LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2023

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Vulpes
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2023

Messaggioda Vulpes » 04 nov 2023 03:15

Qualcuno di voi ha provato il Pluribus di Bond? In teoria uno dei monumenti enologici della Napa Valley, avevo grandi aspettative, ma poi mi é risultato davvero concentrato e pesante nel più ritrito dei cliché sui vini americani...non dico che abbia faticato a finire il bicchiere, pero non invogliava molto a chiederne un altro...balsamico, fruttato, speziato, lunghissimo ok, peró una viscosita e dolcezza del frutto quasi stucchevole visto anche il prezzo.
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picenum
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2023

Messaggioda picenum » 04 nov 2023 15:18

Ziliovino ha scritto:Vin de France Le Verre des Poetes - Domaine Le Briseau. da pineau d'aunis, appena stappato è rustico e selvatico a fondo scala, selvaggio direi... con pazienza ne esce un incrocio tra un pinot noir ed una syrah,

il pineau d'aunis è un vitigno dove la parte speziata, in particolare pepe nero, è predominante. anche più del pelaverga.

ieri sera discreta bevuta con un paio di forumisti.
De Moor, Chablis Le Vendageur Masqué 2021 verticale, affilato ma non tagliente, bella eleganza, apporto del legno perfetto, mineralità e sapidità tipiche, discreta lunghezza.
Massavecchia rosato 2017, di rosato ha solo il nome. parte così così ma in breve si distende passando dalla ciliegia sottospirito a note balsamiche, humus, macchia, poi esce fuori una parte fumè, fiori secchi, gran progressione, bel vino.
Pascal Henin Champagne Grand Cru Blanc Comme Neige Extra Brut Edition Bur Artist per gli amanti degli champagne vinosi, bollicina fine, piacevole, salivante.
Staderini, Cuna 2016 finalmente trovo dopo una serie di delusioni una bottiglia decente. elegante e rustico al contempo, persistente, appagante.
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2023

Messaggioda Timoteo » 04 nov 2023 16:32

picenum ha scritto:Pascal Henin Champagne Grand Cru Blanc Comme Neige Extra Brut Edition Bur Artist per gli amanti degli champagne vinosi, bollicina fine, piacevole, salivante.


se c'ero io, ora che avevi finito de legge l'etichetta me l'ero già sgargarozzato....
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2023

Messaggioda Ziliovino » 04 nov 2023 18:54

picenum ha scritto:
Ziliovino ha scritto:Vin de France Le Verre des Poetes - Domaine Le Briseau. da pineau d'aunis, appena stappato è rustico e selvatico a fondo scala, selvaggio direi... con pazienza ne esce un incrocio tra un pinot noir ed una syrah,

il pineau d'aunis è un vitigno dove la parte speziata, in particolare pepe nero, è predominante. anche più del pelaverga.



ecco perché il richiamo al Rodano. non sapevo, credo che sia il secondo pineau d'aunis mai bevuto...
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2023

Messaggioda Timoteo » 04 nov 2023 20:57

Il quarto vino di giovedì, che si era salvato, è andato stasera.
Sauvignon (biodinamico) 100%, della Loira, 13 gradi.
Da un piccolo appezzamento di Sauvignon blanc situato nel Clos de La Roche a Faye d'Anjou e affiancato quest'anno dai primi grappoli dei giovani vitigni adiacenti.
Buono ma quello dopo pure meglio.
La recinzione di quest'ultimo domani.
Furtzi.
Che sarà una giornata impegnativa.
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2023

Messaggioda littlewood » 05 nov 2023 19:27

Timoteo ha scritto:Il quarto vino di giovedì, che si era salvato, è andato stasera.
Sauvignon (biodinamico) 100%, della Loira, 13 gradi.
Da un piccolo appezzamento di Sauvignon blanc situato nel Clos de La Roche a Faye d'Anjou e affiancato quest'anno dai primi grappoli dei giovani vitigni adiacenti.
Buono ma quello dopo pure meglio.
La recinzione di quest'ultimo domani.
Furtzi.
Che sarà una giornata impegnativa.
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E grazie al c...che e' buono...pierre menard e' uno bravo forte
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2023

Messaggioda Tex Willer » 05 nov 2023 21:27

Langhe Freisa 2016 Bartolo Mascarello
Seconda bottiglia aperta ed anche questa,come la prima,frizzantina. Deduco che si tratta di una caratteristica di questa produzione ma a me non piace proprio.
Se qualcosa è gratis, il prodotto sei tu
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2023

