CRONACHE D'OSTERIA

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maxer
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda maxer » 03 ago 2019 14:11

Wineduck ha scritto:Grazie per le note e bravi tutti. Dalle bottiglie bevute si capisce che è stata una rara riedizione delle belle serate del Forum GR che fu (e mai più sarà). Pazienza e peccato per chi non potrà mai provare simili piaceri.
Complimenti ancora!

..... ma che pessimismo ..... :(
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pippuz
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda pippuz » 05 ago 2019 11:45

Bellissima serata.

Cupo era 2013 e non a livello delle precedenti ( :evil: )

Savagnin era Arbois Le Sage Vagnin 2016 di Chatillon e a me invece è piaciuto di brutto.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 06 ago 2019 00:12

pippuz ha scritto:Bellissima serata.

Cupo era 2013 e non a livello delle precedenti ( :evil: )

Savagnin era Arbois Le Sage Vagnin 2016 di Chatillon e a me invece è piaciuto di brutto.

Grazie Fil per l'integrazione.
Sai cosa, del Savagnin vicino al trebbiano mi ha colpito il molto maggiore volume dei profumi, ma mentre Valentini cambiava con il tempo, il francese sfoderava sempre la stessa palette. Anche al palato bello ma forse impetuoso e giovane, non da beva assassina per il mio gusto, oltre al Pietrisco è l'unica bottiglia di cui è avanzato qualcosa.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 21 ott 2019 18:09

Visto qui sul forum il giochino delle sfide, con tre amici ci siamo cimentati, senza pretese critiche ma per amore di bevuta e mangiata che c'era un tortino di sfoglia con formaggio chevre caldo avvolto con coppa piacentina il tutto poggiato su crema peperoni rossi dolci di Carmagnola, risotto ai fegatini di piuma (pollo, faraona ecc), tagliata di chianina e gorgonzola finale.

Barbaresco 2013 Pora - Musso batte Barbaresco 2013 Rabaja - Cortese vittoria di misurina grazie alla lunghezza nel bicchiere del Pora (cru meno nominato o famoso ma tra i piú storici e classici, anche i Produttori spesso fanno gran belle versioni), nebbiolo fino al midollo aromaticamente in crescendo, piú serioso del Rabaja che sembra anche nel colore più giovane di un po'. Piaciuti proprio

Brunello 2013 - Ragnaie batte Brunello 2013 - Lambardi, vittoria piú netta della precedente ma Lambardi é un bel brunello, scuro, terroso, tradizionale senza animalismi, meno complesso però al naso, dove Ragnaie riesce a fare doppio giro sulla pista dei profumi, dai classici del sangiovese ai marchi di fabbrica Campinoti, il blasamico, il frutto scintillante. Piaciuto molto il primo, piaciuto il secondo.

Barolo Rocche 2013 - A.Settimo Eravamo un po' cotti per aprirne due. Il Rocche di Settimo é uno dei miei barolo preferiti, ha una ricchezza di profumi notevole, il tartufo terroso, la buccia d'arancia e la cola che adoro, una bocca piena viva e indomabile e non ultimo il colore granata scintillante. Piaciuto proprio
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda gianni femminella » 21 ott 2019 18:30

Mi ha sempre colpito che stappi bottiglie più giovani rispetto a me. Così, una semplice osservazione su modi di bere forse diversi, giusto una annotazione.

P. S. ho strappato un Ragnaie 2012 giorni fa, ma per motivi esterni per così dire. Per me lo avrei aspettato ancora un anno o due.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 21 ott 2019 19:16

gianni femminella ha scritto:Mi ha sempre colpito che stappi bottiglie più giovani rispetto a me. Così, una semplice osservazione su modi di bere forse diversi, giusto una annotazione.

P. S. ho strappato un Ragnaie 2012 giorni fa, ma per motivi esterni per così dire. Per me lo avrei aspettato ancora un anno o due.

