...Milano beVe e dintorni...

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L_Andrea
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda L_Andrea » 13 gen 2024 12:05

l'oste ha scritto:
vinogodi ha scritto:
l'oste ha scritto:
Trabateo ha scritto:
Lopez Heredia - Vina Bosconia - 1995
A dispetto del colore da vino evoluto, spiazza per completezza, complessità e integrità.
Naso eclettico: carnoso, funghi, caramella mou, zucchero filato, cuoio, tabacco, cioccolato fondente, poi anche liquerizia e caffè...al contempo sbalordisce per intensità e finezza.
Bocca succosa, ancora e giustamente tannico, acidità a secchiate, persistente oltre ogni ragionevole dubbio...irrealmente giovane!
Senza se e senza ma, vino della serata...e non solo di questa! :shock: :shock: :shock:

Concordo con convinzione, bevute davvero tante annate compresa la '95 e Viña Bosconia insieme ad un altro manipolo di bottiglie spagnole incantevoli è tra i più grandi vini al mondo rispetto al costo.
Rioja, Ribera, Priorat esclusi i tre quattro nomi più costosi (Vega Sicilia, Pingus, Ermita...) sono "zone" meno "bevute" e dispendiose di quanto meriterebbero, meglio così, non sia mai parta un 100/100 e una nuova bolla...
...concordo senza meno... 8)

La sottovalutazione del tempranillo è incredibile e forse un po' provinciale. A volte capita di "scoprire" qualche buona riuscita di vitigni minori italici o franzosi e si grida al miracolo.
Mentre vedo troppo poca inclinazione in generale per un'uva autoctona presente in Spagna da secoli con decine di grandi e medi produttori costanti nei decenni, vini equilibrati per Dna in tannini e acidità, con potenziale di invecchiamento altissimo come un nebbiolo, abbinabili come un sangiovese, eleganti come un Pinot Noir e speziati come un Aglianico.
Boh, stasera ho da cucinare due tiras intere di costine di maialini (cochinillo) e altre cosine buone da mangiare, compreso un pecorino manchego invecchiato 36 mesi. Ho già tirato fuori qualche bottiglia papabile tra cui una reserva 2005 di Rioja...

A parte i "soliti noti" Lopez de heredia, La Rioja Alta, Haro SA chi sono gli altri interpreti da segnalare?
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l'oste
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda l'oste » 13 gen 2024 14:02

L_Andrea ha scritto:
l'oste ha scritto:
vinogodi ha scritto:
l'oste ha scritto:
Trabateo ha scritto:
Lopez Heredia - Vina Bosconia - 1995
A dispetto del colore da vino evoluto, spiazza per completezza, complessità e integrità.
Naso eclettico: carnoso, funghi, caramella mou, zucchero filato, cuoio, tabacco, cioccolato fondente, poi anche liquerizia e caffè...al contempo sbalordisce per intensità e finezza.
Bocca succosa, ancora e giustamente tannico, acidità a secchiate, persistente oltre ogni ragionevole dubbio...irrealmente giovane!
Senza se e senza ma, vino della serata...e non solo di questa! :shock: :shock: :shock:

Concordo con convinzione, bevute davvero tante annate compresa la '95 e Viña Bosconia insieme ad un altro manipolo di bottiglie spagnole incantevoli è tra i più grandi vini al mondo rispetto al costo.
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...concordo senza meno... 8)

La sottovalutazione del tempranillo è incredibile e forse un po' provinciale. A volte capita di "scoprire" qualche buona riuscita di vitigni minori italici o franzosi e si grida al miracolo.
Mentre vedo troppo poca inclinazione in generale per un'uva autoctona presente in Spagna da secoli con decine di grandi e medi produttori costanti nei decenni, vini equilibrati per Dna in tannini e acidità, con potenziale di invecchiamento altissimo come un nebbiolo, abbinabili come un sangiovese, eleganti come un Pinot Noir e speziati come un Aglianico.
Boh, stasera ho da cucinare due tiras intere di costine di maialini (cochinillo) e altre cosine buone da mangiare, compreso un pecorino manchego invecchiato 36 mesi. Ho già tirato fuori qualche bottiglia papabile tra cui una reserva 2005 di Rioja...

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Muga, Artadi, Remelluri, Marques de Murrieta (YGay), Artuke Pies Negro, Viña Pomal (Bodegas Bilbainas), Viña Real...
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda L_Andrea » 13 gen 2024 17:58

l'oste ha scritto:Muga, Artadi, Remelluri, Marques de Murrieta (YGay), Artuke Pies Negro, Viña Pomal (Bodegas Bilbainas), Viña Real...

Prendo nota, Grazie!
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda L_Andrea » 13 gen 2024 17:58

l'oste ha scritto:
L_Andrea ha scritto:
l'oste ha scritto:
vinogodi ha scritto:
l'oste ha scritto:Concordo con convinzione, bevute davvero tante annate compresa la '95 e Viña Bosconia insieme ad un altro manipolo di bottiglie spagnole incantevoli è tra i più grandi vini al mondo rispetto al costo.
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Prendo nota. Grazie!
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda andrea » 13 gen 2024 22:12

l'oste ha scritto:
L_Andrea ha scritto:
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Boh, stasera ho da cucinare due tiras intere di costine di maialini (cochinillo) e altre cosine buone da mangiare, compreso un pecorino manchego invecchiato 36 mesi. Ho già tirato fuori qualche bottiglia papabile tra cui una reserva 2005 di Rioja...

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CVNE, Lopez de Haro, Amaren.
Se poi vuoi provare vini di antica tradizione, vecchie annate di Paternina e di Faustino.
Ti amo Licia!!!
mangè mangè nu sèi chi ve mangià

Spedisco entro 5 giorni lavorativi, sempre che riesca a trovare i vini nel casino della mia cantina
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda zampaflex » 24 gen 2024 23:18

Nel gruppo siamo tanti, la sete è proporzionale, per cui basta buttare lì un invito che si organizza con tema libero più ossidativi.

