Messaggioda mvalto » 12 mag 2008 17:16
Giulio Ferrari 95.
Non è piu' nelle mie corde,lo ricordavo piu' fresco ed invece risulta stanco.
Al naso lo riconosci che è lui,forse dal sentore di lievito che accomuna tutti i Giulio,ma quando lo bevi assomiglia piu'ad una crema pasticcera appena tolta dal frigor,non pesante perchè comunque una discreta acidità sorregge,al limite del bevibile,questo vino.
Ho fatto fatica a berlo,forse anche perchè sapevo cosa c'era dopo e non vedevo l'ora............
Selosse rosè.
Dite quello che volete su Selosse,ma quando bevi i suoi"figli"sono sempre da pelle d'oca.
Versato nel bicchiere la sua spuma bianca faticava ad andarsene,il colore rosa pasca e la bolla media nel bicchiere già parlavano da sole.
Al naso un miscuglio di aromi da inebriarti,dai fiori alla frutta,dalla crosta di pane al pan brioches,in bocca subito l'albicocca che poi diventa pesca che poi diventa prugna sul finale,ma tutto sempre perfettamente fresco con acidità da manuale,difatti la bocca ne usciva sgrassata e limpida.
Evviva Selosse !!!!
L'importante è pedalare......sempre !!!