Purtroppo dipende anche dalle scorte in cantina, le bottiglie piú vecchie vecchie ormai restano per occasioni speciali.
Per fare "sfide" ci vogliono vini stessa annata, denominazione e fascia prezzo, diventa piú difficile con annate pre 2000, spesso le ho fatte in passato.
Comunque mi piace bere nebbiolo o sangiovese anche entro i dieci anni, quando é al massimo la componente più fruttata, piú esuberante. Daccordo con te che tutte le bottiglie stappate ieri dureranno almeno un decennio ancora.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda gianni femminella » 21 ott 2019 20:20

.
Ultima modifica di gianni femminella il 21 ott 2019 20:35, modificato 1 volta in totale.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda gianni femminella » 21 ott 2019 20:33

Non mi riferivo in particolare a questa bevuta di confronto tra etichette pari annata, quanto alla sensazione che, in generale, ti piacciano anche vini molto giovani. Più di quanto piacciano a me.
Si fa per parlare ovviamente.
Viceversa c'è un mio caro amico, abbastanza noto da queste parti, che aspetta a stappare fino all'ultimo, contando più sulle doti di fondo che sulle caratteristiche di prontezza.
Poi dipende, come dici tu, anche da cosa hai in cantina, e da altri fattori. Ciascuno di noi ha la propria strategia e le proprie scorte.

Un caro saluto
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 21 ott 2019 20:43

gianni femminella ha scritto:Non mi riferivo in particolare a questa bevuta di confronto tra etichette pari annata, quanto alla sensazione che, in generale, ti piacciano anche vini molto giovani. Più di quanto piacciano a me.
Si fa per parlare ovviamente.
Viceversa c'è un mio caro amico, abbastanza noto da queste parti, che aspetta a stappare fino all'ultimo, contando più sulle doti di fondo che sulle caratteristiche di prontezza.
Poi dipende, come dici tu, anche da cosa hai in cantina, e da altri fattori. Ciascuno di noi ha la propria strategia e le proprie scorte.

Un caro saluto

Un caro saluto anche a te.
Premesso che se riesce a tenere la forma nulla può dare più sfaccettature al naso e lussuria al palato di un vino che ha potuto invecchiare bene almeno vent'anni, lustro più lustro meno a seconda del vitigno. Per esempio il pinot nero anche di grand cru non mi piace sentirlo troppo evoluto anche se ho provato più volte quel piacere a parità di vino e qualità annata scelgo uno di dieci anni più giovane.
Poi però a volte cosa aprire è anche una scelta dovuta a un mix di fattori, soprattutto la quantità di vini comprati di persona decenni fa e conservati come si deve ma anche l'abbinamento, i gusti degli amici presenti, il trip del momento. In più negli ultimi diciamo dieci quindici anni vi sono stati notevoli miglioramenti in zone ex famose, in zone nobili, c'è tanto novitarismo e per capire bisogna berli anche giovani, chissà in quanti reggeranno il minimo del quarto di secolo...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda gianni femminella » 21 ott 2019 21:32

Il lungo invecchiamento sembra anche a me prerogativa di pochi ( relativamente) , se è questo che intendi. Bevo abbastanza di frequente brunello, con meno di 10 anni sulle spalle, e sono già belli levigati.
Per questi il quarto di secolo forse sarà un traguardo ambizioso.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 21 ott 2019 21:43

gianni femminella ha scritto:Il lungo invecchiamento sembra anche a me prerogativa di pochi ( relativamente) , se è questo che intendi. Bevo abbastanza di frequente brunello, con meno di 10 anni sulle spalle, e sono già belli levigati.
Per questi il quarto di secolo forse sarà un traguardo ambizioso.

Temo sia anche un fatto legato al consumo, generalizzando si può dire che un tempo i produttori (e oggi molti ancora) facevano vini per durare, il mercato dal lato business oggi chiede vini pronti da consumare e sostitutire presto con l'annata successiva. Poi essendo aumentati i consumi anche presso fasce più giovani e impreparate al discorso tradizione, si deve cercare di colpire e accaparrarsi il consumatore fin da subito e allora vai di vini piú immediati.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda giacomo » 21 ott 2019 21:48

Grazie delle note all’oste, anche per il motivo personalistico che sono vini nelle mie corde e nella mia cantina.
Molto bella anche la digressione successiva.
Grazie, anche per la bella semantica, a volte bistrattata.

Saluti. G
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Andyele » 21 ott 2019 22:04

gianni femminella ha scritto:
P. S. ho strappato un Ragnaie 2012 giorni fa


T’aveva fatto proprio incazzare il Campinoti è!
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Messaggioda l'oste » 22 ott 2019 17:35

giacomo ha scritto:Grazie delle note all’oste, anche per il motivo personalistico che sono vini nelle mie corde e nella mia cantina.
Molto bella anche la digressione successiva.
Grazie, anche per la bella semantica, a volte bistrattata.