Sourdet-Diot - Brut Cuvée Prestige "lotto 18"
Bottiglia presa in un GdA aziendale, nientemeno, e dimenticata. Nessuna aspettativa. E invece è stato vino classico e dignitosissimo, al punto che è finita per essere la bolla migliore delle tre, per me. Iodato, marino, il giusto agrume sullo sfondo. Bolla un poco ruvida ma andamento consolante, corretto, saporito. Giusto un poco debole da centro bocca in poi.
:D :D :D :)

Mouzon-Leroux - Brut nature GC L'Atavique - sb 10/22
Ferruginoso e acciugoso, continua sulla frigidità anche in bocca dove è vivace ma acidino, e tende rapidamente a smontarsi e perdere smalto e coerenza stilistica.
:D :D :D :) -

Maillart - Extra brut BdN Montchenot 2018
Vinoso, quasi con una lievissima volatile, retro di mandarino e rose; ha tonicità e pienezza, si arrotonda stando nel bicchiere, ha buona spinta iniziale ma poi prende tratti liquorosi. Sbanda un po' di qui e di là, con poca linearità.
:D :D :D :) -

Voillot - Volnay 1er Les Champans 2013
Lieve cartonato, qualche eccentricità, poca espressione. Anche in bocca ha più virilità che ampiezza, tannino fine ma abbondante, struttura e rigidità, discreta persistenza e poca aromaticità. Non la mia Borgogna, al tavolo non è dispiaciuto.
:D :D :D :) +

Rotschild-Vega Sicilia - Macàn clàsico 2018
Tempranillo dalla tempra internazionale, ma non ancora temprato dalla battaglia col tempo, che invece affronta con foga giovanile, quella che si porta addietro acne e afrori...perfetto esempio di prodotto spagnolo modernista: yogurt al mirtillo, legno, alcool, corsa bloccata in partenza. Ha bisogno di parecchio tempo, forse anche vent'anni, per potere spiegare le ali e la sua teoria. Adesso non è semplicemente il momento di berlo.
:D :D :D

Pinard - Sancerre Le Chateau 2014
Prima vendemmia del produttore in questo terroir che a me pare di ricordare caldino, e secondo la mia personalissima analisi questo timore gli ha fatto raccogliere le uve un po' indietro: siamo arrivati alla Loira a forza di piantare freccette dovunque sul mappamondo, cattivo segno. Ha timo, erbe, pietra, un fumé che diventa linfatico; salino, asciuttissimo, freschezza adeguata ma non subito emergente. Per il mio palato, da rivedere in altre annate.
:D :D :D :)

Hidalgo - Jerez Amontillado Fino El Tresillo "lotto 22"
Solera quindicennale, è uno Sherry molto secco, dai toni di frutta a guscio, alcool buongusto, di buona lunghezza ma di spalle strettine: complesso il giusto ma un po' esile.
:D :D :D :) +++

Columbu - Malvasia di Bosa riserva 2016
Naso di coccoina, bocca abbastanza secca ma via via ingentilita da una discreta presenza di glicerine e zucchero residuo che bilanciano il lavoro dei lieviti e ammorbidiscono il tragitto sul palato, rendendolo ben gradevole. Bella lunghezza. I like it this way.
:D :D :D :D

Plageoles - Gaillac vin de voile 2008
Altro vino quindicennale, ma di lavorazione diversa, da uve Mauzac Blanc che devono essere parenti di Carneade. Naso di pasta di mandorle, bocca molto secca, alcool buongusto anche qui, però un po' snudato e infine lievemente bruciante rispetto al tocco più elegante dello Sherry. Abbastanza buono ma terzo posto.
:D :D :D :) ++
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Trabateo
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda Trabateo » 09 feb 2024 17:41

55 ben spesi!

Ieri sera ho voluto festeggiare con qualche compare di bicchierate milanesi.
Spazio ristretto, buone e abbondanti le libagioni preparate dalla mia signora, a cui il termine "poco" risulta totalmente sconosciuto, e ottimi i vini...soprattutto la boccia regalatami dai compagni di merende: sono completamente pazzi!
Note stringate perché ho voluto godermi la serata più che soffermarmi sui vini, quindi chiedo ai soci di integrarle abbondantemente...sempre perché il termine "poco" è stato bandito dalla tavola :mrgreen:

Ebbimo bevuto

Bollicine
Tristan Hyest - Les 5 Vignes - 2012
Bdb non dosato con sb 04/22
Tristano non delude anche se questo champagne risulta ancora scomposto e necessita certamente di qualche anno in bottiglia.
La mano e il marchio di fabbrica di Hyest iniziano a essere comunque inequivocabili e riconoscibili: beccato in due amen.

Jacquesson - 744
EB su base 2016 e con sb 08/21
Dato che ultimamente, nella chat del gruppo, sulle sue cuvée non si leggono giudizi lusinghieri e visto che, circa un anno e mezzo fa, la 744 mi aveva lasciato quantomeno perplesso, ho voluto metterla alla prova.
Beh, che dire, il giudizio del tavolo è stato unanime e sorprendente in positivo: bellissima, succulenta e completa bollicina.

Bianchi...un po' più colorati
Marcel Deiss - Altenberg de Bergheim Grand Cru - 2011
Il colore oro carico e quell'iniziale nota dolce da Riesling della Mosella ha lasciato un po' interdetti tutti e vedere le loro facce con il punto interrogativo stampato sulla fronte mi ha divertito non poco. :mrgreen:
Gran cuvée di Deiss, ancora giovanissima, che scaldandosi nel bicchiere ha chiamato a gran voce la terra natia: vino piaciutissimo a tutti! Una vera goduria in abbinata ai formaggi (strepitosi) portati in dote dal buon Luca.

Nicolas Joly - Clos de la Coulée de Serrant - 2002
Qui con il colore siamo ampiamente all'interno dei margini di un Orange Wine e invece si tratta di uno dei migliori Chenin della Loira (se non del mondo)...per me ovviamente. Naso sapidissimo di colatura di alici e minerale pirico, intensissimo e profondo. Mi perde un po' di grip in bocca anche se scaldandosi si distende un po' di più con discreta acidità e agrume candito. Non all'altezza della stessa annata bevuta a luglio 2022 in quel di una strepitosa verticale a casa di Franco, però grandissima bevuta che ha piacevolmente spiazzato i commensali.

