LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

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Kalosartipos
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LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda Kalosartipos » 01 mag 2022 08:17

Allez..
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littlewood
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda littlewood » 01 mag 2022 15:10

Rosso di Montalcino " pullera,, 017 az le Chiuse
Rosso mai messo in commercio da vigne giovani 100% dal vigneto pullera posto sopra alla destra della strada per s. Antimo a livello di biondi santi e pian dell' orino. Vino di una golosita' straordinarie dal naso inebriante di spezie e fiori in bocca ha la terrosita' che amo nei sangiovesi ilcinesi di razza. Da bere a secchi!
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gianni femminella
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda gianni femminella » 01 mag 2022 20:57

Dettori 2013
Il vino di punta dell'azienda da viti centenarie. Difficile da descrivere perché di una dolcezza infinita, ma non stucchevole, anzi ricca di freschezza di mirto, scorza di arancia, iodio, ginestra, zagara. Tannino ricamato, vino potente ma con garbo. Dettori è decisamente nelle mie corde, anche se probabilmente non è per tutti. Per me fantastico.
Dimenticavo, fa 16,5 gradi, mai minimamente percepiti. Mezza bottiglia va via come se fosse una bibita.
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romanee'
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda romanee' » 01 mag 2022 21:31

littlewood ha scritto:Rosso di Montalcino " pullera,, 017 az le Chiuse
Rosso mai messo in commercio da vigne giovani 100% dal vigneto pullera posto sopra alla destra della strada per s. Antimo a livello di biondi santi e pian dell' orino. Vino di una golosita' straordinarie dal naso inebriante di spezie e fiori in bocca ha la terrosita' che amo nei sangiovesi ilcinesi di razza. Da bere a secchi!


mi intriga da morire questo,conoscendo molto bene i vini di le chiuse..contento per te che lo hai bevuto..molto meno per me che non ho avuto la possibilta'..privilegiato
SPEDISCO SOLITAMENTE DOPO 1 O 2 GIORNI DAL PAGAMENTO...MA A MOLTI HO SPEDITO E SPEDIRO' ANCOR PRIMA.. :D :wink:
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda Trabateo » 01 mag 2022 22:58

Barbera San Stefanetto 2018 - Piero Busso
Fatti la bocca con l'ultimo calice del Nebbiolo 2020, passiamo al (alla) Barbera per accompagnare la salamella con patate al forno.
Un po' che non si beveva un/a Barbera che, per inciso, è sempre un vino che apprezziamo, al limite si accusa un po' il grado alcolico (15 per questo/a).
Bel rosso porpora vivo, frutta rossa ma anche una nota di rosa e poi spezie ben presenti.
Complesso, di struttura e con un'acidità che guarda lontano e bilancia adeguatamente il tenore alcolico.
Visto com'è andata stasera, c'è potenziale di invecchiamento per cui, l'altra bottiglia, rimane in cantina ancora per un po'.
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda zampaflex » 03 mag 2022 14:32

Esiste una percettibilissima e tutt'altro che soggettiva linea di demarcazione tra "eleganza" e "freddezza" in un vino, linea che con l'aumentare dell'esperienza personale diventa di solito discriminatoria.
Thierry Germain questa linea non l'ha solo varcata, già che c'era ha pure invaso la Polonia.
Non e' il primo assaggio dei suoi rossi, ma arrivati a questo punto di maturazione di una eccellente annata, non si può negare che, maledizione, ci vuole più ciccia!
Forse che, nonostante vegetale e acidità abbondino in gioventù, quella sia comunque l'unica fase in cui valga la pena berli, i suoi vini?

Domaine des Roches Neuves - Saumur-Champigny La Marginale 2010

:D :D :D
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda alì65 » 04 mag 2022 06:53

zampaflex ha scritto:Esiste una percettibilissima e tutt'altro che soggettiva linea di demarcazione tra "eleganza" e "freddezza" in un vino, linea che con l'aumentare dell'esperienza personale diventa di solito discriminatoria.
Thierry Germain questa linea non l'ha solo varcata, già che c'era ha pure invaso la Polonia.
Non e' il primo assaggio dei suoi rossi, ma arrivati a questo punto di maturazione di una eccellente annata, non si può negare che, maledizione, ci vuole più ciccia!
Forse che, nonostante vegetale e acidità abbondino in gioventù, quella sia comunque l'unica fase in cui valga la pena berli, i suoi vini?

