Charles Lachaux (Arnoux-Lachaux)

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ioenontu
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Charles Lachaux (Arnoux-Lachaux)

Messaggioda ioenontu » 08 giu 2022 17:55

Mi pare che da queste parti non se ne é mai parlato di questo nuovo fenomeno...

Personalmente é il produttore di Borgogna che più ho bevuto nell'ultimo paio di anni e devo dire mi é sempre piaciuto parecchio.
Col senno di poi non so se sentirmi fortunato per aver avuto la fortuna di stappare parecchie sue bottiglie o se pentirmi di non averne tenute da parte di più visti i prezzi che me lo rendono ora inaccessibile.

Qualcun'altro qui ha avuto modo di provarlo?
Qualche consiglio su produttori validi a prezzi tutt'ora umani con cui sostituirlo?
vinogodi
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Re: Charles Lachaux (Arnoux-Lachaux)

Messaggioda vinogodi » 08 giu 2022 19:19

...mi piace senza impazzire. Prezzi fuori di testa, pagati pochi anni fa un cazzo. Rimane una " seconda linea" anche se in tanti gli sbavano dietro...
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montrachet61
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Re: Charles Lachaux (Arnoux-Lachaux)

Messaggioda montrachet61 » 08 giu 2022 23:36

L’ho gia’ scritto…..vini che nessuno voleva fino ad un anno fa e che miracolo di un riconoscimento ora sono cercati a prezzi assurdi. Del domaine Arnoux ricordo solo un bel RSV che pero’ era assai caro in rapporto ad altri, per il resto vini che se anche non bevevo era lo stesso.
Un mese fa ho bevuto in Borgogna, in ristorazione, alcuni vini recenti del domaine con a fronte il corrispettivo di altri produttori…..paragonare gia’ solo lo chambolle di Mugnier a quello di Lachaux era come picchiare un bambino.
All’idiozia non c’e’ mai rimedio.
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Re: Charles Lachaux (Arnoux-Lachaux)

Messaggioda Iwan56 » 09 giu 2022 00:04

Stando a recenti degustazioni sembrerebbe che i 2019 siano ultraterreni, questione di gusti.

BORGOGNA CON PASSIONEInformazioni sulla Borgogna
Degustazione dei 2019 in bottiglia di Arnoux-Lachaux
Di Steen Ohman 2 dicembre 2021-

Ho seguito il Domaine Arnoux-Lachaux da vicino negli ultimi cinque anni, perché mi era chiaro che lì stava accadendo qualcosa di eccitante e potenzialmente magico.
Non sorprende che ciò sia continuato nella fantastica annata 2019, un anno che ha offerto l'opportunità ai viticoltori di brillare e ai consumatori di crogiolarsi nelle calde notti estive della Borgogna.
I 2019 di Charles Lachaux sono stati eccezionali quando li ho assaggiati dalla botte a febbraio. Ero quindi molto entusiasta di partecipare alla (prima) degustazione ufficiale dei vini in bottiglia il 9 novembre – una giornata da ricordare!
Le 2019 sono le prime di quelle che si potrebbero chiamare le annate "completamente convertite" che Charles ha prodotto, anche se presumibilmente vedremo ulteriori cambiamenti negli anni a venire, poiché il suo è un progetto dinamico. Chiamiamo 2019 Fase Uno.
Gli anni '19 qui sono ultraterreni, evocando descrittori come la gioia di vivere. Chiamandoli veri vins d'émotion inizia solo a comprendere e descrivere gli enormi cambiamenti apportati a questa tenuta rivoluzionaria.
Lasciatemi dire questo in anticipo: sono all'altezza della degustazione dalla botte, anche se ci sono alcuni piccoli emendamenti. Quindi andiamo!
La vinificazione in breve
Come in altri contesti, i cambiamenti – sia nella vinificazione che nella viticoltura – sollevano alcune voci critiche tra altri viticoltori e intenditori. Questo è anche il caso di Charles Lachaux.
Una delle principali critiche è la sua più breve macerazione dei vini e, sebbene sia effettivamente breve, dobbiamo comunque valutare il risultato nel bicchiere.
I vini Arnoux-Lachaux sono prodotti con una macerazione molto breve: da sei a nove giorni. Questo è tutto, dall'arrivo delle uve in cantina alla pigiatura. Questo è davvero molto breve. La macerazione avviene con uve a grappolo intero e senza zolfo, e mentre questo forse ha funzionato bene nel 2019, ci si potrebbe chiedere quale sarà il risultato con gli anni 2021, dove le uve non erano così mature e i vini sono meno sostanziosi.
Si può discutere sulla durata della vinificazione: ad alcuni piace breve, ad altri molto lunga. Ma alla fine, la verità è nella bottiglia e nel bicchiere. E i risultati dei 2019 imbottigliati qui sono sbalorditivi nella loro espressione esplosiva.
Ora che il tempo è passato e i vini si sono un po' stabilizzati, alcune cuvée di fascia alta hanno effettivamente sviluppato ulteriore complessità, mentre i vini minori in alcuni casi sono stati un po' frenati dallo zolfo e dall'imbottigliamento.
Questo è naturale, ma è raro assaggiare di nuovo una gamma completa solo due anni dopo la raccolta.
I vivaci e disinvolti 2019 dalla bottiglia
Gli Arnoux-Lachaux '19 stanno spostando il livello più in alto per la definizione di vin d'émotion di The Winehog. Ciò è particolarmente vero per i vini con il track record più lungo nella trasformazione viticola: Vosne-Romanee Aux Reignots e Nuits-Saint-Georges Corvées Pagets stanno mostrando tali progressi che ci si può solo aspettare ulteriori miglioramenti in tutta la gamma.
I dettagli e la raffinatezza dei migliori vini sono incoraggianti e straordinari. Tuttavia, vedremo se il 2020 e il 2021 potranno essere all'altezza degli anni '19. Senza dubbio Charles sta lavorando sodo, ma inevitabilmente vedremo piccole battute d'arresto e dossi sulla strada. Sta comunque facendo uno sforzo davvero eroico.
La degustazione
Secondo Charles Lachaux, ha intenzione di interrompere le degustazioni delle nuove annate dalla botte e di effettuarle solo una volta che i vini sono stati imbottigliati.
Questo cambierà il modus operandi e modificherà il focus che ottengono i vini. Questa degustazione ha incluso alcuni dei principali critici: Neal Martin; William Kelly; e Jasper Morris; così come Jean-Emmanuel Simond, che scrive per "La Revue du Vin de France"; e Matthew Hayes, che lavora per Jancis Robinson.
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Re: Charles Lachaux (Arnoux-Lachaux)

