I vini di Giugno

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zampaflex
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I vini di Giugno

Messaggioda zampaflex » 02 giu 2022 20:47

Proprio tutti in ferie, se nessuno ha ancora aperto il thread...quindi...

Le Potazzine - Rosso di Montalcino 2016

Confettura di ciliegie e tabacco, fichi essiccati e fiori bianchi, ginepro e anice. Un campione di espressività, con la solita elegante e misurata attitudine al sorso, il lascito all'azienda da parte del Gorelli prima di andarsene per la sua avventura in proprio.
A un costo ridicolo in rapporto.

:D :D :D :) ++
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fabrizio leone
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Re: I vini di Giugno

Messaggioda fabrizio leone » 03 giu 2022 12:00

Lombard champagne

Extra brut premier Cru
Degorgiato 2020. Direi din buon champagne. Una discreta freschezza al sorso. Al naso alcune classiche note di pasticceria e pane

Finisce subito con i salumi nostrani
fesposti
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Re: I vini di Giugno

Messaggioda fesposti » 03 giu 2022 14:01

CÔTE-RÔTIE SEIGNEUR DE MAUGIRON DELAS FRÈRES 2004
Colore rubino non troppo marcato, anzi leggermente pallido e torbo.
Al naso esce subito l'amarena bella carnosa, poi un po' di sangue e le spezie a ruota con pepe bianco e liquirizia su tutte.
In bocca e' molto equilibrato con tannini maturi ed eleganti, rimane balsamico e fresco fino all'ultima goccia.
Acidita' leggermente marcata ma piacevole.
Trabateo
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Re: I vini di Giugno

Messaggioda Trabateo » 03 giu 2022 22:02

Cabernet Sauvignon - Le Sedici - 2017 - 13%
Bottiglia arrivata in casa in un perenne scambio di regali, della serie: io regalo un vinello a te, poi tu contraccambi, etc, etc, etc...il tutto nato da una bottiglia di Rijoa '94 da una serie per privati ricevuta in dono... bottiglia che poi diventò cartone da 6 :mrgreen:

Ma torniamo sul CS
Apro e annuso il tappo che emana cacao.
Verso e profumi di pepe nero, prugna matura, cacao ma anche viola mi, ci, riempiono le narici.
Sorso fruttato, ancora cacao, tannino appena percettibile prima che poi arriva come velluto, acidità che si allunga man mano che il vino prende temperatura.
Bocca non troppo tonda ma nemmeno stretta e fuggente, insomma, il giusto compromesso e molto piacevole...saranno stati i 13°? Boh?!
Accompagna un paio di pezzi di roastbeef marezzati il giusto, marinati leggermente prima e poi cotti sulla bistecchiera in ghisa.
Bella e inaspettata bevuta
Allegati
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Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
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gianni femminella
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Re: I vini di Giugno

Messaggioda gianni femminella » 04 giu 2022 09:52

Dovevo aspettare. Me lo dico da solo così sono a posto

Per'e palumm 2020 Agnanum

Scrivo poco non per pigrizia ma perché la descrizione "tipo forum" non mi soddisfa più. Se la leggo da altri la leggo volentieri, sono io che non mi ritrovo più nelle mie stesse rece. E neppure ho trovato un modo nuovo che mi convinca minimamente.
Ora due parole sul vino. Ha solo 12 gradi. Ancora vinoso come è giusto che sia. Nonostante ciò svela il suo futuro sorpendentemente ematico e "geranioso". Segue il tratto minerale e lievemente amaro, ma di un amaro nobile. Palato pieno, un po' sfuggente sul finale. È buono e conferma il mio feeling con l'azienda che ha una linea interessante, anche di cru. Le etichette alte non le ho ancora assaggiate, quelle che ho in cantina sono di annate recenti, dovrò dargli un po' di tempo.



Vigna del Vulcano 2016 Villa Dora

Stupendo colore oro chiaro brillantissimo. Anche questo tanto giovane. Sapidità, agrume, un tocco di cenere. Più di eleganza che di spessore, ma è davvero lontano dall'esprimersi. Un bianco a lunghissima gittata.
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Re: I vini di Giugno

Messaggioda littlewood » 04 giu 2022 15:07

gianni femminella ha scritto:Dovevo aspettare. Me lo dico da solo così sono a posto

Per'e palumm 2020 Agnanum

Scrivo poco non per pigrizia ma perché la descrizione "tipo forum" non mi soddisfa più. Se la leggo da altri la leggo volentieri, sono io che non mi ritrovo più nelle mie stesse rece. E neppure ho trovato un modo nuovo che mi convinca minimamente.
Ora due parole sul vino. Ha solo 12 gradi. Ancora vinoso come è giusto che sia. Nonostante ciò svela il suo futuro sorpendentemente ematico e "geranioso". Segue il tratto minerale e lievemente amaro, ma di un amaro nobile. Palato pieno, un po' sfuggente sul finale. È buono e conferma il mio feeling con l'azienda che ha una linea interessante, anche di cru. Le etichette alte non le ho ancora assaggiate, quelle che ho in cantina sono di annate recenti, dovrò dargli un po' di tempo.



Vigna del Vulcano 2016 Villa Dora

Stupendo colore oro chiaro brillantissimo. Anche questo tanto giovane. Sapidità, agrume, un tocco di cenere. Più di eleganza che di spessore, ma è davvero lontano dall'esprimersi. Un bianco a lunghissima gittata.

Almeno te lo dici da solo che so' giovini....
Henridusud
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Re: I vini di Giugno

Messaggioda Henridusud » 04 giu 2022 19:01

Sancerre Pascal Cotat La Grande Cote 2018

Colore leggermente torbido (vino né chiarificato né filtrato). Dopo il riscaldamento, superbo naso di frutti gialli. La bocca è un po' ritirata, per me, manca un po' di tensione per il mio gusto. L'anno caldo può essere. Ma un bel vino, non necessariamente tipico di Sancerre. Le altre bottiglie aspetteranno qualche anno. 15°!
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Re: I vini di Giugno

Messaggioda L_Andrea » 04 giu 2022 22:00

Alain Jeanniard Quintessence Pinot Noir 2019
Fresco da frigo è stato perfetto per lenire il giramento di palle per la positività al Covid e i primi caldi. Fortunatamente l olfatto funziona bene e ho apprezzato appieno quanto ha da offrire questo piccolo gioiellino. È stato matrimonio d amore con pollo ruspante arrosto con verdure. Affascinante
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zampaflex
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Re: I vini di Giugno

Messaggioda zampaflex » 05 giu 2022 11:21

Henridusud ha scritto:Sancerre Pascal Cotat La Grande Cote 2018

Colore leggermente torbido (vino né chiarificato né filtrato). Dopo il riscaldamento, superbo naso di frutti gialli. La bocca è un po' ritirata, per me, manca un po' di tensione per il mio gusto. L'anno caldo può essere. Ma un bel vino, non necessariamente tipico di Sancerre. Le altre bottiglie aspetteranno qualche anno. 15°!


Già, mi sorprende ogni tanto trovare un Sancerre "morbido", quando me li aspetto normalmente affilati, salini, acidi. Annate da scegliere con gran cura, ormai.
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Re: I vini di Giugno

Messaggioda Spectator » 05 giu 2022 11:36

..Bisci,Verd di Matelica vigneto Fogliano 2010.Sepolto e dimenticato in cantina..da anni;splendido vino,vuoi al naso che al palato;all'epoca,pagato 4 soldi.
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Re: I vini di Giugno

Messaggioda gianni femminella » 05 giu 2022 13:07

In omaggio al nostro novello Ulisse (quasi coetaneo il realtà) perso nello Αιγαίος Πελάγος oggi ho aperto un

Ασύρτικο 2018 Κτήμα Σιγάλα - Σαντορίνη

Splendidamente profumato di ginestra e agrume, al palato quasi piccante nella sua mineralità (non si può scrivere ma lo scrivo), mobile, dinamico, fresco, ma anche con una componente glicerica ben presente. Manca poco e lo finisco come aperitivo (non è vero, ma fa scena, è solo per dire che è buono).