Saluti. G

Grazie a te per seguire questo vecchio thread, ogni tanto lo riesumo per raccontare.
In effetti potrebbe essere interessante ragionare se possiamo azzardare che ci siano vini fatti per essere subito pronti e altri magari piú ostici da giovani ma longevi come Matusalemme, questo a prescindere dal vitigno, diciamo scelta del produttore in base al suo mercato potenziale.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 08 dic 2019 02:48

Un po' di vini random dell'ultimo periodo, solo quelli che nel mio gusto mi hanno colpito, in qualche modo.

Uno 2016 - Carleone quarta volta con questo vino, in crescendo. Profumi tridimensionali, con i riconoscibili del sangiovese a corona, incastonata da pietre aromatiche varie e numerose, pulito, stupefacente persino visto che il palato corrisponde in pulizia, tensione, ricchezza. Questo signor Guercio ha qualcosa che mi fa pensare ai manici artigiani moderni con radici antiche. Piaciuto un bel po'

Flaccianello della Pieve 1999 - Fontodi visto che dall'ultima nuova annata pompata non lo comprerò più, attacco le scorte, risibili ormai. Ancora grande frutto croccante con una speziatura tostata in alternanza, i profumi fan venire voglia di grigliata di carne, il palato anche, ancora teso, lungo, senza amarognolino finale, che sta piú sul dolce acido con corpo. Piaciuto

Barolo 2010 - Massolino, apre sulla viola, la rosa, il manuale del barolo old classic, un frutto ancora pieno che non cade nel sotto spirito ma resta floreale, se possibile. Bocca non esagerata, un po' mi stupisce e mi piace piú dei Massolino troppo tutto. Qui grande equilibrio naso e bocca, barolo da meditare ma anche da bere senza freni. Piaciuto proprio

Sassella vigna Regina 2009 - Ar.pe.pe. si sente il nebbiolo al primo olfatto, ma si sente anche che é un nebbiolo diverso, un balsamico floreale di bosco, una lieve per me imperfezione al palato dove sulal lingua lascia come polvere e un sentore di cassetto chiuso, quasi impercettibile ma speravo in una bocca piú ricca, gaudente. Piaciutino

Pian del Ciampolo 2016 - Montevertine non ho amato il 2015 lento e grosso, mentre mi berrei una magnum del '16, perfetto simbolo di come mi garba il Ciampolo, schietto, goloso, mai banale, classico, come appunto un Chianti. Piaciuto

Petite Selve 2016 - Chateau de la Selve piccolo prezzo per gran piccolo vino. Biodinamico dalle Ardeche, grenache, cinsault e altro. Pulitissimo nei profumi, lucido, fruttino e sanguino, balsamico il giusto, bocca da peso medio, fresca, equilibrata, golosa. Una conferma tra i miei vini quotidiani. Piaciuto
Ultima modifica di l'oste il 08 dic 2019 19:07, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Roland » 08 dic 2019 11:54

l'oste ha scritto:Un po' di vini random dell'ultimo periodo, solo quelli che nel mio gusto mi hanno colpito, in qualche modo.

Uno 2017 - Carleone quarta volta con questo vino, in crescendo. Profumi tridimensionali, con i riconoscibili del sangiovese a corona, incastonata da pietre aromatiche varie e numerose, pulito, stupefacente persino visto che il palato corrisponde in pulizia, tensione, ricchezza. Questo signor Guercio ha qualcosa che mi fa pensare ai manici artigiani moderni con radici antiche. Piaciuto un bel po'

Flaccianello della Pieve 1999 - Fontodi visto che dall'ultima nuova annata pompata non lo comprerò più, attacco le scorte, risibili ormai. Ancora grande frutto croccante con una speziatura tostata in alternanza, i profumi fan venire voglia di grigliata di carne, il palato anche, ancora teso, lungo, senza amarognolino finale, che sta piú sul dolce acido con corpo. Piaciuto

Barolo 2010 - Massolino, apre sulla viola, la rosa, il manuale del barolo old classic, un frutto ancora pieno che non cade nel sotto spirito ma resta floreale, se possibile. Bocca non esagerata, un po' mi stupisce e mi piace piú dei Massolino troppo tutto. Qui grande equilibrio naso e bocca, barolo da meditare ma anche da bere senza freni. Piaciuto proprio

