VINIVERI 2023 - CEREA

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littlewood
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Re: VINIVERI 2023 - CEREA

Messaggioda littlewood » 28 mar 2024 16:39

arnaldo ha scritto:
gpetrus ha scritto:
zampaflex ha scritto:Mi dice: Kagami fa Kagare, rossi giurassiani vanno bene per le aiole, se dovete diserbarle; tra i bianchi qualcosa di potabile schivando le volatili della polizia e le creazioni artistiche cialtroniche, si trova. Tournelle sugli scudi, Bouillet sorpresa positiva, Labet diventa La"beh, ovvio", Bottes Rouges e Pélican bene sui 22. In generale 21 tremenda, durissima, quasi imbevibile.

sempre detto che l'assaggio e' sempre moolto soggettivo 8) :D :mrgreen: :roll:


Moooolto soggettivo :lol: :lol:

Mio figlio e" appena stato in visita da labet e i giudizi sono diametralmente opposti! Vini strepitosi lavoro mostruoso in vigna e un cantina per le decine e decine di lavorazioni parcellari che portano ai risultati sopra citati....
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Re: VINIVERI 2023 - CEREA

Messaggioda zampaflex » 28 mar 2024 19:52

arnaldo ha scritto:
zampaflex ha scritto:
arnaldo ha scritto:UN ALTRA BELLA NOTIZIA DA CEREA. quest'anno la pacchia è finita. KAGAMI non viene. l'avete visto 1 anno ??? BON.


Un amico è appena stato ai Grands Jours de Bourgogne e ha poi concluso con manifestazione simile per Jura e Savoia.
Ha assaggiato molti vini anche in quest'ultima fiera, riportandone una sostanziale considerazione aristotelica:
PERCHE'?


Luciano...forse e' un amico dalle idee molto confuse. Ha voluto fare la 1000 miglia di Indianapolis ma forse era meglio se camminava a piedi sul Lago d Orta.


Beh, è dell'Oltrepò e perciò spinge il Pinot Nero oltrepadano, bontà sua. Ma fuori provincia non è per niente uno sprovveduto.
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Re: VINIVERI 2023 - CEREA

Messaggioda zampaflex » 28 mar 2024 19:54

littlewood ha scritto:
arnaldo ha scritto:
gpetrus ha scritto:
zampaflex ha scritto:Mi dice: Kagami fa Kagare, rossi giurassiani vanno bene per le aiole, se dovete diserbarle; tra i bianchi qualcosa di potabile schivando le volatili della polizia e le creazioni artistiche cialtroniche, si trova. Tournelle sugli scudi, Bouillet sorpresa positiva, Labet diventa La"beh, ovvio", Bottes Rouges e Pélican bene sui 22. In generale 21 tremenda, durissima, quasi imbevibile.

sempre detto che l'assaggio e' sempre moolto soggettivo 8) :D :mrgreen: :roll:


Moooolto soggettivo :lol: :lol:

Mio figlio e" appena stato in visita da labet e i giudizi sono diametralmente opposti! Vini strepitosi lavoro mostruoso in vigna e un cantina per le decine e decine di lavorazioni parcellari che portano ai risultati sopra citati....


Non mi sono spiegato bene, Franco. Ho tentato un gioco di parole ma vedo che non è stato facile coglierlo.
Intendevo dire che la batteria di Labet è sempre una garanzia, e perciò...beh, ovvio...! :wink:
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Re: VINIVERI 2023 - CEREA

Messaggioda littlewood » 28 mar 2024 20:36

zampaflex ha scritto:
littlewood ha scritto:
arnaldo ha scritto:
gpetrus ha scritto:
zampaflex ha scritto:Mi dice: Kagami fa Kagare, rossi giurassiani vanno bene per le aiole, se dovete diserbarle; tra i bianchi qualcosa di potabile schivando le volatili della polizia e le creazioni artistiche cialtroniche, si trova. Tournelle sugli scudi, Bouillet sorpresa positiva, Labet diventa La"beh, ovvio", Bottes Rouges e Pélican bene sui 22. In generale 21 tremenda, durissima, quasi imbevibile.

sempre detto che l'assaggio e' sempre moolto soggettivo 8) :D :mrgreen: :roll:


Moooolto soggettivo :lol: :lol:

Mio figlio e" appena stato in visita da labet e i giudizi sono diametralmente opposti! Vini strepitosi lavoro mostruoso in vigna e un cantina per le decine e decine di lavorazioni parcellari che portano ai risultati sopra citati....


