Quali sono i migliori spumanti italiani?

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vignadelmar
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Messaggioda vignadelmar » 05 ott 2007 11:17

Sig. Cernilli,

visto che nessuno lo chiede mi permetto di farlo io.


Perchè secondo Lei la Franciacorta è un terreno vocato??

e poi

Cosa ne pensa dal punto di vista del suo gusto personale della produzione franciacortina ?


Grazie.


.
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Messaggioda gremul » 05 ott 2007 11:19

meursault ha scritto:Quindi se per assurdo io sostenessi che il Pinot Nero in Italia è di molto superiore a quello francese , la mia tesi avrebbe pari dignità intellettuale rispetto a qualsiasi altra?


si perchè l'Oltrepò è un terreno particolarmente vocato per il Pinot Nero, io lo sostengo da tempo!! :D :D
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Messaggioda gremul » 05 ott 2007 11:21

Ketto ha scritto:
cernilli ha scritto:Sbaglia e di parecchio. I primi vini ad ottenere la Docg, nel 1980, sono stati Vino Nobile di Montepulciano, Brunello, Barolo e Barbaresco.

strano.. montepulciano è un'area tradizionalmente vocata per la coltura del grano.. :D (fatto storico)

come disse saggiamente dedalus, il tutto andrebbe rapportato alle esperienze che uno ha..
il buon gremul è partito dicendo che la zona è una bufala, ma poi ha raddrizzato il tiro dicendo "per quei pochi assaggi che ho fatto".. ecco.. qui si spiega tutto..
e si conferma la mia tesi.. che il problema sta in queste denominazioni che accomunano sotto lo stesso cappello tutti i produttori, dal più ciuco al migliore..
Luciano custodisce gelosamente i suoi nominativi.. non aiutando la discussione..
gremul mostra i limiti del suo giudizio.. ma come dargli torto? se uno assaggia, 3,4,5 franciacorta che fanno schifo.. perchè andare avanti nella ricerca? sbagliato, perchè questo può capitare con qualsiasi zona, compresa la blasonata Champagne..


beh diciamo che ne ho assaggiati un po' di più di 3,4,5....ho detto pochi assaggi per non infierire troppo!!

Luciano ha ben poco da custodire ti dico io quali sono i nominativi: Cà del Bosco, Monterossa, Bellavista e Cavalleri.

cerchiamo di saper leggere tra le righe ogni tanto e non parola per parola!!
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Messaggioda M. de Hades » 05 ott 2007 11:23

cernilli ha scritto:Sbaglia e di parecchio. I primi vini ad ottenere la Docg, nel 1980, sono stati Vino Nobile di Montepulciano, Brunello, Barolo e Barbaresco.



Ma la prima docg d'Italia non fu l'Albana di Romagna?
La Vernaccia di S. Gimignano, invece, se non erro fu la prima doc.
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Deruj
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Messaggioda Deruj » 05 ott 2007 11:24

vignadelmar ha scritto:Sig. Cernilli,

visto che nessuno lo chiede mi permetto di farlo io.


Perchè secondo Lei la Franciacorta è un terreno vocato??

e poi

Cosa ne pensa dal punto di vista del suo gusto personale della produzione franciacortina ?


Grazie.


.


Vigna, cosa ne pensi tu.
Tu hai ripreso l'argomento.
Tu saresti così gentile da dirci tu cosa intendi per terreno vocato?