Rossi...rossi
Castello di Monsanto - Il Poggio - 1997
Bottiglia che stava un po' oltre la collina, senza difetti ma anche senza sussulti. Sicuramente buono ma ci è sembrato piuttosto semplice e senza quella complessità che ci aspettavamo (alla cieca pensavano nebbiolo).
Avendo letto un gran bene della bottiglia gemella (finita a un mio omonimo), ci contavo non poco: peccato.
Per fortuna che, nello stesso lotto di Monsanto, di Wineduck, ne ho presa un'altra di annata diversa...mi rifarò, anzi, ci rifaremo al più presto. :mrgreen:

Bartolo Mascarello - Barolo - 2009
Bottiglia comprata direttamente in cantina dalle mani di Teresa, quando ancora si riusciva a entrarci senza troppi patemi e non esistevano le liste di attesa.
Ricordo dei bei giorni nelle Langhe con la mia compagna...ma quando mai non sono dei bei giorni quando si va da quelle parti?
Il vino parte un po' in sordina nonostante l'avessi fatto respirare un po' nel pomeriggio (idem con più tempo per il Monsanto), poi cresce esponenzialmente raccontando tutto quello che aveva e ha da dire: passa dalla liquerizia alla gelatina di fragola, balsamico langarolo, intenso, profondo, spezie pungenti e tanto altro. In bocca è suntuoso, succoso, ampio, completo, addirittura ancora con un tannino che graffia il giusto e bellissima pure l'acidità.
Alessandro lo riconosce quasi al volo beccando pure l'annata: Bartolo Mascarello è roba sua. :wink:
Temevo la prova conservazione della cantina di mio suocero, dato che erano più di 10 anni che dormiva lì...beh, prova ampiamente superata.
Bevuta goduriosa, strepitosa, imperiale...le faccine mettetecele voi

E con le chiacchere, il dolce
Chateau d'Yquem - 1985
Bottiglia arrivata direttamente dalla cantina di Matteo e portatami in dono dai 4 soci per il mio compleanno: lo ribadisco: sono completamente pazzi!
Naso un po' alcolico e speziato (zenzero e zafferano), bocca in cui la scorza d'arancia la fa da padrone: è di una godibilità e beva incredibile...anche qui metteteci faccine a profusione

Ora passo la parola a chi c'era e, per chi non c'era, ci si vede alla prossima occasione.
Ah, quasi dimenticavo: ha vinto lo sport! :lol:
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
Jurko
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda Jurko » 09 feb 2024 22:31

E meno male che erano note stringate!!!
Come segno di riconoscenza per averci voluto sopportare e supportare con laute libagioni (complimenti alla signora!) persino nella serata del tuo genetliaco, aggiungo due parole su Yquem promettendo di non divulgare il relativo filmato. Naso di grande eleganza e complessità in cui non manca nulla del repertorio dei vini botritizzati con una nota balsamica che mi è piaciuta moltissimo. Per fare le pulci, in bocca forse difetta un pochino in profondità, ma è comunque grandissimo e con lustri ancora davanti.
Giusto perché io e Ale avevamo bevuto la Coulee de Serrant annata 2011 la scorsa settimana, non abbiamo potuto non notare un naso diversissimo, ma in entrambi i casi in continua evoluzione con mille sfaccettature.
Cento di questi giorni e di queste bevute!!!
ale1984
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda ale1984 » 10 feb 2024 10:21

Ivan, ma cosa vuoi aggiungere? Hai già ampiamente documentato la serata.

Jacquesson molto bene, dopo aver bevuto qualche bottiglia non all'altezza del blasone, tra cui diverse 746, che pur essendo base 18 sembrano al momento un po' deludenti.
Tristan terribile, soldi buttati, fatevi un favore e non compratelo che non ne vale la pena... :roll: :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

Deiss fenomale, di una giovinezza sfrontata, cedrata tassoni e tutti gli agrumi canditi, mazzo di erbe aromatice, freschezza tagliente e allungo infinito in bocca. Speriamo che non legga Franco, anzi, te lo dico io: ERODE!!!

Joly, come diceva Luca, abbiamo avuto la fortuna di berlo anche settimana scorsa. Due vini totalmente diversi, ma entrambi intriganti. Qui si va più sui terziari, con la caramella mou, un po' di liquirizia, la spezia dolce, ma poi anche note più fresche di ginger e agrumi, il tutto avvolto da una nota acciugosa. In bocca il vino è ancora pimpante, sorretto da una sapidità quasi "salata". Contento che un amico comune ci abbia ceduto un'altra bottiglia a prezzo di favore ;)

Monsanto per me era un po' oltre, con quelle note brodose e di sedano un po' uniformanti dei rossi presi per i capelli.

Capitolo Mascarello, gran bel vino, come quasi :lol: sempre. Perte un po' sporchino, ma col tempo nel bicchiere tira fuori tutto il corredo langarolo, dalla viola appassita, alla composta di frutta e alla balsamicità tipica. In più c'è quel - come dicono quelli bravi - je ne sais quoi che me lo ha fatto riconoscere, mettici un filo di calore e di età e 2009 viene come conseguenza. Rimettiamo comunque le cose nella giusta prospettiva: pure un orologio rotto segna due volte al giorno l'ora corretta :wink:

Yquem 85, mia prima volta con yquem "così" anziani. E vabbè, avete già detto tutto voi. Probabilmente con un pezzettino dell'erborinato sarebbe stato da fine del mondo.

Grazie a te e a signora della bella serata!
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda zampaflex » 03 mar 2024 15:44

Resoconto ritardato di una serata dedicata ai produttori di champagne emergenti e non spudoratamente speculati (salvo forse un nome)

Petit Clergeot - Brut nature bdn Chevry 2018
Lievitoso, banana, agrume, frizza di energia, accenni vegetali; acido, si allarga, è cremoso, ha buona lunghezza, pulizia, chiude con un bel sale.
:D :D :D :) ++

Oudiette - Extra brut bdb Uniterre II (base 2018)
Ricco, maturo, cedro e finocchietto/elicriso; però poi ruvidino, cala al centro dove è acquoso, deboluccio senza forza né sapore; qualche terziario riscaldandosi.
:D :D :D

Val'Frison - Brut nature bdb Lalore r19 sb. 04/22
Strano tra coriandolo/muffa bianca e fruttino leggero; in bocca è dolcino, quasi polveroso, un po' pastoso ma anche lattico.
Meno peggio della descrizione ma non eclatante.
:D :D :D :) -

Vauversin - Extra brut gc bdb Original 2019
Da Oger e si sente. Marino, acciuga, iodio, menta, potente; più dolce con uvaspina, ha corpo, cenni di biscotto savoiardo, anice e mela grattuggiata, sale e buona resistenza.
:D :D :D :) +

