Gambero Rosso Forum

io a San Silvestro ho bevuto:

Extra Brut Pinot Noir Les Bauchetes di Nowack
Champagne La Bonne Nouvelle Rosé di Philippe Gilbert

Entrambi sui 60 euro prezzo enoteca. Rivelatisi ottimi acquisti davvero.

ilvinaio ha scritto:Il vino è buono anche adesso e col tempo cambierà ma sempre buono sarà
Bevilo quando hai desiderio

Finalmente bevuto sto Iniziale di Selosse la cui sboccatura non era poi così recente come mi ricordavo, 2014 . Che dire , me lo sono goduto tutto fino all’ultima goccia , è in quella categoria che se vuoi bere così si deve spendere tot si può bere bene anche spendendo parecchio meno ma non così lo ricomprerò no , ho il rose’ e il substance per finire la mia Selosse experience
dopodiché attaccherò altro , se succederà mai che da anziano le mie risorse mi permetteranno di acquistare bottiglie carissime mi ricorderò di Selosse

ilvinaio ha scritto:

GabrieleB. ha scritto:

egio ha scritto:

ilvinaio ha scritto:Un vostro parere sui vini di Fallet Prevostat visto che in molti lo stanno comprando e penso a breve berranno, io lo seguo da una decina di anni ed ultimamente lo trovo molto diverso

Mi interessa molto, visto che lo compero abbastanza, ma le ultime bottiglie aperte son sboccature di almeno 3/4 anni fa, quindi non posso rispondere. Tu cosa intendi per ultimamente? E in cosa ti pare cambiato? Grazie.

Carissimo Lorenzo le tue parole potrebbero essere le mie,visto che sono nella tua stessa situazione.Seguo con molto interesse Grazie Vinaio

Per ultimamente intendo sboccature da 2017 in poi, io ed altri compagni di bevute champagnine abbiamo riscontrato soprattutto nel pa dosè un invecchiamento precoce, perdita rapida della freschezza ed evoluzione precoce, un po' meno nel brut e nell'extra brut che col dosaggio riescono a nascondere più facilmente i difetti, come se purtroppo il passaggio di mano avesse inciso negativamente

Vorrei intervenire lasciando una mia opinione in quanto è dal 2002 che bevo prevostat.
Le dovute premesse sono del tutto personali, il cambiamento vero
Si chiama non dosé molto diverso dal passato , come dice Francesco sembra un vino ( già invecchiato ) all'uscita, mentre trovo non ci sia stato cambiamento per extra brut e brut, una nota particolare per il brut che invecchia benissimo , bevuta qualche giorno fa una 2008 e solo una piccolissima nota di ossidazione era presente , in fondo è risaputo che il dosaggio piu elevato aiuta l'invecchiamento. Extra brut sempre molto piacevole ed equilibrato.

Nitrox ha scritto:

ilvinaio ha scritto:Il vino è buono anche adesso e col tempo cambierà ma sempre buono sarà
Bevilo quando hai desiderio

Finalmente bevuto sto Iniziale di Selosse la cui sboccatura non era poi così recente come mi ricordavo, 2014 . Che dire , me lo sono goduto tutto fino all’ultima goccia , è in quella categoria che se vuoi bere così si deve spendere tot si può bere bene anche spendendo parecchio meno ma non così lo ricomprerò no , ho il rose’ e il substance per finire la mia Selosse experience
dopodiché attaccherò altro , se succederà mai che da anziano le mie risorse mi permetteranno di acquistare bottiglie carissime mi ricorderò di Selosse

Il rosé è una gran boccia

Visto che questo è il thread definitivo, datemi un parere definitivo su questo tappo versatore per lo champagne:

https://idearegalodesign.com/wine-tools ... u-vin.html

Mantiene davvero la CO2 per due settimane (a me basterebbe durasse fino al giorno successivo...)?

O è meglio cercare qualcosa di più classico?