Messaggioda andr ea » 05 nov 2023 21:36

Picariello Ciro 906 2020

Stappo, verso il liquido nel bicchiere, ci ficco dentro il naso, ne percepisco i profumi, ed è subito voglia di gustarne il contenuto. Pieno, ricco, floreale.. insomma qui voi altri già lo avrete incontrato nei vostri bicchieri, e sapete mooolto meglio di me. Col passare del tempo, aprendosi, avverto una progressiva nota di idrocarburo, e complessivamente lo trovo ancora migliore. Probabilmente andava aspettato ancora un po', ma è già un bel piacere da tracannare.
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2023

Messaggioda littlewood » 05 nov 2023 22:04

andr ea ha scritto:Picariello Ciro 906 2020

Stappo, verso il liquido nel bicchiere, ci ficco dentro il naso, ne percepisco i profumi, ed è subito voglia di gustarne il contenuto. Pieno, ricco, floreale.. insomma qui voi altri già lo avrete incontrato nei vostri bicchieri, e sapete mooolto meglio di me. Col passare del tempo, aprendosi, avverto una progressiva nota di idrocarburo, e complessivamente lo trovo ancora migliore. Probabilmente andava aspettato ancora un po', ma è già un bel piacere da tracannare.

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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2023

Messaggioda Il Parente » 05 nov 2023 22:05

Tex Willer ha scritto:Langhe Freisa 2016 Bartolo Mascarello
Seconda bottiglia aperta ed anche questa,come la prima,frizzantina. Deduco che si tratta di una caratteristica di questa produzione ma a me non piace proprio.


E sí (insieme ad altri difettucci)... infatti a me nn piace.. bevuta anche in una bicchierata del Marco (vinogodi) che se nn ricordo male, diceva che nell'ultima/e annata/e hanno corretto il tiro in cantina (ricordo bene?) .. Mah! comunque, nn il mio vino e se nn erro nn costa manco poco :roll:
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2023

Messaggioda andr ea » 05 nov 2023 22:10

littlewood ha scritto:
andr ea ha scritto:Picariello Ciro 906 2020

Stappo, verso il liquido nel bicchiere, ci ficco dentro il naso, ne percepisco i profumi, ed è subito voglia di gustarne il contenuto. Pieno, ricco, floreale.. insomma qui voi altri già lo avrete incontrato nei vostri bicchieri, e sapete mooolto meglio di me. Col passare del tempo, aprendosi, avverto una progressiva nota di idrocarburo, e complessivamente lo trovo ancora migliore. Probabilmente andava aspettato ancora un po', ma è già un bel piacere da tracannare.

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Con altre 3 906 cucciole ad aspettarmi, la mia esperienza termine di paragone etc me la devo pur fare, no? :D
Comunque farò tesoro dell' evidente consiglio di farle crescere un po', grazie!
Ultima modifica di andr ea il 05 nov 2023 22:33, modificato 1 volta in totale.
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2023

Messaggioda gianni femminella » 05 nov 2023 22:31

littlewood ha scritto:
andr ea ha scritto:Picariello Ciro 906 2020

Stappo, verso il liquido nel bicchiere, ci ficco dentro il naso, ne percepisco i profumi, ed è subito voglia di gustarne il contenuto. Pieno, ricco, floreale.. insomma qui voi altri già lo avrete incontrato nei vostri bicchieri, e sapete mooolto meglio di me. Col passare del tempo, aprendosi, avverto una progressiva nota di idrocarburo, e complessivamente lo trovo ancora migliore. Probabilmente andava aspettato ancora un po', ma è già un bel piacere da tracannare.

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Ho tre 2018, mi squalifichi se ne stappo una?
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2023

Messaggioda vinogodi » 05 nov 2023 22:50

...incredibile: Memor 2009 ( vecchia etichetta) di Nicola. Possente, rotondo, morbido, denso, saturante. Un capolavoro. :D :D :D :D :)
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2023

Messaggioda Timoteo » 06 nov 2023 11:38

Pranzo filo greco ieri 5.11.23.

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Coppa, spada e tonno affumicato sul pane a nero di seppia e arancia candita.


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Ravioli ricotta & spinaci.


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Gallinelle da infornare con pomodori, capperi, olive e odori.

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torta morbida al limone.