Regnault - Brut nature gc bdb Chromatique 2018
Rigoroso, quasi secco, poi si fa più dolce; legno e mela, persistenza media, buon corpo, facile con sensazione di dosaggio gentile, ricco, appaiono infine sapidità e arancia bionda. Attenzione, una bt aveva della volatile lieve.
:D :D :D :)

Girard-Bonnet - Extra brut gc bdb à mi-chemin (annate 18/19) sb. 12/21
Naso silenzioso; bocca con grande spinta, ha volume, portata dalle durezze: allunga, ha classe e molto futuro.
:D :D :D :D -

Pinot-Chevauchet - Extra brut bdn vv 2014
Chiusino; però poi sapido, tosto, completo, un più fluido e fine di Girard ma cmq solido.
:D :D :D :) ++

Gauditiabois - Brut nature Exploration 03 2018
Allievo di Selosse (tra i tanti) e perciò nome più ricercato dal mercato, ma in parte il fenomeno è dovuto alla perfezione maniacale in cantina che gli fa tirare solo imbottigliamenti miserrimi in quantità rispetto al potenziale della cantina.
Naso che apre con banana, rosa, un po' di alcool: bizzarro; è acido, abbastanza potente, un filo disequilibrato, in questa fase poco saporito, poi cresce in amalgama ed equilibrio con l'ossigeno. Mmmmm...
:D :D :D :) ++

Domaine de Bichery - Brut nature rosé Les Fontaines 2018
Da solo PN. Mandarino e ginger, bello; aggressivo, coerente, poi appaiono plastica e la bocca si scioglie un po', con bollona grossolana. Un po' cortino, nel complesso.
:D :D :D :) ++

Georges Remy - Brut nature gc bdn 2018
Qui abdico, ultimo della serata avevo il palato in tilt e non sono riuscito a valutarlo.
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Trabateo
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda Trabateo » 02 apr 2024 16:07

Barolo vs Taurasi, anzi, Perillo e Mastroberardino vs Barolo
Sottotitolo: la (presunta) disfatta delle Langhe

Con colpevole ritardo eccovi il resoconto della bicchierata di giovedì 28 marzo, serata per palati e fegati forti, niente mezze cartucce e nemmeno colpi a salve, qui i pallettoni volavano ad altezza uomo e alla fine caddero in 14 + 2 già nati male.
Solito contorno di cibarie più che pregevoli con una testa che salta in anticipo ma che ci fa comunque recapitare un brasato alla Sinner: game (torta salata), set (vitello tonnato) e match (brasato of course!).
E solita compagnia caciarona, 11 come i 10 apostoli + 1 ( :!: :?: ) o anche 11 come l'esercito delle 12 scimmie -1 (thanks Danilo :mrgreen: ), il tutto per la felicità dei vicini di Nicolò (quello sano): per loro mai una gioia ma solo tanto casino fin dopo l'orario di liceità.

Si bevve...

Bollicine per gradire
Perseval Farge - Cuvée 196 - 2004
Brut (5,5 g/l) - sb 02/21 - 53 CH + 40 PN + 7 PM
Altra bollicina che volevo testare dopo aver letto giudizi non troppo lusinghieri...anche e sopratutto da parte di Ziliovino, persona che gode di massima stima, con grande capacità di discernimento e di rispecchiata onestà vinintellettuale.
Ebbene, il Perseval mi butta lì una bollicina di ottima fattura e non ancora all'apice della propria maturazione.
Al naso gioca molto sulla caramella all'orzo e propoli con l'aggiunta di frutta secca.
Al palato dà il meglio di sé, pieno, potente ma con classe, sulla via della cremosità, lungo, persistente, salivante...nella scala di Risiko memoria, non vale (ancora?) una bandierina da 10 ma il carro armato grosso, quello da 5, se lo merita tutto.
E dopo la Cuvée 744 di Jacquesson, mi porto a casa un'altra conferma :mrgreen:

Jacquesson - Cuvée 745
EB - sb 05/22
Profumi intriganti di ruggine ed erbe officinali.
Parte giocando un po' a nascondino, caramelloso con lieve acidità, e sembra dover pigliare schiaffi da Farge, poi però si distende bene e si allunga buttando fuori un bel mix di frutti.
Alla fine regge il confronto anche se termina indietro di 2/3 incollature, probabilmente paga il degorgement più recente, va sicuramente rivisto: per il momento rimandato alla prossima sessione.

Prima batteria
M.Perillo - Taurasi - 2012 vs Aurelio Settimo - Barolo Rocche dell'Annunziata - 2016
Il buon Andi, naso di fata, sgama in due secondi mr. Perillo: yogurt al mirtillo...anche e soprattutto perché deve ancora farsi perdonare dell'incauta visita in cantina del gemello fake Gerardo :lol:
A ogni buon modo, un Taurasi quasi Syreggiante, con intensi profumi di frutto rosso polposo, oliva, spezie e pepe.
In bocca entra con il frutto scuro da cui emerge poi l'inconfondibile nota di yogurt al mirtillo; nonostante sia solo (!) un 2012, l'acidità è ben integrata.
Dall'altra parte il vino di Aurelio Settimo ha le stigmate delle langhe: polveroso ma fine, note di china prima e poi il fruttino rosso un po' passito. Frutta succosa in bocca e tannino ben presente ma non aggressivo.
Insomma, il Barolo riceve subito due cazzotti, capisce che aria tira, tiene il ring discretamente e l'avversario a debita distanza ma alla fine cede ai punti: Taurasi vs Barolo 1-0

Seconda batteria
M.Perillo - Taurasi Riserva - 2008 vs Luigi Scavino - Barolo Azelia - 2013
La bottiglia di Taurasi meno performante, tiene comunque il bastone in mano e comanda le danze portando a casa sicuramente un pareggio o forse la spunta per un'anticchia, chissà.
Naso più scuro del 2012, cenere, funghi e sottobosco. Sorso dicotomico, un po' semplice, c'è l'onnipresente yogurt al mirtillo e un leggero tannino: non entusiasma ma nemmeno è da buttare.
Dell'Azelia non è che abbia capito tanto (forse ero già abbondantemente brillo o forse no), ingresso annacquato al naso dove ho percepito più la nota alcolica che altro. In bocca anch'esso è dicotomico con un ingresso piacevole tra frutto e acidità, poi esce un tannino bello aggressivo e chiude con il frutto scuro.
Per onestà intellettuale, il punteggio rimane sull'1-0 per il Taurasi.