Sassella vigna Regina 2009 - Ar.pe.pe. si sente il nebbiolo al primo olfatto, ma si sente anche che é un nebbiolo diverso, un balsamico floreale di bosco, una lieve per me imperfezione al palato dove sulal lingua lascia come polvere e un sentore di cassetto chiuso, quasi impercettibile ma speravo in una bocca piú ricca, gaudente. Piaciutino

Pian del Ciampolo 2016 - Montevertine non ho amato il 2015 lento e grosso, mentre mi berrei una magnum del '16, perfetto simbolo di come mi garba il Ciampolo, schietto, goloso, mai banale, classico, come appunto un Chianti. Piaciuto

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Cao Andrea, sicuro dell'annata dell' uno ?
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 08 dic 2019 19:06

Roland ha scritto:
l'oste ha scritto:Un po' di vini random dell'ultimo periodo, solo quelli che nel mio gusto mi hanno colpito, in qualche modo.

Uno 2017 - Carleone quarta volta con questo vino, in crescendo. Profumi tridimensionali, con i riconoscibili del sangiovese a corona, incastonata da pietre aromatiche varie e numerose, pulito, stupefacente persino visto che il palato corrisponde in pulizia, tensione, ricchezza. Questo signor Guercio ha qualcosa che mi fa pensare ai manici artigiani moderni con radici antiche. Piaciuto un bel po'

Flaccianello della Pieve 1999 - Fontodi visto che dall'ultima nuova annata pompata non lo comprerò più, attacco le scorte, risibili ormai. Ancora grande frutto croccante con una speziatura tostata in alternanza, i profumi fan venire voglia di grigliata di carne, il palato anche, ancora teso, lungo, senza amarognolino finale, che sta piú sul dolce acido con corpo. Piaciuto

Barolo 2010 - Massolino, apre sulla viola, la rosa, il manuale del barolo old classic, un frutto ancora pieno che non cade nel sotto spirito ma resta floreale, se possibile. Bocca non esagerata, un po' mi stupisce e mi piace piú dei Massolino troppo tutto. Qui grande equilibrio naso e bocca, barolo da meditare ma anche da bere senza freni. Piaciuto proprio

Sassella vigna Regina 2009 - Ar.pe.pe. si sente il nebbiolo al primo olfatto, ma si sente anche che é un nebbiolo diverso, un balsamico floreale di bosco, una lieve per me imperfezione al palato dove sulal lingua lascia come polvere e un sentore di cassetto chiuso, quasi impercettibile ma speravo in una bocca piú ricca, gaudente. Piaciutino

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Cao Andrea, sicuro dell'annata dell' uno ?


2016 Gianni, hai ragione, mi ero confuso con il Guercio bevuto il mese scorso.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 20 gen 2020 20:10

Ieri, con una Chinoise, "la bourgoignonne col brodo", tagli di carne spettacolari di un amico macellaio, dal classico filetto di scottona, scamone, filetto di toro, fettine di kobe con marezzatura 50% bianca 50% rossa. In cinque persone sono andate:

Barbaresco Rabajá riserva 2013 - Cortese, giovane da aspettare almeno cinque anni ancora, eppure, sará che inizio ad essere goloso di nebbiolo non troppo invecchiato che ho giá dato tanto. Naso bellissimo, pulizia, palette ben definita tra frutto qncora carnoso, rosa, una grafite fumosa, un tartufino a capolino e il tutto con una bocca piena, non grossa ma appagante, il tannino graffia tanto, il produttore è così, ma con il kobe è stato amore. Piaciuto un bel po'

Montevertine 2013 - Montevertine parte sussurrato al naso, sembra scontroso, forse fase di chiusura, del resto il fratello maggiore pari annata bevuto a Natale é un monolite oggi. Comunque poi si apre un bel fiore/frutto ma non spinge in ampiezza e volume, rimane delizioso ma delicato. Molta ma molta più goduria al palato, nervoso quanto serve, tannini sciolti nel sale, ritorna il frutto più ricco che al naso. Perfetto con il filetto di scottona. Piaciuto

Chambolle Musigny 2013 - Ghislaine Barthod il naso fa piroette e si diverte, tanti registri, c'è l'incensino esotico, un po' di ematico, fruttini. Peccato che é un village e la bocca lo rivela, di sicuro penalizzato dal nebbiolo e dal sangiovese vicini, ma aspettavo più presenza di ciccia oltre all'aciditá, forse l'annata non proprio ricca, forse il manico sempre gentile. Si abbina bene a tutte le carni ma senza accasarsi seriamente. Piaciuto abbastanza
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Messaggioda l'oste » 01 apr 2020 02:11

Mettendo insieme due festeggiamenti in uno', compleanno del figlio minore e anniversario, occasione per mangiare e stappare.
Siccome oltre a tartare di scottona e un paio di tomette di formaggio di capra, il piatto clou era la carbonara, si è partiti con il vino più top.

