Messaggioda l'oste » 20 dic 2009 20:26
Ieri, pomeriggio e cena con tanti amici, giochi e bimbi, ma anche qualcosa da grandi, come la finale del campionato del mondo per club, vinto dal Barcelona.
C'era qualche bel vinello, per fortuna nella cerchia di amici c'è qualche appassionato, anche se per quelli meno fissati, ormai temo di essere una specie di "tassa" o di nemesi; quando devono venire a cena immagino che o vanno in sbattimento o vanno da Max. Anche se negli ultimi anni il livello delle bottiglie "aziendali" è diminuito moltissimo, qualche paradosso in bottiglia c'era anche ieri, dal novello alla freisa spumantizzata di brutto. Evito di citare i nomi, per pudore.
Comunque, con salamelle, pasta di salame d'antipasto, poi paccheri al ragù di manza, maiale, agnello, cotto lento lento "pippiando" per ore. Infine due cosciotti d'agnello (peso esatto 941 grammi a coscio) cotti al forno con patate, sulle quali sgocciolava il grassino dell'ovino.
Champagne Brut Marc Hebrart piaciuto ma bevuto di corsa in cucina
Aglianico 2007 - Donato D'Angelo, preso all'Esselunga, dopo aver letto il consiglio forumistico di andrea. Bel vino, il prezzo € 4,7, ne fa un campioncino q/p. Profumi netti e aperti, floreali e sanguingni, poi magari dopo un ora esce un po' di frutto scuro a coprire, ma rimane comunque fresco grazie ad una bocca sapida e di buona struttura tannica. Persistenza medio corta, ma a queste cifre... E con i salumi all'inzio due bottiglie finite e faville in abbinamento. Piaciutello
Chateau Margaux 1977 - Margaux, non ci siamo, non è lui. Sarà l'annata poco poco celebre, saranno gli anni, ma dubito possa essere mai stato sui suoi alti livelli abituali. Al naso ancora ancora regala brezze balsamiche e spezie affumicate, non ampi e ricchi, ma i profumi ci sono. E' la bocca che paga di più il giudizio, molle, quel poco di acidità va in giro a sprazzi incostanti. Tannini completamente persi e persistenza media con, almeno quello, ritorno piacevole di frutto in bocca. Piaciuto poco
Chateau Palmer 1996 - Margaux qui invece andiamo bene assai. Colore più scuro, pieno, così i profumi, ricchi e ampi in un mix equilibrato tra frutto e spezie, niente peperone, un po' di tabacco scuro. In bocca è in salita, durerà ancora parecchio tempo, si sente la presa sul palato, fresca, con i tannini delicati, grande centro bocca e finale persistente e ricco, da schiocco della lingua. Piaciuto molto.
Sassicaia 1993 - Tenuta San Guido meglio il '93 non lo diventerà più. Attenzione, è ancora in sella, sull'altopiano della longevità, lo scollinamento è lontano. Ma, per averne bevute altre tre nel tempo, credo che il suo trend sia questo. Un Sassicaia fine e delicato, morbido al palato dove i tannini non hanno quasi mai graffiato forte, anche uscito da poco lo ricordo soffice. Assenza di peso ma grande finezza, soprattutto all'olfatto di spezie e una bella liquirizia al ribes (!, detto da un'amica non maniaca, ma la trovo definizione calzante a pennello). In bocca è meno complesso, ma persistenza lunga e fruttato-balsamica. Piaciuto.
Barbaresco Martinenga 1982 - Marchesi di Gresy, se non le avessi prese di persona molti anni fa in azienda, penserei ad una ricolmatura con un vino di almeno dieci anni più giovane. Colore mattone rosso più scuro che scarico, poco fondo. Straordinario ventaglio di profumi dal cioccolato al frutto ricco, al balsamico, leggermente fumè, intenso, pieno. In bocca prende tutto lo spazio, compatto, armonico, da volerlo bere all'infinito. Persiste nel palato e nella memoria. Piaciuto moltissimo, quasi infinitamente.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.
Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini