Le Colonne Milanesi

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Luca Mazzoleni
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda Luca Mazzoleni » 08 giu 2011 13:55

tunde ha scritto:
Luca Mazzoleni ha scritto:Il 2009 è piaciuto anche a me, perché tra frutto e riduzione c'era un buon equilibrio, promettente per l'invecchiamento. Invece il 2008 non mi aveva convinto molto all'uscita, troppo ridotto (magari oggi è perfetto, dovrei riassaggiare). Per ora mi tengo il 2007 quale preferito.


il 2010 l'hai assaggiato?


no, com'è?
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Dedalus
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda Dedalus » 08 giu 2011 13:55

diego ha scritto:
tunde ha scritto:
Pigigres ha scritto:Barolo Runcot 2004 - Elio Grasso
Sinceramente non ho trovato il legno in evidenza, come è sembrato ad altri,


Posso dire la mia Francesco? Tu ieri sera hai detto che i gusti sono gusti, ma i descrittori sono oggettivi. Ecco, su quel vino c'era un botto di legno impressionante. Non appena qualcuno al tavolo ha detto di non sentire tutto quel legno, o non sentirlo affatto, mi sono alzata per controllare la scheda del vino, perchè tutto mi sembrava possibile tranne che il vino nel bicchiere non sia un nebbiolo di quelli decisamente modernisti. I dati poi mi hanno chiarito ogni dubbio: solo barrique nuove.

Quel naso lì era didascalico per capire cosa vuol dire tanto ma tanto legno su un nebbiolo.


Questo vino ha diviso molto i bevitori...una buona metà lo ha messo sul podio però.
Secondo me non era legnoso, ovvero non si percepivano sentori di legno, ma semmai descrittori riconducibili al legno (ad esempio il balsamico).
Verò però che Marco e Tunde lo hanno definito "moderno" fin dalla prima snasata.
A me non è dispiaciuto per nulla, sui 90 punti.


Questo vino non solo fa barrique tutte nuove, ma dentro quelle barrique nuove ci passa dentro anche più dei 24 mesi obbligatori, tanto che è destinato a raggiungere i 36, vista l'intenzione del produttore di farne una Riserva anche in etichetta. Di fatto lo è già, visto che il 2004 è stato messo da poco in commercio.

Legno quindi ce n'è tanto, e ancora di più che per i Barolo di Clerico non si può proprio dire che non si senta. Rimane però un caso particolarmente riuscito di Barolo di ricetta pienamente moderna, di cui rappresenta -soggettivamente, superfluo ma utile ricordarlo- il miglior vino mai sentito. Il legno rimarrà sempre in questo vino, ma ho la sensazione che evolverà in maniera particolarmente felice. Se dovessi avere bisogno di un Barolo in barrique, questo sarebbe il primo della lista.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda tunde » 08 giu 2011 14:01

gremul ha scritto:Grazie di cuore, lo dico sinceramente, per non avermi avvertito della serata :D :D


beh con te ci siamo arresi, quando c'è una nebbiolata nemmeno ti avvisiamo più :-)
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...un bicchiere di Barolo al giorno toglie il medico di torno...

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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda Pigigres » 08 giu 2011 14:01

Io sul Runcot mi sono soffermato tanto dopo che Marco e Tunde hanno espresso il loro disappunto per il legno. Sinceramente, e lo ripeto, non ho trovato il legno dominante, più che altro si avvertiva una nota balsamica e tannini gallici al sorso. Per me i vini veramente legnosi sono altri, ma capisco che ognuno di noi abbia diverse tolleranze al tipo e alla quantità di legno. Che ci sia del legno nessuno lo ha negato, che era predominante mi sentirei di escluderlo. Anzi, ricordo netta una nota di arancia rossa molto intrigante. Chiaro che un degustatore sensibile al legno, come ad esempio Marco, appena lo intercetta fatica a scorgere altro nel vino. Però di cose interessanti da dire, secondo me, quel vino le aveva, Mia valutazione, 89/100.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda pippuz » 08 giu 2011 14:03

