LE BEVUTE DI MARZO 2022

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sbrega
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LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda sbrega » 01 mar 2022 19:10

Primooooooo :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
non ho bevuto nulla ma sai la soddisfazione di aprire il post di bevute mensile?????
Non esistono brutte donne... esiste solo poco RUM!

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Wineduck
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda Wineduck » 01 mar 2022 19:27

Che è successo? Kalos non si sente bene? :(
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
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Ludi
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda Ludi » 05 mar 2022 18:59

Degustate le nuove uscite di Tenute Dettori...
Renosu Rosso 2020: l'iniziale sensazione di vinosità si declina poi su esemplari sensazioni di macchia, mirto, mora di gelso. Vino che abbineresti idealmente ad una mangiata "zozzona", come si dice a Roma, di fritti, frattaglie e, perché no, un bel filettone di baccalà. Per quel che costa, un regalo.
Dettori Bianco 2020: incredibile intensità olfattiva su note di marzapane, bergamotto, pozza marina, miele di elicriso, fungo, con una bocca salata, di notevole grip, che pulisce alla grande una zuppa anglonese bella carica. Da aspettare, ma irresistibile già ora. Incredulo, noto che in etichetta marca 17 gradi. E non sentirli.
Dettori Rosso 2016: una delle migliori edizioni, IMHO. Serrato e severo all'impatto iniziale (è stato servito intorno ai 14° C) si distende presto su sensazioni di sciroppo di mora, carne arrostita, balsamicità che ricorda la canfora, sensazioni di propoli, con una speziatura dinamica ed ammaliante (e non vede legno!). Bocca impetuosa, residuo zuccherino percepibile (per me intorno ai 15 gr/l) ma non stucchevole, tenuto conto del massiccio supporto tannico. Avrei voluto avere una beccaccia, ma ce lo siamo goduti ugualmente con un eccellente filetto di maialino in crosta.
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supersonic76
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda supersonic76 » 05 mar 2022 23:01

Primitivo Contrada Barbatto 2018 Tenute Chiaromonte
Già il colore, inchiostro impressionante, prelude a qualcosa di unico.Le note di prugna, ciliegia, macchia mediterranea sono intense ma mai grossolane o dolciastre.Finezza unica per il genere.Ma è in bocca che spazza via con decisione qualsiasi concorrente.Seta pura di incredibile sensualità e inusitata freschezza.
16,5°? Impossibile.Impercercettibili.
Capolavoro assoluto
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda Ennio21 » 06 mar 2022 15:41

Pecorino vigna Giulia - Dianetti - 2020

Profumi di agrumi e poi anice, erbe aromatiche, fiori di campo.
Bocca spettacolare, coerente al naso, fresco e morbido al contempo, sapido, insomma, da berne a secchiate .
Non sono un fine conoscitore di Pecorini, ma questo mi è piaciuto parecchio.
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zampaflex
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda zampaflex » 06 mar 2022 18:56

Graci - Etna Rosso Arcurìa 2014

Affastellato e confuso, frutto scuro e terra vulcanica, alcool percepibile. Come un tema da cinque, lo svolgimento non è un granché.

:D :D :D ++

Canalicchio di Sopra - BdM 2010

Bono questo. Sottobosco, cenni di balsamicità locale (ginepro), frutto in evoluzione verso il tabacco, erbe officinali, ma soprattutto grande anima da sangiovese serio.

:D :D :D :D -

Grigolli - Trilogia 2015

Per chi non lo conosce, trattasi di taglio bordolese trentino, affinato tre anni in barrique (per fortuna molto usata o poco tostata). Presa per accontentare un'enoteca locale e chiudere la classica cassa mista da sei. Ma io dico, di fronte a questi tentativi esterofili, perché? Uva raccolta troppo presto, aromi poco sviluppati, sbilanciamento sull'acidità, scia di vaniglia leggermente percepibile. Non era meglio dedicare quel terreno ad un bel teroldego?

:D :D :) ++
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda eno » 06 mar 2022 21:45

Forse si’, chi lo sa. Ma se poi vendemmia e vinifica uguale, ho l’impressione che non cambi poi molto
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda Il Parente » 07 mar 2022 11:07

supersonic76 ha scritto:Primitivo Contrada Barbatto 2018 Tenute Chiaromonte
Già il colore, inchiostro impressionante, prelude a qualcosa di unico.Le note di prugna, ciliegia, macchia mediterranea sono intense ma mai grossolane o dolciastre.Finezza unica per il genere.Ma è in bocca che spazza via con decisione qualsiasi concorrente.Seta pura di incredibile sensualità e inusitata freschezza.
16,5°? Impossibile.Impercercettibili.
Capolavoro assoluto

Azz... Mi hai fatto tornare la voglia di stapparmi un primitivo... È un botto di tempo che nn ne bevo uno :wink: ... Anche se... 16,5... Mammamia! ... Se nn è la temperatura... Preoccupante! :mrgreen: ...
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda supersonic76 » 07 mar 2022 13:01

Il Parente ha scritto:
supersonic76 ha scritto:Primitivo Contrada Barbatto 2018 Tenute Chiaromonte
Già il colore, inchiostro impressionante, prelude a qualcosa di unico.Le note di prugna, ciliegia, macchia mediterranea sono intense ma mai grossolane o dolciastre.Finezza unica per il genere.Ma è in bocca che spazza via con decisione qualsiasi concorrente.Seta pura di incredibile sensualità e inusitata freschezza.
16,5°? Impossibile.Impercercettibili.
Capolavoro assoluto

Azz... Mi hai fatto tornare la voglia di stapparmi un primitivo... È un botto di tempo che nn ne bevo uno :wink: ... Anche se... 16,5... Mammamia! ... Se nn è la temperatura... Preoccupante! :mrgreen: ...



Guarda, se non fosse per le allucinazioni mistiche che appaiono dopo il primo sorso, parrebbe davvero che i 16,5° siano un errore di stampa.
Adoro l'Old Wines di Morella, i Polvanera maturi, il Memor di Ferri, l'Es, Masseria Jorche.Ma....questo gioca proprio un altro campionato.Mai vista tanta eleganza, freschezza, leggiadria in un Primitivo così strutturato.Pazzesco
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda Nexus1990 » 07 mar 2022 14:45

eno ha scritto:Forse si’, chi lo sa. Ma se poi vendemmia e vinifica uguale, ho l’impressione che non cambi poi molto

Magari col teroldego stava più attento col legno :lol: :lol:
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda piergi » 07 mar 2022 15:48

Il Parente ha scritto:
supersonic76 ha scritto:Primitivo Contrada Barbatto 2018 Tenute Chiaromonte
Già il colore, inchiostro impressionante, prelude a qualcosa di unico.Le note di prugna, ciliegia, macchia mediterranea sono intense ma mai grossolane o dolciastre.Finezza unica per il genere.Ma è in bocca che spazza via con decisione qualsiasi concorrente.Seta pura di incredibile sensualità e inusitata freschezza.
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Azz... Mi hai fatto tornare la voglia di stapparmi un primitivo... È un botto di tempo che nn ne bevo uno :wink: ... Anche se... 16,5... Mammamia! ... Se nn è la temperatura... Preoccupante! :mrgreen: ...

Sui primitivo di Gioia i 16/17 gradi di solito sono supportati da una vena minerale tale da fare passare in secondo piano eventuali sbuffi alcolici
Strane luci di pioggia...splende il sole,fa' bel tempo...nell'era democratica.

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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda Il Parente » 07 mar 2022 22:48

supersonic76 ha scritto:Guarda, se non fosse per le allucinazioni mistiche che appaiono dopo il primo sorso, parrebbe davvero che i 16,5° siano un errore di stampa.... questo gioca proprio un altro campionato.Mai vista tanta eleganza, freschezza, leggiadria in un Primitivo così strutturato.Pazzesco


piergi ha scritto:Sui primitivo di Gioia i 16/17 gradi di solito sono supportati da una vena minerale tale da fare passare in secondo piano eventuali sbuffi alcolici


Allora lo devo provare... Grazie ad entrambi :wink:
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda Alberto » 08 mar 2022 00:22

zampaflex ha scritto:Grigolli - Trilogia 2015

Per chi non lo conosce, trattasi di taglio bordolese trentino, affinato tre anni in barrique (per fortuna molto usata o poco tostata). Presa per accontentare un'enoteca locale e chiudere la classica cassa mista da sei. Ma io dico, di fronte a questi tentativi esterofili, perché? Uva raccolta troppo presto, aromi poco sviluppati, sbilanciamento sull'acidità, scia di vaniglia leggermente percepibile. Non era meglio dedicare quel terreno ad un bel teroldego?

:D :D :) ++

[Arnold mode: ON]Che cavolo stai dicendo, Zampa?!?[Arnold mode: OFF]
Tentativi esterofili non direi, visto che le varietà bordolesi sono insediate in Vallagarina ormai dall'alba del post-fillossera...eppoi il teroldego, uva un po' stron zetta, viene mica tanto bene fuori dal suo natìo Campo Rotaliano! Magari volevi scrivere marzemino... :wink:
Should auld acquaintance be forgot, and never brought to mind?
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For auld lang syne, my dear, for auld lang syne,
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda alleg » 08 mar 2022 10:02

Alberto ha scritto:
zampaflex ha scritto:Grigolli - Trilogia 2015

Per chi non lo conosce, trattasi di taglio bordolese trentino, affinato tre anni in barrique (per fortuna molto usata o poco tostata). Presa per accontentare un'enoteca locale e chiudere la classica cassa mista da sei. Ma io dico, di fronte a questi tentativi esterofili, perché? Uva raccolta troppo presto, aromi poco sviluppati, sbilanciamento sull'acidità, scia di vaniglia leggermente percepibile. Non era meglio dedicare quel terreno ad un bel teroldego?

:D :D :) ++

[Arnold mode: ON]Che cavolo stai dicendo, Zampa?!?[Arnold mode: OFF]
Tentativi esterofili non direi, visto che le varietà bordolesi sono insediate in Vallagarina ormai dall'alba del post-fillossera...eppoi il teroldego, uva un po' stron zetta, viene mica tanto bene fuori dal suo natìo Campo Rotaliano! Magari volevi scrivere marzemino... :wink:


Più che altro mi sembra strano il risultato nel bicchiere. Dopo soffiata della colonna trentina del forum, ho bevute varie cose di Grigolli (anche se non lo specifico vino in oggetto) e non ho mai trovato durezze eccessive, parti verdi o vanigliose in evidenza, anzi mi sono sempre sembrati in ottimo equilibrio tra maturità del frutto e freschezza e li reputo tra le cose migliori che si possono trovare in quella zona. Dovevamo anche fare un visita in cantina, poi ci si è messo il covid...
Ora capisco un po' di bias positivo nel bere questi vini nelle loro terre d'origine, con la cucina locale etc. ma dite che ho preso un abbaglio così grosso?
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda zampaflex » 08 mar 2022 12:05

alleg ha scritto:
Alberto ha scritto:
zampaflex ha scritto:Grigolli - Trilogia 2015

Per chi non lo conosce, trattasi di taglio bordolese trentino, affinato tre anni in barrique (per fortuna molto usata o poco tostata). Presa per accontentare un'enoteca locale e chiudere la classica cassa mista da sei. Ma io dico, di fronte a questi tentativi esterofili, perché? Uva raccolta troppo presto, aromi poco sviluppati, sbilanciamento sull'acidità, scia di vaniglia leggermente percepibile. Non era meglio dedicare quel terreno ad un bel teroldego?

:D :D :) ++

[Arnold mode: ON]Che cavolo stai dicendo, Zampa?!?[Arnold mode: OFF]
Tentativi esterofili non direi, visto che le varietà bordolesi sono insediate in Vallagarina ormai dall'alba del post-fillossera...eppoi il teroldego, uva un po' stron zetta, viene mica tanto bene fuori dal suo natìo Campo Rotaliano! Magari volevi scrivere marzemino... :wink:


Più che altro mi sembra strano il risultato nel bicchiere. Dopo soffiata della colonna trentina del forum, ho bevute varie cose di Grigolli (anche se non lo specifico vino in oggetto) e non ho mai trovato durezze eccessive, parti verdi o vanigliose in evidenza, anzi mi sono sempre sembrati in ottimo equilibrio tra maturità del frutto e freschezza e li reputo tra le cose migliori che si possono trovare in quella zona. Dovevamo anche fare un visita in cantina, poi ci si è messo il covid...
Ora capisco un po' di bias positivo nel bere questi vini nelle loro terre d'origine, con la cucina locale etc. ma dite che ho preso un abbaglio così grosso?


Può darsi, ma ti informo che dopo abbondante aerazione si è arrotondato un pochino. Resta però un vino tendente al freddo, dove la fruttosità tipica, soprattutto del merlot, è molto in secondo piano, e l'acidità prevale perfino sul tannino, che è meritevolmente piuttosto docile (l'insieme dei fattori è strano, no? acidità abbondante chiama di solito raccolta anticipata con rischio di maturazione fenolica imperfetta e quindi tannini rigidi, verdi, e così via).

