Qualche noticina veloce, visto che oggi il lavoro non mi da tregua:
Krug 1990: stile krug, qualche nota ossidatina, sembrava un pelo piu' vecchio della sua eta'. Interessante sempre, non cosi' affascinante. Sempre tra i migliori champagne comunque. 92/100
Bienvenue Batard Montrachet 1983 Ramonet: qui si inizia a fare molto sul serio, frutta in macedonia che si pulisce via via, mineralità che esce definendosi, la classica nota di menta piperita marchio di fabbrica di tutti i Ramonet. dopo un'ora e' di una pulizia e di una complessità imbarazzanti. In bocca sempre agile, senza il corpo ogni tanto eccessivo del Batard. Un'ora e mezza di bicchiere dopo inizia a tostarsi, verso l'orzo e il caramello, in quello che per i borgogna bianchi rappresenta il fine corsa olfattivo. Quest'ultimo passaggio ci fa capire che il vino ora è alla fine del suo plateau di maturazione, non puo' andare meglio di cosi'. Forse l'emozione piu' pura della giornata. 97/100. I grandi Borgogna bianchi invecchiati danno sempre le emozioni a me piu' intense.
Chambertin Trapet 1983 (bottiglia uscita da poco dal domaine): parte sporchissimo, torbido e palesemente granato, tira a pulirsi piano piano. Dopo un'oretta è una bella sequela di fiori secchi e di sottobosco, completamente terziarizzato, olfattivamente interessante ma molto lontano dalle caratteristiche che mi hanno fatto innamorare del pinot nero. La terziarizzazione del pinot nero è sicuramente interessante, ma va piano piano capita e forse, quando nel naso non ho nessun accenno di frutto, per me il pinot nero perde un po' di fascino. Sara' questo sicuramente un mio limite. 91/100. interessante e didattico vino di Gevrey.
Chateau Palmer 1983: grande annata a Palmer, sicuramente la migliore tra le 4/5 da me assaggiate. Parte pulitissimo, frutto scintillante, nessuna nota pirazinica, colore vivo e non terziarizzato. Appena versato forse uno dei migliori rossi della giornata, ma si evolve nel bicchiere in modo strano, sporcandosi un po'. Tannini sempre perfetti, acidità viva. Appena versato almeno 94, poi scende a 92. Grande margaux comunque.
Montrachet 2002 Sauzet: tappo, tappo infimo, tappo maledetto. La materia c'è dietro e spinge, ma il tappo è inequivocabile. Mi capita molto raramente, ma purtoppo stavolta è capitato. Nicola Lucca di fronte a me a momenti si metteva a piangere.
Unica consolazione: il sicuro cambio di bottiglia al domaine (i francesi li' ci arrivano, noi Piemontesi no). Non era ossidazione precoce, ma classica TCA. Peccato, la bottiglia era mia.
A piu' tardi con i big...