CRONACHE D'OSTERIA

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l'oste
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 06 ago 2011 22:36

diego ha scritto:
l'oste ha scritto:
diego ha scritto:Produttori che visiteri volentieri (anzi ri-visiterei nel caso del secondo):

Château Sainte-Anne
Proprietario: Françoise DUTHEIL DE LA ROCHERE
83330 Sainte-Anne-d'Evenos
Tel : +33 (0)494903540


Domaine de Trevallon
Proprietario : Françoise DUTHEIL DE LA ROCHERE
Proprietario: Eloi Dürrbach
13103 SAINT-ETIENNE-DU-GRES
Tel.: +33 (0) 4.90.49.06.00
Fax: +33 (0) 4.90.49.02.17

Vedo che Trevallon te lo consigila anche l'oste, lascio la segnalazione per i recapiti :wink:

Tu che sei spesso "di zona" conoscerai sicuramente qualche altro nome recente emergente, purtroppo non faccio visite in zona da parecchio e a parte qualche Bandol q/p, di "provenzali" ne ho bevuti pochi ultimamente.
Trevallon credo sia ancora il top della zona, soprattutto per la capacità di reggere il tempo e di avere profondità di annate abbastanza reperibili; forse ho ancora una vecchia bottiglia anni '90, magari anche un '89, controllerò...


Apperò! Mai bevute bottiglie di Trevallon così vecchie purtroppo.
No, mannaggia, in realtà pur andando spesso in Francia faccio meno visite enoiche di quanto vorrei...quindi non ho nomi freschi...

Questo non è assolutamente male.
Con una insalatona mista con croutons, bacon saltato, salsa di senape, formaggio di capra, noci, stasera mi sono aperto una bottiglia presa un annetto fa in un viaggetto provençale e mi sto bevendo proprio ora in diretta il Baux de Provence Rouge le Roucas 2006 - Domaine Hauvette, è un 60% grenache, 20% syrah e cabernet-sauvignon, il produttore è bio.
Aromaticamente è molto ricco, profumi di frutto maturo e erbe, mineralità, leggeri sentori "grigliosi" affumicati con carne. Bocca piena, più densa che dritta, vino gourmand e abbastanza concentrato. Può durare ancora un bel po'. Piaciuto abbastanza.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda paperofranco » 07 ago 2011 00:38

l'oste ha scritto:
albi ha scritto:Visto che è ancora rimasto nel titolo, Bob Dylan torna in concerto a Milano il 14 novembra al forum di Assago con nientecocòdimeno che Mark Knopfler.
Biglietto accattato, costa come un buon Fourrier e quindi ne vale la pena :)

Dylan oltre che nel titolo è sempre nel cuore, quindi si può citare sempre, anche ove e quando non c'entrasse...
Presi anch'io i biglietti, saremo un gruppetto di 5-6 amici e abbiamo preso quelli in piedi giù, davanti al palco.
Speriamo che oltre ai set con le due band, alla fine Dylan e Knopfler suonino qualcosa insieme...


...il 14 novembre dovrebbe essere un lunedì, ci provo....
....se sapessi che alla fine si mettono vicini, uno al pianoforte e uno alla chitarra, e attaccano: "seen the arrow on the doorpost, saying this land is condemned, all the way from New Orleans to Jerusalem. I traveled through East Texas, where many martyrs fell, and i know no one can sing the blues like Blind Willie Mc Tell...
ci verrei a piedi da Poggibonsi...
....mamma mia ragazzi, mi vengono i brividi solo a pensare a quelle note e a quella voce...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 07 ago 2011 23:18

Oggi a pranzo, per un'occasione molto speciale, con vari antipastini finger (peperoncini ripieni, involtini "alla parmigiana") orecchiette "con le braciole", piatto tipico pugliese e formaggio pecorino Moliterno stagionato.
Complice una pioggia rinfrescante si sono potuti stappare i rossi:

Champagne Grand Annèe - Bollinger
Puligny-Montrachet 1er Cru Les Caillerets 2004 - Henri Boillot
Sassicaia 2001 - Tenuta San Guido
Echezeaux 2001 - Renè Engel
Brunello di Montalcino ris.2001 - Soldera


Tutti i vini hanno risposto alle aspettative, a parte un'Apparita 2001 nc per un tappo-muffettoso: piaciuto il Bollinger, piaciuto un bel po' il Cailleret e piaciuti moltissimo i tre rossi. A fare la ceretta alle pulci forse Soldera superiore di un pelino, ino ino.
Ma non si mercanteggia con le emozioni...
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Marco » 08 ago 2011 12:09

l'oste ha scritto:
diego ha scritto:
l'oste ha scritto:
diego ha scritto:Produttori che visiteri volentieri (anzi ri-visiterei nel caso del secondo):

Château Sainte-Anne
Proprietario: Françoise DUTHEIL DE LA ROCHERE
83330 Sainte-Anne-d'Evenos
Tel : +33 (0)494903540


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Fax: +33 (0) 4.90.49.02.17

Vedo che Trevallon te lo consigila anche l'oste, lascio la segnalazione per i recapiti :wink:

Tu che sei spesso "di zona" conoscerai sicuramente qualche altro nome recente emergente, purtroppo non faccio visite in zona da parecchio e a parte qualche Bandol q/p, di "provenzali" ne ho bevuti pochi ultimamente.
Trevallon credo sia ancora il top della zona, soprattutto per la capacità di reggere il tempo e di avere profondità di annate abbastanza reperibili; forse ho ancora una vecchia bottiglia anni '90, magari anche un '89, controllerò...


Apperò! Mai bevute bottiglie di Trevallon così vecchie purtroppo.
No, mannaggia, in realtà pur andando spesso in Francia faccio meno visite enoiche di quanto vorrei...quindi non ho nomi freschi...

Questo non è assolutamente male.
Con una insalatona mista con croutons, bacon saltato, salsa di senape, formaggio di capra, noci, stasera mi sono aperto una bottiglia presa un annetto fa in un viaggetto provençale e mi sto bevendo proprio ora in diretta il Baux de Provence Rouge le Roucas 2006 - Domaine Hauvette, è un 60% grenache, 20% syrah e cabernet-sauvignon, il produttore è bio.
Aromaticamente è molto ricco, profumi di frutto maturo e erbe, mineralità, leggeri sentori "grigliosi" affumicati con carne. Bocca piena, più densa che dritta, vino gourmand e abbastanza concentrato. Può durare ancora un bel po'. Piaciuto abbastanza.



Letto e appuntato tutto in modo scrupoloso...grazie Oste e grazie Diego.

Spero che la vacanza scelta e programmata dalla moglie possa regalare anche qualche sussulto enoico.
Se hai lasciato qualche buffo in qualche locale dimmi che passo io a chiudere i conti, dopo tutti questi consigli sarebbe il minimo...

p.s.(digressione calcistica a tema)Ad Arles non volevo passare, poi ho visto a chi ha dato i natali ed allora...non solo ci passo ma indosserò anche la sua maglia per l'occasione !
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 09 ago 2011 21:06

Marco ha scritto:Letto e appuntato tutto in modo scrupoloso...grazie Oste e grazie Diego.

Spero che la vacanza scelta e programmata dalla moglie possa regalare anche qualche sussulto enoico.
Se hai lasciato qualche buffo in qualche locale dimmi che passo io a chiudere i conti, dopo tutti questi consigli sarebbe il minimo...

p.s.(digressione calcistica a tema)Ad Arles non volevo passare, poi ho visto a chi ha dato i natali ed allora...non solo ci passo ma indosserò anche la sua maglia per l'occasione !

Buone vacanze e buone bevute, cercando un pochino, non mancheranno.
Arles è bellissima e non solo per l'Anfiteatro e Cissè.
Vai tranquillo, non lascio in giro "buffi", appartengo alla categoria "mani bucate" più che ai "braccini"...
Però, un'occasione importante da festeggiare ce l'ho, se proprio insisti per prendere una bottiglia da spedirmi ti mando l'indirizzo.

Sorriso.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Marco » 30 ago 2011 10:10

l'oste ha scritto:
Marco ha scritto:Letto e appuntato tutto in modo scrupoloso...grazie Oste e grazie Diego.

Spero che la vacanza scelta e programmata dalla moglie possa regalare anche qualche sussulto enoico.
Se hai lasciato qualche buffo in qualche locale dimmi che passo io a chiudere i conti, dopo tutti questi consigli sarebbe il minimo...

p.s.(digressione calcistica a tema)Ad Arles non volevo passare, poi ho visto a chi ha dato i natali ed allora...non solo ci passo ma indosserò anche la sua maglia per l'occasione !

Buone vacanze e buone bevute, cercando un pochino, non mancheranno.
Arles è bellissima e non solo per l'Anfiteatro e Cissè.
Vai tranquillo, non lascio in giro "buffi", appartengo alla categoria "mani bucate" più che ai "braccini"...
Però, un'occasione importante da festeggiare ce l'ho, se proprio insisti per prendere una bottiglia da spedirmi ti mando l'indirizzo.

Sorriso.


Con i Vostri appunti ho fatto un figurone...!
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 01 set 2011 17:15

FERMENTANTE? CON JUICIO

L'altro ieri, per festeggiare la visita di un amico, vado nella "cantinetta del giorno" per compiere il rito che tutti adoriamo, la scelta della bottiglia. Entrando sento però subito un odore di vino fuori dal normale, diverso da quel classico profumo meraviglioso che si trova nei luoghi piccoli e freschi dove stanno le bottiglie. Era proprio un profumo di vino come appena versato.
Inizio a controllare, partendo dalle bottiglie che stanno in basso, le più vecchie. E' stato allora che davanti al ripiano con alcuni vini di Valentini mi sono fermato di colpo aguzzando le narici, irrigidito. Fermo lo sguardo su una bottiglia di Montepulciano 1995, la prendo con delicatezza dalla posizione coricata e inizio ad esaminarla.
Il livello era appena sotto il collo, niente di grave, è un vino del '95 mi dico forse cercando alibi.
La capsula sopra al tappo non era umida ma mettendo il naso proprio alla sua altezza, era evidente il sentore di vino che fuoriusciva proprio da quella bottiglia. Preoccupato decido di aprirla e penso subito con dispiacere alla possibilità di dover dar ragione e statistica alle argomentazioni dei pochi critici verso questo produttore.
Il tappo è sano ed esce intatto, ma è praticamente tutto bagnato ed è indubbio che il vino fosse riuscito ad arrivare ormai quasi alla sommmità del sughero. Così decido di stappare e lo verso nel bicchierone: il colore non mostra stranezze ma non mi basta.
Nonostante con questo produttore sia consigliata un'apertura in grande anticipo per aerare il vino e quindi sia meglio attendere prima di assaggiarlo, vista la situazione particolare metto subito il naso dentro al bicchiere, paventando il peggio. Sento profumi di frutta scura, more, carne affumicata, niente difetti o ossidazione. Allora lo assaggio, più ottimista e rinfrancato dai profumi e anche qui trovo i connotati di un bel vino dalla presenza seria, diretta, ma elegante al tempo stesso, senza la senzazione di "frizzante" di cui si narra. Tiro un sospiro di sollievo e lascio la bottiglia a riposare per qualche ora, in attesa della cena. Dopo quattro ore al naso il vino era cambiato parecchio, mantenendo solo il sentore di more alle quali si erano aggiunte erbe aromatiche e balsamiche, timo e menta, poi un netto profumo d'incenso e una forte presenza di liquirizia. Per alcuni versi mi ha ricordato alcuni pinot noir di Cote de Nuits invecchiati e mi è venuto in mente il vecchie vigne di Ponsot.
Al contatto poi con il palato, il vino scivola lasciando una sensazione di forza gentile, colonizzando col suo sapore ogni parte della bocca, pulito e arrotondato, i tannini sono ben integrati e "pungono" appena, la persistenza è lunga e riporta alla mente il profilo aromatico di frutto ed erbe balsamiche. Abbinato ad una nuova ricetta di spiedini d'agnello è stato perfetto. Piaciuto proprio.
Di proposito ho voluto conservare un bicchiere per il giorno successivo e alla prova era ancora vivo, solo in bocca aveva perso un po' di grip, ma senza segni d'ossidazione.
Insomma, poche parole ed elogi che il maestro Edoardo Valentini non ne ha mai avuto bisogno.
Un grande vino e un grande grazie a chi lo ha fatto.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda gremul » 01 set 2011 17:32

