Le bevute di aprile 2024

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Re: Le bevute di aprile 2024

Messaggioda piergi » 22 apr 2024 17:26

Quasi ottobre 2021- Di Pietro
Aglianico in purezza da vigne di Melito Irpino. Non proprio un vin de garage (4000 btg) ma etichetta che si sta creando una certa fama nel circuito naturale.
Detto ciò dal varietale acquisisce certamente nerbo e tannino generoso, ma ha struttura e slancio che ne ingentiliscono i tratti, rendendo la beva se non proprio agile piuttosto scorrevole e godibile.
Bevuta domenica a pranzo presso la trattoria di famiglia (antica trattoria di Pietro 1934), abbinamento d'elezione con il coniglio alla cacciatora e con la coratella di agnello
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Re: Le bevute di aprile 2024

Messaggioda vinogodi » 22 apr 2024 19:29

[quote="vinogodi"]...ieri sera , al Fricandò di Agazzano cena sontuosa . Bevuto cosa?

Aperitivo : Champagne Henri Dubois :D :D :D

Prima batteria ( i vitigni):
- Champagne Henriet Bazin Blanc de Noir 100% Meunier :D :D :D :)
- Champagne Blanc de Blanc Antoine Vesselle :D :D :D ++
- Champagne Blanc de Noir 100% Pinot Noir Eric Rodez :D :D :D :) ++

Seconda batteria Cuvee:
- Champagne Egly Ouriet Grand Cru :D :D :D :D
- Champagne Jacquesson 742 :D :D :D :) +++
- Champagne De Venoge Louis XV 2008 :D :D :D :D ++

Terza batteria ( Nebbiooli sognanti)
- Barbaresco Montestefano 2017 Serafino Rivella :D :D :D :) ++
- Langhe Nebbiolo Ester Canale 2017 :D :D :D :D
- Barolo Monvigliero 2017 Burlotto :D :D :D :D ++

Quarta batteria , Nebbioloni:
- Barolo Ravera Vigna Elena 2017 Cogno :D :D :D :D
- Barbaresco Pajé 2017 Roagna :D :D :D :D :)
- Barolo Francia 2017 Conterno :D :D :D :D :) +

Finale:
- Primitivo Dolce Naturale Lo Apu Masseria Jorche 2019 :D :D :D :)
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Re: Le bevute di aprile 2024

Messaggioda Guido_88 » 23 apr 2024 09:36

Come si interpreta la differenza fra questi due punteggi?

:D :D :D ++
:D :D :D :)

O fra questi

:D :D :D :) ++
:D :D :D :D


Urge legenda :mrgreen:
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Re: Le bevute di aprile 2024

Messaggioda vinogodi » 23 apr 2024 10:51

Guido_88 ha scritto:Come si interpreta la differenza fra questi due punteggi?

:D :D :D ++
:D :D :D :)

O fra questi

:D :D :D :) ++
:D :D :D :D


Urge legenda :mrgreen:
...pensavo fosse semplice e ormai facilmente decodificabile da tutti :
- :D :D :D ++ = 91,50/100
- :D :D :D :) = 92,50/100
- :D :D :D :) ++ = 93,60 /100
- :D :D :D :D = 95,00/100

PS: ometto i millesimi , che adoro , solo per una naturale forma di approssimazione matematica.
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Re: Le bevute di aprile 2024

Messaggioda Ziliovino » 23 apr 2024 11:12

Immagine


Abbiamo stappato qualche sudista d'oltralpe, alla cieca, ecco cosa ne è uscito:

Champagne Largillier Extra Brut - Coessens. Parte chiuso al naso, poi susina, bolla cremosa, l'attacco è rotondo, con acidità in secondo piano, scia finale sapida a dare allungo, particolare nel cercare di essere più vino che Champagne, non è il mio ideale di bolla ma devo dire che alla fine riesce a convincere.

Cotes Catalanes Blanc Iglesia Vella 2021 - Le Roc des Anges. Partiamo subito con un vino che riuscirà a piazzarsi tra i primi tre del podio direi. Naso molto delicato di pesca bianca, glicine e leggera uva spina, sorso di altrettanto equilibrio tra giusta freschezza e medio corpo, elegante e convincente.

Bandol 2015 - Domaine Pradeaux. Attacca con un leggero vegetale, poi spezia dolce e frutto, buona presenza ed avvolgenza al sorso, tannicità decisa ed ancora da smussare, sembra giovane, riusciamo a piazziarlo in Provenza, ma ha un profilo bello fresco, ce lo vedevamo bene nell'entroterra, ed invece vede il mare... ancora giovane, comunque.

Chateauneuf-du-Pape 2015 - Domaine Pierre André. Apre sulla speziatura, sembra più evoluto del pari annata precedente, poi il frutto stramaturo rivela l'origine, con un naso caldo ed avvolgente, mentre al sorso riesce ad essere più dinamico ed a conservare adeguata freschezza.

Chateauneuf-du-Pape 2021 - Clos du Calvaire. Lo stile contrapposto al precedente ci mette in difficoltà, il profilo parte perfino agrumato, sempre largo e pieno al sorso, ma più dinamico e fresco, manca di equilibrio in questa fase ma davvero giovane. da riassaggiare tra qualche anno.

