greco-fiano

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ulisse19x82
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Re: greco-fiano

Messaggioda ulisse19x82 » 13 dic 2010 21:09

a proposito di greco e fiano datemi qualche consiglio qui:

viewtopic.php?f=15&t=102430
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Pigigres
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Re: greco-fiano

Messaggioda Pigigres » 21 ago 2011 14:17

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Re: greco-fiano

Messaggioda de magistris » 03 ott 2011 09:28

Tradizionale bevuta pre-vendemmia, come sempre ho preparato agli zozzoni delle mini-batterie modalità match race senza dirgli nulla su tipologia e annata, ma certe cose erano troppo facili... :D

Prima batteria: Fiano 2008 Colli di Lapio (lotto 34409) Vs Fiano 2008 Rocca del Principe

Entrambi decisamente in forma e molto vicini (per qualcuno sopra) a quota 90, nonostante per la mia piccola esperienza il terzo anno sia il momento peggiore per stappare i Fiano di Avellino (ne abbiamo parlato altre volte: escono dalla fase primaria quasi "aromatica" ma non sono ancora pienamente in quella minerale-affumicata, restano a metà strada, compressi e con un timbro quasi "metallico").
Un paio di punti in più li strappa Colli di Lapio, serio, rigoroso, progressivo, non un mostro di materia e lunghezza ma solido ed energico, con ampi margini di tenuta e crescita.
Rocca del Principe è più espressivo ma anche più "dolce" aromaticamente, tra pesca gialla, lampone, salvia, cedro, un filo meno sfumato e profondo ma altrettanto tonico, saporito e giovane.

Per ulteriori approfondimenti: http://www.tipicamente.it/index.php/tra ... mmia-2011/

(continua)
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Re: greco-fiano

Messaggioda de magistris » 05 ott 2011 10:09

Per la seconda batteria avevo preparato un match race fra tre fiano 2005, diventato poi un faccia a faccia per l'abbandono del Radici Fiano di Mastro (bottiglia molto evoluta, al limite dell'ossidazione).

- Fiano '05 - Colli di Lapio: gran bella bottiglia e gran bella fase, meglio di come lo ricordavo. La partenza è decisamente riduttiva e femmina, con le erbe, il limone candito, la mimosa, più maschio ed austero lo sviluppo con tanto iodio, lampone, pineta. La bocca ha tessitura e spessore, tanto buon sale e spinta, c'è solo una sporcatura alcolica alla fine, classica per i fiano di Lapio. Non c'è fretta per berlo ma è in un momento di grande fascino espressivo.

- Cupo '05 - Pietracupa: l'ultima bottiglia (un paio di anni fa) l'avevo trovata molto buona ma un po' "ferma", quasi limitata dall'imponente struttura materica e alcolica. Questa invece è stata una boccia pazzesca rappresentativa di un vino pazzesco, soprattutto a livello di bocca. Per personalità-complessità aromatica ed eleganza gustativa, possiamo fare una bella e variegata lista di fiano dell'ultimo lustro che se la giocano, ma se parliamo di mera potenza-lunghezza-persistenza palatale, difficile pensare a qualcosa di paragonabile. Ha una vita davanti a sé, il naso è roccia, burro salato, scoglio, pompelmo, la bocca salata, tridimensionale, saturante, con l'alcool in equilibrio. Penso di poter convincere anche Vinogodi con una bottiglia del genere... :D

Per approfondimenti: http://www.tipicamente.it/index.php/la- ... nda-parte/
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Re: greco-fiano

Messaggioda birrachiara » 05 ott 2011 12:20

de magistris ha scritto:Per la seconda batteria avevo preparato un match race fra tre fiano 2005, diventato poi un faccia a faccia per l'abbandono del Radici Fiano di Mastro (bottiglia molto evoluta, al limite dell'ossidazione).

