Derthona 2.0

Uno spazio per tutti, esperti o meno, appassionati o semplicemente incuriositi dall'affascinante mondo del vino: domande, idee, opinioni...
Monferrale
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Derthona 2.0

Messaggioda Monferrale » 18 mar 2023 20:42

Questa manifestazione sta diventando sempre più importante, la macchina organizzativa ha ancora diverse pecche ma per quanto mi riguarda è l'evento vinoso più importante ed entusiasmante della zona. Il focus è il territorio (Colli Tortonesi) e i vari vini che vi si producono ma ovviamente il protagonista è il Timorasso. 54 aziende (alcune delle quali produttrici di Barolo più o meno famose) che presentavano la nuova annata di Derthona, la 2021, oltre ad annate più vecchie e/o altri vini.
Il timorasso si conferma un vino di carattere e personalità, abbastanza riconoscibile, e adatto ad un invecchiamento medio-lungo. Ma veniamo agli assaggi (in realtà sono stato da 20 produttori e ho assaggiato tutti i vini: mentre scrivevo mi stavo annoiando da solo, quindi riporterò solo una parte dei miei appunti, in alcuni casi solo le note che ho scritto, in altri qualche parola in più).

Luigi Boveri
Filari del Timorasso 2020: Naso caratteristico di melone e agrumi, corposo come è giusto che sia.
Filari del Timorasso 2019: Qui predominano le note di ananas e miele, ma rimane un timorasso di razza; in bocca si sente la struttura ma l'acidità rende la beva scorrevole.
Filari del Timorasso 2017: Il produttore ha detto che è stata un'annata diffcile: ne è uscito fuori un vino che non sembra affatto ad un timorasso ma è davvero interessante. Al naso subito la nota di idrocarburo (che a me ricorda le palle da tennis nuove :lol: ), poi arriva una serie di erbe aromatiche come timo, rosmarino, maggiorana e salvia, in bocca è più esile dei precedenti ma è comunque equilibrato.

Canevaro Luca
Derthona 21: timorasso tipico, ben fatto.
Derthona 19: Al naso si sente già nettamente la nota di gasolio stile riesling, poi prevalgono le note floreali di acacia. In bocca è quasi salato ma la beva è intrigante.
Derthona 17: leggermente ridotto, c'è una nota che io definisco "sangue di bue" (il concime organico :lol: ) ma è parzialmente coperta da note di cioccolato e miele quindi non è fastidiosa. In bocca è perfettamente equilibrato.

I Carpini
Fanno un'enormità di tipologie di vini (in assaggio ce n'erano 11 e li ho assaggiati tutti...): timorasso base e riserva, timorasso spumante, timorasso orange, pet nat di timorasso e grignolino, varie tipologie di barbera, albarossa, merlot, cabernet (tutti i rossi fanno 5 anni di tonneaux e 5 di acciaio)...
Note positive: l'orange era pulito al naso, il pet nat se lo si pensa come una bevanda e non come un vino è un prodotto interessante, nel metodo classico il profilo aromatico del timorasso emerge con grande personalità. Comunque complimenti per la voglia di fare!
Note negative: in generale tutti i bianchi erano piatti in bocca, i rossi erano tutti simili, buoni ma non particolarmente eleganti.

Borgogno
Derthona 21: naso tipico, melone, pesca, intenso, sorso pieno e sapido.
Derthona 19 ScaldaPulce: come sopra + idrocarburo.
Derthona 17: Stile Massa!
Bompè 2020 (Langhe): una buona barbera acida il giusto con un naso elegante (solo una leggera nota animale un po' fuorilugo ma non fastidiosa)
Nonostante le poche parole che ho speso i loro Derthona sono stati tra migliori della giornata.

La Colombera
Derthona 21: Naso fine di frutta fresca, pesca, pera (sentore atipico per un timorasso), molto sapido.
Montino 21: naso fine ma colore scarico e relativamente poca struttura; poco "timorasso" ma buono...
Montino 17: timbro più classico rispetto al precedente, melone, camomilla e miele accompagnati dal classico idrocarburo.

