Bollettino AVR - " Never Ending Tour "

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mbrown
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Re: Bollettino AVR - " I due Gianfranco " da pag.194

Messaggioda mbrown » 04 giu 2012 12:45

manichi ha scritto:A grande richiesta :roll: metto due impressioni sui vini di ieri :
Champagne Brut 2005 Moussé Fils - Champagne 1985 Collard
Collar parecchio evoluto , l'altro si rileva di buona piacevolezza


Avrò avuto delle brutte esperienze, ma a mio avviso per i vecchi Collard si può tranquillamente recitare il de profundis. E dire che questa cantina ci spinge parecchio sui vecchi millesimi, ma non ricordo di averne trovato uno che uno che non fosse più che evoluto
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Palma
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Re: Bollettino AVR - " I due Gianfranco " da pag.194

Messaggioda Palma » 04 giu 2012 12:47

Pigigres ha scritto:Tu non c'eri con noi quella sera, mentre c'erano bevitori di tutto rispetto quali Dedalus, Bardamu, andrea, pippuz, Luca Mazzoleni... tutti erano concordi nel ritenere questo vino essere sui 95 punti. Ora, o pensi che questi personaggi siano tutti dei cazzari alle prime armi della degustazioni che danno voti altissimi a certi vini per fare gli alternativi, oppure non riesco proprio a spiegarmi la tua sicurezza nel dire che queste valutazioni siano sbagliate.


vignadelmar ha scritto: Invece si continua a dire che no, sicuramente sono io nel giusto e gli altri chissà perchè ne parlano bene. Ed allora vedrete cosa succederà su Es 2010 che io per primo ho definito il migliore Es mai prodotto. Poi è venuto Vinogodi ad avergli dato 95, io in un mio pezzo 96, Cernilli 95


Intravedo interessantissimi sviluppi, quasi, quasi, se trovo il tempo... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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manichi
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Re: Bollettino AVR - " I due Gianfranco " da pag.194

Messaggioda manichi » 04 giu 2012 12:53

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Re: Bollettino AVR - " I due Gianfranco " da pag.194

Messaggioda @ndre@ » 04 giu 2012 12:55

Palma ha scritto:
Pigigres ha scritto:Tu non c'eri con noi quella sera, mentre c'erano bevitori di tutto rispetto quali Dedalus, Bardamu, andrea, pippuz, Luca Mazzoleni... tutti erano concordi nel ritenere questo vino essere sui 95 punti. Ora, o pensi che questi personaggi siano tutti dei cazzari alle prime armi della degustazioni che danno voti altissimi a certi vini per fare gli alternativi, oppure non riesco proprio a spiegarmi la tua sicurezza nel dire che queste valutazioni siano sbagliate.


vignadelmar ha scritto: Invece si continua a dire che no, sicuramente sono io nel giusto e gli altri chissà perchè ne parlano bene. Ed allora vedrete cosa succederà su Es 2010 che io per primo ho definito il migliore Es mai prodotto. Poi è venuto Vinogodi ad avergli dato 95, io in un mio pezzo 96, Cernilli 95


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peccato devo scappare mi sarebbe piaciuto leggerti!!! :? 8)
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Re: Bollettino AVR - " I due Gianfranco " da pag.194

Messaggioda Dedalus » 04 giu 2012 13:01

paperofranco ha scritto:
Dedalus ha scritto:
l'oste ha scritto:
davidef ha scritto:Ragionando su questo ad esempio non me la sentirei di confrontare un Amarone seppur nobile nella fase giovanile con un Borgogna o un Bordeaux, potrei magari ragionare sul confronto con uno Chateauneuf ad esempio, e per lo stesso motivo non me la sento di confrontare un ES con gli stessi perché se ragiono su tutti gli aspetti del vino (naso, bocca, equilibrio) lo stacco sarà sicuramente importante perché la sola bocca non può tenere su tutto, per questo motivo questi prodotti vanno contestualizzati nella valutazione altrimenti nella scala assoluta sono veramente rari i vini che possono andare oltre a spettri gusto/olfattivi e comportamenti complessivi nel bicchiere meno che prevedibili.

Per sintesi estraggo solo questo passaggio perchè mi sembra che -seppur inconsapevolmente e diplomaticamente- contenga una grande verità:
il punteggio centesimale assoluto è una cagata pazzesca.