- Fiano '05 - Colli di Lapio: gran bella bottiglia e gran bella fase, meglio di come lo ricordavo. La partenza è decisamente riduttiva e femmina, con le erbe, il limone candito, la mimosa, più maschio ed austero lo sviluppo con tanto iodio, lampone, pineta. La bocca ha tessitura e spessore, tanto buon sale e spinta, c'è solo una sporcatura alcolica alla fine, classica per i fiano di Lapio. Non c'è fretta per berlo ma è in un momento di grande fascino espressivo.

- Cupo '05 - Pietracupa: l'ultima bottiglia (un paio di anni fa) l'avevo trovata molto buona ma un po' "ferma", quasi limitata dall'imponente struttura materica e alcolica. Questa invece è stata una boccia pazzesca rappresentativa di un vino pazzesco, soprattutto a livello di bocca. Per personalità-complessità aromatica ed eleganza gustativa, possiamo fare una bella e variegata lista di fiano dell'ultimo lustro che se la giocano, ma se parliamo di mera potenza-lunghezza-persistenza palatale, difficile pensare a qualcosa di paragonabile. Ha una vita davanti a sé, il naso è roccia, burro salato, scoglio, pompelmo, la bocca salata, tridimensionale, saturante, con l'alcool in equilibrio. Penso di poter convincere anche Vinogodi con una bottiglia del genere... :D

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Re: greco-fiano

Messaggioda de magistris » 05 ott 2011 12:22

birrachiara ha scritto:
Noè ne ha qualcuna...avevo qualche dubbio e non l'ho presa, sabato rimedio!


sicuro che abbia ancora il 2005?
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Re: greco-fiano

Messaggioda gp » 06 ott 2011 18:22

Trasferisco qui dal thread sui 3 Y in Campania:
gp ha scritto:
Alberto ha scritto:A proposito di fiani che sanno di fuliggine e poco altro...che delusione Picariello 2009! :( Proprio per un appiattimento a mio avviso quasi totale sul registro dei toni fumé... Magari però ero io in giornata no, e mi riprometto di riprovarlo con calma, comunque.

Ieri ho provato il 2009 di Picariello, a confronto col fratello maggiore 2008.
A me non ha dato un’impressione di particolare “fumisteria”, mentre condivido quella di latitanza: al naso, il fumé si è fatto sentire all’inizio, poi c’è stata una curiosa evoluzione in direzione di fiori molto aromatici (gelsomino e addirittura caprifoglio), glutammato e banana secca (che sono due descrittori da Greco). Ma è il sapore quello più enigmatico (anche questa una caratteristica più da Greco che da Fiano): dolcezza amidacea diffusa, centro contratto, nota pungente senapata apparentemente più intensa dell’acidità, che è di parecchi gradini al di sotto del 2008, ritorno fumé scarso.
Il 2008 invece era affaticato al naso, forse causa dubbia conservazione, con note di muschio, polenta e cenni organici prevalenti sui fiori gialli, sul burro e sul fumo, ma si è riscattato pienamente nel sapore roccioso-salato, con un “treno acido” impressionante dai bagliori verdolini (evidenti già nel colore, a differenza del 2009), un po’ mitigato dal burro e dal cenno dolce di caramella all’anice, e il classico ritorno fuligginoso. Fianissimo!
Non so se siamo al noto ritornello delle annate pari che a Montefredane danno una pista a quelle dispari, come si è detto spesso a proposito di Villa Diamante, però in questo caso il valore dei due vini è decisamente impari. Aggiungo, come cautela, che il confronto diretto (ancorché prolungato, non certo “un sorso e via”) può avere sottolineato gli elementi di differenza tra i due vini e messo in ombra alcuni tratti comuni, anche se diversi in quanto a intensità (compreso magari un po’ di fumo). Comunque li risentirò prossimamente, dato che cerco sempre di seguire l'evoluzione dei vini a bottiglia aperta.
Lotti identici: 01. Etichetta e capsula invece cambiate, tanto per la segnalazione.
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Re: greco-fiano

Messaggioda vinogodi » 06 ott 2011 19:24

de magistris ha scritto:... il naso è roccia, burro salato, scoglio, pompelmo, la bocca salata, tridimensionale, saturante, con l'alcool in equilibrio. Penso di poter convincere anche Vinogodi con una bottiglia del genere... :D


