The Drunk Ducks' Nest ... fall-winter 2023-24

Uno spazio per tutti, esperti o meno, appassionati o semplicemente incuriositi dall'affascinante mondo del vino: domande, idee, opinioni...
Konstantin_Levin88
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... summer 2019

Messaggioda Konstantin_Levin88 » 09 ott 2019 07:57

vinogodi ha scritto:
Konstantin_Levin88 ha scritto:
vinogodi ha scritto:
Konstantin_Levin88 ha scritto:
Wineduck ha scritto:In occasione del mio esimo compleanno ho comcinciato a ragionare sul fatto che il mio tempo per i grandi vini non durerà ancora moltissimo e che quindi non vale la pena aspettare eccessivamente i top wines che occhieggiano languidi nella mia direzione ogni volta che entro in cantina. Ho deciso quindi di tirare il collo a quella che più mi faceva "sbavare" in sogno da mesi... :lol:

Meursault Perrieres 2004 Domaine Comtes Lafon
Di esperienze semi-mistiche con il vino in 20 anni ne ho fatte diverse ma questa entrerà di prepotenza nell'olimpo delle migliori. Le aspettative erano decisamente alte ma quando un vino ti sorprende oltre le tue grandi speranze, significa che è proprio "top". A se stessi non si proprio mentire!
Il vino si è presentato di un bel colore dorato, luminosissimo, maturo ma senza eccessi né cromatici né olfattivi. La partenza è fisiologicamente un po' appannata ma la sensazione, sia al naso che in bocca, è di "una piccola bomba sul punto di esplodere": naso compresso, bocca aggrovigliata di 100 sentori, subito lunghissima ma ancora confusa. Sono però bastati alcuni minuti ed il consueto "miracolo dello scioglimento del sangue" si è ripetuto per l'ennesima volta. Il risultato è stato esaltante: alle narici arrivavano zaffate di mazzi di fiori viola e bianchi, come quando i mazzi vengono agitati nelle feste paesane e ti arrivano delle folate intense, stordenti, ammalianti. Niente profumini appena accennati da andare a cercare ma vere e proprie "ventate" che progressivamente si sono rinfrescate con refoli di mentuccia, zafferano ed una leggera polvere pirica sullo sfondo. I sorsi si facevano sempre più entusiasmanti man mano che il tempo trascorreva e che l'ossigeno faceva la sua parte: l'ingresso in bocca diventava sempre più fresco, salato e mentolato fino quasi a sembrare glaciale, Una sensazione quasi imbarazzante di freschezza che mi penetrava fin sul colletto dei denti facendomi rabbrividire di piacere. Il meglio però è arrivato poco dopo: dopo un paio di secondi, non appena il sorso si accomodava al centro della bocca, si percepiva "l'esplosione" palatale! Sembrava davvero che mi scoppiasse in bocca un nucleo densissimo di mille diversi sentori che mi permeavano tutto il cavo orale e mi lasciavano attonico per decine di secondi, anche alcuni minuti, con una persistenza che non ricordo di aver mai provato in un vino bianco (e ve lo dice un amante dei vini bianchi del Rodano che non brillano per freschezza ma in quanto ad intensità e persistenza sono dei campioni mondiali!). Erbe provenzali, di nuovo menta, un filo di miele di acacia (finissimo e appena percepibile), zafferano, curcuma ed altre spezie gialle, ginestra e rododendro: sono solo alcuni dei sentori che sono riuscito a percepire e memorizzare in quella sarabanda di sensazioni che cambiava ad ogni sorso e che mi stupiva sempre di più. Arrivato verso il fondo della bottiglia si è un po' calmato diventando ancora più fresco e beverino ma meno intenso e sconvolgente rispetto alla fase centrale. In definitiva una bevuta che poteva essere paragonata ad un amplesso con una ventenne scatenata!
Bottiglia unica che difficilmente mi ricapiterà di bere nuovamente nella vita. Un motivo in più per tenere in memoria questo bellissimo ricordo.

P.S. su FB mi sono permesso di ipotizzare che un vino bianco del genere possa essere superato in bellezza solo dai migliori Montrachet. Non ho ovviamente molta esperienza di bevute di vini della "divina collina": per questo mi piacerebbe che qualcuno si pronunciasse sull'accostamento fra i migliori Perrieres (anche quello di Coche Dury) ed i migliori Montrachet. Giusto per sognare un po' un accostamento "galacticos"... :wink:


Dico due cose:
1) è soggettivo, e la descrittologia non è scienza esatta, ma mi colpisce che nei molti descrittori da te citati non ci fosse la nocciola (o la mandorla, o qualche altra frutta secca), che nei 2 millesimi che ho sentito di questo vino era parte dominante del bouquet. Forse la 2004 ha un profilo più fresco e sparisce...
2) Posso dire che hai avuto anche un po' di culo? Con Comtes il premox è dietro l'angolo, e soprattutto sui Perrieres di quegli anni...
Bello però vedere tanto entusiasmo. Di sicuro è una bottiglia che lo merita.
Complimenti!
Dario
...mai , dico mai , incontrato premox in Comte Lafon , sei stato davvero sfigato .
Marco

Perrieres 2000, bevuto 5/6 anni fa: ossidato precedentemente. Mi fu detto dai miei maestri che non era evento raro con questo produttore. Relata refero.
Perrieres 2006: 2 anni fa, straordinario ma molto diverso dalla descrizione di Wineduck.


Rispettando quel "detto dai miei maestri" , perché di maestri ne girano a bizzeffe in ogni angolo del web e non , mi limito alla mia scarsa esperienza personale. Bevi i Lafon di oltre 30 anni (ancora oggi quelli degli anni ottanta sono una emozione) e poi ne riparliamo .
... solo le ultime annate bevute , per un piccolo dettaglio e per il fatto che non riesco a capacitarmi della tua affermazione : mi fido , ma non corrisponde a quanto bevuto personalmente , come esperienza diretta con questo produttore:
- 1996 : bevuto 9 volte (me ne rimangono, ahimè , solo tre che aspetto con impazienza...). Il mio preferito delle annate "recenti" , allora non conoscevo ancora Coche Dury e Roulot , è lui il maestro indiscusso di Meursault , e godevo quasi sessualmente berlo , era per me "La" Borgogna bianca . Oggi bere una bottiglia di quell'annata , ancora pimpante , è emozione poco sovrapponibile.
- 1999 : 5 volte . Vino assoluto , di forza espressiva e complessità da brividi . Me ne rimane solo una bottiglia , la tengo solo per aprirla per la laurea di mio figlio (del '99)
- 2000 : 4 volte (me ne rimangono 2 di una cassa da 6 acquistate all'epoca , una bottiglia, tra l'altro , bevuta di recente in qualche bicchierata sui bianchi di Borgogna , scusa se non ricordo quale ( ne faccio 5 - 6 al mese da trent'anni almeno) . Non so chi sono i tuoi maestri e la conservazione del vino che hai bevuto , ma consiglio loro ( e te stesso) di bere un po' di più solo per una questione di statistica , visto che generalizzano erroneamente . Annata interpretata magistralmente dalle dimensioni boteriane ma dal cesello fantastico , uno dei più grandi interpreti di quell'annata non così favorevole per i bianchi, se ti piace la finezza . Se ti va , sei mio ospite e ce ne beviamo una assieme : dovrai sopportare , però , le mie velleità culinarie (cucino io , chiamo anche un paio di amici per l'occasione di condivisione)
- 2001 : bevuta 9 volte (acquistai 2 casse perché adoravo quest'annata , come letto nel thread precedente) . Mai un cedimento, mai una virgola fuori posto . Oggi è vino da sballo
- 2002 : bevuto solo 3 volte , perché tale delizia va bevuta ad almeno 20 anni per avere ulteriori emozioni , già forti di suo
- 2003 (non pervenuta )
- 2004 : bevuto 4 volte ... non mi esalto come Alessandro , ma capisco, invece , il suo entusiasmo . Vino di eleganza unica , equilibratissimo , di freschezza disarmante , di articolazione inusuale (anch'esso bevuto da poco)
- 2005 : solo una volta , da aspettare . Vino "diverso" dal solito , mi ha colpito per energia e freschezza, ci rivediamo fra 15 anni almeno
-2006 : bevuta solo 2 volte , comprai solo 3 bottiglie : nessuna delle due mi ha convinto appieno per relativa freschezza e dimensioni piuttosto ridondanti (oeh , datemene che me ne strafogo) , con scarso dettaglio rispetto allo standard , ma nulla a che vedere (in negativo) con Domaine Leflaive di quell'annata ma neppure (in positivo) con i fenomeni di Coche Dury ... fenomeno davvero ispirato e insuperabile in quest'annata rimanendo a Meursault
- 2007 : bevuta 3 volte (le altre 3 aspettano , pazienti , in cantina) di tensione incredibile , dettaglio spaventoso e bocca di sensualità inusitata
- 2008 : bevuta 1 volta , grande interpretazione , splendida per forza espressiva e balsamicità pulsante.
PS: concordo , inoltre, sulla caratteristica nota di mallo di noce che caratterizza e evidenzia più lo stile del Nostro che il cru , ma c'ha davvero tanta altra roba su cui riflettere sensorialmente... 8)