La Spinetta
Timorasso 21 (Colli Tortonesi): Sembra un sauvignon, passion fruit, pesca, salvia, il sorso è sorretto da un bella acidità.
Ca di Pian 20 (barbera d'Asti superiore): barbera proveniente da 18 vigneti diversi, 2 settimane in rotofermentatori, 12 mesi in barriques di diversi passaggi. Naso stordente di fiori e frutta, soprattutto viole e lamponi, sembra quasi un novello, poi arrivano vaniglia e pepe...boh, non l'ho capito.

Andrea Mutti
Castagnoli 21 (derthona): pietra focaia, pesca, acacia, salvia, sorso pieno, gustoso, fresco e sapido.
Castagnoli 19: subito arriva al naso leggera acidità volatile poi coperta da idrocarburo, solo dopo arriva un po' di frutta, in bocca è molto meglio anche se pizzica un po' sulla lingua come se fosse rifermentato in bottiglia...peccato.
Castagnoli 13: anche qui il naso non è dei migliori, subito acetato di etile, poi buccia di mela e miele, in bocca invece è perfetto.
Sull'aia 2022 (sauvignon b.): pompelmo, ananas, passion fruit, nessuna nota vegetale, aromi di bocca coerenti e intensi, elegante.
Peccato perchè Mutti è da sempre uno dei miei preferiti.

Sassaia
Derthona 20: 2 mesi di barrique, giallo oro, pesca, melone, timo, manca un po' di acidità.
Derthona 21: 12 mesi di barrique, giallo paglierino scarico (pensavo che i 2 vini fossero invertiti visto il rapporto fra colore e permanenza in legno ma mi hanno confermato che era così). Nocciole tostate, burro, crema pasticcera, solo alla fine arriva timidamente il timorasso...
Dolcetto 21: il colore è quasi quello di un chiaretto, naso di rosa tipico del dolcetto, vinoso e con note di amarena, beva agile e dissetante. Probabilmente ottimo da aperitvo d'estate servito fresco...ma io se voglio dissetarmi d'estate bevo la birra, se bevo vino voglio più soddisfazione, quindi non fa per me!

Viberti
Derthona 21 Monleale: naso tipico, fra gli aromi di bocca intriganti erbe aromatiche. Un buon timorasso rispettoso (per me) della tipologia.

Vietti
Derthona 21: naso tipico, in bocca è strutturato e sapido.
Derthona 19: pompelmo, limone, acacia, sorso goloso.
Barolo Castiglione 19: al naso fragoline di bosco, lampone, liquerizia, viola. Tannino potente ma non fastidioso. E' già un bel barolo.

Cascina Montagnola
Per quanto mi riguarda qui siamo su un altro livello.
Derthona 21: vigna nuova. Naso da sauvignon, pompelmo, salvia, camomilla, miele, bocca piena ed avvolgente con aromi retronasali di timo e rosmarino. Si parte col botto!
Derthona 19: naso caratteristico a cui si aggiunge lime, leggero idrocarburo, una nota floreale elegantissima di tiglio. Bocca "grassa" e finale lungo.
Derthona 17: un timorasso perfetto! Per me uno dei 2 top della giornata. Agrumi, idrocarburo elegante, acacia, pesca, maggiorana, nocciola (non fa legno), tutti gli aromi ritornano amplificati in bocca insieme al miele. Beva goduriosissima.
Zemira 16 (merlot): Un merlot atipico che fa poco legno. Aromi di frutti di bosco essicati che ricordano lo xinomavro, Corposo e rotondo con tannini eleganti.
Cascina Montagnola è da sempre tra i miei preferiti, sono contento che anche quest'anno non ha disatteso le aspettative (forse le ha superate).

Marina Coppi
Dopo aver assaggiato più di 100 vini di tutti i tipi senza possibilità di avvinare il bicchiere (solo un bottiglia d'acqua che mi sono dovuto comprare appositamente), il fatto che mi abbiano versato quantità omeopatiche dei loro vini li ha penalizzati.
Francesca 21 (timorasso): naso poco intenso, bocca ok.
Fausto 20: leggere note di riduzione, poi agrumi e maggiorana, bocca pulita e piena.
Fostò 17: timorasso che fa 10 mesi di tonneaux e 4 anni di bottiglia. Naso elegante, fiori di campo, camomilla, nocciola tostata, melone. Tra le versioni in legno mi sembra quella più centrata (per quel poco che ho potuto sentire...).