...ho una mia nota di qualche tempo fa di questo vino , all'uscita:
"al naso compaiono scisti calcarei , burro d'alpeggio appenninico del versante sinistro di Berceto leggermente sapido, spuntone di roccia , agrume della Sicilia Orientale, di sfaccettatura esaedrica , di bella capacità saturante, con un alcool ben equilibrato . Una bottiglia simile può quasi convincermi che esiste qualcosa di potabile anche di qua dalle Alpi" ... beh , direi che cominci a capirci qualcosa di vino , dopo tanti anni di lezione dal forum ...mò è ora che passiamo alla seconda , di lezioni , dove si cominciano a bere vini quasi seri... :lol:
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Re: greco-fiano

Messaggioda de magistris » 06 ott 2011 19:30

vinogodi ha scritto:
de magistris ha scritto:... il naso è roccia, burro salato, scoglio, pompelmo, la bocca salata, tridimensionale, saturante, con l'alcool in equilibrio. Penso di poter convincere anche Vinogodi con una bottiglia del genere... :D


...ho una mia nota di qualche tempo fa di questo vino , all'uscita:
"al naso compaiono scisti calcarei , burro d'alpeggio appenninico del versante sinistro di Berceto leggermente sapido, spuntone di roccia , agrume della Sicilia Orientale, di sfaccettatura esaedrica , di bella capacità saturante, con un alcool ben equilibrato . Una bottiglia simile può quasi convincermi che esiste qualcosa di potabile anche di qua dalle Alpi" ... beh , direi che cominci a capirci qualcosa di vino , dopo tanti anni di lezione dal forum ...mò è ora che passiamo alla seconda , di lezioni , dove si cominciano a bere vini quasi seri... :lol:


ma sul serio hai scritto questo? ti giuro sull'haut brion '89 in cantina che non lo sapevo.. :shock:
beh, allora direi che mi sono meritato il posto alla "Borgogna seria exclusive x 6".. :D
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Re: greco-fiano

Messaggioda birrachiara » 06 ott 2011 19:58

de magistris ha scritto:
birrachiara ha scritto:
Noè ne ha qualcuna...avevo qualche dubbio e non l'ho presa, sabato rimedio!


sicuro che abbia ancora il 2005?

Un mese fa ne aveva 3 o 4 bottiglie, che aveva sepolte da qualche parte e non se ne era accorto.
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Re: greco-fiano

Messaggioda de magistris » 08 ott 2011 11:39

Ero in debito delle impressioni sull'ultima batteria di bianchi di questa piccola retrospettiva. Per la quale avevo preparato quattro 2003, una coda di volpe e tre greco.
Dico subito che la coda di volpe ha fatto un figurone, i tre greco erano in linea con l'imprevidibilità di un'annata estrema che ha funzionato e sta funzionando soprattutto su Taurasi e Fiano di Avellino, caratterizzati da un livello qualitativo ed espressivo piuttosto elevato ed omogeneo. Comincio a sentirmi un po' meno solo in questa mia convinzione e sono contento: quando volete un'orizzontalina la organizziamo in quattro e quattr'otto.. :D

- Irpinia Coda di Volpe '03 - Tenuta Ponte: nessuno ha sospettato neanche per un attimo che ci fosse in mezzo una coda di volpe, perdipiù così tonica, affascinante e in forma. Netta la partenza di bottarga, albicocca, erbe secche, mandorla, ma soprattutto lo sviluppo non certo ipermagro e remissivo, tutto sul sale, senza chiusure ossidative

- Greco '03 - Di Prisco: una sicurezza, ne avevo fatto abbondante scorta e un paio all'anno le ho sempre stappate. Non è un fuoriclasse solo per un piccolo deficit di lunghezza, ma è sempre molto integro e solido, fresco, saporito e in questa fase gli sta uscendo un tratto tipo risotto allo zafferano che mi piace un bel po'