Bon, rivedo radicalmente i miei pregiudizi su questo vino. Neanche tutti gli iscritti ONAV del Piemonte messi assieme ne han bevute così tante, per cui... la statistica l'hai in mano tu. Avrò (avremo) sicuramente avuto sfiga con la 2000.
Grazie.
Sono un piemontese atipico, lo so. Ma il sangiovese m'ha stregato.
vinogodi
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... summer 2019

Messaggioda vinogodi » 09 ott 2019 17:37

Konstantin_Levin88 ha scritto:
vinogodi ha scritto:
Konstantin_Levin88 ha scritto:
vinogodi ha scritto:
Konstantin_Levin88 ha scritto:
Dico due cose:
1) è soggettivo, e la descrittologia non è scienza esatta, ma mi colpisce che nei molti descrittori da te citati non ci fosse la nocciola (o la mandorla, o qualche altra frutta secca), che nei 2 millesimi che ho sentito di questo vino era parte dominante del bouquet. Forse la 2004 ha un profilo più fresco e sparisce...
2) Posso dire che hai avuto anche un po' di culo? Con Comtes il premox è dietro l'angolo, e soprattutto sui Perrieres di quegli anni...
Bello però vedere tanto entusiasmo. Di sicuro è una bottiglia che lo merita.
Complimenti!
Dario
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Marco

Perrieres 2000, bevuto 5/6 anni fa: ossidato precedentemente. Mi fu detto dai miei maestri che non era evento raro con questo produttore. Relata refero.
Perrieres 2006: 2 anni fa, straordinario ma molto diverso dalla descrizione di Wineduck.


Rispettando quel "detto dai miei maestri" , perché di maestri ne girano a bizzeffe in ogni angolo del web e non , mi limito alla mia scarsa esperienza personale. Bevi i Lafon di oltre 30 anni (ancora oggi quelli degli anni ottanta sono una emozione) e poi ne riparliamo .
... solo le ultime annate bevute , per un piccolo dettaglio e per il fatto che non riesco a capacitarmi della tua affermazione : mi fido , ma non corrisponde a quanto bevuto personalmente , come esperienza diretta con questo produttore:
- 1996 : bevuto 9 volte (me ne rimangono, ahimè , solo tre che aspetto con impazienza...). Il mio preferito delle annate "recenti" , allora non conoscevo ancora Coche Dury e Roulot , è lui il maestro indiscusso di Meursault , e godevo quasi sessualmente berlo , era per me "La" Borgogna bianca . Oggi bere una bottiglia di quell'annata , ancora pimpante , è emozione poco sovrapponibile.
- 1999 : 5 volte . Vino assoluto , di forza espressiva e complessità da brividi . Me ne rimane solo una bottiglia , la tengo solo per aprirla per la laurea di mio figlio (del '99)
- 2000 : 4 volte (me ne rimangono 2 di una cassa da 6 acquistate all'epoca , una bottiglia, tra l'altro , bevuta di recente in qualche bicchierata sui bianchi di Borgogna , scusa se non ricordo quale ( ne faccio 5 - 6 al mese da trent'anni almeno) . Non so chi sono i tuoi maestri e la conservazione del vino che hai bevuto , ma consiglio loro ( e te stesso) di bere un po' di più solo per una questione di statistica , visto che generalizzano erroneamente . Annata interpretata magistralmente dalle dimensioni boteriane ma dal cesello fantastico , uno dei più grandi interpreti di quell'annata non così favorevole per i bianchi, se ti piace la finezza . Se ti va , sei mio ospite e ce ne beviamo una assieme : dovrai sopportare , però , le mie velleità culinarie (cucino io , chiamo anche un paio di amici per l'occasione di condivisione)
- 2001 : bevuta 9 volte (acquistai 2 casse perché adoravo quest'annata , come letto nel thread precedente) . Mai un cedimento, mai una virgola fuori posto . Oggi è vino da sballo
- 2002 : bevuto solo 3 volte , perché tale delizia va bevuta ad almeno 20 anni per avere ulteriori emozioni , già forti di suo
- 2003 (non pervenuta )
- 2004 : bevuto 4 volte ... non mi esalto come Alessandro , ma capisco, invece , il suo entusiasmo . Vino di eleganza unica , equilibratissimo , di freschezza disarmante , di articolazione inusuale (anch'esso bevuto da poco)
- 2005 : solo una volta , da aspettare . Vino "diverso" dal solito , mi ha colpito per energia e freschezza, ci rivediamo fra 15 anni almeno
-2006 : bevuta solo 2 volte , comprai solo 3 bottiglie : nessuna delle due mi ha convinto appieno per relativa freschezza e dimensioni piuttosto ridondanti (oeh , datemene che me ne strafogo) , con scarso dettaglio rispetto allo standard , ma nulla a che vedere (in negativo) con Domaine Leflaive di quell'annata ma neppure (in positivo) con i fenomeni di Coche Dury ... fenomeno davvero ispirato e insuperabile in quest'annata rimanendo a Meursault
- 2007 : bevuta 3 volte (le altre 3 aspettano , pazienti , in cantina) di tensione incredibile , dettaglio spaventoso e bocca di sensualità inusitata
- 2008 : bevuta 1 volta , grande interpretazione , splendida per forza espressiva e balsamicità pulsante.
PS: concordo , inoltre, sulla caratteristica nota di mallo di noce che caratterizza e evidenzia più lo stile del Nostro che il cru , ma c'ha davvero tanta altra roba su cui riflettere sensorialmente... 8)