PS: Alberto, quanto chiedi annualmente come correttore di bozze? Famo un forfettone? :lol:
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda giodiui » 10 mar 2022 07:47

alleg ha scritto:
Alberto ha scritto:
zampaflex ha scritto:Grigolli - Trilogia 2015

Per chi non lo conosce, trattasi di taglio bordolese trentino, affinato tre anni in barrique (per fortuna molto usata o poco tostata). Presa per accontentare un'enoteca locale e chiudere la classica cassa mista da sei. Ma io dico, di fronte a questi tentativi esterofili, perché? Uva raccolta troppo presto, aromi poco sviluppati, sbilanciamento sull'acidità, scia di vaniglia leggermente percepibile. Non era meglio dedicare quel terreno ad un bel teroldego?

:D :D :) ++

[Arnold mode: ON]Che cavolo stai dicendo, Zampa?!?[Arnold mode: OFF]
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Più che altro mi sembra strano il risultato nel bicchiere. Dopo soffiata della colonna trentina del forum, ho bevute varie cose di Grigolli (anche se non lo specifico vino in oggetto) e non ho mai trovato durezze eccessive, parti verdi o vanigliose in evidenza, anzi mi sono sempre sembrati in ottimo equilibrio tra maturità del frutto e freschezza e li reputo tra le cose migliori che si possono trovare in quella zona. Dovevamo anche fare un visita in cantina, poi ci si è messo il covid...
Ora capisco un po' di bias positivo nel bere questi vini nelle loro terre d'origine, con la cucina locale etc. ma dite che ho preso un abbaglio così grosso?

Anch'io li ho sempre trovati molto equilibrati i suoi vini. E' vero che il Trilogia 2015 assaggiato al fivi mi era parso non all'altezza di annate precedenti. Forse non pronto, forse bottiglia non a posto, lì per lì ero uscito abbastanza perplesso.
Ho ottimi ricordi di tutta la gamma in annata 2013, soprattutto l'ottimo cabernet franc (Erminio, credo si chiami).
Veltliner
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda Veltliner » 10 mar 2022 21:41

Pascal Mazet - Champagne 2008
La qualità della 2008 si sente in particolare in una bocca saporita e di spessore. Peccato per una bollicina un po' grossolana che non ne esalta la definizione. Un filo rustico ma appagante.

Larmandier Bernier - Champagne Latitude
Rispetto al precedente bollicina di bella finezza e un quadro complessivo estremamente equilibrato. La bocca però non ha la stessa energia del precedente.
Io ho preferito Mazet ma il tavolo era abbastanza diviso a metà nei gradimenti.

Elodie Roy - Bourgogne Pinot Noir 2018
Scarichissimo nel colore, è un esplosione di frutti i teschi e aciduli per un vino dalla bevibilità estrema.
Semplicino nel suo sviluppo, non si farà ricordare per qualcosa in particolare, ma la bottiglia è evaporato in pochissimo tempo.

Domaine Gallety - Cotes du Vivarais Haute Vignes 2015
Zona Ardeche metà Syrah e metà Grenache dalle vigne più giovani aziendali.
Un frutto lucidato a puntino, di grande definizione e maturità che porta ad una sensazione di dolcezza.
Sarebbe un filo stucchevole se non ci fossero note di pepe nero e una fresca balsamicità a ravvivare il tutto.
Questo si fa ricordare e alla fine ha convinto tutti i presenti.

L'infernal - Aguilera 2010
Priorat 100% Carenena da viti centenarie.
Un vino magnifico con un naso ipnotico con ciliegia, frutta nera di rovo, un floreale dolce, origano e una note rocciosa. Intenso e di grande finezza e definizione al tempo stesso.
Bocca di peso medio ma che regala una pienezza di sapore che rimane per diversi minuti. A differenza di altri vini della zona si muove più leggiadro con un bel corredo acido a donare freschezza e bevibilità.
Grandissimo vino che ha incantato tutti.
Luca90
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda Luca90 » 11 mar 2022 22:59