Io penso che il punteggio su scala assoluta, non necessariamente centesimale, se ben inteso abbia tanto senso quanto l'idea di stabilire se un vino ti piace di più, di meno o a pari di un altro.

L'incomparabilità può essere ed anzi sta nella qualità del vino, ma poiché il punteggio misura un'altra cosa, ovvero il gradimento personale suscitato dal vino in chi lo assaggia, non vedo grossi problemi.

Ovviamente non è una necessità, se non per chi lo debba fare per lavoro, e se ne può fare serenamente a meno...



Chiedo scusa per l’intromissione, ma non riesco a stare zitto.
Faccio notare a Rossano che quando ho aperto, da un’altra parte, un 3ad che esprimeva pari pari uguale uguale questo concetto, sono stato in pratica massacrato. Questo non perché sia un tipo permaloso e che conserva tutte le bucce per tirarle fuori al momento opportuno, solo non mi piace passare da bischero. Fine della minipolemica, andiamo avanti.



Franco, mi farebbe piacere che mi indicassi il thread in questione. Se è davvero come dici, la qual cosa mi sorprenderebbe enormemente a dire la verità, ti stacco immediatamente un assegno morale in bianco, e il numero delle scuse che ti devo ce lo metti tu.

:)
“La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.”
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Re: Bollettino AVR - " I due Gianfranco " da pag.194

Messaggioda vignadelmar » 04 giu 2012 13:03

Palma ha scritto:

vignadelmar ha scritto: Invece si continua a dire che no, sicuramente sono io nel giusto e gli altri chissà perchè ne parlano bene. Ed allora vedrete cosa succederà su Es 2010 che io per primo ho definito il migliore Es mai prodotto. Poi è venuto Vinogodi ad avergli dato 95, io in un mio pezzo 96, Cernilli 95


Intravedo interessantissimi sviluppi, quasi, quasi, se trovo il tempo... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:


Nell'elenco di chi ha lasciato traccia scritta di Es 2010 possiamo anche annoverare De Hades che in questo pezzo ne ha descritte le caratteristiche ed una breve cronistoria

http://etilelitista.blogspot.it/2012/04 ... mment-form

Io non avrei saputo scriverlo meglio.

Ciao

.
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Re: Bollettino AVR - " I due Gianfranco " da pag.194

Messaggioda Andyele » 04 giu 2012 13:03

secondo me avete aperto un Es 2010 solo perchè speravate di arrivare a pag 200 entro il fine settimana...e invece vi è andata male, tiè!...nonostante l'oneroso sforzo economico che vi è costato il comprare l'intervento di Wineduck :mrgreen:
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Re: Bollettino AVR - " I due Gianfranco " da pag.194

Messaggioda Andyele » 04 giu 2012 13:25

Dedalus ha scritto:Io penso che il punteggio su scala assoluta, non necessariamente centesimale, se ben inteso abbia tanto senso quanto l'idea di stabilire se un vino ti piace di più, di meno o a pari di un altro.

L'incomparabilità può essere ed anzi sta nella qualità del vino, ma poiché il punteggio misura un'altra cosa, ovvero il gradimento personale suscitato dal vino in chi lo assaggia, non vedo grossi problemi.

Ovviamente non è una necessità, se non per chi lo debba fare per lavoro, e se ne può fare serenamente a meno...


A me trovare il punteggio accanto alla descrizione del vino, in tutta sincerità, aiuta a capire meglio quello che è stato, proprio come dici te, il gradimento personale del degustatore per quel dato vino.
Le note descritive è chiaro sono quelle che ti permettono di capire il vino, però se ad esempio trovo note che leggendole non mi sembrano esprimere niente di eccezionale se non un certo stile di vino e accanto un votone over 95, questo mi mette in allarme sul fatto che per il degustatore si sta parlando di un vino "fuoriclasse", cosa che magari dalla semplice descrizione poteva anche passare del tutto inosservata.
Il ragionamento vale naturalmente anche in senso opposto.
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Re: Bollettino AVR - " I due Gianfranco " da pag.194

Messaggioda paperofranco » 04 giu 2012 13:31

Dedalus ha scritto:
paperofranco ha scritto:
Dedalus ha scritto:
l'oste ha scritto:
davidef ha scritto:Ragionando su questo ad esempio non me la sentirei di confrontare un Amarone seppur nobile nella fase giovanile con un Borgogna o un Bordeaux, potrei magari ragionare sul confronto con uno Chateauneuf ad esempio, e per lo stesso motivo non me la sento di confrontare un ES con gli stessi perché se ragiono su tutti gli aspetti del vino (naso, bocca, equilibrio) lo stacco sarà sicuramente importante perché la sola bocca non può tenere su tutto, per questo motivo questi prodotti vanno contestualizzati nella valutazione altrimenti nella scala assoluta sono veramente rari i vini che possono andare oltre a spettri gusto/olfattivi e comportamenti complessivi nel bicchiere meno che prevedibili.

Per sintesi estraggo solo questo passaggio perchè mi sembra che -seppur inconsapevolmente e diplomaticamente- contenga una grande verità:
il punteggio centesimale assoluto è una cagata pazzesca.


Io penso che il punteggio su scala assoluta, non necessariamente centesimale, se ben inteso abbia tanto senso quanto l'idea di stabilire se un vino ti piace di più, di meno o a pari di un altro.

L'incomparabilità può essere ed anzi sta nella qualità del vino, ma poiché il punteggio misura un'altra cosa, ovvero il gradimento personale suscitato dal vino in chi lo assaggia, non vedo grossi problemi.

Ovviamente non è una necessità, se non per chi lo debba fare per lavoro, e se ne può fare serenamente a meno...



Chiedo scusa per l’intromissione, ma non riesco a stare zitto.
Faccio notare a Rossano che quando ho aperto, da un’altra parte, un 3ad che esprimeva pari pari uguale uguale questo concetto, sono stato in pratica massacrato. Questo non perché sia un tipo permaloso e che conserva tutte le bucce per tirarle fuori al momento opportuno, solo non mi piace passare da bischero. Fine della minipolemica, andiamo avanti.



Franco, mi farebbe piacere che mi indicassi il thread in questione. Se è davvero come dici, la qual cosa mi sorprenderebbe enormemente a dire la verità, ti stacco immediatamente un assegno morale in bianco, e il numero delle scuse che ti devo ce lo metti tu.

:)


Non sarà nobile moralmente, ma preferirei che mi staccassi un assegno in euri, sai com'è, di questi tempi c'è poco spazio per la morale... :mrgreen:
A parte gli scherzi, il 3ad era "i punteggi ai vini" ed il termine "massacrato" si riferisce solo al fatto che sembravo l'unico a sostenere che i punteggi sono una caz-zata.
Detto questo mi sarebbe piaciuto che avessi riportato anche la seconda parte del mio discorso, contenente un ulteriore punto di vista. Fa niente.
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Re: Bollettino AVR - " I due Gianfranco " da pag.194

Messaggioda Palma » 04 giu 2012 13:34

mbrown ha scritto:
manichi ha scritto:A grande richiesta :roll: metto due impressioni sui vini di ieri :
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Collar parecchio evoluto , l'altro si rileva di buona piacevolezza


Avrò avuto delle brutte esperienze, ma a mio avviso per i vecchi Collard si può tranquillamente recitare il de profundis. E dire che questa cantina ci spinge parecchio sui vecchi millesimi, ma non ricordo di averne trovato uno che uno che non fosse più che evoluto

Ho ancora un '75, st'altra volta te lo porto (se tu porti la rosé) :mrgreen:
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Re: Bollettino AVR - " I due Gianfranco " da pag.194

Messaggioda Palma » 04 giu 2012 13:46

Andyele ha scritto:secondo me avete aperto un Es 2010 solo perchè speravate di arrivare a pag 200 entro il fine settimana...e invece vi è andata male, tiè!...nonostante l'oneroso sforzo economico che vi è costato il comprare l'intervento di Wineduck :mrgreen:

Azz, allora l'hai capito :mrgreen: Penso che affideremo a Wineduck una rubrica settimanale, c'era una volta sul mensile del Gambero, il Contrappunto di qualcuno, bene noi ci mettiamo quello di Ale :mrgreen:

In verità invece l'apertura di questi vini la si deve a Vittorio che è sempre pronto a mettersi in caccia dei novelli Latour che spuntano in qua ed in là. Io invece assai meno, perché tendenzialmente mi fido molto della statistica :mrgreen:
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Re: Bollettino AVR - " I due Gianfranco " da pag.194

Messaggioda l'oste » 04 giu 2012 13:46

Andyele ha scritto:
Dedalus ha scritto:Io penso che il punteggio su scala assoluta, non necessariamente centesimale, se ben inteso abbia tanto senso quanto l'idea di stabilire se un vino ti piace di più, di meno o a pari di un altro.

L'incomparabilità può essere ed anzi sta nella qualità del vino, ma poiché il punteggio misura un'altra cosa, ovvero il gradimento personale suscitato dal vino in chi lo assaggia, non vedo grossi problemi.

Ovviamente non è una necessità, se non per chi lo debba fare per lavoro, e se ne può fare serenamente a meno...


A me trovare il punteggio accanto alla descrizione del vino, in tutta sincerità, aiuta a capire meglio quello che è stato, proprio come dici te, il gradimento personale del degustatore per quel dato vino.
Le note descritive è chiaro sono quelle che ti permettono di capire il vino, però se ad esempio trovo note che leggendole non mi sembrano esprimere niente di eccezionale se non un certo stile di vino e accanto un votone over 95, questo mi mette in allarme sul fatto che per il degustatore si sta parlando di un vino "fuoriclasse", cosa che magari dalla semplice descrizione poteva anche passare del tutto inosservata.
Il ragionamento vale naturalmente anche in senso opposto.

Dipende dalle note descrittive.
Quando leggo le note di alcuni forumisti non sento porprio la necessità di vedere "che totale fa" quella descrizione, non ho bisogno di capire meglio perchè le loro parole sono più che sufficienti.
Ovviamente mi pare che sia più facile scrivere due cifre che de-scrivere con le parole un vino.
Ultima modifica di l'oste il 04 giu 2012 13:47, modificato 1 volta in totale.
Non importa chi sarà l'ultimo a spegnere la luce. E' già buio.


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Re: Bollettino AVR - " I due Gianfranco " da pag.194

Messaggioda Palma » 04 giu 2012 13:47

manichi ha scritto:Immagine


Quindi domani sera si festeggia questo avvenimento e non quell'altro? :mrgreen:
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Re: Bollettino AVR - " I due Gianfranco " da pag.194

Messaggioda Pigigres » 04 giu 2012 13:49

Palma ha scritto:
Pigigres ha scritto:Tu non c'eri con noi quella sera, mentre c'erano bevitori di tutto rispetto quali Dedalus, Bardamu, andrea, pippuz, Luca Mazzoleni... tutti erano concordi nel ritenere questo vino essere sui 95 punti. Ora, o pensi che questi personaggi siano tutti dei cazzari alle prime armi della degustazioni che danno voti altissimi a certi vini per fare gli alternativi, oppure non riesco proprio a spiegarmi la tua sicurezza nel dire che queste valutazioni siano sbagliate.


vignadelmar ha scritto: Invece si continua a dire che no, sicuramente sono io nel giusto e gli altri chissà perchè ne parlano bene. Ed allora vedrete cosa succederà su Es 2010 che io per primo ho definito il migliore Es mai prodotto. Poi è venuto Vinogodi ad avergli dato 95, io in un mio pezzo 96, Cernilli 95


Intravedo interessantissimi sviluppi, quasi, quasi, se trovo il tempo... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

C'è una sostanziale differenza, Fabrizio. Tu l'ES 2010 l'hai assaggiato, mentre i rossese di Dolceacqua di cui ti parlo io no. Se tu li avessi assaggiati, non mi sarei mai sognato di portarti come esempio pareri di altri bevitori, come fa invece qui Vignadelmar con l'ES 2010, perché sei competente e quindi sei ampiamente in grado di formularti un tuo parere. Ti porto questi esempi proprio perché non hai bevuto questi vini, eppure sei sicuro che la valutazione di Rossano sia sbagliata, quando invece sono in molti a ritenerla adeguata.
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Re: Bollettino AVR - " I due Gianfranco " da pag.194

Messaggioda Dedalus » 04 giu 2012 14:00

Wineduck ha scritto:
Dedalus ha scritto:e se ne può fare serenamente a meno...


