Le sbevazzate di Aprile

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vinogodi
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Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda vinogodi » 01 apr 2022 08:18

...partiamo ...
Ieri ultimo esame di Laurea di mio figlio quindi d'obbligo l'apertura di uno champagnino a sua scelta : Bollinger Vieilles Vignes Francaises 1999 ( anno di nascita) . BBolle non esuberanti, quasi petillant (plus) . Colore giallo dorato scarico , affascinante. Naso subito chiusino ( temperatura da frigo) poi esplode in crema pasticcera , crosta di pane d'Altamura , ananas , mineralità sparata, quasi balsamico con l'innalzarsi della temperatura . In bocca cremoso , ancora di freschezza imbarazzante , pieno , solenne . Secondo me , con il Clos d'Ambonnay il più grande BdN dell'intero universo conosciuto ... non male ( :D :D :D :D :D )... :P
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ORSO85
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda ORSO85 » 01 apr 2022 09:01

Complimenti a Simone e tanta invidia :D
[email protected] - https://www.instagram.com/tanadelvino/
Non spedisco il venerdì per evitare di lasciare il vostro vino in deposito dai corrieri.
Spedisco il giorno successivo alla visualizzazione del pagamento, consegna in 24/48h.
ytomason
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda ytomason » 01 apr 2022 09:57

Christian Ducroux - Prologue 2020

Dovrebbe essere una 2020, il produttore non scrive l'annata e gli unici indizi che possono suggerirla sono differenze nei tappi o nelle etichette utilizzate. È un po' una lotteria.

Sino ad ora, Christian è stata la scoperta più elettrizzante di questo 2022. Vigneron sito a Lantignié, Beaujolais, opera da oltre quarant'anni con criteri che sarebbero da ricondurre alla biodinamica. In realtà ritengo che il suo lavoro vada sia semplificato che distinto, e quindi valorizzato: senza tante pippe mentali, Christian è da sempre alla costante ricerca del benessere dei suoi vigneti e della biodiversità al loro interno. Senza fare filosofia e senza ragionare sul vino, anzi, quasi a dar la precedenza ai suoi animali, che tra cavalli, galline, maiali e cani, non sono pochi.
Premetto che non sono un talebano, io bevo tutto senza distinzioni.
Prologue è il suo vino d'ingresso (in realtà tutti i suoi vini costano uguali, e poco!), quello più facile. Rosso da Gamay di un bel colore viola e riflessi purpurei, 11° e si gode. Naso tutto di fruttini rossi, leggera volatile ben integrata a dargli complessità. Bocca di una beva spaventosa, quasi imbarazzante quando ti rendi conto di aver finito metà bottiglia da solo in 10/15 minuti. Sollecita tutto il palato, prima di sparire e lasciare freschezza e salivazione che non possono che portare a un solo risultato, il bicchiere successivo.
Bella bevuta, sicuramente più emozionale che tecnica, ma penso che, come alle sbicchierate, ci son sempre bottiglie che restano semi-piene e bottiglie che finiscono prima di subito. Christian fa queste ultime.
Manzarek91
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda Manzarek91 » 01 apr 2022 11:15

Chateauneuf du pape - Jerome Gradassi 2018


Infanticido didattico, tanto ne ho 2 grazie al mitico Roland :D

Colore rosso rubino intenso.
Naso con bei sentori di frutti rossi intensi (fragolina, maraschino?) e spezie a più non posso, tabacco e pepe su tutto.
Legno c’è, si sente (na puntina di vaniglia) ma è ben integrato.
Seppur in gioventù, bocca ricca ma equilibrata, tannini in primis. Molto piacevole la sensazione di “dolcezza speziata” che lascia sulla lingua .
Non ho un gran storico di bevute rodanesche ma, imho, l’ho trovato giocato più sull’eleganza che sulla potenza.

