Alberto ha scritto:Quando comprai qualche bottiglia del 2002 (annata in cui in azienda si è scelto di non far uscire il Balciana, nevvero?), un annetto e mezzo fa abbondante, presi anche un 2001 da assaggiare, e lo trovai decisamente più evoluto, anche parametrandolo a questo 2002 sentito ora (Balciana 2001 invece una furia, vino di una potenza devastante). Magari però era una bottiglia sfigata, ed il "vero" Tralivio 2001 era ed è tuttora superiore al 2002.
Che dire...ho fatto abbastanza confusione?
Pareri in merito da voi marchi
sghiani?
No, no. Assolutamente. La tua anima profondamente bianchista ti rende solido in questo settore.
La 2001 è stata un'annata molto equilibrata, di bontà diffusa pur senza vette altissime (se non il solito noto e gli altri 3/4 compari).
La 2002 è stata un'annata un po' problematica in vendemmia: il verdicchio -l'uva intendo- ama le annate fresche ma non la pioggia in vendemmia. Risulta molto suscettibile alle muffe e la sua forma a imbuto ne agevola la formazione.
Chi ha lavorato bene ha creato degli ottimi prodotti, con una qualità a macchia di leopardo. Annata comunque non indimenticabile.
E' un po' che non assaggio Tralivio 2001 ma può anche esser leggermente più evoluto della 2002. Come dicevo, il fatto che si è trattato di un'annata fresca ha giovato nel nerbo acido, mai troppo spiccato nei prodotti di Sartarelli, che alla lunga si è potuto tramutare in allungo vitale. Questo sul singolo caso.
Mediamente, se mi poni davanti a quale annata scegliere tra 2001 e 2002 direi la prima.
Dovrei avere qualcosa da parte. Vedremo.
Intanto ti posso dire che ho assaggiato recentemente dei Tralivio 1999 (annata con caratteristiche simili alla 2002 ma con una maggiore predisposizione all'invecchiamento) ed erano buonissimi.
ps: marchisciani, please!
La tradizione è la custodia del fuoco, non l'adorazione della cenere. [Gustav Mahler]