Ieri sera sono andato in un negozio/enoteca, prima era di lusso poi per vari motivi tra cui la crisi e una grossa rapina è caduto un po' in disgrazia, ma qualche buon affare credo, perchè non me ne intendo, se ne possa fare ancora.
Devo cominciare a bere qualcosa, soprattutto champagne dove la mia esperienza è pressocchè nulla, quindi nell'attesa che dal mercatino sbuchi qualche offerta dai soliti nomi che mi avete consigliato, mi sono comprato un Paul Bara riserva e un Aubry Brut Champagne Premier Cru, il tutto per poco più di 60 euro dire abbastanza in linea con i prezzi che girano qui.
Il Paul Bara non aveva sboccatura, a detta del commesso è perchè i francesi sono meno precisi e quindi la mettono solo sui millesimati, mentre noi italiani la mettiamo un po' dappertutto .
Mentre Aubry ha sboccatura 11/2017.
Avevo puntato un Selosse Initial in un'altra enoteca a 135 (direi che avesse il 20%) credo non sia male come prezzo, ma poi sono ripassato ed era finito, mi hanno detto che se ne riparla a Febbraio minimo.
In tre enoteche nessuno conosceva il Tarlant zero......
Piccolo ot, ho visto anche uno Chateaux Margaux a 1700 euro messo quasi a soffitto su casse di legno sopra altri scaffali pieni di vino, direi conservazione non eccellente......
Vedremo come saranno le mie esperienze enoiche nel berli anche se non ho amici che bevano molto
Vincenzo

win_67 ha scritto:a detta del commesso è perchè i francesi sono meno precisi e quindi la mettono solo sui millesimati

Una fesseria..

R&L Legras Presidence Vielles Vignes 2007:
Solo acciaio per questo produttore della cote de blanc, oro splendido, ridottino iniziale e quindi ventata di aria salmastra, poi mela e agrumi che emergono al crescere della temperatura. Naso fresco e teso così in bocca, secco ed equilibrato, ha un bel grip sulla lingua e chiude con una lunga persistenza.

R&L Legras Presidece Vielles Vignes 2012:
parente del 2007, ridotto assente, più fruttato che minerale rispetto al primo. Sempre un bel colore dorato, in bocca è più rotondo del 2007 e sul frutto, sembra anche più pronto e morbido. Piaciuto un filino meno dell'altro.

R.Pouillon Terres froides, base 2015:
Uve di Tauxieres, Montagne de Reims, scrive il produttore che le vigne sono esposte a nord.
Più simile a un pinot nero che a uno chardonnay per via di un naso fresco e teso, mai burroso o morbido, libero dalla vaniglia, rispetto ad uno chardonnay ad esempio di De Sousa... sensazioni di scoglio e pietra bagnata e mandarino a seguire, bella bocca sapida e gustosa. Piaciuto molto e da ribere con spensieratezza(cit.)

Applauso per la quantità di info in contro-etichetta a differenza di zero per Legras

Tarlant Zero base vendemmia 2008 deg 2016
Che dire , l’avevo bevuto pochi mesi fa e mi era piaciuto molto questa sera ne ho bevuto uno della mia cantina che a differenza dell’altro è ancora indietro nella fase evolutiva (quello bevuto prima non era stato conservato nei parametri ottimali ma comunque è evoluto prima e per niente male anzi) invece il mio denuncia ancora una acidità importante mitigata solo dopo parecchi minuti nel bicchiere buon naso minerale con note agrumate , perlate fine ma non persistente e ahimè poca complessità ( tutto non si può avere ) ma cosa gli manca ancora ora è la beva che non tira .
La vendemmia 2008 in Champagne per ora mi sta creando più grattacapi che soddisfazioni, quello che ho lo sotterro e provo fra dieci anni......

Dom Ruinart Rose’ 1996 , avevo paura di trovarmi davanti un vino spento invece le mie paure erano infondate .
Oddio non che sprizzasse energia da tutti i pori denunciando ancora una lunghissima carriera ma direi al punto giusto per essere bevuto con tutto al posto giusto tecnicamente ineccepibile quasi perfetto forse anche troppo, un colore ambrato con riflessi arancioni mai visto prima in un vino al naso senti un mix fra la Borgognona dello Chardonnay ripulita da tutta l’acidità di gioventù è quella del Pinot Noir , te li ritrovi insieme nel gusto in un mix in continua evoluzione più passa il tempo nel bicchiere con gli ultimi assaggi un ora dopo l’apertura della bottiglia con ancora cose da dire e dare ma purtroppo bottiglia finita , la bolla ben presente ma finissima ed elegante come i migliori anzi fra i migliori.
Non sono amante dei rose’ ma questo è hors categorie.

