...in lento recupero... il campari ha peggiorato la situazione...
proviamoci:
annata 17, deg. 06/2020??? (non riportato) Laurent Lepitre è un bel meunier, naso più sulla frutta secca che sul frutto, con un bel legno stile marguet(ma senza i suoi eccessi, quindi il risultato è di un legno, dai toni "floreali" più che tostati/fumè/caramello, che c'è ma che sta pari al vino) bocca tesa, leggermente piccante tipo zenzero, non larga ma stretta, secco ma con finale equilibratissimo
base 19, deg. Cazè ha un naso ancor meno variegato, iodato/salmastro e aromi deboli, confusi e poco precisi di lieviti e sullo sfondo acidità volatile... bocca ancor più sottile del precedente, scarso volume, poca concentrazione e volume, scivola via rispetto al precedente... fermentazione con lieviti indigeni, fm non svolta ?
Vrigny deg. 07/2020
è tutto di più dei precedenti, più intenso e variegato, propone ricordi di cereali maltati e fondo di caffè, bocca fresca ma di volume, più potente e concentrata dei precedenti, quindi più "calda", di ottimo equilibrio e finale salino.
Premices deg. 07/2020
naso che abbandona quasi del tutto il ricordo di malto e caffè, è nel complesso più leggero/meno cupo, anche se è più forte il legame col vrigny che col brut tradition, bocca sempre di ottimo equilibrio, la cui intensità è però pari o di poco inferiore al vrigny, non superiore al tradition/grand cru
grand cru/tradition deg. 07/2020
maggiore complessità e rotondità burrose, un legno più "morbido", per un naso che risulta dolce, mela in varie declinazioni
e fruttini rossi... bocca in cui rispetto ai precedenti si avverte una texture differente, più definita e concentrata, ha strati di roba che pulsano sul palato, è potente ma ovviamente equilibrato, senza eccessi negativi ma solo possibilità di migliorare...
vp deg. 07/2018
più definizione e fittezza/concentrazione al naso ma anche in bocca, in generale meno dolce del precedente, più sulla frutta secca, di elevata acidità in bocca è potente e di struttura, preferito però il tradition, che ho trovato meno "barocco"
bisseuil 07/2021
buono-ottimo, schiacciato tra due bocche molto importanti , a paragone la struttura pare quasi esile... raffrontato ad altri chardonnay da sensazioni opposte;
non è un limone nè una lama, ha la panza e non lo nasconde... più egly ouriet che chardonnay
Les crayeres 01/2021
nota di incenso, cardamomo e ginepro che si legano ai ricordi di frutti e fiori rossi del naso... bocca stratificata, molto strutturata... se prima siamo saliti di struttura con il tradition, con questo saliamo ulteriormente.. splendido anche oggi così, violento.
rosè giovane, delicato e poco/issimo vinoso, nel complesso pare più secco dei bianchi... non è tarlant, che considero più spensierato e più semplice da bere... anche per me è una categoria impegnativa quella dei rosè , più difficoltosi da bere, complessivamente più pesanti.
il rosè deg. 2008 aveva un naso tipo il Savagnin di Macle bevuto con Marco, aveva lo stesso naso, di smalto, vernice, acetone, mela stramatura e ossidata, del pinot nero a fianco 2008 Lamiable. (acetaldeide ?)
Vini secondo me andati... solo a tratti, brevissimi, curiosi... e cmq meglio lamiable
Ultima batteria, deg. non segnati...
il 2012 ha un naso freschissimo, estremamente fine e, rispetto al crayeres, delilcato...
il 2007 il naso mostra segni di evoluzione, in un buon punto di beva, unica pecca l'acidità un po' slegata che dava sensazione di aspro, mentre 04+12 perfetti...
il 2004 perfetto, naso con aromi dolci e ammalianti, ben evoluti/ben mantenuti, il meglio lo da in bocca, in equilibrio magistrale tra corpo del vino, acidità qui ottimamente fusa, e nota mentolata/rinfrescante a fine deglutizione... tutti di lunghezza/persistenza importante
coteaux rouge 2009
una volta scoperto si coglie ancor di più la vicinanza tra i riconoscimenti di questo e del les crayeres... ottimo!
Elio Altare barolo 2010
ha un sentore di legno poco bello che gli sega le gambe...
meglio il barbaresco del barolo.
Top 3
2004
2012
coteaux
bevuta ottima e interessante utile a comprendere le differenze tra vini che presi singolarmente sono tutti ottimi... uno stile e una mano, quella di egly, molto più vicini alle masion che agli rm.
Vini quindi costruiti, però magistralmente, mai improbabili, vicini alla perfezione.
Grazie per la divertente compagnia, a chi ha portato altro bere che non basta mai, grazie a Guido che si è fatto il mazzo
Grazie anche a il Vinaio, che ci ha omaggiato di una gran boccia
foto credits by Orso85 feat. bobbisolo