Messaggioda diego » 03 ago 2010 23:57
Ringraziando pippuz dell'ospitalità, con pippuz medesimo, il sottoscritto, gremul e signora, bardamu e signora, il comandante, asterix si è bevuto:
LE BOLLE
- Champagne 2002 Grand Cru BdB - Bonnet-Gilmert
- Champagne Corbon BdB
Vince abbastanza agevolmente Corbon "base" su un discreto Bonnet-Gilmert. Corbon ha un naso gessoso,di agrumi, con bocca molto affilata e citrina eppure di grande personalità. Uno dei migliori "base" mai assaggiati (Signore delle Bolle dixit)
I BIANCHI
- Leth Roter Veltliner Klassik 2005 (Austria) - (produttore?)
- Chassagne-Montrachet 1er cru Les Caillerets 2006 - Ramonet
- Macon Pierreclos "tri des 25 ans" 2005 - Guffens-Heynen
- Chablis Grand cru Valmur 2001 - Guy Robin
Qui vince alla distanza lo Chablis. Con naso forse un pelo carico rispetto a quanto immaginabile (coerente con l'annata e l'evoluzione a 9 anni dalla vendemmia?) ma bocca che fa dire subito a pippuz "Chablis!". Riepilogando: al naso polvere da sparo, frutta gialla matura, anche agrumi, erbe officinali, un tocco di botrite (è possibile???). Bocca molto severa invece, fresca, agrumata, fine e profonda. Il Macon non è molto distante però, interessante, anche se in bocca il legno c'è e si sente. Delusione inaspettata (per me) Ramonet. Al naso tanta tostatura da legno, caffettoso. In bocca sa di creme brulè. Persino un po' alcolico. Considerando il prezzo poi...ieri il mio bicchiere era sotto gli 80 centesimi, per intendersi.
I ROSSI
Gevrey Chambertin 2006 - Trapet
Torgiano Rosso Riserva - Rubesco Vigna Monticchio 1995 - Lungarotti
Chianti Classico Riecine 2004 (?)
Chianti Classico Rufina Bucerchiale Selvapiana 2004 (?)
Carema 1971 (et. bianca) 1971 - Luigi Ferrando
Qui il vince a mani basse il Vigna Monticchio. Beccato alla cieca da gremul che sei mesi fa assaggiò in nostra presenza il buonissimo 1982. Questo parte con un accenno di riduzione "il sipario del vino che entra in scena" (cit. bardamu). Terroso e ferroso, arancia rossa, un bel frutto rosso. Bocca molto elegante, tannino cremoso, lungo e fine. Sapidissimo. 91 +
Ma i vini di Lungarotti di oggi, tra 15 anni saranno così? vedi 3d "Si stava meglio quando si stava peggio...o no?". Help Aramis!
Se potessi andrei a fare una visita dai Lungarotti per un confronto annate vecchie e nuove, sono proprio curioso e spero che possano preservare un vino di questo tipo: italiano fino al midollo, stratificato, complesso, eppure agile, elegante e... classico.
Molto buono lo Gevrey, anche se in bocca la sua essenzialità fa pensare subito al village di gran manico.
Buonissimo ed emozionante il Carema, naso giustamente evoluto ma bocca assolutamente gourmand.
Esiste una finestra specifica per esprimere compiutamente il carattere del territorio: sopra una certa resa per ettaro tale carattere si spegne, ma lo stesso accade anche sotto una certa resa per ettaro.
(Lalou Bize Leroy)