Ho appena letto su intravino un articolo di Andrea Gori che ha appena bevuto Belle Epoque 2012.
A parte i 98 punti già dati all'uscita e la solita sfilza di descrittori parla di grande annata per lo champagne.
Qualcuno ne sa qualcosa in più? Confermate?

dc87 ha scritto:Ho appena letto su intravino un articolo di Andrea Gori che ha appena bevuto Belle Epoque 2012.
A parte i 98 punti già dati all'uscita e la solita sfilza di descrittori parla di grande annata per lo champagne.
Qualcuno ne sa qualcosa in più? Confermate?

Annata abbastanza lodata, non al pari delle 2008 o addirittura della 2018 che si dice superiore alla 2008....

provo a fare una domanda ai tanti esperti del forum....

ho un rapporto di amore/odio con lo champagne... lo apprezzo sempre ma ogni volta mi viene il dubbio e mi chiedo se a parità di sforzo economico non avrei trovato maggiore godimento con un vino fermo....
penso che sia un limite mio, visto che spesso si è detto che sia come qualità assoluta che come qualità/prezzo lo champagne è la risposta se si parla di bolle e quindi sto provando a prendere qualcosa da assaggiare di produttori meno noti, piccoli o medi RM...

la domanda è questa: qualcuno mi sa consigliare un modo (libro, sito web...) per potersi fare un'idea di massima di cosa si avrà nel bicchiere prima di acquistare e assaggiare?
qualcosa ad esempio che indichi caratteristiche di massima sulla base del villaggio di provenienza, oltre che composizione dell'assemblaggio, stile di produzione (acciaio, legno, permanenza sui lieviti...), che vada un po' più nel dettaglio della differenza basilare tra pinot nero e chardonnay o tra valle de la marne = pinot meunier e montagna di reims = pinot nero....

ps. so che probabilmente un giretto "in loco" e qualche visita basterebbero a darmi molte risposte ma almeno ora come ora un viaggio in Francia è da escludere purtroppo.... grazie a chi avrà voglia di rispondere
Federico

Fedevarius ha scritto:provo a fare una domanda ai tanti esperti del forum....

ho un rapporto di amore/odio con lo champagne... lo apprezzo sempre ma ogni volta mi viene il dubbio e mi chiedo se a parità di sforzo economico non avrei trovato maggiore godimento con un vino fermo....
penso che sia un limite mio, visto che spesso si è detto che sia come qualità assoluta che come qualità/prezzo lo champagne è la risposta se si parla di bolle e quindi sto provando a prendere qualcosa da assaggiare di produttori meno noti, piccoli o medi RM...

la domanda è questa: qualcuno mi sa consigliare un modo (libro, sito web...) per potersi fare un'idea di massima di cosa si avrà nel bicchiere prima di acquistare e assaggiare?
qualcosa ad esempio che indichi caratteristiche di massima sulla base del villaggio di provenienza, oltre che composizione dell'assemblaggio, stile di produzione (acciaio, legno, permanenza sui lieviti...), che vada un po' più nel dettaglio della differenza basilare tra pinot nero e chardonnay o tra valle de la marne = pinot meunier e montagna di reims = pinot nero....

ps. so che probabilmente un giretto "in loco" e qualche visita basterebbero a darmi molte risposte ma almeno ora come ora un viaggio in Francia è da escludere purtroppo.... grazie a chi avrà voglia di rispondere
Federico

Alberto Lupetti è uno dei massimi esperti di champo in Italia
per me è il vino più personale che esista; le punte di diamante ci sono e si sanno ma tante altre belle bt esistono sul mercato
detto questo bisogna bere per capire, forse più qua che in altre zone, essendo molto vasta e con molte variabili....
per curiosità quali etichette hai bevuto fino ad ora?

alì65 ha scritto:

Fedevarius ha scritto:provo a fare una domanda ai tanti esperti del forum....

ho un rapporto di amore/odio con lo champagne... lo apprezzo sempre ma ogni volta mi viene il dubbio e mi chiedo se a parità di sforzo economico non avrei trovato maggiore godimento con un vino fermo....
penso che sia un limite mio, visto che spesso si è detto che sia come qualità assoluta che come qualità/prezzo lo champagne è la risposta se si parla di bolle e quindi sto provando a prendere qualcosa da assaggiare di produttori meno noti, piccoli o medi RM...