Bon, rivedo radicalmente i miei pregiudizi su questo vino. Neanche tutti gli iscritti ONAV del Piemonte messi assieme ne han bevute così tante, per cui... la statistica l'hai in mano tu. Avrò (avremo) sicuramente avuto sfiga con la 2000.
Grazie.
Konstantin_Levin88 ha scritto:
vinogodi ha scritto:
Konstantin_Levin88 ha scritto:
vinogodi ha scritto:
Konstantin_Levin88 ha scritto:
Dico due cose:
1) è soggettivo, e la descrittologia non è scienza esatta, ma mi colpisce che nei molti descrittori da te citati non ci fosse la nocciola (o la mandorla, o qualche altra frutta secca), che nei 2 millesimi che ho sentito di questo vino era parte dominante del bouquet. Forse la 2004 ha un profilo più fresco e sparisce...
2) Posso dire che hai avuto anche un po' di culo? Con Comtes il premox è dietro l'angolo, e soprattutto sui Perrieres di quegli anni...
Bello però vedere tanto entusiasmo. Di sicuro è una bottiglia che lo merita.
Complimenti!
Dario
...mai , dico mai , incontrato premox in Comte Lafon , sei stato davvero sfigato .
Marco

Perrieres 2000, bevuto 5/6 anni fa: ossidato precedentemente. Mi fu detto dai miei maestri che non era evento raro con questo produttore. Relata refero.
Perrieres 2006: 2 anni fa, straordinario ma molto diverso dalla descrizione di Wineduck.


Rispettando quel "detto dai miei maestri" , perché di maestri ne girano a bizzeffe in ogni angolo del web e non , mi limito alla mia scarsa esperienza personale. Bevi i Lafon di oltre 30 anni (ancora oggi quelli degli anni ottanta sono una emozione) e poi ne riparliamo .
... solo le ultime annate bevute , per un piccolo dettaglio e per il fatto che non riesco a capacitarmi della tua affermazione : mi fido , ma non corrisponde a quanto bevuto personalmente , come esperienza diretta con questo produttore:
- 1996 : bevuto 9 volte (me ne rimangono, ahimè , solo tre che aspetto con impazienza...). Il mio preferito delle annate "recenti" , allora non conoscevo ancora Coche Dury e Roulot , è lui il maestro indiscusso di Meursault , e godevo quasi sessualmente berlo , era per me "La" Borgogna bianca . Oggi bere una bottiglia di quell'annata , ancora pimpante , è emozione poco sovrapponibile.
- 1999 : 5 volte . Vino assoluto , di forza espressiva e complessità da brividi . Me ne rimane solo una bottiglia , la tengo solo per aprirla per la laurea di mio figlio (del '99)
- 2000 : 4 volte (me ne rimangono 2 di una cassa da 6 acquistate all'epoca , una bottiglia, tra l'altro , bevuta di recente in qualche bicchierata sui bianchi di Borgogna , scusa se non ricordo quale ( ne faccio 5 - 6 al mese da trent'anni almeno) . Non so chi sono i tuoi maestri e la conservazione del vino che hai bevuto , ma consiglio loro ( e te stesso) di bere un po' di più solo per una questione di statistica , visto che generalizzano erroneamente . Annata interpretata magistralmente dalle dimensioni boteriane ma dal cesello fantastico , uno dei più grandi interpreti di quell'annata non così favorevole per i bianchi, se ti piace la finezza . Se ti va , sei mio ospite e ce ne beviamo una assieme : dovrai sopportare , però , le mie velleità culinarie (cucino io , chiamo anche un paio di amici per l'occasione di condivisione)
- 2001 : bevuta 9 volte (acquistai 2 casse perché adoravo quest'annata , come letto nel thread precedente) . Mai un cedimento, mai una virgola fuori posto . Oggi è vino da sballo
- 2002 : bevuto solo 3 volte , perché tale delizia va bevuta ad almeno 20 anni per avere ulteriori emozioni , già forti di suo
- 2003 (non pervenuta )
- 2004 : bevuto 4 volte ... non mi esalto come Alessandro , ma capisco, invece , il suo entusiasmo . Vino di eleganza unica , equilibratissimo , di freschezza disarmante , di articolazione inusuale (anch'esso bevuto da poco)
- 2005 : solo una volta , da aspettare . Vino "diverso" dal solito , mi ha colpito per energia e freschezza, ci rivediamo fra 15 anni almeno
-2006 : bevuta solo 2 volte , comprai solo 3 bottiglie : nessuna delle due mi ha convinto appieno per relativa freschezza e dimensioni piuttosto ridondanti (oeh , datemene che me ne strafogo) , con scarso dettaglio rispetto allo standard , ma nulla a che vedere (in negativo) con Domaine Leflaive di quell'annata ma neppure (in positivo) con i fenomeni di Coche Dury ... fenomeno davvero ispirato e insuperabile in quest'annata rimanendo a Meursault
- 2007 : bevuta 3 volte (le altre 3 aspettano , pazienti , in cantina) di tensione incredibile , dettaglio spaventoso e bocca di sensualità inusitata
- 2008 : bevuta 1 volta , grande interpretazione , splendida per forza espressiva e balsamicità pulsante.
PS: concordo , inoltre, sulla caratteristica nota di mallo di noce che caratterizza e evidenzia più lo stile del Nostro che il cru , ma c'ha davvero tanta altra roba su cui riflettere sensorialmente... 8)