Buono il Runcot, a me è piaciuto.
Poi chissà perchè sui Borgogna il legno è buono e si riassorbe e va aspettato mentre sui Barolo fa sempre cagare. :lol: 8)
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda pippuz » 08 giu 2011 14:05

tunde ha scritto:
gremul ha scritto:Grazie di cuore, lo dico sinceramente, per non avermi avvertito della serata :D :D


beh con te ci siamo arresi, quando c'è una nebbiolata nemmeno ti avvisiamo più :-)

Peccato Greg, il Verduzzo di Vignai da Duline ti sarebbe piaciuto. :shock: :shock: :shock: :twisted: :twisted: :twisted:
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda marcolandia » 08 giu 2011 14:09

Dedalus ha scritto: Se dovessi avere bisogno di un Barolo in barrique, questo sarebbe il primo della lista.


La domanda che però bisogna porsi è: perchè ne dovresti avere bisogno?
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda Pigigres » 08 giu 2011 14:15

marcolandia ha scritto:
Dedalus ha scritto: Se dovessi avere bisogno di un Barolo in barrique, questo sarebbe il primo della lista.


La domanda che però bisogna porsi è: perchè ne dovresti avere bisogno?


Su questo sai che sfondi una porta aperta.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda gremul » 08 giu 2011 14:18

pippuz ha scritto:
tunde ha scritto:
gremul ha scritto:Grazie di cuore, lo dico sinceramente, per non avermi avvertito della serata :D :D


beh con te ci siamo arresi, quando c'è una nebbiolata nemmeno ti avvisiamo più :-)

Peccato Greg, il Verduzzo di Vignai da Duline ti sarebbe piaciuto. :shock: :shock: :shock: :twisted: :twisted: :twisted:


Si certo, vi ringrazio doppiamente del mancato avviso!!! :D :D
La diversità di ognuno di noi non è un'arma per discriminare, etichettare, ma una ricchezza (P.P. Pasolini)
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda marcolandia » 08 giu 2011 14:34

gremul ha scritto:
pippuz ha scritto:
tunde ha scritto:
gremul ha scritto:Grazie di cuore, lo dico sinceramente, per non avermi avvertito della serata :D :D


beh con te ci siamo arresi, quando c'è una nebbiolata nemmeno ti avvisiamo più :-)

Peccato Greg, il Verduzzo di Vignai da Duline ti sarebbe piaciuto. :shock: :shock: :shock: :twisted: :twisted: :twisted:


Si certo, vi ringrazio doppiamente del mancato avviso!!! :D :D


Dai che ti rifai giovedì!
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda yuzu » 08 giu 2011 14:35

meursault ha scritto:
marcolandia ha scritto:
Barbaresco Montestefano 2005 - Rivella

Unico vino comprato senza assaggiarlo in cantina, fuorviato da una ricerca "zoppa" sul forum. Cercando meglio stamttina ho capito molte cose. Purtroppo un'annata non particolarmente azzeccata.



A me non convincono neanche 2004 e 2006.
Ne avevo sentito parlare molto bene anche io qui sul forum ed ho provato, con risultati poco positivi.

vi faccio una domanda perchè questo è un produttore che a me piace molto.. proprio ieri ho comprato un 2004 in enoteca qui a milano.. vino fantastico.. equlibrato, pulito, elegante..
non un vino dalla grande complessità, ma sicuramente un bel bere..
concordo sul 2005 meno pregiato, ma siete un pò "criptici" nelle critiche. fate outing, quali sono i difetti? perchè non vi convince il vino?
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda pippuz » 08 giu 2011 14:45

yuzu ha scritto:
meursault ha scritto:
marcolandia ha scritto:
Barbaresco Montestefano 2005 - Rivella

Unico vino comprato senza assaggiarlo in cantina, fuorviato da una ricerca "zoppa" sul forum. Cercando meglio stamttina ho capito molte cose. Purtroppo un'annata non particolarmente azzeccata.



