Dedalus ha scritto:COOMBE ha scritto:Dedalus ha scritto:COOMBE ha scritto:Dedalus ha scritto:COOMBE ha scritto:la nota dolce di cui parla l'Oste io non la ricordo, il tannino morbido e setoso si, ed a me non dispiace nell'equilibrio generale di questo vino, credo che i tre bicchieri siano più che comprensibili, i baroli moderni marcati dal rovere per me sono altri...
Una domanda: se te lo presentassero come un Barolo e basta, senza specificare se moderno o tradizionale, sarebbe molto, mediamente o poco legnoso?
Non è un modo questo di riportare al centro della concezione della qualità la barrique, considerata non in virtù della sua capacità di dare vini più o meno buoni in assoluto, ma proprio in virtù della caratteristica cessione di sostanze aromatiche e strutturali al vino, che sono valutate ed accettate non in quanto risultano buone o meno buone, ma in quanto si capisce che provengono dalla barrique?
Non è un clamoroso passo indietro nell'evoluzione della dialettica intorno al grande Barolo?
dice barolo da subito, non lo ritengo per nulla legnoso, è la qualità del tannino addomesticato da subito che ne fa un buon barolo modernista.
Riproponi il punto, quindi ripropongo la domanda:
se non lo classificassi come "Barolo modernista" ma come Barolo e basta, lo considereresti altrettanto buono?
ti avevo risposto qui..
COOMBE ha scritto:tra i modernisti in quella fascia di prezzo ha ben pochi rivali, e se guardo ai tradizionalisti, sempre in quella fascia, se la gioca tranquillamente.
Però riproponi un'altra limitazione, quella del prezzo.
Allora mi tocca riproporre la domanda, adeguandola nuovamente.
Pensi che sia il prezzo a limitare l'occasione di confronto con vini migliori (cioé in botte grande...), o il confronto con vini migliori a limitare il prezzo?
no, il mio discorso è molto più semplice, esclusi i grandi cru dei grandi manici (da botte grande o meno) considero un'ampia fascia di secondi cru (la maggioranza da botte grande) ed il san giovanni è un buon barolo modernista in questo contesto... non al livello di un arborina di altare, di voerzio, o del cannubi di sandrone e così via, che guarda caso sono anche di un altra fascia di prezzo...
in generale la definizione del prezzo dipende da troppi fattori, alcuni anche indipendenti dalla qualità intrinseca del vino, quindi per me il prezzo non è la discriminante principale.
è uno dei fattori di giudizio successivi alla fase degustativa, entra in gioco solo per quanto riguarda la definizione del rapporto q/p, che è uno dei fattori che determinano la quantità di vino che metterò in cantina...
mi spiego con un esempio, quest'anno metterò in cantina 2 monfortino 01 e 4 cascina francia 04, 6 bussia di fenocchio e 3+3 di cannubi e villero, 12 taurasi 04 di lonardo (se me li riesco a procurare...) e così via...
il san giovanni non l'ho ancora bevuto, ma se mi piacerà ne comprerò qualcuna e tra qualche anno non avrò problemi a riassaggiarlo in mezzo ad altri, più blasonati e costosi o meno... per il momento semplicemente m'è capitato di berlo sempre da solo... casualità.
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