce, i bordi laterali al salato, oltre al quinto, umami (che in giapponese vuol dire “sapore delizioso” che corrisponde al gusto della pasta d’acciughe, del parmigiano, della salsa di soia, del glutammato monopodico etc…) percepito nella parte retrostante della lingua, ora si tende ad affermare che il gusto non viene percepito a zone, ma seppure con piccole differenze di sentori, tutte le papille gustative possono rispondere a tutti i tipi di sapori. Inoltre secondo informazioni ancora più recenti l’aumentare della temperatura di cibi e bevande migliora la percezione del gusto, grazie a dei canali microscopici, chiamati TRPM5, responsabili della percezione dei sapori amaro, dolce, e umami, in relazione al salire della temperatura. Quanto al bicchiere ogni birra ha il suo preferito…e oltre al fatto che l’occhio vuole la sua parte, c’è da dire che ciascuna forma risulta utile per esaltare aromi e peculiarità di ogni stile come spieghiamo anche nel sito Birra Gourmet a Casa Tua. Gambo o manico hanno più che altro funzioni pratiche di sostegno e/o estetiche, mi pare più remota la possibilità di riuscire a riscaldare con la mano un boccale di birra che in genere viene terminato in un tempo relativamente veloce. A mio parere potrebbe influire di più il contatto con un’elevata temperatura ambientale.
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Re: Il galateo della birra: regole per servirla

Messaggioda enrico pozza » 17 lug 2009 15:26

Arturo l'Astice ha scritto:Recentemente hanno istituito la cosiddetta "Carta del Servizio della Birra", e mi sembra che sia stata un'iniziativa di Assobirra, se non erro; lei cosa ne pensa di queste proposte? Ritiene che siano veramente d’impulso ai consumatori italiani, per servire e consumare in maniera migliore questa deliziosa bevanda?
Ad esempio, in tale carta si fa riferimento al bicchiere in cui servire la birra, che deve essere possibilmente bagnato; in effetti tale accortezza non è adoperata da tanta gente, anzi, a molti potrebbe apparire come una negligenza del gestore della birreria, non trova?

Di nuovo grazie per l'attenzione.


Sì, tra le iniziative di AssoBirra c’è anche la creazione della prima Carta del Servizio della Birra, con le regole fondamentali per servire correttamente gli stili più diffusi oltre ad altre importanti informazioni e già adottata dai Jeunes Restaurateurs d’Europe. Bisogna dire che può essere un valido supporto per la diffusione della cultura della birra laddove la birra viene servita e gustata, quindi lo strumento giusto al posto giusto, e in breve tempo vedrà che sempre più persone sapranno riconoscere tanti particolari come il fatto di risciacquare il bicchiere prima di versarla o la presenza della schiuma o altro ancora come elementi di qualità a favore dell’emozione Birra! Peraltro a questo crescendo di consapevolezza stanno partecipando in modo efficace anche diverse piccole/grandi realtà nazionali. E' proprio la nuova stagione della Birra!!!!!
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Re: Il galateo della birra: regole per servirla

Messaggioda Arturo l'Astice » 17 lug 2009 15:30

Grazie Signor Enrico, come sempre ha risposto in maniera esauriente e mai banale.
Si vive in un'epoca in cui solo gli ottusi sono presi sul serio, e io vivo nel terrore di non essere frainteso. (Oscar Wilde)
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Re: Il galateo della birra: regole per servirla

Messaggioda enrico pozza » 17 lug 2009 17:22

Schigi! ha scritto:
enrico pozza ha scritto:
Arturo l'Astice ha scritto:Recentemente hanno istituito la cosiddetta "Carta del Servizio della Birra", e mi sembra che sia stata un'iniziativa di Assobirra, se non erro; lei cosa ne pensa di queste proposte? Ritiene che siano veramente d’impulso ai consumatori italiani, per servire e consumare in maniera migliore questa deliziosa bevanda?
Ad esempio, in tale carta si fa riferimento al bicchiere in cui servire la birra, che deve essere possibilmente bagnato; in effetti tale accortezza non è adoperata da tanta gente, anzi, a molti potrebbe apparire come una negligenza del gestore della birreria, non trova?

Di nuovo grazie per l'attenzione.


Sì, tra le iniziative di AssoBirra c’è anche la creazione della prima Carta del Servizio della Birra, con le regole fondamentali per servire correttamente gli stili più diffusi oltre ad altre importanti informazioni e già adottata dai Jeunes Restaurateurs d’Europe. Bisogna dire che può essere un valido supporto per la diffusione della cultura della birra laddove la birra viene servita e gustata, quindi lo strumento giusto al posto giusto, e in breve tempo vedrà che sempre più persone sapranno riconoscere tanti particolari come il fatto di risciacquare il bicchiere prima di versarla o la presenza della schiuma o altro ancora come elementi di qualità a favore dell’emozione Birra! Peraltro a questo crescendo di consapevolezza stanno partecipando in modo efficace anche diverse piccole/grandi realtà nazionali. E' proprio la nuova stagione della Birra!!!!!



Sì la stagione della birra morta, dei cadaveri in bottiglia.


La birra pastorizzata è l'equivalente del Tavernello per il vino...mi dimostri il contrario!
E se ama la birra vera ed è appassionato ...non si vergogna a fare da cassa di risonanza per questi prodotti?

Tanto tutta la discussione finirà con un bel lucchetto....siete come l'Argentina di Videla.



Non si può fare un paragone tra la birra e il vino. Tavernello o non Tavernello.
Sono un po’ diversi non crede? Qui parliamo di birre, preferibilmente buone. Io non mi vergogno di quel che faccio e di quel che amo!!!!!!
Comunque benvengano le sue pimpanti e simpatiche pallottole…Nessun lucchetto le ha impedito di parlare dalle 15 alle 17.
Buona serata e buona birra buona! Enrico

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