LE BEVUTE DI APRILE 2023

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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda Ziliovino » 18 apr 2023 16:34

vinogodi ha scritto: Ester anale :D :D :D :D :D



sapevo di quote rosa nelle bicchierate, ma di questi intermezzi da cinque faccine tra una bottiglia e l'altra nessuno mi ha mai detto niente... :mrgreen: ecco perchè si buttano tutti a capofitto a prenotarsi ad ogni tua degustazione 8)
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda L_Andrea » 18 apr 2023 20:23

Venivo da un periodo di bevute poco soddisfacenti;vini con alte aspettative prontamente deluse, qualche bottiglia scollinata di troppo. Insomma avevo decisamente voglia di essere appagato da un buon calice di vino.
Oggi mi è arrivato un ordine con dentro una bottiglia inaspettata. Contrariamente al solito decido di aprirla e finalmente resto soddisfatto veramente.
Barbera Cannubi Muscatel Brezza 2009 mi coglie un po' di sorpresa, non mi aspettavo una terziarizzazione così elegante da una barbera. Spezie, fogliame secco, un po' di violetta che spunta fa da contorno ad un vino ancora vivo e per nulla spento anzi sembra darti un ultima languida occhiata prima di avviarsi ad una fase di serena vecchiaia.
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda Guido_88 » 18 apr 2023 22:21

Tornato da un giro fra Borgogna e Jura, bevuto qualcosa di interessante (e qualcosa meno)

Les Horees Beaune Les Prevolles 2020: un pinot nero elegante e ben fatto. Probabilmente non vale le cifre folli a cui gira ma è buono forte! :D :D :D :D

Tremblay Morey st Denis 2014: bel vino ma non indimenticabile, compitino :D :D :D

Charles Lachaux La croix blanche 2020: altro bel vino, pagato 150 euro, anche alla metà sarebbe andato bene :mrgreen: Esperienza simpatica :D :D :D :)

Overnoy Arbois Pupillin 2017: probabilmente la più bella bevuta della gita. Vino che parte timido, poi cambia più volte, grande complessità. Super! :D :D :D :D :)

Nicolas Faure Hautes Cotes de Beaune blanc: bello ma non balla. Altro vino che non rimarrà negli annali :D :D :)

Domaine de Murmures Poulsard 2020: una porcheria. Puzza di carogna terrificante, spero fosse una bottiglia sfortunata perché se qualcuno beve sta roba dicendo che ama i naturali...beh lo compatisco :lol: :oops:
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda vinogodi » 19 apr 2023 07:57

Ziliovino ha scritto:
vinogodi ha scritto: Ester anale :D :D :D :D :D



sapevo di quote rosa nelle bicchierate, ma di questi intermezzi da cinque faccine tra una bottiglia e l'altra nessuno mi ha mai detto niente... :mrgreen: ecco perchè si buttano tutti a capofitto a prenotarsi ad ogni tua degustazione 8)
... :lol: ... Freud , se ci sei batti un colpo... :lol:
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda videodrome » 19 apr 2023 10:05

zampaflex ha scritto:Rosso G - Barolo Cerretta 2014

Cosa aspettarsi da un'annata grama? Un vino mediamente gramo. Naso didascalico ma sorso piuttosto privo di forza e slancio, svolge il compitino, si beve bene perché il tannino è già digerito. Non è bottiglia da concorso.

:D :D :D :)

Com'è giusto che sia per la 14, solo Conterno ha fatto i miracoli....
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda videodrome » 19 apr 2023 10:08

mattiave ha scritto:
2020, L’Anglore Tavel :D :D :D
Una bella fragola golosa al naso, sporcata da una riduzione un po’ strana e da una nota di alcool etilico che mi disturba molto. In bocca non mi sorprende. Essenziale, cesellato, ma manca un qualcosa che mi porti ad apprezzarlo davvero.
.

Noooooo dai l'alcool sul Tavel 20, che strano..... :wink:
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda vinogodi » 19 apr 2023 10:47

videodrome ha scritto:
zampaflex ha scritto:Rosso G - Barolo Cerretta 2014

Cosa aspettarsi da un'annata grama? Un vino mediamente gramo. Naso didascalico ma sorso piuttosto privo di forza e slancio, svolge il compitino, si beve bene perché il tannino è già digerito. Non è bottiglia da concorso.