Trebbiano Valentini 2007 sapido alla prima nasata, poi cresce un floreale quasi balsamico, ricco di sfumature, in bocca si allarga, per rendere l'idea, non aggredisce, un divano di piacere, fa il piacione a modo suo, un gigante. Piaciuto molto.

Cantina del Signore La Crotta 2016 Spanna, scopertina nuova, profuma di rose e radici fresche, come un Gattinara leggero, un nebbiolo gentile ma di tutto rispetto anche al palato. Paiciuto

Chianti Classico riserva 2016 Maurizio Alongi, per chi beve da tanti anni, c'è un descrittore che non è un descrittore, lo senti nella prima frazione di secondo poi arrivano le sensazioni più precise ma al primissimo colpo senti che profuma di buono. Ecco. E poi vengono pure tanti descrittori e la bocca ne è sedotta. Piaciuto proprio
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Messaggioda vinogodi » 01 apr 2020 08:45

l'oste ha scritto:Mettendo insieme due festeggiamenti in uno', compleanno del figlio minore e anniversario, occasione per mangiare e stappare.
Siccome oltre a tartare di scottona e un paio di tomette di formaggio di capra, il piatto clou era la carbonara, si è partiti con il vino più top.

Trebbiano Valentini 2007 sapido alla prima nasata, poi cresce un floreale quasi balsamico, ricco di sfumature, in bocca si allarga, per rendere l'idea, non aggredisce, un divano di piacere, fa il piacione a modo suo, un gigante. Piaciuto molto.

Cantina del Signore La Crotta 2016 Spanna, scopertina nuova, profuma di rose e radici fresche, come un Gattinara leggero, un nebbiolo gentile ma di tutto rispetto anche al palato. Paiciuto

Chianti Classico riserva 2016 Maurizio Alongi, per chi beve da tanti anni, c'è un descrittore che non è un descrittore, lo senti nella prima frazione di secondo poi arrivano le sensazioni più precise ma al primissimo colpo senti che profuma di buono. Ecco. E poi vengono pure tanti descrittori e la bocca ne è sedotta. Piaciuto proprio
...mio Dio ... che non ti leggano le forze dell'ordine , Oste . Tutti i locali sono chiusi (anche le osterie) per disposizione ministeriale !!!!!!
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Messaggioda l'oste » 01 apr 2020 16:05

vinogodi ha scritto:
l'oste ha scritto:Mettendo insieme due festeggiamenti in uno', compleanno del figlio minore e anniversario, occasione per mangiare e stappare.
Siccome oltre a tartare di scottona e un paio di tomette di formaggio di capra, il piatto clou era la carbonara, si è partiti con il vino più top.

Trebbiano Valentini 2007 sapido alla prima nasata, poi cresce un floreale quasi balsamico, ricco di sfumature, in bocca si allarga, per rendere l'idea, non aggredisce, un divano di piacere, fa il piacione a modo suo, un gigante. Piaciuto molto.

Cantina del Signore La Crotta 2016 Spanna, scopertina nuova, profuma di rose e radici fresche, come un Gattinara leggero, un nebbiolo gentile ma di tutto rispetto anche al palato. Paiciuto

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...mio Dio ... che non ti leggano le forze dell'ordine , Oste . Tutti i locali sono chiusi (anche le osterie) per disposizione ministeriale !!!!!!

Marco credo che per ora non siano vietate le cenette con moglie e figli a casa...
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Messaggioda vinogodi » 01 apr 2020 16:23

l'oste ha scritto:
vinogodi ha scritto:
l'oste ha scritto:Mettendo insieme due festeggiamenti in uno', compleanno del figlio minore e anniversario, occasione per mangiare e stappare.
Siccome oltre a tartare di scottona e un paio di tomette di formaggio di capra, il piatto clou era la carbonara, si è partiti con il vino più top.

Trebbiano Valentini 2007 sapido alla prima nasata, poi cresce un floreale quasi balsamico, ricco di sfumature, in bocca si allarga, per rendere l'idea, non aggredisce, un divano di piacere, fa il piacione a modo suo, un gigante. Piaciuto molto.

