SERATE APPROFONDIMENTO

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littlewood
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Re: SERATE APPROFONDIMENTO

Messaggioda littlewood » 29 lug 2022 09:07

gmi1 ha scritto:
Trabateo ha scritto:Verticale Nicolas Joly – Clos de la Coulée de Serrant + intruso + fuochi pirotecnici finali + dispersi in qualche cantina

Serata strepitosa in quel della Littlewood’s House con una sventagliata di Chenin Blanc che manco fosse Natale…e si sa che il Natale quando arriva arriva: taaaaaaac!!!

Tutto il gruppo compatto, ben bardato (perché il Natale cade in dicembre, mica a inizio luglio con temperature equatoriali e siccità spaventosa…), assiepato a bordo tavola con quota rosa in esponenziale rialzo e frementi, tintinnanti calici per l’addivenire Re della Loira. Insomma, tutti a seguire il verbo di Franco nella suggestione di un viaggio in terre che furono conquista di Galli, Romani, Re, Imperatori, Giacobini (ma che a noi “ce ne frega un casso” e vogliamo bere) e che ora sono patrimonio dell’Unesco e in cui dominano sti due speroni di roccia in cui i vini di Nicolas Joly, su tutti il Clos de la Couléè de Serrant, la fanno da padrone.
Ma bando alle ciance, e veniamo al sodo, che poi sono le mie personalissime e opinabilissime note di degustazione.

Prima però mi sembra più che doveroso fare una menzione d’onore a Matteo (zuppadilatte) che anche questa volta fa il dritto Savona-Valpolicella-Savona…me cojoni!

Batterie a 2 a 2 con annate a casaccio perché se no che gusto c’è?
Caratteristiche comuni: il colore dorato più o meno intenso, acidità da vendere e una lunga persistenza.

--- PRIMA BATTERIA ---

1 – 1997 14%

Naso pervaso da mela gialla matura, rabarbaro, scorza di agrume amaro, minerale tendente all’idrocarburo. Poi scaldandosi uscirà prepotente la liquerizia.
Parte con note dolci per evolvere in fondo con nota amarognola. Bellissima acidità accompagnata dal minerale. A me è parso leggermente ancora non integratissimo, cioè, qualcosa in più da dare ne ha: allora lasciamolo maturare ancora un po’!

2 – 1995 12,5%
Più dolce del precedente: miele, burro, canditi, uvetta, un panettone fatto e finito (ah, il Natale…), tant’è che mi sono permesso di chiedere a Franco se per caso ne avesse uno pronto da mettere in tavola…il suo sorriso sotto i baffi, che non ha, è valso più di mille parole.
Leggerissima nota ossidativa e profumi che evolvono prima in funghi (non chiedetemi quali che non sono un esperto) e poi ancora in liquerizia.
Palato spettacolare! Freschezza incredibile, sapido, idrocarburico e scorza d’agrume.
Vince a mani bassi la batteria e si piazza, se non erro, sul gradino più basso del podio.

--- SECONDA BATTERIA ---

1 – 2012 14%

Mela gialla anche qui, balsamico, note burrose, di affumicato e gliceriche.
Al sorso l’ho trovato più pastoso degli altri (forse la causa è da ricercarsi nella componente alcolica ancora da integrarsi), glicerico (appunto) e meno integrato degli altri (appunto).
Aspettiamolo con fiducia.

2 – 2002 14%
Naso esplosivo con idrocarburo, roccia vulcanica, sapido, mela gialla matura e una bellissima balsamicità a fare da legante al tutto.
Bocca perfettamente corrispondente in cui spicca un po’ di più la parte minerale e come ciliegina sulla torta spunta una nota di cedro candito a ingentilire il tutto.
Top di batteria e di giornata: ineguagliabile!!!

--- TERZA BATTERIA ---

1 – l’intruso: Clos Romans – Thierry German – Domaine des Roches Neuves – 2016 – 12,5%

Subito tradito dal colore, paglierino con unghia dorata, propone sentori di mela verde e minerali di pietra focaia.
Sorso dolce/acidulo di mela verde, sapido, minerale, anche lui è lungo e persistente.
Ci stava anche confonderlo con un riesling alsaziano (presente!), in ogni caso un buon vino ma il Clos de la Coulée de Serrant vive in un altro pianeta ad anni luce di distanza.