Terza batteria
Mastroberardino - Taurasi Radici Riserva - 2007 vs Giacomo Conterno - Barolo Cascina Francia - 2006
Conterno vittima illustre di questa batteria: doveva volare alto, è finito come Icaro...bruciato, spennato e poi annegato!
Grande invece Mastroberardino con un naso che sembrava un effluvio di spezie a profusione, fine e polveroso...ma non è un barolo langarolo?! :shock:
Bocca che si riempie di frutto per poi svoltare sulla radice di liquerizia e con acidità a non finire.
Come detto, il Cascina Francia paga un naso declinato al fondo di caffè, biscottato e mallo di noce.
In bocca note di tamarindo e liquerizia, per fortuna con ancora una buona acidità.
Bottiglia sfigata per il Barolo che si brucia il jolly del pareggio: Taurasi vs Barolo 2-0

Quarta batteria
M.Perillo - Taurasi Riserva - 2006 vs Elio Grasso - Barolo Vigna Casa Matè - 2001
Qui Perillo sfida a singolar tenzone Elio Grasso e vince in punta di fioretto con vantaggio di qualche stoccata.
Profumi intensi e profondi di sottobosco, funghi, note di frutta scura (mora) e molto balsamico.
In bocca è ampio, di poderosa potenza e con acidità, ben integrata, da omaggiare a chi ne è ha carenza e fabbisogno.
Il Vigna Casa Matè ha profumi eleganti di spezie fini e anche lui è molto balsamico.
Sorso succoso, di note scure (frutto nero, tamarindo e liquerizia), con vellutato tannino che danza elegantemente con l'acidità.
Bello, buono e bravo il Barolo, ma il Taurasi gioca un altro campionato: 3-0

Quinta batteria
Mastroberardino - Taurasi Montemarano Riserva - 1968 vs Borgogno - Barolo Riserva - 1958
Borgogno paga dazio per via di un'evoluzione particolare dove al color ginger scarico e a profumi di carota, ostrica, tartufo e spremuta di geranio, fa da contraltare con un sorso di lunghissima acidità e nota metallica finale.
Barolo lontano ricordo di quei 61, 64 e 68 bevuti negli ultimi due anni, fa il suo, ma il Taurasi è di altra stoffa.
Montemarano Riserva vino irreale: game, set e match
4-0 e via andare

Never ending story
Giovanni Scanavino - Barolo Riserva - 1969
Barolo che esce a sorpresa dal cilindro di Pedro.
Vino che mantiene la sua integrità, funghi e sottobosco al naso, bellissima acidità e liquerizia in bocca.
Gioca da solo, ma il punto della bandiera lo merita per caparbietà e coerenza: Taurasi vs Barolo 4-1
Come bicchiere della staffa ci stava a pennello...e invece...

Con la Pastiera di John (buonissima!!!)
Villa Diamante - Fiano di Avellino - Cuvée Enrico - 2000
Dio benedica gli ossidati...ma li tenga lontani da me!

Non invitati alla festa
Borgogno - Barolo Riserva - 1964 + Pietracupa - Taurasi - 2010
Non giudicabili

Nonostante le reprimende dei livorosi (o liquorosi?!) assenti nonché dispensatori di consigli organizzativi non richiesti :mrgreen: ...la morale è presto detta: i top Taurasi giocano a futbol bailado con i così detti Baroli medi, da rivedere il confronto con qualche produttore che naviga tra i gotha delle Langhe...astenersi Cascine Francia et simili non performanti :lol:

E poi? E poi entrata la band, scesero le tenebre...adios!

PS: ha vinto lo sport! (cit. Nicolò il crucco)
Ultima modifica di Trabateo il 02 apr 2024 22:06, modificato 1 volta in totale.
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda alì65 » 02 apr 2024 20:39

curiosità
Borgogno erano originali con la scritta azzurra o erano rigenerati con la scritta nera?
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda andrea » 02 apr 2024 23:39

alì65 ha scritto:curiosità
Borgogno erano originali con la scritta azzurra o erano rigenerati con la scritta nera?

Erano originali, scritta Barolo nera, scritta Antichi Vigneti Propri rossa con le iniziali azzurre.
Ti amo Licia!!!
mangè mangè nu sèi chi ve mangià

Spedisco entro 5 giorni lavorativi, sempre che riesca a trovare i vini nel casino della mia cantina
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda vinogodi » 03 apr 2024 07:36

...pur amando il Taurasi da epoca non sospetta , ho letto con interesse , però... 8)
Ente Nazionale Tutela dei Bevitori Capiscitori (EnTuBeCa) - Ministero della Cultura Enologica Popolare (MinCulEnPop)
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda arnaldo » 03 apr 2024 09:44

Trabateo ha scritto:[
Non invitati alla festa
Borgogno - Barolo Riserva - 1964[/b]


Defunto ???
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda Nexus1990 » 03 apr 2024 11:13

vinogodi ha scritto:...pur amando il Taurasi da epoca non sospetta , ho letto con interesse , però... 8)

Però se invece di quei barolacci mettevano dei baroli da 200€ a bottiglia (non cascina Francia evidentemente) magari pareggiavano :lol:
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda vinogodi » 03 apr 2024 11:30

Nexus1990 ha scritto:
vinogodi ha scritto:...pur amando il Taurasi da epoca non sospetta , ho letto con interesse , però... 8)

Però se invece di quei barolacci mettevano dei baroli da 200€ a bottiglia (non cascina Francia evidentemente) magari pareggiavano :lol:
...io sono per il divertirsi , e così è stato fatto ... immagino : così come immagino , già come premessa, non ci fossero giudizi assoluti né generalizzazioni da dover inalberare come vessillo , altrimenti qualche dubbietto metodologico , qualitativo e statistico sarebbe spontaneo ... ma , premetto, ingiustamente dato lo spirito giocoso in cui si è svolto ... 8)
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda eno » 03 apr 2024 11:37

[quote="Trabateo"]Barolo vs Taurasi, anzi, Perillo e Mastroberardino vs Barolo
Sottotitolo: la (presunta) disfatta delle Langhe

Con colpevole ritardo eccovi il resoconto della bicchierata di giovedì 28 marzo, serata per palati e fegati forti, niente mezze cartucce e nemmeno colpi a salve, qui i pallettoni volavano ad altezza uomo e alla fine caddero in 14 + 2 già nati male.
Solito contorno di cibarie più che pregevoli con una testa che salta in anticipo ma che ci fa comunque recapitare un brasato alla Sinner: game (torta salata), set (vitello tonnato) e match (brasato of course!).
E solita compagnia caciarona, 11 come i 10 apostoli + 1 ( :!: :?: ) o anche 11 come l'esercito delle 12 scimmie -1 (thanks Danilo :mrgreen: ), il tutto per la felicità dei vicini di Nicolò (quello sano): per loro mai una gioia ma solo tanto casino fin dopo l'orario di liceità.