l'avevo già scritto sul forum e non mi ricordo che annata bevemmo insieme ma anche a me, sorprendentemente, il Montepulciano di Valentini quelle pochissime volte che l'ho bevuto ha ricordato un grande pinot nero di Borgogna, lo immaginavo completamente diverso

mi piacerebbe riberlo..... 8)
La diversità di ognuno di noi non è un'arma per discriminare, etichettare, ma una ricchezza (P.P. Pasolini)
A Broccolino i rom eravamo noi (M. Pannella)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 01 set 2011 17:36

gremul ha scritto:l'avevo già scritto sul forum e non mi ricordo che annata bevemmo insieme ma anche a me, sorprendentemente, il Montepulciano di Valentini quelle pochissime volte che l'ho bevuto ha ricordato un grande pinot nero di Borgogna, lo immaginavo completamente diverso

mi piacerebbe riberlo..... 8)

Insieme abbiamo bevuto un ottimo 1994 portato da Aldo, penso sia quello a cui ti riferisci.
Poi un'altra volta abbiamo bevuto anche il 2000 ma il livello di godimento è stato un bel po' inferiore.
Delle annata da me bevute, purtroppo tutte post '85, quella più "borgognona" mi è sembrata la 1992, giocata su eleganza e ricchezza aromatica.
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda gremul » 01 set 2011 18:07

l'oste ha scritto:
gremul ha scritto:l'avevo già scritto sul forum e non mi ricordo che annata bevemmo insieme ma anche a me, sorprendentemente, il Montepulciano di Valentini quelle pochissime volte che l'ho bevuto ha ricordato un grande pinot nero di Borgogna, lo immaginavo completamente diverso

mi piacerebbe riberlo..... 8)

Insieme abbiamo bevuto un ottimo 1994 portato da Aldo, penso sia quello a cui ti riferisci.
Poi un'altra volta abbiamo bevuto anche il 2000 ma il livello di godimento è stato un bel po' inferiore.
Delle annata da me bevute, purtroppo tutte post '85, quella più "borgognona" mi è sembrata la 1992, giocata su eleganza e ricchezza aromatica.


si esatto 94, veramente grande boccia!!
La diversità di ognuno di noi non è un'arma per discriminare, etichettare, ma una ricchezza (P.P. Pasolini)
A Broccolino i rom eravamo noi (M. Pannella)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda arnaldo » 02 set 2011 11:29

l'oste ha scritto:IlChambolle Musigny 2006 - Pacalet
[/b]


Leggo solamente ora. Com'era ??L'hai scaraffato,decantato o cosa ?? Aveva fondi ?? Te lo chiedo perchè ho fatto una figura di m poco tempo fa portando meco un CHMUS 07 1er cru di Pacalet, che all'apertura si rivelo' torbido e iperacido ri-fermentato,quasi petillant.La bottiglia purtroppo aveva fatto un viaggio di 2 ore, di cui gli ultimi 4 km a saltellare in macchina su percorso sterrato. NOn ti racconto il dispiacere per un produttore che quelle rare volte che ho bevuto (6 o 7) dai village ai GC mi ha sempre fatto innamorare.
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 02 set 2011 12:30

arnaldo ha scritto:
l'oste ha scritto:IlChambolle Musigny 2006 - Pacalet
[/b]


Leggo solamente ora. Com'era ??L'hai scaraffato,decantato o cosa ?? Aveva fondi ?? Te lo chiedo perchè ho fatto una figura di m poco tempo fa portando meco un CHMUS 07 1er cru di Pacalet, che all'apertura si rivelo' torbido e iperacido ri-fermentato,quasi petillant.La bottiglia purtroppo aveva fatto un viaggio di 2 ore, di cui gli ultimi 4 km a saltellare in macchina su percorso sterrato. NOn ti racconto il dispiacere per un produttore che quelle rare volte che ho bevuto (6 o 7) dai village ai GC mi ha sempre fatto innamorare.

Aperto un paio d'ore prima e come faccio di solito coi Borgogna, ho levato un mezzo bicchiere e poi l'ho rimesso nella bottiglia (copyright del metodo by giama).
Chambolle 2006 bel vino, naso abbastanza ampio e gourmand, rotondo e di buona persistenza al palato e bevibilità alta, forse in generale troppo pronto per durare decenni, ma per quanto ho bevuto l'annata 2006 è in gran parte così.

