Wineduck ha scritto: scorretto che nun sei artro...
forse volevi dire "scuretto"..
Wineduck ha scritto: scorretto che nun sei artro...
Wineduck ha scritto:paperofranco ha scritto:per il Duck
Quando parli di Brovia e dici che tutto sommato la classicità ti sembra un limite, che intendi? Ma il Cà mia non te lo hanno fatto sentire?arnaldo ha scritto:
In ricordo dei vini che faceva baudana da solo..... sono rimaste queste mitragliate.................
Rispondo accomunando questi due interventi perchè trattano lo stesso argomento, almeno dal mio punto di vista.
Non ho mai nascosto la mia antipatia per la suddivisione manichea fra produttori "tradizionali" e "moderni", sia in Piemonte che in Toscana. Ho sempre sostenuto che un territorio vinicolo giovane ha il diritto di fare i propri esperimenti per individuare un equilibrio fra diversi orientamenti di mercato. Tutti i produttori di cui parliamo producono il vino per venderlo, nessuno vinifica ed imbottiglia solo per il proprio consumo familiare: significa che qualcuno si rivolge ad un pubblico con gusti di un certo tipo (chiamiamoli per sintesi "tipo A") mentre altri si rivolgono ad un altro tipo di clientela ("tipo B"). La questione della "tradizione" versus la "modernità" è quindi una mera questione di tipologia di clientela e di relativi gusti. I gusti del consumatore medio si stanno modificando, insieme alle competenze dei produttori ed altri fattori legati al "terroir" (es. il clima). Apprezzo quindi molto i produttori che non rimangono "attaccati come zecche" alle loro convinzioni, pregiudizi, ideologie o semplicemente agli investimenti che hanno fatto (o non hanno fatto) anni prima in cantina
Non li apprezzo per "pregiudizio positivo" ma perchè trovo sempre i loro vini più divertenti, stimolanti, sorprendenti e vari. La tradizione diventa un limite quando si cerca di riproporre la stessa ricetta senza tenere conto dell'evoluzione che sta prendendo piede e che coinvolge il produttore ed il mondo che lo circonda. Botti grandi, piccole, intermedie, vasche in acciaio, in cemento o vetroresina, fermentini rotanti, fissi, pompe idrauliche o peristaltiche, sistemi a caduta, ecc.: sono solo attrezzi, utensili che dovrebbero essere usati o meno, in un modo o in un altro, purchè permettano di realizzare il tipo di vino che il produttore ha in mente, per soddisfare il proprio gusto e quello della clientela su cui ha deciso di puntare. Non cambiare "modulo", ovvero utensili e ricetta, in funzione del variare dei fattori endogeni ed esogeni, è una sciocchezza storica.
In questo momento, per la mia fase evolutiva di cosa intendo per "Barolo piacevole", i vini di Brovia e del vecchio Baudana, non mi stimolano, non mi divertono ma anzi mi annoiano e mi stufano subito. Non ho voglia di aspettare anni per sentire poi i soliti profumi "tipici" (camino spento, rosa appassita) e non ho voglia di prendere delle "mitragliate di tannini nelle gengive" per poi poter dire... "ah si però che Barolo tradizionale! Proprio come una volta..." (ma "una volta" quando? Boh!)...
Delle classificazioni non me ne frega nulla, anzi le detesto: guardo solo dentro il bicchiere e se il contenuto mi piace, plaudo al risultato e al produttore.
Il resto è noia...
paperofranco ha scritto:Detto questo, i loro vini non mi piacciono sempre e comunque, e lo spagnolo che di solito riceve i visitatori trovo che sia simpatico come una spinta da dietro mentre scendi le scale.....
Wineduck ha scritto:ugc ha scritto:ti leggo solo ora...
Grazie Umberto, riassaggerò i loro prodotti base: i tuoi pareri li trovo sempre molto affidabili ed utili. Sono ormai diventato un affezzionato lettore del thread-blog sullo Champagne animato pincipalmente da te e Greg.
Colgo l'occasione per chiederti un parere su due prodotti/produttori che ho scoperto recentemente trovandoli abbastanza interessanti: Pascal Mazet (Chigny les Roses) millesimato 2002 ed il Rosè di Marguet Pere et Fils (Ambonnay).
Grazie
ugc ha scritto:Di sicuro, se i rosé non son buoni ad Ambonnay (e a Bouzy) allora dove lo sono???
alexer3b ha scritto:ugc ha scritto:Di sicuro, se i rosé non son buoni ad Ambonnay (e a Bouzy) allora dove lo sono???
Stessa mia considerazione da non amante dei rosè...
Aggiungo: Marguet mi dicono stia preparando delle vinificazioni separate per Cru modello Jacquesson. E mi dicono che ne vedremo delle belle. Personalmente mi piace molto, il suo millesimato lo trovo addirittura un grande q/p.
Alex
ugc ha scritto:alexer3b ha scritto:ugc ha scritto:Di sicuro, se i rosé non son buoni ad Ambonnay (e a Bouzy) allora dove lo sono???
Stessa mia considerazione da non amante dei rosè...
Aggiungo: Marguet mi dicono stia preparando delle vinificazioni separate per Cru modello Jacquesson. E mi dicono che ne vedremo delle belle. Personalmente mi piace molto, il suo millesimato lo trovo addirittura un grande q/p.
Alex
Ho capito, sta visita sarà 'na faticaccia!
ugc ha scritto:Wineduck ha scritto:ugc ha scritto:ti leggo solo ora...
Grazie Umberto, riassaggerò i loro prodotti base: i tuoi pareri li trovo sempre molto affidabili ed utili. Sono ormai diventato un affezzionato lettore del thread-blog sullo Champagne animato pincipalmente da te e Greg.
Colgo l'occasione per chiederti un parere su due prodotti/produttori che ho scoperto recentemente trovandoli abbastanza interessanti: Pascal Mazet (Chigny les Roses) millesimato 2002 ed il Rosè di Marguet Pere et Fils (Ambonnay).
Grazie
eccomi qua. Grazie per la stima , ultimamente non sto scrivendo tantissimo, spero di recuperare prossimamente anche col vostro supporto, ogni tanto mi sembra di fare dei soliloqui inutili...
In quanto alla tua domanda, so'ddaccordo abbastanza a metà col mister nel zenzo che:
Mazet mi piace seriamente, e tra i produttori della petite montagne è sicuramente uno dei più interessanti. Quoto alessio col grande reserve, con il merito non da poco di fare un prodotto nm di assemblaggio con basi molto vecchie, lunga permanenza sui lieviti e di assoluto valore in un mondo che sta privilegiando sempre più i bdb e i millesimati in genere, anche quando non sono di livello e stanno pochissimo sui lieviti.
Su Marguet sono meno entusiasta, pur riconoscendone i meriti. Ma c'è da dire che non gli ho ancora fatto visita, quindi mi riservo un giudizio più completo e ovviamente universalmente oggettivissimo/oggettivamente universalissimo:lol: nel prossimo futuro. Di sicuro, se i rosé non son buoni ad Ambonnay (e a Bouzy) allora dove lo sono???
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