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Messaggioda pippuz » 24 lug 2007 10:16

paolo72 ha scritto:se mi fai il piacere invece tu di riportare i tipi di terreno e che tipo di uve producono...

Questo è un punto fondamentale. Che uve producono ?
Sarà, ma secondo me una zona che NON ha un'uva tradizionale è una zona poco vocata.

Aggiungo: le uniche differenze che io sento tra i vari Franciacorta sono date dal metodo di vinificazione (Saten VS tradizionale) e non dall'impronta territoriale.
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Messaggioda vignadelmar » 24 lug 2007 10:17

[/quote]Paolo72
se mi fai il piacere invece tu di riportare i tipi di terreno e che tipo di uve producono...

Grazie.[/quote]



No, non lo scrivo, perchè torno a ripeterti che è perfettamente inutile dato che, come tu hai detto è scritto da " persone che sono famose nel settore per fare analisi e trattati a "comanda"........... ..................quindi che utilità può avere ciò che ci è scritto ??


Prego




.
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Messaggioda paolo72 » 24 lug 2007 10:18

vignadelmar ha scritto:se mi fai il piacere invece tu di riportare i tipi di terreno e che tipo di uve producono...

Grazie.




No, non lo scrivo, perchè torno a ripeterti che è perfettamente inutile dato che, come tu hai detto è scritto da " persone che sono famose nel settore per fare analisi e trattati a "comanda"........... ..................quindi che utilità può avere ciò che ci è scritto ??


Prego




.[/quote]

Allora se non vuoi più discutere è meglio che taci su questo argomento, o no?

Se invece vuoi continuare, rispondimi.
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Messaggioda Il Comandante » 24 lug 2007 10:20

l'oste ha scritto:secondo me non è ben chiara la ragione del contendere, se non la si definisce questo 3ad rischia di andare avanti all'infinito, con tutti giustamente convinti di aver ragione...


Ma perché si sta parlando di vino?
A parte qualche sporadico intervento, non mi sembra proprio.

Comunque ribadisco: la ragione è nel palato, il resto è fuffa... Alla cieca il più delle volte si riescono a distinguere le differenti zone del Barolo, quando si riuscirà anche con la Franciacorta ne riparliamo della zonazione della Franciacorta..
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Messaggioda vignadelmar » 24 lug 2007 10:20

gremul ha scritto:Piccolo OT: Queste "quotazioni" combinano un vero casino, non si capisce più neanche chi ha scritto cosa, non mi ricordo che nel vecchio forum fosse così incasinato quotare, come mai ora è così? fine OT

ritorno IT: quindi una volta che avrò ben studiato lo scritto miracolosamente mi piaceranno i Franciacorta?

è questo che non riesco a capire del tuo ragionamento! io i Franciacorta li ho bevuti, tanti, troppi, mi sono fatto un'idea precisa su quei vini (e quindi giocoforza su quel territorio, se i risultati sono quelli). punto.

è questo che non vuoi ammettere, che a qualcuno possano non piacere i Franciacorta, anche se ci fossero diamanti nel sottosuolo (che poi non ci sono neanche, ma questo allungherebbe ancora il discorso)





Gremul allora, nessuno mette in discussione il fatto che per te tutti i Franciacorta o almeno la maggioranza di essi non ti piacciano !! E' il tuo gusto e così va bene, per carità !!

Si parlava e dovresti saperlo benissimo di vocazione del territorio che credo con i propri gusti soggettivi non abbia nulla a che fare.

Ma ripeto che quello che è importante per me è chiarire come fra di noi si debba dibattere.........


Ciao




.
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Messaggioda gremul » 24 lug 2007 10:21

E comunque ripeto: questa (presunta) differenza delle zone in che modo dimostrerebbe la (presunta) qualità dei vini?
La diversità di ognuno di noi non è un'arma per discriminare, etichettare, ma una ricchezza (P.P. Pasolini)
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Messaggioda vignadelmar » 24 lug 2007 10:24

paolo72 ha scritto:
vignadelmar ha scritto:se mi fai il piacere invece tu di riportare i tipi di terreno e che tipo di uve producono...

Grazie.




No, non lo scrivo, perchè torno a ripeterti che è perfettamente inutile dato che, come tu hai detto è scritto da " persone che sono famose nel settore per fare analisi e trattati a "comanda"........... ..................quindi che utilità può avere ciò che ci è scritto ??


Prego





.


Allora se non vuoi più discutere è meglio che taci su questo argomento, o no?

Se invece vuoi continuare, rispondimi.[/quote]





No, non ti rispondo !!

Da te voglio uno studio scientifico che confermi quello che tu asserisci con tanta fermezza ossia che "la Franciacorta ha un terroir incontrovertibilmente mediocre."

Tocca a te adesso riempire di sostanza le tue vuote parole.



.
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Messaggioda M. de Hades » 24 lug 2007 10:25

vignadelmar ha scritto:
Si parlava e dovresti saperlo benissimo di vocazione del territorio che credo con i propri gusti soggettivi non abbia nulla a che fare.


.



No?
Tassativamente?
Allora cosa rende un territorio "vocato"?.
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Messaggioda l'oste » 24 lug 2007 10:25

ma se queste benedette zone di Franciacorta sono così eccezionalmente vocate, dovrebbero esserci fior fior di grandi vini universalmente riconosciuti come tali e, di conseguenza, grandi sostenitori del "gusto" franciacortino...
sul gusto personale non si discute ma quale elemento definisce la qualità in senso assoluto?
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Messaggioda cesmic » 24 lug 2007 10:25

Se posso umilmente permettermi, Vignadelmar ha ragione in un punto: continua a cambiare il punto di partenza e il conseguente approccio al discorso. Il gusto lasciamolo da una parte... è soggettivo e proprio per quello non può e non deve essere influente.
Domanda: esistono dei parametri certi per definire quale sia un terreno vocato??
Nel qual caso gli studi presentati da Vignadelmar li rispettano in toto o, almeno in parte??
Vietato confutarli, però, se non con dati alla mano, secondo me....
E poi, che barbarie, brodo vegetale ad un bambino dell'asilo... vuoi mettere con un paio di tubi di Pringles??? (Un amico)
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Messaggioda vignadelmar » 24 lug 2007 10:28

M. de Hades ha scritto:
vignadelmar ha scritto:
Si parlava e dovresti saperlo benissimo di vocazione del territorio che credo con i propri gusti soggettivi non abbia nulla a che fare.


.



No?
Tassativamente?
Allora cosa rende un territorio "vocato"?.




Credo tassativamente. Provo a spiegarmi.


Credo, ripeto credo che se per assurdo un gruppo di persone dica che a loro i barbareschi assolutamente non piacciono o piacciono poco e solo alcuni molto, da ciò non discenda che quel dato territorio sia automaticamente poco vocato.
Credo siano livelli differenti di discussione.

Ciao


.
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Messaggioda M. de Hades » 24 lug 2007 10:28

cesmic ha scritto:Se posso umilmente permettermi, Vignadelmar ha ragione in un punto: continua a cambiare il punto di partenza e il conseguente approccio al discorso. Il gusto lasciamolo da una parte... è soggettivo e proprio per quello non può e non deve essere influente.


Come ho già scritto in risposta a vigna: sei sicuro?
Ha detto bene l'oste: cosa definisce la qualità in senso assoluto?
E vocazione è concetto strettamente legato a qualità.
Qui si parla di caratteristiche organolettiche e "sensoriali" dei vini, dopo tutto.
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Messaggioda vignadelmar » 24 lug 2007 10:30

l'oste ha scritto:ma se queste benedette zone di Franciacorta sono così eccezionalmente vocate, dovrebbero esserci fior fior di grandi vini universalmente riconosciuti come tali e, di conseguenza, grandi sostenitori del "gusto" franciacortino...
sul gusto personale non si discute ma quale elemento definisce la qualità in senso assoluto?





Perchè per assurdo i Produttori insistenti in quel territorio sono tutti dei cani e non capiscono niente di come si faccia un vino buono, ma potenzialmente lo potrebbero produrre !!

Credo !!




.
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Messaggioda Il Comandante » 24 lug 2007 10:30

cesmic ha scritto:Se posso umilmente permettermi, Vignadelmar ha ragione in un punto: continua a cambiare il punto di partenza e il conseguente approccio al discorso. Il gusto lasciamolo da una parte... è soggettivo e proprio per quello non può e non deve essere influente.
Domanda: esistono dei parametri certi per definire quale sia un terreno vocato??
Nel qual caso gli studi presentati da Vignadelmar li rispettano in toto o, almeno in parte??
Vietato confutarli, però, se non con dati alla mano, secondo me....


Scusa, ma allora azzeriamo la discussione e facciamo un ulteriore passo indietro.

Cosa si intende con vocato?

Forse da qui ci capiamo meglio...
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Messaggioda vignadelmar » 24 lug 2007 10:35

Il Comandante ha scritto:
cesmic ha scritto:Se posso umilmente permettermi, Vignadelmar ha ragione in un punto: continua a cambiare il punto di partenza e il conseguente approccio al discorso. Il gusto lasciamolo da una parte... è soggettivo e proprio per quello non può e non deve essere influente.
Domanda: esistono dei parametri certi per definire quale sia un terreno vocato??
Nel qual caso gli studi presentati da Vignadelmar li rispettano in toto o, almeno in parte??
Vietato confutarli, però, se non con dati alla mano, secondo me....


Scusa, ma allora azzeriamo la discussione e facciamo un ulteriore passo indietro.

Cosa si intende con vocato?

Forse da qui ci capiamo meglio...






Comandante............di passi indietro ne possiamo fare anche 14 ed io sarei contento.
Però un punto va definitivamente chiarito: la qualità della nostra discussione deve assolutamente migliorare.
Ossia a dati si risponde con dati
a studi si risponde con studi
a gusti si risponde con gusti


E principalmente io non ne posso più di subire ogni volta una corte marziale !!
Con me dovreste avere un approccio diverso.

Solo gli stupidi non chiedono scusa quando capiscono di aver sbagliato in qualcosa !!

Ciao





.
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Messaggioda gremul » 24 lug 2007 10:35

Luciano ma scusami, senza arrabbiarti: secondo te gli Champagne hanno avuto e hanno il successo che hanno perchè piacciono tanto a chi li beve o perchè hanno fatto leggere prima a chi deve berli uno scritto che parla della "vocazione" del territorio?

In buona sostanza la vocazione è e deve essere il risultato finale, se il risultato finale non c'è il territorio può anche essere (sulla carta) il migliore del mondo per produrre vino se però non si arriva ad un risultato soddisfacente significa che non era poi così vocato come sembrava sulla carta. E' lapalissiano questo!
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Messaggioda vignadelmar » 24 lug 2007 10:38

gremul ha scritto:Luciano ma scusami, senza arrabbiarti: secondo te gli Champagne hanno avuto e hanno il successo che hanno perchè piacciono tanto a chi li beve o perchè hanno fatto leggere prima a chi deve berli uno scritto che parla della "vocazione" del territorio?

In buona sostanza la vocazione è e deve essere il risultato finale, se il risultato finale non c'è il territorio può anche essere (sulla carta) il migliore del mondo per produrre vino se però non si arriva ad un risultato soddisfacente significa che non era poi così vocato come sembrava sulla carta. E' lapalissiano questo!




No, non credo sia così lampante.
Provo a spiegare.


Io compro una famosissima azienda di Champagne. Non capendo un ca@@o di come si produca viene fuori una schifezza.
Per questa mia incompetenza quel cru magari vocatissimo automaticamente non diventa poco vocato.........sono io che sono un cane a fare champagne !!

.
Ultima modifica di vignadelmar il 24 lug 2007 10:39, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda M. de Hades » 24 lug 2007 10:39

vignadelmar ha scritto:Solo gli stupidi non chiedono scusa quando capiscono di aver sbagliato in qualcosa !!


Sarebbe sufficiente che dimostrassero di aver capito l'errore.
Le scuse, se non c'è offesa, a che servono?
Stupido, secondo me, è chi non cambia mai idea (a scanso di equivoci, non mi sto riferendo a nessuno in particolare: è solo una constatazione di carattere generale).
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Messaggioda cesmic » 24 lug 2007 10:40

Il Comandante ha scritto:
cesmic ha scritto:Se posso umilmente permettermi, Vignadelmar ha ragione in un punto: continua a cambiare il punto di partenza e il conseguente approccio al discorso. Il gusto lasciamolo da una parte... è soggettivo e proprio per quello non può e non deve essere influente.
Domanda: esistono dei parametri certi per definire quale sia un terreno vocato??
Nel qual caso gli studi presentati da Vignadelmar li rispettano in toto o, almeno in parte??
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Scusa, ma allora azzeriamo la discussione e facciamo un ulteriore passo indietro.

Cosa si intende con vocato?

Forse da qui ci capiamo meglio...

Cercando in giro..... :wink:

"agr., zoot., di ambiente, di terreno, particolarmente adatto a un certo tipo di coltivazione o di allevamento"

"Quello che i francesi chiamano il bon lieu à vignes - il luogo vocato alla vigna - deve trasferire ai prodotti la sua peculiarità. I terreni formano la base del concetto di tipicità che ha un senso più generico legato alla zona di produzione, ma anche un senso più specifico per la singola azienda. Al viticoltore, e anche al suo lavoro in cantina, la responsabilità di far emergere il valore del proprio terreno caratterizzandolo con la scelta delle uve e delle tecniche enologiche."
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Messaggioda paolo72 » 24 lug 2007 10:41

vignadelmar ha scritto:
Il Comandante ha scritto:
cesmic ha scritto:Se posso umilmente permettermi, Vignadelmar ha ragione in un punto: continua a cambiare il punto di partenza e il conseguente approccio al discorso. Il gusto lasciamolo da una parte... è soggettivo e proprio per quello non può e non deve essere influente.
Domanda: esistono dei parametri certi per definire quale sia un terreno vocato??
Nel qual caso gli studi presentati da Vignadelmar li rispettano in toto o, almeno in parte??
Vietato confutarli, però, se non con dati alla mano, secondo me....