*Assyrtiko 2018 domaine Sigalas - Santorini
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Re: I vini di Giugno

Messaggioda Henridusud » 05 giu 2022 17:07

zampaflex ha scritto:
Henridusud ha scritto:Sancerre Pascal Cotat La Grande Cote 2018

Colore leggermente torbido (vino né chiarificato né filtrato). Dopo il riscaldamento, superbo naso di frutti gialli. La bocca è un po' ritirata, per me, manca un po' di tensione per il mio gusto. L'anno caldo può essere. Ma un bel vino, non necessariamente tipico di Sancerre. Le altre bottiglie aspetteranno qualche anno. 15°!


Già, mi sorprende ogni tanto trovare un Sancerre "morbido", quando me li aspetto normalmente affilati, salini, acidi. Annate da scegliere con gran cura, ormai.


Sono rimasto sorpreso dalla mancanza di acidità e freschezza. I 15° possono indicare che le uve sono state raccolte molto (troppo) mature. Assaggerei altri produttori nel 2018 per vedere se l'anno è in questione.
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Re: I vini di Giugno

Messaggioda zampaflex » 05 giu 2022 17:26

Trovo il tempo di postare due righe su Taste Alto Piemonte dello scorso weekend, meritevole manifestazione dal contenuto molto ampio e con presenti praticamente tutti, con pochissime eccezioni (Conterno - ma và!, Iaretti...).

I meno conosciuti non lo sono per caso, come sempre. O manca la mano o manca il territorio o manca l'idea, ci sono buoni vini ma mai dei colpi di genio.

Piaciuti decisamente il Bramaterra di Antoniotti, il Fara Barton di Boniperti, il Ghemme Oltre il Bosco di Brigatti, Boca e Piane di Le Piane (ma và! e due), San Sebastiano allo Zoppo di Sperino, annate miste.
Poi Lessona di Noah, Lessona di Sperino, Ghemme (2015 attenzione) di Torraccia del Piantavigna.
Gradevoli alcuni rosati tra cui segnalo Eros di Chiovini & Randetti e Nebrosé di Filadora.

Christoph Kuenzli mi ha detto di puntare sulla 18. In degustazione in sala c'erano molti 17, un po' ispidi, e pochi 18 di produttori non di primo piano, per cui non ho potuto constatare.
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Re: I vini di Giugno

Messaggioda ale1984 » 05 giu 2022 17:59

Spectator ha scritto:..Bisci,Verd di Matelica vigneto Fogliano 2010.Sepolto e dimenticato in cantina..da anni;splendido vino,vuoi al naso che al palato;all'epoca,pagato 4 soldi.


Bevuto in magnum la 2013 recentemente. Confermo, veramente eccelso e con anni ancora avanti... :)
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Re: I vini di Giugno

Messaggioda Kalosartipos » 05 giu 2022 20:14

zampaflex ha scritto:Christoph Kuenzli mi ha detto di puntare sulla 18.

Quando andammo da Conterno, lo scorso marzo, ci disse che la 2018, in Alto Piemonte, è annata eccezionale.
E che i suoi Gattinara 2018 sono meglio dei suoi Barolo 2018.
"La vita è breve e bisogna che uno se la beva tutta".
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Re: I vini di Giugno

Messaggioda vinogodi » 05 giu 2022 22:34

Kalosartipos ha scritto:
zampaflex ha scritto:Christoph Kuenzli mi ha detto di puntare sulla 18.

Quando andammo da Conterno, lo scorso marzo, ci disse che la 2018, in Alto Piemonte, è annata eccezionale.
E che i suoi Gattinara 2018 sono meglio dei suoi Barolo 2018.
...confermo..
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Re: I vini di Giugno