Palette Rouge 2010 - Chateau Simone. Leggera riduzione appena versato, si pulisce però velocemente, al sorso è preciso e ficcante, molto elegante, e forse quasi più bordolese del vero bordolese che salterà fuori in chiusura... Al naso abbisogna di aria, è floreale, fruttini rossi, esce qualche tostatura leggera e spezia scura.

Languedoc Rouge 2019 - La Bergerie de L'Arcade. Appena versato è bello ridotto, sulla fogna, poi pian piano migliora, esce una fragolona, ma il sorso rimane sgraziato e squilibrato. Da altri al tavolo è stato invece apprezzato...

Bandol Cabassau 2014 - Domaine Tempier. Parte sul pepe nero e liquirizia purissima, pieno e concentrato al sorso, comunque buona freschezza a sorreggere il tutto, poi arriva il cassis, tannino fitto ma piacevole, lungo, ma ancora giovane e contratto, necessita di bottiglia ma in prospettiva gran bel vino. Anche se forse non proprio il tipico bandol in questa fase...

Collioure Rouge L'Oriental 2021 - La Rectoire. Frutta scura e prugne, pieno e fragrante, ha una marcia in meno dei contendenti ma vista la fascia di prezzo fuori contesto dovrebbe essere bevuta gradevole.

Chateauneuf-du-Pape 2006 - Domaine des Fines Roches. E' forse una via di mezzo tra gli chateauneuf precedenti, ovvero naso surmaturo e ricco, si sente l'evoluzione e la spezia, sorso pieno ma dinamico. Non sarà un grande vino ma è coerente con l'età e la fascia di prezzo.

Saint-Julien 2000 - Gruaud Larose. Piazzato lì da un amico, per vedere l'effetto che faceva, fatichiamo a piazzarlo nel mappamondo enologico: privo di pirazine, è soprattutto concentrato ed intenso, ancora giovane e pimpante (gli eternamente giovani duemila a Bordeaux?), a tratti è liquirizia liquida, fumé di contorno, frutto scuro. Decisamente non il mio Bordeaux ideale, ma alla cieca convinceva, è si...

Urziger Wurzgarten Riesling Beerenauslese 2010 - Merkelbach. Una carezzevole goduria di cedro candito, zenzero fresco nettissimo, ed una leggera scossa di caramella seltz al sorso... la doppiamagnum serviva...

Come al solito il podio a tre mi sta stretto... ci devo mettere Iglesia Vella, Cabassau, G. Larose e Simone.
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Re: Le bevute di aprile 2024

Messaggioda piergi » 23 apr 2024 11:50

Tra cielo e terra 2022- Enoz
Roccamonfina è terroir vulcanico-silvestre, spesso queste caratteristiche si rivelano al sorso.
Come nel caso di questo piedirosso affinato in anfora per sette mesi. C'è una certa ruvidità di trama di sottofondo che non abbandona il bicchiere, ma il sorso è fresco e piacevole. Tanto sale, goudron, erbe officinali, eucalipto e leggero mentolato. Alla cieca si potrebbe collocare nei campi flegrei tanta è la suggestione mediterranea.
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Re: Le bevute di aprile 2024

Messaggioda zampaflex » 23 apr 2024 12:46

Ziliovino ha scritto:Languedoc Rouge 2019 - La Bergerie de L'Arcade. Appena versato è bello ridotto, sulla fogna, poi pian piano migliora, esce una fragolona, ma il sorso rimane sgraziato e squilibrato. Da altri al tavolo è stato invece apprezzato...


Pompatissimo da qualche critico che non so chi sia, perché gira a prezzi folli, e come spesso succede in questi casi, totalmente inadeguati. Mi fa piacere che faccia cagare, così mi tolgo il disturbo di cercarlo per saggiarlo :mrgreen:

Bella bevuta ma per la complessità enologica del sud francese, sarebbe stato meglio dividere in due tappe con Rodano/Provenza (anche se molto diversi l'uno con l'altro) e poi Languedoc/Roussillon (molto più omogenei). Se riesco a convincere i soci milanesi, magari si fa la seconda.
Simone bianco per esempio è buonissimo.
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Re: Le bevute di aprile 2024

Messaggioda Nexus1990 » 23 apr 2024 13:22

vinogodi ha scritto:
Guido_88 ha scritto:Come si interpreta la differenza fra questi due punteggi?