:D :D :D :)

Com'è giusto che sia per la 14, solo Conterno ha fatto i miracoli....
...suvvia , meno sciocchezze. Bevete Ester Canale , di Davide (Rosso ...domenica sulla motonave se la giocava con Charmes Chambertin di Rousseau e Clos de La Boussiere di Roumier...)) e Crichet Pajé ( e Càd'Morissio 2014 ...anche se un pò meno) e ne riparliamo... anche Vigna Rionda 2014 di Massolino è meglio addirittura della 2015 , ( assaggiata 7 volte vicino le due annate, comprese 2 verticali con Roberto Massolino che insisteva e io non volevo crederci...aveva ragione lui...) 8)
Ultima modifica di vinogodi il 19 apr 2023 10:52, modificato 2 volte in totale.
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda Ziliovino » 19 apr 2023 10:51

Immagine

Bordeaux l'Highlander: c'è poco da fare, ogni volta rimane impressa la vitalità e longevità delle bituriche...


Champagne Rare Brut 1998 - Piper Heidsieck. da magnum. Questa mi mancava tra glia assaggi, ed il formato avrà forse aiutato ma m'è parso piuttosto bòno. Classico e floreale al naso, dal profilo giovanile, sorso pieno, giusta freschezza, gli manca solo un po' di allungo.

Pessac-Leognan Blanc 2015 - Chateau Latour-Martillac. Dal profilo floreale con qualche nota verde, ancora giovane, sorso equilibrato, senza strafare ma piuttosto piacevole.

Pessac-Leognan Blanc 2010 - Chateau Carbonnieux. Inizialmente chiuso, sbaraglia la concorrenza in bianco grazie alle note più minerali, di ardesia, sorso pieno ma equilibrato, la freschezza non manca, più serioso dei colleghi, ma ottimo anche in prospettiva. L'eau mineral de Carbonnieux è sempre dissetante...

Pessac-Leognan Blanc 1999 - Chateau Smith Haut Lafitte. Nel novantanove credo fosse semi-sconosciuto, sicuramente ad inizio ascesa, integro e ben fatto ma risulterà il più "costruito" del terzetto, col profilo esotico, l'affumicato e la bacca di vaniglia. Sorso minore rispetto al precedente. Comunque ventiquattr'anni o giù di lì ed ancora in ottima forma.

Margaux 2007- Chateau Durfort-Vivens. Profondo nella bacca nera e liquirizia dolce, poi esce qualche nota di cartone, sorso un pelo ruvido e non troppo convincente.

Margaux 1995 - Chateau Rauzan-Segla. Inizialmente chiuso, lo stacco in eleganza si nota subito grazie al profilo profondo ed elegante, sorso energico e giovanile, il tannino si fa ancora sentire, bella freschezza. Davvero non male.
Non avevo portato la parrucca, altrimenti visto che poi si stapperà anche Latour avremmo potuto ripetere la scenetta:

Cecil: Perhaps a glass of Bordeaux? I have the '82 Chateau Latour and a rather indifferent Rausan-Segla.
Sideshow Bob: I've been in prison, Cecil. I'll be happy just as long as it doesn't taste like orange drink fermented under a radiator.
Cecil: That would be the Latour, then

Saint Julien 2001 - Chateau Leoville Poyferré. Piaciuto parecchio questo aitante giovincello che sprizza energia, concessivo ed aperto al naso, giusto un tocco di peperone grigliato, sorso intenso e vivo, fresco e lungo. Il migliore. Solo fino ad ora però...

Saint Julien 1983 - Chateau Leoville Poyferré. Tappo.

Margaux 1990 - Chateau Rauzan-Gassies. Intrigante nella spezia orientale, frutta macerata, sorso risolto con freschezza e tannino levigato, col tempo si fa ferroso. Non male.

Margaux 1989 - Chateau Lascombes. Parte poco espressivo, sul camino spento, il sorso è in linea col precedente, risolto e di buona freschezza.

Saint Emilion 1986 - Chateau Pavie. Vino elegante che spazia dall'erba appena tagliata alla grafite, anche qui col tempo arriva la spezia orientale, quasi borgognoneggiante, tannino ancora incisivo che lo porterà lontano. Gran vino.

