Quando apro uno champagne che ha più di 20 anni è già di per sè un'emozione. Quando ti trovi di fronte a dei prodotti che uniscono all'emozione anche note interessanti e, in particolare, una personalità precisa, non puoi che rimanere soddisfatto.
Maurice Philippart 1988: Sboccatura 2011.
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Al naso decisamente agrumato. Belle note di evoluzione, mineralità spiccata tipica del terroir che fa da padrona. Leggerissima nota marsalata unita ad un'ossidazione piacevolissima. Grande forza in bocca, ampio, armonico, emozionante. Non sarà il miglior prodotto mai bevuto, ma sicuramente una bottiglia alla quale non di potrebbe mai dire di no.
Maurice Philippart 1987: Sboccatura 2011.
Naso simile al 1988, spostato un pò di più verso qualche nota ossidativa. In bocca manca un pò di "ciccia" ma risulta più moderato e, forse, con una beva più semplice. Lato minerale molto marcato, una lama ai primi assaggi.
Maurice Philippart 1986: Sboccatura 2011. Giudizio oggettivo:
1/2 Giudizio personale:
1/2
Naso ancora più ossidato, cosa che a me piace davvero troppo. Datemi l'ossidazione così marcata e io sono in paradiso. Frutta agrumata, quasi birroso. Persistenza ottima, mineralità altrettanto. Armonia un pò meno. Per appassionati del genere "ossidato".
Un consiglio: lasciateli respirare... dopo 20/30 minuti già sono tutta un'altra musica.
