Verdicchio - Il thread assolutistico

Uno spazio per tutti, esperti o meno, appassionati o semplicemente incuriositi dall'affascinante mondo del vino: domande, idee, opinioni...
Avatar utente
Kalosartipos
Messaggi: 14400
Iscritto il: 07 giu 2007 13:57
Località: Cremona
Contatta:

Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Kalosartipos » 21 ago 2012 19:47

...questa è la vigna cinquantennale dalla quale ottiene la riserva "Cantico della Figura"
Immagine

Uploaded with ImageShack.us
"La vita è breve e bisogna che uno se la beva tutta".
Osvaldo Soriano - "L'ora senz'ombra"
Avatar utente
Kalosartipos
Messaggi: 14400
Iscritto il: 07 giu 2007 13:57
Località: Cremona
Contatta:

Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Kalosartipos » 21 ago 2012 19:49

...i grappoli che daranno origine al "Cantico della Figura"
Immagine

Uploaded with ImageShack.us

Nonostante i tre mesi di siccità, le viti ed i grappoli sono bellissimi..
"La vita è breve e bisogna che uno se la beva tutta".
Osvaldo Soriano - "L'ora senz'ombra"
Avatar utente
Kalosartipos
Messaggi: 14400
Iscritto il: 07 giu 2007 13:57
Località: Cremona
Contatta:

Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Kalosartipos » 21 ago 2012 19:53

Successivamente, rapido passaggio in cantina per un assaggio della versione '11 del base e della versione '08 del "Cantico della Figura"... versioni che ho senza indugio messo nel bagagliaio dell'auto, unitamente alla '09 del "Cantico"... :mrgreen:
"La vita è breve e bisogna che uno se la beva tutta".
Osvaldo Soriano - "L'ora senz'ombra"
Avatar utente
gabriele succi
Messaggi: 1906
Iscritto il: 04 apr 2009 15:13
Località: Chateau de Bologne

Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gabriele succi » 22 ago 2012 08:47

Kalosartipos ha scritto:...questa è la vigna cinquantennale dalla quale ottiene la riserva "Cantico della Figura"
Immagine

Uploaded with ImageShack.us

Cinquantennale??? :roll:

Ma a vedere il "corpo" delle viti si direbbe che al max. quelle piante hanno vent'anni...
Anche un orologio rotto, due volte al giorno segna l'ora precisa (Anonimo)
Avatar utente
Kalosartipos
Messaggi: 14400
Iscritto il: 07 giu 2007 13:57
Località: Cremona
Contatta:

Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Kalosartipos » 22 ago 2012 10:47

gabriele succi ha scritto:Cinquantennale??? :roll:

Ma a vedere il "corpo" delle viti si direbbe che al max. quelle piante hanno vent'anni...

Sull'etichetta si parla di "oltre 40 anni", come pure ci è stato verbalmente riferito... non vorrei avere fotografato alcune delle viti re-impiantate :oops:
"La vita è breve e bisogna che uno se la beva tutta".
Osvaldo Soriano - "L'ora senz'ombra"
Avatar utente
Dedalus
Messaggi: 12923
Iscritto il: 07 giu 2007 10:57

Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Dedalus » 22 ago 2012 17:58

Francvino ha scritto:
Dedalus ha scritto:
yayo85 ha scritto:Avete letto questo articolo di Carlo Macchi? Cosa ne pensate?
http://www.winesurf.it/index.php?file=o ... tizia=1490


Ma sbaglio o si parla anche di criomacerazione come di un fenomeno assai diffuso ed assai rilevante? :shock:


Lui dice "anche e soprattutto nei Superiori (qui c’era in campo anche un buon numero di 2010) il rischio è quello della “sauvignonizzazione” del Verdicchio."
Non dà per certo che sia solo criomacerazione. Potrebbe essere anche sauvignon blanc secondo quello che scrive.
Ma soprattutto non scrive chi ha sauvignonizzato i Verdicchio e se l'impatto sia sempre deleterio livello qualitativo.
Devo dedurlo dai bassi voti? Beh tanti di quelli con punteggi da 2 stelle e mezzo in giù non hanno nulla a che fare con la crio o col sauvignon. Un nome per tutti: il Classico Superiore Capovolto 2011 (siamo sicuri sia 2011?) della Marca di San Michele punteggiato con una stella e mezza.
Mentre ai primi posti del Verdicchio di Castelli di Jesi Classico (al n° 3, con 3 stelle e mezzo) vedo piazzato un vino dichiaratamente prodotto con l'uso del freddo e dell'iperriduzione: il Lailum di Fattoria Laila, vinificato da Lorenzo Landi, discepolo fedele del profeta della criomacerazione, al secolo Denis Dubourdieu.