Pauillac 1973 - Chateau Latour. Tutto rabarbaro e radici inizialmente, chiodo di garofano, sembra perfino un pelo ridotto, gran bocca voluttuosa e completa, anche qui il tannino è ancora vitale e col tempo si distende anche al naso, con cola, tabacco e stecca di liquirizia.

Saint Estephe 1970 - Chateau Montrose. Poco definito al naso, sa di cassetto chiuso, in contrasto invece col sorso energico e vivo,, tannini risolti ma di buona presenza, succoso e fragrante.

Margaux 1970 - Chateau Brane-Cantenac. Speziatura accattivante, frutto macerato, di gioventù e freschezza irreale, non troppo definito ma molto piacevole.

Sauternes 1975 - Chateau Suduiraut. Classico nel regalare frutta sciroppata e candita, poi note più eteree e leggermente di infermeria, sorso avvolgente ed appagante. Avrà meno carattere del successivo ma per me vince per piacevolezza. Segnalo però che il tavolo si è spaccato e molti preferirano la leggerezza del successivo.

Barsac Creme de Tete 1970 - Chateau Caillou. Sa di spezia dolce, di colomba pasquale, poi leggero solvente e cappero, col tempo arriva anche un po' di Cynar. Visivamente oleoso è invece un peso leggero al sorso, fresco e rinvigorisce la bocca dopo tutto questo ben di dio...
Ultima modifica di Ziliovino il 19 apr 2023 10:58, modificato 1 volta in totale.
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda Ziliovino » 19 apr 2023 10:55

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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda videodrome » 19 apr 2023 11:07

vinogodi ha scritto:
videodrome ha scritto:
zampaflex ha scritto:Rosso G - Barolo Cerretta 2014

Cosa aspettarsi da un'annata grama? Un vino mediamente gramo. Naso didascalico ma sorso piuttosto privo di forza e slancio, svolge il compitino, si beve bene perché il tannino è già digerito. Non è bottiglia da concorso.

:D :D :D :)

Com'è giusto che sia per la 14, solo Conterno ha fatto i miracoli....
...suvvia , meno sciocchezze. Bevete Ester Canale , di Davide (Rosso ...domenica sulla motonave se la giocava con Charmes Chambertin di Rousseau e Clos de La Boussiere di Roumier...)) e Crichet Pajé ( e Càd'Morissio 2014 ...anche se un pò meno) e ne riparliamo... anche Vigna Rionda 2014 di Massolino è meglio addirittura della 2015 , ( assaggiata 7 volte vicino le due annate, comprese 2 verticali con Roberto Massolino che insisteva e io non volevo crederci...aveva ragione lui...) 8)

Marco hai citato i 3 4 big di Langa, che tanto quelli anche se piovesse ad Agosto, riescono a tirare fuori grandi vini anche nelle annate grame. Non è che ogni domenica ci si apre Ca d'morissio 2014. Ma prova a bere i barolo medi, i tanti produttori medi di Langa, per capire la 2014. Tutti quei produttori che nella 2019 ad es. fanno degli ottimi barolo. Ecco nella maggior parte dei casi i 2014 sono dei barolini, ben fatti, per carità, servono anche queste annate per respirare, rinfrescarsi con vini meno impegnativi, ma alcuni se non tanti paiono dei bei nebbiolo per consistenza.
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda zampaflex » 19 apr 2023 12:56

Ziliovino ha scritto:
Cecil: Perhaps a glass of Bordeaux? I have the '82 Chateau Latour and a rather indifferent Rausan-Segla.
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:D :D
Chi erano, Andrea, i Monty Pithon per caso?
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda Ziliovino » 19 apr 2023 15:41

zampaflex ha scritto:
Ziliovino ha scritto:
Cecil: Perhaps a glass of Bordeaux? I have the '82 Chateau Latour and a rather indifferent Rausan-Segla.
Sideshow Bob: I've been in prison, Cecil. I'll be happy just as long as it doesn't taste like orange drink fermented under a radiator.
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:D :D
Chi erano, Andrea, i Monty Pithon per caso?


giuro che non so chi siano e ho dovuto guggolare... no, questi hanno una carnagione molto giallastra, tipo le faccine 8)

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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda zampaflex » 21 apr 2023 18:27

Breve resoconto degli assaggi di Taste Alto Piemonte di domenica scorsa, in scala simil Ostereccia.