Bon, rivedo radicalmente i miei pregiudizi su questo vino. Neanche tutti gli iscritti ONAV del Piemonte messi assieme ne han bevute così tante, per cui... la statistica l'hai in mano tu. Avrò (avremo) sicuramente avuto sfiga con la 2000.
Grazie.
ONAV? Carissimi amici , anche se sono AIS. Pubblicarono una mia verticale di 30 annate di Monfortino ( dalla 1926 alla 2008) su autorizzazione di Cernilli perché l' articolo/resoconto fu pubblicato precedentemente su Doctor Wine...
Ente Nazionale Tutela dei Bevitori Capiscitori (EnTuBeCa) - Ministero della Cultura Enologica Popolare (MinCulEnPop)
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... summer 2019

Messaggioda Konstantin_Levin88 » 10 ott 2019 00:47

vinogodi ha scritto:ONAV? Carissimi amici , anche se sono AIS. Pubblicarono una mia verticale di 30 annate di Monfortino ( dalla 1926 alla 2008) su autorizzazione di Cernilli perché l' articolo/resoconto fu pubblicato precedentemente su Doctor Wine...

Eh sì di quella ne ho sentito parlare e ho visto pure le foto che avete messo qui sul forum... Il 26 e il 61, forse anche il 58 avevano dei colori incredibili...
Guarda che comunque non è che mi devi convincere, (me, poi! l'ultimo dei pirla!) che sei uno che ne sa... Ti credo sulla fiducia! :lol: Basta leggere dieci minuti qualche post passato per rendersene conto.
Ciaooo :wink:
Dario
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... summer 2019

Messaggioda zampaflex » 16 ott 2019 10:36

Sabato scorso, grazie allo splendido G.O., discreta bevuta e sufficiente mangiata... 8)

Prima batteria, syrah contro pinot nero (+ intruso), 2005 e 2006:
Gangloff - Cote Rotie La Sereine Noire 2005
Chateau de la tour - Clos De Vougeot Grand Cru vv 2005
Marengo - Barolo vecchia vigna delle brunate 2006
Clos des lambrays - Clos des lambrays Grand Cru 2006
Rostaing - Cote Rotie Cote Blonde 2006

Seconda batteria, pinot nero top contro syrah top:
Prieur - Musigny gc 2006
De Vogue - Musigny gc 2006
Drouhin-laroze - Musigny gc 2006
Guigal - Cote Rotie La Landonne 2006
Gerin - Cote Rotie La Landonne 2006
Rostaing - Cote Rotie La Landonne 2006

Stay tuned 8)
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... summer 2019

Messaggioda alì65 » 16 ott 2019 13:50

Io avrei fatto abbinamenti diversi ma sono curioso del risultato......
Tra i top avrei tolto Guigal
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... summer 2019

Messaggioda zampaflex » 16 ott 2019 14:08

alì65 ha scritto:sono curioso del risultato......