Per quanto mi riguarda credo che il Verdicchio rischia, in annate calde, di aver troppo residuo zuccherino e un palato bolso per il mancato nerbo acido.
Quella la vera piaga, non la crio.
Almeno al momento.


Premetto che non intendo soffermarmi sugli esiti qualitativi della criomacerazione, i quali sono peraltro soggetti alla normale opinabilità di ogni valutazione qualitativa. Mi ritraggo quindi dall'analisi delle valutazioni di Macchi. In linea astratta, come tante altre pratiche che non sono intrinsecamente né buone né cattive, anche la criomacerazione può ben dare contributi positivi alla qualità dei vini. Purché essa sia ben compresa nel vino, quindi ben calibrata in cantina.

Non ne voglio insomma fare un tabù, né mi sentirei sbugiardato se un giorno dovessi scoprire che un vino che mi piace senza riserve ha fatto della criomacerazione. Al contrario, mi sembra una cosa positiva che se ne parli diffusamente, che diventi un normale argomento di discussione fra chi si dedica al vino, visto che diffusamente se ne fa uso in tante cantine italiane (e non solo italiane ovviamente), e che diffusamente si incontrano vini in cui l'impronta della criomacerazione si sente più o meno netta. Per questo mi pare utile spendere qualche altra battuta non sulla qualità dei vini criomacerati, ma sulla diffusione della pratica, e sul suo potenziale (sottolineo potenziale) omologante.

A questo proposito, da quello che scrive Macchi si direbbe che la diffusione nella zona del Verdicchio sia su vasta scala. Non è detto che sia criomacerazione, dici tu, o meglio dice lui. La qual cosa porta al secondo punto.

Se parliamo cioè di quanto la pratica possa essere marcante (quindi anche omologante), il dubbio stesso dice chiaramente come stanno le cose. Se si può fare confusione fra la criomacerazione e i tagli al limite del disciplinare (e forse anche oltre, sembra suggerire fra le righe) di un vitigno dal timbro aromatico imperioso quale è il Sauvignon Blanc su un vitigno neutro come il Verdicchio, questo significa che la criomacerazione marca, e anche molto.

Inoltre il dubbio nell'attribuzione anche da parte di un degustatore con ampia esperienza come Carlo Macchi testimonia che approfondire il tema e imparare a conoscerlo e riconoscerlo meglio a partire dal bicchiere non è solo utile, ma forse anche necessario.

Che poi ci possa essere qualche altro fenomeno che minaccia la tipicità e la distinzione delle varie produzioni nazionali o del Verdicchio in particolare ancora più della criomacerazione, io non lo metto in dubbio. Al peggio non c'è mai fine, e non ho nessuna intenzione, come detto in apertura, di buttare addosso la croce alla criomacerazione. Mica mi ha trombato la moglie, la criomacerazione... Se la si tiene adeguatamente in considerazione, evitando i benaltrismi quanto le isterie inquisitorie, si potrà trarre un bilancio positivo del lungo parlare che si è fatto di questa tecnica.
“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.”
Avatar utente
de magistris
Messaggi: 4495
Iscritto il: 14 lug 2007 13:33

Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda de magistris » 22 ago 2012 18:31

bella, Rossà: d'accordo su tutto. :D

Per fare un passo in avanti, sarebbe importante cominciare a costruire una mappa stilistico-tecnica, zona per zona. Capire dove si sta utilizzando di più, a prescindere dalle gradazioni e dai "giudizi" di omologazione, perché, se è legata a dei vitigni di preferenza, quanto sono protocolli riconducibili a determinati consulenti, ecc. ecc.

Dalle mie parti, per esempio (in Irpinia ma più in generale in Campania), per il momento l'utilizzo della criomacerazione, anche in piccole percentuali rispetto alle masse, è un fenomeno nettamente marginale. Ed è facile verificarlo, perché tendenzialmente c'è bisogno di particolari serbatoi e presse (con griglie, fondi bucati, ecc.), che fondamentalmente hanno in pochi, credo anche per motivi economici.