Piaciuti non poco:
Antoniolo - Gattinara Osso San Grato 2018: floreale, mentolato
Antoniotti - Bramaterra 2019: esemplare, allunga bene
Barbaglia - Boca 2018: floreale, iris e rosa
Boniperti - Fara Barton 2019: slurposo, frutto, agilità e distensione, preservate il Sig. Boniperti!
Garrone - Valli Ossolane Prunent Diecibrente 2019: bello profondo, pomodoro concentrato, da quest'anno in tiratura maggiorata
Le Piane - Mimmo 2019: tutto gusto e fragole, ha slancio.
Le Piane - Colline Novaresi Piane 2020: profondo, grand vin. A differenza del Boca 19 fuori fuoco e forse proprio venuto non bene
Mazzoni - Ghemme 2018: fruttino dolce e maturo, tannino un po' da assorbire, bell'allungo.
Tenute Sella - Lessona San Sebastiano allo zoppo 2012: gran succo, estrazione dolce. Dei tre cru presentati, il migliore.
Torraccia del Piantavigna - Ghemme Pelizzane 2015: profondo, intenso, ben estratto.

Semplicemente piaciuti:
Cà da l'era - Dulz s.a. (moscato e chardonnay d'altura, 800-900 mslm): profumato, agile, fresco, non pesa.
Cantina La Smeralda - Colline Novaresi Rosso 2020: estrazione leggera, arancia sanguinella, fiore e frutto, buona prima prova.
Carlone - Boca Adele 2019: decisamente meglio del fratello, che soffre di legno nuovo, ha buon carattere.
Franchino - Gattinara 2019: sapido, classico, tannino abbondante e giovanile da attendere.
Iaretti - Gattinara Pietro 2018: ha presa, gusto, ma durata solo media.
Rovellotti - Ghemme 2017: tonico, liquirizia.
Tenute Sella - Lessona Omaggio a Quintino Sella 2011: scuretto, freddo, serio, un po' rigido.

Voti al di sotto, non comunicati.
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda L_Andrea » 21 apr 2023 21:26

zampaflex ha scritto:Breve resoconto degli assaggi di Taste Alto Piemonte di domenica scorsa, in scala simil Ostereccia.

Piaciuti non poco:
Antoniolo - Gattinara Osso San Grato 2018: floreale, mentolato
Antoniotti - Bramaterra 2019: esemplare, allunga bene
Barbaglia - Boca 2018: floreale, iris e rosa
Boniperti - Fara Barton 2019: slurposo, frutto, agilità e distensione, preservate il Sig. Boniperti!
Garrone - Valli Ossolane Prunent Diecibrente 2019: bello profondo, pomodoro concentrato, da quest'anno in tiratura maggiorata
Le Piane - Mimmo 2019: tutto gusto e fragole, ha slancio.
Le Piane - Colline Novaresi Piane 2020: profondo, grand vin. A differenza del Boca 19 fuori fuoco e forse proprio venuto non bene
Mazzoni - Ghemme 2018: fruttino dolce e maturo, tannino un po' da assorbire, bell'allungo.
Tenute Sella - Lessona San Sebastiano allo zoppo 2012: gran succo, estrazione dolce. Dei tre cru presentati, il migliore.
Torraccia del Piantavigna - Ghemme Pelizzane 2015: profondo, intenso, ben estratto.

Semplicemente piaciuti:
Cà da l'era - Dulz s.a. (moscato e chardonnay d'altura, 800-900 mslm): profumato, agile, fresco, non pesa.
Cantina La Smeralda - Colline Novaresi Rosso 2020: estrazione leggera, arancia sanguinella, fiore e frutto, buona prima prova.
Carlone - Boca Adele 2019: decisamente meglio del fratello, che soffre di legno nuovo, ha buon carattere.
Franchino - Gattinara 2019: sapido, classico, tannino abbondante e giovanile da attendere.
Iaretti - Gattinara Pietro 2018: ha presa, gusto, ma durata solo media.
Rovellotti - Ghemme 2017: tonico, liquirizia.
Tenute Sella - Lessona Omaggio a Quintino Sella 2011: scuretto, freddo, serio, un po' rigido.