la domanda è questa: qualcuno mi sa consigliare un modo (libro, sito web...) per potersi fare un'idea di massima di cosa si avrà nel bicchiere prima di acquistare e assaggiare?
qualcosa ad esempio che indichi caratteristiche di massima sulla base del villaggio di provenienza, oltre che composizione dell'assemblaggio, stile di produzione (acciaio, legno, permanenza sui lieviti...), che vada un po' più nel dettaglio della differenza basilare tra pinot nero e chardonnay o tra valle de la marne = pinot meunier e montagna di reims = pinot nero....

ps. so che probabilmente un giretto "in loco" e qualche visita basterebbero a darmi molte risposte ma almeno ora come ora un viaggio in Francia è da escludere purtroppo.... grazie a chi avrà voglia di rispondere
Federico

Alberto Lupetti è uno dei massimi esperti di champo in Italia
per me è il vino più personale che esista; le punte di diamante ci sono e si sanno ma tante altre belle bt esistono sul mercato
detto questo bisogna bere per capire, forse più qua che in altre zone, essendo molto vasta e con molte variabili....
per curiosità quali etichette hai bevuto fino ad ora?

Da inesperto concordo appieno, io ho comprato la guida di Lupetti "Grandi champagne" l'ultima credo sia la 2018/2019. Fatta bene soprattutto per chi vuole avere un'infarinatura iniziale, ma come dice Claudio bisogna bere perchè i vini/champagne hanno talmente tante varianti che una guida non può di certo tenerne conto.

alì65 ha scritto:

Fedevarius ha scritto:provo a fare una domanda ai tanti esperti del forum....

ho un rapporto di amore/odio con lo champagne... lo apprezzo sempre ma ogni volta mi viene il dubbio e mi chiedo se a parità di sforzo economico non avrei trovato maggiore godimento con un vino fermo....
penso che sia un limite mio, visto che spesso si è detto che sia come qualità assoluta che come qualità/prezzo lo champagne è la risposta se si parla di bolle e quindi sto provando a prendere qualcosa da assaggiare di produttori meno noti, piccoli o medi RM...

la domanda è questa: qualcuno mi sa consigliare un modo (libro, sito web...) per potersi fare un'idea di massima di cosa si avrà nel bicchiere prima di acquistare e assaggiare?
qualcosa ad esempio che indichi caratteristiche di massima sulla base del villaggio di provenienza, oltre che composizione dell'assemblaggio, stile di produzione (acciaio, legno, permanenza sui lieviti...), che vada un po' più nel dettaglio della differenza basilare tra pinot nero e chardonnay o tra valle de la marne = pinot meunier e montagna di reims = pinot nero....

ps. so che probabilmente un giretto "in loco" e qualche visita basterebbero a darmi molte risposte ma almeno ora come ora un viaggio in Francia è da escludere purtroppo.... grazie a chi avrà voglia di rispondere
Federico

Alberto Lupetti è uno dei massimi esperti di champo in Italia
per me è il vino più personale che esista; le punte di diamante ci sono e si sanno ma tante altre belle bt esistono sul mercato
detto questo bisogna bere per capire, forse più qua che in altre zone, essendo molto vasta e con molte variabili....
per curiosità quali etichette hai bevuto fino ad ora?

non molte a dire il vero, proprio perché spesso dovendo scegliere mi oriento su un vino fermo, e spesso prodotti base...
in ordine sparso quelli che mi vengono in mente: dom perignon, jacquesson, bollinger, pol roger, paul bara, furdyna, gosset, tarlant, larmandier-b., giraud, roederer, brice, maillart.....

piaciuto molto Dom Perignon che però è "fuori scala" rispetto agli altri ... piaciuto molto jacquesson (la 740)
così come mi è piaciuto Giraud

per quel che ne capisco mi sembrano ottimi considerando che erano prodotti base sia roederer che pol roger

piaciuto per niente Larmandier-b (che pure dovrebbe essere niente male sulla carta credo) che ho trovato troppo acido e verticale senza spessore a mio gusto....
piaciuti molto poco gosset, di cui ho assaggiato anche qualche prodotto più "su" dei base ma mi sono parsi costruiti e corti in bocca...
piaciuto poco brice (anche questi bevuti sia i base che il millesimato, bdb, ecc...) e maillart, così come Furdyna che ho preso per curiosità perchè doveva essere un produttore poco noto e con gran rapporto qualità/prezzo e che non è male ma non è niente di che....

