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Re: In Piemonte si beve bene (primavera calda)

Messaggioda Baroloonline » 03 mag 2010 11:46

Metto i voti, scrivo poco perche' non ho preso appunti e la memoria cominciava a vacillare

Aperitivi
Champagne Collard 1985: 90/100
Puligny Montrachet Les Einsegneres 2008 Ramonet: 90/100
Bollinger Champagne Veilles Vignes Francaise 1985 NG
Bollinger Champagne RD 1985 (sboc. 2002): 88/100
Chateau Lafite 1979: 86/100
Chateau Montrose 2003: 90/100

I Bianchi
Domaine Leroy Corton Charlemagne 1997 : 92/100
Coche Dury Meursault Perrieres 2001 : 93/100

Borgogna Rossa
Mugnier Chambolle Musigny Les Amoreuses 1995 : 90/100
De Vogue Musigny 2002 : 95/100
Engel Vosne Romanee 1er cru 1976 : NG
Lafarge Volnay Clos de Chene 2005: 93/100

Bordeaux
Chateau Ducru Beaucaillou 2000: 93/100
Chateau Latour 2000 (sto piangendo dall'emozione ancora ora): 98/100
Chateau Margaux 1990: 96/100
Chateau La Mission Haut Brion 1989: 97/100
Le Forts de Latour 2005: 93/100


Quindi il podio risulta:

1) Chateau Latour 2000 (ora 98/100 ma sicuro 100/100 in proiezione tra 3/4 anni)
2) Chateau La Mission Haut Brion 1989 (97/100)
3) Chateau Margaux 1990 (96/100)
4) De Vogue Musigny 2002 (95/100)

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Re: In Piemonte si beve bene (primavera calda)

Messaggioda Baroloonline » 03 mag 2010 12:09

Un paio di note, parziali, non ho preso appunti ed ero un pelo provato.
Ennesimo errore in queste degustazioni: mettere i grandi vini alla fine penalizza sempre l'attezione.

Chateau Latour 2000: facciamo cosi', scriviamo subito il difettuccio che non lo fa arrivare alla perfezione: manca ancora un po' di distensione in bocca, dove, dopo solo un paio di minuti di persistenza, chiude. L'emblema della perfezione esecutiva e della purezza olfattiva, quando una grande materia prima incontra la migliore tecnica di cantina. Il naso piu' pulito e espressivo che mi sia capitato negli ultimi anni, rigoroso e potente, leggero e concentrato. C'è un filo conduttore con le mie altre annate bevute, è Latour, non è semplicemente Bordeaux. Metti il naso nel bicchiere e chiudi gli occhi, non senti piu' nulla, neanche gli schiamazzi degli allegri compagni di bevuta, la profondità e' assoluta, riesce a farti concentrare in un vortice di sensazioni minerali, definite e miscelate, pure e serie. Non è un vino per tutti, non tutti possono capirlo. il tannino è di qualità assoluta, forse inarrivabile nel resto del mondo, l'acidità e bilanciata, la frutta satura. Sono entrato in empatia, sono riuscito a tenerlo per un paio di ore, non serviva berlo, bastava sentirlo. Indimenticabile, due ore di naso in quel bicchiere mi hanno riposato piu' di una settimana di vacanza. Emozionante (e mi capita raramente).

Chateau La Mission Haut Brion 1989: ha dalla sua dieci anni di invecchiamento in piu' del suo compagno di batteria. l'annata è fresca, il vino è altrettanto puro, impostato su note un pelo piu' tabaccose. Non ha la potenza del vicino di casa Haut Brion nella medesima annata, non è cosi' concentrato, ma è carnoso, elegante, verticale in bocca, piu' ampio, piu' sensuale. Il naso perfora, ti entra dritto nel cervello, ti scuote. Anche qui una mineralità esplosiva, un tannino un filo meno morbido del vincitore della serata, ma rischia di farti scendere la lacrima. L'avessi assaggiato da solo avrei probabilmente dato un voto piu' alto, ma il cuore mi faceva tornare sempre a mettere il naso nel Latour
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Re: In Piemonte si beve bene (primavera calda)

Messaggioda vittoxx » 03 mag 2010 12:33

Baroloonline ha scritto:Metto i voti, scrivo poco perche' non ho preso appunti e la memoria cominciava a vacillare

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Chateau Latour 2000 (sto piangendo dall'emozione ancora ora): 98/100
Chateau Margaux 1990: 96/100
Chateau La Mission Haut Brion 1989: 97/100
Le Forts de Latour 2005: 93/100


Quindi il podio risulta:

1) Chateau Latour 2000 (ora 98/100 ma sicuro 100/100 in proiezione tra 3/4 anni)
2) Chateau La Mission Haut Brion 1989 (97/100)
3) Chateau Margaux 1990 (96/100)
4) De Vogue Musigny 2002 (95/100)

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Pura curiosità: quanti eravate a goder di siffatte bottiglie?
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Re: In Piemonte si beve bene (primavera calda)

Messaggioda Nebbiolino » 03 mag 2010 12:40

Baroloonline ha scritto:Metto i voti, scrivo poco perche' non ho preso appunti e la memoria cominciava a vacillare

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Quindi il podio risulta:

1) Chateau Latour 2000 (ora 98/100 ma sicuro 100/100 in proiezione tra 3/4 anni)
2) Chateau La Mission Haut Brion 1989 (97/100)
3) Chateau Margaux 1990 (96/100)
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Beh signori, complimentissimi... :shock:

Com'era il Coche?
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Re: In Piemonte si beve bene (primavera calda)

Messaggioda pippuz » 03 mag 2010 12:48

Baroloonline ha scritto:Bollinger Champagne Veilles Vignes Francaise 1985 NG

Ocio ... tappata ?
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Re: In Piemonte si beve bene (primavera calda)

Messaggioda Baroloonline » 03 mag 2010 13:07

vittoxx ha scritto:
Baroloonline ha scritto:Metto i voti, scrivo poco perche' non ho preso appunti e la memoria cominciava a vacillare

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1) Chateau Latour 2000 (ora 98/100 ma sicuro 100/100 in proiezione tra 3/4 anni)
2) Chateau La Mission Haut Brion 1989 (97/100)
3) Chateau Margaux 1990 (96/100)
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Re: In Piemonte si beve bene (primavera calda)

Messaggioda Baroloonline » 03 mag 2010 13:09

pippuz ha scritto:
Baroloonline ha scritto:Bollinger Champagne Veilles Vignes Francaise 1985 NG

Ocio ... tappata ?


editato
Ultima modifica di Baroloonline il 04 mag 2010 13:29, modificato 1 volta in totale.
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Re: In Piemonte si beve bene (primavera calda)

Messaggioda Baroloonline » 03 mag 2010 13:15

Meursault Perrieres 2001 Coche Dury: terza volta che la bevo e devo dire che finalmente sembra essere uscita fuori da quello scrigno in cui si era chiusa. Colore carico, quasi dorato. Naso poliedrico impostato sulla mineralità e su una frutta gialla, anice, anche pepata.All'inizio mi ero spinto alla soglia dei 95, senza enormi emozioni pero', poi la ho un po' declassata perche' è evoluta abbastanza velocemente verso la caramella d'orzo. La bocca ha mantenuto e incrementato la potenza con l'ossigeno, sembra ancora in fase di crescita, ma non credo abbia una parabola evolutiva lunghissima. La critica è molto divisa su questa bottiglia, mi trovo di piu' con il giuizio prudente di Meadows che ha trovato questo vino "troppo pronto" fin da subito. Alla fine credo di preferirgli il 2000, ma ho l'impressione che le due grandi bevute dell'89 e del 90 (soprattutto) non si ripeteranno con queste annate.
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Re: In Piemonte si beve bene (primavera calda)

Messaggioda vinogodi » 03 mag 2010 13:25

... niente da dire se non :"grandissimi" , sia per il line up che per i risultati . My compliments . De Vogué vedo sempre una certezza . Certo che quano si muovono i colossi di Bordeaux ... mon amour Bordeaux ...
PS: acquolona i bocca , sul serio .
PPS: discorso Perrieres Coche Dury . L'ennesima conferma che è uno dei cru più mediatici del Coche ma che non mi ha mai fatto scattare la scintilla , addirittura meno di alcuni suoi Lieu dit , quali Enseigneurs in certe annate e Les Chevaliers in ... parecchie annate . Non parliamo del suo Meursault Cailleret che lo metto davanti al 91,78% dei Montrachet in circolazione e , comunque , una spannetta sopra Perrieres ... IMHO ...
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Re: In Piemonte si beve bene (primavera calda)

Messaggioda vittoxx » 03 mag 2010 16:25

Baroloonline ha scritto:
vittoxx ha scritto:
Baroloonline ha scritto:Metto i voti, scrivo poco perche' non ho preso appunti e la memoria cominciava a vacillare

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Quindi il podio risulta:

1) Chateau Latour 2000 (ora 98/100 ma sicuro 100/100 in proiezione tra 3/4 anni)
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3) Chateau Margaux 1990 (96/100)
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Re: In Piemonte si beve bene (primavera calda)

Messaggioda Baroloonline » 12 mag 2010 14:38

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Re: In Piemonte si beve bene (primavera calda)

Messaggioda Baroloonline » 12 mag 2010 14:39

Altra cena a cui ho avuto il piacere di partecipare insieme a Renzo, Riccardo, Ronnie, Cinzia e Daniela.
Cena che, visto quello che ho mangiato, ha contribuito ad avvicinare il mio stato di forma fisica a quello del mio nuovo avatar.