Voti al di sotto, non comunicati.

Non so se l' abbia portato alla manifestazione, ma il Valferana di Iaretti assaggiato in cantina un mesetto prima dell evento mi era piaciuto non poco.
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda zampaflex » 22 apr 2023 15:22

L_Andrea ha scritto:Non so se l' abbia portato alla manifestazione, ma il Valferana di Iaretti assaggiato in cantina un mesetto prima dell evento mi era piaciuto non poco.

E infatti , purtroppo, non portato. Solo Pietro.
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda paperopap » 22 apr 2023 16:14

zampaflex ha scritto:Breve resoconto degli assaggi di Taste Alto Piemonte di domenica scorsa, in scala simil Ostereccia.

Piaciuti non poco:
Antoniolo - Gattinara Osso San Grato 2018: floreale, mentolato
Antoniotti - Bramaterra 2019: esemplare, allunga bene
Barbaglia - Boca 2018: floreale, iris e rosa
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Mazzoni - Ghemme 2018: fruttino dolce e maturo, tannino un po' da assorbire, bell'allungo.
Tenute Sella - Lessona San Sebastiano allo zoppo 2012: gran succo, estrazione dolce. Dei tre cru presentati, il migliore.
Torraccia del Piantavigna - Ghemme Pelizzane 2015: profondo, intenso, ben estratto.

Semplicemente piaciuti:
Cà da l'era - Dulz s.a. (moscato e chardonnay d'altura, 800-900 mslm): profumato, agile, fresco, non pesa.
Cantina La Smeralda - Colline Novaresi Rosso 2020: estrazione leggera, arancia sanguinella, fiore e frutto, buona prima prova.
Carlone - Boca Adele 2019: decisamente meglio del fratello, che soffre di legno nuovo, ha buon carattere.
Franchino - Gattinara 2019: sapido, classico, tannino abbondante e giovanile da attendere.
Iaretti - Gattinara Pietro 2018: ha presa, gusto, ma durata solo media.
Rovellotti - Ghemme 2017: tonico, liquirizia.
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C'era Antichi Vigneti di Cantalupo (magari con il Collis Braclamae)?
Io ho assaggiato, piaciuto e comprato la 2015.
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda zampaflex » 22 apr 2023 19:24

paperopap ha scritto:
zampaflex ha scritto:Breve resoconto degli assaggi di Taste Alto Piemonte di domenica scorsa, in scala simil Ostereccia.

Piaciuti non poco:
Antoniolo - Gattinara Osso San Grato 2018: floreale, mentolato
Antoniotti - Bramaterra 2019: esemplare, allunga bene
Barbaglia - Boca 2018: floreale, iris e rosa
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Garrone - Valli Ossolane Prunent Diecibrente 2019: bello profondo, pomodoro concentrato, da quest'anno in tiratura maggiorata
Le Piane - Mimmo 2019: tutto gusto e fragole, ha slancio.
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Mazzoni - Ghemme 2018: fruttino dolce e maturo, tannino un po' da assorbire, bell'allungo.
Tenute Sella - Lessona San Sebastiano allo zoppo 2012: gran succo, estrazione dolce. Dei tre cru presentati, il migliore.
Torraccia del Piantavigna - Ghemme Pelizzane 2015: profondo, intenso, ben estratto.

Semplicemente piaciuti:
Cà da l'era - Dulz s.a. (moscato e chardonnay d'altura, 800-900 mslm): profumato, agile, fresco, non pesa.
Cantina La Smeralda - Colline Novaresi Rosso 2020: estrazione leggera, arancia sanguinella, fiore e frutto, buona prima prova.
Carlone - Boca Adele 2019: decisamente meglio del fratello, che soffre di legno nuovo, ha buon carattere.
Franchino - Gattinara 2019: sapido, classico, tannino abbondante e giovanile da attendere.
Iaretti - Gattinara Pietro 2018: ha presa, gusto, ma durata solo media.
Rovellotti - Ghemme 2017: tonico, liquirizia.
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C'era Antichi Vigneti di Cantalupo (magari con il Collis Braclamae)?
Io ho assaggiato, piaciuto e comprato la 2015.