Grazie.
cernilli
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Messaggioda cernilli » 05 ott 2007 11:25

Caro meursault, se ragioniamo così facciamo la figura dei superficiali. Allora, ci sono vini da pinot nero in Borgogna che sono grandissimi, ma ci sono anche delle emerite schifezze, in Borgogna in particolare. L'Oltrepò Pavese non è conosciuto per fare dei Pinot Nero eccezionali, ma il Noir 2002 di Mazzolino a me è piaciuto parecchio. In Oregon fanno alcuni Pinot Nero molto interessanti, tanto che diversi produttori francesi, Drouhin su tutti, hanno fatto vigneti lì. Charles Rousseau, che fa le sue vacanze in Alto Adige, adora alcuni Blauburgunder, li trova fruttati e facili da bere, non così complessi come i suoi vini, ma deliziosi sul medio periodo. Questi sono elementi, tutti verissimi e documentabili, peraltro, che aiutano a formare un'opinione. Poi, nella concretezza, io se sono nella possibilità di scegliere, sceglierò quasi sempre un premier cru della Cote de Nuits, come minimo, se voglio bere un grande rosso da uve pinot nero. E potrei anche dire che trovo il vigneto di Chambertin più vocato di quello di Mazzon se considero la vocazione relativa alla produzione di vini più longevi e complessi.
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Messaggioda paolo72 » 05 ott 2007 11:28

Ho un bell'aneddoto da raccontare.

Quattro anni fa vi fu una bella frase detta da Veronelli in una occasione di una premiazione di un nostro vino da parte della sua guida, che ora il mio titolare mi/ci ripete come una sorta di mantra.

Ovvero la sostanza era questa: tante idee e logiche sul mondo del vino sono riconducibili ad un solo pensiero, in particolare parlando di denomiazione di origine e di vocazione vinicola sosteneva che questi concetti fossero solamente e semplicemente riconducibili: 1) alla storia, 2) alla tradizione e 3) alla cultura di quello specifico territorio.

Detto questo, che io condivido, vogliamo dire che la Franciacorta è una zona a vocazione vinicola? Diciamolo, ma diciamo anche che per storia, tradizione e cultura, un territorio come la provincia di Modena ne abbia di più, non foss'altro perchè lavora da sempre e secondo la tradizione, uve autoctone in modo qualitativo e quantitativo allo stesso tempo.
Non vogliamo pensarla da questo punto di vista?
Allora guardiamo alla sperimentazione agli investimenti e al marketing: due aziende (ma ve ne sono altre) di spumantizzazione come Zucchi o Bellei, fanno dei prodotti nettamente superiori per caratteristiche chimiche ed organolettiche alla media dei prodotti di Franciacorta.
Vi invito a provare in comparata con qualsiasi Rosé Italiano lo spumante Lambrusco Rosé di Zucchi e ad affermare il contrario.
Ultima modifica di paolo72 il 05 ott 2007 11:28, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda cernilli » 05 ott 2007 11:28

Perché mi fate ripetere le cose? Ma documentatevi. Le prime Docg, dato oggettivo e controllabile, sono state il Vino Nobile, il Brunello, il Barolo e il Barbaresco.
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paolo72
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Messaggioda paolo72 » 05 ott 2007 11:30

E' ovvio che la Provincia di Modena è un puro esempio.
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Messaggioda pippuz » 05 ott 2007 11:31

Il problema è che tutta la penisola italica in teoria è vocata.

Quindi la DOC o DOCG che sia la vogliono tutti ... e molto spesso non si nega a nessuno.

Ultima in termini di tempo quella al Morellino di Scansano su cui sarebbe meglio sorvolare.
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Messaggioda M. de Hades » 05 ott 2007 11:32

cernilli ha scritto:Perché mi fate ripetere le cose? Ma documentatevi. Le prime Docg, dato oggettivo e controllabile, sono state il Vino Nobile, il Brunello, il Barolo e il Barbaresco.



Per documentarmi ho chiesto.
E di nuovo chiedo: allora l'Albana è stato il primo "bianco" docg?
Dudley
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Messaggioda Dudley » 05 ott 2007 11:33

Ketto ha scritto:
cernilli ha scritto:Sbaglia e di parecchio. I primi vini ad ottenere la Docg, nel 1980, sono stati Vino Nobile di Montepulciano, Brunello, Barolo e Barbaresco.

Luciano custodisce gelosamente i suoi nominativi.. non aiutando la discussione..
gremul mostra i limiti del suo giudizio.. ma come dargli torto? se uno assaggia, 3,4,5 franciacorta che fanno schifo.. perchè andare avanti nella ricerca? sbagliato, perchè questo può capitare con qualsiasi zona, compresa la blasonata Champagne..


Dài, Prof.

Diccelo tu quali sono i Grandi Franciacorta che possono tenere il passo dei migliori Champagne.

P.S. basta andare UNA volta al festival (e credo che Gremul ci sia andato PIU' di una volta) per assaggiarli quasi tutti i Franciacorta.
Basta riprendere i thread dedicati, solo che tu preferisci dare del limitato a Gremul.

Qui qualcuno l'ha letto Memorie di un assaggiatore di vini?
Qualcuno li ha mai bevuti i bdb di Genet?
Nè Ketto, nè Lenin, for sure.


Bye Bye
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Messaggioda cernilli » 05 ott 2007 11:35

Visto che si cita Veronelli, allora vi racconto qualcosa anch'io. Alla fine degli anni Settanta, Veronelli aveva una rubrica sulla rivista Il Vino, che era, tra l'altro, anche l'organo ufficiale dell'Ais di allora. La rubrica si chiamava Spumant'e Champagne (sic) e in uno dei primi numeri magnificò un vino prodotto da un giovane viticoltore. Era il Pinot di Franciacorta (allara si chiamava così) di Maurizio Zanella. Veronelli è stato uno dei grandi sostenitori della Franciacorta, fin dagli esordi dei primi vini. Poi, se parliamo di "tradizione", beh, negli anni Sessanta c'erano sei o sette produttori di Brunello di Montalcino, e prima del '64 forse solo tre.
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Messaggioda gremul » 05 ott 2007 11:36

Perdonatemi ma non ha molto senso dire che anche in Alto Adige ci sono discreti Pinot Nero e in Oltrepò c'è qualcosa di passabile.

E' chiaro che oggi con un buon lavoro in vigna e in cantina posso fare vino discreto anche sul balcone di casa (ok estremizzo ma si capisce il senso).

Il Grande Terroir però è altro dai non prendiamoci in giro.

E sono d'accordo che in Borgogna ci sono emerite schifezze (come a Bordeaux e come in Champagne) ma il punto non è questo il punto è che in Borgogna come in Champagne come a Barolo e Montalcino si raggiungono certe vette che da altre parti sono impensabili

Questo è grande terroir.

Poi la vocazione vinicola, vabbè....
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Messaggioda valino » 05 ott 2007 11:37

M. de Hades ha scritto:
cernilli ha scritto:Perché mi fate ripetere le cose? Ma documentatevi. Le prime Docg, dato oggettivo e controllabile, sono state il Vino Nobile, il Brunello, il Barolo e il Barbaresco.



Per documentarmi ho chiesto.
E di nuovo chiedo: allora l'Albana è stato il primo "bianco" docg?


si, nel 87
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Messaggioda meursault » 05 ott 2007 11:37

cernilli ha scritto:Caro meursault, se ragioniamo così facciamo la figura dei superficiali. Allora, ci sono vini da pinot nero in Borgogna che sono grandissimi, ma ci sono anche delle emerite schifezze, in Borgogna in particolare. L'Oltrepò Pavese non è conosciuto per fare dei Pinot Nero eccezionali, ma il Noir 2002 di Mazzolino a me è piaciuto parecchio. In Oregon fanno alcuni Pinot Nero molto interessanti, tanto che diversi produttori francesi, Drouhin su tutti, hanno fatto vigneti lì. Charles Rousseau, che fa le sue vacanze in Alto Adige, adora alcuni Blauburgunder, li trova fruttati e facili da bere, non così complessi come i suoi vini, ma deliziosi sul medio periodo. Questi sono elementi, tutti verissimi e documentabili, peraltro, che aiutano a formare un'opinione. Poi, nella concretezza, io se sono nella possibilità di scegliere, sceglierò quasi sempre un premier cru della Cote de Nuits, come minimo, se voglio bere un grande rosso da uve pinot nero. E potrei anche dire che trovo il vigneto di Chambertin più vocato di quello di Mazzon se considero la vocazione relativa alla produzione di vini più longevi e complessi.


Ecco , questo tipo di discorsi mi piace un po di più.
Il discorso comunque stava diventando più filosofico che altro , e sicuramente in questo forum ci sono teste pensanti ben più forbite della mia.
Quello che volevo dire è che teoricamente nessuno può dire niente su nessuna cosa , ma dal momento che non possiamo esimerci dal farlo.....non si può , pragmaticamente , dire una qualsiasi cosa e farla passare come buona e legittima.
Altrimenti qualsiasi schiocchezza , e non sto parlando della Franciacorta , diventa giustificabile.
Per assurdo potrei sostendere anche cose molto pericolose , oltre che stupide.
E la mia critica è nell'atteggiamento di vignadelmar che non vuole entrare nel merito della discussione e si trincera dietro al "ma voi non potete affermarlo con certezza" .
Perchè , cos'è che si può affermare con certezza , di grazia?
Questo non mi sembra un atteggiamento maturo.
Iniziare ad argomentare , fare esempi , discutere sarebbe già un bel passo avanti....proprio una cosa simile a quello che ho quotato nel suo posto proprio qui sopra.
Ultima modifica di meursault il 05 ott 2007 11:43, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda gremul » 05 ott 2007 11:38

Dudley ha scritto:P.S. basta andare UNA volta al festival (e credo che Gremul ci sia andato PIU' di una volta) per assaggiarli quasi tutti i Franciacorta.


esatto ben più di una volta!!

comunque ripeto i famosi nomi segretissimi di Luciano sono Cavalleri, Bellavista, Monterossa e Cà del Bosco.
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Messaggioda cernilli » 05 ott 2007 11:39

Dudley, io ho scritto cose positivissime di molti RM, ma questo non significa che tutti gli Champagne degli RM siano buoni. Poi io non entro nel merito dei vostri assaggi. Mi limito a ripetere che trovo sciocca l'affermazione per cui la Franciacorta non sia una zona vocata per la viticoltura, per i motivi che ho già addotto più volte.
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Messaggioda paolo72 » 05 ott 2007 11:43

cernilli ha scritto:Visto che si cita Veronelli, allora vi racconto qualcosa anch'io. Alla fine degli anni Settanta, Veronelli aveva una rubrica sulla rivista Il Vino, che era, tra l'altro, anche l'organo ufficiale dell'Ais di allora. La rubrica si chiamava Spumant'e Champagne (sic) e in uno dei primi numeri magnificò un vino prodotto da un giovane viticoltore. Era il Pinot di Franciacorta (allara si chiamava così) di Maurizio Zanella. Veronelli è stato uno dei grandi sostenitori della Franciacorta, fin dagli esordi dei primi vini. Poi, se parliamo di "tradizione", beh, negli anni Sessanta c'erano sei o sette produttori di Brunello di Montalcino, e prima del '64 forse solo tre.

C'è una bella differenza, però, a seguire l'attitudine di un sangiovese grosso e trovarne la propria collocazione territoriale, e a tornare da qualche viaggio fatto in Francia (non corta) con ottimi cloni di Chardonnay Pinto Nero e Pinot Bianco e tante idee di marketing...

Non voglio sminuire quanto fatto in questi anni dalla Franciacorta a livello di impegni, e nemmeno dire che questi prodotti non siano obiettivamente buoni prodotti sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista organolettico, dico solo che citare la Franciacorta come uno dei grandi terroir Italiani (come qui è stato fatto) mi sembra decisamente una forzatura, vocazione o meno.
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Messaggioda cernilli » 05 ott 2007 11:45

Valino, no. Le prime docg sono state, nel 1980, Vino Nobile, Brunello, Barolo e Barbaresco, poi nell'84 Chianti, e solo dopo l'Albana.
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Messaggioda Alberto » 05 ott 2007 11:46

cernilli ha scritto:Valino, no. Le prime docg sono state, nel 1980, Vino Nobile, Brunello, Barolo e Barbaresco, poi nell'84 Chianti, e solo dopo l'Albana.

Ergo, l'Albana di Romagna è stata la prima DOCG tra i vini bianchi, come chiedeva Monsieur de Hades. :wink:
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot, and days of auld lang syne?

For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
we'll tak a cup o' kindness yet, for days of auld lang syne.
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Messaggioda cernilli » 05 ott 2007 11:47

Scusate, sì, l'Albana è stata la prima Docg "bianca". Giusto.
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Messaggioda Deruj » 05 ott 2007 11:48

cernilli ha scritto:"Assoluto" significa che esiste a prescindere da qualunque altro elemento, cioè "per se stesso". Il Padre Eterno, per chi ci crede, è "assoluto", cioè esiste per se stesso e non dipende da un qualsiasi altro elemento. Un concetto "assoluto", vuol dire che esiste di per sé, quindi. Già il fatto che si applichi alla viticoltura è un inaccettabile scadimento in un ambito empirico, che lo fa precipitare nel relativismo. Sono stato abbastanza cortese, deruj?


Certamente, ma chiedevo a Vignadelmar.

Nel merito alla sua risposta: cercavo solo, con un parallelo - evidentemente peregrino - di dire che ci si sta confrontando su due piani di giudizio differenti.
Contigui, ma differenti.
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Messaggioda Dudley » 05 ott 2007 11:53

cernilli ha scritto:Mi limito a ripetere che trovo sciocca l'affermazione per cui la Franciacorta non sia una zona vocata per la viticoltura, per i motivi che ho già addotto più volte.


A me hanno sempre raccontato che la Franciacorta, terra di grandi spumanti così come viene vista oggi, l'ha inventata Guido Berlucchi negli anni 60.
Prima, nulla.

Leggendo però la vocazione in termini più letterali, o, forse, leggendo il termine nella maniera in cui va letto (a seconda dei punti di vista) possiamo dire che il territorio della Franciacorta sia vocato per la viticoltura, perchè dopo tutto le tracce di coltivazione della vite risalgono al 500 d.c., perchè gli studi qui citati più volte dimostrano scientificamente la vocazione del territorio e via discorrendo.

Forse sbagliano coloro che giudicano la vocazione di un territorio in base a quello che si ritrovano nel bicchiere NELLA MEDIA, anzichè partire da certificazioni ed analisi scientifiche.
In questo caso, mi accodo a chi sbaglia, consapevole dell'errore.
Roberto Dal Ponte
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Messaggioda Deruj » 05 ott 2007 11:56

Dudley ha scritto:
cernilli ha scritto:Mi limito a ripetere che trovo sciocca l'affermazione per cui la Franciacorta non sia una zona vocata per la viticoltura, per i motivi che ho già addotto più volte.


A me hanno sempre raccontato che la Franciacorta, terra di grandi spumanti così come viene vista oggi, l'ha inventata Guido Berlucchi negli anni 60.
Prima, nulla.

Leggendo però la vocazione in termini più letterali, o, forse, leggendo il termine nella maniera in cui va letto (a seconda dei punti di vista) possiamo dire che il territorio della Franciacorta sia vocato per la viticoltura, perchè dopo tutto le tracce di coltivazione della vite risalgono al 500 d.c. e via discorrendo, perchè gli studi qui citati più volte dimostrano scientificamente la vocazione del territorio.

Forse sbagliano coloro che giudicano la vocazione di un territorio in base a quello che si ritrovano nel bicchiere NELLA MEDIA, anzichè partire da certificazioni ed X scientifiche.
In questo caso, mi accodo a chi sbaglia, consapevole dell'errore.


Esistono gradi di vocazione anche verso il Padre Eterno o l'Arte, figurati se non esistono per il vino...

Basta capire chi guarda il dito e chi la Luna.

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