I vini bevuti:

Billecart Champagne Cuvee Nicolas François 1998: costava come il Giulio Ferrari in carta, come non prenderlo. Amo di solito questo vino, nelle ultime annate bevute. Devo dire che il 98 non brilla per personalita’. Aromi intensi ma non particolarmente “freddi” come avrei preferito, un bel lievito, qualche fiorellino, bocca morbida, bollicine perfettamente unite al corpo e fini. Interessante, ma avevano sete di qualcosa di piu’ stuzzicante e siamo passati in fretta avanti.

Lafon Meursault Perrieres 1er cru 1992: terrorizzato da un’eventuale premox, mi sono affrettato a stapparla visto che tutti gli ultimi giornalisti seri che l’hanno bevuta (Coates, Meadows,Rovani, De Magistris) mi dicevano di stapparla in fretta. Vino al di sopra di ogni mia aspettativa, sicuramente maturo al punto giusto, sulla cima della collinetta che comincia a guardare giu’. Impianto olfattivo sul melone, la frutta gialla molto matura, qualche fiore dolce, poi arriva una ventatina di mineralità che raffredda e schiarisce il tutto. Bocca piena, molto ampio e saturante. Acidità ancora percettibile, seppur non cosi’ evidente come in altre bottiglie di questa caldissima annata. Equilibrio perfetto, sulla corda, finale lungo. Evolve rapidamente nel bicchiere, dopo un’oretta vira già verso il miele. Stappate se ne avete in cantina, è un bel bere ora. 94/100

Ramonet Batard Montrachet grand cru 1989: molto piu’ indietro del Lafon, chiuso serrato, al naso lascia trapelare la mentuccia, il fiore ancora bianco, un accenno di vegetale. Alloro forse? In bocca è piu’ dritto e meno largo, con un po’ di energia compressa che deve ancora (???) evolvere. Bella acidità rinfrescante, si finisce prima del Lafon, ma non vale, in questo momento, la qualità del precedente 92. Direi intorno ai 92 in salita e non avrei dubbi sul ricomprarlo, se mi capitasse l’occasione.

Soldera Brunello di Montalcino Riserva 1990: altissime aspettative su questa bottiglia che non avevo mai bevuto, e aspettative che si sono rivelate infondate. Profilo olfattivo sul tabacco, un accenno di frutta rossa, un po’ di volatile, niente di piu’. Bocca con acidità slegata, tannino presente e non fine, finale corto. Bottiglia poco rappresentitva? Mi dicono di si dalla regia. Variabilità di bottiglia? Credo anche. Non era palesemente difettata, ma non passava gli 85 punti.
Almeno 5 punti sotto la peggior Cascina Francia pari annata bevuta…. (sono un po’ ***, vero Marco?)

Mazis Chambertin grand cru 1996 Dugat Py: tappo. Peccato, ma tanto lui è un signore e cambia la bottiglia.

Mazis Chambertin grand cru 2000 Dugat Py: minchia. Anni luce superiore allo Charmes pari annata e al Petite Chapelle bevuti negli ultimi due anni. Naso su un impianto di frutta piu’ scura, mirtillo, mora, ribes nero, mineralità che pizzica il naso, floreale e un pelo di animalità sul fondo. Bocca ancora nel del tutto espressa, potentissima, acida, tannino maturo e morbido, con ancora tanta energia e prospettive di invecchiamento infinite. Migliore bottiglia di Bernard bevuta, che mi riconcilia con questo produttore, visto che le ultime bottiglie di rosso bevute era molto crude e ancora troppo giovani (ma forse è stato un errore mio di precoce stappatura). Decantare nel caso se ne avessero. Piaciuto molto. 94/100 in crescita.
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Re: In Piemonte si beve bene (primavera calda)