win_67 ha scritto:

alì65 ha scritto:

Fedevarius ha scritto:provo a fare una domanda ai tanti esperti del forum....

ho un rapporto di amore/odio con lo champagne... lo apprezzo sempre ma ogni volta mi viene il dubbio e mi chiedo se a parità di sforzo economico non avrei trovato maggiore godimento con un vino fermo....
penso che sia un limite mio, visto che spesso si è detto che sia come qualità assoluta che come qualità/prezzo lo champagne è la risposta se si parla di bolle e quindi sto provando a prendere qualcosa da assaggiare di produttori meno noti, piccoli o medi RM...

la domanda è questa: qualcuno mi sa consigliare un modo (libro, sito web...) per potersi fare un'idea di massima di cosa si avrà nel bicchiere prima di acquistare e assaggiare?
qualcosa ad esempio che indichi caratteristiche di massima sulla base del villaggio di provenienza, oltre che composizione dell'assemblaggio, stile di produzione (acciaio, legno, permanenza sui lieviti...), che vada un po' più nel dettaglio della differenza basilare tra pinot nero e chardonnay o tra valle de la marne = pinot meunier e montagna di reims = pinot nero....

ps. so che probabilmente un giretto "in loco" e qualche visita basterebbero a darmi molte risposte ma almeno ora come ora un viaggio in Francia è da escludere purtroppo.... grazie a chi avrà voglia di rispondere
Federico

Alberto Lupetti è uno dei massimi esperti di champo in Italia
per me è il vino più personale che esista; le punte di diamante ci sono e si sanno ma tante altre belle bt esistono sul mercato
detto questo bisogna bere per capire, forse più qua che in altre zone, essendo molto vasta e con molte variabili....
per curiosità quali etichette hai bevuto fino ad ora?

Da inesperto concordo appieno, io ho comprato la guida di Lupetti "Grandi champagne" l'ultima credo sia la 2018/2019. Fatta bene soprattutto per chi vuole avere un'infarinatura iniziale, ma come dice Claudio bisogna bere perchè i vini/champagne hanno talmente tante varianti che una guida non può di certo tenerne conto.

la cerco subito

[quote="Fedevarius"
non molte a dire il vero, proprio perché spesso dovendo scegliere mi oriento su un vino fermo, e spesso prodotti base...
in ordine sparso quelli che mi vengono in mente: dom perignon, jacquesson, bollinger, pol roger, paul bara, furdyna, gosset, tarlant, larmandier-b., giraud, roederer, brice, maillart.....

piaciuto molto Dom Perignon che però è "fuori scala" rispetto agli altri ... piaciuto molto jacquesson (la 740)
così come mi è piaciuto Giraud

per quel che ne capisco mi sembrano ottimi considerando che erano prodotti base sia roederer che pol roger

piaciuto per niente Larmandier-b (che pure dovrebbe essere niente male sulla carta credo) che ho trovato troppo acido e verticale senza spessore a mio gusto....
piaciuti molto poco gosset, di cui ho assaggiato anche qualche prodotto più "su" dei base ma mi sono parsi costruiti e corti in bocca...
piaciuto poco brice (anche questi bevuti sia i base che il millesimato, bdb, ecc...) e maillart, così come Furdyna che ho preso per curiosità perchè doveva essere un produttore poco noto e con gran rapporto qualità/prezzo e che non è male ma non è niente di che....[/quote]


ora ho preso qualcosa di poco conosciuto qui sul forum, pescando tra le offerte privilegiando prodotti che facciano legno perchè mi piacciono un po' "larghi e morbidi", ma nn so se ci ho azzeccato

Fedevarius ha scritto:ora ho preso qualcosa di poco conosciuto qui sul forum, pescando tra le offerte privilegiando prodotti che facciano legno perchè mi piacciono un po' "larghi e morbidi", ma nn so se ci ho azzeccato

da quello che leggo il tuo vino non è di certo PN e PM, vai su Chardonnay e per ora restaci....ti consiglio anche blend a prevalenza bacca bianca
sulle cuvée il discorso è più complicato perchè dipende dal tuo gusto; io non amo quelli con troppa percentuale di vino di riserva o quelli con dosaggi troppo evidenti che virano su note cognac o di maturazione spinta
visto che il disciplinare della AOC è molto aperto e "permissivo" è un mondo molto vasto e complesso

io non spenderei troppe risorse nelle etichette troppo sconosciute e/o troppo economiche, di solito non si trova mai qualità alta, non si scopre più nulla....
meglio una bt in meno ma seria e da godere....