A me non convincono neanche 2004 e 2006.
Ne avevo sentito parlare molto bene anche io qui sul forum ed ho provato, con risultati poco positivi.

vi faccio una domanda perchè questo è un produttore che a me piace molto.. proprio ieri ho comprato un 2004 in enoteca qui a milano.. vino fantastico.. equlibrato, pulito, elegante..
non un vino dalla grande complessità, ma sicuramente un bel bere..
concordo sul 2005 meno pregiato, ma siete un pò "criptici" nelle critiche. fate outing, quali sono i difetti? perchè non vi convince il vino?

A me il 2004 piace.
Quello di ieri oltre ad essere "vuoto" come le altre volte che lo avevo assaggiato, aveva pure un finale amaro abbastanza fastidioso.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda meursault » 08 giu 2011 15:02

yuzu ha scritto:perchè non vi convince il vino?


A me sembra un vino squilibrato, senza polpa, contratto, con un tannino secco e poco piacevole, impreciso anche al naso.
Essenziale certo ma non agile e beverino, in pratica un vino di struttura con alcune carenze.
Io ipotizzo rese troppe elevate in vigna ma è solo una supposizione.
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda gremul » 08 giu 2011 15:04

marcolandia ha scritto:
gremul ha scritto:
pippuz ha scritto:
tunde ha scritto:
gremul ha scritto:Grazie di cuore, lo dico sinceramente, per non avermi avvertito della serata :D :D


beh con te ci siamo arresi, quando c'è una nebbiolata nemmeno ti avvisiamo più :-)

Peccato Greg, il Verduzzo di Vignai da Duline ti sarebbe piaciuto. :shock: :shock: :shock: :twisted: :twisted: :twisted:


Si certo, vi ringrazio doppiamente del mancato avviso!!! :D :D


Dai che ti rifai giovedì!


yes li saranno vini decisamente nelle mie corde, ti offrirò un bicchiere di Champagne per avermi risparmiato il supplizio di dove bere un barolo di Elio Grasso :D :D
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda Wineduck » 08 giu 2011 15:21

marcolandia ha scritto:
tunde ha scritto:
diego ha scritto:
tunde ha scritto:
Pigigres ha scritto:Barolo Runcot 2004 - Elio Grasso
Sinceramente non ho trovato il legno in evidenza, come è sembrato ad altri,


Posso dire la mia Francesco? Tu ieri sera hai detto che i gusti sono gusti, ma i descrittori sono oggettivi. Ecco, su quel vino c'era un botto di legno impressionante. Non appena qualcuno al tavolo ha detto di non sentire tutto quel legno, o non sentirlo affatto, mi sono alzata per controllare la scheda del vino, perchè tutto mi sembrava possibile tranne che il vino nel bicchiere non sia un nebbiolo di quelli decisamente modernisti. I dati poi mi hanno chiarito ogni dubbio: solo barrique nuove.

Quel naso lì era didascalico per capire cosa vuol dire tanto ma tanto legno su un nebbiolo.


Questo vino ha diviso molto i bevitori...una buona metà lo ha messo sul podio però.
Secondo me non era legnoso, ovvero non si percepivano sentori di legno, ma semmai descrittori riconducibili al legno (ad esempio il balsamico).
Verò però che Marco e Tunde lo hanno definito "moderno" fin dalla prima snasata.
A me non è dispiaciuto per nulla, sui 90 punti.


non è dispiaciuto nemmeno a me, non è il mio stile ma non per questo è un cattivo vino, anzi. ieri su questo vino non ho ragionato in termini di punteggio ma per me ai 90 non ci arriva, si fermerà sugli 88.
comunque ribadisco che per me ti sbatte il legno in faccia, e poi quando ti sei ripreso dalla botta, arriva qualcos'altro. scopro con una certa sorpresa e curiosità che all'interno delle colonne abbiamo parametri così diversi per definire un vino "legnoso", quindi mi sembra interessante ragionarci su.