:D :D :D ++
:D :D :D :)

O fra questi

:D :D :D :) ++
:D :D :D :D


Urge legenda :mrgreen:
...pensavo fosse semplice e ormai facilmente decodificabile da tutti :
- :D :D :D ++ = 91,50/100
- :D :D :D :) = 92,50/100
- :D :D :D :) ++ = 93,60 /100
- :D :D :D :D = 95,00/100

PS: ometto i millesimi , che adoro , solo per una naturale forma di approssimazione matematica.
PPS: solitamente giudico con un algoritmo che è piuttosto complesso ma se volete ve lo enuncio ... 8)

Io sono passato ormai da anni alla scala logaritmica, molto più accurata
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Re: Le bevute di aprile 2024

Messaggioda gianni femminella » 23 apr 2024 21:29

Rosso di Valtellina 2016 Barbacan

Non è di intensità, o di volume, però il palato è ampissimo, con un bel frutto avvolgente. Su tutto domina una arancia rossa da manuale. Il tannino è lievemente polveroso, l'alcool alza la testa per un attimo, giusto per ricordarti che il vino è una bevanda alcolica, poi rientra e si muove verso una pennellata di sale, e una di misurata dolcezza. In più c'è una sorta di violetta, molto gradevole, e una punta della ciliegina sotto spirito che, per me, caratterizza tanto il nebbiolo. È buono. Alla cieca potrebbe anche passare inosservato, va ascoltato con attenzione e si svela nei dettagli un sorso dopo l'altro.
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Re: Le bevute di aprile 2024

Messaggioda Nebbiolino » 23 apr 2024 22:22

gianni femminella ha scritto:Rosso di Valtellina 2016 Barbacan

Non è di intensità, o di volume, però il palato è ampissimo, con un bel frutto avvolgente. Su tutto domina una arancia rossa da manuale. Il tannino è lievemente polveroso, l'alcool alza la testa per un attimo, giusto per ricordarti che il vino è una bevanda alcolica, poi rientra e si muove verso una pennellata di sale, e una di misurata dolcezza. In più c'è una sorta di violetta, molto gradevole, e una punta della ciliegina sotto spirito che, per me, caratterizza tanto il nebbiolo. È buono. Alla cieca potrebbe anche passare inosservato, va ascoltato con attenzione e si svela nei dettagli un sorso dopo l'altro.


A leggerti su una chiavennasca mi é preso un brivido.
Toccherà aprirmi un chianti, per correttezza.
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Re: Le bevute di aprile 2024

Messaggioda gianni femminella » 23 apr 2024 22:27

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Re: Le bevute di aprile 2024

Messaggioda gianni femminella » 23 apr 2024 22:27

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Re: Le bevute di aprile 2024

Messaggioda l'oste » 23 apr 2024 23:13

gianni femminella ha scritto:Rosso di Valtellina 2016 Barbacan

Non è di intensità, o di volume, però il palato è ampissimo, con un bel frutto avvolgente. Su tutto domina una arancia rossa da manuale. Il tannino è lievemente polveroso, l'alcool alza la testa per un attimo, giusto per ricordarti che il vino è una bevanda alcolica, poi rientra e si muove verso una pennellata di sale, e una di misurata dolcezza. In più c'è una sorta di violetta, molto gradevole, e una punta della ciliegina sotto spirito che, per me, caratterizza tanto il nebbiolo. È buono. Alla cieca potrebbe anche passare inosservato, va ascoltato con attenzione e si svela nei dettagli un sorso dopo l'altro.

Bel vino davvero e gran manico.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Le bevute di aprile 2024

Messaggioda ale1984 » 24 apr 2024 07:29

zampaflex ha scritto:
Se riesco a convincere i soci milanesi, magari si fa la seconda.
Simone bianco per esempio è buonissimo.


Spiace, finito inverno (via nebbiolo) ed inizia l’estate (dentro champagne), andata così, checcevoiffà? :D
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Re: Le bevute di aprile 2024

Messaggioda vinogodi » 24 apr 2024 07:37

...beh ... dopo la sbornia bordolese di domenica, approfittando della visita di parenti a cui il vino piace , abbiamo aperto qualche bottiglia divertente da raccontare , non sono avezzo a scrivere di "vino quotidiano" ma qui ci sta:
- Malvasia "Anfora" Oinoe : da quando Andrea Ferrari ha preso in mano il timone tecnico dell'azienda , la vorticosa ascesa qualitativa è iniziata : nulla di ossidativo, colore giallo pallido con qualche riflesso verde . Profumi deliziosi di zagara, glicine , mirto , erba fresca. Poi zenzero e mughetto. Bocca tesissima , piena , davvero una grandissima sorpresa e che dimostra il potenziale mostruoso della Malvasia di Candia : :D :D :D :D .
Poi , con gli ossi buchi deliziosi , Luna Selvatica della Tosa 2019 : se vi dicessi che è uno dei più bei Cabernet Sauvignon italiani bevuti quest'anno? Certo , ritornando alla sbornia bordolese di domenica, ho avuto un bel coraggio a riberne uno dopo così poco tempo, ma l'azzardo è stato ripagato ( confermato da mio figlio che c'era domenica e da quella gran bocca di Eugenio, mio genero...) da una grandissima boccia. Rosso intensissimo , profumi quasi nulla pirazinici, fruttati , speziati e con un cuoio nobile conciato sorprendente . Bocca amplissima , potente ma di grande beva . Fra le sorprese dell'anno, anche se conoscevo il valore di questa straordinaria cantina ( con Luretta oggi il top di Piacenza ...senza nulla togliere ai fenomenali vini dolci del comprensorio, fra i migliori ...non solo d'Italia ...) :D :D :D :) +++
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Re: Le bevute di aprile 2024

Messaggioda Ziliovino » 24 apr 2024 09:26

zampaflex ha scritto:
Ziliovino ha scritto:Languedoc Rouge 2019 - La Bergerie de L'Arcade. Appena versato è bello ridotto, sulla fogna, poi pian piano migliora, esce una fragolona, ma il sorso rimane sgraziato e squilibrato. Da altri al tavolo è stato invece apprezzato...


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Simone bianco per esempio è buonissimo.


I commensali insistono che La Bergerie non fosse così brutto... ho sentito anche il bicchiere del vicino di piatto nel dubbio, ma le mie impressioni restano quelle... che fosse il fondo della bottiglia? boh...

Per la suddivisione delle bicchierate hai indubbiamente ragione, ma le occasioni di ritrovarsi sono sempre più rarefatte, e poi è ormai più per caciara che per studio :mrgreen:
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Re: Le bevute di aprile 2024

Messaggioda zampaflex » 24 apr 2024 11:42

gianni femminella ha scritto:Rosso di Valtellina 2016 Barbacan

Non è di intensità, o di volume, però il palato è ampissimo, con un bel frutto avvolgente. Su tutto domina una arancia rossa da manuale. Il tannino è lievemente polveroso, l'alcool alza la testa per un attimo, giusto per ricordarti che il vino è una bevanda alcolica, poi rientra e si muove verso una pennellata di sale, e una di misurata dolcezza. In più c'è una sorta di violetta, molto gradevole, e una punta della ciliegina sotto spirito che, per me, caratterizza tanto il nebbiolo. È buono. Alla cieca potrebbe anche passare inosservato, va ascoltato con attenzione e si svela nei dettagli un sorso dopo l'altro.


La violetta è la firma della Valgella.
Dovresti provare le selezioni, o i cru, loro sono molto bravi. Anche se i prezzi stanno salendo oltremodo.
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Re: Le bevute di aprile 2024

Messaggioda gianni femminella » 24 apr 2024 19:39

Siccome mi sentivo un po' strano (vedi sopra, a bere cose strane ci si sente un po' strani) ho aperto un:

Chianti c 2015 Castellinuzza di Cinuzzi

Tornare a casa è bello dopo quelle aspre valli montane. Una bottiglia tranquilla, di stampo classico, con la sua bella acidità che preme, rinfresca, dà ritmo. La 2105 ha dato vini che a me sono piaciuti, e tanti mi danno di ignorante perché la 2016 bla bla bla, mentre la 2015 è per americani che vogliono tutto e subito, esibito, facile. Mi tengo la mia "inconoscenza" e mi godo questo bel frutto maturo, masticabile, appagante. La parte tannica è arrotondata, ma si sente bene, graffia il giusto, dà soddisfazione. Buono, senza se e senza ma.
Ultima modifica di gianni femminella il 24 apr 2024 21:17, modificato 1 volta in totale.
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Re: Le bevute di aprile 2024

Messaggioda ferrari federico » 24 apr 2024 20:34

Stagione di asparagi, per cui… asparagi e uovo strapazzato con abbondante nevicata di Comté.
Grande il bianco: minerale e sfaccettato come un buon Riesling di Mosella deve essere: Wehlener Sonnenuhr Auslese 2019 di Markus Molitor.
Giallo paglierino carico il colore, particolarmente brillante. Gasolio, pietra focaia e mela verde il profumo, in predicato di sfaccettature ulteriori nell’arco dei prossimi dieci anni.
Molto molto convincente la beva, che lascia una lunga coda di pavone al retrobocca, con rimandi di liquirizia e erbe aromatiche. Lunghissima, quasi interminabile, la persistenza.
Stile completamente secco (12 gradi).
Questo è il “due stelle”: sono curioso di sentire come è il “tre stelle”…
Per ora 93/100, ma tra qualche anno questo bianco “da invecchiamento” può sicuramente ulteriormente migliorare.
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Re: Le bevute di aprile 2024

Messaggioda Kalosartipos » 24 apr 2024 21:15

Ho inteso bene? Un Auslese completamente secco e con 12 gradi?
"La vita è breve e bisogna che uno se la beva tutta".
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Re: Le bevute di aprile 2024

Messaggioda dani23 » 24 apr 2024 23:54

Kalosartipos ha scritto:Ho inteso bene? Un Auslese completamente secco e con 12 gradi?

Confermo, ne ho comprate alcune casse al mercatino di Acerra la settimana scorsa :lol: :lol: :lol:
Trabateo
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Re: Le bevute di aprile 2024

Messaggioda Trabateo » 26 apr 2024 13:04

Langhe Nebbiolo 2020 - Elio Sandri
Nebbiolo goloso!
Cenere, incenso (e mirra :lol: ), viola appassita e marasca.
Sorso quasi da beva compulsiva (che è nebbiolo, si sente) dove cenere, viola e frutto procedono a braccetto.
Tannino sussurrato e acidità integrata alla perfezione...insomma, nebbioleggia! :mrgreen:
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
fesposti
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Re: Le bevute di aprile 2024

Messaggioda fesposti » 26 apr 2024 14:33

Vi leggo sempre volentieri e partecipo poco per direi pigrizia. Ecco quindi che mi rifaccio del tempo perduto descrivendo alla buona alcune bocce bevute nel corso degli ultimi mesi:

Santenay 1 Er Cru Beauregard 2018 David Moreau
Ottimo Pinot dal colore Rubino limpido , dai profumi classici di lampone , ciciegia e viola poi un po' di speziatura tostata e leggermente balsamica, Tannino ben amalgamato che rende il vino croccantissimo grazie alla media acidita' e con un'ottimo finale fruttato e lungo.
Brunello Montalcino Castello Banfi 1997
Grande sorpresa in positivo, bottiglia conservata impeccabilmente, infattoi si propone in abito rosso rubino intenso con riflessi solo leggermente mattonati e si sente subito al naso con aromi di polpa di frutta rossa e nera ma anceh sentori di cuoio , tabacco e un tono ematico tipico del sangiovese con foglie umide e mandorla a far capolino. Tannino ancora presentissimo ma ben bilaniato da un'acidita' solo un attimino invadente , si sentono in centro palato molto il frutto nero la liquirizia , un po' di “carne “ e leggero richiamo a note di caffe' e cioccolato. Vira poi su sentori piu' balsamici dal finale un po' amarognolo ma molto lungo.
Barolo Oddero 2004
Colore rubino leggermente mattonato e torbo. Vino che ha gia' scavallato I suoi tempi migliori ma comunque ha quesi sentori di rosa secca, terra e pepe bianco affascinanti insieme a ribes e frutta rossa. Aumenta poi la pressione balsamica al naso mentre in bocca rimane con buon furro , tannino invece moderato e acidita' un po' spigolosa. Il giorno dopo esce fuori una incredibile presenza di funghi porcini sia al naso che al palato.
Granato 2017 Foradori
Bel colore Rubino intenso abbastanza limpido con riflessi porpora, al naso un po' sempliciotto con frutta rossa e nera, soprattutto mora e prigna, in lontananza cannella, tabacco e vaniglia. In bocca ha una buona struttura e molto frutto, quasi troppo per I miei gusti, buona struttura con tannino ancora invadente e un buon finale tabaccheggiante. Troppo dolciastro per me al palato.
Clos Saint Denis GC 2018 Georges Lignier
Colore rosso rubino carico ma limpido. Si senre subito che e' un vino senza se e senza ma: al naso multidimensionale tra balsamicita' speziatura e fruttosita'. Cambia spesso con il tempo.Fiori di campo, viola, rosa e menta si fondono con pepe bianco, scorza d'arancio, cerdo, lampone e fragoline. Ma c'e' anche muschio , note funghine e forestali. Al palato e' gia' una bella armonia tra acidita' e alcolicita', tannino setoso che porta in bocca la frutta e I fiori apprezzati al naso con un finale quasi agrumato e balsamico , leggermente sapido che invita a berne a secchiate. Forse non elegantissimo per un GC ma compensa con la freschezza e vivacita'. Fra 5/10 anni sara' sublime.
Gattinara 2016 Vegis
Piacevole nebbiolo dal colore rubino limpido tendente al granato, al naso come al palato frutti rossi e note speziate e forestali/floreali. Elegante in bocca con un tono di rabarbaro nonostante I 14.5 gradi alcolici ha buona beva e acidita'.
Cotes Du Jura Chateau D'Arlay Pinot Noir 2017
Vino naturale di Jura, PN piacevole con note caratteristiche di fruttini di bosco e violetta, poi vira su muschio e pellame/funghi. Al palato si fa bere bene grazie al tannino vivace ma bilanciato da una buona acidita' che porta ad un finale medio lungo con retrogusto di funghi e sottobosco.
Chateau D'Ampuis 20005 Guigal
Dal colore porpora limpido con riflessi rubineggianti.Naso profondo, ferroso, tabacco, cedro, balsamicita', menta ma poi anche note di oliva, carne grigliata, lavanda e pellame.Assaggio godibilissimo, magistrale spalla acida, tannino importante a grana fine, grande sapidità. Chiude minerale, ferroso, interminabile. Vino potente e concentrato , di grande struttura ma allo stesso tempo con grande finezza e freschezza. Fra 30 anni sara' ancora in forma.
Cote Rotie Trilogia LaLaLa 2005
Degustazione della trilogia 2005 nel marzo 2024. Vini che richiamano molto l apotenza e classe di Ampuis ma sono ovviamente , se possibile, ancora piu' complessi e monumentali.
Ci han messo ore per aprirsi ma forse ancora troppo giovani per faren uscire fuori tutte le sfaccettature. La Mouline ha mostrato la classe quasi borgognona, La Landonne la balsamicita' quasi bordolese e La Turque la selvaticita' animalesca del Rodano. Finali interminabili per le tre. Provare per credere.
Ca' La Bionda Valpolicella Superiore Decennale 2010
Colore Rubino/granato leggermente torbo. Al naso spezie e frutta rossa sotto spirito e nera (mirtilli , more e la fanno da padrone), poi pellame, note floreali come la violetta, tabacco e spezie.
IN bocca e' ancora giovane e fresco,bella struttura tannica e buona spalla acida ne facilitano la beva.
Sizzano 2015 Valle Roncati
Gran bel blend a maggioranza Nebbiolo dal colore rubino leggermente scarico tendente al granato che ti coinvolge con aromi di lampone, ciliegia, humus, liquirizia e mentina. Al palato vino con buona struttura buon frutto e leggera sapidita' il tannino ancora un po' astringente ma la vena acida permette una buona beva.
Chateau Grand-Puy-Lacoste 2004
Rosso porpora scuro si presenta al naso con note subito balsamice “borotalcate”, graffite, cenere, frutti rossi, cassis, cedro e richiami erbacei e di tabacco. Per fortuna niente peperone. In bocca molto avvolgente con cacao e balsamicita' fruttata di mora mentolata e graffite. Tannino polveroso su un corpo di media struttura, finale lungo e balsamico.
Cambolle Musigny 1er Cru Les Gruenches 2015 Domaine Rion
Bel colore rubino scuro e limpido con riflesso porpora. Al naso tanta fragolina di bosco, violetta, timo, poi un po' di sentori di ciliegia e lamponi. Rimane sulla finezza anche in bocca dove la spalla acida integra I tannini in un sapore di frutti rossi e liquirizia. Forse un po' fermo Il finale.
Saumur Champigny Les Memoires 2016 Domaine des Roches Neuves
Rosso rubino con riflessi violacei si esprime con note erbacee e a preponderanza di frutti neri come la mora e l'amarena. Si sente emergere anche la graffite , la polvere da sparo, la cenere ed il cuoio che penso si rafforzeranno negli anni, fa capolino anche il peperone. In bocca e' vivacissimo con tannino un po' sferzande vista l'acidita' moderata, finale “polveroso” mentolato.
Nuits-Saint-Georges 1er Cru Les Bousselots 2013 Robert Chevillon
Rubino scuro e cupo, un po' fuori dagli schemi borgognoni, al naso molto fruttato quasi di frutta rossa matura e sotto spirito, note floreali e vegetali piu' tendenti alle spezie come pepe bianco e timo, tabacco e anice. Cambia poi nel bicchiere virando un po' sul sottobosco e humus. Tannino vellutato e alta acidita' lo fanno un campione di beva con frutta rossa e cedrata al centro. Rimane vibrante e lungo il finale. Il giorno dopo invece lo trovo gia' seduto e stanco.
Chateau Baranaire-Ducru 2004
Bel colore ancora vivo, rosso porpora con riflessi granati al naso escono subito I frutti rossi e la grafite, poi polvere da sparo, eucalipto tabacco e foglia di pomodoro. Balsamico e fruttato anche in bcca dove la freschezza la fa da padrone finendo con una bella lunghezza.
Barbaresco Boito 2015 Rizzi
Rosso granato limpido, vino dai profumi floreali e di pepe bianco, poi la ciliegia sotto spirito , chiodi di garofano , liquirizia, buccia di arancio e cuoio. In bocca molto potente con tannino ancora ruvido ma non pesante grazie alla buona vena acida. Mentolato e fruttato in bocca con un bel finale lungo. Ancora giovane.
Les Deus Terres Bourgoogne Rouge 2016 Thibault Liger-Belair
Bel mix di Gamay e PN dal colore granato purpureo vista la maggioranza di Gamay. Frutta macerata e sottobosco, note erbacee e cedrate. Al palato la buona acidita' domina un tannino delicato e lascia gusto di ciliegia, prugna , tabacco e cedro in un bel finale sapido.
Smith Haut Lafitte Blanc 1999
Colore dorato e denso, bello ricco al naso con note tostate e agrumate, poi si sdolcina un po' con sentori di ananas e albicocca. In bocca torna il frutto giallo maturo ma anche una grande freschezza d'agrumi e spezie bianche.
Bonnes Mares GC 2005 Drouhin-Laroze
Colore rubino scuro con riflessi limpidi esce subito la nota balsamica, un po' chiuso e austero. Forse andava aperto il giorno prima. Passa il tempo e si sentono la rosa canina, la violetta , il lampone ma anche pellame liquirizia e carne grigliata. Vino molto mascolino e potente, piu' vicino al rodano che alla Borgogna, in bocca si ritrovano le note di carne grigliata, frutta rossa, anice e prugna. Finale lungo e potente con acidita' spiccata. Questo e' da riprovare fra 10 anni.
Barolo Vigna Rionda 2015 A. Rivera
Rosso granato intenso e limpido. Nel bicchiere sprigiona aromi di pepe bianco, violeta e legno di rosa, poi mirtilli ed eucalipto. Si sente poi un po' di legno ma anche cuoio e liquirizia. N bocca e' fresco e sapido, dal tannino fine e gia' piuttosto integrato con la ben presente acidita'.Barolo elegante con un bel finale lungo, manca forse un po' di potenza ma la beva ne e' avvantaggiata..
Gran rapporto Q/P.
Aglianico Vulture Il Sigillo 2016 Cantine del Notaio
Rubino intenso con riflessi granata. Frutti di bosco marmellatosi, amarena, cioccolato e spezie mediterranee come approccio olfattivo iniziale, poi escono anche la liquirizia e il pepe nero. Al palato c'e' molta concentrazione di frutto ma anche note balsamiche e agrumate, tannino ancora ruvido e acidita' poco presente rende la beva meno sciolta di quello che ti aspetti.
Domaine de la Grande Colline “Le Canon” 2017 Hirotake Ooka
Sirah 100% per questo vino naturale della zona di Cornas. Colore rosso porpora , riflessi violacei, al naso frutta nera e rossa a gogo, freschissima, croccante, poi spezie balsamiche come eucalipto e mentolo per finire con cuoio e cacao. In bocca rimane freschissimo e gourmand con acidita' piccante che fa ammorbidire il tanino comunque fine, finale fruttato e mentolato molto persistente.
Nebbiolo 2018 Giuseppe Mascarello
Colore rubino marcato ma limpido, al naso sprigiona frutti rossi e note floreali di viola e rosa. Poi escono la scorza d'arancia e il cuoio, la terra bagnata. Si sente anche una leggera nota alcolica che fa presumere che sul palato saran dolori. Infatti il sorso e' un po' difficoltoso a causa del gusto alcolico che sovrasta una buona acidita' e corposita' di frutto.
Cote De Brouilly 2017 Laurent Martray
Gran bel Beaujolais , potente e succulento, Note di fragola e amarena caramellose, canfora e balsamicita' di spezie. Al palato potente ma avvolgente e ben equilibrato con finale di frutta e rosmarino.
Scrio 2011 Le Macchiole
Colore rosso rubino scuro con riflessi granata densi. Mora , frutta rossa matura , spezie dolci e pepe dominano I sentori olfattivi accompagnati da tabacco , sottobosco e balsamicita'. Al palato e' cioccolatoso, balasmico , ampio e sapido ma lo trovo troppo denso e marmellatoso, io fatico dopo un bicchiere. Tannino fine e finale lungo.
Paleo 2014 Le Macchiole
Rosso rubino, abbasatanza scuro ma limpido. Al naso arrivano subito note mentolate, aghi di pino e frutti rossi maturi ai quali si agiungono la grafite, tabacco e liquirizia. In bocca e' netto, deciso , pulito con tannini fitti ma eleganti supportati da un'acidita' media, potente e fruttato , con un po' di retrogusto polveroso.
La Tranchee 2018 Domaine de Yoyo
Grenache della zona francese pireneica. Colore rosso rubino abbastanza chiaro e limpido, subito ti avvolge con sentori floreali, petali di rosafiori di campo, poi pepe bianco fragole di bosco, lampone e cannella e per finire con note carnose e terrose e ferrose. Al palato e' succulento con frutta a balsamicita' molto fresche a supportare un lungo finale. Grande rapporto Q/P.
Echezeaux GC 2014 Domaine des Perdrix
Colore rubino intenso, abbastanza limpido, riflessi scuri. Una sinfonia di petali di fiori come la viola e la rosa insieme a sentori di lampone e fragolina come primo acchito, poi esce fuori la balsamicita' del sottobosco, erba medica ma anche funghi, chiodi di garofano e pellame.
Al palato e' sublime , non finisce mai la sensazione di grazie e pienezza che avvolge le papille nonostante la potenza del grand cru di borgogna.
Domaine Henri Milan Clos Milan 2005
Vino provenzale con uve Grenache e Sirah. Colore rosso granato abbatsanza limpido.Qui si ritrovano le spezie a manetta, pepe nero , lavanda, rosmarino, mntuccia, poi la polpa di frutti rossi e neri si accompagna a note di cuoio , pellame e sottobosco. In bocca e' ancora fresco e croccante, acidita' ancora molto presente ma tannino in via di sparizione che comunque giova alla beva.
La Cote 2015 Domaine de la Cote Pinot Noir
Rosso rubino chiaro , leggermente torbo. Inebria subito il naso con fruttini rossi come lamponi e fragoline, fiori di campo, erba officinale, liquirizia e piu' avanti pellame e cacao. In bocca e' molto scorrevole, setoso e avvolgente, morbido. Gran vino, sembra di essere a Chambolle, comunque costa piu' di uno Chambolle..
Pegau Reserve Ctf Pape Rouge 2005
Bel colore granato denso con riflessi violacei, sembra ncora giovane. Al naso arriva subito il pepe, inconfondibile, poi prugna e frutti rossi, pellame, sottobosco , lavanda e pate' di oliva. N bocca e' succulento con tannino fine ben supportato da un spina acida e minerale, retrogusto di spezie e fiori molto interessante.
Taurasi Radici Riserva 1998 Mastrobernardino
Colore rubino tendente al granato , bello carico con leggera unghia mattonata. Frutti rossi e spezie in abbondanza, un po' di muschio e liquirizia si aggiungono al tabacco. Al palato e' ancora fresco e di buon corpo, forse un attimino poco equilibrata la nota alcolica che sbilancia un po'.
Domaine de Chevalier Pessac-Leognan blanc 2004
Giallo dorato carico e limpido, Aromi complessi di cedro, compote di mela, agrumi canditi, ananas, fiori bianchi. Al palato e' bello ricco ma secco con buona acidita' supportata da frutti tropicali e agrumi. 20 anni di gioventu'.
La Gardine 2007 Chateauneuf du Pape
Colore rosso scuro, denso con riflessi violacei. Si fa sentire subito al naso con aromi di pepe e spezie dolci, pellame, tabacco e frutti rossi maturi, poi menta e lavanda. In bocca rispecchia cio' che mostrava al naso con un tannino ancora un po' piccante e spigoloso. Persistenza aromatica setosa.
Nuits St Georges 1er Cru Les Perrieres 2016 Chevillon
Ecco un bel colore rubino limpido abastanza chiaro, si sfoga subito al naso con lampone, fragoline, violette e mentina, poi incenso , pellame e cuoio, rimane balsamico ma un po' animalesco. Gusto molto armonioso con rutto rosso croccante ma anche grande freschezza balsamicae un finale lungo e minerale.
Barolo Cerretta 2015 Ettore Germano
Rubino/granato limpido. Naso subito molto nebbioleggiante di pepe bianco, cannella,violetta erbe officinali e erba tagliata. Si distinguono anche note terrosa e tabaccose unite a quelle balsamiche e “smaltose”.In bocca ancora tagliente con tannino nobile ma ancora un po' troppo astringente e spigoloso , rimane comunque fresco e abbastanza sapito grazie ad una buona nota acida. Ancora troppo giovane credo.
Fleurie Les Garants 2009 Domaine de Vissoux
Ottimo Beaujoais dal colore rubino cupo con riflessi violacei. Al naso tipico succo d'uva con sentori di caramella all'amarena e mora, pepe bianco , melograno e sottobosco. Sorso fresco e vellutato con tannino oramai morbidissimo e poca acidita', molta frutta dolce invoglia alla beva di questo succo d'uva, finale abbastanza lungo, insomma bello beverino.
Rosso Montalcino 2017 Poggio di Sotto
Colore rosso rubino intenso comincia subito con frutta rossa e nera , ciliegia e mora su tutti, poi escono I sentori floreali come violetta e speziati come rosmarino, mentuccia e pepe nero. Non mancano accenni a note agrumate, a note ematiche e di sottobosco, cuoio. Fresco, sapido e mentolato al sorso con tanta frutta corccante e spezie. Tannino gia' ammorbidito ma ancora potente ben mitigato dalla grande acidita'.
Bien Nacido Vineyard Sirah 2017 Piedrasassi
Sempre un piacere bere questo vino molto complesso e fragrante. Rodaneggia a pieni pistoni con sentori di prugna, mirtillo, pepe nero, violetta, cuoio e carne grigliata. Piu' tardi esce l'oliva verde e soprattutto la lavanda. In bocca e' sapido e perfettamente bilanciato, carnoso ma dalla beva coinvolgente. Vino dai ottima struttura e concentrazione ma dal tannino fine , gradazione alcolica bassa e finale lungo appagante.
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Re: Le bevute di aprile 2024

Messaggioda lafacciazza » 26 apr 2024 15:36

dani23 ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:Ho inteso bene? Un Auslese completamente secco e con 12 gradi?

Confermo, ne ho comprate alcune casse al mercatino di Acerra la settimana scorsa :lol: :lol: :lol:


Per quello che vale di Auslese trocken ne ho bevuti parecchi e ne ho ancora diversi in cantina. Sono rari ma esistono anche se in genere hanno un grado alcolico piu' alto di 12 gradi. Auslese indica il grado di maturita' dell'uva.
l'ultimo da me bevuto e' stato poco tempo fa e' stata un Riesling 85 Bacharacher Schloss Stahleck di Toni Jost. Purtroppo non riesco a caricare le foto. Vino strepitoso. Ancora fresco
Oggi comunque con la creazione di Erstes e Grosses Gewächs viense scoraggiato l'uso contemporaneo di auslese e trocken nella stessa etichetta.
Just my 2 cents
Roberto Andrea Balbo

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Re: Le bevute di aprile 2024

Messaggioda l'oste » 26 apr 2024 15:55

lafacciazza ha scritto:
dani23 ha scritto:
Kalosartipos ha scritto:Ho inteso bene? Un Auslese completamente secco e con 12 gradi?

Confermo, ne ho comprate alcune casse al mercatino di Acerra la settimana scorsa :lol: :lol: :lol:


Per quello che vale di Auslese trocken ne ho bevuti parecchi e ne ho ancora diversi in cantina. Sono rari ma esistono anche se in genere hanno un grado alcolico piu' alto di 12 gradi. Auslese indica il grado di maturita' dell'uva.
l'ultimo da me bevuto e' stato poco tempo fa e' stata un Riesling 85 Bacharacher Schloss Stahleck di Toni Jost. Purtroppo non riesco a caricare le foto. Vino strepitoso. Ancora fresco
Oggi comunque con la creazione di Erstes e Grosses Gewächs viense scoraggiato l'uso contemporaneo di auslese e trocken nella stessa etichetta.
Just my 2 cents

Ciao Roberto, è sempre bello leggerti.
I tuoi 2 cents sul vino valgono 2 billions.
Devo proprio mettere in conto di venire a Malta, mea culpa una delle poche isole mediterranee "grandi" che non ho visitato (la Grecia e i suoi micro atolli non vale perché, come dice Bisio in quella canzone molto divertente, "ma quante caxxo di isolette ha questa Grecia").
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini

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