Messaggioda bobbisolo » 29 gen 2021 12:56
Emmanuel Brochet, le mont benoit, base 2017 30%, vini di riserva per il 70% dal 2011 al 2016.
Sboccatura recente, pare dal tappo.
Naso di un certo spessore, su frutta tropicale(ananas/cocco), mela cotta e una quota importante di vaniglia.
Bocca corrispondente, quindi di volume e calore, non del tutto fresca e rinfrescante, senza punte di acidità simil katana, anche sapido. Con una presa soddisfacente sul palato tra acidità e sapidità, ma spinge poco, ha poca energia e allungo una volta deglutito.
Il vino mi pare ancora imbrigliato nel legno che rende pesantino il sorso.
Avevo assaggiato una sua precedente bottiglia, annate 13+12, davvero sorprendente, senza gli eccessi di legno e/o maturità qui presenti.
Per oltre 60€ a bottiglia è abbastanza deludente, perlomeno questa annata...
Il produttore dichiara inoltre che la 2017 è stata annata segnata dal gelo. Mi chiedo se sia stato costretto ad aggiungere una quota così importante di vino di riserva per via dell'annata o per via della ricerca di un proprio stile oppure perchè è talmente piccolo da non avere tante alternative.
Non mi è piaciuto del tutto, ricordavo qualcosa di molto meglio... rimango col dubbio
Pertois-Moriset les quatre terroirs, deg 06/2017, credo base 2014 con quota di riserva di meno del 20%
bellissimo naso che riporta subito a importanti chardonnay con passaggio in legno, ma senza stancare, senza rendersi pesante. Quindi agrumi, burro fuso, un tocco di caramello... il vino è anche quasi vinoso, con un attacco in bocca abbastanza aggressive, stile doyard, ma folgorante, di buon corpo e sostanza, quasi masticabile, energico fino alla fine e bilanciato con la parte acido-sapida mai per conto suo. Poi con ossigeno e calore, tira fuori anche una sottilissima, ma elegante, nota balsamica rinfrescante... forse di menta, forse di qualcos'altro.
Lungo, estremamente equilibrato, anche con una sensazione di scoglio/aria salmastra.
Gran bel vino
Guiborat prisme 15, deg. 01/2020, base 15, circa il 16 o 17% di riserva
anche qui, il naso è splendido ma opposto al pertois perchè il legno pare impercettibile, è vino più austero, nonostante si mostri con una nota di albicocca in cesto di agrumi.
Bocca di discreta pienezza nonostante il profilo giovane e più severo sia al naso che al colore, quindi anche succosa e rigorosa fino all'ultimo, con un sorprendente allungo su sensazioni fruttate ma fresche, rinfrescanti.
Vino di grande fattura e precisione.
Un'espressione scattante, longilinea ma non filiforme/ossuta, di chardonnay
Gran bel vino
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bobbisolo il 29 gen 2021 13:15, modificato 1 volta in totale.