Messaggioda montrachet61 » 09 giu 2022 00:15

Caro Franco, i Reignots 19 di Cathiard e Comte Liger-Belair se lo magnano quello di Arnoux….del Pagets non saprei dirti visto che non l’ho bevuto e che peraltro avrei meno termini di paragone.

Ma poi di cosa stiamo parlando ? Di una bt di aligote’ a 1200 euro ????

L’idiozia era riferita a questo….poi ognuno e’ libero di fare quello che vuole.

Ritengo comunue che si debbano incrociare nel medesimo momento vini di produttori diversi, della stessa tipologia e pari annata per individuarne i migliori.
Ultima modifica di montrachet61 il 09 giu 2022 01:07, modificato 3 volte in totale.
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Re: Charles Lachaux (Arnoux-Lachaux)

Messaggioda Iwan56 » 09 giu 2022 00:27

Che i prezzi siano da fuori di testa e scandalosi nulla da eccepire, il problema è che non è il solo. :(
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Re: Charles Lachaux (Arnoux-Lachaux)

Messaggioda vinogodi » 09 giu 2022 08:51

montrachet61 ha scritto:L’ho gia’ scritto…..vini che nessuno voleva fino ad un anno fa e che miracolo di un riconoscimento ora sono cercati a prezzi assurdi. Del domaine Arnoux ricordo solo un bel RSV che pero’ era assai caro in rapporto ad altri, per il resto vini che se anche non bevevo era lo stesso.
Un mese fa ho bevuto in Borgogna, in ristorazione, alcuni vini recenti del domaine con a fronte il corrispettivo di altri produttori…..paragonare gia’ solo lo chambolle di Mugnier a quello di Lachaux era come picchiare un bambino.
All’idiozia non c’e’ mai rimedio.
... :wink: ... perfetta analisi ...
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Re: Charles Lachaux (Arnoux-Lachaux)

Messaggioda vinogodi » 09 giu 2022 08:57

montrachet61 ha scritto:Caro Franco, i Reignots 19 di Cathiard e Comte Liger-Belair se lo magnano quello di Arnoux….del Pagets non saprei dirti visto che non l’ho bevuto e che peraltro avrei meno termini di paragone.

Ma poi di cosa stiamo parlando ? Di una bt di aligote’ a 1200 euro ????

L’idiozia era riferita a questo….poi ognuno e’ libero di fare quello che vuole.

Ritengo comunue che si debbano incrociare nel medesimo momento vini di produttori diversi, della stessa tipologia e pari annata per individuarne i migliori.
... riperfetta analisi ... è chiaro che con Renzo mi trovo quasi sempre in sintonia , i vini vanno testati prima di emettere giudizi ...
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Re: Charles Lachaux (Arnoux-Lachaux)

Messaggioda zampaflex » 09 giu 2022 09:49

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Re: Charles Lachaux (Arnoux-Lachaux)

Messaggioda ioenontu » 09 giu 2022 13:10

montrachet61 ha scritto:paragonare gia’ solo lo chambolle di Mugnier a quello di Lachaux era come picchiare un bambino.


montrachet61 ha scritto:i Reignots 19 di Cathiard e Comte Liger-Belair se lo magnano quello di Arnoux….del Pagets non saprei dirti visto che non l’ho bevuto e che peraltro avrei meno termini di paragone.


secondo me i prezzi sono esplosi talmente tanto in così poco tempo che avrebbe più senso comparare con bottiglie nella stessa fascia di prezzo prendendo però i prezzi di Lachaux di un'anno fa
o no?

a me il suo Chambolle piace un botto, ma per me é una bottiglia da 70 euro non da 1000 eur... non nel senso che io la valuto 70 ma nel senso che l'ho pagata 70

quindi oggi il problema che mi pongo é: che Chambolle mi posso comprare a 70 che mi dia la stessa soddisfazione?
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Re: Charles Lachaux (Arnoux-Lachaux)

Messaggioda Iwan56 » 09 giu 2022 13:29

A questo punto che ci stanno a fa sti critici internazionali? mandiamoli tutti in soffitta perché, da quanto leggo, pare siano inaffidabili.
Fidiamoci pertanto solo degli eno-appassionati, che poi ognuno ha un proprio parere, una propria visione e un proprio gusto personale.
Per quanto riguarda i prezzi dei soliti noti, chi più chi meno, direi sono quasi scandalosi, ma tant'è.
Per rispondere a Renzo, a parer mio, anch'io reputo lo C.M. di Mugnier di gran lunga migliore a quello di A.L. così come lo reputo superiore però anche a quello di Madame che oggi gira a non meno di 1500.
Ma i prezzi, si sa, hanno tante variabili.
A proposito, tanto per dirne una, e i prezzi dello Jura e altre zone non si pagavano anchessi due lire fino a qualche anno fa?
Purtroppo questa è la strada e non possiamo farci nulla. :evil:

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