Si bevve...

Bollicine per gradire
Perseval Farge - Cuvée 196 - 2004
Brut (5,5 g/l) - sb 02/21 - 53 CH + 40 PN + 7 PM
Altra bollicina che volevo testare dopo aver letto giudizi non troppo lusinghieri...anche e sopratutto da parte di Ziliovino, persona che gode di massima stima, con grande capacità di discernimento e di rispecchiata onestà vinintellettuale.
Ebbene, il Perseval mi butta lì una bollicina di ottima fattura e non ancora all'apice della propria maturazione.
Al naso gioca molto sulla caramella all'orzo e propoli con l'aggiunta di frutta secca.
Al palato dà il meglio di sé, pieno, potente ma con classe, sulla via della cremosità, lungo, persistente, salivante...nella scala di Risiko memoria, non vale (ancora?) una bandierina da 10 ma il carro armato grosso, quello da 5, se lo merita tutto.
E dopo la Cuvée 744 di Jacquesson, mi porto a casa un'altra conferma :mrgreen:

Jacquesson - Cuvée 745
EB - sb 05/22
Profumi intriganti di ruggine ed erbe officinali.
Parte giocando un po' a nascondino, caramelloso con lieve acidità, e sembra dover pigliare schiaffi da Farge, poi però si distende bene e si allunga buttando fuori un bel mix di frutti.
Alla fine regge il confronto anche se termina indietro di 2/3 incollature, probabilmente paga il degorgement più recente, va sicuramente rivisto: per il momento rimandato alla prossima sessione.

Prima batteria
M.Perillo - Taurasi - 2012 vs Aurelio Settimo - Barolo Rocche dell'Annunziata - 2016
Il buon Andi, naso di fata, sgama in due secondi mr. Perillo: yogurt al mirtillo...anche e soprattutto perché deve ancora farsi perdonare dell'incauta visita in cantina del gemello fake Gerardo :lol:
A ogni buon modo, un Taurasi quasi Syreggiante, con intensi profumi di frutto rosso polposo, oliva, spezie e pepe.
In bocca entra con il frutto scuro da cui emerge poi l'inconfondibile nota di yogurt al mirtillo; nonostante sia solo (!) un 2012, l'acidità è ben integrata.
Dall'altra parte il vino di Aurelio Settimo ha le stigmate delle langhe: polveroso ma fine, note di china prima e poi il fruttino rosso un po' passito. Frutta succosa in bocca e tannino ben presente ma non aggressivo.
Insomma, il Barolo riceve subito due cazzotti, capisce che aria tira, tiene il ring discretamente e l'avversario a debita distanza ma alla fine cede ai punti: Taurasi vs Barolo 1-0

Seconda batteria
M.Perillo - Taurasi Riserva - 2008 vs Luigi Scavino - Barolo Azelia - 2013
La bottiglia di Taurasi meno performante, tiene comunque il bastone in mano e comanda le danze portando a casa sicuramente un pareggio o forse la spunta per un'anticchia, chissà.
Naso più scuro del 2012, cenere, funghi e sottobosco. Sorso dicotomico, un po' semplice, c'è l'onnipresente yogurt al mirtillo e un leggero tannino: non entusiasma ma nemmeno è da buttare.
Dell'Azelia non è che abbia capito tanto (forse ero già abbondantemente brillo o forse no), ingresso annacquato al naso dove ho percepito più la nota alcolica che altro. In bocca anch'esso è dicotomico con un ingresso piacevole tra frutto e acidità, poi esce un tannino bello aggressivo e chiude con il frutto scuro.
Per onestà intellettuale, il punteggio rimane sull'1-0 per il Taurasi.

Terza batteria
Mastroberardino - Taurasi Radici Riserva - 2007 vs Giacomo Conterno - Barolo Cascina Francia - 2006
Conterno vittima illustre di questa batteria: doveva volare alto, è finito come Icaro...bruciato, spennato e poi annegato!
Grande invece Mastroberardino con un naso che sembrava un effluvio di spezie a profusione, fine e polveroso...ma non è un barolo langarolo?! :shock:
Bocca che si riempie di frutto per poi svoltare sulla radice di liquerizia e con acidità a non finire.
Come detto, il Cascina Francia paga un naso declinato al fondo di caffè, biscottato e mallo di noce.
In bocca note di tamarindo e liquerizia, per fortuna con ancora una buona acidità.
Bottiglia sfigata per il Barolo che si brucia il jolly del pareggio: Taurasi vs Barolo 2-0

Quarta batteria
M.Perillo - Taurasi Riserva - 2006 vs Elio Grasso - Barolo Vigna Casa Matè - 2001
Qui Perillo sfida a singolar tenzone Elio Grasso e vince in punta di fioretto con vantaggio di qualche stoccata.
Profumi intensi e profondi di sottobosco, funghi, note di frutta scura (mora) e molto balsamico.
In bocca è ampio, di poderosa potenza e con acidità, ben integrata, da omaggiare a chi ne è ha carenza e fabbisogno.
Il Vigna Casa Matè ha profumi eleganti di spezie fini e anche lui è molto balsamico.
Sorso succoso, di note scure (frutto nero, tamarindo e liquerizia), con vellutato tannino che danza elegantemente con l'acidità.
Bello, buono e bravo il Barolo, ma il Taurasi gioca un altro campionato: 3-0

Quinta batteria
Mastroberardino - Taurasi Montemarano Riserva - 1968 vs Borgogno - Barolo Riserva - 1958
Borgogno paga dazio per via di un'evoluzione particolare dove al color ginger scarico e a profumi di carota, ostrica, tartufo e spremuta di geranio, fa da contraltare con un sorso di lunghissima acidità e nota metallica finale.
Barolo lontano ricordo di quei 61, 64 e 68 bevuti negli ultimi due anni, fa il suo, ma il Taurasi è di altra stoffa.
Montemarano Riserva vino irreale: game, set e match
4-0 e via andare

Never ending story
Giovanni Scanavino - Barolo Riserva - 1969
Barolo che esce a sorpresa dal cilindro di Pedro.
Vino che mantiene la sua integrità, funghi e sottobosco al naso, bellissima acidità e liquerizia in bocca.
Gioca da solo, ma il punto della bandiera lo merita per caparbietà e coerenza: Taurasi vs Barolo 4-1
Come bicchiere della staffa ci stava a pennello...e invece...