Messaggioda Ludi » 06 giu 2022 08:26

Gita a Montalcino, con infilate tre visite...
Ciacci Piccolomini d'Aragona: vini corretti e pulitissimi, tra i quali ovviamente svettano il Pianrosso 2017 (bello teso, nonostante l'annata canicolare) e il Riserva 2016, ancora compresso ma con potenzialità di invecchiamento notevole. Bellissima la tenuta, ed emozionante vedere i lupi (in un recinto) che ti guardano da due passi...
Tutt'altra storia Le Potazzine. Gigliola ci dedica due ore e mezzo abbondanti, sia per la visita della splendida cantina, sia per la degustazione, sia per i ricordi del comune amico Gianfranco Soldera, della cui filosofia lei è forse la più vicina interprete. Vini strepitosi, tutti, compreso l'IGT base; hanno in comune l'eleganza, la femminilità, la bevibilità straordinaria, la sensualità. Spezie e profumi di boudoir, agrumi, violetta...questo è il vino che vorrei poter bere ogni giorno.
Infine, nel pomeriggio, Stella di Campalto. Lei merita la visita (è davvero una donna bellissima), visita che però è molto atipica: passeggiata in vigna, degustazione da botte della 2019 da due tini diversi (effettivamente, interpretazioni completamente diverse). Spicca la scorrevolezza del tannino, ma i vini sono molto poco leggibili. Nessuna ulteriore degustazione, ma anche qui chiacchieriamo ricordando Gianfranco. I prezzi lasciano perplessi (il Riserva ad oltre 280 €). Staremo a vedere.
A latere, abbiamo bevuto:
Montevertine 2015: dopo gli assaggi di Brunello, spiazza per il suo carattere scuro e concentrato, molto sulla frutta in confettura. Ha bisogno di tempo per integrarsi, ma sarà un gran bel vino.
Domaine Separale, Rosé d'Antan Oenotheque 2015: mi aspettavo di più....vira decisamente sull'ossidativo, ancora bevibile, per carità, ma avrei immaginato più nerbo.
A' Vita, Cirò Riserva 2008: nobilissima terziarizzazione, vagamente baroleggiante, unita alla bevibilità del Gaglioppo. Eleganza davvero notevole.
Collecapretta, Le Cese 2007: altra espressione di Sangiovese, qui giocata tutta sulla rusticità contadina. Divertente, ma stanca presto.
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Re: I vini di Giugno

Messaggioda zampaflex » 06 giu 2022 12:02

Ludi ha scritto:Gita a Montalcino, con infilate tre visite...
Tutt'altra storia Le Potazzine. Gigliola ci dedica due ore e mezzo abbondanti, sia per la visita della splendida cantina, sia per la degustazione, sia per i ricordi del comune amico Gianfranco Soldera, della cui filosofia lei è forse la più vicina interprete. Vini strepitosi, tutti, compreso l'IGT base; hanno in comune l'eleganza, la femminilità, la bevibilità straordinaria, la sensualità. Spezie e profumi di boudoir, agrumi, violetta...questo è il vino che vorrei poter bere ogni giorno.


Ciao Giuliano. Quindi non hai notato sbalzi rispetto a quando vinificava Gorelli? Sarebbe interessante vedere una continuazione della qualità anche post.
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Re: I vini di Giugno

Messaggioda Guido_88 » 06 giu 2022 12:44

Dhondt-Grellet Les Terres Fines

E' il secondo champagne che provo di questo produttore e, così come Dans un premiere temps, non mi ha lasciato nulla di indimenticabile, né in bocca né al palato.
Ho bevuto di molto meglio spendendo molto meno. Boh, forse non è il mio genere...
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Re: I vini di Giugno

Messaggioda teo777full » 06 giu 2022 13:13

Guido_88 ha scritto:Dhondt-Grellet Les Terres Fines

E' il secondo champagne che provo di questo produttore e, così come Dans un premiere temps, non mi ha lasciato nulla di indimenticabile, né in bocca né al palato.
Ho bevuto di molto meglio spendendo molto meno. Boh, forse non è il mio genere...


Il produttore è ispiratissimo e ha una grandissima mano sullo chardonnay (infatti l’unico dei suoi vini che non mi ha convinto al 100% è il rosè da macerazione che è pinot nero).
Il cramant (metodo solera tra l’altro che non diresti mai data la finezza e l’assenza di sentori ossidativi) e il nogers sono due grandissime espressioni della cote de blanc.
Provali :wink:
fesposti
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Re: I vini di Giugno

Messaggioda fesposti » 06 giu 2022 16:11

Les Forts de Latour 2004, Pauillac.
Colore porpora carico con riflessi rubino. Attacca subito la narice con zaffate pepate di spezie, grafite, tabacco , prugna e cassis. Dopo qualche ora escono i funghi, sottobosco e balsamo. In bocca e' molto bilanciato con tannini ben levigati e "carnosi". Vino grandioso che continua a spingere sia al naso che sul palato. Una leggera nota sapida lo mantiene interessante. Vino potente ma allo stesso tempo elegante. Certo non da bere a secchiate, lo trovo impegnativo per la mia infrastruttura gustativa.