- Greco G '03 - Pietracupa: di questo mi sono capitate le bottiglie più diverse in questi anni, alcune splendide, altre decisamente più stanche, a partire dal colore (Sabino lo imputa al fatto che la 2003 è stata l'ultima annata che tappava ancora a mano). Questa è una via di mezzo: naso più avanti di quanto dica una bocca comunque grassa ed energica. In ogni caso resto dell'idea che il fratellino "base" '03 ha una marcia in più: le ultime bottiglie erano strepitose per vibranza e potenziale di longevità (ma anche il base di Vadiaperti non scherza...)

- Greco Vigna Cicogna '03 - Ferrara: questo non lo assaggiavo da un po' ma non avevo grandi aspettative. Già all'uscita me lo ricordavo molto carico, sul miele e la pasticceria, tanto orizzontale, in ultima analisi troppo surmaturo. Non è andato completamente, ma di sicuro non tornerà indietro: a breve voglio fare una verticalina dal 2002 al 2007, per capire se le mie perplessità erano fondate o meno sui Vigna Cicogna di quella fase, a cui ho sempre riconosciuto il fascino e anche la "coerenza" con la tradizione tufese (raccolte ritardate per far abbassare naturalmente l'acidità, quando le malolattiche non si sapeva nemmeno cosa fossero), nutrendo però più di un dubbio sul potenziale di tenuta e sviluppo nel tempo. Dal 2008 e soprattutto dal 2009, comunque, mi sembra un'altra storia e quasi un altro vino: Gabriella sta anticipando sempre di più la vendemmia e il Vigna Cicogna mi sembra proteggere meglio la sua innata personalità minerale, pur rimanendo riconoscibile rispetto agli altri riferimenti come Pietracupa, Dell'Angelo, Vadiaperti, Torricino, Di Prisco, Monaci, Favati e compagnia (tutti non li posso elencare..)

Per approfondimenti: http://www.tipicamente.it/index.php/bev ... nata-2003/
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Re: greco-fiano

Messaggioda ulisse19x82 » 27 nov 2011 20:41

riporto su il tread per una questione su cui rifletto da un po'...

secondo voi in cosa differiscono e da cosa sono esaltati il greco e il fiano negli abbinamenti gastronomici?
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Re: greco-fiano

Messaggioda de magistris » 05 dic 2011 11:38

ulisse19x82 ha scritto:riporto su il tread per una questione su cui rifletto da un po'...

secondo voi in cosa differiscono e da cosa sono esaltati il greco e il fiano negli abbinamenti gastronomici?


per una volta provo a buttare lì una risposta ultrasintetica:
- il greco va abbinato per contrasto, là dove serve struttura da rosso e acidità sgrassante. Sui manuali lo si legge sempre come vino da pesce, ma non c'è nessun altro vino che vada meglio di un greco buono su una minestra maritata, scarola e fagioli, agnello con uovo e piselli e tante altre ricette dell'appennino terragno.
- il fiano va abbinato per assonanza: ha bisogno di piatti a tendenza dolce/morbida senza eccessive opulenze, altrimenti quella nota nocciolata-terpenica che si porta dietro facilmente crea un effetto metallico. Quindi: vellutate di legumi (magari con molluschi o crostacei), meglio ancora crostacei crudi o appena scottati, pesci non troppo iodati-saporiti, carni bianche.

In linea di massima, comunque, il greco è il vero animale da abbinamento tra i due.. :D
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Re: greco-fiano

Messaggioda Francvino » 05 dic 2011 12:20

de magistris ha scritto:In linea di massima, comunque, il greco è il vero animale da abbinamento tra i due.. :D


e non dimenticare di fare due passi di sirtaki prima di bere e mangiare.


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Re: greco-fiano

Messaggioda de magistris » 05 dic 2011 12:35

Francvino ha scritto:
de magistris ha scritto:In linea di massima, comunque, il greco è il vero animale da abbinamento tra i due.. :D


e non dimenticare di fare due passi di sirtaki prima di bere e mangiare.