buone bevute

alì65 ha scritto:

Fedevarius ha scritto:ora ho preso qualcosa di poco conosciuto qui sul forum, pescando tra le offerte privilegiando prodotti che facciano legno perchè mi piacciono un po' "larghi e morbidi", ma nn so se ci ho azzeccato

da quello che leggo il tuo vino non è di certo PN e PM, vai su Chardonnay e per ora restaci....ti consiglio anche blend a prevalenza bacca bianca

interessante, io avrei detto l'esatto contrario.... dici per via della questione acidità/verticalità?

alì65 ha scritto:io non spenderei troppe risorse nelle etichette troppo sconosciute e/o troppo economiche, di solito non si trova mai qualità alta, non si scopre più nulla....
meglio una bt in meno ma seria e da godere....

il problema è che in teoria il discorso "meglio meno ma più buono" è valido per qualsiasi cosa... è la sete che mi frega!!

alì65 ha scritto:buone bevute

grazie per le dritte!

Fedevarius ha scritto:

alì65 ha scritto:

Fedevarius ha scritto:ora ho preso qualcosa di poco conosciuto qui sul forum, pescando tra le offerte privilegiando prodotti che facciano legno perchè mi piacciono un po' "larghi e morbidi", ma nn so se ci ho azzeccato

da quello che leggo il tuo vino non è di certo PN e PM, vai su Chardonnay e per ora restaci....ti consiglio anche blend a prevalenza bacca bianca

interessante, io avrei detto l'esatto contrario.... dici per via della questione acidità/verticalità?

alì65 ha scritto:io non spenderei troppe risorse nelle etichette troppo sconosciute e/o troppo economiche, di solito non si trova mai qualità alta, non si scopre più nulla....
meglio una bt in meno ma seria e da godere....

il problema è che in teoria il discorso "meglio meno ma più buono" è valido per qualsiasi cosa... è la sete che mi frega!!

alì65 ha scritto:buone bevute

grazie per le dritte!

Gli sciampi a base chardonnay sono di solito un po' più piacioni, puoi provare la gamma di Agrapart per esempio.
Un Selosse ben invecchiato potrebbe farti scoccare la scintilla, da giovani sono piuttosto elettrici (provare un lieux dit per esempio, ci carichi la batteria della macchina).

zampaflex ha scritto:Gli sciampi a base chardonnay sono di solito un po' più piacioni, puoi provare la gamma di Agrapart per esempio.

Uno chardonnay di Avize o Le Mesnil piacione rispetto a un Pinot Noir di Ambonnay?

Alex

alexer3b ha scritto:

zampaflex ha scritto:Gli sciampi a base chardonnay sono di solito un po' più piacioni, puoi provare la gamma di Agrapart per esempio.

Uno chardonnay di Avize o Le Mesnil piacione rispetto a un Pinot Noir di Ambonnay?

Alex

So' ragazzi!!!!

andrea ha scritto:

alexer3b ha scritto:

zampaflex ha scritto:Gli sciampi a base chardonnay sono di solito un po' più piacioni, puoi provare la gamma di Agrapart per esempio.

Uno chardonnay di Avize o Le Mesnil piacione rispetto a un Pinot Noir di Ambonnay?

Alex

So' ragazzi!!!!

E vabbé, ho detto "di solito", non "sempre", suvvia

zampaflex ha scritto:

andrea ha scritto:

alexer3b ha scritto:

zampaflex ha scritto:Gli sciampi a base chardonnay sono di solito un po' più piacioni, puoi provare la gamma di Agrapart per esempio.

Uno chardonnay di Avize o Le Mesnil piacione rispetto a un Pinot Noir di Ambonnay?

Alex

So' ragazzi!!!!

E vabbé, ho detto "di solito", non "sempre", suvvia

In quale occasione sono più piacioni di un Pinot Noir???
Con Agrapart è l'ultimo degli aggettivi che userei per descriverlo, anzi volendo a volte fin troppo asciutto/austero direi.

Alex