Azzarda un pronostico :D
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... summer 2019

Messaggioda littlewood » 16 ott 2019 15:23

6a 0 e tutti a nanna!
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... summer 2019

Messaggioda videodrome » 16 ott 2019 15:34

alì65 ha scritto:Io avrei fatto abbinamenti diversi ma sono curioso del risultato......
Tra i top avrei tolto Guigal

e avresti fatto bene
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... summer 2019

Messaggioda vinogodi » 16 ott 2019 15:42

...bello 'sto mistero ... fa pathos ... 8)
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... summer 2019

Messaggioda alì65 » 17 ott 2019 05:49

zampaflex ha scritto:
alì65 ha scritto:sono curioso del risultato......


Azzarda un pronostico :D


anche se in costa la 06 non è stata quella grande annata metto ai primi posti Rostaing e Gerin perchè hanno lavorato molto bene, Guigal non lo considero tra i top, poi metterei un Lambray e deVogué
Gangloff sicuramente ottimo ma 05, grazie ar ca.... :D

ho vinto qualche cosa?
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Wineduck
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... summer 2019

Messaggioda Wineduck » 17 ott 2019 08:23

E' stata una giornata un po' anomala per noi Rodaniani che questa volta abbiamo avuto voglia di confrontarci con i cugini situati a qualche km a nord di Lione, così tanto blasonati, eccezionalmente ricercati e quindi super cari. Il risultato non è stato sorprendente perchè ha confermato la super affidabilità del Rodano, il suo eccellente rapporto Q/P e la sua incredibile longevità (14-15 anni dalla vendemmia rappresenta una lasso di tempo in taluni casi ancora insufficiente per arrivare all'espressività totale dei vini). Anche la Borgogna si è confermata nelle sue caratteristiche tipiche: la 2005 è per alcune etichette una mezza "sola", il rapporto Q/P è uno scandalo e fa gridare vendetta, l'affidabilità è scarsa e la delusione per le grandi etichette è sempre dietro l'angolo ma...quando si azzeccano cru, produttore e annata (come nel caso del vincitore di giornata) si gode parecchio. La sintesi della giornata è infatti la seguente: Rodano super affidabile e molto presente nelle posizioni medio-alte ma lo spunto da fuoriclasse è uscito dai cugini pinotteschi con un vino davvero splendido.
In questa occasione abbiamo fatto qualcosa di particolare: ci siamo cimentati nell'assegnazione dei punteggi in centesimi. E' stata la prima volta e forse in qualche caso siamo stati un po' goffi e/o eccessivamente emotivi, forse non saranno del tutto significativi in valore assoluto, ma il rapporto relativo fra i vari punteggi rende perfettaente l'idea dei valori in campo (tranen in un caso che tratterò dopo). D'altronde in qualche modo dovevamo pur cercarre di rendere oggettiva la nostra preferenza media fra i due territori contendenti.
Di seguito i punteggi medi ottenuti (11 votanti)

Prima batteria, syrah contro pinot nero (+ intruso), 2005 e 2006:
Gangloff - Cote Rotie La Sereine Noire 2005 91,45
Chateau de la tour - Clos De Vougeot Grand Cru vv 2005 N.G. (bottiglia palesemente problematica)
Clos des lambrays - Clos des lambrays Grand Cru 2006 93,31
Marengo - Barolo vecchia vigna delle brunate 2006 90,41
Rostaing - Cote Rotie Cote Blonde 2006 94,68



Seconda batteria, pinot nero top contro syrah top:
Prieur - Musigny gc 2006 92,81
Guigal - Cote Rotie La Landonne 2006 89,18
Rostaing - Cote Rotie La Landonne 2006 93
De Vogue - Musigny gc 2006 89,45
Gerin - Cote Rotie La Landonne 2006 94,63
Drouhin-laroze - Musigny gc 2006 95