Tra i tecnici più conosciuti ed apprezzati, praticamente l'unico che dichiara apertamente di ricorrere in alcune situazioni alla crio è Vincenzo Mercurio (quindi I Favati, Sanpaolo, Masseria Felicia, La Rivolta, Babbo, Barone). Carmine Valentino mai da nessuna parte finora, Angelo Valentino, Moio e Pizzi idem, Fortunato Sebastiano è sostenitore quando si può di una macerazione sulle bucce "classica" per una piccola quota (più o meno il 10%), Antonio Di Gruttola va su macerazioni più spinte ma mai a freddo, non ho ancora approfondito il discorso con Sirch e con Michele D'Argenio ma tra le righe mi è sembrato di leggere una certa apertura da parte di quest'ultimo (ma da San Giovanni sicuramente non viene usata).
Per quanto riguarda le aziende, non è dichiarata ma mi è spesso capitato di pensare alla crio sui bianchi di Grotta del Sole e sugli ultimi di Villa Matilde e Mastroberardino, talvolta su Di Meo. Ce ne sono anche altri, ovviamente, ma quasi sempre aziende di seconda e terza fascia che, per dire, non trovano nemmeno spazio sulla guida.

E' solo un primo "sunto", ma ripeto: sarebbe utile ed importante collocare nello specifico applicazioni tecniche di questo tipo, specialmente in uno scambio tra appassionati. Da un punto di vista critico resto della mia idea: nessuna tecnica, taroccamenti a parte, è di per sé da demonizzare ma è idea talmente banale che mi fermo prima di declinarla.
Paolo De Cristofaro

http://www.tipicamente.it/

Ci si può divertire anche senza alcool. Ma perché correre il rischio? (Roy Hodgson)

Auspico una guida che non metta i vini DRC al vertice. Sarà la migliore. (Edoardo Francvino)
alì65
Messaggi: 13387
Iscritto il: 08 giu 2007 15:36
Località: Parma

Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda alì65 » 22 ago 2012 18:46

de magistris ha scritto:bella, Rossà: d'accordo su tutto. :D

Per fare un passo in avanti, sarebbe importante cominciare a costruire una mappa stilistico-tecnica, zona per zona. Capire dove si sta utilizzando di più, a prescindere dalle gradazioni e dai "giudizi" di omologazione, perché, se è legata a dei vitigni di preferenza, quanto sono protocolli riconducibili a determinati consulenti, ecc. ecc.



si fa prima a fare un trattato di pace tra Siria ed Egitto...
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
Avatar utente
de magistris
Messaggi: 4495
Iscritto il: 14 lug 2007 13:33

Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda de magistris » 22 ago 2012 18:50

alì65 ha scritto:
de magistris ha scritto:bella, Rossà: d'accordo su tutto. :D

Per fare un passo in avanti, sarebbe importante cominciare a costruire una mappa stilistico-tecnica, zona per zona. Capire dove si sta utilizzando di più, a prescindere dalle gradazioni e dai "giudizi" di omologazione, perché, se è legata a dei vitigni di preferenza, quanto sono protocolli riconducibili a determinati consulenti, ecc. ecc.



si fa prima a fare un trattato di pace tra Siria ed Egitto...


stiamo lavorando anche a quello... :D
Paolo De Cristofaro

http://www.tipicamente.it/

Ci si può divertire anche senza alcool. Ma perché correre il rischio? (Roy Hodgson)

Auspico una guida che non metta i vini DRC al vertice. Sarà la migliore. (Edoardo Francvino)
Avatar utente
Dedalus
Messaggi: 12923
Iscritto il: 07 giu 2007 10:57

Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Dedalus » 23 ago 2012 00:41

Purtroppo non ho più la frequenza e l'ampiezza di contatti con enologi e produttori che avevo qualche anno fa; io ad impostare un lavoro così, che per avere significato deve essere molto "sul pezzo", credo che farei una certa fatica.

