Francvino ha scritto:in caso in cui altri territori (tipo il riminese) lo volessero per loro.
Verdicchio on the beach.
Francvino ha scritto:in caso in cui altri territori (tipo il riminese) lo volessero per loro.
Francvino ha scritto:gianni femminella ha scritto:Gaioispino Verdicchio cl. sup. dei castelli di Iesi 2013 fattoria Coroncino
"siamo viticoltori solitari artigiani indipendenti"
A me un vino potrebbe piacere anche solo per questo motto aziendale ( in più in etichetta c'è il "'ndo arivo metto n'segno" ).
E se qualcuno ha il dubbio che io sia di parte perché bevo tutti questi ottimi Verdicchio ( per chi non lo sapesse ) a monte c'è un selezionatore di eccezione che rende possibili i miei assaggi.
Bellissimo il frutto maturo che si allarga, letteralmente, su di un ampio glicerico, molto di mio gusto, e trova un punto di incontro con una sapidità prepotente. I 14,5 gradi sono un comprimario che non disturba affatto.
Piaciuto moltissimo, sebbene forse non sia del tutto in linea con le mode ( se questo avesse qualche importananza, per me no ).
Gianni, un numeretto ce lo vogliamo mettere dopo il nome?
No, non il grado alcolico...né il lotto.
gianni femminella ha scritto:Francvino ha scritto:gianni femminella ha scritto:Gaioispino Verdicchio cl. sup. dei castelli di Iesi 2013 fattoria Coroncino
"siamo viticoltori solitari artigiani indipendenti"
A me un vino potrebbe piacere anche solo per questo motto aziendale ( in più in etichetta c'è il "'ndo arivo metto n'segno" ).
E se qualcuno ha il dubbio che io sia di parte perché bevo tutti questi ottimi Verdicchio ( per chi non lo sapesse ) a monte c'è un selezionatore di eccezione che rende possibili i miei assaggi.
Bellissimo il frutto maturo che si allarga, letteralmente, su di un ampio glicerico, molto di mio gusto, e trova un punto di incontro con una sapidità prepotente. I 14,5 gradi sono un comprimario che non disturba affatto.
Piaciuto moltissimo, sebbene forse non sia del tutto in linea con le mode ( se questo avesse qualche importananza, per me no ).
Gianni, un numeretto ce lo vogliamo mettere dopo il nome?
No, non il grado alcolico...né il lotto.
Sei solo geloso del mio selezionatore.
Alberto ha scritto:Francvino ha scritto:in caso in cui altri territori (tipo il riminese) lo volessero per loro.
Verdicchio on the beach.
Muffato ha scritto:Bevuta la seconda , a distanza di un paio d' anni , e purtroppo ultima bottiglia
di Castijo 2010 . Mi consolo pensando che ho ancora del Podium, Mirum e Fogliano della stessa annata però mi dispiace perché l'ho trovato in perfetta forma
gianni femminella ha scritto:Santa Maria d'Arco verdicchio dei castelli di Iesi cl. sup. 2013 Enrico Ceci
Non sempre ho modo di prendere appunti. Vado a memoria. A differenza di altri Verdicchio un bel frutto in evidenza, pulito, nitido. A ruota sapidità abbondante, condita da una giusta densità. Non di particolare freschezza, dissimula però i 13 gradi con grande disinvoltura. Un buon vino se non fosse che ( a mio parere ) non regge il confronto con altri assaggiati recentemente, proposti dal mio "personale" CT, il quale ringrazio sentitamente.
gianni femminella ha scritto:Villa Marilla verdicchio di Matelica 2014 Gatti
Poco da dire in realtà. Sia perché scrivo con poca ispirazione sia perché il vino è corretto, ma scorre senza lasciare niente di particolare, nè in difetti, ma nemmeno in guizzi che facciano scoccare una scintilla di interesse. Bevuto a pranzo con i parenti, ricordo come particolare saliente solo un evidentissimo agrumato.
L'errore penso sia consistito nell'averlo aperto troppo presto, del resto a volte si fanno esperimenti che hanno il senso dell'esplorazione.