Urge scalata del Mont Ventoux e discesa in picchiata verso Avignon
Guido_88
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda Guido_88 » 01 apr 2022 11:51

vinogodi ha scritto:...partiamo ...
Ieri ultimo esame di Laurea di mio figlio quindi d'obbligo l'apertura di uno champagnino a sua scelta : Bollinger Vieilles Vignes Francaises 1999 ( anno di nascita) . BBolle non esuberanti, quasi petillant (plus) . Colore giallo dorato scarico , affascinante. Naso subito chiusino ( temperatura da frigo) poi esplode in crema pasticcera , crosta di pane d'Altamura , ananas , mineralità sparata, quasi balsamico con l'innalzarsi della temperatura . In bocca cremoso , ancora di freschezza imbarazzante , pieno , solenne . Secondo me , con il Clos d'Ambonnay il più grande BdN dell'intero universo conosciuto ... non male ( :D :D :D :D :D )... :P


Sei sicuro? Non è che fosse di Matera?
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda vinogodi » 01 apr 2022 11:57

Guido_88 ha scritto:
vinogodi ha scritto:...partiamo ...
Ieri ultimo esame di Laurea di mio figlio quindi d'obbligo l'apertura di uno champagnino a sua scelta : Bollinger Vieilles Vignes Francaises 1999 ( anno di nascita) . BBolle non esuberanti, quasi petillant (plus) . Colore giallo dorato scarico , affascinante. Naso subito chiusino ( temperatura da frigo) poi esplode in crema pasticcera , crosta di pane d'Altamura , ananas , mineralità sparata, quasi balsamico con l'innalzarsi della temperatura . In bocca cremoso , ancora di freschezza imbarazzante , pieno , solenne . Secondo me , con il Clos d'Ambonnay il più grande BdN dell'intero universo conosciuto ... non male ( :D :D :D :D :D )... :P


Sei sicuro? Non è che fosse di Matera?
...mò mi fai venire il dubbio... 8)
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Alberto
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda Alberto » 01 apr 2022 21:21

Colli Trevigiani Frizzante Capo degli Onesti, Bastìa - Michele Rebuli, 2019 (11%)
Irritante la dicitura "Colfondo Agricolo" sulla fascetta che copre il tappo (Agricolo che vuol dire? Avete mai visto un Colfondo Forestale o un Colfondo Minerario? Io no), cui fa eco un altrettanto fuffoso "Conservato sui lieviti" in etichetta; irritante, purtroppo, pure il vino: iper-gasato (altro che frizzante da 3 ATM...ne avrà avute il doppio, infatti il tappo stava partendo tipo missile... :roll: ), corto, "garbo", al naso una pera anche discreta ma monocorde e di sicuro non sufficiente a salvare la situazione. Lontanissimo dai migliori...ma proprio tanto... Nunca más.
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
Should auld acquaintance be forgot, and days of auld lang syne?

For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
we'll tak a cup o' kindness yet, for days of auld lang syne.
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda littlewood » 01 apr 2022 22:45

Alberto ha scritto:Colli Trevigiani Frizzante Capo degli Onesti, Bastìa - Michele Rebuli, 2019 (11%)
Irritante la dicitura "Colfondo Agricolo" sulla fascetta che copre il tappo (Agricolo che vuol dire? Avete mai visto un Colfondo Forestale o un Colfondo Minerario? Io no), cui fa eco un altrettanto fuffoso "Conservato sui lieviti" in etichetta; irritante, purtroppo, pure il vino: iper-gasato (altro che frizzante da 3 ATM...ne avrà avute il doppio, infatti il tappo stava partendo tipo missile... :roll: ), corto, "garbo", al naso una pera anche discreta ma monocorde e di sicuro non sufficiente a salvare la situazione. Lontanissimo dai migliori...ma proprio tanto... Nunca más.

A volte Alberto penso che tu ti voglia proprio male di proposito .
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda Alberto » 02 apr 2022 11:08

littlewood ha scritto:
Alberto ha scritto:Colli Trevigiani Frizzante Capo degli Onesti, Bastìa - Michele Rebuli, 2019 (11%)
Irritante la dicitura "Colfondo Agricolo" sulla fascetta che copre il tappo (Agricolo che vuol dire? Avete mai visto un Colfondo Forestale o un Colfondo Minerario? Io no), cui fa eco un altrettanto fuffoso "Conservato sui lieviti" in etichetta; irritante, purtroppo, pure il vino: iper-gasato (altro che frizzante da 3 ATM...ne avrà avute il doppio, infatti il tappo stava partendo tipo missile... :roll: ), corto, "garbo", al naso una pera anche discreta ma monocorde e di sicuro non sufficiente a salvare la situazione. Lontanissimo dai migliori...ma proprio tanto... Nunca más.

A volte Alberto penso che tu ti voglia proprio male di proposito .