A me piace la mano di Pacalet, peccato chei village costino come un 1er cru e che a volte, molte volte, si sente di più il manico che il terroir da cui provengono le uve. Ricordo ad una bevuta dove c'erano il Pommard, lo Gevrey e lo Chambolle non si riusciva a cavare fuori le differenze in modo netto, mentre tutti avevano in comune quel "marchio" aromatico-compulsivo del manico.
Piccoli Leroy crescono?
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda arnaldo » 02 set 2011 18:13

Mah se fai il bravo ti do' il nome di un buon pusher..... :wink:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 12 set 2011 10:26

Settimana di cene all'aperto con qualche bottiglia interessante e due preparazioni "nuove" in cucina, che sono venute buone buone (polpette "indiane" e polpette di coniglio, ragù di agnello).
Un po' di corsa che il lunedì è sempre una centrifuga e c'era pure l'inizio della scuola; se interessa più tardi note e ricette on demand.


Brunello di Montalcino 1990 - Col d'Orcia - piaciuto proprio

Barolo 2001 - Aurelio Settimo, piaciutino ino ino

Barbaresco Fondetta 2001- Rizzi , piaciuto proprio

Bourgogne 2007 Chevillon, piaciutello
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda Alberto » 12 set 2011 10:52

l'oste ha scritto:Barbaresco Fondetta 2001- Rizzi

Muy muy bien... :D :wink:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda sundek181 » 12 set 2011 12:25

l'oste ha scritto:S

Bourgogne 2007 Chevillon, piaciutello


Questo come l'hai trovato? Avrei intenzione di aprirlo una sera di queste.
Grazie Alessio
Pensi sempre di poter rimandare a domani...
...e se non ci fosse un domani?!?!
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda l'oste » 12 set 2011 19:43

Brunello di Montalcino 1990 - Col d'Orcia, il sangiovese non invecchia bene, direi meglio. Era l'ultima, peccato. Perchè trovarlo si trova ma la conservazione diventa importante dopo 21 anni. Dovrei recuperare le note della precedente loro '90 bevuta, perchè è ancora così, positivamente parlando. Non fa parte dei brunelli stile fuochi (e artificio), è brunello anche se non scurello, ha i profumi che ti aspetti da lui, ancora più frutto che fiori, ma c'è una struggente rosa, una piccola manciata di foglie di timo. Bello come scorre sul palato, abbastanza intenso, tondo ma dritto, sensazioni di freschezza, persistente senza strafare. Piaciuto proprio

Barolo 2001 - Aurelio Settimo, esce piacevole al naso esce dopo un'oretta, fiori secchi, un po' di radice. Nessuna imperfezione di pulizia ma è come una giornata senza vento, resta un po' lì, bonaccia. In bocca ha un sapore radicoso e contratto, manca delicatezza, tannino frustante, forse dieci anni non bastano. Piaciutino ino ino

Barbaresco Fondetta 2001- Rizzi , dei vini di Rizzi questo è la "nebbiola". Sia per il ricordo del fiore violetto che per la maggiore femminilità rispetto al fratello Boito che ho sempre trovato più profondo ma anche più duretto al palato. Fondetta invece è malioso, c'è fascino e leggerezza in ogni aspetto, al naso è floreale come Sanremo e con un palato che dopo la deglutizione rimane appena addolcito e coccolato da una persistenza medio lunga. Piaciuto proprio

Bourgogne 2007 Chevillon, sempre un bel bigino sulla Borgogna rossa, riassunto più che elementare dei classici "fruttini minerali" à la NSG, pochi strati ma precisi, piacevoli; l'acidità tira un po' di brezza sulla lingua, ma con il ragù d'agnello la bilancia si riequilibra. Non so come sarà e se sarà; adesso lo si finisce in fretta con piacere, pinot noir "più alto che largo", ma d'altronde è "solo" un bourgogne. Piaciutello.

Oltre a questi bevuti in due diverse occasioni in settimana, sabato sera ad un fiesta con grill c'erano anche Spezieri 2009 sempre di Col'd'Orcia e il Chianti Natio 2009 di Cecchi; vini da gdo, niente di memorabile per carità, ma ho trovato buono il loro rapporto qualità prezzo, direi vini ideali per quelle grigliate in cui si è in troppi e troppo pochi enomaniaci per bere fighetto.
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THE GANG IS BACK!