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è da mo che lo dico che i vini di quella zona, soprattutto rossi, mancano di equilibrio
tranne un paio di eccezioni il resto del panorama è strasopravvalutato....
ma si sa, i gusti non si discutono e va bene così
futuro roseo, si preannuncia un 2025 da urlo!!!
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda littlewood » 04 mag 2022 07:16

alì65 ha scritto:
zampaflex ha scritto:Esiste una percettibilissima e tutt'altro che soggettiva linea di demarcazione tra "eleganza" e "freddezza" in un vino, linea che con l'aumentare dell'esperienza personale diventa di solito discriminatoria.
Thierry Germain questa linea non l'ha solo varcata, già che c'era ha pure invaso la Polonia.
Non e' il primo assaggio dei suoi rossi, ma arrivati a questo punto di maturazione di una eccellente annata, non si può negare che, maledizione, ci vuole più ciccia!
Forse che, nonostante vegetale e acidità abbondino in gioventù, quella sia comunque l'unica fase in cui valga la pena berli, i suoi vini?

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è da mo che lo dico che i vini di quella zona, soprattutto rossi, mancano di equilibrio
tranne un paio di eccezioni il resto del panorama è strasopravvalutato....
ma si sa, i gusti non si discutono e va bene così

Mah ... Il Memories e il franc de pied ciccia ne' hanno ...
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda zampaflex » 04 mag 2022 09:04

littlewood ha scritto:
alì65 ha scritto:
zampaflex ha scritto:Esiste una percettibilissima e tutt'altro che soggettiva linea di demarcazione tra "eleganza" e "freddezza" in un vino, linea che con l'aumentare dell'esperienza personale diventa di solito discriminatoria.
Thierry Germain questa linea non l'ha solo varcata, già che c'era ha pure invaso la Polonia.
Non e' il primo assaggio dei suoi rossi, ma arrivati a questo punto di maturazione di una eccellente annata, non si può negare che, maledizione, ci vuole più ciccia!
Forse che, nonostante vegetale e acidità abbondino in gioventù, quella sia comunque l'unica fase in cui valga la pena berli, i suoi vini?

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è da mo che lo dico che i vini di quella zona, soprattutto rossi, mancano di equilibrio
tranne un paio di eccezioni il resto del panorama è strasopravvalutato....
ma si sa, i gusti non si discutono e va bene così


Mah ... Il Memories e il franc de pied ciccia ne' hanno ...


Insomma...Franc de Pied dipende, bevute due annate una abbanza l'altra no. Memoires è in cantina, vedremo.
Non tutti gli altri produttori storici della zona sono altrettanto anoressici, comunque: Alliet per esempio dà più volume, o il Domaine de la Chevalerie.

Comunque concordo quasi interamente con Claudio: il Franc di Loira è così, magro, dà troppo spesso poche soddisfazioni. Lo Chenin molto meglio invece, con alcune chicche di livello assoluto.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda littlewood » 04 mag 2022 09:58

zampaflex ha scritto:
littlewood ha scritto:
alì65 ha scritto:
zampaflex ha scritto:Esiste una percettibilissima e tutt'altro che soggettiva linea di demarcazione tra "eleganza" e "freddezza" in un vino, linea che con l'aumentare dell'esperienza personale diventa di solito discriminatoria.
Thierry Germain questa linea non l'ha solo varcata, già che c'era ha pure invaso la Polonia.
Non e' il primo assaggio dei suoi rossi, ma arrivati a questo punto di maturazione di una eccellente annata, non si può negare che, maledizione, ci vuole più ciccia!
Forse che, nonostante vegetale e acidità abbondino in gioventù, quella sia comunque l'unica fase in cui valga la pena berli, i suoi vini?

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è da mo che lo dico che i vini di quella zona, soprattutto rossi, mancano di equilibrio
tranne un paio di eccezioni il resto del panorama è strasopravvalutato....
ma si sa, i gusti non si discutono e va bene così


Mah ... Il Memories e il franc de pied ciccia ne' hanno ...


Insomma...Franc de Pied dipende, bevute due annate una abbanza l'altra no. Memoires è in cantina, vedremo.
Non tutti gli altri produttori storici della zona sono altrettanto anoressici, comunque: Alliet per esempio dà più volume, o il Domaine de la Chevalerie.

Comunque concordo quasi interamente con Claudio: il Franc di Loira è così, magro, dà troppo spesso poche soddisfazioni. Lo Chenin molto meglio invece, con alcune chicche di livello assoluto.

