Palma ha scritto:Torno un attimo sui vini di Caparsa, credo che questa frase di Cernilli (pur non concordando con lui sulla valutazione di diversi Brunello) si addica loro alla perfezione:
Sulla definizione di "rustico" io non la considero in assoluto negativa. E' equivalente ad "artigianale" e quindi imperfetto. Ma alcuni piccoli difetti sono alla base del carattere di un vino. La perfezione è noiosa, l'imperfezione è molto più divertente, anche perché significa variabilità e si oppone all'omologazione.
La considerazione è molto interessante ed induce ad ulteriori riflessioni. Sono perfettametne consapevole che l'eccessiva standardizzazione elimina quella variabilità di prodotto che crea interesse, passione e curiosità ma quale deve essere il limite "accettabile" per un vino di alto livello? Lo chiedo veramente a te ed Armando che siete sicuramente più esperti di me.
Fabrizio, pensa ai vini di Monsanto che abbiamo assaggiato la stessa mattina: stilisticamente perfetti ma certamente non per questo noiosi, né tantomeno omologati. Con Armando invece abbiamo assaggiato insieme Castello di Ama pochi giorni or sono: vale lo stesso discorso, molto buoni e con una variabilità minima.
Io verso l'impostazione "artigianale" del lavoro (non solo nel vino) ho da sempre grandi perplessità: un conto è essere artigiani perchè si svolge un lavoro con una manualità che non è in altro modo sostituibile, un altro quando si rinuncia volontariamente all'applicazione di conoscenze, metodi e strumenti standard (o che funzionano in modo standard) incorrendo in una variabilità che non aggiunge molto valore e che avrebbe potuto essere eliminata con altri metodi.
Nel caso specifico di Caparsa, dal basso della mia modesta competenza degustatoria, ho avuto la sensazione che il territorio fosse così preponderante nei loro vini da poter essere solo "peggiorato" dall'artigianalità del cantiniere e che, al contrario, tecniche di cantina più evolute avrebbero consentito di goderne pienamente.
Qual'è quindi secondo voi il confine fra l'imperfezione che aggiunge valore e la variabilità di cui si farebbe volentieri a meno?