Non è nemmeno il mio stile. Sul legno - e non è una novità - ho una forte sensibilità e una sorta di idiosincrasia congenita. E non si salva nessun vino, nemmeno gli amati Borgogna: quando c'è lo dico senza remora alcuna.
Nel vino in questione oltre che esserci al naso il legno di sentiva molto forte in bocca. Quei tannini così polverosi e asciuganti mi hanno ricordato un po' la mano di Sottimano sui suoi Barbaresco. Che è una caratteristica che proprio non è nelle mie corde (o per lo meno, che non mi fa piacere trovare in un vino).


Alla luce di quanto è stato scritto nel thread degli AVR sui Barolo moderni/tradizionalisti, questa serie di post è veramente mitica! :lol:
La devo archiviare fra le note da andare a rileggere ogni volta che se ne riparlerà in futuro... :wink:
Mi conferma che possiamo anche spendere centinaia e centinaia di ore a discutere sulle caratteristiche del nebbiolo, sulle tecniche estrattive e di affinamento ma.... alla fine l'UNICA COSA CHE CONTA VERAMENTE è la sensibilità/l'allenamento/l'abitudine del bevitore/degustatore a percepire certi sentori ed a gradire certe caratteristiche di quei vini.
Se un Barolo come il Runcot divide così tanto un gruppo di superappassionati (molti dei quali anche estremamente tecnicamente competenti) come voi, potete immaginare quanto frega al resto della popolazione mondiale sapere che legni ha usato il produttore e per quanto tempo ci ha tenuto il nebbiolo (e se ha fatto la macerazione in 10 giorni o in 30...) :lol: :lol: :lol:
Ci vogliamo rendere conto che apparteniamo allo 0,000001% del mercato (sono stato largo) e che delle nostre "seghe mentali" non frega una mazza ad alcuno? :lol:
Per fortuna i produttori seguono le loro strade, ognuno di loro ne cerca una, sperimenta e prova, a proprio rischio e pericolo, perchè sono anche (e soprattutto) degli imprenditori che devono rendere conto solo a se stessi se i loro vini non piacciono ai consumatori. Il mondo è grande, anzi immenso, e ognuno ha una propria sensibilità a certi descrittori o a certe caratteristiche del vino (che sono tantissime): lasciamo quindi che ci siano centinaia e centinaia di stili diversi, ognuno si scelga il proprio e si beva i vini serenamente senza rompere i marroni agli altri! :roll:
Fare le crociate per affermare di essere i depositari della "tradizione", quello che ha capito qual'è la vera ed unica ricetta del Barolo del territorio (come anche il Brunello, il Chianti, ecc.), potrebbe essere il sintomo di una personalità disturbata! :lol: Come quelli che si credono il nuovo Napoleone o la reincarnazione di Elisabetta di Turingia... 8)
Bere in serenità, osservando, capendo e giudicando quello che si ha nel bicchiere (come avete ben dimostrato di saper fare in questa occasione), non sarebbe più che sufficiente? :wink:



P.S.
Quasi inutile che aggiunga che a me Runcot 04 è piaciuto un casino, che l'ho trovato olfattivamente un Barolo molto tipico e territoriale (la bottiglia che ho assaggiato ad ottobre scorso era aperta da molte ore) e che in bocca quel tannino ipercazzuto mi è piaciuto un casino! Personalmente i tannini femminili e smussati mi danno brividi "enogay" che non gradisco molto. Ma questo è risaputo, perchè altrimenti non mi piacerebbero i sangiovese "macho" dei terreni più sabbiosi e caldi, rispetto a quelli dei terreni più sassosi e freschi dei monti del Chianti, no?... :D
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda gremul » 08 giu 2011 15:54

beato me che ho risolto il problema alla fonte, Barolo non ne bevo più ne tradizionali ne modernisti :D :D
La diversità di ognuno di noi non è un'arma per discriminare, etichettare, ma una ricchezza (P.P. Pasolini)
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda Dedalus » 08 giu 2011 16:01

marcolandia ha scritto:
Dedalus ha scritto: Se dovessi avere bisogno di un Barolo in barrique, questo sarebbe il primo della lista.


La domanda che però bisogna porsi è: perchè ne dovresti avere bisogno?