Ma certo! E' quello il vitigno top concordo pienamente!
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda supersonic76 » 04 mag 2022 16:47

gianni femminella ha scritto:Dettori 2013
Il vino di punta dell'azienda da viti centenarie. Difficile da descrivere perché di una dolcezza infinita, ma non stucchevole, anzi ricca di freschezza di mirto, scorza di arancia, iodio, ginestra, zagara. Tannino ricamato, vino potente ma con garbo. Dettori è decisamente nelle mie corde, anche se probabilmente non è per tutti. Per me fantastico.
Dimenticavo, fa 16,5 gradi, mai minimamente percepiti. Mezza bottiglia va via come se fosse una bibita.


è il Badde Nigolosu o il Remangia?
Grazie
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ytomason
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda ytomason » 04 mag 2022 21:11

Toccata e fuga a Marsiglia

Sylvain Pataille - Bourgogne Aligoté 2018

Integrazione magistrale del legno. Acidità di grande finezza ed equilibrio. Naso potente, erbaceo, speziato, ma di sorprendente eleganza. Conferma la bella mano del produttore.

Selosse - Millésime 2008

Molto espressivo all'apertura, un po' citrico. Si chiude poi una mezz'ora su note di ossidazione e smalto. Si riapre con un bouquet indescrivibile, pieno, fruttato, lattico. Mai pesante, sempre sostenuto da una mineralità sferzante e dipinto sugli sfondi che solo questo produttore sa creare.
Mi aspettavo una bolla molto più fine, invece è quasi grossolana. Mi aspettavo molta più acidità al palato, invece è perfettamente bilanciato in tutto e per tutto. Mi aspettavo più potenza e larghezza, invece è di una leggiadria assoluta.
Vino che si lascia bere con grandissimo piacere e facilità. Vino che non è mai lo stesso di prima nel calice. Indubbiamente un grande vino, già ora.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda gianni femminella » 04 mag 2022 22:27

supersonic76 ha scritto:
gianni femminella ha scritto:Dettori 2013
Il vino di punta dell'azienda da viti centenarie. Difficile da descrivere perché di una dolcezza infinita, ma non stucchevole, anzi ricca di freschezza di mirto, scorza di arancia, iodio, ginestra, zagara. Tannino ricamato, vino potente ma con garbo. Dettori è decisamente nelle mie corde, anche se probabilmente non è per tutti. Per me fantastico.
Dimenticavo, fa 16,5 gradi, mai minimamente percepiti. Mezza bottiglia va via come se fosse una bibita.


è il Badde Nigolosu o il Remangia?
Grazie


Se intendo bene la domanda quello che ho bevuto era il Dettori Rosso, non il Tuderi (buono pure quello).
Ultima modifica di gianni femminella il 05 mag 2022 16:29, modificato 1 volta in totale.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda Ziliovino » 05 mag 2022 16:19

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Grazie ad un amico appassionato che non finirò mai di ringraziare abbastanza ecco una mega panoramica sui vini californiani, senza i soliti nomi (o meglio senza quei pochissimi soliti che riescono ad arrivare in Italia...), ed ennesima occasione per ribadire che i mega vinoni parkerizzati sono ormai una leggenda del passato perfino proprio lì dove sono nati: pesantezze e boiserie non pervenute.

Russian River Valley Sauvignon Blanc Cep 2019 - Hopkins Ranch. Fumé e pietra, poi pompelmo, a tratti sembra più un riesling, al sorso è un poco sgraziato ed ancora in cerca di equilibrio con una partenza grassa che si stempera in un finale secco-secco.

Carneros Chardonnay Hyde Vineyard 2018 - Dumol. Qui a dire il vero un po' di vaniglia e legno si sente, ma poi al sorso nonostante un attacco di buona grassezza ha bella freschezza a spingere bene l'allungo.

Anderson Valley Chardonnay Bearwallow Vineyard 2016 - Rhys. da Magnum. Si sale di un gradino in quanto ad eleganza con questo vino, ancora giovanissimo, la cui freschezza e tensione poteva tranquillamente portare in Francia, chiuso e delicato nei profumi, concede solo un po' di frutta fresca.

Santa Cruz Mountains Chardonnay 2017 - Mount Eden Vineyards. Ecco, se il precedente ha ricordato gli chardonnay di Chablis, questo scende fino all'altezza di Puligny (village direi): frutta gialla matura, speziatura dolce sullo zenzero candito, grande intensità al sorso, largo ma non troppo. Decisamente meglio del 2014 bevuto poco tempo fa.

Sonoma Mountain Chardonnay 2019 - Kistler. Si sale ancora con questo che probabilmente potrei mettere sul podio di giornata anche sopra ai rossi... Dopo l'assaggio del loro davvero ottimo "base" Les Noisetieres 2014 (tirato in qualche centinaio di migliaio di bottiglie, tra l'altro...) ero davvero curioso, e non ha tradito le aspettative: teso ed intenso al sorso, ha equilibrio ed intensità, con un naso tra un nitido ananas e qualche freschezza balsamica.

Central Coast Viognier 2016 - Alban Vineyards. piacevole e divertente intermezzo prima dei rossi, non si fa affatto disprezzare questo viognier classicamente intenso di passion fruit e litchee, dal sorso piccante ed asciutto.

Sonoma County Syrah Cuvée Christine 2013 - Donelan. da Magnum. forse il vino della giornata che alla fine si guadagna un voto solo "discreto", soprattutto per via di un naso davvero eccessivamente sullo stramaturo, mentre cerca di riscattarsi al sorso dove tutto sommato è comunque equilibrato ed elegante.

Santa Maria Valley Syrah Bien Nacido Vineyard Il Padrino 2012 - Paul Lato. Non ho ben capito cosa centri il Padrino con questo vino, comunque nonostante appena versato sembri un pelo surmaturo anch'esso, pian paino si pulisce e ne esce un sirà con la classica speziatura, di pepe nero e garofano, sorso vellutato e molto equilibrato, si piazza sul podio tra i rossi.

Napa Valley Cabernet Sauvignon 2012 - Forman. da Magnum. Naso sui frutti rossi belli maturi, variegato e non troppo sparato, sorso di ottima intensità e sapore, tannino abbondante ma levigato, bella freschezza, sicuramente sul podio dei rossi anche lui.

Sonoma County Cabernet Franc 1999 - Pride Mountain Vineyards. da Magnum. Prugna rossa, liquirizia nera, bella bocca succosa e golosa ma con i franc mi sembra sempre che manchi qualcosina in più... Comunque non male per il vitigno, cede solo al confronto con i contendenti.

St. Helena Cabernet Sauvignon Louer Family 2013 - Robertd + Rogers. Piuttosto chiuso nei profumi, ne concederà pochini, anche qui bella intensità e materia al sorso ma un po' squilibrato e con un tannino da legno poco elegante.

Spring Mountain District Merlot 1997 - Schweiger Vineyards. da Magnum. Ancora integrissimo e giovanile nella frutta fresca, quando avviso che è un merlò stupisce tutti per la freschezza e leggiadria al sorso, ed anche se pecca in lunghezza è davvero una bevuta interessante sempre per sfatare le Californian fruit bomb anni 90...

Sonoma Mountain Pickberry 1995 - Ravenswood. taglio bordolese con sauvignon, franc e merlot. Un po' di frutta stramatura, eclettico e particolare al naso tra frutta macerata e spezie dolci, buona integrità, medio corpo, infine un buon vino che si piazza a mezza classifica.

Mount Veeder Cabernet Sauvignon 1992 - Chateau Potelle. Questo è giustamente terziarizzato, sulla speziatura dolce, un po' di cuoio, disteso e placido al sorso ma col tannino che ancora si fa sentire sul finale.

Edna Valley Forsythe Vineyard The Mason 2012 - Alban Vineyards. da 100% Mourvedre. Messo in coda ai rossi per la mostruosa carica alcolica in etichetta (e forse anche la bottiglia in piombo fuso incuteva un po' di timore...), si rivelerà invece un'ottima sorpresa e raggiunge il podio in rosso: frutta matura, fragole e cioccolato, intenso e rotondo al sorso ma c'è adeguata acidità a tenere in piedi il tutto, alcol non pervenuto al naso che pian piano rivelerà anche pepe verde e cola.

Niagara Peninsula Vidal Icewine 2017 - Lakeview Cellars. Sconfiniamo in Canada per i dolci, con questo icewine dalla classica albicocca secca e pesca sciroppata, ricco ma non troppo al sorso con ritorni di miele, leggiadro e nitido, gli manca un poco di freschezza in più a sostenere l'allungo, ma l'ho preferito al successivo che invece sulla carta sembrava superiore...