Mentre condivido la votazione bassa per una delle "stelle" più attese della giornata (il Musigny di Comte de Vouge), sono stato in totale disaccordo con la maggioranza che ha "castigato" il campione di Guigal. Capisco benissimo che averli abituati per anni a bere dei La-La-La con almeno 20 se non 30 anni di maturazione, li ha irrimediabilmente "viziati" ma i bravi degustatori dovrebbero essere capaci di riconoscere la grandezza di un vino anche in gioventù. E questo i segnali della grandezza assoluta (che raggiungerà fra altri 15-20 anni di bottiglia in cantine fresche e buie) li aveva tutti: cremoso, perfettamente bilanciato, di una freschezza balsamica entusiasmante ed una lunghezza da campione. E' ovvio che non può avere il medesimo sprettro aromatico di un vino terziarizzato ma, ripeto, esistono parametri diversi nel valutare un vino ai diversi stadi della sua evoluzione.
Premesso che dalla prossima volta si tornerà a bere solo Rodano e solo adeguatamente evoluto, potete stare certi che scatteranno diverse "purghe staliniste" per i facinorosi che hanno dato evidenti segnali di "immaturità degustativa" e di tendenza allo "sfruttamento ed al plagio dell'immigrazione clandestina" :mrgreen: (questa la possono capire solo i presenti all'evento e gli iscritti alla chat Forum GR su WhatsApp ... :wink: )
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... summer 2019

Messaggioda and.car » 17 ott 2019 09:23

Wineduck ha scritto:sono stato in totale disaccordo con la maggioranza che ha "castigato" il campione di Guigal. Capisco benissimo che averli abituati per anni a bere dei La-La-La con almeno 20 se non 30 anni di maturazione, li ha irrimediabilmente "viziati" ma i bravi degustatori dovrebbero essere capaci di riconoscere la grandezza di un vino anche in gioventù.


Beh non tutti dai :mrgreen:
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... summer 2019

Messaggioda maxer » 17 ott 2019 09:39

Wineduck ha scritto:... i bravi degustatori dovrebbero essere capaci di riconoscere la grandezza di un vino anche in gioventù ... potete stare certi che scatteranno diverse "purghe staliniste" ...

..... mi sento proprio una merdaccia :cry: .....

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Re: The Drunk Ducks' Nest ... summer 2019

Messaggioda zampaflex » 17 ott 2019 09:41

and.car ha scritto:
Wineduck ha scritto:sono stato in totale disaccordo con la maggioranza che ha "castigato" il campione di Guigal. Capisco benissimo che averli abituati per anni a bere dei La-La-La con almeno 20 se non 30 anni di maturazione, li ha irrimediabilmente "viziati" ma i bravi degustatori dovrebbero essere capaci di riconoscere la grandezza di un vino anche in gioventù.


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Re: The Drunk Ducks' Nest ... summer 2019

Messaggioda zampaflex » 17 ott 2019 09:44

alì65 ha scritto:
zampaflex ha scritto:
alì65 ha scritto:sono curioso del risultato......


Azzarda un pronostico :D


anche se in costa la 06 non è stata quella grande annata metto ai primi posti Rostaing e Gerin perchè hanno lavorato molto bene, Guigal non lo considero tra i top, poi metterei un Lambray e deVogué
Gangloff sicuramente ottimo ma 05, grazie ar ca.... :D

ho vinto qualche cosa?


Una medaglia d'argento. :wink:

Gangloff palesemente mano ancora in divenire, che poi negli anni è cresciuta.
Guigal spaventosamente giovane, già il colore diceva tutto.
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... summer 2019

Messaggioda vinogodi » 17 ott 2019 10:03

Wineduck ha scritto:...Mentre condivido la votazione bassa per una delle "stelle" più attese della giornata (il Musigny di Comte de Vouge)
...tranquillo , boccia probabilmente un po' così . De vogué è il maestro di Musigny , qualcosa di storto nella bottiglia...
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... summer 2019

Messaggioda Alberto » 17 ott 2019 10:37

maxer ha scritto:
Wineduck ha scritto:... i bravi degustatori dovrebbero essere capaci di riconoscere la grandezza di un vino anche in gioventù ... potete stare certi che scatteranno diverse "purghe staliniste" ...

..... mi sento proprio una merdaccia :cry: .....

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Re: The Drunk Ducks' Nest ... summer 2019

Messaggioda and.car » 17 ott 2019 14:47

zampaflex ha scritto:
and.car ha scritto:
Wineduck ha scritto:sono stato in totale disaccordo con la maggioranza che ha "castigato" il campione di Guigal. Capisco benissimo che averli abituati per anni a bere dei La-La-La con almeno 20 se non 30 anni di maturazione, li ha irrimediabilmente "viziati" ma i bravi degustatori dovrebbero essere capaci di riconoscere la grandezza di un vino anche in gioventù.


Beh non tutti dai :mrgreen:


Ah, ma infatti sappiamo bene chi additare al pubblico ludibrio (quant'era il voto di F....? 88 o meno?) :mrgreen:


85 :lol:
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... summer 2019

Messaggioda arnaldo » 17 ott 2019 16:00

vinogodi ha scritto:
Wineduck ha scritto:...Mentre condivido la votazione bassa per una delle "stelle" più attese della giornata (il Musigny di Comte de Vouge)
...tranquillo , boccia probabilmente un po' così . De vogué è il maestro di Musigny , qualcosa di storto nella bottiglia...