2 – 1999 14%
Nota ferrosa di ruggine, zafferano, ginger, zolfo e polvere da sparo.
Entra in bocca con l’agrume candito poi evolve nel minerale ferroso e la polvere pirica del naso, ha comunque una nota dolce di pasta sfoglia al burro (tipo quella dei cannoncini fatti come il Borella comanda) e poi anche un po’ di fungo.
Sicuramente vincitore della batteria e, avendomi riportato a ricordi d’infanzia, il mio “preferito” (che però la giuria popolare posizionerà come 2°): commovente.

--- QUARTA BATTERIA ---

1 – 2015 14,5%

Anche qui ritrovo la nota ferrosa ma non di ruggine come nel precedente. L’annata è la più recente di tutte, bella freschezza e la balsamicità è ben presente al naso (salvia?!) accompagnata dallo zafferano.
Si ritrovano la stessa freschezza e il balsamico al sorso con una bella mineralità di pietra focaia e zolfo.

2 – 1996 14%
Naso che parte sulle note più da “sulfanel” che da vero e proprio zolfo, poi esce lo zafferano e la nota minerale della pietra focaia.
Rapporto naso bocca molto equilibrato con la mineralità dell’idrocarburo che alla fine si erge a legare e guidare il tutto.
Vince la batteria e si posiziona ex-equo sul secondo gradino del podio della serata.

Interludio con buone bollicine francesi, giusto per togliere la glicerina dal palato, gentilmente offerte da mister x (chiedo venia ma non ricordo il nome): Alexandre Filaine – Speciale – Brut – 12%

E poi? E poi succede quel qualcosa che è simile al vedere una stella cadente durante la notte di San Lorenzo, esprimere un desiderio a occhi chiusi, riaprirli e rendersi conto che quel desiderio si sta avverando…in poche parole:
Franco scompare e riappare, per 3 volte di seguito, dalla sua sala giochi con i doni dei 3 Re Magi (la trinità!); nell’ordine:

Eleganza fatta a barolo: G. Mascarello – Monprivato – 2014 – 13,5%
Una gemma rara della Loira (ancora Chenin Blanc): Bernadeau – Les Nourrissons – 2008 – 14%
Il Cabernet Franc (sempre della Loira) in purezza che mi ha fatto ricredere sul Cabernet Franc in purezza (that’s incredible amisci miei!): Clos Rougeard “Les Poyeux” – 2006 – 12,5%

E poi? E poi io sono collassato nel letto e parte (o tutta?) del resto della combriccola è andata a far festa nella cantina del boss di Franco…al momento non si contano morti e/o feriti ma, su questo, Franco stesso potrebbe fornirci sicuramente dettagli più precisi.

Note finali: felicissimo di avere un Clos de la Couléè de Serrant 2002 nella mia scorta personale :mrgreen:

leggo solo ora, ma sono felice di quanto scrivete e di che bella bevuta avete fatto.
stavo pensando che data la mia etá che é ben piú matura della vostra, per non dire che sono piú vecchio, e di avere perció avuto il piacere di bere i vini di Nicolas da annate precedenti, mi chiedo con quali aggettivi descrivereste la triade 1988-89-90, che vi garantisco é stata ben al di sopra di tutte le annate susseguenti, almeno fino al 2005 che io conosca personalmente...

So bene com' erano quelle annate...ma credi io penso che se avremo Pazienza anche queste annate col tempo ci daranno belle soddisfazioni ...
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Re: SERATE APPROFONDIMENTO

Messaggioda Trabateo » 01 ago 2022 18:41

29/07/2022 Gozzoviglio vario in Valpolicella

Questa volta nessuna degustazione a tema, nessuna verticale, orizzontale od obliqua, solo “relax” (relax, sì, per modo di dire…15 bottiglie te chiamale relax!) in quel della Littlewood’s house dove il padrone di casa, in versione “Simpatica Canaglia” fa e disfa a proprio piacimento e stende lì sul tavolo una boccia dietro l’altra senza colpo ferire.
Stavolta alla bevuta, più caciarona del solito, si sono abbinati salumi e formaggi vari, risottino gamberi e zucchine, con tanto di bisque, il tutto preparato dalle sapienti mani di Franco, pomodorini e insalata direttamente dall’orto al consumatore e poi dolcini e dolcetti a chiudere questa notevole bicchierata.