La chiave risolutiva è certamente quella che segue il rapporto fra gli enologi e i vari produttori che con questi hanno rapporti professionali. Sono loro che, ancora oggi, dettano il passo delle scelte dentro le aziende, molto spesso non solo tecniche. Magari si atteggiano meno a stelle del cinema di qualche lustro fa, ma le strutture relazionali dietro le porte delle cantine, una volta chiuse alle spalle dei visitatori, non mi risulta che siano cambiate troppo, invece.
“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.”
gp
Messaggi: 2662
Iscritto il: 22 apr 2008 11:39

Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda gp » 27 ago 2012 10:51

Ieri a pranzo mi hanno fatto assaggiare alla cieca Le Oche 2010* e mi è piaciuto un fracco. Naso fin da subito complesso, varietale ricco e iodato, netta mineralità (fino a note di metano), maturità calibrata senza eccessi dolci da surmaturazione, alcol misurato (non più dei 13,5° riportati in etichetta, direi) e acidità vivace ma senza sgarbi.
Non sono un fan dei bianchi di Crognaletti: in particolare, in assaggi di annate precedenti certe imprecisioni mi avevano dato fastidio (note di lana bagnata, per esempio), anche se la materia c’era sempre. Inoltre, mi era sembrato che tendesse a farsi prendere la mano dall'annata. Con la magica 2010 forse proprio quest'ultima caratteristica potrebbe essere stata una carta vincente!

* Verdicchio dei Castelli di Jesi cl sup. Le Oche 2010 Fattoria S. Lorenzo, doc 13,5° (lotto 12-11)

PS Segnalo qui che nel thread "Che bevessimo ad agosto" (pag. 11 e inizio 12) c'è stato un breve siparietto sul Collestefano 2011, con interventi di Spectator, Mofise, Lalas e mio
Ultima modifica di gp il 28 ago 2012 09:41, modificato 1 volta in totale.
gp
Avatar utente
kubik
Messaggi: 2156
Iscritto il: 22 nov 2007 01:20
Località: piemonte

Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda kubik » 27 ago 2012 11:06

gp ha scritto:Ieri a pranzo mi hanno fatto assaggiare alla cieca Le Oche 2010* e mi è piaciuto un fracco. Naso fin da subito complesso, varietale ricco e iodato, netta mineralità (fino a note di metano), maturità calibrata senza eccessi dolci da surmaturazione, alcol misurato (non più dei 13,5° riportati in etichetta, direi) e acidità vivace ma senza sgarbi.
Non sono un fan dei bianchi di Crognaletti: in particolare, in assaggi di annate precedenti certe imprecisioni mi avevano dato fastidio (note di lana bagnata, per esempio), anche se la materia c’era sempre. Inoltre, mi era sembrato che tendesse a farsi prendere la mano dall'annata. Con la magica 2010 forse proprio quest'ultima caratteristica potrebbe essere stata una carta vincente!

* Verdicchio dei Castelli di Jesi cl sup. Le Oche 2010 Fattoria S. Lorenzo, doc 13,5° (lotto 12-11 o viceversa)

Bevuto anche mi tempo fa e concordo nella netta piacevolezza riscontrata ( vedo poi in cantina quale lotto ho).
Il profilo olfattivo lo trovai anche io contraddistinto da spiccate note di mineralità fino all'idrocarburico, con un accenno affumicatura,
che mi aveva spiazzato davvero molto (già così pronunciate su un verdicchio così giovane mi chiesi ?).
E' leggermente fuori quel gran contenitore che può essere la "tipicità" varietale del verdicchio, secondo te?
Urge risentirne una buta comunque..
Avatar utente
Francvino
Messaggi: 4765
Iscritto il: 06 giu 2007 11:26

Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 02 set 2012 19:33

Incollo anche qui:

bevuto recentemente la Ris. Stefano Antonucci 2009 di Santa Barbara e l'ho trovato in forma splendida: elegante, legno impercettibile, frutto perfettamente integrato, note di anice e frutta bianca e una beva soffice, complessa, scorrevole al tempo stesso. Un capolavoro di equilibrio e godibilità.
La tradizione è la custodia del fuoco, non l'adorazione della cenere. [Gustav Mahler]
Avatar utente
vignadelmar
Messaggi: 20872
Iscritto il: 06 giu 2007 11:44
Località: Monopoli
Contatta:

Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda vignadelmar » 03 set 2012 12:34

Francvino ha scritto:Incollo anche qui:

bevuto recentemente la Ris. Stefano Antonucci 2009 di Santa Barbara e l'ho trovato in forma splendida: elegante, legno impercettibile, frutto perfettamente integrato, note di anice e frutta bianca e una beva soffice, complessa, scorrevole al tempo stesso. Un capolavoro di equilibrio e godibilità.