No, assenti.
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda Ludi » 24 apr 2023 10:20

Jacquesson, Dizy Terres Rouges 2003: colore incredibilmente scuro, da rosso. Vinoso, ma con deliziose note di rabarbaro, carcadé e visciola, ha sorso più morbido delle attese (dosaggio 3.5 gr/l) e grande equilibrio grazie all'allungo fresco nel finale. Decisamente gourmand, da accompagnare con il cibo (nel nostro caso, foie gras di anatra).
Chateau Simone, Rosé 2009: mai una delusione da questo produttore. Il vino è vivido, pimpante, decisamente idrocarburico, strutturato ma al tempo stesso raffinato. Leggerissimo residuo zuccherino percepibile, che ci sta decisamente bene. Conosco pochi altri rosati in grado di reggere così dopo 14 anni...
Chateau de St. Cosme, Gigondas Hominis Fides 2004: piccola annata, grande produttore, e qui il detto non potrebbe essere più vero. Semplicemente splendido, con una speziatura didascalica ed un pimpante frutto maturo sullo sfondo, in un gioco ammaliante che invita a tuffare continuamente il naso nel bicchiere. Pepato in bocca, chiude lunghissimo...
Chateau d'Yquem 1986: quando entra in gioco lui, tutti sull'attenti. Avrà millemila grammi di solforosa, ma quali altri vini possono così splendidamente coniugare un improbabile binomio come quello tra catrame e zafferano? Inizia la fase in cui il residuo zuccherino (notevole) si sente di meno, mascherato dalle sensazioni scure. Un monumento.
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda zampaflex » 24 apr 2023 20:04

Quando si compra una bottiglia così ben conservata, i complimenti vanno divisi tra produttore ed enoteca.

Torraccia del Piantavigna - Ghemme 2004

Colore evoluto, decisamente Granato con unghia buccia di cipolla, ma vino pimpante come Heather Parisi da giovane. Bosco autunnale, balsamicità montana, fruttini rossi, cuoio, noci di cola, tutto sostenuto da un forte scheletro acido-salino. Buona lunghezza, bella presenza.

:D :D :D :D -
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda piergi » 25 apr 2023 01:04

Un po' di vini sparsi in quest'ultimo periodo
Halarà- rosato 2021
Un falso rosato, in realtà rosso brillante nemmeno troppo scarico. Naso molto compresso e ombroso, a tratti resinoso. Bocca invece ben più espressiva, piccoli frutti rossi, macchia mediterranea e una bella dose di sale.
Da uve Parpato e catarratto un progetto marsalese che vede impegnati tra gli altri Stefano Amerighi e Francesco de Franco.
Antonella Lombardo- particella 58 2021
Prima volta che bevo un vino di questa giovane azienda della costa jonica reggina. Progetto ambizioso e consulenze importanti mi avevano tenuto lontano ( Oddio anche i prezzi non proprio amichevoli). Questa selezione parcellare di greco bianco mi ha fatto ricredere. Molto verticale e rigoroso non manca di una bella struttura e di una sua personalità. Naso con note quasi gessose molto interessanti.
Feudi- Serrocielo 2017
Linea intermedia della cantina, fatto con uve acquistate nel Sannio, è la classica bevuta ecumenicamente democristiana. Astenersi chi cerchi tipicità o struttura scheletrica. È un vino piacione e ruffianello, con tanta frutta bianca a tratti sciroppata. Nota di merito (o forse no) per la sua inscalfibile tenuta nel tempo.
Montenidoli- Vernaccia fiore 2016
Un vino meravigliosamente demodé nel suo essere fibroso, maltoso e pure buccioso. Più grasso che grosso, mi sembra rappresentare abbastanza fedelmente la denominazione. Non mi è dispiaciuto anche se con lo scaldarsi della temperatura nel bicchiere veniva fuori un alcol un po' saturante.
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda zampaflex » 25 apr 2023 11:38

piergi ha scritto:Un po' di vini sparsi in quest'ultimo periodo
Montenidoli- Vernaccia fiore 2016
Un vino meravigliosamente demodé nel suo essere fibroso, maltoso e pure buccioso. Più grasso che grosso, mi sembra rappresentare abbastanza fedelmente la denominazione. Non mi è dispiaciuto anche se con lo scaldarsi della temperatura nel bicchiere veniva fuori un alcol un po' saturante.