Ghio
Adoro questo produttore. Fa diverse versioni di Gavi (anche riserva), dolcetto di Ovada anche affinato in legno e in bottiglia a lungo (molto diverso ovviamente dal classico dolcetto"da pasto" ma vino interessantissimo), Nibiò, un' antica varietà di dolcetto, ed è sicuramente (almeno per me) quello che valorizza al meglio il Caricalasino, un raro autoctono a bacca bianca dalle grandi potenzialità (detto anche barbera bianca...), di cui produce un bianco fermo, un orange (pulitissimo e goloso) e un spumante metodo classico. Il timorasso è una novità.
Gavi 22: naso fine di pera, agrumi e pietra focaia, bocca quasi salata, sorso goloso. Dopo tanti timorassi un buon Gavi mi ha fatto piacere.
Timorasso 21: fermenta in legno e ci rimane qualche mese con frequenti batonnage. Nocciola tostata, pompelmo, melone, timo. Bella prova anche se sono sempre più convinto che il legno non giovi al timorasso, anche se ben gestito.
Gavi riserva 21: vinificato come il timorasso ma il risultato è migliore, Tanta roba!
Arciprete 18 (Ovada riserva): Naso abbastanza elegante ma deve ancora assorbire un po' di legno; prugna, cipria, viola, tabacco
Arciprete Drac 16: come prima ma ottenuto da uve leggermente appassite: naso intenso e complesso di frutti di bosco, firo secchi e terra. Tannini ancora troppo aggressivi (è stato il produttore stesso a dire che non è pronto). Finale un po' corto.

Poderi Cusmano
timorasso 21 (campione da vasca): naso poco intenso ma comunque fine, cedro e acacia.
timorasso 20 (campione da vasca): qui si sente già l'idrocarburo oltre a note di agrumi abbastanza caratteristiche, corposo e sapido.
Derthona 2019: al naso domina una nota intensa di salsedine, poi arrivano erbe aromatiche come timo e maggiorana.
Derthona 2018: naso simile al precedente ma addolcito da sentori di miele.
Derthona 2017: più florale (camomilla, biancospino, acacia) e con note fumè. Al sorso è quasi salato e nel retronasale torna la salsedine, sembra quasi di mangiare un'ostrica!
Timorassi decisamente atipici ma comunque intriganti in funzione dell'abbinamento col cibo.

Vigneti Massa
Chi conosce Massa e ha fatto degustazioni a casa sua sa che sono esperienze fuori dall'ordinario in un'atmosfera a tratti surreale. Quando sono arrivato al suo banco Walter era in giro, però c'era Pigi e mi ha fatto piacere visto che ultimamente non lo vedevo più con Massa ma era sempre con Mariotto. Quindi trova dietro il banco questo omone in saloppette che va sempre in giro scalzo, con coppola e occhiali da sole, dallae movenze lente e apparentemente incerte, mentra dall'altra parte del banco c'è Enrico Crippa in tutta la sua compostezza!
Piccolo Derthona 22: naso floreale di acacia e fieno, poi il classico melone; in bocca è pieno e sapido come da manuale e nel retronasale emerge il pompelmo.
Derthona 21: naso più intenso con pesca e melone in primo piano, in punta di piedi emergono note floreali di acacia e camomilla.
Montecitorio 19 (uno dei suoi cru): timorasso da manuale (d'altronde è lui che ne ha definito lo stile ) con melone, agrumi e idrocarburi al naso, sorso sapido da cui emergono spezie varie.
Sterpi 15 (altro cru): dopo un po' di show e dopo essersi fatto pregare Pigi tira fuori da sotto il banco un magnum di Sterpi 15: sapeva cosa aveva per le mani e ha optato giustamente per una presentazione ad effetto. Naso classico ma complesso e stratificato, melone, pesca, idrocarburo, tiglio, miele, sorso glosissimo con aromi di bocca che aggiungono timo, elicriso e frutta secca. Un equilibrio perfetto e finale lungo. Un capolavoro! Con questa bomba Massa ha voluto riprendere (caso mai lo avesse perso) lo scettro di re del Timorasso.
Ultima modifica di Monferrale il 21 mar 2023 19:39, modificato 1 volta in totale.
Monferrale
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Re: Derthona 2.0