Non mi sono spiegato bene, Franco. Ho tentato un gioco di parole ma vedo che non è stato facile coglierlo.
Intendevo dire che la batteria di Labet è sempre una garanzia, e perciò...beh, ovvio...! :wink:

Bon!
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Re: VINIVERI 2023 - CEREA

Messaggioda giodiui » 31 mar 2024 17:38

zampaflex ha scritto:Mi dice: Kagami fa Kagare, rossi giurassiani vanno bene per le aiole, se dovete diserbarle; tra i bianchi qualcosa di potabile schivando le volatili della polizia e le creazioni artistiche cialtroniche, si trova. Tournelle sugli scudi, Bouillet sorpresa positiva, Labet diventa La"beh, ovvio", Bottes Rouges e Pélican bene sui 22. In generale 21 tremenda, durissima, quasi imbevibile.



Anch’io ero alle due suddette fiere.
My two cents, in un contesto peraltro sfavorevole alla degustazione per la quantità assurda di persone presenti, il caos, il caldo.

Sui super blasonati:

Pierre Overnoy ha presentato due campioni di botte, entrambi savagnin: 2023 totalmente scombinato e completamente privo di acidità. Qualsiasi persona priva di pregiudizi lo avrebbe bocciato senza appello. E data quella bocca dubito che possa migliorare. Tra due anni lo troverete sui mercatini a oltre 300 euro. Siete avvisati.
Poi c’era un 2012 ancora in affinamento (non ossidativo). Bevuta che si anticipa molto interessante, vino lungo e complesso che ti proietta in dimensioni olfattive decisamente originali. Un vino sul quale un po’ di hype potrebbe essere giustificata.

Labet: il vin de paille di grandissima finezza, un ossidativo cesellato come non penso di aver mai bevuto. Per me di sicuro il vino più buono di tutta la fiera, davvero vino di gran classe. Qui un po’ di soldi ce li metterei.
Il resto della linea una pura spremuta di limone, tutti dominati da un’acidità davvero aggressiva. Non ricordo quale cuvée ha 12.5 di alcol e 7.5gr di acidità (dichiarati in etichetta). Siamo molto al di sotto di quella che può essere una bevuta piacevole. Poi certo si può giustificare dicendo che tra vent’anni sarà buonissimo. Ma chi lo beve prima (cioè la stragrande maggioranza delle persone) o non capisce nulla di vino, o è demente, oppure tutte e due assieme.
Ho sentito un italiano cretino dire in un francese stentato che il suddetto vino era “pura poesia”.

Kagami: dei tre per me il migliore per equilibrio e senso di un vino coerente, fatto per essere bevuto, e pronto da bere. Sembrano tre condizioni ovvie per un vino, ma vi assicuro che nel contesto è stata una piacevole sorpresa. Un vino ’vino’.
chardo e savagnin 22 se non sbaglio.
Rispetto ai buoni della fiera, ovvero Tournelle, Pelican, Renardière, di sicuro almeno una spanna sopra, ma comunque in quella direzione. Lo pagherei volentieri il doppio dei suddetti, certo non 30 volte. Se i soldi non fossero un problema qualche cartone in cantina mi piacerebbe averlo.


Sulle cose stravaganti, e non erano poche, vince l’Octavin. Ha presentato un poulsard in versione 2016 e 2022. la 16 era già aceto, la 22 dominata da un puzzo di culo di gallina che mi è raramente capitato di sentire in un vino. quando mi ha presentato uno chardonnay color diarrea ho istintivamente tirato indietro il bicchiere. E dire che nei circoli naturali ha un suo discreto corso.