Domanda di una certa importanza, anche per la decente convivenza qui sul forum. Premetto che faccio un discorso al netto del prezzo, come se il denaro nel portafogli fosse infinito, e si trattasse solo di decidere cosa bere e cosa no.

Perché potrei volerlo condividere con persone che apprezzano quello stile. Sarebbe a spanne uno dei loro migliori vini di sempre.

Perché essendo un vino riuscito che rimane compreso all'interno del mio spazio di gradimento, potrebbe piacermi una sera un vino di questo stampo anziché un vino di stampo classico. La varietà è uno dei fattori più importanti all'interno della passione per il vino. Il che non significa che ci si debba per questo far piacere qualsiasi tipo di vino, ovviamente.

Il punto non è che sia impossibile fare buoni Nebbiolo in barrique. Il punto è -ovviamente dal mio punto di vista- che in botte grande vengono mediamente meglio.

Per questo Runcot 2004 che è probabilmente il miglior Barolo in barrique mai sentito, io sicuramente non esco dal range proposto felicemente da demagistris: 88-92. Che sono punteggi di tutto rispetto, a cui una bella fetta di produzione in botte grande non arriva mica. Il punto è che la fetta migliore dei Barolo in botte grande parte da quella base e va molto più su.

Quindi il punto non è mai alla fine quale sia la tecnica utilizzata, ma quali risultati porti nel bicchiere. Se ci si interessa alla tecnica utilizzata è "solo" a posteriori, per orientarsi razionalmente nelle scelte future. Se uno sa per lunga esperienza che le camicie in cotone gli garbano di più di quelle in lino, non è che schiferà qualsiasi camicia in lino anche quando glie ne capiterà una eccezionalmente confacente alle sue aspettative. Nondimeno, se prima di comprarla non può toccarla e provarla, come fuor di metafora succede con il vino che non si può annusare e assaggiare prima di averlo comprato, uno vorrà ben sapere se è di cotone o di lino.

Lo stesso vale per le denominazioni, per i vitigni, per i nomi dei produttori e per qualsiasi altro fattore che ha rilevanza per le caratteristiche del prodotto quando lo si consuma.

Il legno utilizzato per l'invecchiamento del vino impatta sulle sue caratteristiche? Certamente sì. Ergo è naturale ed anzi importante esserne informati, quando si tratta di scegliere il proprio vino.

Per quanto riguarda la solita storiella per cui qui si sarebbe rappresentativi dello 0,niente del mercato.

1) ma io quando bevo, bevo con la mia bocca, annuso con il mio naso: che me ne importa a me del gusto del 99,tutto del resto del mercato?

2) quando anche mi interessasse, su questo forum si parla di vino di alta ed altissima qualità, che spesso (non sempre) costa parecchio e che spesso (non sempre) non è così facilmente reperibile: chi possono essere i destinatari di questo tipo di vini, se non proprio gli appassionati, ovvero gente come noi? Trovo sempre molto snobistico ed elitario questo assunto per cui NOI saremmo un casta di superarborei eterei che non hanno nulla da spartire con il resto del mondo dei consumatori di vino di qualità. I soliti discorsi di chi alla fine il mercato del vino lo conosce indirettamente, ma che in giro per l'Italia e per il mondo a farlo assaggiare e a farlo comprare non c'è mai stato.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda tunde » 08 giu 2011 16:25

meursault ha scritto:
yuzu ha scritto:perchè non vi convince il vino?