Messaggioda de magistris » 12 mag 2010 17:25

Baroloonline ha scritto:
Lafon Meursault Perrieres 1er cru 1992: terrorizzato da un’eventuale premox, mi sono affrettato a stapparla visto che tutti gli ultimi giornalisti seri che l’hanno bevuta (Coates, Meadows,Rovani, De Magistris)



che testa di min@@ia... :lol:

ps sono contento che anche a voi sia capitata una bottiglia ok, fa effetto cronosquadra.. (a proposito: a Cuneo grandissimo Vincenzo Nibali, ora in maglia rosa..) :D
Paolo De Cristofaro

http://www.tipicamente.it/

Ci si può divertire anche senza alcool. Ma perché correre il rischio? (Roy Hodgson)

Auspico una guida che non metta i vini DRC al vertice. Sarà la migliore. (Edoardo Francvino)
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Re: In Piemonte si beve bene (primavera calda)

Messaggioda Baroloonline » 12 mag 2010 17:55

Ketto ha scritto:sul soldera 1990 riserva che prende 85 punti credo ci sia poco da dire su una bottiglia non a posto.. però mi fai venire un grosso dubbio.. il vino che tu descrivi è un vino completamente diverso dall'originale.. quindi mi chiedo se per caso non ti è capitato uno dei tanti falsi in giro.. piuttosto che semplicemente una bottiglia conservata male


bottiglia originale, dovrebbe essere stata conservata bene.
Boh? Mi sembrava piu' chiusa che troppo matura.
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Re: In Piemonte si beve bene (primavera calda)

Messaggioda Baroloonline » 12 mag 2010 18:23

Infatti avevo delle aspettive molto alte e, quando mi hano chiesto di scegliere tra quella e un Occhio di Pernice Avignonesi pari annata non ho avuto dubbi.
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Re: In Piemonte si beve bene (primavera calda)

Messaggioda montrachet61 » 12 mag 2010 18:29

Stavolta condivido in toto i giudizi di Francesco! :D :D
C'è da dire che le bt erano pure assai sbatacchiate..... :roll: ma non si poteva fare altrimenti.
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Re: In Piemonte si beve bene (primavera calda)

Messaggioda alì65 » 12 mag 2010 19:01

mi intrometto per una info; un Mazis di Dugat Py 98 lo aprireste ora? Secondo il mio parere, vista l'annata media, dovrebbe essere perfetto ora....
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Re: In Piemonte si beve bene (primavera calda)

Messaggioda vinogodi » 13 mag 2010 08:52

Baroloonline ha scritto:Mazis Chambertin grand cru 2000 Dugat Py: minchia. Anni luce superiore allo Charmes pari annata e al Petite Chapelle bevuti negli ultimi due anni. Naso su un impianto di frutta piu’ scura, mirtillo, mora, ribes nero, mineralità che pizzica il naso, floreale e un pelo di animalità sul fondo. Bocca ancora nel del tutto espressa, potentissima, acida, tannino maturo e morbido, con ancora tanta energia e prospettive di invecchiamento infinite. Migliore bottiglia di Bernard bevuta, che mi riconcilia con questo produttore, visto che le ultime bottiglie di rosso bevute era molto crude e ancora troppo giovani (ma forse è stato un errore mio di precoce stappatura). Decantare nel caso se ne avessero. Piaciuto molto. 94/100 in crescita.
... peccato , bottiglia decisamente sottoperformante , nella personale modestissima esperienza con questo vino (2 volte bevuto e tre bocce ancora in cantinetta , ne ho già parlato più volte ) . Io gli diedi 97 e 98+
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Re: In Piemonte si beve bene (primavera calda)

Messaggioda Baroloonline » 13 mag 2010 17:41

alì65 ha scritto:mi intrometto per una info; un Mazis di Dugat Py 98 lo aprireste ora? Secondo il mio parere, vista l'annata media, dovrebbe essere perfetto ora....
Grassie


Direi che è maturo al punto giusto...
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Re: In Piemonte si beve bene (primavera calda)

Messaggioda darkshadow » 13 mag 2010 18:40

e lo Chambertin 2000 Dugat Py com'è?
La felicità è solo l'infelicità che sta dormendo.

Dio esiste...ma non sei tu quindi rilassati.

