Giornata in parte didattica in parte al devasto....
Preaperitivo
Bollinger Gc : sempre più convinto che sia a mio avviso il miglior brut base delle Maison al momento viste le defaiance delle ultime sboccatture del Charles Heidsiek ..... qui nessuna nota perché conosciuto ai più.
Aperitivo
Agrapart Complante : questo bel mischione di uve ben si presta per un aperitivo sbarazzino , mineralita’ freschezza con note floreali e di frutta secca , gli manca personalità ma mentre la cercavamo la bottiglia è finita.
Aperitivo
Bollinger Ga 2012 : entra in bocca bene con note fruttate , agrumate , sapido con una ottima bolla ma chiude con una sferzante acidità che ne consiglia il riposo assoluto per qualche anno. In prospettiva diventerà un grande .
Aperitivo
Legrass Hass Choully 2012 : un Blanc de Blanc da uve gran cru e in parte si sente , mi aspettavo di più l’eleganza dello Chardonnay sposta un po’ gli equilibri rispetto ai vini precedenti, mi è piaciuto ma non ho trovato la complessità dei migliori Chardonnay e nemmeno l’impressione che gli servisse tempo per trovarla .....da riprovare.
Fra l’aperitivo e i primi.
Encry millesime 2009 : bottiglia non a posto sovraossidata e scartata....
Fra l’aperitivo e i primi .
Moet Gran Vintage 2002: sorpresa, note di pasticceria, bolla finissima , fiori , frutti , note candite è una mineralita’ accattivante. (Best Buy della giornata)
Fra l’aperitivo e i primi.
Pol Roger bdb 2002 : questo lo conosco bene avendone bevute molte negli ultimi 8/9 anni , che dire ..... quando prendi un ottimo millesimo di una Maison che la sa .....e lo aspetti nel tempo godi parecchio avendo speso (dire il giusto si può dire) bolla da manuale , la freschezza del frutto si è trasformata in maturità, resta poi materico in bocca e ti fa pensare che poi alla fine nello champagne sono soldi spesi bene
Primi.
Jaquesson Dt 1996 : vi anticipo che unanimemente è stato il vincitore della giornata ma solo perché nei parametri di valutazione abbiamo messo anche lo stato di forma e quindi longevità, potente nessun cenno di sovramaturazione , bolla da prima della stesura del manuale su come deve essere , naso spaziale, complessità, e una acidità ancora da andarglielo a dire a vini del 2012 e 2008 , era una mia bottiglia e posso dire di essermi pentito di averla aperta per l’attuale stato di forma , ma ho anche goduto nel berla .
Primi .
Taittinger Comte 1998 : ne ho bevuta una pochi giorni fa (stessa provenienza ) ma vuoi perché era stata una bevuta non in batteria (quindi niente confronti immediati) e comunque non era nello stesso stato . Ma non in peggio ovvero mentre quella prima a mio avviso era pronta questa era molto indietro con una bella vita ancora davanti , qui nessuna nota di frutta tropicale e frutta matura ma fresca e una bella mineralita, con leggere note di pasticceria e tostature , cremoso con una bolla non finissima. Il più equilibrato della giornata.
Secondi.
Charles Heisdiek Blanc de Millenaire 1985 : qui la bottiglia era mia da circa un mese scovata in una enoteca della mia zona , mi sono condiviso il rischio con i commensali consapevoli che potesse essere da lavandinare , la fortuna e quel pizzico di audacia ha fatto si che si facesse l’esperienza. Al tiraggio del tappo un flebile pfff ha fatto temere il peggio , non ho parlato del colore degli altri vini perché andavano tutti dal giallo scarico al giallo quasi dorato, qui un colore bronzo/oro la fa da padrone , ci si da una sniffata e niente puzze strane ma buoni odori (molti non conosciuti a me) faccio un piccolo sorso e un fremore sulla lingua c’è , non è morto di bolla ma mooolto scarico complice anche il calice scelto molto ampio per favorire l’ossigenazione ( capitolo a parte) frutta secca , mandorle , nocciole , poi note di albicocca , mango , poi altro che non conosco ......secco con una voglia di fare grandi sorsi!!! Con un pezzo di Foie Gras un godimento....discorso bicchiere e ossigeno arma a doppio taglio , dopo 10/15min nel bicchiere se ne andava una parte del vino mentre quello in bottiglia rimaneva in forma . Il più affascinante:-)
Allo sbrago.
Pommery Cuvee Louise 2002: ma non prima di avere asciugato tutti i fondi che avevamo lasciato per un confronto nel tempo di quasi tutte le bottiglie. Quindi livello alcolico alto molto alto e ricordi confusi . Me lo ricordo come uno champagne grasso strutturato e fine ma non vado oltre , non ero più in grado di capire un tubo
fino alla settima bottiglia eravamo in tre poi si è aggiunto il quarto