Immagine


ma quanto stavo meglio a Vosne senza telefono e senza computer? :twisted: :twisted: :mrgreen:
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Re: greco-fiano

Messaggioda Francvino » 05 dic 2011 12:40

de magistris ha scritto:ma quanto stavo meglio a Vosne senza telefono e senza computer? :twisted: :twisted: :mrgreen:


Può essere che a nessuno serviva un cantiniere, un plonger, un ragazzo di bottega?
Uno che all'occorrenza due passi di sirtaki glieli accennava visto che tutti dicono che di greco ci capisce.... :D
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Re: greco-fiano

Messaggioda ulisse19x82 » 07 dic 2011 01:29

de magistris ha scritto:
ulisse19x82 ha scritto:riporto su il tread per una questione su cui rifletto da un po'...

secondo voi in cosa differiscono e da cosa sono esaltati il greco e il fiano negli abbinamenti gastronomici?


per una volta provo a buttare lì una risposta ultrasintetica:
- il greco va abbinato per contrasto, là dove serve struttura da rosso e acidità sgrassante. Sui manuali lo si legge sempre come vino da pesce, ma non c'è nessun altro vino che vada meglio di un greco buono su una minestra maritata, scarola e fagioli, agnello con uovo e piselli e tante altre ricette dell'appennino terragno.
- il fiano va abbinato per assonanza: ha bisogno di piatti a tendenza dolce/morbida senza eccessive opulenze, altrimenti quella nota nocciolata-terpenica che si porta dietro facilmente crea un effetto metallico. Quindi: vellutate di legumi (magari con molluschi o crostacei), meglio ancora crostacei crudi o appena scottati, pesci non troppo iodati-saporiti, carni bianche.

In linea di massima, comunque, il greco è il vero animale da abbinamento tra i due.. :D


concordo totalmente...i miei dubbi sono nati proprio nell'aver provato diverse versioni di greco sul pesce...anche sui fagioli con le cozze avevo provato il greco con delusione :D
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Re: greco-fiano

Messaggioda de magistris » 25 nov 2012 15:02

Come di consueto in questo periodo un po' di chiacchiere sulle ultime annate di Fiano e Greco.
Intanto lo scorso week end di BianchIrpinia è stata una buona occasione per un supplemento di indagine sulla 2011, dato che la maggior parte dei vini presentati proveniva da questo millesimo.
Per quanto mi riguarda viene fuori ancora di più l'aspetto contraddittorio legato alla vendemmia, cioè si possono fare considerazioni diverse a secondo del punto d'osservazione:

1) se si guarda al panorama nazionale dei bianchi 2011, fiano e greco escono a testa altissima, anzi forse come livello medio sono in Irpinia e in Campania i bianchi meno "caldi" e più scattanti dell'annata da Bressanone a Pantelleria;

2) se li si guarda "in verticale", soprattutto alla luce della precedente 2010, è piuttosto chiaramente annata meno interessante in termini di volume, energia, profondità e soprattutto sapore. 99 volte su 100 assaggiando vicini gli stessi vini nelle due annate viene fuori un vero e proprio abisso di luce e potenziale temporale e geografico (riconoscibilità delle zone) a favore della 2010. E chi non lo percepisce è meglio che cambi mestiere, veramente.

3) Rispetto a questa estate i greco mi hanno fatto un'impressione decisamente migliore: quella tendenza terziaria che fin dai colori sembrava marcare l'annata (aldilà delle eccezioni) mi pare abbia preso una strada diversa, col malto, le erbe secche, le spezie a sostituirsi per fortuna all'albicocca secca, la mandorla, la pasticceria. L'acidità ovviamente c'è ed è anche abbastanza integrata, sono le punte assolute a latitare per me. Tra queste il 2011 Di Prisco si conferma a mio avviso una spanna sopra tutti, ma mi rendo conto di aver preso una brutta cantonata la scorsa estate col Vigna Cicogna (mi appella a bottiglie non fortunate, troppo evolute), perché a questo giro era veramente splendido. Buono pure Pietracupa ma non è certo il suo miglior greco di sempre, poi Vadiaperti, base di Bambinuto, Scipio di Di Marzo, con grande punto di domanda su cosa diventerà Cantine dell'Angelo, molto diverso dal verticalissimo, sulfureo e riduttivo 2009.