Interessante il fatto che un buon 40% dei partecipanti fossero italiani. Non so dire se perchè siamo più furbi o più scemi del resto degli Europei (ai GD jours non erano queste le proporzioni, e forse è una risposta), ma se non altro vi dà un’indicazione del fatto che almeno in parte quella del Jura speculativo è una tendenza che si sviluppa più da noi che altrove, statisticamente parlando.

Sulle annate: la 21 davvero dura anche in produttori come Marnes Blanches che tendono a fare vini piuttosto centrati. Bocche che ricordano da vicino gli aligoté da annata fredda, per darvi un termine di paragone.

La conclusione che abbiamo tratto è che sulle ultime annate è bene bere prima di acquistare perchè la variabilità è estrema.
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Re: VINIVERI 2023 - CEREA

Messaggioda alì65 » 31 mar 2024 18:01

ma perchè insistere su certi vini; mi ricorda Tafazi (che in confronto è un principiante)
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: VINIVERI 2023 - CEREA

Messaggioda littlewood » 31 mar 2024 21:37

giodiui ha scritto:
zampaflex ha scritto:Mi dice: Kagami fa Kagare, rossi giurassiani vanno bene per le aiole, se dovete diserbarle; tra i bianchi qualcosa di potabile schivando le volatili della polizia e le creazioni artistiche cialtroniche, si trova. Tournelle sugli scudi, Bouillet sorpresa positiva, Labet diventa La"beh, ovvio", Bottes Rouges e Pélican bene sui 22. In generale 21 tremenda, durissima, quasi imbevibile.



Anch’io ero alle due suddette fiere.
My two cents, in un contesto peraltro sfavorevole alla degustazione per la quantità assurda di persone presenti, il caos, il caldo.

Sui super blasonati:

Pierre Overnoy ha presentato due campioni di botte, entrambi savagnin: 2023 totalmente scombinato e completamente privo di acidità. Qualsiasi persona priva di pregiudizi lo avrebbe bocciato senza appello. E data quella bocca dubito che possa migliorare. Tra due anni lo troverete sui mercatini a oltre 300 euro. Siete avvisati.
Poi c’era un 2012 ancora in affinamento (non ossidativo). Bevuta che si anticipa molto interessante, vino lungo e complesso che ti proietta in dimensioni olfattive decisamente originali. Un vino sul quale un po’ di hype potrebbe essere giustificata.

Labet: il vin de paille di grandissima finezza, un ossidativo cesellato come non penso di aver mai bevuto. Per me di sicuro il vino più buono di tutta la fiera, davvero vino di gran classe. Qui un po’ di soldi ce li metterei.
Il resto della linea una pura spremuta di limone, tutti dominati da un’acidità davvero aggressiva. Non ricordo quale cuvée ha 12.5 di alcol e 7.5gr di acidità (dichiarati in etichetta). Siamo molto al di sotto di quella che può essere una bevuta piacevole. Poi certo si può giustificare dicendo che tra vent’anni sarà buonissimo. Ma chi lo beve prima (cioè la stragrande maggioranza delle persone) o non capisce nulla di vino, o è demente, oppure tutte e due assieme.
Ho sentito un italiano cretino dire in un francese stentato che il suddetto vino era “pura poesia”.

Kagami: dei tre per me il migliore per equilibrio e senso di un vino coerente, fatto per essere bevuto, e pronto da bere. Sembrano tre condizioni ovvie per un vino, ma vi assicuro che nel contesto è stata una piacevole sorpresa. Un vino ’vino’.
chardo e savagnin 22 se non sbaglio.
Rispetto ai buoni della fiera, ovvero Tournelle, Pelican, Renardière, di sicuro almeno una spanna sopra, ma comunque in quella direzione. Lo pagherei volentieri il doppio dei suddetti, certo non 30 volte. Se i soldi non fossero un problema qualche cartone in cantina mi piacerebbe averlo.


Sulle cose stravaganti, e non erano poche, vince l’Octavin. Ha presentato un poulsard in versione 2016 e 2022. la 16 era già aceto, la 22 dominata da un puzzo di culo di gallina che mi è raramente capitato di sentire in un vino. quando mi ha presentato uno chardonnay color diarrea ho istintivamente tirato indietro il bicchiere. E dire che nei circoli naturali ha un suo discreto corso.

