LE BEVUTE DI APRILE 2023

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Vulpes
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda Vulpes » 28 apr 2023 14:31

Ieri bella bevuta a tema Borgogna del sud :D , molto interessante!

Jessica Litaud Pouilly-Fuissé Les Crays 2019
Elegante e delicato, sentori molto puri di mela verde accompagnati da una bella acidità e un legno non invadente ma che aiuterà l'evoluzione.

Domaine Valette Clos Reyssié 2008
Stile ossidativo dato dai numerosi anni passati sui lieviti in botti vecchie. Si sente subito un frutto intenso e maturo, seguito da pan di zenzero, canna da zucchero e nocciola delicata. Volatile assente, fine lunghissima.

Domaine Valette Clos de Monsieur Noly 2006
Come per la Clos Reyssié, a primo impatto sembra quasi un succo di mela, seguito da note ossidative questa volta un po' più sapide. Volatile un po' più presente in questa bottiglia.

Julie Balagny Fleurie En Rémont 2019
Fresche note di bacche rosse, ciliege candite, caramelle e erbe. Ok la bevibilità, ma per me eccessivo nei sentori "naturali", sembrava quasi rifermentato a tratti.

Guy Breton P'tit Max 2019
Dopo il Fleurie, qualcosa di piu austero. Bilanciato, intenso su frutta piu scura, tannini presenti ma delicati, nota finale tostata quasi sullo cioccolato. Gran vino per me che non potrà che migliorare ancora in un paio d'anni.

Yvon Métras Fleurie 2014
Altro Fleurie naturale, questa volta i classici sentori di semi-carbonica son puliti, nessuno stile "funky" naturale, con una freschezza impressionante per un vino che ha quasi 10 anni. Rischio di bersi la magnum senza neanche accorgersene!
L_Andrea
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda L_Andrea » 28 apr 2023 21:31

Vespolina Colli Novaresi 2020 Davide Carlone
Vino con una vocazione gastronomica spiccata, speziato e profumatamente ruffiano, con la giusta dose di rusticità. Un best buy che mi riconcilia con questi uvaggi meno nobili ma con personalità.
Ziliovino
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda Ziliovino » 29 apr 2023 11:02

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Soave Classico Monte de Toni 2016 - I Stefanini. Piuttosto buona questa garganega presa ad ottimo punto di maturazione, offre note minerali pietrose, poi frutta fresca e col tempo un po' di propoli, sorso di medio corpo e buona freschezza.

Valdobbiadene Prosecco Grande Cuvée del Fondatore Rive San Pietro di Barbozza Superiore Brut Nature 2018 - Bortolomiol. Il nome completo è quasi peggio di un TBA con l'aquila in etichetta... E pensavo anche di averlo preso in quel posto, scovato in prima fila su di uno scaffale vista l'annata ho dato per scontato fosse una versione metodo classico, per cui il rischio di un vino defunto era forte... invece al naso è ancora tutto freschezza e fragranza, teso e secco al sorso ma piacevole, pecca per essere piuttosto vuoto a centro bocca. Comunque esperienza interessante.

Valpolicella Superiore 2018 - Marion. Me lo ricordavo anni fa come produttore che spingeva su estratto e concentrazione, lo ritrovo parecchio alleggerito, manca forse di equilibrio ma resta piuttosto piacevole al naso, tra frutta e gradevole speziatura.

Barbera d'Alba Superiore Bricco Appiani 2011 - Flavio Roddolo. E niente, 'na goduria di barbera, dal frutto profondo e stratificato, sorso di buona pienezza rinvigorito dalla giusta freschezza. Datemene ancora...

Saumur Champigny La Haye Dampierre 2016 - Antoine Sanzay. Algido e freddo appena stappato, non faccio in tempo a bollarlo come inutile che invece si distende sia al naso, pepato e dalla leggera liquirizia, floreale, sia al sorso dove rimane un peso medio-leggero ma di buon equilibrio.

Etna Bianco Trainara 2020 - Generazione Alessandro. A me sconosciuto e pescato a caso da carta vini, si rivela un bianco tutto giocato in sottrazione, teso e salato, agrumi e scorze al naso, sicuramente giovane e da attendere, potrebbe dare buone soddisfazioni nel tempo.
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zampaflex
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda zampaflex » 30 apr 2023 12:17

Ziliovino ha scritto:
Saumur Champigny La Haye Dampierre 2016 - Antoine Sanzay. Algido e freddo ... al sorso dove rimane un peso medio-leggero ma di buon equilibrio.


Avendo bevuto sia bianchi che rossi sono convinto che sia la sua cifra stilistica, in sottrazione, cosa che in terra quasi al limite per la maturazione delle uve come la Loira sia un difetto concettuale. A differenza per esempio di Chateau Yvonne, che arrotonda, esprime generosità. e arriva al punto.
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda Ziliovino » 30 apr 2023 18:15

zampaflex ha scritto:
Ziliovino ha scritto:
Saumur Champigny La Haye Dampierre 2016 - Antoine Sanzay. Algido e freddo ... al sorso dove rimane un peso medio-leggero ma di buon equilibrio.


Avendo bevuto sia bianchi che rossi sono convinto che sia la sua cifra stilistica, in sottrazione, cosa che in terra quasi al limite per la maturazione delle uve come la Loira sia un difetto concettuale. A differenza per esempio di Chateau Yvonne, che arrotonda, esprime generosità. e arriva al punto.


concordo, è l'idea che mi sono fatto anche io...
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Re: LE BEVUTE DI APRILE 2023

Messaggioda Ludi » 01 mag 2023 10:27

Giorgio Nicolini, Malvasia Ambrosia 2012: si conferma il problema di fondo di questo (per altri aspetti più che discreto) vino: l'alcol, davvero invadente, che rende la beva estremamente stancante.
Gulfi, Nero Sanlorè 2012: vinone caldo, dai profumi olci e un po' marmellatosi, quasi un Primitivo siciliano. Non posso dire che sia cattivo, ma dov'è il vino contadino di Salvo Foti?
Bollinger B13: decisamente giovane, pienamente espressivo dello stile Bollinger, con note biscottate e piacevolmente ossidative, ma anche una beva spigliata e scorrevolissima. Da attendere un po'.
William Fevre, Chablis 1er cru Montée de Tonnerre 2007: ma che buono! In pieno plateau, con note idrocarburiche che ben si sposano ad ostrica e scorza di limone, con l'affilatezza del finale di bocca a chiudere l'impatto morbido dell'assaggio.
Fontalloro 2006: gran vino. Speziato, ma soprattutto suadente nelle note di violetta appassita, con l'amarena che ancora fa capolino dietro gli spunti più terziari. Legno perfettamente integrato.
Camillo Donati, La mia Malvasia 2012: come geuze non sarebbe neppure male; come vino è solo divertente, ma nulla più.
Poderi Colla, Langhe Riesling 2013: tutt'altro che malvagio, tenuto conto del prezzo; il kerosene c'è tutto, ma la bocca, al contrario dell'Herzù, è assolutamente secca. Debbo dire che ha fatto il suo con dei ravioloni ripieni di ricotta di bufala conditi con colatura di alici di Cetara.
Pio Cesare, Barolo 2013: perfetto, rigoroso, assolutamente tradizionale nell'impostazione. Si beve che è una meraviglia, e si ritorna sul bicchiere per ricogliere le note di terriccio, funghi, rosa.

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