Cantina del Signore La Crotta 2016 Spanna, scopertina nuova, profuma di rose e radici fresche, come un Gattinara leggero, un nebbiolo gentile ma di tutto rispetto anche al palato. Paiciuto

Chianti Classico riserva 2016 Maurizio Alongi, per chi beve da tanti anni, c'è un descrittore che non è un descrittore, lo senti nella prima frazione di secondo poi arrivano le sensazioni più precise ma al primissimo colpo senti che profuma di buono. Ecco. E poi vengono pure tanti descrittori e la bocca ne è sedotta. Piaciuto proprio
...mio Dio ... che non ti leggano le forze dell'ordine , Oste . Tutti i locali sono chiusi (anche le osterie) per disposizione ministeriale !!!!!!

Marco credo che per ora non siano vietate le cenette con moglie e figli a casa...
...no , non dicevo quelle... è che le stai postando su "cronache d'osteria" , quindi chi ti legge pensa che lo stai facendo da un locale pubblico ... :lol:
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l'oste
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 01 apr 2020 17:35

vinogodi ha scritto:
l'oste ha scritto:
vinogodi ha scritto:
l'oste ha scritto:Mettendo insieme due festeggiamenti in uno', compleanno del figlio minore e anniversario, occasione per mangiare e stappare.
Siccome oltre a tartare di scottona e un paio di tomette di formaggio di capra, il piatto clou era la carbonara, si è partiti con il vino più top.

Trebbiano Valentini 2007 sapido alla prima nasata, poi cresce un floreale quasi balsamico, ricco di sfumature, in bocca si allarga, per rendere l'idea, non aggredisce, un divano di piacere, fa il piacione a modo suo, un gigante. Piaciuto molto.

Cantina del Signore La Crotta 2016 Spanna, scopertina nuova, profuma di rose e radici fresche, come un Gattinara leggero, un nebbiolo gentile ma di tutto rispetto anche al palato. Paiciuto

Chianti Classico riserva 2016 Maurizio Alongi, per chi beve da tanti anni, c'è un descrittore che non è un descrittore, lo senti nella prima frazione di secondo poi arrivano le sensazioni più precise ma al primissimo colpo senti che profuma di buono. Ecco. E poi vengono pure tanti descrittori e la bocca ne è sedotta. Piaciuto proprio
...mio Dio ... che non ti leggano le forze dell'ordine , Oste . Tutti i locali sono chiusi (anche le osterie) per disposizione ministeriale !!!!!!

Marco credo che per ora non siano vietate le cenette con moglie e figli a casa...
...no , non dicevo quelle... è che le stai postando su "cronache d'osteria" , quindi chi ti legge pensa che lo stai facendo da un locale pubblico ... :lol:

Ah ah, non ci ero arrivato, ho postato qui per riesumare un po' il thread.
Lavoro smart solo al mattino quindi pomeriggi in cucina, per oggi c'è una focaccia genovese in lievitazione da ore dopo aver fatto lievitare prima la biga. Fará da antipasto a mo' di bruschetta con pomodorini olio e basilico che stan giá marinando e con una "bresaola" di cervo che mi intriga molto.
Ho appena tagliato le pappardelle fatte anche con uova di anatra mentre do' un occhio ai pezzi di faraona a fine cottura che poi sminuzzata e ripassata con erbe e verdurine a dadinini diventerá un ragù da celebrare appunto con le pappardelle con l'aggiunta dei suoi fegatini saltati a parte in burro e brandy..
Ho previsto solo un bianco (altoatesino?) e un pinot nero per la cena. Ora vado a scegliere.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda vinogodi » 01 apr 2020 22:50

l'oste ha scritto:
vinogodi ha scritto:
l'oste ha scritto:
vinogodi ha scritto:
l'oste ha scritto:Mettendo insieme due festeggiamenti in uno', compleanno del figlio minore e anniversario, occasione per mangiare e stappare.
Siccome oltre a tartare di scottona e un paio di tomette di formaggio di capra, il piatto clou era la carbonara, si è partiti con il vino più top.

Trebbiano Valentini 2007 sapido alla prima nasata, poi cresce un floreale quasi balsamico, ricco di sfumature, in bocca si allarga, per rendere l'idea, non aggredisce, un divano di piacere, fa il piacione a modo suo, un gigante. Piaciuto molto.