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i vini da sx denis race - chablis mont de milieu 2020,
dettori bianco 2019,
colli di lapio 2019,
Sous le Vegetal - Palli & Genesia moscato di samos vinificato secco 2019 (il commento dei capiscitori è stato "volatile! volatile!" Palli & Genesia deriva dal lavoro di Jason Ligas e Patrick Bouju in una vigna su suolo granitico a 450 metri sul livello del mare. Fermenta in vasche di cemento e si compone parte in anfora e parte in legno. Nessun intervento, nessuna aggiunta, solforosa compresa, in nessuna fase della lavorazione e affinamento.
Cantina Vaimakis - Mater Natura 17 Moscato di Alessandria 2021 vinificato in Epiro molto buono e "naturale,
Roederer rosé 2015.
la bottiglietta verde senza etichetta è il sake di Titti, ormai non va in giro senza....
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2023

Messaggioda littlewood » 06 nov 2023 13:21

gianni femminella ha scritto:
littlewood ha scritto:
andr ea ha scritto:Picariello Ciro 906 2020

Stappo, verso il liquido nel bicchiere, ci ficco dentro il naso, ne percepisco i profumi, ed è subito voglia di gustarne il contenuto. Pieno, ricco, floreale.. insomma qui voi altri già lo avrete incontrato nei vostri bicchieri, e sapete mooolto meglio di me. Col passare del tempo, aprendosi, avverto una progressiva nota di idrocarburo, e complessivamente lo trovo ancora migliore. Probabilmente andava aspettato ancora un po', ma è già un bel piacere da tracannare.

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Ho tre 2018, mi squalifichi se ne stappo una?

Ma gianni cos' hai?? La fregola??
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2023

Messaggioda Antonio64 » 06 nov 2023 16:43

Aperta qualche bottiglia per il mio compleanno.

- Biondi Santi Riserva 1993 Davvero fantastico. Lo berrei ogni giorno!

- Arpepe Vigna Regina 2001, come al solito crepusoclare ma qui un po stanco

- Weinbach Schlossber St. Catherine 2009 davvero interessante

- Gimonnet solito buono champagne da aperitivo

- Gosset Petit Doucer lo avevo preso da abbinare alla torta, ma davvero deludente, almeno per i miei gusti

-
Allegati
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Il mio nick sarebbe Torciaumana, ma non sono riuscito a registrarmi e ho dovuto usare molta fantasia per trovarne un'altro.
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2023

Messaggioda McLovin » 06 nov 2023 19:51

Abate Nero Riserva “Cuvée dell’Abate” 2009 (sb. 2020) Naso di grande finezza e pulizia che unisce note floreali ad accenni ossidativi e di frutta secca. In bocca ha eleganza da vendere, acidità ancora viva e una discreta cremosità. Buono vero.
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2023

Messaggioda Chef1984 » 06 nov 2023 20:19

andr ea ha scritto:Picariello Ciro 906 2020

Stappo, verso il liquido nel bicchiere, ci ficco dentro il naso, ne percepisco i profumi, ed è subito voglia di gustarne il contenuto. Pieno, ricco, floreale.. insomma qui voi altri già lo avrete incontrato nei vostri bicchieri, e sapete mooolto meglio di me. Col passare del tempo, aprendosi, avverto una progressiva nota di idrocarburo, e complessivamente lo trovo ancora migliore. Probabilmente andava aspettato ancora un po', ma è già un bel piacere da tracannare.


Ne approfitto per demandare..qualcuno ha paragoni tra la 20 e la 21? Volevo prenderne un pò entrambe buone?
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2023

Messaggioda Alberto » 06 nov 2023 21:56

Con una semplicissima minestra di spezzati tutta vegetale:
Anjou Le Haut de la Garde, Chateau Pierre-Bise, 2016 (14,5%)
Un sec-tendre proveniente dall'area dei Coteaux du Layon, di cui Pierre-Bise è interprete principale, quindi qualcuno di quei preziosi granelli botritizzati di Chenin, di riffa o di raffa, va regolarmente a finire anche nei secchi. Detto questo, è vino che svolge con mano ferma il compito: cera, pera, "squadrato" ma ben bilanciato tra amari e glicerina al palato, cenni di pierre à fusil sul finale, non offre lampi di genio ma certamente tanta sostanza. E sul piatto ci sta da Dio.

Con pan biscotto e salame (bello aglioso e morbido dei suoi nemmeno 30 giorni di vita):
Veneto Rosso Vigna del Vento, Monteforche, 2004 (13,5%)
Lo si deve attendere: meglio il giorno dopo la stappatura. Rubino "sangue di piccione", splendido, nel bicchiere. Franc "d'antan" a marcare un naso a dominanza certamente vegetale, anche se con qualche terziario complesso a creare più movimento, è sicuramente la bocca il suo pezzo forte: calore, polpa, carica fruttata (piccoli frutti freschi), tannicità in via di risoluzione ma ancora pugnace, e soprattutto un bellissimo equilibrio, che fa allungare il sorso. Ancora in parabola ascendente. Bravo Alfonso Soranzo.
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2023

Messaggioda littlewood » 06 nov 2023 21:57

andr ea ha scritto:
littlewood ha scritto:
andr ea ha scritto:Picariello Ciro 906 2020

Stappo, verso il liquido nel bicchiere, ci ficco dentro il naso, ne percepisco i profumi, ed è subito voglia di gustarne il contenuto. Pieno, ricco, floreale.. insomma qui voi altri già lo avrete incontrato nei vostri bicchieri, e sapete mooolto meglio di me. Col passare del tempo, aprendosi, avverto una progressiva nota di idrocarburo, e complessivamente lo trovo ancora migliore. Probabilmente andava aspettato ancora un po', ma è già un bel piacere da tracannare.

Erode!!!!


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Se vuoi stappare prima vira sul greco che tende ad ossidare con l' invecchiamento..ma nn col fiano per l' amor di Dio! Sabato sera a una serata a tema campania il fiano 013 di marsella era ancora indietro e il pietraincatenata di maffini 011 iniziava ora a esprimersi ..figuriamoci il 906 di Ciro 020 :shock:
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2023

Messaggioda Alberto » 06 nov 2023 23:02

littlewood ha scritto:
andr ea ha scritto:
littlewood ha scritto:
andr ea ha scritto:Picariello Ciro 906 2020

Stappo, verso il liquido nel bicchiere, ci ficco dentro il naso, ne percepisco i profumi, ed è subito voglia di gustarne il contenuto. Pieno, ricco, floreale.. insomma qui voi altri già lo avrete incontrato nei vostri bicchieri, e sapete mooolto meglio di me. Col passare del tempo, aprendosi, avverto una progressiva nota di idrocarburo, e complessivamente lo trovo ancora migliore. Probabilmente andava aspettato ancora un po', ma è già un bel piacere da tracannare.

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Se vuoi stappare prima vira sul greco che tende ad ossidare con l' invecchiamento..ma nn col fiano per l' amor di Dio! Sabato sera a una serata a tema campania il fiano 013 di marsella era ancora indietro e il pietraincatenata di maffini 011 iniziava ora a esprimersi ..figuriamoci il 906 di Ciro 020 :shock:

Ciro "classico" 2012 è da bere, Franco?

Oltre a Marsella, devo dire che personalmente non ho grandissimi feedback positivi coi Fiano oltre una certa età... :roll:
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2023

Messaggioda piergi » 07 nov 2023 17:45

Alberto ha scritto:
littlewood ha scritto:
andr ea ha scritto:
littlewood ha scritto:
andr ea ha scritto:Picariello Ciro 906 2020

Stappo, verso il liquido nel bicchiere, ci ficco dentro il naso, ne percepisco i profumi, ed è subito voglia di gustarne il contenuto. Pieno, ricco, floreale.. insomma qui voi altri già lo avrete incontrato nei vostri bicchieri, e sapete mooolto meglio di me. Col passare del tempo, aprendosi, avverto una progressiva nota di idrocarburo, e complessivamente lo trovo ancora migliore. Probabilmente andava aspettato ancora un po', ma è già un bel piacere da tracannare.

Erode!!!!


Con altre 3 906 cucciole ad aspettarmi, la mia esperienza termine di paragone etc me la devo pur fare, no? :D
Comunque farò tesoro dell' evidente consiglio di farle crescere un po', grazie!

Se vuoi stappare prima vira sul greco che tende ad ossidare con l' invecchiamento..ma nn col fiano per l' amor di Dio! Sabato sera a una serata a tema campania il fiano 013 di marsella era ancora indietro e il pietraincatenata di maffini 011 iniziava ora a esprimersi ..figuriamoci il 906 di Ciro 020 :shock:

Ciro "classico" 2012 è da bere, Franco?

Oltre a Marsella, devo dire che personalmente non ho grandissimi feedback positivi coi Fiano oltre una certa età... :roll:

Mi intrometto Alberto, 010 012 e 013 al momento sono in un ottima finestra di bevuta, testate su tutte le aziende più note, su pietracupa ho trovato qualche bottiglia zoppicante ma picariello e rocca del principe mai trovate meno che buone
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

http://igolosotopi.blogspot.com
http://timpadeilupi.blogspot.com/
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2023

Messaggioda Ziliovino » 07 nov 2023 19:06

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Champagne Campanien Brut Nature - Legrand-Latour. sb.2022 da base 2018. Mela appena tagliata, salato e teso quanto basta, prima di leggere la retro etichetta non avrei detto Meunier (plus), non male, da produttore a me sconosciuto.

Napa Valley Chardonnay - 2015 Palmeyer. Sta a metà del guado, tra lo stereotipo di Napa con vaniglia, grassezza, frutta disidratata e la rettitudine, con sufficiente freschezza, qualche spezia dolce, e un leggero finale mandorlato. Mmh, forse un po' più di là dal guado...

Cornas 2016 - Clape. Si parte col botto, ed i fuochi artificiali, carnoso, durone, pepe nero, leggera liquirizia, bel volume ed energia al sorso, col tempo arriva la carne alla brace, gran vino, e ci bruciamo subito il vincitore di giornata...

Hermitage 2013 - Yann Chave. Cambiamo totalmente registro passando all'eleganza ed equilibrio, gli manca completamente la solarità e grassezza delle colline di Hermitage, assomiglia più ad un Cote-rotie nel profilo (annata?), ma di quelli buoni, per cui non ne facciamo un cruccio... Durone e mirtillo, la spezia che va sul borotalco, tannino che si fa ancora sentire, sorso fresco e medio corpo. Lo piazzo a pari merito insieme a Rayas, dietro a Clape.

Cote-Rotie Les Grandes Places 2010 - JM Gerin. Parte chiuso, poi arriva l'oliva nera e la prugna, un po' di pelliccia, tannino ancora allappante da legno, sembra il più freddo-tecnico e sicuramente soffre i colleghi presenti, perché da solo (come al riassaggio il giorno dopo) non sarebbe affatto male...

Chateauneuf-du-Pape 2001 - Rayas. Appena versato ci scrutiamo sgomenti, dopo il trittico del nord Rodano sembra deludente e sfatto... alt, fermi tutti, diamogli tempo ed aria, sia nel bicchiere, sia riassaggiandolo più avanti. Ed ecco che si sente la stoffa dei grandi, si risveglierà pian piano con la carne secca, il pepe verde, la clorofilla, ed ancora, moka e cola, balsamicità e pepe bianco, ed infine la buccia d'anguria. Solo il tutto soffuso, dando l'impressione di aver dato il meglio qualche anno fa, col sorso meno incisivo, giustamente più largo dei syrah, ed un tannino dal tratto rustico.

Barolo Granbussia Riserva 1995 - Aldo Conterno. Cenere e liquirizia, mandarino sulla stuffa, ha ancora buona freschezza ed il tannino è ormai risolto, dimostra né più né meno gli anni che porta sul groppone...

Montepulciano d'Abruzzo 2000 - Valentini. Parte etereo, c'è il classica nota di caffè, declinata nel chicco tostato, moncheri e polvere di cacao, gran bel sorso, lungo e saturante con ritorni di liquirizia. Ecco, ora mi sorge il dubbio, che debba rivedere il podio? non saprei dove piazzarlo, segno che son tutti lì, ad un'incollatura.

Champagne Reserve Brut - André Beaufort. sb 2014. Quando la bottiglia è giusta è un gran bel bere, c'è poco da fare: cremoso ed agrumato, teso, ancora qualche tocco di limone, pecca in lunghezza, ma avercene.

Champagne MV15 Brut - Henri Giraud. Stile diametralmente opposto, qui il passaggio in legno si sente, e si arriva quasi allo zabaione ed al cocco, ma al sorso non gli manca nulla, energico e lungo, non il mio stile ma mi sono finalmente tolto lo sfizio di averlo nel bicchiere.