Proprio di questo ho cercato di parlare.
Perché degli appassionati dilettanti ma preparatissimi e volenterosi come dei novelli Stachanov del calice, si mettono a sbeffeggiare un altro forumista che sull'onda emotiva di una passione non certo inferiore alla loro, ha attribuito all'ES un punteggio chiaramente soggettivo e ampiamente passionale? L'apertura dell'ES alla fine della settimana in cui se n'è parlato sul forum era un chiaro tentativo di denigrare il povero ragazzo, di sbeffeggiare il punteggio che gli è stato attribuito e di farsi scherno della sua "ingenuità" di fronte alla loro "smaliziata esperienza e competenza" (tutto virgolettato per mettere in evidenza che non è proprio il mio pensiero).
Al di là di quelle che possono essere state le reali intenzioni, un gesto del genere può legittimamente essere interpretato così ed è giusto che una parte della comunità si ribelli contro questo atteggiamento che definire infantile è certamente riduttivo.
Di dare punteggi assoluti se ne può fare tranquillamente a meno. Stavolta concordo in pieno con Dedalus. Visto che il rispetto dei gusti e delle capacita' di degustazione di tutti gli iscritti dovrebbero essere alla base di una comunità di appassionati di vino, evitare di mettere in relazione i Bonnes Mares con gli ES dovrebbe essere il minimo, no?


Tranquilli, il forum rimarrà dove sta, ché tanto sono io a non essere troppo d'accordo con Wineduck.

Primo perché non è lui per primo coerente con quanto dice qui. Se in questo frammento predica pure abbastanza bene, non crederei di inventarmi niente se dicessi che è proprio lui il peggior razzolatore del forum, quello che, a seconda delle occasioni, si concede e rivendica per il sé il sacrosanto diritto di deridere e di oltraggiare a piacimento e senza alcuna remora chi esprime opinioni che non gli garbano troppo, con il dichiarato intento di cancellarne la presenza dalla faccia del forum.

Secondo perché quando io parlo della possibilità di fare a meno dei punteggi (e qui credo che si sciolga anche il punto con Franco) non voglio affatto dire che sarebbe meglio evitare di mettere i punteggi, per evitare di far sorgere controversie che si potrebbero altrimenti risparmiare. Intendo dire che se uno non ritiene opportuno mettere punteggi lo può fare serenamente, che per quanto li ritenga strumenti utili a far meglio comprendere il proprio pensiero, nella maggior parte dei casi non sono indispensabili. Ritengo i punteggi tanto più utili quanto più sono insostituibili, cioè quando danno un'informazione che nient'altro può dare con altrettanta efficacia comunicativa. E' proprio il caso delle recensioni in cui leggendo la sola nota, è probabile che la maggioranza dei lettori stimerebbe un punteggio assai diverso da quello inteso da chi scrive. E quando parlo di punteggio, intendo proprio quella comparazione con altri vini di fama acclarata e ampiamente condivisa, meglio ancora se di caratteristiche diversissime, come succede fra gli'ES e i Bonnes Mares, che Wineduck dice essere sconveniente.

Io ritengo la nota di diamonddave particolarmente utile ed appropriata (cioé chiara e correttamente interpretabile) proprio perché ci mette il punteggio che ci mette, esprimendo il livello della sua soddisfazione (98/100 = "uno dei più grandi vini che io abbia mai bevuto in vita mia") che altrimenti pochi avrebbero compreso, e perché ne rafforza la leggibilità, facendo un paragone con un vino assai ben conosciuto e stimato come il Pergole Torte, illustrando così la sua regola del gusto.

Regola del gusto che può avere solo parzialmente a che fare con la circostanza che diamonddave abbia probabilmente meno assaggi sulle spalle della media degli sbevazzoni compulsivi dell'AVR. Quando a scrivere dei vini italiani su The Wine Advocate era ancora Robert Parker in persona, sia le valutazioni dei vini come l'ES sia quelli come il Pergole Torte erano in media perfettamente sovrapponibili a quelle di diamonddave. So benissimo che un Palma non ha mai avuto nessun problema a pensare e a dire che Robert Parker non capisca un cazzo di vino, o giù di lì. Quello che voglio dire io è infatti che non sono d'accordo con Wineduck, che mi pare -ma potrei sbagliarmi- contrappone le valutazioni soggettive e passionali da dilettante a quelle oggettive e razionali da professionista.
Ultima modifica di Dedalus il 04 giu 2012 14:16, modificato 1 volta in totale.
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Re: Bollettino AVR - " I due Gianfranco " da pag.194

Messaggioda andrea » 04 giu 2012 14:03

Dedalus ha scritto:Tranquilli, il forum rimarrà dove sta, ché tanto sono io a non essere troppo d'accordo con Wineduck.