Cantina del Signore La Crotta 2016 Spanna, scopertina nuova, profuma di rose e radici fresche, come un Gattinara leggero, un nebbiolo gentile ma di tutto rispetto anche al palato. Paiciuto

Chianti Classico riserva 2016 Maurizio Alongi, per chi beve da tanti anni, c'è un descrittore che non è un descrittore, lo senti nella prima frazione di secondo poi arrivano le sensazioni più precise ma al primissimo colpo senti che profuma di buono. Ecco. E poi vengono pure tanti descrittori e la bocca ne è sedotta. Piaciuto proprio
...mio Dio ... che non ti leggano le forze dell'ordine , Oste . Tutti i locali sono chiusi (anche le osterie) per disposizione ministeriale !!!!!!

Marco credo che per ora non siano vietate le cenette con moglie e figli a casa...
...no , non dicevo quelle... è che le stai postando su "cronache d'osteria" , quindi chi ti legge pensa che lo stai facendo da un locale pubblico ... :lol:

Ah ah, non ci ero arrivato, ho postato qui per riesumare un po' il thread.
Lavoro smart solo al mattino quindi pomeriggi in cucina, per oggi c'è una focaccia genovese in lievitazione da ore dopo aver fatto lievitare prima la biga. Fará da antipasto a mo' di bruschetta con pomodorini olio e basilico che stan giá marinando e con una "bresaola" di cervo che mi intriga molto.
Ho appena tagliato le pappardelle fatte anche con uova di anatra mentre do' un occhio ai pezzi di faraona a fine cottura che poi sminuzzata e ripassata con erbe e verdurine a dadinini diventerá un ragù da celebrare appunto con le pappardelle con l'aggiunta dei suoi fegatini saltati a parte in burro e brandy..
Ho previsto solo un bianco (altoatesino?) e un pinot nero per la cena. Ora vado a scegliere.
...quando ci si rivede?
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda ORSO85 » 02 apr 2020 08:09

l'oste ha scritto:
vinogodi ha scritto:
l'oste ha scritto:
vinogodi ha scritto:
l'oste ha scritto:Mettendo insieme due festeggiamenti in uno', compleanno del figlio minore e anniversario, occasione per mangiare e stappare.
Siccome oltre a tartare di scottona e un paio di tomette di formaggio di capra, il piatto clou era la carbonara, si è partiti con il vino più top.

Trebbiano Valentini 2007 sapido alla prima nasata, poi cresce un floreale quasi balsamico, ricco di sfumature, in bocca si allarga, per rendere l'idea, non aggredisce, un divano di piacere, fa il piacione a modo suo, un gigante. Piaciuto molto.

Cantina del Signore La Crotta 2016 Spanna, scopertina nuova, profuma di rose e radici fresche, come un Gattinara leggero, un nebbiolo gentile ma di tutto rispetto anche al palato. Paiciuto

Chianti Classico riserva 2016 Maurizio Alongi, per chi beve da tanti anni, c'è un descrittore che non è un descrittore, lo senti nella prima frazione di secondo poi arrivano le sensazioni più precise ma al primissimo colpo senti che profuma di buono. Ecco. E poi vengono pure tanti descrittori e la bocca ne è sedotta. Piaciuto proprio
...mio Dio ... che non ti leggano le forze dell'ordine , Oste . Tutti i locali sono chiusi (anche le osterie) per disposizione ministeriale !!!!!!

Marco credo che per ora non siano vietate le cenette con moglie e figli a casa...
...no , non dicevo quelle... è che le stai postando su "cronache d'osteria" , quindi chi ti legge pensa che lo stai facendo da un locale pubblico ... :lol:

Ah ah, non ci ero arrivato, ho postato qui per riesumare un po' il thread.
Lavoro smart solo al mattino quindi pomeriggi in cucina, per oggi c'è una focaccia genovese in lievitazione da ore dopo aver fatto lievitare prima la biga. Fará da antipasto a mo' di bruschetta con pomodorini olio e basilico che stan giá marinando e con una "bresaola" di cervo che mi intriga molto.
Ho appena tagliato le pappardelle fatte anche con uova di anatra mentre do' un occhio ai pezzi di faraona a fine cottura che poi sminuzzata e ripassata con erbe e verdurine a dadinini diventerá un ragù da celebrare appunto con le pappardelle con l'aggiunta dei suoi fegatini saltati a parte in burro e brandy..
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