Madeira Sercial 15y. - HM Borges. Ambra luminoso, particolare l'incrocio tra il caramello, il rancio, e note più fresche sulla pera verde, sorso che parte quasi acidulo, semi-secco nel residuo, col tempo ritorni di caramello bruciato, solvente e Lucky Strike. Molto meglio con i formaggi che sul dolce.
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2023

Messaggioda Alberto » 07 nov 2023 20:08

Meco...mplimento ZV!!! :shock: :shock: :shock:
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Re: LE BEVUTE DI NOVEMBRE 2023

Messaggioda littlewood » 07 nov 2023 21:12

Ziliovino ha scritto:Immagine

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Champagne Campanien Brut Nature - Legrand-Latour. sb.2022 da base 2018. Mela appena tagliata, salato e teso quanto basta, prima di leggere la retro etichetta non avrei detto Meunier (plus), non male, da produttore a me sconosciuto.

Napa Valley Chardonnay - 2015 Palmeyer. Sta a metà del guado, tra lo stereotipo di Napa con vaniglia, grassezza, frutta disidratata e la rettitudine, con sufficiente freschezza, qualche spezia dolce, e un leggero finale mandorlato. Mmh, forse un po' più di là dal guado...

Cornas 2016 - Clape. Si parte col botto, ed i fuochi artificiali, carnoso, durone, pepe nero, leggera liquirizia, bel volume ed energia al sorso, col tempo arriva la carne alla brace, gran vino, e ci bruciamo subito il vincitore di giornata...

Hermitage 2013 - Yann Chave. Cambiamo totalmente registro passando all'eleganza ed equilibrio, gli manca completamente la solarità e grassezza delle colline di Hermitage, assomiglia più ad un Cote-rotie nel profilo (annata?), ma di quelli buoni, per cui non ne facciamo un cruccio... Durone e mirtillo, la spezia che va sul borotalco, tannino che si fa ancora sentire, sorso fresco e medio corpo. Lo piazzo a pari merito insieme a Rayas, dietro a Clape.

Cote-Rotie Les Grandes Places 2010 - JM Gerin. Parte chiuso, poi arriva l'oliva nera e la prugna, un po' di pelliccia, tannino ancora allappante da legno, sembra il più freddo-tecnico e sicuramente soffre i colleghi presenti, perché da solo (come al riassaggio il giorno dopo) non sarebbe affatto male...

Chateauneuf-du-Pape 2001 - Rayas. Appena versato ci scrutiamo sgomenti, dopo il trittico del nord Rodano sembra deludente e sfatto... alt, fermi tutti, diamogli tempo ed aria, sia nel bicchiere, sia riassaggiandolo più avanti. Ed ecco che si sente la stoffa dei grandi, si risveglierà pian piano con la carne secca, il pepe verde, la clorofilla, ed ancora, moka e cola, balsamicità e pepe bianco, ed infine la buccia d'anguria. Solo il tutto soffuso, dando l'impressione di aver dato il meglio qualche anno fa, col sorso meno incisivo, giustamente più largo dei syrah, ed un tannino dal tratto rustico.

Barolo Granbussia Riserva 1995 - Aldo Conterno. Cenere e liquirizia, mandarino sulla stuffa, ha ancora buona freschezza ed il tannino è ormai risolto, dimostra né più né meno gli anni che porta sul groppone...

Montepulciano d'Abruzzo 2000 - Valentini. Parte etereo, c'è il classica nota di caffè, declinata nel chicco tostato, moncheri e polvere di cacao, gran bel sorso, lungo e saturante con ritorni di liquirizia. Ecco, ora mi sorge il dubbio, che debba rivedere il podio? non saprei dove piazzarlo, segno che son tutti lì, ad un'incollatura.

Champagne Reserve Brut - André Beaufort. sb 2014. Quando la bottiglia è giusta è un gran bel bere, c'è poco da fare: cremoso ed agrumato, teso, ancora qualche tocco di limone, pecca in lunghezza, ma avercene.

Champagne MV15 Brut - Henri Giraud. Stile diametralmente opposto, qui il passaggio in legno si sente, e si arriva quasi allo zabaione ed al cocco, ma al sorso non gli manca nulla, energico e lungo, non il mio stile ma mi sono finalmente tolto lo sfizio di averlo nel bicchiere.

Madeira Sercial 15y. - HM Borges. Ambra luminoso, particolare l'incrocio tra il caramello, il rancio, e note più fresche sulla pera verde, sorso che parte quasi acidulo, semi-secco nel residuo, col tempo ritorni di caramello bruciato, solvente e Lucky Strike. Molto meglio con i formaggi che sul dolce.

Rayas e' sempre piu' naso che bocca ..chave se gli dai gli anni giusti manda a nanna tutta la compagnia anche se il 013 e' forse l' annata piu' grama del decennio

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