Interessante il fatto che un buon 40% dei partecipanti fossero italiani. Non so dire se perchè siamo più furbi o più scemi del resto degli Europei (ai GD jours non erano queste le proporzioni, e forse è una risposta), ma se non altro vi dà un’indicazione del fatto che almeno in parte quella del Jura speculativo è una tendenza che si sviluppa più da noi che altrove, statisticamente parlando.

Sulle annate: la 21 davvero dura anche in produttori come Marnes Blanches che tendono a fare vini piuttosto centrati. Bocche che ricordano da vicino gli aligoté da annata fredda, per darvi un termine di paragone.

La conclusione che abbiamo tratto è che sulle ultime annate è bene bere prima di acquistare perchè la variabilità è estrema.

A detta di mio figlio i migliori marnes blanches e kevin bouilet...e c
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Re: VINIVERI 2023 - CEREA

Messaggioda arnaldo » 01 apr 2024 11:56

alì65 ha scritto:ma perchè insistere su certi vini; mi ricorda Tafazi (che in confronto è un principiante)



E pensa che ho scoperto che c'è un ometto ( nome e cognome Campano) con sede nel Vicentino, che tira su il furgonetto, si fa 8 ore di strada, per andare a ritirare 100/200 bt da distribuire ad una 20ina di enoteche naturali nelle 3 venezie (va pure a trieste) questo fa l insegnante e nel tempo libero fa pure questo lavoro. Un genio. come si dice L arte di arrangiarsi, :shock:
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Re: VINIVERI 2023 - CEREA

Messaggioda arnaldo » 01 apr 2024 13:15

giodiui ha scritto:
zampaflex ha scritto:Mi dice: Kagami fa Kagare, rossi giurassiani vanno bene per le aiole, se dovete diserbarle; tra i bianchi qualcosa di potabile schivando le volatili della polizia e le creazioni artistiche cialtroniche, si trova. Tournelle sugli scudi, Bouillet sorpresa positiva, Labet diventa La"beh, ovvio", Bottes Rouges e Pélican bene sui 22. In generale 21 tremenda, durissima, quasi imbevibile.



Anch’io ero alle due suddette fiere.
My two cents, in un contesto peraltro sfavorevole alla degustazione per la quantità assurda di persone presenti, il caos, il caldo.

Sui super blasonati:

Pierre Overnoy ha presentato due campioni di botte, entrambi savagnin: 2023 totalmente scombinato e completamente privo di acidità. Qualsiasi persona priva di pregiudizi lo avrebbe bocciato senza appello. E data quella bocca dubito che possa migliorare. Tra due anni lo troverete sui mercatini a oltre 300 euro. Siete avvisati.
Poi c’era un 2012 ancora in affinamento (non ossidativo). Bevuta che si anticipa molto interessante, vino lungo e complesso che ti proietta in dimensioni olfattive decisamente originali. Un vino sul quale un po’ di hype potrebbe essere giustificata.

Labet: il vin de paille di grandissima finezza, un ossidativo cesellato come non penso di aver mai bevuto. Per me di sicuro il vino più buono di tutta la fiera, davvero vino di gran classe. Qui un po’ di soldi ce li metterei.
Il resto della linea una pura spremuta di limone, tutti dominati da un’acidità davvero aggressiva. Non ricordo quale cuvée ha 12.5 di alcol e 7.5gr di acidità (dichiarati in etichetta). Siamo molto al di sotto di quella che può essere una bevuta piacevole. Poi certo si può giustificare dicendo che tra vent’anni sarà buonissimo. Ma chi lo beve prima (cioè la stragrande maggioranza delle persone) o non capisce nulla di vino, o è demente, oppure tutte e due assieme.
Ho sentito un italiano cretino dire in un francese stentato che il suddetto vino era “pura poesia”.