Frappato 2017 Arianna occhipinti

Mi sono approcciato a questo vino da completo ignorante di vini siculi, qualche etna a parte. Non so come sia stata l'annata 2017 in Sicilia, ma questo frappato mi ha veramente stupito:12,5 gradi (in Sicilia, alla faccia di chi dice che non si può stare sotto i 14 in Piemonte causa cambiamento climatico ..). Zero puzze e zero volatilità come qualcuno aveva invece riscontrato nei vini di occhipinti. Grande piacevolezza di beva, da piemontese mi manca un po' il grip tannico e talvolta sembra quasi un po' diluito, ma non fa che aumentarne la piacevolezza, grazie anche a una bella acidità presente ma non invadente. Profondo al naso, non si percepisce il legno e neanche "cotture". A questo punto volgio provare il cerasuolo
Trabateo
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda Trabateo » 11 mar 2022 23:55

Stasera a cena

Brunello Cerbaia 1988
Quando ti fissi con un produttore e prendi tutto quello che ti capita a portata...no buono.
Ormai oltre il suo, molto oltre.
Colore marroncino, molto, troppo fondo e residui;
Naso alla liquirizia;
Ossidato, oltre, senza difetti...ma anche no, infatti...

Chateau Clarke Baron Edmond Rothschild 1989
Bel colore rosso rubino ancora carico.
Naso carnoso, molto carnoso, e balsamico.
In bocca ampio, rotondo, corrispondenza con il naso (tipo la polpa di una pesca matura ma piena di carne cruda) con aggiunta di spezie "piccanti", buona acidità, ancora bello in piedi, lungo, persistente.
Non il miglior bordeaux ma, considerando l'annata, gran bel vino.
Fondi e residuo praticamente nulli.
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
Ziliovino
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda Ziliovino » 12 mar 2022 10:12

Immagine


vdt Fiorano Bianco 2014 - Principe Boncompagni Ludovisi. Il matrimonio tra grechetto e viogner porta ad un vino bifronte, dal colore dorato carico, leggero e misurato al naso, esotico soffuso, frutta secca, bocca più di struttura e grassa ma senza esagerare.

Verdicchio dei castelli di Jesi Classico Riserva Villa Bucci 2010 - Bucci. "Il più francese tra i bianchi italiani" (non ricordo di chi è questa...) si conferma tutto eleganza e raffinatezza, ancora parecchio giovane ed inizialmente chiuso, parte con qualche leggera nota linfatica, poi floreale, pera verde, camomilla e finocchietto, teso e lungo al sorso.

Condrieu La Bonnette 2016 - Rostaing. Me lo ricordavo buono ed equilibrato ma col tempo si è quasi smagrito e la tensione e freschezza si fanno sentire maggiormente, pera matura, aromaticità misurata, qualche nota amaricante sul finale, ha perso qualche punto in equilibrio ma ne ha guadagnato in bevibilità. Trasformista.

Coteaux du Layon Saint Aubin Les Clos 2015 - Delesvaux. Molto elegante e misurato, fin troppo a tratti, va ascoltato e apprezzato per la sua semplicità, bella albicocca secca al naso, snello e goloso al sorso.
"Il successo di tavernello invita a riflettere"
(Anonimo, bomboletta spray su muro)

"Il vino non lo scegli... è lui che sceglie te"
littlewood
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Iscritto il: 04 mag 2010 10:32
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda littlewood » 12 mar 2022 12:04

Trabateo ha scritto:Stasera a cena

Brunello Cerbaia 1988
Quando ti fissi con un produttore e prendi tutto quello che ti capita a portata...no buono.
Ormai oltre il suo, molto oltre.
Colore marroncino, molto, troppo fondo e residui;
Naso alla liquirizia;
Ossidato, oltre, senza difetti...ma anche no, infatti...

Chateau Clarke Baron Edmond Rothschild 1989
Bel colore rosso rubino ancora carico.
Naso carnoso, molto carnoso, e balsamico.
In bocca ampio, rotondo, corrispondenza con il naso (tipo la polpa di una pesca matura ma piena di carne cruda) con aggiunta di spezie "piccanti", buona acidità, ancora bello in piedi, lungo, persistente.
Non il miglior bordeaux ma, considerando l'annata, gran bel vino.
Fondi e residuo praticamente nulli.

Hai ...ti sei forse fissato con un produttore che nn e' il meglio che c' e'!
Veltliner
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda Veltliner » 12 mar 2022 12:20

Ho bisogno dell'aiuto del forum per capire dove sta il problema con questo vino:
Pierre Matrot - Meursault Charmes 1er Cru 2014
Tanta acidità, tanto sale e nient'altro.
Zero corpo, sapori non pervenuti, magro e algido non riesce a regalare alcun sentore e piacevolezza.
Da un 1er di Meursault mi attendevo tutt'altro.

