Messaggioda l'oste » 31 dic 2009 01:09
L'altro ieri, per il compleanno di due degli amici del cuore (uno, classe 1971), in otto persone, con gnocchi al ragù di brasato (l'avanzo serve proprio per questo), faraona nel coccio alle erbe con insalata e coscette di quaglia (fantastiche, prese alla Coop) avvolte in fetta di prosciutto di Parma, spadellate a fuoco alto con olio, aglio e rosmarino e ripassate 5 minuti in forno. Poi due formaggi fantastici, il ragusano e un carnia stagionato oltre due anni.
Champange Mailly Brut Rosè, molto espansivi i profumi anche se alla fine un po' monotoni. In bocca rinfresca bene, non prende eccessivamente il palato nè per corpo nè per bolle. Ma finisce presto, segno comunque buono come credo il prezzo. Piaciutello.
Montevertine 2004 - Montevertine, all'inizio parte un po' ridotto, ripulendosi però totalmente dopo mezz'ora. Naso quasi da gran toscano, frutto denso, sentori arrostiti e floreali, ma solo da lontano. Forse serve ancora un evoluzione di complessità, che aggiunga altre sensazioni olfattive più mature; della giovinezza peraltro ne risente anche la bocca, per frenesia tannico/acida. Data però la gentilezza del manico (e il lignaggio delle vigne) si beve che è un loop. Piaciuto abbastanza.
Il Decennale 2001 - Poggio di Sotto, un vino luminoso, nel colore, palato e profumi. Basterebbe questo, oltre alle spezie e le radici mai scure e amaricanti, il frutto è sempre in primo piano, corollato dagli altri aromi. La bocca è piena di piacere, meno "dolcino" delle altre due volte bevuto (ma una era una bottiglia facilmente a rischio). Piaciuto un bel po'.
Grands-Echezeaux 2002 - Domaine Engel, il difetto che ho riscontrato è che era l'ultima bottiglia che avevo del millesimo. Il resto sono solo sensazioni inebrianti, di litchi, cola, chinotto, tartufo, rosolio, ribes. In bocca, nonostante data l'annata lo pensassi un filo più pronto, ha ancora numerosi annetti di vita davanti, con una guaina di acidità a schiena dritta ma già ben cremoso nell'anima. Ti prende e ti lascia, il ricordo. Piaciuto moltissimo.
Dolcetto d'Alba 1971 - Conterno Ei fu, peccato immobile. Dato il mortal non respiro.
Barbera (Cascina Francia?) 1971 - Conterno l'etichetta era pure più consunta di quella del dolcetto, si legge bene l'anno e barbera ma gradazione e altro sono cancellati, in più mostrava abbondante fondo, tanto che temevo di fare due funerali. Invece, oh mio Dio, oh mio Dio.
Qui mi vieto di parlare di vitigno. Questo è vino rosso, fatto da un grande artista contadino, sperando che qualcuno, in un lontano futuro, potesse avere la fortuna di ammirarlo e godere. E' il bosco di liquirizia, arancia e tartufi e quando lo sorseggi sembra un concentrato, delicato ma ancora vivo sulla lingua, indubbiamente commovente. Emozionato molto...ehm...piaciuto un bel po'.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.
Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini