LE BEVUTE DI MARZO 2024

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Kalosartipos
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LE BEVUTE DI MARZO 2024

Messaggioda Kalosartipos » 01 mar 2024 16:19

Allez...
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Trabateo
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2024

Messaggioda Trabateo » 03 mar 2024 16:08

Silvano Bolmida - Barolo Le Coste di Monforte - 2013
Silvanoooooo (cit. Enzo Jannacci)
Bel barolo classico per nulla pettinato.
Profumi di viola, mirtillo nero, prugna, eucalipto, polveroso langarolo.
Palato sferzante e di carattere con tannino che dice la sua, frutta del naso, radice di liquirizia e chiodi di garofano.
Un Barolo ben fatto da chi sa il fatto suo... l'altra boccia rimane ancora qualche anno in cantina.
Piaciutissimo
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
L_Andrea
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2024

Messaggioda L_Andrea » 03 mar 2024 17:48

Thierry Glantenay Bourgogne Cot d or 2020 Chardonnay
Direi decisamente equilibrato tra le sensazioni burrose e più guizzanti ( mineralità e acidità). Non eccede ma resta impresso per l equilibrio e la mancanza di sbavature. Molto buono :D
Ad Mira Primitivo Cantine Ferri 2016
Qua siamo più sul ciclopico andante ma con un poco di grazia. Saturante, senza le note di farina di carruba che mi fanno disinnamorare del Primitivo. I quasi 16 gradi ti cullano verso un dopopranzo di serenità :shock:
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gianni femminella
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2024

Messaggioda gianni femminella » 03 mar 2024 20:27

L_Andrea ha scritto: Thierry Glantenay Bourgogne Cot d or 2020 Chardonnay
Direi decisamente equilibrato tra le sensazioni burrose e più guizzanti ( mineralità e acidità). Non eccede ma resta impresso per l equilibrio e la mancanza di sbavature. Molto buono


Bevuto oggi :D
Per me grande freschezza e tanto sale. Frutto ancora primario, avrei fatto bene a lasciarlo in cantina ancora un po'.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2024

Messaggioda L_Andrea » 03 mar 2024 21:13

gianni femminella ha scritto:
L_Andrea ha scritto: Thierry Glantenay Bourgogne Cot d or 2020 Chardonnay
Direi decisamente equilibrato tra le sensazioni burrose e più guizzanti ( mineralità e acidità). Non eccede ma resta impresso per l equilibrio e la mancanza di sbavature. Molto buono


Bevuto oggi :D
Per me grande freschezza e tanto sale. Frutto ancora primario, avrei fatto bene a lasciarlo in cantina ancora un po'.

Che coincidenza :shock:
Per mia inclinazione tendo a preferire vini giovani quindi era molto godibile :wink:
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gianni femminella
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2024

Messaggioda gianni femminella » 03 mar 2024 22:16

L_Andrea ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
L_Andrea ha scritto: Thierry Glantenay Bourgogne Cot d or 2020 Chardonnay
Direi decisamente equilibrato tra le sensazioni burrose e più guizzanti ( mineralità e acidità). Non eccede ma resta impresso per l equilibrio e la mancanza di sbavature. Molto buono


Bevuto oggi :D
Per me grande freschezza e tanto sale. Frutto ancora primario, avrei fatto bene a lasciarlo in cantina ancora un po'.

Che coincidenza :shock:
Per mia inclinazione tendo a preferire vini giovani quindi era molto godibile :wink:


Ma certo, ovviamente si interpreta una bevuta anche per i gusti personali. Se ne hai altre prova a lasciarle lì un po', il confronto potrebbe essere interessante.
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Ludi
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2024

Messaggioda Ludi » 04 mar 2024 09:35

Cedric Bouchard, Cote de Val Vilaine 2014: champagne giocato sul filo dell'eleganza, quasi sottile all'impatto (e siamo in Cote des Bars!) poi via via più aperto e complesso nel bicchiere, con un perfetto equilibrio che lo rende leggiadro e poliedrico al tempo stesso. Peccato per i prezzi ormai privi di senso.
Dom. Fontaine Gagnard, Criots Batard Montrachet 2004: il colore oro ramato faceva temere il peggio, ma il vino c'è, ancora integro; dopo un'apertura un po' funky su toni resinosi, esprime al meglio la grande Borgogna, conservando un brivido di acidità che fa bene da contrasto alla materia glicerica.
Thierry Allemand, Cornas Reynaud 2005: ovviamente tutti sul'attenti di fronte a questo vino. Per quanto ami lo stile un po' più cartesiano di Clape, l'esuberanza, la potenza, la mirabile speziatura (con un po' di leggera e gradevole volatile in sottofondo) sono del cavallo di gran razza. Bevuta fortemente emozionale.
Ulysse Collin, Rosé Les Maillons n.v. : quasi più un rosso che un rosé, e si sente al naso, dove spiccano ciliegia matura, piccoli frutti rossi, rabarbaro. Decisamente spiazzante, forse troppo sopra le righe a scapito della bevibilità. Per carità, bevuta intrigantissima, ma anche qui, tenuto conto del prezzo, comprerei forse altro.
Salvioni, BdM 2006: eleganza pura, anche se su toni più crepuscolari del previsto. Colpiscono le spezie, la nota quasi syraniana di pasta d'olive, la carezzevolezza del tannino. Manca un pizzico di acidità, ma alla fine, indugiando sul bicchiere, lo si ama.
Sodi di S. Niccolò 2001: paradossalmente sembra più giovane, e si sente bene la nota di violetta del Sangiovese. Scorrevole, anche se più potente, e di stile più internazionale, ma comunque con legno ottimamente gestito. Ne ha ancora per qualche anno.
Avignonesi, Occhio di Pernice 1989: che dire? Certamente tra i più notevoli vini dolci del mondo, ed uno dei pochi casi in cui la volatile non solo non disturba, ma è necessaria a preservare l'equilibrio. Con tutto che ha un residuo zuccherino davvero importante, difficile non scolare la mezzina, dopo aver indugiato sulle tipiche note di lucido per mobili e cera d'api. Difficilmente abbinabile al cibo, per me meglio da solo.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2024

Messaggioda Vulpes » 04 mar 2024 19:02

Borjac- Sosol, 2021
Cantina friulana che non si fila nessuno, ma secondo me fa dei bei bianchi equilibrati e piacioni. Questo é un uvaggio di Ribolla, Friulano, Malvasia e Chardonnay. Tanta frutta gialla, dalla pesca all'ananas, e profumi floreali. In bocca morbido e abbastanza persistente. :D :D :D :D

Farne VII - Tenuta la Riva, 2014
Puro Trebbiano Modenese MC, non dosato, che spende piu di 50 mesi sui lieviti. Molto interessante, profilo agrumato e minerale che gioca bene coi sentori autolitici. In bocca é una lama, agrumato e quasi acetico, che purtroppo finisce per coprire un po' il resto - a questo punto, nel genere, un sorbara ha migliore equilibrio secondo me. Bell'esperimento, ma mi piacerebbe vederlo in un blend che lo ammorbidisse leggermente. :D :D :D

Sikane - Baronia della Pietra, 2018
Comprato ad una fiera un paio di anni fa, questo blend 75% NdA/25% Syrah si conferma un vino ben fatto. Profilo fruttato, ciliegia, cassis e prugna, morbido ma ben bilanciato al palato, buona acidita e discreta persistenza. :D :D :D :)
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2024

Messaggioda l'oste » 04 mar 2024 19:15

Ieri domenica piovosa, confort lunch in famiglia, due beventi. Insalata di puntarelle aglio acciughe peperoncino, focaccine home made al limone ripene di acciuga cantabrica, brasato di fusello di manzetta stracotto 3 h in ghisa, purea di patate, zucca pastellata e fritta.

Chardonnay 2018 - Nicola Ferri, profuma esotico, cedro, erbe aromatiche, un lampetto di pirico che preannuncia la bocca, lunga, finto magro, acidità precisa come un gendarme svizzero, sapido. Piaciuto

Barbaresco 2008 Et.Bianca - B.Giacosa, potresti accontentarti dei profumi, se non fosse per la curiosità e la promessa di un palato equivalente al naso. Ti schiaffa nelle narici quello che vuoi, dal fruttino del manico a tutto il resto. In bocca è più pronto di quanto pensassi, tannini disciolti in giuggiole palatali, sembra inizialmente troppo magro, corpo medio ma dopo il secondo sorso mena come menava Sugar Leonard, ritorna con l'occhiolino il fruttolino dolce con dentro quel descrittore li, quel terroso boscoso ceneroso, liquirizioso, insomma il nebbiolo. Piaciuto molto
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


Iir Boon Gesùuu/ ciii/ fuuur/ mini
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2024

Messaggioda vinogodi » 05 mar 2024 10:39

l'oste ha scritto:
Chardonnay 2018 - Nicola Ferri, profuma esotico, cedro, erbe aromatiche, un lampetto di pirico che preannuncia la bocca, lunga, finto magro, acidità precisa come un gendarme svizzero, sapido. Piaciuto

...bevuto ieri Admira Chardonnay in uscita : ridotto uso del legno ( 50% barrique e 50% acciaio) spettacolare . Affermare che è uno dei migliori Chardonnay in circolazione in Italia non è peccato ... 8)
Ente Nazionale Tutela dei Bevitori Capiscitori (EnTuBeCa) - Ministero della Cultura Enologica Popolare (MinCulEnPop)
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2024

Messaggioda piergi » 05 mar 2024 13:56

Asterias 2017- Tempa di zoè
Fiano parzialmente fermentato in barriques.
Cilentano tropical-marinaro con profilo segnato da note esotiche un po' ridondandi. All'uscita era più salino e verticale, gli anni lo hanno reso un po' più bolso e compiaciuto, stile pensionato a santo Domingo.
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2024

Messaggioda Wineduck » 05 mar 2024 14:49

piergi ha scritto:Asterias 2017- Tempa di zoè
......stile pensionato a santo Domingo.


Questa sinceramente mi sembra una nota di merito, non un limite... 8)
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2024

Messaggioda piergi » 05 mar 2024 15:02

Wineduck ha scritto:
piergi ha scritto:Asterias 2017- Tempa di zoè
......stile pensionato a santo Domingo.


Questa sinceramente mi sembra una nota di merito, non un limite... 8)

Infatti la bottiglia l'ho finita, però dissentendo! :mrgreen:
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2024

Messaggioda Wineduck » 05 mar 2024 15:03

piergi ha scritto:
Wineduck ha scritto:
piergi ha scritto:Asterias 2017- Tempa di zoè
......stile pensionato a santo Domingo.


Questa sinceramente mi sembra una nota di merito, non un limite... 8)

Infatti la bottiglia l'ho finita, però dissentendo! :mrgreen:


Quindi hai manifestato contro te stesso? :mrgreen:
Magari ti sei pure manganellato! :lol:
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2024

Messaggioda piergi » 05 mar 2024 17:33

Wineduck ha scritto:
piergi ha scritto:
Wineduck ha scritto:
piergi ha scritto:Asterias 2017- Tempa di zoè
......stile pensionato a santo Domingo.


Questa sinceramente mi sembra una nota di merito, non un limite... 8)

Infatti la bottiglia l'ho finita, però dissentendo! :mrgreen:


Quindi hai manifestato contro te stesso? :mrgreen:
Magari ti sei pure manganellato! :lol:

Solo repressioni pacifiche
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2024

Messaggioda Monferrale » 05 mar 2024 19:45

Henri Gouges clos des Porrets 2018: Parte un po' sottotono con naso più floreale che fruttato, belle le note di chiodi di garofano e incenso. Dopo 20 min si apre un po' su fragoline di bosco e mirtilli, ma è in bocca che da il meglio di sè: tannini eleganti, spiccata sapidità, grande equilibrio e buona persistenza. Sono però pentito di averlo aperto adesso (ma ne ho un'altra).

Guido Porro Lazzairasco 2016: Naso elegante e intenso di rose, viole, arancia sanguinella, chinotto e terra, tra gli aromi di bocca emergono tabacco e spezie. Tannini delicati, acidità e persistenza rendono la beva irresistibile!

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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2024

Messaggioda Ziliovino » 06 mar 2024 10:56

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Sbicchierata alla cieca, con unica regola d'ingaggio che fosse sangiovese. Come ogni volta abbiamo capito, o per lo meno ho capito, che con le bottiglie coperte è un gran casino... Premio di consolazione: abbiamo beccato i fuori Toscana, yeah!

Champagne des Jours et de Muids Brut Nature - Paul Gosset. Colore intenso, con qualche riflesso buccia di cipolla, sembra Champagne vecchio stile, ed infatti la retro etichetta parla di una parte di reserve perpetuelle, e dopo la partenza sui frutti rossi, ribes, arriva la spezia ed un bel sottofondo di ossidazioni. Al sorso perde qualche punto in equilibrio, per via di qualche nota rustica, finale sapido. Bollicina di carattere direi.

Pian del Ciampolo 2021, Isole e Olena 2019 e Podere Luisa Ris 2018 sono stati assaggi estemporanei, da bottiglie aperte la sera prima, e dei tre vince facile l'eleganza e leggiadria del Montevertine, I&O più ricco e cupo, mentre Giunò regala volatile e note più rustiche. Bottiglie scoperte, per avvinare la bocca, sia mai che ne stappiamo troppo poche...

Romagna Sangiovese Predappio Riserva Le Lucciole 2020 - Chiara Condello. Dal colore ancora violaceo, fragrante e floreale, ancora giovane, sorso di medio corpo e buona freschezza, tannino fitto fitto ma piacevole, la sensazione di astrigenza consiglia comunque di attendere. Bevuta piacevole, fuori contesto avrebbe figurato meglio probabilmente. Poi quando mi hanno riferito la fascia di prezzo ha perso qualche punto... astringenza che rimane anche il giorno successivo. Decisamente però fuori dallo stereotipo del sangiovese romagnolo, e mi pare comincino ad essere in molti, in zona.

Toscana Montevertine 2006 - Montevertine. Prima bottiglia. Quante possibilità ci sono che due commensali, alla cieca, portino stesso vino e stessa annata? probabilmente ben più di quanto si possa pensare... lotti differenti, ed ovviamente tappi che hanno lavorato in modo differente. "Non esistono grandi vini ma grandi bottiglie" immagino l'abbiate già sentita... comunque: tappo difficoltoso, decanter, ma poi versato subito, e questa prima bottiglia si rivela più evoluta, seppur evoluta bene: velato nel bicchiere, spezia, foglie secce e terriccio, comunque poco espressivo al naso, ha buona freschezza ed allungo, ma sembra un pelo più magro del gemello diverso...

Toscana Uno 2016 - Tenuta di Carleone. Parte speziato, con qualche nota di speziatura da legno, ma piuttosto elegante, per poi aprirsi sulla frutta matura, sorso di buon grip, giusta pienezza, intenso, alla cieca lo piazziamo a Montalcino, magari lato nord... Vedeteci un po' quello che volete, io leggerei la cosa in positivo, e quindi piaciuto.

Toscana Montevertine 2006 - Montevertine. Seconda bottiglia ed altro lotto. Sughero integro. Tanta spezia, qualche radice, cuoio, per poi risvegliarsi pian piano, sorso teso e succoso, più fresco e vitale della gemella. Allo spoglio la sorpresa...

Chianti Classico Riserva Il Poggio 2006 - Monsanto. Anche qui il profilo è maturo, spezia scura, cuoio, liquirizia, col tempo polvere di caffè e note più balsamiche, per un profilo mobile ma cupo, che a me ha convinto meno che ad altri al tavolo. Soprattutto perchè di solito è vino che apprezzo parecchio. Comunque si riscatta in bocca, con un sorso convincente e lungo. Ah, per la serie delle coincidenze, alla bottiglia precedente esclamai: potrebbe essere Il Poggio... beccato, ma precox, vale lo stesso? :-)

Montevertine Riserva 1990 - Montevertine. Tappazzo malefico, eccheccazz... Sostituiranno la bottiglia? me sa de no.

Marche Sangiovese Orano 2011 - Maria Pia Castelli. Vino intenso e di buon impatto, frutta matura e note dolci al naso, sorso pieno ma finisce presto, si sente che gli manca la stoffa... seppur privo di difetti.

Brunello di Montalcino 1981 - Biondi-Santi. Ei fu... molto fu...

Brunello di Montalcino 2008 - Le Macioche. Visto che il mio solito gran kulo ha portato ad un tappo ed un ossidato, recupero con questo... Beh, devo dire che se per un periodo si parlò piuttosto bene di questo produttore qualche motivo c'era: tutto il lato solare ed agrumato del sangiovese, con qualche tocco di pepe bianco, sorso vitale e succoso, tannino carezzevole, buona freschezza, ancora giovanile. Colpisce senza strafare. Uscito qualche anno dopo dalla cantina, con già l'etichetta moderna.

Vin Santo di Montepulciano Occhio di Pernice 2004 - Bindella. E meno male che qualcuno pensò anche al Sangiovese in veste dolce... questo lo apprezzo sempre, per la capacità di unire note ossidative ad un sorso avvolgente e goloso, un po' in stile Avignonesi, anche se più in piccolo: caramello, un fico secco molto ben definito, uva passa, avvolgente e goloso come già detto, con giusta freschezza a sorreggere. Classico vino che definirei solo con "squisito", e via.

Malvasia di Bosa Alvarega 2018 - Columbu. Avviso ai naviganti: lo danno per vino dolce, ma è poco più che secco, con un sorso di ottimo equilibrio, ma per il quale non potrei meglio spendere l'abusata definizione di "da meditazione". I dolcetti mangiateveli n'altra volta... Uva spina e fiori d'arancio, scorze d'agrumi e note più esotiche, profondamente diversa dalla versione "secca", ma non meno affascinante, forse più facile, quello si.


Il podio? diversi vini direi che sgomitano sul podio, nonostante non ci siano fuoriclasse assoluti... rivedendo gli appunti direi Uno, Montevertine (seconda bottiglia :-) ) e Macioche. Ma poi c'è anche Il Poggio, e l'occhio di pernice... Va beh, podio allargato.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2024

Messaggioda Trabateo » 06 mar 2024 23:35

Vignale di Cecilia - Covolo - 2018
Taglio bordolese Merlot e CS
Ma che ce frega di quella robaccia che ci propinano in Toscana...poi da gente che non apprezza il nebbiolo, ndemo dai :mrgreen:
Beh, dai si scherza, che poi i permalosi del Sangiovese se la prendono sul personale.
Comunque, mamma mia se mi è piaciuto sto vino.
Profumi che spaziano dalla carne frollata, al vegetale, alla frutta con la ciliegiona (dei Colli as usual), ribes nero, incenso e cenere.
Sorso succoso della stessa frutta, beva pazzesca, lunga persistenza.
Peccato per il costo: non per tutte le tasche... Petrus spostati :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2024

Messaggioda Ziliovino » 07 mar 2024 14:48

Ziliovino ha scritto:
Montevertine Riserva 1990 - Montevertine. Tappazzo malefico, eccheccazz... Sostituiranno la bottiglia? me sa de no.


Malvasia di Bosa Alvarega 2018 - Columbu. Avviso ai naviganti: lo danno per vino dolce, ma è poco più che secco, con un sorso di ottimo equilibrio, ma per il quale non potrei meglio spendere l'abusata definizione di "da meditazione". I dolcetti mangiateveli n'altra volta... Uva spina e fiori d'arancio, scorze d'agrumi e note più esotiche, profondamente diversa dalla versione "secca", ma non meno affascinante, forse più facile, quello si.




Confermo, Montevertine non sostituisce bottiglie così vecchie. Non sapevo il tca prevedesse la prescrizione dopo tot anni, ne prendo atto.

Mentre Alvarega dopo qualche giorno dalla stappatura è ancora più buono, tanta arancia e pan di Spagna. Una merendina Fiesta praticamente...
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2024

Messaggioda alì65 » 07 mar 2024 15:30

Ziliovino ha scritto:
Ziliovino ha scritto:
Montevertine Riserva 1990 - Montevertine. Tappazzo malefico, eccheccazz... Sostituiranno la bottiglia? me sa de no.


Malvasia di Bosa Alvarega 2018 - Columbu. Avviso ai naviganti: lo danno per vino dolce, ma è poco più che secco, con un sorso di ottimo equilibrio, ma per il quale non potrei meglio spendere l'abusata definizione di "da meditazione". I dolcetti mangiateveli n'altra volta... Uva spina e fiori d'arancio, scorze d'agrumi e note più esotiche, profondamente diversa dalla versione "secca", ma non meno affascinante, forse più facile, quello si.




Confermo, Montevertine non sostituisce bottiglie così vecchie. Non sapevo il tca prevedesse la prescrizione dopo tot anni, ne prendo atto.



purtroppo è sempre la solita fola del tempo, conservazione non ottimale, ecc....piuttosto di rendere il dovuto cederebbero un dito!!!! tornando ai tappi, quando si sbriciola, 99%, è tappo; magari non netto ma vino muto, amaro e non piacevole
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2024

Messaggioda fabrizio leone » 07 mar 2024 22:06

Gattinara nervi Conterno 2020

Delizioso

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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2024

Messaggioda zampaflex » 07 mar 2024 22:11

Attanasio - Primitivo Dolce Naturale 2015

Che bel vino. Evita slalomeggiando giovanilmente i luoghi comuni e le ricadute facili dei Primitivo che imperversano soprattutto nei paesi nordici avidi di dolcezze, mostrando una chimica di frutto fresco, freschissimo, amarena appena colta e tabacco biondo e un po' di vegetale sullo sfondo. Speziatura lieve, un suggerimento. Un toucher de bouche paradigmatico non solo per la denominazione o il vitigno tradotti in dolce, ma anche per tanti altri passiti italiani spesso in difficoltà con l'equilibrio fragile tra freschezza e dolcezza e glicerine. Qui di acidità ce n'è tanta e sorregge facilmente il robusto impalcato. Un po' di tannino aggiunge sfumature. Alcool (16,5 °C) nascosto benissimo. Persistenza solo poco più che media, purtroppo. Da riprovare anche tra 5, 10 anni per vedere l'effetto che fa.

:D :D :D :D
Non progredi est regredi
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2024

Messaggioda Trabateo » 10 mar 2024 14:44

Bodega Berroja - Txakoli Berroja - 2020
Hondarrabi Zuri 80% + Riesling 20%
A parte il nome del vino che sembra fatto apposta per annodarti la lingua e il vitigno sconosciuto, vinello che si fa bere piacevolmente senza aver troppe pretese.
Sbuffo da minerale vulcanico al naso, poca materia e acidità bella presente.
Come aperitivo disimpegnato con un crostaceo o con un mollusco, può dire la sua.
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2024

Messaggioda Nebbiolino » 10 mar 2024 17:57

Ziliovino ha scritto:
Confermo, Montevertine non sostituisce bottiglie così vecchie. Non sapevo il tca prevedesse la prescrizione dopo tot anni, ne prendo atto.



Che tristezza… ormai è abbastanza noto anche ai profani, che la tca non è questione di tempo o conservazione…
Spiace sempre quando si vedono nomi importanti tirarsi indietro…
L_Andrea
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2024

Messaggioda L_Andrea » 10 mar 2024 21:29

Nebbiolo 2020 Carlone Colline Novaresi
Se anche il Nebbiolino base della cantina è così buono si alzano ulteriormente le aspettative per i suoi Boca che riposano nella mia Cantina :D
È il ritratto fedele del territorio da cui proviene; i sentori classici del nebbiolo poggiano su una trama minerale ben articolata e i tannini ancora ruvidi ma non sgraziati.
Piaciuto :wink:

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