A me sembra un vino squilibrato, senza polpa, contratto, con un tannino secco e poco piacevole, impreciso anche al naso.
Essenziale certo ma non agile e beverino, in pratica un vino di struttura con alcune carenze.
Io ipotizzo rese troppe elevate in vigna ma è solo una supposizione.


le sue vigne hanno 47 anni, non so se questo è compatibile con una resa elevata.

il vino di ieri era inizialmente muto al naso, e intendo dire completamente, giuro che sarei riuscita a tirar fuori più sentori dal bicchiere di acqua minerale che da quel barbaresco lì. al palato era decisamente amaro e con il tannino secco, appunto. queste sono le uniche caratteristiche che sono riuscita ad individuare, altro non ce n'era.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda calzidavide » 08 giu 2011 16:30

marcolandia ha scritto:Timorasso Derthona 2008 - Mariotto
Che fine ha fatto il Timorasso? Qualche anno fa bevutissimo, poi quasi sparito dal forum. Le mode? Farà la stessa fine anche il Rossese? Comunqe alla cieca si è detto di tutto, dal verdicchio a qualche friulano, ho dovuto dare qualche dritta per far indovinare il vino. Buono, molto strutturato ma anche a suo modo elegante.


Visto che tutti gli anni quando vado a trovare i miei al mare passo di li...acquisto????? quest'annata nn l'ho ancora provata
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda tunde » 08 giu 2011 16:49

Wineduck ha scritto:
marcolandia ha scritto:
tunde ha scritto:
diego ha scritto:
tunde ha scritto:Barolo Runcot 2004 - Elio Grasso
Sinceramente non ho trovato il legno in evidenza, come è sembrato ad altri



Posso dire la mia Francesco? Tu ieri sera hai detto che i gusti sono gusti, ma i descrittori sono oggettivi. Ecco, su quel vino c'era un botto di legno impressionante. Non appena qualcuno al tavolo ha detto di non sentire tutto quel legno, o non sentirlo affatto, mi sono alzata per controllare la scheda del vino, perchè tutto mi sembrava possibile tranne che il vino nel bicchiere non sia un nebbiolo di quelli decisamente modernisti. I dati poi mi hanno chiarito ogni dubbio: solo barrique nuove.

Quel naso lì era didascalico per capire cosa vuol dire tanto ma tanto legno su un nebbiolo.


Questo vino ha diviso molto i bevitori...una buona metà lo ha messo sul podio però.
Secondo me non era legnoso, ovvero non si percepivano sentori di legno, ma semmai descrittori riconducibili al legno (ad esempio il balsamico).
Verò però che Marco e Tunde lo hanno definito "moderno" fin dalla prima snasata.
A me non è dispiaciuto per nulla, sui 90 punti.


non è dispiaciuto nemmeno a me, non è il mio stile ma non per questo è un cattivo vino, anzi. ieri su questo vino non ho ragionato in termini di punteggio ma per me ai 90 non ci arriva, si fermerà sugli 88.
comunque ribadisco che per me ti sbatte il legno in faccia, e poi quando ti sei ripreso dalla botta, arriva qualcos'altro. scopro con una certa sorpresa e curiosità che all'interno delle colonne abbiamo parametri così diversi per definire un vino "legnoso", quindi mi sembra interessante ragionarci su.


Non è nemmeno il mio stile. Sul legno - e non è una novità - ho una forte sensibilità e una sorta di idiosincrasia congenita. E non si salva nessun vino, nemmeno gli amati Borgogna: quando c'è lo dico senza remora alcuna.
Nel vino in questione oltre che esserci al naso il legno di sentiva molto forte in bocca. Quei tannini così polverosi e asciuganti mi hanno ricordato un po' la mano di Sottimano sui suoi Barbaresco. Che è una caratteristica che proprio non è nelle mie corde (o per lo meno, che non mi fa piacere trovare in un vino).