Messaggioda Monferrale » 18 mar 2023 20:44

Monferrale ha scritto:Questa manifestazione sta diventando sempre più importante, la macchina organizzativa ha ancora diverse pecche ma per quanto mi riguarda è l'evento vinoso più importante e entusiasmante della zona. Il focus è il territorio (Colli Tortonesi) e i vari vini che vi si producono ma ovviamente il protagonista è il Timorasso. 54 aziende (alcune delle quali produttrici di Barolo più o meno famose) che presentavano la nuova annata di Derthona, la 2021, oltre ad annate più vecchie e/o altri vini.
Il timorasso si conferma un vino di carattere e personalità, abbastanza riconoscibile, e adatto ad un invecchiamento medio-lungo. Ma veniamo agli assaggi (in realtà sono stato da 20 produttori e ho assaggiato tutti i vini: mentre scrivevo mi stavo annoiando da solo, quindi riporterò solo una parte dei miei appunti, in alcuni casi solo le note che ho scritto, in altri qualche parola in più).

Luigi Boveri
Filari del Timorasso 2020: Naso caratteristico di melone e agrumi, corposo come è giusto che sia.
Filari del Timorasso 2019: Qui predominano le note di ananas e miele, ma rimane un timorasso di razza; in bocca si sente la struttura ma l'acidità rende la beva scorrevole.
Filari del Timorasso 2017: Il produttore ha detto che è stata un'annata diffcile: ne è uscito fuori un vino che non sembra affatto ad un timorasso ma è davvero interessante. Al naso subito la nota di idrocarburo (che a me ricorda le palle da tennis nuove), poi arriva una serie di erbe aromatiche come timo, rosmarino, maggiorana e salvia, in bocca è più esile dei precedenti ma è comunque equilibrato.

Canevaro Luca
Derthona 21: timorasso tipico, ben fatto
Derthona 19: Al naso si sente già nettamente la nota di gasolio stile riesling, poi prevalgono le note floreali di acacia. In bocca è quasi salato ma la beva è intrigante.
Derthona 17: leggermente ridotto, c'è una nota che io definisco "sangue di bue" (il concime organico) ma è parzialmente coperta da note di cioccolato e miele quindi non è fastidiosa. In bocca è perfettamente equilibrato.

I Carpini
Fanno un'enormità di diverse tipologie di vini (in assaggio ce n'erano 11 e li ho assaggiati tutti...): timorasso base e riserva, timorasso spumante, timorasso orange, pet nat di timorasso e grignolino, varie tipologie di barbera, albarossa, merlot, cabernet (tutti i rossi fanno 5 anni di tonneaux e 5 di acciaio)...
Note positive: l'orange era pulito al naso, il pet nat se lo si pensa come una bevanda e non come un vino è un prodotto interessante, nel metodo classico il profilo aromatico del timorasso emerge con grande personalità. Comunque complimenti per la voglia di fare!
Note negative: in generale tutti i bianchi erano piatti in bocca, i rossi erano tutti simili, buoni ma non particolarmente eleganti.

Borgogno
Derthona 21: naso tipico, melone, pesca, intenso, sorso pieno e sapido.
Derthona 19 ScaldaPulce: come sopra + idrocarburo.
Derthona 17: Stile Massa!
Bompè 2020 (Langhe): una buona barbera acida il giusto con un naso elegante (solo una leggera nota animale un po' fuorilugo ma non fastidiosa)
Nonostante le poche parole spese i loro Derthona sono stati tra migliori della giornata.

La Colombera
Derthona 21: Naso fine di frutta fresca, pesca, pera (sentore atipico per un timorasso), molto sapido.
Montino 21: naso fine ma colore scarico e relativamente poca struttura; poco "timorasso" ma buono...
Montino 17: timbro più classico rispetto al precedente, melone, camomilla e miele accompagnati dal classico idrocarburo.