:lol: :lol: :lol:
L'azienda non la conoscevo, il pedigree di zona (Saccol) c'era, e mi incuriosiva provare il loro colfondo...esperimento fallito... :mrgreen:
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda littlewood » 02 apr 2022 11:52

Alberto ha scritto:
littlewood ha scritto:
Alberto ha scritto:Colli Trevigiani Frizzante Capo degli Onesti, Bastìa - Michele Rebuli, 2019 (11%)
Irritante la dicitura "Colfondo Agricolo" sulla fascetta che copre il tappo (Agricolo che vuol dire? Avete mai visto un Colfondo Forestale o un Colfondo Minerario? Io no), cui fa eco un altrettanto fuffoso "Conservato sui lieviti" in etichetta; irritante, purtroppo, pure il vino: iper-gasato (altro che frizzante da 3 ATM...ne avrà avute il doppio, infatti il tappo stava partendo tipo missile... :roll: ), corto, "garbo", al naso una pera anche discreta ma monocorde e di sicuro non sufficiente a salvare la situazione. Lontanissimo dai migliori...ma proprio tanto... Nunca más.

A volte Alberto penso che tu ti voglia proprio male di proposito .

:lol: :lol: :lol:
L'azienda non la conoscevo, il pedigree di zona (Saccol) c'era, e mi incuriosiva provare il loro colfondo...esperimento fallito... :mrgreen:

Tanto sai quali sono quelli Boni ...
Trabateo
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda Trabateo » 02 apr 2022 22:32

Grande Cuvee - Comte Lafond - 2005
Memore di una degustazione di qualche anno fa (degustazione del 2012, bottiglia del 98)), ho acquistato da poco 3 bottiglie di questo Sauvignon della Loira da Lucio (lusilu).
Si presenta con un bel giallo dorato senza nessun particolare segnale di invecchiamento.
Al naso stupisce spaziando dallo zafferano alla salamoia, poi ancora quel salmastro che mi ricorda le onde del mare che si infrangono sugli scogli, infine arriva il minerale con prevalenza di grafite.
Al palato è molto sapido e ancora con bella mineralità. Viene supportato da una discreta acidità ed è abbastanza rotondo. Pecca in lunghezza (come il 98) ma alla fine a me, nel suo complesso, è piaciuto.
Abbinato a Spatzle agli spinaci conditi con cubettata di pancetta affumicata, un goccio di olio evo (pusher siciliano) e un po' di panna per amalgamare il tutto.
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
Guido_88
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda Guido_88 » 03 apr 2022 09:14

Guy Michel 1998

Un buon marsala, da lavandinare...
Deg 21 ed il tappo sembrava perfetto, ma il vino era troppo in là
Il Parente
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda Il Parente » 03 apr 2022 11:32

Muscadet de Sèvre et Maine Domaine de la Pepiere 2020
Melon de Bourgogne 100%, 12%vol. Colore giallo paglierino, al naso note di pierre à fusil (sbuffi sulfurei va.... Che è meglio 8) ), agrumate e di salsedine, al palato gioca tantissimo con l'acidità e il salato. Gli aromi ricordano l'oceano. Vino nn di corpo, ma profumato per tutto il tempo anche se "mono corde" e moooolto bevibile soprattutto se abbinato in maniera corretta. Bevuto con ostriche, tartine con burro e uova di salmone e con burro e salmone affumicato...
Vino :D :D :) +
In abbinamento :D :D :D :D +
ytomason
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda ytomason » 03 apr 2022 11:39

Cascina Delle Rose - Langhe Nebbiolo 2020

Ha bisogno di un'oretta d'aria per assestarsi e mostrarsi per il grande Nebbiolo che è. Fragola potentissima. Punto di equilibrio tra muscoli e leggiadria perfetto. All'altezza di tutte le recensioni entusiaste lette nei mesi scorsi.
nicco_96
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda nicco_96 » 04 apr 2022 11:01

Guido_88 ha scritto:Guy Michel 1998

Un buon marsala, da lavandinare...
Deg 21 ed il tappo sembrava perfetto, ma il vino era troppo in là


Il problema e' che si tratta del suo 'stile'. Non incontra per nulla nemmeno il mio gusto, bevuto 89 e 91 di recente..
nicco_96
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda nicco_96 » 04 apr 2022 11:04

Rocche dei Manzoni, Vigna Cappella di S. Stefano 1996

Colore appena scarico, ma naso e bocca da subito perfetti, e bottiglia che continua a evolvere nel bicchiere, di una freschezza e profondita' disarmanti. Splendido.
Ale Lenzi
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda Ale Lenzi » 04 apr 2022 11:49

Ciao a tutti, non partecipo granchè in questa sezione quindi cerco di rimediare!
Venerdì sera, in quel di Pisa, si è bevuto:

2007 Jacquesson Dizy Corne-Bautray Extra Brut

Danza fra la golosità della crema al limone e pasticceria e un'ossidazione non eccessivamente marcata, di mela grattugiata e cognac, note di gesso, sbuffi minerali e pan brioche impreziosiscono un quadro olfattivo complesso, autorevole.
Al sorso comanda l'acidità sferzante, il limone che si fa roccia, bocca dritta dritta dritta e tesa, energica, chiusura lunga e pulitissima, forse la bolla è un po' troppo invadente, forse si farà, forse era troppo buono e l'ho scolato senza ritegno.