Ciao Marco. la bottiglia di DE VOGUE era a postissimo (quella di CHATEAUdeLAtour non era a posto, almeno lo speriamo......)
Ed era solamente buona (gran lunghezza comunque eh..). Solo che da un quasi Monopole di quel livello (Come ben sai possiede il 70% del Grand Cru) mi aspetto un vino da straordinario a commovente, a scene da posseduto demoniaco con rantoli per terra-Invece era solamente buono. Tutto qui,
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... summer 2019

Messaggioda arnaldo » 17 ott 2019 16:04

landonne 06 di Guigal era,come pure Serein Noire 05 di gangloff, straordinariamente GIOVANE, tanto giovane. Purpureo/violaceo alla vista ( e gia' li' capisci molto), al naso note di mora,gelso con tratti ancora quasi vinosi (zio billi)...era impossibile non capire che era indietro. Quindi da qualcuno abituato agli anni 80/90 figuriamoci.....tantopiu' schierato assieme ad altri.........perchè invece se lo bevi da solo, a palato resettato, sorbole che buono....94/100 ah ah ah ah ah :lol: :lol: :lol:
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... summer 2019

Messaggioda ZEL WINE » 17 ott 2019 16:08

arnaldo ha scritto:landonne 06 di Guigal era,come pure Serein Noire 05 di gangloff, straordinariamente GIOVANE, tanto giovane. Purpureo/violaceo alla vista ( e gia' li' capisci molto), al naso note di mora,gelso con tratti ancora quasi vinosi (zio billi)...era impossibile non capire che era indietro. Quindi da qualcuno abituato agli anni 80/90 figuriamoci.....tantopiu' schierato assieme ad altri.........perchè invece se lo bevi da solo, a palato resettato, sorbole che buono....94/100 ah ah ah ah ah :lol: :lol: :lol:


tra un landonne 06 e un landonne 85 88 ci sono 10 punti uso ridere. anche tra 20 anni
fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa.
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... summer 2019

Messaggioda monterosso » 17 ott 2019 16:24

vinogodi ha scritto:
Wineduck ha scritto:...Mentre condivido la votazione bassa per una delle "stelle" più attese della giornata (il Musigny di Comte de Vouge)
...tranquillo , boccia probabilmente un po' così . De vogué è il maestro di Musigny , qualcosa di storto nella bottiglia...



Penso anch'io non in forma. bevuto di recente il Musigny 2006 De Voguè non ha tradito nessuna aspettativa, e probabilmente
migliorerà ancora. Clos Vougeot VV 2005 quale problema? Per questo caso isolato dare un giudizio così tranchant sui Borgogna 2005 mi sembra incauto e prematuro.
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... summer 2019

Messaggioda and.car » 17 ott 2019 16:28

monterosso ha scritto:
vinogodi ha scritto:
Wineduck ha scritto:...Mentre condivido la votazione bassa per una delle "stelle" più attese della giornata (il Musigny di Comte de Vouge)
...tranquillo , boccia probabilmente un po' così . De vogué è il maestro di Musigny , qualcosa di storto nella bottiglia...



Penso anch'io non in forma. bevuto di recente il Musigny 2006 De Voguè non ha tradito nessuna aspettativa, e probabilmente
migliorerà ancora. Clos Vougeot VV 2005 quale problema? Per questo caso isolato dare un giudizio così tranchant sui Borgogna 2005 mi sembra incauto e prematuro.


no no, è il primo 2005 che io ho sentito con quelle note da cartone/straccio bagnato...oltre che un'ossidazione appunto anomala per quell'annata così in divenire.
Per quanto riguarda il De Voguè, occhio che si sta parlando in relazione ad una batteria veramente di cavalli di razza, io per esempio tutta questa differenza con gli altri non l'ho percepita, infatti il mio punteggio rispetto agli altri non si discostava di chissà quanti punti (penso un paio)...ma ripeto, la batteria era veramente stupenda, sentito da solo penso che tutti salterebbero dalla sedia.
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... summer 2019

Messaggioda Konstantin_Levin88 » 17 ott 2019 19:01

Però dai, Marengo sopra Guigal non si può vedere...
Sono un piemontese atipico, lo so. Ma il sangiovese m'ha stregato.
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Re: The Drunk Ducks' Nest ... summer 2019

Messaggioda Alberto » 17 ott 2019 20:26

Domanda banale...bottiglie coperte o scoperte? :roll:
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