Cote Rotie "La Turque" 2004 Guigal.
Anche qui si gode. Di colore rubino scuro con leggeri riflessi granata. Classe pura. Si sentono subito il pepe , le violette e la Mocha. Poi frutti neri, carne grigliata , amarena e direi cacao. continua a cambiare nel bicchiere andando su note piu' balsamiche e minerali.
In bocca e' equilibratissimo ed elegante. Tannino ben presente ma che sa stare al suo posto perche' ben assorbito dai sapori "sanguigni" di frutta rossa, nera e spezie varie. Finale molto lungo. Qui si che si beve a secchiate.

Prima dei rossi:

Puligny Montrachet Les Vieilles Vignes 2006 Vincent Girardin
Sorpresona della serata. Non ci attendevamo una superstar ed invece, zitta zitta...
Color limone con riflessi di oro e miele, un bel vedere.
Al naso spicca subito la mineralita' con leggera pietra focaia e grafite che accompagnano sentori di fiori bianci, scorza di Limone, miele, noci varie e frutta gialla matura. Cremoso ma non burroso. In bocca e' molto denso e carnoso con buona acidita' a supportare una struttura minerale e densa di frutti gialli e miele. Vino da alti livelli. Potrebbe competere con i premier cru molto piu' blasonati.
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Re: I vini di Giugno

Messaggioda Wineduck » 06 giu 2022 16:19

fesposti ha scritto:Les Forts de Latour 2004, Pauillac.
Colore porpora carico con riflessi rubino. Attacca subito la narice con zaffate pepate di spezie, grafite, tabacco , prugna e cassis. Dopo qualche ora escono i funghi, sottobosco e balsamo. In bocca e' molto bilanciato con tannini ben levigati e "carnosi". Vino grandioso che continua a spingere sia al naso che sul palato. Una leggera nota sapida lo mantiene interessante. Vino potente ma allo stesso tempo elegante. Certo non da bere a secchiate, lo trovo impegnativo per la mia infrastruttura gustativa.

Cote Rotie "La Turque" 2004 Guigal.
Anche qui si gode. Di colore rubino scuro con leggeri riflessi granata. Classe pura. Si sentono subito il pepe , le violette e la Mocha. Poi frutti neri, carne grigliata , amarena e direi cacao. continua a cambiare nel bicchiere andando su note piu' balsamiche e minerali.
In bocca e' equilibratissimo ed elegante. Tannino ben presente ma che sa stare al suo posto perche' ben assorbito dai sapori "sanguigni" di frutta rossa, nera e spezie varie. Finale molto lungo. Qui si che si beve a secchiate.

Prima dei rossi:

Puligny Montrachet Les Vieilles Vignes 2006 Vincent Girardin
Sorpresona della serata. Non ci attendevamo una superstar ed invece, zitta zitta...
Color limone con riflessi di oro e miele, un bel vedere.
Al naso spicca subito la mineralita' con leggera pietra focaia e grafite che accompagnano sentori di fiori bianci, scorza di Limone, miele, noci varie e frutta gialla matura. Cremoso ma non burroso. In bocca e' molto denso e carnoso con buona acidita' a supportare una struttura minerale e densa di frutti gialli e miele. Vino da alti livelli. Potrebbe competere con i premier cru molto piu' blasonati.


Grazie per la condivisione delle note di questa tipologia di vini: anni fa erano la norma su questo forum, adesso sono diventatate più rade delle uscite azzeccate di Salvini. Complimenti, continua così!
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
Peter Frampton
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Re: I vini di Giugno

Messaggioda Spectator » 06 giu 2022 16:42

teo777full ha scritto:
Guido_88 ha scritto:Dhondt-Grellet Les Terres Fines

E' il secondo champagne che provo di questo produttore e, così come Dans un premiere temps, non mi ha lasciato nulla di indimenticabile, né in bocca né al palato.
Ho bevuto di molto meglio spendendo molto meno. Boh, forse non è il mio genere...