Kagami: dei tre per me il migliore per equilibrio e senso di un vino coerente, fatto per essere bevuto, e pronto da bere. Sembrano tre condizioni ovvie per un vino, ma vi assicuro che nel contesto è stata una piacevole sorpresa. Un vino ’vino’.
chardo e savagnin 22 se non sbaglio.
Rispetto ai buoni della fiera, ovvero Tournelle, Pelican, Renardière, di sicuro almeno una spanna sopra, ma comunque in quella direzione. Lo pagherei volentieri il doppio dei suddetti, certo non 30 volte. Se i soldi non fossero un problema qualche cartone in cantina mi piacerebbe averlo.


Sulle cose stravaganti, e non erano poche, vince l’Octavin. Ha presentato un poulsard in versione 2016 e 2022. la 16 era già aceto, la 22 dominata da un puzzo di culo di gallina che mi è raramente capitato di sentire in un vino. quando mi ha presentato uno chardonnay color diarrea ho istintivamente tirato indietro il bicchiere. E dire che nei circoli naturali ha un suo discreto corso.

Interessante il fatto che un buon 40% dei partecipanti fossero italiani. Non so dire se perchè siamo più furbi o più scemi del resto degli Europei (ai GD jours non erano queste le proporzioni, e forse è una risposta), ma se non altro vi dà un’indicazione del fatto che almeno in parte quella del Jura speculativo è una tendenza che si sviluppa più da noi che altrove, statisticamente parlando.

Sulle annate: la 21 davvero dura anche in produttori come Marnes Blanches che tendono a fare vini piuttosto centrati. Bocche che ricordano da vicino gli aligoté da annata fredda, per darvi un termine di paragone.

La conclusione che abbiamo tratto è che sulle ultime annate è bene bere prima di acquistare perchè la variabilità è estrema.


Le tue impressioni su Houillon Bruyere e Nicolas Jacob?? Su Pelican non ti pare che sembrino troppo Borgogna, visto il Proprietario e il suo team?
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Re: VINIVERI 2023 - CEREA

Messaggioda zampaflex » 01 apr 2024 16:08

arnaldo ha scritto:
alì65 ha scritto:ma perchè insistere su certi vini; mi ricorda Tafazi (che in confronto è un principiante)



E pensa che ho scoperto che c'è un ometto ( nome e cognome Campano) con sede nel Vicentino, che tira su il furgonetto, si fa 8 ore di strada, per andare a ritirare 100/200 bt da distribuire ad una 20ina di enoteche naturali nelle 3 venezie (va pure a trieste) questo fa l insegnante e nel tempo libero fa pure questo lavoro. Un genio. come si dice L arte di arrangiarsi, :shock:


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Re: VINIVERI 2023 - CEREA

Messaggioda giodiui » 01 apr 2024 22:01

arnaldo ha scritto:
giodiui ha scritto:
zampaflex ha scritto:Mi dice: Kagami fa Kagare, rossi giurassiani vanno bene per le aiole, se dovete diserbarle; tra i bianchi qualcosa di potabile schivando le volatili della polizia e le creazioni artistiche cialtroniche, si trova. Tournelle sugli scudi, Bouillet sorpresa positiva, Labet diventa La"beh, ovvio", Bottes Rouges e Pélican bene sui 22. In generale 21 tremenda, durissima, quasi imbevibile.



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Poi c’era un 2012 ancora in affinamento (non ossidativo). Bevuta che si anticipa molto interessante, vino lungo e complesso che ti proietta in dimensioni olfattive decisamente originali. Un vino sul quale un po’ di hype potrebbe essere giustificata.

Labet: il vin de paille di grandissima finezza, un ossidativo cesellato come non penso di aver mai bevuto. Per me di sicuro il vino più buono di tutta la fiera, davvero vino di gran classe. Qui un po’ di soldi ce li metterei.
Il resto della linea una pura spremuta di limone, tutti dominati da un’acidità davvero aggressiva. Non ricordo quale cuvée ha 12.5 di alcol e 7.5gr di acidità (dichiarati in etichetta). Siamo molto al di sotto di quella che può essere una bevuta piacevole. Poi certo si può giustificare dicendo che tra vent’anni sarà buonissimo. Ma chi lo beve prima (cioè la stragrande maggioranza delle persone) o non capisce nulla di vino, o è demente, oppure tutte e due assieme.
Ho sentito un italiano cretino dire in un francese stentato che il suddetto vino era “pura poesia”.