Alla luce di quanto è stato scritto nel thread degli AVR sui Barolo moderni/tradizionalisti, questa serie di post è veramente mitica! :lol:
La devo archiviare fra le note da andare a rileggere ogni volta che se ne riparlerà in futuro... :wink:
Mi conferma che possiamo anche spendere centinaia e centinaia di ore a discutere sulle caratteristiche del nebbiolo, sulle tecniche estrattive e di affinamento ma.... alla fine l'UNICA COSA CHE CONTA VERAMENTE è la sensibilità/l'allenamento/l'abitudine del bevitore/degustatore a percepire certi sentori ed a gradire certe caratteristiche di quei vini.
Se un Barolo come il Runcot divide così tanto un gruppo di superappassionati (molti dei quali anche estremamente tecnicamente competenti) come voi, potete immaginare quanto frega al resto della popolazione mondiale sapere che legni ha usato il produttore e per quanto tempo ci ha tenuto il nebbiolo (e se ha fatto la macerazione in 10 giorni o in 30...) :lol: :lol: :lol:
Ci vogliamo rendere conto che apparteniamo allo 0,000001% del mercato (sono stato largo) e che delle nostre "seghe mentali" non frega una mazza ad alcuno? :lol:
Per fortuna i produttori seguono le loro strade, ognuno di loro ne cerca una, sperimenta e prova, a proprio rischio e pericolo, perchè sono anche (e soprattutto) degli imprenditori che devono rendere conto solo a se stessi se i loro vini non piacciono ai consumatori. Il mondo è grande, anzi immenso, e ognuno ha una propria sensibilità a certi descrittori o a certe caratteristiche del vino (che sono tantissime): lasciamo quindi che ci siano centinaia e centinaia di stili diversi, ognuno si scelga il proprio e si beva i vini serenamente senza rompere i marroni agli altri! :roll:
Fare le crociate per affermare di essere i depositari della "tradizione", quello che ha capito qual'è la vera ed unica ricetta del Barolo del territorio (come anche il Brunello, il Chianti, ecc.), potrebbe essere il sintomo di una personalità disturbata! :lol: Come quelli che si credono il nuovo Napoleone o la reincarnazione di Elisabetta di Turingia... 8)
Bere in serenità, osservando, capendo e giudicando quello che si ha nel bicchiere (come avete ben dimostrato di saper fare in questa occasione), non sarebbe più che sufficiente? :wink:

P.S.
Quasi inutile che aggiunga che a me Runcot 04 è piaciuto un casino, che l'ho trovato olfattivamente un Barolo molto tipico e territoriale (la bottiglia che ho assaggiato ad ottobre scorso era aperta da molte ore) e che in bocca quel tannino ipercazzuto mi è piaciuto un casino! Personalmente i tannini femminili e smussati mi danno brividi "enogay" che non gradisco molto. Ma questo è risaputo, perchè altrimenti non mi piacerebbero i sangiovese "macho" dei terreni più sabbiosi e caldi, rispetto a quelli dei terreni più sassosi e freschi dei monti del Chianti, no?... :D


forse mi sfugge il punto: a me è ovvio che ogni produttore può affinare il proprio vino come cacchio gli pare, ma è altrettanto ovvio che ogni degustatore ha diritto ad avere un suo gusto individuale :wink:
a me non frega una cippa di classificare il Runcot in un modo o in un altro, di inserirlo in una categoria piuttosto che in un'altra. però dato che ieri l'ho assaggiato dico come lo trovo, perché secondo me a questo serve il forum.
bene, ripeto allora: il Runcot è legno, legno, e poi legno ancora... poi qualcos'altro, un po' di frutto, un po' di spezie, per me (per me, per come li intendo io) molto poco terroir e forse ancor meno tipicità del nebbiolo.
perchè se questo è una grande espressione di terroir e tipicità allora butto via gli assaggi di nebbiolo che ho fatto gli ultimi mesi in langa, nelle degustazioni e a casa.
poi nessuno discute minimamente il fatto che può piacere e nessuno discute il valore del vino in questione. io sto solo dicendo che non piace a me. chi sa di avere gusti simili ai miei, ne può tenere conto. chi sa di avere gusti diversi dai miei, corra in enoteca a comprarlo.

