de magistris ha scritto:up
Sgnap
de magistris ha scritto:up
zampaflex ha scritto:Ritiriamo su il thread con una bevuta qui iscritta.
Marsella - Fiano 2011
IL marker per eccellenza del fiano di un certo areale, la farina di castagne, impera. Al punto da nascondere dei delicati toni di fiori e frutta gialla. In bocca si fa pefino cinereo; è decisamente fresco e sapido ma non per questo carente di morbidezze, trovando un discreto equilibrio quantitativo ma non un'amalgama che la giovinezza ovviamente gli impedisce di raggiungere. Ostico, non concessivo, da attendere.
ruben_1982 ha scritto:Qualcuno ha mai assaggiato i bianchi (greco e fiano) e il rosso (taurasi) de "Le Masciare"?
gbaenergiaeco10 ha scritto:provo a riesumare questo thread, ho bevuto con soddisfazione in questi giorni (e me ne avanza ancora un bicerin ) il fiano gaia 14 di cantina giardino..su tal produttore ho trovato pochissime opinioni in questi schermi..che ne pensa il forum?
gbaenergiaeco10 ha scritto:provo a riesumare questo thread, ho bevuto con soddisfazione in questi giorni (e me ne avanza ancora un bicerin ) il fiano gaia 14 di cantina giardino..su tal produttore ho trovato pochissime opinioni in questi schermi..che ne pensa il forum?
stralcidivite ha scritto:gbaenergiaeco10 ha scritto:provo a riesumare questo thread, ho bevuto con soddisfazione in questi giorni (e me ne avanza ancora un bicerin ) il fiano gaia 14 di cantina giardino..su tal produttore ho trovato pochissime opinioni in questi schermi..che ne pensa il forum?
Vini molto interessanti. Bianchi, soprattutto.
alleg ha scritto:stralcidivite ha scritto:gbaenergiaeco10 ha scritto:provo a riesumare questo thread, ho bevuto con soddisfazione in questi giorni (e me ne avanza ancora un bicerin ) il fiano gaia 14 di cantina giardino..su tal produttore ho trovato pochissime opinioni in questi schermi..che ne pensa il forum?
Vini molto interessanti. Bianchi, soprattutto.
Qualche anno fa lo bevevo abbastanza, nonostante alcune bottiglie "difficili". All'epoca mi piaceva molto il sophia, il più macerato ed aggressivo dei suoi vini, però è tanto che non bevo nulla e non saprei dire se quelle bottiglie cosi spostate sulle acidità e sulle durezze mi piacerebbero ancora cosi tanto.
gbaenergiaeco10 ha scritto:Fiano di Avellino, don Chisciotte zampaglione, 2015
da quando lo assaggiai anni fa (mi sembra nelle annate 2008, 2009) ho sempre avuto un debole..tanto che venerdì sera in un ristorante, ritrovandolo con piacere nella carta dei vini, l'ho preso senza esitazioni..parte con un bel floreale, seguito da note di percoca, amaretto, e prugna gialla candita..in bocca è pieno, rotondo, morbido, pecca forse di freschezza, e l'alcol si trascina un po', ma bevuto con piatti di mare e terra si è comportato egregiamente....
gp ha scritto:Trasferisco dal thread sulle bevute di aprile:gbaenergiaeco10 ha scritto:Fiano di Avellino, don Chisciotte zampaglione, 2015
da quando lo assaggiai anni fa (mi sembra nelle annate 2008, 2009) ho sempre avuto un debole..tanto che venerdì sera in un ristorante, ritrovandolo con piacere nella carta dei vini, l'ho preso senza esitazioni..parte con un bel floreale, seguito da note di percoca, amaretto, e prugna gialla candita..in bocca è pieno, rotondo, morbido, pecca forse di freschezza, e l'alcol si trascina un po', ma bevuto con piatti di mare e terra si è comportato egregiamente....
Fiano don Chisciotte 2015 Pierluigi Zampaglione, Igt 12,5°
In realtà in seguito alla separazione degli Zampaglione, zio (questo) e nipote, il vino ha cambiato registro, anche se non del tutto: soprattutto è diventato più sorvegliato, ivi compresa la cura a partire dall'annata 2011 da parte di un enologo, sebbene illuminato (Fortunato Sebastiano).
Avendolo assaggiato proprio in questi giorni, mi ritrovo abbastanza con la tua descrizione: naso intensamente floreale, fino all'aromatico-speziato e ai canditi gialli, la bocca secondo me riesce a gestire -- attraverso l'acidità e (particolare importante) la leggera astringenza da macerazione breve -- la dolcezza profonda dell'annata, più glicerica che alcolica, ma naturalmente si può sempre ritenere che "si può fare di più"...
La prova del nove potrebbe esser un confronto diretto con il Fiano del nipote Guido, cioè il Sancho Panza dell'azienda Il Tufiello (costola della Tenuta Grillo).
diego ha scritto:Ci pensavo proprio ieri al parellelo chablis / fiano...ma avevo paura di dire una castroneria....
alì65 ha scritto:curiosità mia non essendo un grande amante della zona Campana; quale sarebbe il motivo del "parallelismo" con Chablis?
per capire e magari spendere meno soldi comprando Fiano
Dibendf ha scritto:
Picariello mi sembra stia lavorando molto bene e il suo 906 è sicuramente al top della categoria. A me piace anche il suo spumante... non capisco solamente la falanghina nella sua gamma
Messner ha scritto:alì65 ha scritto:curiosità mia non essendo un grande amante della zona Campana; quale sarebbe il motivo del "parallelismo" con Chablis?
per capire e magari spendere meno soldi comprando Fiano
Diciamo che non si compra Fiano per sostituire Chablis perchè sono due vini che comunque sono differenti fra di loro, da varietà ampelografiche credo nemmeno parenti, ma la cosa che li può talvolta accomunare riguarda la sfera sensoriale olfattiva. Sicuramente la differenza macroscopica che ti farebbe pensare al non confrontarli minimamente la si ha all'assaggio perchè la grassezza dello Chardonnay di Borgogna (Chablis molto meno che borgogna bianca del sud ma comunque una certa grassezza ce l'abbiamo) il fiano se la sogna, ma infatti il parallelismo era limitato a certi produttori in certi terroir, Summonte in particolare. Sono due varietà completamente diverse. Sono però parallelismi interessanti e non campati per aria, ad esempio sia chardonnay che fiano affinati in acciaio hanno un sentore di camomilla ed ananas che li accomuna in gioventù, anche una nota fumè e iodata che marca il profilo del vino ad inizio terziarizzazione. A dimostrazione di ciò basterebbe fare un paio di iniezioni in GC-MS, scusate il tecnicismo ma è necessario, e i profili cromatografici ci ricondurrebbero a descrittori molecolari in parte simili per queste due varietà (non me lo invento io perchè ho provato un fungo allucinogeno, si riesce in certe bottiglie a sentire a livello olfattivo, qualora non fosse così evidente, o qualora anche lo fosse per conferma dell'ipotesi fatta, basterebbe verificare quanto appena detto attraverso alcune ricerche presenti in letteratura scientifica)
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