Kagami: dei tre per me il migliore per equilibrio e senso di un vino coerente, fatto per essere bevuto, e pronto da bere. Sembrano tre condizioni ovvie per un vino, ma vi assicuro che nel contesto è stata una piacevole sorpresa. Un vino ’vino’.
chardo e savagnin 22 se non sbaglio.
Rispetto ai buoni della fiera, ovvero Tournelle, Pelican, Renardière, di sicuro almeno una spanna sopra, ma comunque in quella direzione. Lo pagherei volentieri il doppio dei suddetti, certo non 30 volte. Se i soldi non fossero un problema qualche cartone in cantina mi piacerebbe averlo.


Sulle cose stravaganti, e non erano poche, vince l’Octavin. Ha presentato un poulsard in versione 2016 e 2022. la 16 era già aceto, la 22 dominata da un puzzo di culo di gallina che mi è raramente capitato di sentire in un vino. quando mi ha presentato uno chardonnay color diarrea ho istintivamente tirato indietro il bicchiere. E dire che nei circoli naturali ha un suo discreto corso.

Interessante il fatto che un buon 40% dei partecipanti fossero italiani. Non so dire se perchè siamo più furbi o più scemi del resto degli Europei (ai GD jours non erano queste le proporzioni, e forse è una risposta), ma se non altro vi dà un’indicazione del fatto che almeno in parte quella del Jura speculativo è una tendenza che si sviluppa più da noi che altrove, statisticamente parlando.

Sulle annate: la 21 davvero dura anche in produttori come Marnes Blanches che tendono a fare vini piuttosto centrati. Bocche che ricordano da vicino gli aligoté da annata fredda, per darvi un termine di paragone.

La conclusione che abbiamo tratto è che sulle ultime annate è bene bere prima di acquistare perchè la variabilità è estrema.


Le tue impressioni su Houillon Bruyere e Nicolas Jacob?? Su Pelican non ti pare che sembrino troppo Borgogna, visto il Proprietario e il suo team?

Su Pelican concordo con quello che dici. L'ho messo tra i buoni perché c'era tanta roba scombinata, ma preferisco di gran lunga lo stile più jurassiano di Tournelle, Marnes Blanches, Renardière, domaine de la borde e Bouillet, tra quelli presenti. Houillon non ho assaggiato perché la confusione era tanta e dopo un po' ci siamo davvero stancati. Nicolas Jacob idem ma perché lo avevano messo in un angolo ed era praticamente inavvicinabile.
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Re: VINIVERI 2023 - CEREA

Messaggioda arnaldo » 01 apr 2024 22:57

Praticamente ti sei perso i due migliori :roll: :roll:
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Re: VINIVERI 2023 - CEREA

Messaggioda arnaldo » 03 apr 2024 10:49

Ho deciso. salto Viniveri. sempre gli stessi produttori...sempre tutto troppo uguale.....
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Re: VINIVERI 2023 - CEREA

Messaggioda gpetrus » 03 apr 2024 11:31

arnaldo ha scritto:Ho deciso. salto Viniveri. sempre gli stessi produttori...sempre tutto troppo uguale.....

se vedemo l'anno prossimo allora :D
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Re: VINIVERI 2023 - CEREA

Messaggioda arnaldo » 03 apr 2024 12:02

gpetrus ha scritto:
arnaldo ha scritto:Ho deciso. salto Viniveri. sempre gli stessi produttori...sempre tutto troppo uguale.....

se vedemo l'anno prossimo allora :D



Non lo so. E' sempre il solito cliche', non vengono fatti nuovi innesti.... pure l enoteca negli ultimi anni non ha nulla. Rinaldi viene dato agli espositori che furbescamente si piazzano in fila prima dell apertura ufficiale.... Mi sono rotto le palle onestamente, i produttori he mi interessano sono quei 20/30 soliti.....qualcuno si è tolto. Troppo poco per giustificare la giornata. Mi concentro sul Vinitaly e stop
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Re: VINIVERI 2023 - CEREA

Messaggioda andrea94 » 04 apr 2024 09:42

Sfrutto il post per fare una domanda inerente alla fiera, tolto Rinaldi che mi è sembrato di capire che nell'enoteca non si prende neanche mettendo le tende fuori la notte prima, per le altre etichette ci sono problemi solitamente? I prezzi sono onesti o "fuori mercato"?