Diciamo che le mie righe hanno l'unica e umile funzione di consigliare di aspettare, se per caso ne avete qualche bottiglia.
gp ha scritto:gianni femminella ha scritto:Villa Marilla verdicchio di Matelica 2014 Gatti
Poco da dire in realtà. Sia perché scrivo con poca ispirazione sia perché il vino è corretto, ma scorre senza lasciare niente di particolare, nè in difetti, ma nemmeno in guizzi che facciano scoccare una scintilla di interesse. Bevuto a pranzo con i parenti, ricordo come particolare saliente solo un evidentissimo agrumato.
L'errore penso sia consistito nell'averlo aperto troppo presto, del resto a volte si fanno esperimenti che hanno il senso dell'esplorazione.
Diciamo che le mie righe hanno l'unica e umile funzione di consigliare di aspettare, se per caso ne avete qualche bottiglia.
A lume di logica, un'estate freddina e piovosa come la 2014 dovrebbe aver fatto sfracelli in una zona interna e appenninica come Matelica. Non so quindi se è il caso di aspettare su vini di questa difficile annata, mi sa che sono così e basta -- salvo eccezioni, ovviamente.
gp ha scritto:Sul piano del "bere ora o aspettare", che è quello di cui stavamo parlando con Gianni, è possibile che un'annata minore possa riservare qualche sorpresa in termini di miglioramento dei vini, ma non lo darei per scontato come si tende a fare (magari sbagliando) per le annate migliori, anzi.
Poi naturalmente ci sono le preferenze stilistiche, che possono andare in favore di vini più magri, ma rivalutare una brutta annata perché ha dato vini problematici che qualcuno può considerare intriganti mi sembra un'operazione che crea più confusione che altro.
cesmic ha scritto:gianni femminella ha scritto:Santa Maria d'Arco verdicchio dei castelli di Iesi cl. sup. 2013 Enrico Ceci
Non sempre ho modo di prendere appunti. Vado a memoria. A differenza di altri Verdicchio un bel frutto in evidenza, pulito, nitido. A ruota sapidità abbondante, condita da una giusta densità. Non di particolare freschezza, dissimula però i 13 gradi con grande disinvoltura. Un buon vino se non fosse che ( a mio parere ) non regge il confronto con altri assaggiati recentemente, proposti dal mio "personale" CT, il quale ringrazio sentitamente.
Ciao Gianni quali hai trovato superiori tra quelli bevuti recentemente?
gianni femminella ha scritto:Apicus Verdicchio dei castelli di Iesi cl. sup. 2012 Ripa Marchetti gradi 13,5
Aperto ieri sera sull'entusiasmo di una consegna appena arrivata.
La nota che più mi ha colpito è stata una larghezza, come adagiata su una cera d'api e un frutto giallo ben maturo. Non spiccano invece l'insieme di alcool, acidità e mineralità, se non per conferire un equilibrio un po' precario, ma più che sufficiente a farne fuori mezza bottiglia in un amen.
Non è una bottiglia per gli amanti delle acidità affilate insomma.
Stasera lo riassaggio molto volentieri. Complimenti al fornitore
gianni femminella ha scritto:gianni femminella ha scritto:Apicus Verdicchio dei castelli di Iesi cl. sup. 2012 Ripa Marchetti gradi 13,5
Aperto ieri sera sull'entusiasmo di una consegna appena arrivata.
La nota che più mi ha colpito è stata una larghezza, come adagiata su una cera d'api e un frutto giallo ben maturo. Non spiccano invece l'insieme di alcool, acidità e mineralità, se non per conferire un equilibrio un po' precario, ma più che sufficiente a farne fuori mezza bottiglia in un amen.
Non è una bottiglia per gli amanti delle acidità affilate insomma.
Stasera lo riassaggio molto volentieri. Complimenti al fornitore
Perdonate la pigrizia. Ho aperto una seconda bottiglia.
Confermo la larghezza, anche se meno pronunciata che nel precedente assaggio. La vera differenza, e non da poco, l'ho trovata nell'ammandorlato che, mentre in precedenza era praticamente assente, stavolta si e' palesato a "tutto sorso". Dall'ingresso al finale in pratica. Anche la sapidita' e' venuta maggiormente a galla.
Insomma bottiglia un po' diversa dall'altra sebbene il timbro generale fosse ben riconoscibile.
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