4) Per i fiano mi sembra un po' il discorso inverso: questa estate mi e ci sembrarono mediamente più interessanti dei greco (sempre con la stessa mancanza di punte assolute), impressioni confermate ma mi aspettavo una crescita maggiore. Qui, almeno tra quelli presenti a BianchIrpinia, il vino che si stacca nettamente è il base di Pietracupa, poi un bel gruppo con l'autorevole conferma di Vigne Guadagno (sempre da Montefredane), Fonzone Caccese (da Arianiello di Lapio), Picariello (non è il 2010 ed è ancora indietro ma è una bella bella riuscita), Radici di Mastro (piaciuto molto di più rispetto a questa estate, ha perso molto dei toni fermentativi). Poi ti arriva il Vigna della Congregazione 2010 di Villa Diamante (ma anche il 2010 di Di Prisco, Don Peppe di Vigne Guadagno e perfino Molettieri) e pure un bambino capisce qual è la grande annata e quale l'annata solo medio-buona...)

(continua con le prime impressioni sui 2012)
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Re: greco-fiano

Messaggioda de magistris » 25 nov 2012 15:35

Dicevamo delle prime impressioni sulla 2012 bianca in Irpinia, annata che sulla carta non nasce certo meno contraddittoria e complicata rispetto alla precedente. Per chi vuole maggiori informazioni "teoriche", nei prossimi giorni sul sito di BianchIrpinia alla sezione "Report e approfondimenti" dovrebbe essere disponibile una scheda dettagliata costruita col contributo di un folto gruppo di produttori, viticoltori, enologi ( http://www.bianchirpinia.it/index.php?o ... Itemid=119 )

Per quanto riguarda i primi assaggi, parametrati su quelli degli anni precedenti effettuati nella stessa fase, l'impressione è quella di un'annata più interessante della precedente. Dopo una quarantina di assaggi tra fiano e greco - quasi tutti con fermentazioni completate - in estrema sintesi sembrerebbe un'annata calda ben mimetizzata, con impronte aromatiche insospettabilmente fresche, per effetto di tracce balsamiche e fruttati bianco-gialli croccanti (che ricordano molto i tratti dei 2008 in questa stessa fase), gradazioni alcoliche sotto controllo e acidità di partenza decisamente più elevate rispetto al 2011. Ma soprattutto tornano a essere mosti e vini SAPORITI: sono proprio curioso di vedere che succederà nei prossimi mesi.

Intanto consiglio vivamente a chi si trova in zona di fare un salto e assaggiare da botte i greco di Benito Ferrara e Cantine dell'Angelo: chi non crede che in un vino si possa sentire lo zolfo in maniera tanto netta e incontrovertibile, sarà costretto a cambiare idea. In particolare quello di Angelo Muto mi ha lasciato delle bellissimee vibrazioni, ricordandomi molto da vicino quello che era in questo stesso periodo lo stupendo (IMHO) 2009.
Anche da Picariello ci si diverte e si impara: Montefredane e Summonte rimarranno separati come sempre fino all'imbottigliamento, il gioco del blend ha finora sempre dato ragione a lui perché la complementareità dei due cru ha prodotto risultati più interessanti delle singole vasche prese da sole. Ma nel 2012 Summonte ha veramente tre marce in più e spero che almeno una parte di quella vasca da 100 hl possa fare un percorso dedicato e specifico... (e pure da Marsella è un 2012 salato che picchia come Castrogiovanni - entrambi sono oltre gli 8,5 di acidità alla faccia dell'annata calda...)
Altri assaggi più che promettenti da Vigne Guadagno (Montefrdane), Michele Contrada (Candida), il Lapio di Feudi e Rocca del Principe, il Capriglia di Mastro, purtroppo non ho avuto ancora occasione di assaggiare da Pietracupa e Vadiaperti. Ma conto di recuperare in settimana e ovviamente ne renderò conto, con un grande Estiqaatsi preventivo. Buona domenica a tutti! :D
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Re: greco-fiano