Sono contento di sentirtelo dire, non so perchè ma da un po' sono disaffezionato ai bianchi di Stefano (in passato ne ho bevute intere camionate) forse è ora di tornare ai primi amori. Del Le vaglie cosa mi dici ?

Ciao

.
Pigigres 20/09/'10 "A me è capitato con il Tildin....ho capito Nebbiolo turbomodernista. Poi usando un pò di cervello.... ho detto Gaja."
Tessera n.1 e Presidente Lenin Fans Club
Tessera n°0 e Presidente Circolo Conviviale Colonna Pugliese
Spectator
Messaggi: 4101
Iscritto il: 06 giu 2007 11:36

Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Spectator » 06 set 2012 18:47

..Approfitto ancora del Vs garbo nei confronti degli..ignoranti :Umani Ronchi ,Verd. Casal di Serra vecchie vigne 09,e ris Plenio 08 ,mai assaggiati i vini di questo produttore. Che..mi dite ?Grazie.
Avatar utente
Francvino
Messaggi: 4765
Iscritto il: 06 giu 2007 11:26

Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 06 set 2012 21:24

vignadelmar ha scritto:
Francvino ha scritto:Incollo anche qui:

bevuto recentemente la Ris. Stefano Antonucci 2009 di Santa Barbara e l'ho trovato in forma splendida: elegante, legno impercettibile, frutto perfettamente integrato, note di anice e frutta bianca e una beva soffice, complessa, scorrevole al tempo stesso. Un capolavoro di equilibrio e godibilità.


Sono contento di sentirtelo dire, non so perchè ma da un po' sono disaffezionato ai bianchi di Stefano (in passato ne ho bevute intere camionate) forse è ora di tornare ai primi amori. Del Le vaglie cosa mi dici ?

Ciao

.



Scusami Vigna, mi ero perso la domanda.

Le Vaglie 2011 è un vino da sgargarozzo, pienotto, con tutte le sue cosette a posto. Ha sapore, lunghezza, polpa. Non è complesso, non avrà probabilmente vita lunga. Ma è un vino gastronomico.
Le Vaglie 2010 è buonissimo.

Secondo me Stefano Antonucci Bianco, dopo aver registrato il legno, è un Verdicchio di grande eleganza e compostezza, morbido, se vogliamo anche più facile e misurato di tanti suoi "colleghi" ma svolge il suo lavoro in maniere egregia. Raro trovare la bottiglia semipiena, nonostante la buona struttura.
In più sa di Verdicchio, e non è poco.
La tradizione è la custodia del fuoco, non l'adorazione della cenere. [Gustav Mahler]
Avatar utente
Francvino
Messaggi: 4765
Iscritto il: 06 giu 2007 11:26

Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 06 set 2012 21:26

Spectator ha scritto:..Approfitto ancora del Vs garbo nei confronti degli..ignoranti :Umani Ronchi ,Verd. Casal di Serra vecchie vigne 09,e ris Plenio 08 ,mai assaggiati i vini di questo produttore. Che..mi dite ?Grazie.



Vecchie Vigne '09 è elegantissimo, molto verdicchio, dal carattere intimista.
Plenio fa legno (in parte), ha struttura e gran sapore, più ricchezza strutturale e glicerica. Molto buono ma personalmente preferisco il primo.
Ultima modifica di Francvino il 06 set 2012 21:33, modificato 2 volte in totale.
La tradizione è la custodia del fuoco, non l'adorazione della cenere. [Gustav Mahler]
Avatar utente
vignadelmar
Messaggi: 20872
Iscritto il: 06 giu 2007 11:44
Località: Monopoli
Contatta:

Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda vignadelmar » 06 set 2012 21:27

Francvino ha scritto:Scusami Vigna, mi ero perso la domanda.

Le Vaglie 2011 è un vino da sgargarozzo, pienotto, con tutte le sue cosette a posto. Ha sapore, lunghezza, polpa. Non è complesso, non avrà probabilmente vita lunga. Ma è un vino gastronomico.
Le Vaglie 2010 è buonissimo.