Messaggioda l'oste » 17 set 2011 11:06

Serata perfetta nel bosco con la ben ritrovata Gang al completo.
Anche se "fuori sede" metto qui qualche impressione generale, in attesa della lista ufficiale.
In ordine sparso, innanzitutto un bentornato al Comandante che manca anche su queste pagine da troppo tempo.
Un saluto a Paolo-petitbogho conosciuto dal vivo ed al suo taccuino bagnato dal vino.
Un plauso alla cucina della signora Gremul, anzi direi la Signora dei Ravioli e ai formaggi portati da Giovanni.

Vini dal buono all'ottimo con lotta serrata tra Chambertin 2006 di Jean Trapet e Brunello riserva 2001 di Soldera per il primo premio. Direi salomonicamente alla pari, il naso del primo caleidoscopico e la bocca del secondo magistrale.
Gran bel vino di classe ed equilibrio il Meursault 2007 1er Tissets di Roulot.
Bella prova del Giulio 2000 tra due Champagne ("quello di sinistra" o "quello di destra" nel bicchiere era proprio bono bono), dello Chambolle "village" 2006 di Roumier e del Gevrey 1er Perriere 2005 di Pacalet.
C'erano tanti altri vini, tutti fascinosi anche se con qualche piccola imprecisione, peccato per la bocca del Montrachet che risente forse dei troppi anni sull'etichetta.
Purtroppo al momento i pochi neuroni residui stanno ancora facendo la hola ai ravioli...

Sorrisone soddisfatto.
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Re: THE GANG IS BACK!

Messaggioda petitbogho » 17 set 2011 18:20

l'oste ha scritto:Serata perfetta nel bosco con la ben ritrovata Gang al completo.
Anche se "fuori sede" metto qui qualche impressione generale, in attesa della lista ufficiale.
In ordine sparso, innanzitutto un bentornato al Comandante che manca anche su queste pagine da troppo tempo.
Un saluto a Paolo-petitbogho conosciuto dal vivo ed al suo taccuino bagnato dal vino.
Un plauso alla cucina della signora Gremul, anzi direi la Signora dei Ravioli e ai formaggi portati da Giovanni.

Vini dal buono all'ottimo con lotta serrata tra Chambertin 2006 di Jean Trapet e Brunello riserva 2001 di Soldera per il primo premio. Direi salomonicamente alla pari, il naso del primo caleidoscopico e la bocca del secondo magistrale.
Gran bel vino di classe ed equilibrio il Meursault 2007 1er Tissets di Roulot.
Bella prova del Giulio 2000 tra due Champagne ("quello di sinistra" o "quello di destra" nel bicchiere era proprio bono bono), dello Chambolle "village" 2006 di Roumier e del Gevrey 1er Perriere 2005 di Pacalet.
C'erano tanti altri vini, tutti fascinosi anche se con qualche piccola imprecisione, peccato per la bocca del Montrachet che risente forse dei troppi anni sull'etichetta.
Purtroppo al momento i pochi neuroni residui stanno ancora facendo la hola ai ravioli...

Sorrisone soddisfatto.


Rientrato da poco, dal rifugio. Nottata tranquilla tranne qualche rombo proveniente dal salotto...grazie alla coppia Greg-Tien per l'ospitalità.
Ricambio i saluti Andrea, e aggiungo i miei personali anche ad Aldo. Finalmente ho incrociato i calici con altre due colonne del forum (quanto siete alti?) e finalmente rivisto Luca dopo il periodo mediorientale.