Niagara on the Lake Vidal Icewine Reserve 2015 - Pillitteri Estates Winery. Profilo più maturo con la pera gialla bella matura, il marzapane ma meno definito e pulito, maggior intensità e concentrazione al sorso ma anche meno equilibrio.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda Henridusud » 05 mag 2022 19:14

Anjou rouge
Domaine de la Bergerie La Cerisaie 2018

Naso di ciliegia, bocca fresca con una leggera acidità. Il peperone verde, spesso presente nel Cabernet Franc, qui è molto discreto. Grande bevibilità. Senza pretese ma molto piacevole. A meno di nove euro, non c'è molto di cui lamentarsi.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda zampaflex » 05 mag 2022 19:45

Complimenti!

Ziliovino ha scritto:...
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda Alberto » 05 mag 2022 19:59

gianni femminella ha scritto:
supersonic76 ha scritto:
gianni femminella ha scritto:Dettori 2013
Il vino di punta dell'azienda da viti centenarie. Difficile da descrivere perché di una dolcezza infinita, ma non stucchevole, anzi ricca di freschezza di mirto, scorza di arancia, iodio, ginestra, zagara. Tannino ricamato, vino potente ma con garbo. Dettori è decisamente nelle mie corde, anche se probabilmente non è per tutti. Per me fantastico.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda Ziliovino » 06 mag 2022 11:31

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Boca 2005 - Le Piane. Dopo un paio di bottiglie non proprio all'altezza questa è finalmente appagante: tanta spezia ed erbe amare, sorso di medio corpo, fresco, e dal tannino che ancora si fa sentire.

Sudtirol Sankt Magdalener Klassisch 2020 - Mayr-Unterganzner. Direi ben fatto ma non mi ha lasciato particolari ricordi, la nota amarognola sul finale si fa sentire un pelo, ma migliora a tavola.

Dolcetto d'Alba 2016 - Flavio Roddolo.
Dolcetto d'Ovada San Lorenzo 2016 - Rossi Contini.
Piccola disfida che direi per una volta finita in pareggio: da Roddolo vince il terroir, dove il dolcetto si fa più langarolo, serio ed austero, necessita di aria, ed è rigoroso anche al sorso. L'Ovada sfodera invece al naso più classiche e fragranti note fruttate e floreali, un "finto semplice" che però al sorso regala bella materia ed energia. Davvero ottima la tenuta nel tempo per entrambi, comunque.

Chianti Classico 2019 - Bibbiano.
Chianti Rufina 2020 - Selvapiana.
Anche qui direi pari e patta. Ed anche qui due facce della stessa medaglia: il sangiovese. Bibbiano più intenso sia al naso, fruttato, che al sorso, più pieno ed energico ma senza esagerare. Selvapiana si riconosce come Chianti d'altura, più teso e fresco al sorso, ed un naso più floreale con un poco di ruggine.

Cotes de Provence Tibouren Rosé 2020 - Clos Cibonne. Tra gli assaggi in rosa mi mancava ed ero piuttosto curioso di assaggiare quello che (scopro solo ora) essere un Rossese d'oltralpe... colore accattivante, non concede troppo al naso con fiori, lampone, qualche spezia, mentre è bello centrato al sorso con buona struttura, freschezza ed equilibrio. Peccato non aver trovato anche la versione in rosso...

Durello Brut Nature Arione 2018 - Muni. sb. 2021. Ottima versione di durella metodo classico dalle accattivanti nuances officinali al naso, e di pera verde, buon equilibrio al sorso con freschezza e finale pulito.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda Kalosartipos » 06 mag 2022 11:57

Ziliovino ha scritto:Dolcetto d'Ovada San Lorenzo 2016 - Rossi Contini.

In passato, dei Dolcetti d'Ovada di Rossi Contini si sono fatte verticali e bevuto bottiglie trentennali ancora in forma (soprattutto del Vigneto Ninan).
Se si palesasse Giulo, ne potrebbe scrivere a profusione..
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda L_Andrea » 06 mag 2022 16:38

Paul Sugot VV Brut sboccatura 2018
Champagne che passa una decina di anni sui lieviti prodotto ad Avize. Per me prima esperienza con uno champagne con un così lungo periodo affinamento e ne sono rimasto piacevolmente colpito: colore dorato brillante con perlage fine e persistente, al naso prevalgono i sentori di pasticceria ( brioche, burro, crema)
con qualche rimando di albicocca. In bocca è avvolgente con la sensazione di mineralità che rinfresca e ti fa tornare a riempire il bicchiere. La morte sua con affettati o cibi con un certo grado di grassezza. Buono veramente
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda gianni femminella » 07 mag 2022 07:07