Cerco Brunello 1979 Case Basse Soldera.
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Re: In Piemonte si beve bene (primavera calda)

Messaggioda alì65 » 13 mag 2010 18:48

Baroloonline ha scritto:
alì65 ha scritto:mi intrometto per una info; un Mazis di Dugat Py 98 lo aprireste ora? Secondo il mio parere, vista l'annata media, dovrebbe essere perfetto ora....
Grassie


Direi che è maturo al punto giusto...


era quello che volevo vedere..... :wink:
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Re: In Piemonte si beve bene (primavera calda)

Messaggioda Baroloonline » 14 mag 2010 09:29

darkshadow ha scritto:e lo Chambertin 2000 Dugat Py com'è?


io non l'ho (ancora) assaggiato.
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Re: In Piemonte si beve bene (primavera calda)

Messaggioda Baroloonline » 14 mag 2010 11:10

Un po’ di tempo fa ho avuto la fortuna di poter partecipare, come mero contenitore di alcool, ad una bellissima degustazione tenutasi a Firenze con una selezione di vini Californiani con qualche annetto sulle spalle, degustazione a cui mi sono fiondato per pure sete di conoscenza nonostante le mie solite limitazioni familiari di quest’ultimo periodo.

Ecco i vini e le foto.

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Littorai Chardonnay Charles Heintz Vinetard Sonora Coast 2006: naso molto Borgognone, parte sulla pietra focaia di Leflaivviana memoria per poi rimanere su una bella florealità gialla, note di fumo e minerale. Diventa via via piu’ dolce al naso e chiude un pelo stucchevole. In bocca manca l’acidità, il mio cervello, abituato a nasi di questo tipo, si aspetta una vibrazione acida che qui non c’è. Chiude con un finale leggermente amarognolo, secondo me legato al legno. 88/100

Ramey Chardonnay Hide Vineyard Napa Valley 2003: naso anche qui abbastanza borgogneggiante, direi su uno stile piu’ Lafon, condito da una bella frutta gialla dolce e non stucchevole. Un pelo piu’ chiuso e meno espresso del compagno di batteria, rimane piu’ acido e un pelo piu’ lungo. Chiude anche lui troppo amaro per i miei gusti, ma devo dire che nel complesso non mi è dispiaciuto 91/100
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Re: In Piemonte si beve bene (primavera calda)

Messaggioda Baroloonline » 14 mag 2010 11:11

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Kistler Occidental Vineyard Pinot Noir Cuvee Elisabeth 2000: aia, delusioncella da questa bottiglia rara e carissima (99 parker, costa piu’ di un Musigny), naso impostato sulla caramella ai frutti di bosco, molta cola, molto fin troppo dolce al naso, qualche nota di surmaturazione e di ribes nero cotto. In bocca è grasso, poco acido, stancante. Avanza nel bicchiere. Le altre annate bevute mi erano piaciute molto di piu’, forse questo è già sul viale del tramonto. 85/100

Littorai Hirsh Vineyard Sonoma Coast Pinot Noir 1999: naso da Gevrey, animale, terroso, piu’ complesso e interessante, seppur riservato. Della batteria sicuramente il piu’ indietro e il piu’ Borgognone (il proprietario della cantina è stato per anni l’enologo del Domaine Roulot). In bocca è abbastanza acido, morbido, tannini assenti ma piu’ che bevibile. Interessante. 91/100

Marcassin Blue Slide Ridge Vineyard pinot Noir 1999: altra cantina culto con i prezzi fuori da ogni logica (si va intorno ai 500$ per questo vino). Fermo restando che non comprerei mai a questi prezzi devo dire che questo pinot mi è piaciuto molto con il suo naso impostato sulla frutta rossa, una leggera nota di cola non soverchiante, tanta mineralità e molta intensità olfattiva. Menta. In bocca ha un’acidità totale da Borgogna (credo aggiunta ma non disgiunta), maturo, all’apice, morbido e dissatante. Niente male sul serio, anche se oramai sta per iniziare la sua parabola discendente. 93/100
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Re: In Piemonte si beve bene (primavera calda)

Messaggioda Baroloonline » 14 mag 2010 11:13

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Alban Vineyards Seymour Sirah 1998: inizia la batteria dei Syrah. Al naso trovo della cenere, zolfo, il colore colto scuro si conferma in un mirtillo sovramaturo. In bocca è pesante con tanto legno. Al naso dopo un’ora la vanillina esce preponderante e copre tutto il resto. Per le prime snasate è nella parte alta degli 80, chiude veramente affaticato su un 83/100

Araujo Syrah Eisele Vineyard 1998: molto piu’ rodanesco, stile alla Chave. Animale, pietroso, timo e balsamicità. Potente in bocca, acido, fresco, lungo. Il migliore di questa batteria che è risultata essere la piu’ debole della giornata. 89/100

Ojai Roll Rabch Syrah Lot E.H. 1998: molto dolce al naso, zucchero vanigliato, una nota di lievito (pane) tipo champagne, naso da brasato di carne con chiodi di garofano e cannella. Un po’ di surmaturazione. La beva risulta anche qui stancante e monocorde. 85/100
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