2016 Domaine des Miroirs Kenjiro Kagami Entre Deux Bleu

Hype selvaggio intorno a questa etichetta sbarazzina con le nuvolette.
Colore dorato intenso, opaco nel calice, parte su una deriva superbionaturalterrorista che non fa inizialmente ben sperare, invece si pulisce e anzi risulterà un vino di mobilità, stratificazione ed evoluzione olfattiva notevole, dal propoli, il vegetale fresco e le erbe aromatiche che suggeriscono una macerazione prolungata (qualcuno al tavolo azzarda una diraspatura solo parziale) evolve prima sulla camomilla e le foglie di thè nero, per poi stabilizzarsi su note cerose, resinose e di pesche sciroppate.
In bocca ha una bella struttura ed una certa saturazione, sorretto da una spina acida e soprattutto una sapidità molto spiccata, la piacevolezza non gli manca e cattura con una certo contrasto fra le note fruttate dolci ed il sale.
Divertente sicuro, a tratti ammaliante, non capisco assolutamente le cifre folli a cui sta girando ma l'identità c'è.

2016 Bruyere-Houillon Arbois Les Nouvelles

Mah.... ridotto all'inverosimile, puzzettoso, forse brettato.
La bocca ci sarebbe anche, più sottile e verticale di Kenshiro ma pure lui con una grande vena sapida, fa salivare, accompagna bene, però non ci siamo...

2010 Cav. Lorenzo Accomasso Barolo Per Elena

Ha un profilo scuro e impettito, terra bagnata, radici e liquirizia comandano inizialmente il naso, evolve su una nota balsamica fresca ma esce anche un'oliva nera e un ricordo di tostatura di caffè, seconda me ha accusato un po' il caldo, naso comunque non preciso.
La bocca è sincera e diretta, aggraziata con un tannino particolarmente rotondo ma fitto/ficcante, ritornano le note terrose che emergevano al naso, ha una certa rusticità ma anche una beva compulsiva.
E' il Cavaliere, nel bene e nel male.

2013 Bartolo Mascarello Barolo

Fra i baroli bevuti è il più fine e sensuale, classicismo sfrenato, c'è l'albicocca disidrata su un fondo autunnale di foglie secche, arancia quasi rossa e spezie dolci, molto elegante.
La bocca vive di un equilibrio magistrale, tannino dolcissimo, tensione e persistenza, più sottile di quanto uno si aspetterebbe, seducente.
Gran classe.

2013 Giuseppe Rinaldi Barolo Brunate
Meno preciso di Bartolo ma più appariscente e sfacciato, le roselline macerate, il melograno e la pesca rossa, la menta freschissima, per un naso di grande intensità olfattiva.
Bocca tesa ed austera, tannino serrato, spinta che sembra non finire mai, profondo e di grande persistenza, forse l'ingresso in bocca un po' troppo grossolono.
Energico
Ultima modifica di Ale Lenzi il 04 apr 2022 17:35, modificato 1 volta in totale.
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda arnaldo » 04 apr 2022 12:04

Ale Lenzi ha scritto:Ciao a tutti, non partecipo granchè in questa sezione quindi cerco di rimediare!
Venerdì sera, in quel di Pisa, si è bevuto:

2007 Jacquesson Dizy Corne-Bautray Extra Brut

Danza fra la golosità della crema al limone e pasticceria e un'ossidazione non eccessivamente marcata, di mela grattugiata e cognac, note di gesso, sbuffi minerali e pan brioche impreziosiscono un quadro olfattivo complesso, autorevole.
Al sorso comanda l'acidità sferzante, il limone che si fa roccia, bocca dritta dritta dritta e tesa, energica, chiusura lunga e pulitissima, forse la bolla è un po' troppo invadente, forse si farà, forse era troppo buono e l'ho scolato senza ritegno.