Secondo me Stefano Antonucci Bianco, dopo aver registrato il legno, è un Verdicchio di grande eleganza e compostezza, morbido, se vogliamo anche più facile e misurato di tanti suoi "colleghi" ma svolge il suo lavoro in maniere egregia. Raro trovare la bottiglia semipiena, nonostante la buona struttura.
In più sa di Verdicchio, e non è poco.


Grazie !!!!

Ciao

.
Pigigres 20/09/'10 "A me è capitato con il Tildin....ho capito Nebbiolo turbomodernista. Poi usando un pò di cervello.... ho detto Gaja."
Tessera n.1 e Presidente Lenin Fans Club
Tessera n°0 e Presidente Circolo Conviviale Colonna Pugliese
Spectator
Messaggi: 4101
Iscritto il: 06 giu 2007 11:36

Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Spectator » 07 set 2012 16:55

Francvino ha scritto:
Spectator ha scritto:..Approfitto ancora del Vs garbo nei confronti degli..ignoranti :Umani Ronchi ,Verd. Casal di Serra vecchie vigne 09,e ris Plenio 08 ,mai assaggiati i vini di questo produttore. Che..mi dite ?Grazie.



Vecchie Vigne '09 è elegantissimo, molto verdicchio, dal carattere intimista.
Plenio fa legno (in parte), ha struttura e gran sapore, più ricchezza strutturale e glicerica. Molto buono ma personalmente preferisco il primo.


..Grazie franc,li assaggero' entrambi,tanto,costano..uguale.
Avatar utente
Palma
Messaggi: 6708
Iscritto il: 06 giu 2007 12:29

Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Palma » 08 set 2012 14:33

Dal dizionario Francvino-Italiano:
Gastronomico: relativo all'arte del cibo e quindi al mangiare, per estensione difficilmente bevibile, tristo, se riferito a bevande.
ex Victor
Extreme fighet du chateau
Avatar utente
Francvino
Messaggi: 4765
Iscritto il: 06 giu 2007 11:26

Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 08 set 2012 15:09

Palma ha scritto:Dal dizionario Francvino-Italiano:
Gastronomico: relativo all'arte del cibo e quindi al mangiare, per estensione difficilmente bevibile, tristo, se riferito a bevande.



Interpretazione autentica:

Gastronomico: che funziona meglio, esaltando le proprie qualità, quando si abbina a del cibo acconcio.

:D
La tradizione è la custodia del fuoco, non l'adorazione della cenere. [Gustav Mahler]
Avatar utente
Palma
Messaggi: 6708
Iscritto il: 06 giu 2007 12:29

Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Palma » 08 set 2012 15:23

Francvino ha scritto:
Palma ha scritto:Dal dizionario Francvino-Italiano:
Gastronomico: relativo all'arte del cibo e quindi al mangiare, per estensione difficilmente bevibile, tristo, se riferito a bevande.



Interpretazione autentica:

Gastronomico: che funziona meglio, esaltando le proprie qualità, quando si abbina a del cibo acconcio.

:D
l'anatra? :D
ex Victor

Extreme fighet du chateau
flo2006
Messaggi: 217
Iscritto il: 06 giu 2007 22:35

Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda flo2006 » 08 set 2012 17:04

Podium 2010
Bevuto?
Come vi sembra?
Avatar utente
Francvino
Messaggi: 4765
Iscritto il: 06 giu 2007 11:26

Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda Francvino » 09 set 2012 02:48

flo2006 ha scritto:Podium 2010
Bevuto?
Come vi sembra?



Bevuto stasera, tre bottiglie in 4 ore.
A te come sembra?
La tradizione è la custodia del fuoco, non l'adorazione della cenere. [Gustav Mahler]
flo2006
Messaggi: 217
Iscritto il: 06 giu 2007 22:35

Re: Verdicchio - Il thread assolutistico

Messaggioda flo2006 » 09 set 2012 08:12

Francvino ha scritto:
flo2006 ha scritto:Podium 2010
Bevuto?
Come vi sembra?



Bevuto stasera, tre bottiglie in 4 ore.
A te come sembra?



Non male 8)

Torna a “Vino&Co.: polemiche e opinioni”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: lafacciazza, Reghner, Ziliovino e 369 ospiti