Che line-up ragazzi!
Vino della serata per me lo Chambertin 2006 di Trapet, borgogna che mette d'accordo tutti. Ad un soffio una grande riserva 2001 Soldera (Intistieti o Case Basse :lol: ). Nelle mie corde lo Chabolle 2006 di Roumier, elegante e definito, ma capitato in batteria sfortunata. Indiscutibilmente da podio Il meursault di Roulot, grande grande mano, a plasmare un vino che sa di burro, di zeste di limone, di pietre chiare e che in bocca è elegante, sapido e freschissimo, altro 2007 di alto livello, annata che odoro.
Probabilmente richiedeva maggior tempo nel bicchiere il 1er di Pacalet, partito in difficoltà con un nasino impreciso ma che offre interessanti spunti di arancia sanguinella e un tocco di incenso, vino leggermente torbido e, come si diceva al tavolo, vino in cui il produttore ha fatto sentire il proprio stile.
Peccato davvero per il Montrachet di Morey ma dopo cosi tanti anni, anche per vini di questa importanza mi pare che sia un po' come andare alla ricerca di un terno al lotto.
Buono, ma si sente essere figlio di annata minore, il Poyeux 2004 di Clos Rougeard, al naso molto animale ed erbaceo, con il tipico tocco di spezia scura ma anche con un accenno di volatile che lascia la sua scia anche in bocca. Un vino più "rustico" di quanto invece riscontrato in altre annate (2006, 2005 per esempio).
Più elegante e fine la bolla di sinistra, confermo che è piaciuta molto quella di destra, ricco, rigoroso e dotato di maggiore guizzo acido: Cuvee Louis (96/97/98) Tarlant. Buono, ma si siede un po' troppo velocemente il Giulio 2000.
Ne ho dimenticato qualcuno, ma il taccuino, come notava Andrea, è stato compromesso da una manovra vietata di Marcolandia (mi devi mezzo bicchiere di Chambertin :mrgreen: )
Complimenti vivissimi ai ravioli della signora del signore delle bolle, questa volta anche in versione brasata.

Grazie a tutti per la bellissima serata.

Alla prossima
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diego
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda diego » 18 set 2011 15:27

Che bello rivedersi nel Bosco... praticamente al gran completo! :D
Un grazie ai padroni di casa Signore delle Bolle e Signora dei Ravioli, un saluto ad Andre/oste e ad Aldo che non vedevo da un bel po', così come al redivivo Comandante che oltre a portare un sontuoso Chambertin ha portato bene alle bocce (nessun tappo).

Ecco la lista completa e qualche commento rapido:

Giulio Ferrari 2000
Champ. Clos Cazals Grand Cru 1999
Champ. Tarlant Cuvèe Louis

Giulio si conferma una bella bolla italica, l'unico paragonabile agli champagne, è buono, chiude appena amaricante. Bella versione però.
Vincitore tra le bolle, per me, e di un soffio su Tarlant: Clos Cazals, equilibrio ed eleganza ai massimi livelli. Astenersi chi ama la "cattiveria", almeno in questa annata.

Sherry Manzanilla Papirusa Lustau, mineralissimo e secchissimo, mallo di noce da manuale, naso ottimo bocca ... deve piacere il genere (sto iniziando ad abituarmi :wink: )
Meursault Les Tillets 2007 - Dom. Roulot, questo produttore non sbaglia un colpo, naso elegante (leggerissimo burro, minerale, fiori bianchi...) è però in bocca che è delicatamente inarrestabile. L'armonia dei componenti è sbalorditiva. Vincitore tra i bianchi.
Montrachet 1991 - Pierre Morey, il colore è dorato ed il naso maturo al punto giusto, polvere pirica, caramella mou, frutta gialla. In bocca l'ossidazione però prende il sopravvento.

Gevrey-Chambertin 1er cru La Perriere 2005 - P. Pacalet
Saumur Champigny Les Poyex 2004 - Clos Rougeard
Chambolle-Musigny 2006 - Roumier
Chambertin 2006 - J.L. Trapet
Brunello di Montalcino Ris. 2001 - Soldera (Lotto: LF68)
Barolo Cerequio 1982 - Marenga
Rossese di Dolceacqua Vigneti Arcagna - 1998 - Testalonga (Perrino)
Rossese di Dolceacqua Vigneti Arcagna - 1994 - Testalonga (Perrino)

Qui per me vince sul filo di lana Soldera per una bocca strepitosa. Il naso dello Chambertin era da orgasmo però!