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Re: Bollettino AVR - " I due Gianfranco " da pag.194

Messaggioda Dedalus » 04 giu 2012 14:04

Andyele ha scritto:
Dedalus ha scritto:Io penso che il punteggio su scala assoluta, non necessariamente centesimale, se ben inteso abbia tanto senso quanto l'idea di stabilire se un vino ti piace di più, di meno o a pari di un altro.

L'incomparabilità può essere ed anzi sta nella qualità del vino, ma poiché il punteggio misura un'altra cosa, ovvero il gradimento personale suscitato dal vino in chi lo assaggia, non vedo grossi problemi.

Ovviamente non è una necessità, se non per chi lo debba fare per lavoro, e se ne può fare serenamente a meno...


A me trovare il punteggio accanto alla descrizione del vino, in tutta sincerità, aiuta a capire meglio quello che è stato, proprio come dici te, il gradimento personale del degustatore per quel dato vino.
Le note descritive è chiaro sono quelle che ti permettono di capire il vino, però se ad esempio trovo note che leggendole non mi sembrano esprimere niente di eccezionale se non un certo stile di vino e accanto un votone over 95, questo mi mette in allarme sul fatto che per il degustatore si sta parlando di un vino "fuoriclasse", cosa che magari dalla semplice descrizione poteva anche passare del tutto inosservata.
Il ragionamento vale naturalmente anche in senso opposto.


Clicco "mi piace"... :wink:

...hai visto mai che così ti dimentichi di reclamare i tuoi setteuri! :lol:
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Re: Bollettino AVR - " I due Gianfranco " da pag.194

Messaggioda Dedalus » 04 giu 2012 14:19

Dedalus ha scritto:So benissimo che un Palma non ha mai avuto nessun problema a pensare e a dire che Robert Parker non capisca un cazzo di vino, o giù di lì.


Mi accorgo qui di avere spontaneamente tributato a Palma la coerenza e l'onestà intellettuale che gli ho sempre conosciuto, oggi imprevidibilmente incrinata.

Io mica sono capace di offendere a cuor leggero una persona che stimo e che ritengo amica, come lui fa con me, passando rudemente sopra l'aspetto umano, offuscato dalla foga di puntellare alla meglio la sua tesi della valutazione oggettiva che evidentemente ha bisogno di essere puntellata.

Motivo per cui, senza farla troppo lunga, aspetto che ritratti e chieda scusa.
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Re: Bollettino AVR - " I due Gianfranco " da pag.194

Messaggioda meursault » 04 giu 2012 14:25

Pigigres ha scritto:Fabrizio, sono davvero stupito di queste tue parole. Stai dicendo che Rossano ha cannato la valutazione di un vino, pur tu non avendolo bevuto. Come è possibile dire che uno sbaglia la valutazione se prima non ha bevuto quel vino? Tu non c'eri con noi quella sera, mentre c'erano bevitori di tutto rispetto quali Dedalus, Bardamu, andrea, pippuz, Luca Mazzoleni... tutti erano concordi nel ritenere questo vino essere sui 95 punti.


Questo succede quando si parte dalla concezione che si sia in grado di identificare i "grandi vini in assoluto".
Che è ovviamente una minchiata.
Perchè quelli saranno i grandi vini "per lui" e magari non per gli altri.
Ed allora una volta a prendersela col Rossese ed una volta con l'Es.......ma d'altro canto se dopo anni siamo ancora sui nastri di partenza e non abbiamo ancora compreso che la bellezza di un vino, la sua bontà, sta negli occhi di chi guarda, e non nell'oggetto in sè, è normale che poi vengano fuori casini.
...non può superare un certo delta, altrimenti, scusassero, uno dei due non ci ha capito un cazzo di quel vino(vinogodi)
La valutazione è oggettiva a meno di un delta (limitato, diciamo circa 5 punti) dovuto alla inevitabile componente soggettiva(fufluns)
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Re: Bollettino AVR - " I due Gianfranco " da pag.194