Serata da bravehearts, nove per l’esattezza, in cui, non di rado, possono accadere cose che voi umani… come dite?
Si è stappato un Krug Clos d’Ambonnay? None
Un Monfortino? Ma no
Un Petrus? Ma dai
Un Musigny Grand Cru di Madame? Ma che andate pensando
Un Romanee-Conti Grand Cru del Domaine de la Romanee-Conti? Di più, di più…

1) La moltiplicazione dei calici di Renato, prima 3, poi 6, poi 8, poi 11, poi, poi sinceramente anch’io sono rimasto piuttosto confuso!
2) La migrazione per osmosi del grado alcolico, soprattutto se si hanno come vicini due pesi massimi come Luca (fegato d’acciaio) e Matteo (stomaco de fero).

Ma non è tutto, serata allietata, ca va sans dire, dalla stupenda presenza femminile della mia consorte e di Francesca addetta a far foto che rimarranno a imperitura memoria
Ma bando alle ciance e apriamo le danze.

Laherte Frères - Les 7 - EB – sb 2014 – 12,5%
Bono, bono, bonissimo!
Naso che spazia dai lieviti alle tostature, frutta secca, bello pieno e rotondo.
Champagne strutturato dal sapore agrumato e molto persistente. Evolve poi nel minerale a cui aggiunge note dolci: bono, bono, bonissimo!
Pascal Agrapart – Avize GC Complantée – EB – sb 2018 – 12,5%
Vuoi che prima è arrivato un mostro, vuoi i 4 anni in meno di sboccatura, gli tocca pagar dazio. Champagne con il naso più floreale che gioca sulla mela verde e la mineralità (quasi un alsaziano), bocca corrispondente con note dolci finali.
Molto molto buono anche questo, ma il Les 7 sta più avanti.

Domaine Francois Raveneau - Chablis 1° Cru Buttenaux – 2006 – 13%
Naso intenso e profondo di idrocarburo, minerale da pietra focaia ma allo stesso tempo fresco e balsamico, zafferano e poi ancora salmastro da onda che sbatte sugli scogli (dai, qua me la tiro un po’ :-D ).
Lunghissima acidità e freschezza con una nota verde che lascia presagire un gran futuro.
Andrej In Valter – Mlecnik – Chardonnay – 1997 – 13%
Un bel colore ramato chiama il primo macerato!
Naso con note ossidative, zabaione e canditi, mi perde però al sorso: l’ho trovato un po’ stanco e glicerico anche se ancora con una buona acidità.
Terlan – Chardonnay – 1996 – 13%
Bel colore dorato e bellissimo naso di idrocarburo, roccia vulcanica e balsamicità.
In bocca entra con note boisè per nulla fastidiose, anzi, poi emerge la spiccata mineralità e conclude con note dolci, il tutto con un’acidità rotonda che allunga la beva.
Miglior bianco della serata.

Damijan Podversic – Ribolla Gialla – 2010 – 14%
Oro ramato, naso ampio e pieno di pera e miele.
Mi aspettavo un palato pazzesco, invece, acidità a parte, ci sono rimasto un po’ male.
Slavcek – Rebula Reserve – 2013 – 13,5
Oro ramato più carico del precedente, balsamico e spezie fini.
Idem come sopra, acidità e note mielose ma senza fuochi d’artificio.
Non escludo di non averle capite io queste due Ribolle o forse non sono vini per me.

Primo giro di rossi che inizia con:
Artadi – Pagos Viejos – 2005 – 14%
Un bel porpora carico apre a profumi ampi che spaziano dallo stallatico ai funghi del sottobosco per arrivare infine a note ferrose marcate.
Al palato è ancora acerbo, verde e con un tannino che chiama qualcosa da sgrassare.
Molto interessante ma anche molto giovane.
Bernard Faurie – Hermitage – 2005 - 13%
Sono i dettagli che fanno la differenza: grazie Franco.
Color granata, naso pieno di carne, spezie ma molto fine, al limite dell’eleganza.
In bocca è freschissimo e con un tannino che richiama la sua giovinezza.
Altro vino che è da aspettare ancora per un bel po’ di anni.