CC Castello di Cacchiano 2016
Non ricordo di averne letto qui. Avevo assaggi molto lontani nel tempo, direi fine anni 90, stranamente non mi era ricapitato di berlo nuovamente.
Il produttore, se ho ben capito, fa uscire le bottiglie solo quando le ritiene pronte. Un chianti abbastanza cupo. In un certo senso sa più di Montalcino che di Chianti.
China, cacao, liquirizia, tannino abbastanza incazzato, ma in via di risoluzione. Bella boccia.
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda supersonic76 » 07 mag 2022 11:23

Alberto ha scritto:
gianni femminella ha scritto:
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gianni femminella ha scritto:Dettori 2013
Il vino di punta dell'azienda da viti centenarie. Difficile da descrivere perché di una dolcezza infinita, ma non stucchevole, anzi ricca di freschezza di mirto, scorza di arancia, iodio, ginestra, zagara. Tannino ricamato, vino potente ma con garbo. Dettori è decisamente nelle mie corde, anche se probabilmente non è per tutti. Per me fantastico.
Dimenticavo, fa 16,5 gradi, mai minimamente percepiti. Mezza bottiglia va via come se fosse una bibita.


è il Badde Nigolosu o il Remangia?
Grazie


Se intendo bene la domanda quello che ho bevuto era il Dettori Rosso, non il Tuderi (buono pure quello).

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Sì, pardonne ho fatto un po' di casino.
Sono entrato da pochissimo nel mondo dei vini sardi.Godimento puro
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda ORSO85 » 07 mag 2022 11:34

L_Andrea ha scritto:Paul Sugot VV Brut sboccatura 2018
Champagne che passa una decina di anni sui lieviti prodotto ad Avize. Per me prima esperienza con uno champagne con un così lungo periodo affinamento e ne sono rimasto piacevolmente colpito: colore dorato brillante con perlage fine e persistente, al naso prevalgono i sentori di pasticceria ( brioche, burro, crema)
con qualche rimando di albicocca. In bocca è avvolgente con la sensazione di mineralità che rinfresca e ti fa tornare a riempire il bicchiere. La morte sua con affettati o cibi con un certo grado di grassezza. Buono veramente


Concordo! Veramente ottimo prodotto
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Veltliner
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda Veltliner » 07 mag 2022 15:20

Chartogne-Taillet - Champagne Brut 2008
Si presenta con un profilo molto più maturo di quanto mi sarei aspettato con un finale che porta a note amarognolo un po' troppo invadenti.
A livello di sapore ci siamo ma quello che realmente infastidisce è un deficit di freschezza che lo rende piatto e troppo statico, non quello che ci si attendeva da un ottimo millesimo.

Larmandier-Bernier - Champagne 1er Longitude
Rispetto al precedente qui il godimento aumenta parecchio. Chardonnay cremoso ma anche di freschezza agrumata. Bella gessosità che conferisce tensione e profondità al sorso.
Unica pecca per una bollicina non troppo fine.

Rizzi - Barbaresco Boito 2008
Veramente un gran bel Barbaresco.
Note di frutta rossa fresca e golosa a cui si aggiungono sentori agrumati di arancia, una elegante nota floreale e una bella spaziatura.
Bocca di bella stratificazione e bevibilità, tannini maturi e di grande finezza, finale pieno e di bella persistenza.
Ha margine per andare avanti ma già ora è di incredibile soddisfazione
egio
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Re: LE BEVUTE DI MAGGIO 2022

Messaggioda egio » 07 mag 2022 15:48

ORSO85 ha scritto:
L_Andrea ha scritto:Paul Sugot VV Brut sboccatura 2018
Champagne che passa una decina di anni sui lieviti prodotto ad Avize. Per me prima esperienza con uno champagne con un così lungo periodo affinamento e ne sono rimasto piacevolmente colpito: colore dorato brillante con perlage fine e persistente, al naso prevalgono i sentori di pasticceria ( brioche, burro, crema)
con qualche rimando di albicocca. In bocca è avvolgente con la sensazione di mineralità che rinfresca e ti fa tornare a riempire il bicchiere. La morte sua con affettati o cibi con un certo grado di grassezza. Buono veramente


Concordo! Veramente ottimo prodotto


Concordo pure io. Da dove si capisce la data di sboccatura? Le bottiglie che ho hanno un'etichetta assolutamente reticente, e il loro sito è pressocché inutilizzabile...

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