Messaggioda Dedalus » 04 giu 2012 14:34

paperofranco ha scritto:Secondo me le cose sono molto semplici(almeno in questo caso). Ogni tanto scoppiano delle guerre sul forum e la scintilla che le fa scoppiare è più o meno sempre la stessa: un determinato punteggio dato ad un determinato vino. E’ inutile girarci intorno, è così. Ci si può chiedere il perché. E anche la risposta secondo me è molto semplice. Perché non serve a niente dire che il punteggio esprime soltanto l’indice di gradimento di quel vino da parte di chi lo dà, secondo il proprio gusto; sarà così senz’altro, ma con tutti i buoni propositi la realtà è che non viene percepito in quel modo. Quel numerino fetente posto alla fine del racconto dà l’idea di una classifica, di una categoria, di incasellare il vino ad un certo livello, c’ è poco da fare.
Faccio anche un esempio. Tempo fa postai le note di una bevuta in cui c’erano l’amarone ’98 di Quintarelli e il coetaneo di Dal Forno. Scrissi in modo inequivocabile che quei vini non mi erano piaciuti per niente, ovviamente motivando. Nacque una bella discussione, anche accesa, ma nessuna guerra. Se io avessi scritto le solite note e alla fine di quella di Dal Forno ci avessi messo un bell’80, come pensate che sarebbe andata?
Detto questo, non c'è alcuna vena censoria in ciò che ho scritto e chi lo desidera fa bene a continuare a dare i punteggi, ma le cose stanno semplicemente in questo modo.


I dissidi non scoppiano perché i punteggi suggeriscono l'idea della classifica. I punteggi infatti SONO una classifica, non possono essere altro.

I dissidi scoppiano perché c'è chi li equivoca, chi li intende come classifiche della qualità intrinseca del vino; che questa qualità intrinseca valga quindi erga omnes; che infine valutazioni troppo distanti dalle proprie rappresentino un attentato alla propria credibilità. C'è poi la parte affettiva, i vini della nostra passione più profonda so' ppiezz' e' core, e chi dice che sono pessimi è un po' come se dicesse che i nostri figlioli adorati (quelli veri in carne ed ossa intendo) sono brutti come bertucce.

In ogni caso, non dire il punteggio per evitare dissapori significa nel primo caso esercitare e rafforzare quell'ipocrisia sociale il cui antidoto naturale è proprio il vino, il che per conto mio significa oltraggiarne la natura culturale a cui sempre si fa riferimento per spiegarne il reale valore; nel secondo caso dimenticarsi che ognuno beve le proprie bottiglie, e se uno dice che il tal vino non gli piace, ne ha pieno diritto perché lo ha comperato in enoteca come te, all'interno di uno spazio sociale, è figlio tuo quanto suo. Unica eccezione a questo principio, quando il tal vino è davvero figlio "suo", quando cioè l'estimatore è il produttore. L'unica persona che è comprensibile si possa risentire emotivamente di una critica fino al punto da contestare pubblicamente il diritto di un terzo di avere un'opinione diversa, è il produttore. Il resto sono code di paglia.
Ultima modifica di Dedalus il 04 giu 2012 14:43, modificato 1 volta in totale.
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Re: Bollettino AVR - " I due Gianfranco " da pag.194

Messaggioda mbrown » 04 giu 2012 14:38

Palma ha scritto:
mbrown ha scritto:
manichi ha scritto:A grande richiesta :roll: metto due impressioni sui vini di ieri :
Champagne Brut 2005 Moussé Fils - Champagne 1985 Collard
Collar parecchio evoluto , l'altro si rileva di buona piacevolezza


Avrò avuto delle brutte esperienze, ma a mio avviso per i vecchi Collard si può tranquillamente recitare il de profundis. E dire che questa cantina ci spinge parecchio sui vecchi millesimi, ma non ricordo di averne trovato uno che uno che non fosse più che evoluto

Ho ancora un '75, st'altra volta te lo porto (se tu porti la rosé) :mrgreen:


Aggiudicato, ce lo teniamo per l'Indy pub? :wink:
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Re: Bollettino AVR - " I due Gianfranco " da pag.194

Messaggioda Dedalus » 04 giu 2012 14:39

paperofranco ha scritto:il 3ad era "i punteggi ai vini" ed il termine "massacrato" si riferisce solo al fatto che sembravo l'unico a sostenere che i punteggi sono una caz-zata.
Detto questo mi sarebbe piaciuto che avessi riportato anche la seconda parte del mio discorso, contenente un ulteriore punto di vista. Fa niente.