A chiudere un vino bianco italiano del 1973 integrissimo....un Gewurtz?
Esiste una finestra specifica per esprimere compiutamente il carattere del territorio: sopra una certa resa per ettaro tale carattere si spegne, ma lo stesso accade anche sotto una certa resa per ettaro.
(Lalou Bize Leroy)
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda vittoxx » 18 set 2011 15:41

Ma dei rossese non favella niuno? :mrgreen:
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda vittoxx » 18 set 2011 15:44

l'oste ha scritto:Brunello di Montalcino 1990 - Col d'Orcia, il sangiovese non invecchia bene, direi meglio. Era l'ultima, peccato. Perchè trovarlo si trova ma la conservazione diventa importante dopo 21 anni

In azienda si trova, ad un prezzo accessibile
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda alì65 » 18 set 2011 15:51

diego ha scritto:Che bello rivedersi nel Bosco... praticamente al gran completo! :D
Un grazie ai padroni di casa Signore delle Bolle e Signora dei Ravioli, un saluto ad Andre/oste e ad Aldo che non vedevo da un bel po', così come al redivivo Comandante che oltre a portare un sontuoso Chambertin ha portato bene alle bocce (nessun tappo).

Ecco la lista completa e qualche commento rapido:

Giulio Ferrari 2000
Champ. Clos Cazals Grand Cru 1999
Champ. Tarlant Cuvèe Louis

Giulio si conferma una bella bolla italica, l'unico paragonabile agli champagne, è buono, chiude appena amaricante. Bella versione però.
Vincitore tra le bolle, per me, e di un soffio su Tarlant: Clos Cazals, equilibrio ed eleganza ai massimi livelli. Astenersi chi ama la "cattiveria", almeno in questa annata.

Sherry Manzanilla Papirusa Lustau, mineralissimo e secchissimo, mallo di noce da manuale, naso ottimo bocca ... deve piacere il genere (sto iniziando ad abituarmi :wink: )
Meursault Les Tillets 2007 - Dom. Roulot, questo produttore non sbaglia un colpo, naso elegante (leggerissimo burro, minerale, fiori bianchi...) è però in bocca che è delicatamente inarrestabile. L'armonia dei componenti è sbalorditiva. Vincitore tra i bianchi.
Montrachet 1991 - Pierre Morey, il colore è dorato ed il naso maturo al punto giusto, polvere pirica, caramella mou, frutta gialla. In bocca l'ossidazione però prende il sopravvento.

Gevrey-Chambertin 1er cru La Perriere 2005 - P. Pacalet
Saumur Champigny Les Poyex 2004 - Clos Rougeard
Chambolle-Musigny 2006 - Roumier
Chambertin 2006 - J.L. Trapet
Brunello di Montalcino Ris. 2001 - Soldera (Lotto: LF68)
Barolo Cerequio 1982 - Marenga
Rossese di Dolceacqua Vigneti Arcagna - 1998 - Testalonga (Perrino)
Rossese di Dolceacqua Vigneti Arcagna - 1994 - Testalonga (Perrino)

Qui per me vince sul filo di lana Soldera per una bocca strepitosa. Il naso dello Chambertin era da orgasmo però!

A chiudere un vino bianco italiano del 1973 integrissimo....un Gewurtz?


com'è o come non è Case Basse sempre in prima fila e regolarmente sul podio; per fortuna molto criticato per la non "correttezza" in questo modo il prezzo sarà sempre nel settore abbordabile

crticate gente, criticate...
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda alì65 » 18 set 2011 15:53

dimenticavo, complimenti per la bevuta bella variegata......ma i Testalonga li avete acquistati tutti voi della colonna Lombarda? forse è per questo che non si trovano.... :wink:
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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diego
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Re: CRONACHE D'OSTERIA

Messaggioda diego » 18 set 2011 15:58

vittoxx ha scritto:Ma dei rossese non favella niuno? :mrgreen:


I rossese, portati da genovese Deruj per Gremul (per rispondere anche ad alì), sono stati aperti alla fine, per curiosità.
Non facevano parte fin da subito della lineup.
Ad ogni modo: il 1994 un poco troppo evoluto ma ancora bevibile mentre il 1998 per me molto molto interessante.
Foglie secche, castagna, fumè, persino frutto chiaro. La bocca è quella del rossese, calda e mordiba eppur piacevolissima perchè sorretta da una bella sapidità che accompagna il sorso.
Buono direi, anche se lontano dal famigerato exploit della versione goldkapsel 2004 :wink:

P.S.: questo we qualcuno potrebbe aver bevuto un rossese proveniente dalla famosa "Romanee perduta"....speriamo racconti qualcosa!
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