Con la Pastiera di John (buonissima!!!)
Villa Diamante - Fiano di Avellino - Cuvée Enrico - 2000
Dio benedica gli ossidati...ma li tenga lontani da me!

Non invitati alla festa
Borgogno - Barolo Riserva - 1964 + Pietracupa - Taurasi - 2010
Non giudicabili

Nonostante le reprimende dei livorosi (o liquorosi?!) assenti nonché dispensatori di consigli organizzativi non richiesti :mrgreen: ...la morale è presto detta: i top Taurasi giocano a futbol bailado con i così detti Baroli medi, da rivedere il confronto con qualche produttore che naviga tra i gotha delle Langhe...astenersi Cascine Francia et simili non performanti :lol:

E poi? E poi entrata la band, scesero le tenebre...adios!

PS: ha vinto lo sport! (cit. Nicolò il crucco)[

/quote]
Una curiosita’… io ho un ricordo, sfuocato e lontano, di Scanavino come di un barolo di scarsa qualita’,ricordo che Veronelli, parlando di Scavino, si raccomandava di non confonderlo con Scanavino..
Trabateo
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda Trabateo » 03 apr 2024 11:41

arnaldo ha scritto:
Trabateo ha scritto:[
Non invitati alla festa
Borgogno - Barolo Riserva - 1964[/b]


Defunto ???


Così mi pare disse il conferitore e chi provò ad approcciarvisi :wink:
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda Trabateo » 03 apr 2024 11:44

eno ha scritto:
Trabateo ha scritto:.....
Never ending story
Giovanni Scanavino - Barolo Riserva - 1969
Barolo che esce a sorpresa dal cilindro di Pedro.
Vino che mantiene la sua integrità, funghi e sottobosco al naso, bellissima acidità e liquerizia in bocca.
Gioca da solo, ma il punto della bandiera lo merita per caparbietà e coerenza: Taurasi vs Barolo 4-1
Come bicchiere della staffa ci stava a pennello...e invece...
.....

Una curiosita’… io ho un ricordo, sfuocato e lontano, di Scanavino come di un barolo di scarsa qualita’,ricordo che Veronelli, parlando di Scavino, si raccomandava di non confonderlo con Scanavino..


E si vede che invecchiare gli ha fatto bene :mrgreen:
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda arnaldo » 03 apr 2024 12:03

Trabateo ha scritto:
arnaldo ha scritto:
Trabateo ha scritto:[
Non invitati alla festa
Borgogno - Barolo Riserva - 1964[/b]


Defunto ???


Così mi pare disse il conferitore e chi provò ad approcciarvisi :wink:


cattiva conservazione ????
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda andrea » 03 apr 2024 15:12

arnaldo ha scritto:
Trabateo ha scritto:
arnaldo ha scritto:
Trabateo ha scritto:[
Non invitati alla festa
Borgogno - Barolo Riserva - 1964[/b]


Defunto ???


Così mi pare disse il conferitore e chi provò ad approcciarvisi :wink:


cattiva conservazione ????

Cattiva tenuta, perché era stato conservato nello stesso posto del 1961 bevuto qualche mese fa con la stessa compagnia e che era da cappottarsi.
A 60 anni ogni bottiglia fa storia a sé.
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda arnaldo » 03 apr 2024 15:37

Ovvio !!!! :wink:
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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda Ziliovino » 03 apr 2024 21:32

Trabateo ha scritto:Barolo vs Taurasi, anzi, Perillo e Mastroberardino vs Barolo
Sottotitolo: la (presunta) disfatta delle Langhe

Con colpevole ritardo eccovi il resoconto della bicchierata di giovedì 28 marzo, serata per palati e fegati forti, niente mezze cartucce e nemmeno colpi a salve, qui i pallettoni volavano ad altezza uomo e alla fine caddero in 14 + 2 già nati male.
Solito contorno di cibarie più che pregevoli con una testa che salta in anticipo ma che ci fa comunque recapitare un brasato alla Sinner: game (torta salata), set (vitello tonnato) e match (brasato of course!).
E solita compagnia caciarona, 11 come i 10 apostoli + 1 ( :!: :?: ) o anche 11 come l'esercito delle 12 scimmie -1 (thanks Danilo :mrgreen: ), il tutto per la felicità dei vicini di Nicolò (quello sano): per loro mai una gioia ma solo tanto casino fin dopo l'orario di liceità.

Si bevve...

Bollicine per gradire
Perseval Farge - Cuvée 196 - 2004
Brut (5,5 g/l) - sb 02/21 - 53 CH + 40 PN + 7 PM
Altra bollicina che volevo testare dopo aver letto giudizi non troppo lusinghieri...anche e sopratutto da parte di Ziliovino, persona che gode di massima stima, con grande capacità di discernimento e di rispecchiata onestà vinintellettuale.
Ebbene, il Perseval mi butta lì una bollicina di ottima fattura e non ancora all'apice della propria maturazione.
Al naso gioca molto sulla caramella all'orzo e propoli con l'aggiunta di frutta secca.
Al palato dà il meglio di sé, pieno, potente ma con classe, sulla via della cremosità, lungo, persistente, salivante...nella scala di Risiko memoria, non vale (ancora?) una bandierina da 10 ma il carro armato grosso, quello da 5, se lo merita tutto.
E dopo la Cuvée 744 di Jacquesson, mi porto a casa un'altra conferma :mrgreen:

Jacquesson - Cuvée 745
EB - sb 05/22
Profumi intriganti di ruggine ed erbe officinali.
Parte giocando un po' a nascondino, caramelloso con lieve acidità, e sembra dover pigliare schiaffi da Farge, poi però si distende bene e si allunga buttando fuori un bel mix di frutti.
Alla fine regge il confronto anche se termina indietro di 2/3 incollature, probabilmente paga il degorgement più recente, va sicuramente rivisto: per il momento rimandato alla prossima sessione.