Il Papero non è d'accordo con me, ma io qui preferisco la Campo della Pieve de Il Colombaio. Ha un migliore respiro, è più lieve, scansando le pesantezze che hai sottolineato.
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda piergi » 25 apr 2023 11:42

zampaflex ha scritto:
piergi ha scritto:Un po' di vini sparsi in quest'ultimo periodo
Montenidoli- Vernaccia fiore 2016
Un vino meravigliosamente demodé nel suo essere fibroso, maltoso e pure buccioso. Più grasso che grosso, mi sembra rappresentare abbastanza fedelmente la denominazione. Non mi è dispiaciuto anche se con lo scaldarsi della temperatura nel bicchiere veniva fuori un alcol un po' saturante.


Il Papero non è d'accordo con me, ma io qui preferisco la Campo della Pieve de Il Colombaio. Ha un migliore respiro, è più lieve, scansando le pesantezze che hai sottolineato.

Ma si sa che il papero preferisce le ruvidezze! :mrgreen:
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda C2H6O » 27 apr 2023 05:34

Chiedo lumi ai più esperti.
Volendomi avvicinare ai bianchi d'Oltralpe, soprattutto area Borgogna, ho acquistato qualche bottiglia di Macon Verze del Domaine Leflaive, giusto per andare sul sicuro su un produttore che capivo essere una garanzia (in altre fasce...). Il fatto che sia in regime biodinamico ha anche il suo appeal, per il tipo di vini che bevo.
Ho optato per un entry level, che comunque costa intorno ai 50€ di media. Annata 2021.
Non sono rimasto particolarmente colpito, se non altro non positivamente, nel senso che ho avuto la sensazione di un vino molto piatto, "diluito". Sicuramente corto. Certo non un vino cattivo, ma poche sensazioni, sia al naso che nel sorso.
Forse è troppo presto e bisogna aspettare qualche anno?
Rispetto ad altre bottiglie di prezzo molto minore o uguale, direi assolutamente non un best buy, nella mia opinione.
Qualcuno di voi lo ha provato ed ha qualche consiglio?
Un saluto
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda maxer » 27 apr 2023 08:17

... forse ti risponderà l' anziano ed esperto forumista " Andrea "
Da sempre i vini della Borgogna sono i suoi preferiti ed è molto probabile che l' abbia assaggiato ... :mrgreen:

si scherza, anche di mattina :wink:
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda zampaflex » 28 apr 2023 09:40

C2H6O ha scritto:Chiedo lumi ai più esperti.
Volendomi avvicinare ai bianchi d'Oltralpe, soprattutto area Borgogna, ho acquistato qualche bottiglia di Macon Verze del Domaine Leflaive, giusto per andare sul sicuro su un produttore che capivo essere una garanzia (in altre fasce...). Il fatto che sia in regime biodinamico ha anche il suo appeal, per il tipo di vini che bevo.
Ho optato per un entry level, che comunque costa intorno ai 50€ di media. Annata 2021.
Non sono rimasto particolarmente colpito, se non altro non positivamente, nel senso che ho avuto la sensazione di un vino molto piatto, "diluito". Sicuramente corto. Certo non un vino cattivo, ma poche sensazioni, sia al naso che nel sorso.
Forse è troppo presto e bisogna aspettare qualche anno?
Rispetto ad altre bottiglie di prezzo molto minore o uguale, direi assolutamente non un best buy, nella mia opinione.
Qualcuno di voi lo ha provato ed ha qualche consiglio?
Un saluto


Il mio parere è che non sia conveniente comprare i base, periferici, dei grandi produttori, piuttosto meglio puntare su chi è radicato da sempre nelle zone "minori" e perciò ha vigne più vocate.
A Verzé c'è Maillet, e paiono buoni gli ultimi dei Vignerons des terres secrètes.
Ma basta spostarsi negli altri comuni della zona e ci sono vini davvero molto buoni, come quelli di Verget, Saumaize, Saumaize-Michelin, Merlin, Guffens-Heynen...
Non progredi est regredi

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