La Spinetta
Timorasso 21 (Colli Tortonesi): Sembra un sauvignon, passion fruit, pesca, salvia, il sorso è sorretto da un bella acidità.
Ca di Pian 20 (barbera d'Asti superiore): barbera proveniente da 18 vigneti diversi, 2 settimane in rotofermentatori, 12 mesi in barriques di diversi passaggi. Naso stordente di fiori e frutta, soprattutto viole e lamponi, sembra quasi un novello, poi arrivano vaniglia e pepe...boh, non l'ho capito.

Andrea Mutti
Castagnoli 21 (derthona): pietra focaia, pesca, acacia, salvia, sorso pieno, gustoso, fresco e sapido.
Castagnoli 19: subito arriva al naso leggera acidità volatile poi coperta da idrocarburo, solo dopo arriva un po' di frutta, in bocca è molto meglio anche se pizzica un po' sulla lingua come se fosse rofermentato in bottiglia...peccato.
Castagnoli 13: anche qui il naso non è dei migliori, subito acetato di etile, poi buccia di mela e miele, in bocca invece è perfetto.
Sull'aia 2022 (sauvignon b.): pompelmo, ananas, passion fruit, nessuna nota vegetale, aromi di bocca coerenti e intensi, elegante.
Peccato perchè Mutti è da sempre uno dei miei preferiti.

Sassaia
Derthona 20: 2 mesi di barrique,giallo oro, pesca, melone, timo, manca un po' di acidità.
Derthona 21: 12 mesi di barrique, giallo paglierino scarico (pensavo che i 2 vini fossero invertiti visto il rapporto fra colore e permanenza in legno ma mi hanno confermato che era così). Nocciole tostate, burro, crema pasticcera, solo alla fine arriva timidamente il timorasso...
Dolcetto 21: il colore è quasi quello di un chiaretto, naso di rosa tipico del dolcetto, vinoso e con note di amarena, beva agile e dissetante. Probabilmente ottimo da aperitvo d'estate servito fresco...ma io se voglio dissetarmi d'estate bevo la birra, se bevo vino voglio più soddisfazione, quindi non fa per me!

Viberti
Derthona 21 Monleale: naso tipico, fra gli aromi di bocca intriganti erbe aromatiche. Un buon timorasso rispettoso (per me) della tipologia.

Vietti
Derthona 21: naso tipico, in bocca è strutturato e sapido.
Derthona 19: pompelmo, limone. acacia, sorso goloso
Barolo Castiglione 19: al naso fragoline di bosco, lampone, liquerizia, viola. Tannino potente ma non fastidioso. E' già un bel barolo.

Cascina Montagnola
Per quanto mi riguarda qui siamo su un altro livello.
Derthona 21: vigna nuova. Naso da sauvignon, pompelmo, salvia, camomilla, miele, bocca piena ed avvolgente con aromi retronasali di timo e rosmarino. Si parte col botto!
Derthona 19: naso caratteristico a cui si aggiunge lime, leggero idrocarburo, una nota floreale elegantissima di tiglio. Bocca "grassa" e finale lungo.
Derthona 17: un timorasso perfetto! Per me uno dei 2 top della giornata. Agrumi, idrocarburo elegante, acacia, pesca, maggiorana, nocciola (non fa legno), tutti gli aromi ritornano amplificatiin bocca insieme al miele. Beva goduriosissima.
Zemira 16 (merlot): Un merlot atipico che fa poco legno. Aromi di frutti di bosco essicati che ricordano lo xinomavro, Corposo e rotondo con tannini eleganti.
Cascina Montagnola è da sempre tra i miei preferiti, sono contento che anche quest'anno non ha disatteso le aspettative (forse le ha superate).

Marina Coppi
Dopo aver assaggiato più di 100 vini di tutti i tipi senza possibilità di avvinare il bicchiere (solp un bottiglia d'acqua che mi sono dovuto comprare appositamente), il fatto che mi abbiano versato quantità omeopatiche dei loro vini li ha penalizzati.
Francesca 21 (timorasso): naso poco intenso, bocca ok
Fausto 20: leggere note di riduzione, poi agrumi e maggiorana, bocca pulita e piena.
Fostò 17: timorasso che fa 10 mesi di tonneaux e 4 anni di bottiglia. Naso elegante, fiori di campo, camomilla, nocciola tostata, melone. Tra le versioni in legno mi sembra quella più centrata (per quel poco che ho potuto sentire...).