2016 Domaine des Miroirs Kenjiro Kagami Entre Deux Bleu

Hype selvaggio intorno a questa etichetta sbarazzina con le nuvolette.
Colore dorati intenso, opaco nel calice, parte su una deriva superbionaturalterrorista che non fa inizialmente ben sperare, invece si pulisce e anzi risulterà un vino di mobilità, stratificazione ed evoluzione olfattiva notevole, dal propoli, il vegetale fresco e le erbe aromatiche che suggeriscono una macerazione prolungata (qualcuno al tavolo azzarda una diraspatura solo parziale) evole prima sulla camomilla e le foglie di thè nero, per poi stabilizzarsi su note cerose, resinose e di pesce sciroppate.
In bocca ha una bella struttura ed una certa saturazione, sorretto da una spina acida e soprattutto una sapidità molto spiccata, la piacevolezza non gli manca e cattura con una certo contrasto fra le note fruttate dolci ed il sale.
Divertente sicuro, a tratti ammaliante, non capisco assolutamente le cifre folli a cui sta girando ma l'identità c'è.

2016 Bruyere-Houillon Arbois Les Nouvelles

Mah.... ridotto all'inverosimile, puzzettoso, forse brettato.
La bocca ci sarebbe anche, più sottile e verticale di Kenshiro ma pure lui con una grande vena sapida, fa salivare, accompagna bene, però non ci siamo...

2010 Cav. Lorenzo Accomasso Barolo Per Elena

Ha un profilo scuro e impettito, terra bagnata, radici e liquirizia comandano inizialmente il naso, evolve su una nota balsamica fresca ma esce anche un'oliva nera e un ricordo di tostatura di caffè, seconda me ha accusato un po' il caldo, naso comunque non preciso.
La bocca è sincera e diretta, aggraziata con un tannino particolarmente rotondo ma fitto/ficcante, ritornano le note terrose che emergevano al naso, ha una certa rusticità ma anche una beva compulsiva.
E' il Cavaliere, nel bene e nel male.

2013 Bartolo Mascarello Barolo

Fra i baroli bevuti è il più fine e sensuale, classicismo sfrenato, c'è l'albicocca disidrata su un fondo autunnale di foglie secche, arancia quasi rossa e spezie dolci, molto elegante.
La bocca vive di un equilibrio magistrale, tannino dolcissimo, tensione e persistenza, più sottile di quanto uno si aspetterebbe, seducente.
Gran classe.

2013 Giuseppe Rinaldi Barolo Brunate
Meno preciso di Bartolo ma più appariscente e sfacciato, le roselline macerate, il melograno e la pesce rossa, la menta freschissima, per un naso di grande intensità olfattiva.
Bocca tesa ed austera, tannino serrato spinta che sembra non finire mai, profondo e di grande persistenza, forse l'ingresso in bocca un po' troppo grossolono.
Energico


Ma...e Vignes de Mon Pere niente...???? Sara' stato il migliore della serata...... :lol: :lol:
follow my tasting notes and pics on http://instagram.com/ARNALDO2262/
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda Ale Lenzi » 04 apr 2022 12:14

Ahimè, dimenticata una bottiglia, e che bottiglia!!

2007 Domaine Ganevat Cotes du Jura Vignes de Mon Pere

Seconda volta con questa etichetta, aspettative altissime ed assolutamente mantenute.
Dorato luminosissimo, il naso è compresso ma promette grandi emozioni, agrumi a profusione, roccia bagnata, erbe aromatiche e fiori di campo, incorniciati da note ossidative e iodio.
La bocca è un carro armato, di grande struttura ma nervosa, acidissima e soprattutto salatissima, come dare una leccata ad un limo cosparso di sale. Fa quasi soffrire le papille gustative tanto è "saporito", finale interminabile, vino infinito ed indomabile.
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda zampaflex » 04 apr 2022 12:46

nicco_96 ha scritto:
Guido_88 ha scritto:Guy Michel 1998

Un buon marsala, da lavandinare...
Deg 21 ed il tappo sembrava perfetto, ma il vino era troppo in là


Il problema e' che si tratta del suo 'stile'. Non incontra per nulla nemmeno il mio gusto, bevuto 89 e 91 di recente..


Fenomeno paramediatico dovuto alla recente sfornata di vecchie annate che avrebbero dovuto invece, correttamente, essere definite "avanzi di botte".
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda zampaflex » 04 apr 2022 12:52

Ale Lenzi ha scritto:Ciao a tutti, non partecipo granchè in questa sezione quindi cerco di rimediare!
Venerdì sera, in quel di Pisa, si è bevuto:

2016 Domaine des Miroirs Kenjiro Kagami Entre Deux Bleu

... per poi stabilizzarsi su note ... di pesce sciroppate.