Ecco, come vedi non penso affatto che i punteggi siano una cazzata.

Non ho risposto alla seconda metà del tuo intervento perché mi ero messo a leggerlo solo dopo aver risposto alla prima, come vedi ti ho appena risposto.
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Re: Bollettino AVR - " I due Gianfranco " da pag.194

Messaggioda petitbogho » 04 giu 2012 14:47

meursault ha scritto:
Pigigres ha scritto:Fabrizio, sono davvero stupito di queste tue parole. Stai dicendo che Rossano ha cannato la valutazione di un vino, pur tu non avendolo bevuto. Come è possibile dire che uno sbaglia la valutazione se prima non ha bevuto quel vino? Tu non c'eri con noi quella sera, mentre c'erano bevitori di tutto rispetto quali Dedalus, Bardamu, andrea, pippuz, Luca Mazzoleni... tutti erano concordi nel ritenere questo vino essere sui 95 punti.


Questo succede quando si parte dalla concezione che si sia in grado di identificare i "grandi vini in assoluto".
Che è ovviamente una minchiata.
Perchè quelli saranno i grandi vini "per lui" e magari non per gli altri.
Ed allora una volta a prendersela col Rossese ed una volta con l'Es.......ma d'altro canto se dopo anni siamo ancora sui nastri di partenza e non abbiamo ancora compreso che la bellezza di un vino, la sua bontà, sta negli occhi di chi guarda, e non nell'oggetto in sè, è normale che poi vengano fuori casini.


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Re: Bollettino AVR - " I due Gianfranco " da pag.194

Messaggioda diamonddave » 04 giu 2012 14:49

Che un vino non rientri nei gusti di chi lo beve ci può stare, ma che in base a ciò chi lo beva scriva corbellerie (sono un signore, lo so 8) ) no che non ci può stare.

Al bevitore di turno l'Es può non piacere per tipologia, ma scrivere che la 2010 è una versione sfigata significa prender mazzi per cazzi. (non so se si può dire "mazzi" sul forum ma rischio... :shock: )

Domandina facile facile: ma ai notabili dell'AVR quale primitivo (di Manduria o di Gioia del colle, facciano lor signori) piace?

Perché a me che son terùn può non piacere il Pinot Nero (state bboni, me piace, me piace) ma non è sol per questo che posso permettermi di scrivere che mi fa cagare il Nerello Mascalese e compagnia cantando.

Ricordo che da Vignadelmar mesi fa bevemmo, in una delle riunioni del CCCP, tanti primitivo tra cui l'Es 2009 con una sola eccezione: il Faro Palari 2005.

Ora, il Faro Palari sta all'Es come quella santa donna della migliore tra le nostre mamme sta ad Eva Enger, eppure la maggior parte di noi (me tra questi) esaltò il Faro Palari come vino della serata (in accoppiata proprio all'Es!)
Riporto dal mio personalissimissimo tabellino voti:
Es 2009 96/100
Faro Palari 2005 92/100
Old Vines 2007 Morella 90/100


P.S.
Giovedì sera, a cena con un amico pugliese, degustatore per una guida, dichiaratamente non un appassionato di Es tanto da preferirgli almeno 8 (otto!!) vini pugliesi, mi diceva che proprio la 2010 invece lo aveva convinto maggiormente (estigrandissimicazzi, azzarderei ... 8) )
... per intenderci: la differenza fra me ed un sommelier è la stessa che passa fra un porno attore ed un ginecologo. © diamonddave 8)
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Re: Bollettino AVR - " I due Gianfranco " da pag.194

Messaggioda mbrown » 04 giu 2012 14:52

Sul Faro Palari 05 chiedere a Vignadelmar, lo bevemmo la prima volta che ci incontrammo. Tant'è che, dopo quello che scrissi sul forum, Cernilli mi disse che non capivo un cazzo di vino
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