Prima batteria
M.Perillo - Taurasi - 2012 vs Aurelio Settimo - Barolo Rocche dell'Annunziata - 2016
Il buon Andi, naso di fata, sgama in due secondi mr. Perillo: yogurt al mirtillo...anche e soprattutto perché deve ancora farsi perdonare dell'incauta visita in cantina del gemello fake Gerardo :lol:
A ogni buon modo, un Taurasi quasi Syreggiante, con intensi profumi di frutto rosso polposo, oliva, spezie e pepe.
In bocca entra con il frutto scuro da cui emerge poi l'inconfondibile nota di yogurt al mirtillo; nonostante sia solo (!) un 2012, l'acidità è ben integrata.
Dall'altra parte il vino di Aurelio Settimo ha le stigmate delle langhe: polveroso ma fine, note di china prima e poi il fruttino rosso un po' passito. Frutta succosa in bocca e tannino ben presente ma non aggressivo.
Insomma, il Barolo riceve subito due cazzotti, capisce che aria tira, tiene il ring discretamente e l'avversario a debita distanza ma alla fine cede ai punti: Taurasi vs Barolo 1-0

Seconda batteria
M.Perillo - Taurasi Riserva - 2008 vs Luigi Scavino - Barolo Azelia - 2013
La bottiglia di Taurasi meno performante, tiene comunque il bastone in mano e comanda le danze portando a casa sicuramente un pareggio o forse la spunta per un'anticchia, chissà.
Naso più scuro del 2012, cenere, funghi e sottobosco. Sorso dicotomico, un po' semplice, c'è l'onnipresente yogurt al mirtillo e un leggero tannino: non entusiasma ma nemmeno è da buttare.
Dell'Azelia non è che abbia capito tanto (forse ero già abbondantemente brillo o forse no), ingresso annacquato al naso dove ho percepito più la nota alcolica che altro. In bocca anch'esso è dicotomico con un ingresso piacevole tra frutto e acidità, poi esce un tannino bello aggressivo e chiude con il frutto scuro.
Per onestà intellettuale, il punteggio rimane sull'1-0 per il Taurasi.

Terza batteria
Mastroberardino - Taurasi Radici Riserva - 2007 vs Giacomo Conterno - Barolo Cascina Francia - 2006
Conterno vittima illustre di questa batteria: doveva volare alto, è finito come Icaro...bruciato, spennato e poi annegato!
Grande invece Mastroberardino con un naso che sembrava un effluvio di spezie a profusione, fine e polveroso...ma non è un barolo langarolo?! :shock:
Bocca che si riempie di frutto per poi svoltare sulla radice di liquerizia e con acidità a non finire.
Come detto, il Cascina Francia paga un naso declinato al fondo di caffè, biscottato e mallo di noce.
In bocca note di tamarindo e liquerizia, per fortuna con ancora una buona acidità.
Bottiglia sfigata per il Barolo che si brucia il jolly del pareggio: Taurasi vs Barolo 2-0

Quarta batteria
M.Perillo - Taurasi Riserva - 2006 vs Elio Grasso - Barolo Vigna Casa Matè - 2001
Qui Perillo sfida a singolar tenzone Elio Grasso e vince in punta di fioretto con vantaggio di qualche stoccata.
Profumi intensi e profondi di sottobosco, funghi, note di frutta scura (mora) e molto balsamico.
In bocca è ampio, di poderosa potenza e con acidità, ben integrata, da omaggiare a chi ne è ha carenza e fabbisogno.
Il Vigna Casa Matè ha profumi eleganti di spezie fini e anche lui è molto balsamico.
Sorso succoso, di note scure (frutto nero, tamarindo e liquerizia), con vellutato tannino che danza elegantemente con l'acidità.
Bello, buono e bravo il Barolo, ma il Taurasi gioca un altro campionato: 3-0

Quinta batteria
Mastroberardino - Taurasi Montemarano Riserva - 1968 vs Borgogno - Barolo Riserva - 1958
Borgogno paga dazio per via di un'evoluzione particolare dove al color ginger scarico e a profumi di carota, ostrica, tartufo e spremuta di geranio, fa da contraltare con un sorso di lunghissima acidità e nota metallica finale.
Barolo lontano ricordo di quei 61, 64 e 68 bevuti negli ultimi due anni, fa il suo, ma il Taurasi è di altra stoffa.
Montemarano Riserva vino irreale: game, set e match
4-0 e via andare

Never ending story
Giovanni Scanavino - Barolo Riserva - 1969
Barolo che esce a sorpresa dal cilindro di Pedro.
Vino che mantiene la sua integrità, funghi e sottobosco al naso, bellissima acidità e liquerizia in bocca.
Gioca da solo, ma il punto della bandiera lo merita per caparbietà e coerenza: Taurasi vs Barolo 4-1
Come bicchiere della staffa ci stava a pennello...e invece...

Con la Pastiera di John (buonissima!!!)
Villa Diamante - Fiano di Avellino - Cuvée Enrico - 2000
Dio benedica gli ossidati...ma li tenga lontani da me!

Non invitati alla festa
Borgogno - Barolo Riserva - 1964 + Pietracupa - Taurasi - 2010
Non giudicabili

Nonostante le reprimende dei livorosi (o liquorosi?!) assenti nonché dispensatori di consigli organizzativi non richiesti :mrgreen: ...la morale è presto detta: i top Taurasi giocano a futbol bailado con i così detti Baroli medi, da rivedere il confronto con qualche produttore che naviga tra i gotha delle Langhe...astenersi Cascine Francia et simili non performanti :lol:

E poi? E poi entrata la band, scesero le tenebre...adios!

PS: ha vinto lo sport! (cit. Nicolò il crucco)


Molto bello il racconto, applausi.
"Il successo di tavernello invita a riflettere"
(Anonimo, bomboletta spray su muro)

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Re: ...Milano beVe e dintorni...

Messaggioda Trabateo » 03 apr 2024 21:57

Riflettevo...in colpevole ritardo...che in questo forum ci sta tutta gente che, come minimo, il catechismo l'avrà pur fatto e che i sacramenti base (non quelli veneti!) li avrà pure ricevuti ma...nessuno e dico nessuno che mi abbia fatto notare che gli apostoli erano 12 e non 10 :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Domani tutti a confessarsi :lol:
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Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...

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