I vinelli di sabato a pranzo.
- Champagne Blanc d'Argile Vouette & Sorbée: stranamente un altro Champagne che non conoscevo
Devo dire che mi è molto piaciuto. Ho trovato perfettamente coniugate alcune note ed una struttura quasi alla Selosse con una bella acidità ed una freschezza notevole.
- Dom Ruinart 1979: Chamapgne mostruoso e non solo perché ancora in formissima per la propria età, ma grande in assoluto complesso, dolce, ma mai svaccato con anche toni agrumati al naso e quasi incazzato in bocca, chiusura lunga e dall'ottimo retrogusto.
- Chateau Trotanoy 1982: più esile ed immediato del 1970 bevuto poco tempo fa, ma è davvero godurioso e la bevibilità più che pericolosa.
- Chateau Leoville Las Cases 1975: ancora giovanissimo e quasi aggressivo in bocca, il vino risulta certamente di livello, ma da Leoville mi aspetto di più, rimane troppo algido.
- Cote Rotie La Mouline1989 Guigal: ecco che cos'è un bel vino, siamo già in zona 95 punti, eppure alla fine finirà per essere il classico vaso di coccio.
- Cote Rotie La Mouline 1988 Guigal: assolutamente splendido, qua la parola grande la si può spendere tranquillamente. E' la perfezione fatta vino, eleganza, potenza, precisione, finale quasi interminabile, e tutto quello che vi può saltare in mente, ne fanno no dei vini più equilibrati che mi siano mai capitati. Direi un centinaio di punti senza scomodo.
- Cote Rotie La Mouline 1976 Guigal: vino, se si vuole, meno perfetto, più sanguigno, con una bocca quasi sfacciata, speziatissima e dall'inteminabile sapidissimo finale. Avvolge e stravolge il palato. Minimo, minimo, un centinaio di punti anche qua.
Per completezza d'informazione, devo dire che le preferenze per i due Guigal maggiori si sono più o meno divise equamente (su 8 partecipanti), se mi chiedessero quale riberrei domani, io non avrei dubbi nel risponder:
banale entrambi