Ghio
Adoro questo produttore. Fa diverse versioni di Gavi (anche riserva), dolcetto di Ovada anche affinato in legno e in bottiglia a lungo (molto diverso ovviamente dal classico dolcetto"da pasto" ma vino interessantissimo), Nibiò, un' antica varietà di dolcetto, ed è sicuramente (almeno per me) quello che valorizza al meglio il Caricalasino, un raro autoctono a bacca bianca dalle grandi potenzialità (detto anche barbera bianca...), di cui produce un bianco fermo, un orange (pulitissimo e goloso) e un spumante metodo classico. Il timorasso è una novità.
Gavi 22: naso fine di pera, agrumi e pietra focaia, bocca quasi salata, sorso goloso. Dopo tanti timorassi un buon Gavi mi ha fatto piacere.
Timorasso 21: fermenta in legno e ci rimane qualche mese con frequenti batonnage. Nocciola tostata, pompelmo, melone, timo. Bella prova anche se sono sempre più convinto che il legno non giovi al timorasso, anche se ben gestito.
Gavi riserva 21: vinificato come il timorasso ma il risultato è migliore, Tanta roba!
Arciprete 18 (Ovada riserva): Naso abbastanza elegante ma deve ancora assorbire un po' di legno; prugna, cipria, viola, tabacco
Arciprete Drac 16: come prima ma ottenuto da uve leggermente appassite: naso intenso e complesso di frutti di bosco, firo secchi e terra. Tannini ancora troppo aggressivi (è stato il produttore stesso a dire che non è pronto). Finale un po' corto.

Poderi Cusmano
timorasso 21 (campione da vasca): naso poco intenso ma comunque fine, cedro e acacia.
timorasso 20 (campione da vasca): qui si sente già l'idrocarburo oltre a note di agrumi abbastanza caratteristiche, corposo e sapido.
Derthona 2019: al naso domina una nota intensa di salsedine, poi arrivano erbe aromatiche come timo e maggiorana.
Derthona 2018: naso simile al precedente ma addolcito da sentori di miele.
Derthona 2017: più florale (camomilla, biancospino, acacia) e con note fumè. Al sorso è quasi salato e nel retronasale torna la salsedine, sembra quasi di mangiare un'ostrrica!
Timorassi decisamente atipici ma comunque intriganti in funzione dell'abbinamento col cibo.

Vigneti Massa
Chi conosce Massa e ha fatto degustazioni a casa sua sa che sono esperienze fuori dall'ordinario in un'atmosfera a tratti surreale. Quando sono arrivato al suo banco Walter era in giro, però c'era Pigi e mi ha fatto piacere visto che ultimamente non lo vedevo più con Massa ma era sempre con Mariotto. Quindi trova dietro il banco questo omone in saloppette che va sempre in giro scalzo, con coppola e occhiali da sole, dallae movenze lente e apparentemente incerte, mentra dall'altra parte del banco c'è Enrico Crippa in tutta la sua compostezza!
Piccolo Derthona 22: naso floreale di acacia e fieno, poi il classico melone; in bocca è pieno e sapido come da manuale e nel retronasale emerge il pompelmo.
Derthona 21: naso più intenso con pesca e melone in primo piano, in punta di piedi emergono note floreali di acacia e camomilla.
Montecitorio 19 (uno dei suoi cru): timorasso da manuale (d'altronde è lui che ne ha definito lo stile ) con melone, agrumi e idrocarburi al naso, sorso sapido da cui emergono spezie varie.
Sterpi 15 (altro cru): dopo un po' di show e dopo essersi fatto pregare Pigi tira fuori da sotto il banco un magnum di Sterpi 15: sapeva cosa aveva per le mani e ha optato giustamente per una presentazione ad effetto. Naso classico ma complesso e stratificato, melone, pesca, idrocarburo, tiglio, miele, sorso glosissimo con aromi di bocca che aggiungono timo, elicriso e frutta secca. Un equilibrio perfetto e finale lungo. Un capolavoro! Con questa bomba Massa ha voluto riprendere (caso mai lo avesse perso) lo scettro di re del Timorasso.

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