Grazie
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Re: VINIVERI 2023 - CEREA

Messaggioda gpetrus » 04 apr 2024 10:07

andrea94 ha scritto:Sfrutto il post per fare una domanda inerente alla fiera, tolto Rinaldi che mi è sembrato di capire che nell'enoteca non si prende neanche mettendo le tende fuori la notte prima, per le altre etichette ci sono problemi solitamente? I prezzi sono onesti o "fuori mercato"?

Grazie

quel che trovi , e' a prezzi onesti
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Re: VINIVERI 2023 - CEREA

Messaggioda arnaldo » 04 apr 2024 15:21

andrea94 ha scritto:Sfrutto il post per fare una domanda inerente alla fiera, tolto Rinaldi che mi è sembrato di capire che nell'enoteca non si prende neanche mettendo le tende fuori la notte prima, per le altre etichette ci sono problemi solitamente? I prezzi sono onesti o "fuori mercato"?

Grazie


Allora....considera che non tutte le aziende presenti vendono i vino all enoteca- Tipo: OASIdegliANGELI niente, cosicome Cerruti o molti altri. trovi qualche azienda (qusi sempre minore). Diciamo che negli ultimi anni l enoteca è diventata sempre meno interessante,.
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Re: VINIVERI 2023 - CEREA

Messaggioda dani23 » 18 apr 2024 21:03

zampaflex ha scritto:
arnaldo ha scritto:
alì65 ha scritto:ma perchè insistere su certi vini; mi ricorda Tafazi (che in confronto è un principiante)



E pensa che ho scoperto che c'è un ometto ( nome e cognome Campano) con sede nel Vicentino, che tira su il furgonetto, si fa 8 ore di strada, per andare a ritirare 100/200 bt da distribuire ad una 20ina di enoteche naturali nelle 3 venezie (va pure a trieste) questo fa l insegnante e nel tempo libero fa pure questo lavoro. Un genio. come si dice L arte di arrangiarsi, :shock:


Qui nasce un personaggio da film...

Se è chi penso io, il copione è proprio da film…diretto da Ridley Scott una ventina d’anni fa…

Comunque, Cerea assaggi piuttosto deludenti…dopo annate top arrivano delle battute d’arresto…

Podio:
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Re: VINIVERI 2023 - CEREA

Messaggioda arnaldo » 19 apr 2024 09:43

dani23 ha scritto:
zampaflex ha scritto:
arnaldo ha scritto:
alì65 ha scritto:ma perchè insistere su certi vini; mi ricorda Tafazi (che in confronto è un principiante)



E pensa che ho scoperto che c'è un ometto ( nome e cognome Campano) con sede nel Vicentino, che tira su il furgonetto, si fa 8 ore di strada, per andare a ritirare 100/200 bt da distribuire ad una 20ina di enoteche naturali nelle 3 venezie (va pure a trieste) questo fa l insegnante e nel tempo libero fa pure questo lavoro. Un genio. come si dice L arte di arrangiarsi, :shock:


Qui nasce un personaggio da film...

Se è chi penso io, il copione è proprio da film…diretto da Ridley Scott una ventina d’anni fa…

Comunque, Cerea assaggi piuttosto deludenti…dopo annate top arrivano delle battute d’arresto…

Podio:
1. Nebbiolo 22 di Rivella (dovrebbe fare solo magnum)
2. Kurni 21
3. Artiul 19


Pensa che settimana scorsa abbiamo fatto confronto assieme a Baldo tra i suoi nebbioli 22 e 21. buono il 22, ma il 21 na roba strepitosa.
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
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Re: VINIVERI 2023 - CEREA