Scusa, ma allora azzeriamo la discussione e facciamo un ulteriore passo indietro.

Cosa si intende con vocato?

Forse da qui ci capiamo meglio...






Comandante............di passi indietro ne possiamo fare anche 14 ed io sarei contento.
Però un punto va definitivamente chiarito: la qualità della nostra discussione deve assolutamente migliorare.
Ossia a dati si risponde con dati
a studi si risponde con studi
a gusti si risponde con gusti


E principalmente io non ne posso più di subire ogni volta una corte marziale !!
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Solo gli stupidi non chiedono scusa quando capiscono di aver sbagliato in qualcosa !!

Ciao





.

Scusa, ma tu di questo benedetto studio non hai detto niente di niente.

Io ho visitato la franciacorta più e più volte, e oltre a rendermi conto della prevalenza di argille compatte ho chiesto a fiore di esperti sulla capacità di questo territorio ad esprimere uve che si prestino alla spumantizzazione (bassa gradazione alcoolica, mineralità e freschezza), il risultato del mio riscontro e del confronto con enologi ed agronomi (se vuo ti dico anche chi) è che in questo terreno manca tutta la capacità di produrre materia acido/sapida e con questo clima non vi è capacità di produrre finezza di frutto ma quasi sempre surmaturazione e frutto grossolano.

Queste cose però le ho già dette decine di volte in questo thread, mentre la confutazione del trattato che cita Luciano che dice? Si può sapere? O no?
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Messaggioda M. de Hades » 24 lug 2007 10:41

cesmic ha scritto:
Il Comandante ha scritto:
cesmic ha scritto:Se posso umilmente permettermi, Vignadelmar ha ragione in un punto: continua a cambiare il punto di partenza e il conseguente approccio al discorso. Il gusto lasciamolo da una parte... è soggettivo e proprio per quello non può e non deve essere influente.
Domanda: esistono dei parametri certi per definire quale sia un terreno vocato??
Nel qual caso gli studi presentati da Vignadelmar li rispettano in toto o, almeno in parte??
Vietato confutarli, però, se non con dati alla mano, secondo me....


Scusa, ma allora azzeriamo la discussione e facciamo un ulteriore passo indietro.

Cosa si intende con vocato?

Forse da qui ci capiamo meglio...

Cercando in giro..... :wink:

"agr., zoot., di ambiente, di terreno, particolarmente adatto a un certo tipo di coltivazione o di allevamento"

"Quello che i francesi chiamano il bon lieu à vignes - il luogo vocato alla vigna - deve trasferire ai prodotti la sua peculiarità. I terreni formano la base del concetto di tipicità che ha un senso più generico legato alla zona di produzione, ma anche un senso più specifico per la singola azienda. Al viticoltore, e anche al suo lavoro in cantina, la responsabilità di far emergere il valore del proprio terreno caratterizzandolo con la scelta delle uve e delle tecniche enologiche."



D'accordo, ma il risultato deve pur sempre "incontrare" il gusto di chi beve.
O no?
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Messaggioda vignadelmar » 24 lug 2007 10:44

paolo72 ha scritto:
vignadelmar ha scritto:
Il Comandante ha scritto:
cesmic ha scritto:Se posso umilmente permettermi, Vignadelmar ha ragione in un punto: continua a cambiare il punto di partenza e il conseguente approccio al discorso. Il gusto lasciamolo da una parte... è soggettivo e proprio per quello non può e non deve essere influente.
Domanda: esistono dei parametri certi per definire quale sia un terreno vocato??
Nel qual caso gli studi presentati da Vignadelmar li rispettano in toto o, almeno in parte??
Vietato confutarli, però, se non con dati alla mano, secondo me....


Scusa, ma allora azzeriamo la discussione e facciamo un ulteriore passo indietro.

Cosa si intende con vocato?

Forse da qui ci capiamo meglio...






Comandante............di passi indietro ne possiamo fare anche 14 ed io sarei contento.
Però un punto va definitivamente chiarito: la qualità della nostra discussione deve assolutamente migliorare.
Ossia a dati si risponde con dati
a studi si risponde con studi
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E principalmente io non ne posso più di subire ogni volta una corte marziale !!
Con me dovreste avere un approccio diverso.

Solo gli stupidi non chiedono scusa quando capiscono di aver sbagliato in qualcosa !!

Ciao





.

Scusa, ma tu di questo benedetto studio non hai detto niente di niente.

Io ho visitato la franciacorta più e più volte, e oltre a rendermi conto della prevalenza di argille compatte ho chiesto a fiore di esperti sulla capacità di questo territorio ad esprimere uve che si prestino alla spumantizzazione (bassa gradazione alcoolica, mineralità e freschezza), il risultato del mio riscontro e del confronto con enologi ed agronomi (se vuo ti dico anche chi) è che in questo terreno manca tutta la capacità di produrre materia acido/sapida e con questo clima non vi è capacità di produrre finezza di frutto ma quasi sempre surmaturazione e frutto grossolano.

Queste cose però le ho già dette decine di volte in questo thread, mentre la confutazione del trattato che cita Luciano che dice? Si può sapere? O no?






Te lo ripeto fino alla noia:

"Comunque è inutile che io ti scriva cosa è riportato nello studio tanto come tu dici è scritto da " persone che sono famose nel settore per fare analisi e trattati a "comanda"...........
..............queste cose le hai dette tu !!



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Messaggioda gremul » 24 lug 2007 10:45

vignadelmar ha scritto:
gremul ha scritto:Luciano ma scusami, senza arrabbiarti: secondo te gli Champagne hanno avuto e hanno il successo che hanno perchè piacciono tanto a chi li beve o perchè hanno fatto leggere prima a chi deve berli uno scritto che parla della "vocazione" del territorio?

In buona sostanza la vocazione è e deve essere il risultato finale, se il risultato finale non c'è il territorio può anche essere (sulla carta) il migliore del mondo per produrre vino se però non si arriva ad un risultato soddisfacente significa che non era poi così vocato come sembrava sulla carta. E' lapalissiano questo!




No, non credo sia così lampante.
Provo a spiegare.


Io compro una famosissima azienda di Champagne. Non capendo un ca@@o di come si produca viene fuori una schifezza.
Per questa mia incompetenza quel cru magari vocatissimo automaticamente non diventa poco vocato.........sono io che sono un cane a fare champagne !!

.


Certo Luciano ma questi sono 40 anni che fanno vino in Franciacorta e non c'è solo un produttore!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ultima modifica di gremul il 24 lug 2007 10:47, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda vignadelmar » 24 lug 2007 10:45

M. de Hades ha scritto:
cesmic ha scritto:
Il Comandante ha scritto:
cesmic ha scritto:Se posso umilmente permettermi, Vignadelmar ha ragione in un punto: continua a cambiare il punto di partenza e il conseguente approccio al discorso. Il gusto lasciamolo da una parte... è soggettivo e proprio per quello non può e non deve essere influente.
Domanda: esistono dei parametri certi per definire quale sia un terreno vocato??
Nel qual caso gli studi presentati da Vignadelmar li rispettano in toto o, almeno in parte??
Vietato confutarli, però, se non con dati alla mano, secondo me....


Scusa, ma allora azzeriamo la discussione e facciamo un ulteriore passo indietro.

Cosa si intende con vocato?

Forse da qui ci capiamo meglio...

Cercando in giro..... :wink:

"agr., zoot., di ambiente, di terreno, particolarmente adatto a un certo tipo di coltivazione o di allevamento"

"Quello che i francesi chiamano il bon lieu à vignes - il luogo vocato alla vigna - deve trasferire ai prodotti la sua peculiarità. I terreni formano la base del concetto di tipicità che ha un senso più generico legato alla zona di produzione, ma anche un senso più specifico per la singola azienda. Al viticoltore, e anche al suo lavoro in cantina, la responsabilità di far emergere il valore del proprio terreno caratterizzandolo con la scelta delle uve e delle tecniche enologiche."



D'accordo, ma il risultato deve pur sempre "incontrare" il gusto di chi beve.
O no?




Certo, ma questo è un altro discorso.



.
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Messaggioda M. de Hades » 24 lug 2007 10:47

Una cosa è certa:
Guido Berlucchi e Franco Ziliani erano/sono due geni del marketing: guarda che casino ti hanno messo in piedi!!!
E poi hanno pure abbandonato per anni la denominazione! (chissà perché adesso ci sono rientrati. Alla luce dei pareri qui espressi, ovvio).

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