PS: poco fa riassaggiato dal bicchiere dove soggiorna da oramai 16 ore e c'era ancora e sempre lo stesso legno.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda tunde » 08 giu 2011 16:58

e ora vediamo chi tra i non presenti ieri sera indovina per primo a quale stimato degustatore appartiene questa maglietta:

Immagine
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda Pigigres » 08 giu 2011 16:58

tunde ha scritto:forse mi sfugge il punto: a me è ovvio che ogni produttore può affinare il proprio vino come cacchio gli pare, ma è altrettanto ovvio che ogni degustatore ha diritto ad avere un suo gusto individuale :wink:
a me non frega una cippa di classificare il Runcot in un modo o in un altro, di inserirlo in una categoria piuttosto che in un'altra. però dato che ieri l'ho assaggiato dico come lo trovo, perché secondo me a questo serve il forum.
bene, ripeto allora: il Runcot è legno, legno, e poi legno ancora... poi qualcos'altro, un po' di frutto, un po' di spezie, per me (per me, per come li intendo io) molto poco terroir e forse ancor meno tipicità del nebbiolo.
perchè se questo è una grande espressione di terroir e tipicità allora butto via gli assaggi di nebbiolo che ho fatto gli ultimi mesi in langa, nelle degustazioni e a casa.
poi nessuno discute minimamente il fatto che può piacere e nessuno discute il valore del vino in questione. io sto solo dicendo che non piace a me. chi sa di avere gusti simili ai miei, lo può tenere conto. chi sa di avere gusti diversi dai miei, corra in enoteca a comprarlo.

PS: poco fa riassaggiato dal bicchiere dove soggiorna da oramai 16 ore e c'era ancora sempre lo stesso legno.


Sono d'accordo con te tunde su tutto tranne che sulla descrizione del vino, come già detto. Per il resto mi sembra che non andiamo tanto lontani come gradimento, tu hai detto 88 punti, io 89, diego 90. Ma siamo lì, no?
Pure io non lo reputo una massima espressione territoriale, e, pur avendolo apprezzato il giusto, mi è stato di aiuto ancora una volta di più, se c'e ne fosse bisogno, a supporre che una lavorazione in barrique per il Nebbiolo può rapprresentare un limite, un ostacolo alla bontà, per i miei gusti ovviamente, del vino.

Però trovo che i limiti di tale lavorazione (marcatura legno, incupimento frutto, tannini rabbiosi) siano molto marginali su questo Runcot specie se paragonato con altri interpreti dello stile modernista. Insomma, dentro a modernisti mi è sembrato una delle migliori espressione di Barolo.
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda tunde » 08 giu 2011 17:06

Pigigres ha scritto:Sono d'accordo con te tunde su tutto tranne che sulla descrizione del vino, come già detto. Per il resto mi sembra che non andiamo tanto lontani come gradimento, tu hai detto 88 punti, io 89, diego 90. Ma siamo lì, no?


infatti, anche io sto cercando di ribadire che la valutazione descrittiva in base al gusto individuale è un conto (e lì ieri sera la platea si è divisa), la valutazione in punteggio (che per sua natura deve tendere all'oggettività che mai raggiungerà ma almeno ci deve provare) è un altro conto. infatti nessuno ieri si è sognato di dire che il Runcot era un cattivo vino. qualcuno ha detto che non gli piace. ma "non mi piace" e "non è buono" sono due cose completamente diverse. lo so che è chiaro a quasi tutti, ma precisarlo ancora una volta non può far male :-)

Pigigres ha scritto:Però trovo che i limiti di tale lavorazione (marcatura legno, incupimento frutto, tannini rabbiosi) siano molto marginali su questo Runcot specie se paragonato con altri interpreti dello stile modernista. Insomma, dentro a modernisti mi è sembrato una delle migliori espressione di Barolo.


ammetto un mio limite personale: non ho abbastanza esperienza con i cosiddetti modernisti per arrivare a simili conclusioni :D
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda pippuz » 08 giu 2011 17:08

tunde ha scritto:e ora vediamo chi tra i non presenti ieri sera indovina per primo a quale stimato degustatore appartiene questa maglietta:

Immagine

Mia no.
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terzo: ieri ero in camicia nera. 8)
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Re: Le Colonne Milanesi

Messaggioda gremul » 08 giu 2011 17:10

vabbè è facile è Pigigres si riconosce anche dalla foto!!
La diversità di ognuno di noi non è un'arma per discriminare, etichettare, ma una ricchezza (P.P. Pasolini)
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