gp ha scritto:Battute a parte, quanto possono valere due o tre mesi di affinamento in termini di immobilizzo? 50 centesimi a bottiglia, un euro? E' superfluo dire che li pagherei volentieri...
Non è certo quello il motivo per cui CS esce così presto ed è così economico (si legga "straordinario rapporto qualità/prezzo). Ha a che fare con motivi culturali e di pianificazione aziendale, oltre che di un successo di vendite talmente forte che preme sull'azienda affinché a Pasqua sia disponibile la nuova annata.
Molti ristoranti non hanno più una sola bottiglia di CS 2013, figurarsi trovarne d'invecchiate in carta.
Tutti lì, specie quelli sul mare, ad attendere il nuovo.
Stiamo parlando di una produzione di quasi 100k bottiglie che a fine estate è stata completamente venduta.
Fatto culturale: sarebbe ora che Fabio Marchionni, ma anche altri interpreti del Verdicchio, cominciassero a pensare di togliere qualche migliaio di bottiglie dal loro carnet e venderle dopo qualche anno. Almeno per le annate migliori.
Anche io, al pari di GP, sarei disposto a ben pagare qualche bottiglia di CS 2006 affinato all'origine.
Non dobbiamo comunque dimenticare di quanto possa esser oneroso un discorso del genere per una azienda in questi anni di crisi. Capitale immobilizzato, a rischio vendite future al posto di soldi freschissimi e soddisfazione del cliente.
Almeno in questo caso non mi stupisce che si sia sempre preferito "l'uovo oggi".
Le rare "galline" hanno il nome di Cuprese Colonnara e Villa Bucci con la sua Vintage Collection. Anche Umani Ronchi e Garofoli hanno in listino qualche vecchia annata, scientemente messe da parte, ma non c'è ancora un progetto organico come invece ha fatto Ampelio Bucci.
La tradizione è la custodia del fuoco, non l'adorazione della cenere. [Gustav Mahler]