Messaggioda ulisse19x82 » 26 nov 2012 18:50

bel reportage
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Re: greco-fiano

Messaggioda de magistris » 04 dic 2012 15:31

Ero in debito di integrazioni sui primi assaggi da Pietracupa. Impressioni perfettamente in linea con quanto maturato le scorse settimane: se non conoscessi niente dell'annata, assaggiando i vini penserei immediatamente ad un millesimo fresco, se non addirittura rigido.
Il Fiano mostra una brillantezza montefredaniana esemplare, il frutto si promette bianchissimo e agrumatissimo, con una mineralità questa volta più lacustre che iodata. Ci ho pensato tutto il tempo, ma non c'è un'altra annata delle ultime a cui assomigli (rispetto ad assaggi nella stessa fase): forzando forzando, al limite c'è qualcosa che la riannoda al 2006, con una salinità vicina al 2010 ma per molti versi più fine e sottrattiva.

Sul Greco è un'altra storia ancora: tre vasche una più rigida e tannica delle altre, liquidi che sembrano abiurare completamente al frutto, c'è qualcosa che porta i neuroni continuamente alla tempra di certi greco anni '90 targati Vadiaperti. C'è tanto cuore, ancor prima e forse oltre lo stile a cui Sabino ci ha abituato in questi anni.

Ma chi si trova a passare in cantina ha il preciso dovere di relazionare su due cose che sembrano nate apposta per costringermi a rimangiare e cancellare oceani di byte:
- Taurasi 2010 (l'aglianico è vitigno rozzo, profondità aromatica limitata, mai potrebbe essere scambiato per un grand cru freddo di Gevrey: sì sì, come no...)
- Greco G 2010 (il greco è vitigno geneticamente inferiore al fiano, pochi terpeni, florealità impossibile, longevità incerta, iodatezza grossolana: certo certo, continua a scrive 'ste ***, castoro di guano...)

:oops:
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Re: greco-fiano

Messaggioda petitbogho » 04 dic 2012 15:46

de magistris ha scritto:Ero in debito di integrazioni sui primi assaggi da Pietracupa.
Ma chi si trova a passare in cantina ha il preciso dovere di relazionare su due cose che sembrano nate apposta per costringermi a rimangiare e cancellare oceani di byte:
- Taurasi 2010 (l'aglianico è vitigno rozzo, profondità aromatica limitata, mai potrebbe essere scambiato per un grand cru freddo di Gevrey: sì sì, come no...)

Quest'estate da botte ho avuto la medesima impressione...quando lo mette in bottiglia?
de magistris ha scritto:- Greco G 2010 (il greco è vitigno geneticamente inferiore al fiano, pochi terpeni, florealità impossibile, longevità incerta, iodatezza grossolana: certo certo, continua a scrive 'ste ***, castoro di guano...)

:oops:

Questo lo devo ancora provare...
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Re: greco-fiano

Messaggioda gp » 04 dic 2012 15:54

de magistris ha scritto: (il greco è vitigno geneticamente inferiore al fiano, pochi terpeni, florealità impossibile, longevità incerta, iodatezza grossolana

Me la spieghi questa (ho sottolineato)?
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Re: greco-fiano

Messaggioda alexer3b » 04 dic 2012 16:07

de magistris ha scritto:- Taurasi 2010 (l'aglianico è vitigno rozzo, profondità aromatica limitata, mai potrebbe essere scambiato per un grand cru freddo di Gevrey: sì sì, come no...):

E pure il 2009, 'tacci sua (del Taurasi).

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Re: greco-fiano

Messaggioda crail » 04 dic 2012 17:16

Da ignorante: il Greco G 2010 è una selezione?

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