Il produttore è ispiratissimo e ha una grandissima mano sullo chardonnay (infatti l’unico dei suoi vini che non mi ha convinto al 100% è il rosè da macerazione che è pinot nero).
Il cramant (metodo solera tra l’altro che non diresti mai data la finezza e l’assenza di sentori ossidativi) e il nogers sono due grandissime espressioni della cote de blanc.
Provali :wink:[/quote.

..Anche a me e' piaciuto tanto questo produttore ,specie il suo cru Les Terres fines. Prese 6 bocce da Smarco e gia' fatte fuori in meno di un mese :lol:
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Re: I vini di Giugno

Messaggioda Guido_88 » 06 giu 2022 17:06

Spectator ha scritto:
teo777full ha scritto:
Guido_88 ha scritto:Dhondt-Grellet Les Terres Fines

E' il secondo champagne che provo di questo produttore e, così come Dans un premiere temps, non mi ha lasciato nulla di indimenticabile, né in bocca né al palato.
Ho bevuto di molto meglio spendendo molto meno. Boh, forse non è il mio genere...


Il produttore è ispiratissimo e ha una grandissima mano sullo chardonnay (infatti l’unico dei suoi vini che non mi ha convinto al 100% è il rosè da macerazione che è pinot nero).
Il cramant (metodo solera tra l’altro che non diresti mai data la finezza e l’assenza di sentori ossidativi) e il nogers sono due grandissime espressioni della cote de blanc.
Provali :wink:[/quote.

..Anche a me e' piaciuto tanto questo produttore ,specie il suo cru Les Terres fines. Prese 6 bocce da Smarco e gia' fatte fuori in meno di un mese :lol:


Ne ho ancora un paio di calici, vediamo se stasera sarà più in forma :roll:
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Re: I vini di Giugno

Messaggioda fesposti » 06 giu 2022 18:19

Wineduck ha scritto:
fesposti ha scritto:Les Forts de Latour 2004, Pauillac.
Colore porpora carico con riflessi rubino. Attacca subito la narice con zaffate pepate di spezie, grafite, tabacco , prugna e cassis. Dopo qualche ora escono i funghi, sottobosco e balsamo. In bocca e' molto bilanciato con tannini ben levigati e "carnosi". Vino grandioso che continua a spingere sia al naso che sul palato. Una leggera nota sapida lo mantiene interessante. Vino potente ma allo stesso tempo elegante. Certo non da bere a secchiate, lo trovo impegnativo per la mia infrastruttura gustativa.

Cote Rotie "La Turque" 2004 Guigal.
Anche qui si gode. Di colore rubino scuro con leggeri riflessi granata. Classe pura. Si sentono subito il pepe , le violette e la Mocha. Poi frutti neri, carne grigliata , amarena e direi cacao. continua a cambiare nel bicchiere andando su note piu' balsamiche e minerali.
In bocca e' equilibratissimo ed elegante. Tannino ben presente ma che sa stare al suo posto perche' ben assorbito dai sapori "sanguigni" di frutta rossa, nera e spezie varie. Finale molto lungo. Qui si che si beve a secchiate.

Prima dei rossi:

Puligny Montrachet Les Vieilles Vignes 2006 Vincent Girardin
Sorpresona della serata. Non ci attendevamo una superstar ed invece, zitta zitta...
Color limone con riflessi di oro e miele, un bel vedere.
Al naso spicca subito la mineralita' con leggera pietra focaia e grafite che accompagnano sentori di fiori bianci, scorza di Limone, miele, noci varie e frutta gialla matura. Cremoso ma non burroso. In bocca e' molto denso e carnoso con buona acidita' a supportare una struttura minerale e densa di frutti gialli e miele. Vino da alti livelli. Potrebbe competere con i premier cru molto piu' blasonati.


Grazie per la condivisione delle note di questa tipologia di vini: anni fa erano la norma su questo forum, adesso sono diventatate più rade delle uscite azzeccate di Salvini. Complimenti, continua così!


Grazie!

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