Messaggioda Nexus1990 » 19 apr 2024 11:04

dani23 ha scritto:
zampaflex ha scritto:
arnaldo ha scritto:
alì65 ha scritto:ma perchè insistere su certi vini; mi ricorda Tafazi (che in confronto è un principiante)



E pensa che ho scoperto che c'è un ometto ( nome e cognome Campano) con sede nel Vicentino, che tira su il furgonetto, si fa 8 ore di strada, per andare a ritirare 100/200 bt da distribuire ad una 20ina di enoteche naturali nelle 3 venezie (va pure a trieste) questo fa l insegnante e nel tempo libero fa pure questo lavoro. Un genio. come si dice L arte di arrangiarsi, :shock:


Qui nasce un personaggio da film...

Se è chi penso io, il copione è proprio da film…diretto da Ridley Scott una ventina d’anni fa…

Il gladiatore? Che filmaccio…
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Re: VINIVERI 2023 - CEREA

Messaggioda Nexus1990 » 19 apr 2024 11:05

arnaldo ha scritto:
alì65 ha scritto:ma perchè insistere su certi vini; mi ricorda Tafazi (che in confronto è un principiante)



E pensa che ho scoperto che c'è un ometto ( nome e cognome Campano)

Il signor Campano Campano?
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Re: VINIVERI 2023 - CEREA

Messaggioda dani23 » 19 apr 2024 13:20

Nexus1990 ha scritto:
dani23 ha scritto:
zampaflex ha scritto:
arnaldo ha scritto:
alì65 ha scritto:ma perchè insistere su certi vini; mi ricorda Tafazi (che in confronto è un principiante)



E pensa che ho scoperto che c'è un ometto ( nome e cognome Campano) con sede nel Vicentino, che tira su il furgonetto, si fa 8 ore di strada, per andare a ritirare 100/200 bt da distribuire ad una 20ina di enoteche naturali nelle 3 venezie (va pure a trieste) questo fa l insegnante e nel tempo libero fa pure questo lavoro. Un genio. come si dice L arte di arrangiarsi, :shock:


Qui nasce un personaggio da film...

Se è chi penso io, il copione è proprio da film…diretto da Ridley Scott una ventina d’anni fa…

Il gladiatore? Che filmaccio…

Acqua…ti do un ulteriore indizio, protagonista Nicolas Cage…
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Re: VINIVERI 2023 - CEREA

Messaggioda Nexus1990 » 19 apr 2024 13:27

dani23 ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:
dani23 ha scritto:
zampaflex ha scritto:
arnaldo ha scritto:

E pensa che ho scoperto che c'è un ometto ( nome e cognome Campano) con sede nel Vicentino, che tira su il furgonetto, si fa 8 ore di strada, per andare a ritirare 100/200 bt da distribuire ad una 20ina di enoteche naturali nelle 3 venezie (va pure a trieste) questo fa l insegnante e nel tempo libero fa pure questo lavoro. Un genio. come si dice L arte di arrangiarsi, :shock:


Qui nasce un personaggio da film...

Se è chi penso io, il copione è proprio da film…diretto da Ridley Scott una ventina d’anni fa…

Il gladiatore? Che filmaccio…

Acqua…ti do un ulteriore indizio, protagonista Nicolas Cage…

Sono lieto di nom avere visto un film di 20 anni fa diretto da Ridley Scott e interpretato da Nicolas Cage :mrgreen:
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Re: VINIVERI 2023 - CEREA

Messaggioda Il Parente » 19 apr 2024 14:38

Nexus1990 ha scritto:
dani23 ha scritto:
Nexus1990 ha scritto:
dani23 ha scritto:
zampaflex ha scritto:
Qui nasce un personaggio da film...

Se è chi penso io, il copione è proprio da film…diretto da Ridley Scott una ventina d’anni fa…

Il gladiatore? Che filmaccio…

Acqua…ti do un ulteriore indizio, protagonista Nicolas Cage…

Sono lieto di nom avere visto un film di 20 anni fa diretto da Ridley Scott e interpretato da Nicolas Cage :mrgreen:


Il genio della.... "fuffa" :lol: :lol: :lol:

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