Secondo voi è da ricondurre al produttore o ad una bottiglia sfigata?
Perché l'annata non dovrebbe essere male, così come non mi aspetterei una tale tristezza da un vitigno 1er di Meursault.

Attendo vostre considerazioni/consigli.
Grazie
Trabateo
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Iscritto il: 10 mar 2022 17:57
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda Trabateo » 12 mar 2022 15:41

littlewood ha scritto:
Trabateo ha scritto:Stasera a cena

Brunello Cerbaia 1988
Quando ti fissi con un produttore e prendi tutto quello che ti capita a portata...no buono.
Ormai oltre il suo, molto oltre.
Colore marroncino, molto, troppo fondo e residui;
Naso alla liquirizia;
Ossidato, oltre, senza difetti...ma anche no, infatti...

Chateau Clarke Baron Edmond Rothschild 1989
Bel colore rosso rubino ancora carico.
Naso carnoso, molto carnoso, e balsamico.
In bocca ampio, rotondo, corrispondenza con il naso (tipo la polpa di una pesca matura ma piena di carne cruda) con aggiunta di spezie "piccanti", buona acidità, ancora bello in piedi, lungo, persistente.
Non il miglior bordeaux ma, considerando l'annata, gran bel vino.
Fondi e residuo praticamente nulli.

Hai ...ti sei forse fissato con un produttore che nn e' il meglio che c' e'!


Che non sia il meglio, lo so... infatti ho anche altro :wink:
Diciamo che l'88 è stato un vero e proprio azzardo: dazio pagato, si va avanti
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda bobbisolo » 12 mar 2022 16:30

Veltliner ha scritto:Ho bisogno dell'aiuto del forum per capire dove sta il problema con questo vino:
Pierre Matrot - Meursault Charmes 1er Cru 2014
Tanta acidità, tanto sale e nient'altro.
Zero corpo, sapori non pervenuti, magro e algido non riesce a regalare alcun sentore e piacevolezza.
Da un 1er di Meursault mi attendevo tutt'altro.

Secondo voi è da ricondurre al produttore o ad una bottiglia sfigata?
Perché l'annata non dovrebbe essere male, così come non mi aspetterei una tale tristezza da un vitigno 1er di Meursault.

Attendo vostre considerazioni/consigli.
Grazie


Ci potrebbe stare... Assaggiamo di recente un 15(annata più calda?), ricordava un ramonet alla cieca, si muoveva su un registro di leggerezza, coerente la bocca. La 2014, magari annata più fredda, non è detto che sia stata centrata da tutti, ha portato anche a vini smagriti.

Remi jobard 11 similare, anzi più algido e lineare... Meglio michelot 13 che ricalca più fedelmente la letteratura sullo charmes
alì65
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Re: LE BEVUTE DI MARZO 2022

Messaggioda alì65 » 12 mar 2022 19:51

bobbisolo ha scritto:
Veltliner ha scritto:Ho bisogno dell'aiuto del forum per capire dove sta il problema con questo vino:
Pierre Matrot - Meursault Charmes 1er Cru 2014
Tanta acidità, tanto sale e nient'altro.
Zero corpo, sapori non pervenuti, magro e algido non riesce a regalare alcun sentore e piacevolezza.
Da un 1er di Meursault mi attendevo tutt'altro.

Secondo voi è da ricondurre al produttore o ad una bottiglia sfigata?
Perché l'annata non dovrebbe essere male, così come non mi aspetterei una tale tristezza da un vitigno 1er di Meursault.

Attendo vostre considerazioni/consigli.
Grazie


Ci potrebbe stare... Assaggiamo di recente un 15(annata più calda?), ricordava un ramonet alla cieca, si muoveva su un registro di leggerezza, coerente la bocca. La 2014, magari annata più fredda, non è detto che sia stata centrata da tutti, ha portato anche a vini smagriti.

Remi jobard 11 similare, anzi più algido e lineare... Meglio michelot 13 che ricalca più fedelmente la letteratura sullo charmes


per il mio bevuto (diverse bt negli anni ma sempre prima della 2010) ho smesso di approfondire per evidenti differenze da bt a bt, indipendentemente dall'annata; alcune con difetti vistosi
ora non so, non seguo più
futuro incerto...2021 grandissima annata!!!

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