Secondo me è questo che vi ha fregato :mrgreen:

PS: Jacquesson sto cominciando a comprenderlo, avendo bevuto qualche bottiglia datata, e il suo stile è quello, nonché il suo limite. Vini puntuti, molto diritti e poco concessivi. credo che le bottiglie che mi restano di 736 DT le aprirò a non meno di dieci anni dalla sboccatura.
Se si vuole un BdB più gradevole, in questa fascia di prezzo e qualità, meglio per me scegliere Agrapart.
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda Kalosartipos » 04 apr 2022 14:14

nicco_96 ha scritto:Rocche dei Manzoni, Vigna Cappella di S. Stefano 1996

Colore appena scarico, ma naso e bocca da subito perfetti, e bottiglia che continua a evolvere nel bicchiere, di una freschezza e profondita' disarmanti. Splendido.

Io scrivo della 2010, di questa etichetta, bevuta alla cieca, in mezzo a diversi altri Barolo, tre/quattro anni fa.. mi ricordo che esclamai: "è talmente gramo che potrebbe essere Rocche dei Manzoni!"... :lol: :mrgreen:
Vabbè :roll:
Si vede che, in passato, era molto meglio.
"La vita è breve e bisogna che uno se la beva tutta".
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda gmi1 » 04 apr 2022 15:56

vinogodi ha scritto:...partiamo ...
Ieri ultimo esame di Laurea di mio figlio quindi d'obbligo l'apertura di uno champagnino a sua scelta : Bollinger Vieilles Vignes Francaises 1999 ( anno di nascita) . BBolle non esuberanti, quasi petillant (plus) . Colore giallo dorato scarico , affascinante. Naso subito chiusino ( temperatura da frigo) poi esplode in crema pasticcera , crosta di pane d'Altamura , ananas , mineralità sparata, quasi balsamico con l'innalzarsi della temperatura . In bocca cremoso , ancora di freschezza imbarazzante , pieno , solenne . Secondo me , con il Clos d'Ambonnay il più grande BdN dell'intero universo conosciuto ... non male ( :D :D :D :D :D )... :P

a differenza di tuo figlio, la mia per la laurea si é accontentata di un magnum di Montevetrano 1999, visto che predilige i rossi.
il tappo era integro nella metá superiore, mentre un qualche difettuccio di non piena integritá nella parte inferiore lo aveva. il vino era infatti un pelo velato, peró integro e fin troppo morbido a mio parere, cosa che invece i tanti non appassionati hanno apprezzato. credo che la scelta degli ultimi anni di ridurre il merlot a beneficio di aumentare la presenza di aglianico sia sta giusta, perché dopo 20 anni e piú di bottiglia il vino era fin troppo vellutato e ruffiano, non facendo uscire la vera anima di grande vino del sud che questo Montevetrano vuole e tante volte riesce ad esprimere.
ottima bevuta in ogni caso, grande successo fra i diversi commensali, e ottima esperienza anche da parte mia, perché queste bevute sono sempre istruttive e interessanti
nicco_96
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda nicco_96 » 04 apr 2022 17:15

Kalosartipos ha scritto:[quote="Si vede che, in passato, era molto meglio.


Decisamente. Infatti ha stupito tutti quella sera. E non ha sfigurato nemmeno di fianco a un bel Cavallotto Bricco Boschis 2006 che aveva una beva straordinaria. Vino da cannuccia e magnum, da soli.
Quindi si', quel Rocche dei Manzoni una piacevole sorpresa. :D
Guido_88
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Re: Le sbevazzate di Aprile

Messaggioda Guido_88 » 04 apr 2022 19:10

zampaflex ha scritto:
Ale Lenzi ha scritto:Ciao a tutti, non partecipo granchè in questa sezione quindi cerco di rimediare!

PS: Jacquesson sto cominciando a comprenderlo, avendo bevuto qualche bottiglia datata, e il suo stile è quello, nonché il suo limite. Vini puntuti, molto diritti e poco concessivi. credo che le bottiglie che mi restano di 736 DT le aprirò a non meno di dieci anni dalla sboccatura.
Se si vuole un BdB più gradevole, in questa fascia di prezzo e qualità, meglio per me scegliere Agrapart.


Nessuno tocchi Jacquesson! :mrgreen:

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