Secondo giro di rossi:
Sesti – Phenomena – Riserva 2006 – 14%
Naso ematico, di stalla e di spezie fini. Sorso freschissimo e di liquerizia con un tannino che si fa sentire ma non è per nulla spigoloso. Chiude con nota amarognola.
Bella sorpresa.
Gravner – Rosso Gravner – 1995 – 12%
Profumi bellissimi e intensi di frutta rossa. Subito a seguire il cuoio e il tabacco per poi concludere con macchia mediterranea persistente.
Palato elegantissimo, succoso e fresco.
Assoluto dominatore incontrastato della serata.

Con i dolci e dolcetti:
Oremus – Tokaji Aszu – 1999 – 11,5%
Bellissimo colore arancione ramato, naso intenso di zafferano puro, the (allo zafferano) e canditi (allo zafferano). In bocca sorprende con un’acidità pazzesca, dolce e fresco allo stesso tempo: non mi stuferei mai di berne.
Piaciuto assai.
Chateau d’Yquelm – 1987 – 14%
Il primo Sauternes che mi sia piaciuto, per nulla stucchevole, stancante e barocco come quelli bevuti prima di questo.
Praticamente stesso colore del Tokaji, naso idrocarburico di smalto e vernice, a seguire zafferano. Bocca coerente col naso.

Intermezzo con un rosè:
Muscat – De Beaumes de Venise – 2021 – 15%
Naso con fruttini rossi e note fumè, al palato è salato…sì, sì, ho detto salato e non sapido!

Poi i fuochi artificiali con la boccia della staffa:
Gravner – Rujno – 1988 – 13%
Ancora un bel colore granata, naso intenso, profondo, carnoso, ematico, sangue e stalla.
In bocca entra sorprendentemente con un tannino ancora ruvido, verde, poi emerge la liquerizia. Un vino che ha ancora tanta strada da fare e storie da raccontare: emozionante.

E dopo più di 4 ore di battaglia, c’è chi è uscito a godersi i 19/20° post temporale nel verde delle colline e chi, come Luca, ha preferito andare da qualche parte a completare l’opera con altri assaggi di uva pigiata.

Altra bellissima avventura in Valpolicella.
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
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Re: SERATE APPROFONDIMENTO

Messaggioda gianni femminella » 01 ago 2022 19:32

:cry:
Trabateo ha scritto:
Sesti – Phenomena – Riserva 2006 – 14%

Naso ematico, di stalla e di spezie fini. Sorso freschissimo e di liquerizia con un tannino che si fa sentire ma non è per nulla spigoloso. Chiude con nota amarognola.
Bella sorpresa.


A dire il vero la descrizione non mi fa pensare a un vino tanto buono. Puoi integrare o qualcuno dei presenti può dare altre indicazioni? Grazie
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Re: SERATE APPROFONDIMENTO

Messaggioda littlewood » 01 ago 2022 19:53

gianni femminella ha scritto::cry:
Trabateo ha scritto:
Sesti – Phenomena – Riserva 2006 – 14%

Naso ematico, di stalla e di spezie fini. Sorso freschissimo e di liquerizia con un tannino che si fa sentire ma non è per nulla spigoloso. Chiude con nota amarognola.
Bella sorpresa.


A dire il vero la descrizione non mi fa pensare a un vino tanto buono. Puoi integrare o qualcuno dei presenti può dare altre indicazioni? Grazie

Era un Brunello da zonalda ma con tutte le sue cosine a posto spezie fruttini ematico tannini risolti e ben levigati. Emozionante? No ...
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Re: SERATE APPROFONDIMENTO

Messaggioda giama » 01 ago 2022 20:09

[quote

Poi i fuochi artificiali con la boccia della staffa:
Gravner – Rujno – 1988 – 13%
Ancora un bel colore granata, naso intenso, profondo, carnoso, ematico, sangue e stalla.
In bocca entra sorprendentemente con un tannino ancora ruvido, verde, poi emerge la liquerizia. Un vino che ha ancora tanta strada da fare e storie da raccontare: emozionante.
.[/quote]

Confesso, qui vi ho invidiato un po’.
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Re: SERATE APPROFONDIMENTO

Messaggioda littlewood » 01 ago 2022 20:29

giama ha scritto:[quote

Poi i fuochi artificiali con la boccia della staffa:
Gravner – Rujno – 1988 – 13%
Ancora un bel colore granata, naso intenso, profondo, carnoso, ematico, sangue e stalla.
In bocca entra sorprendentemente con un tannino ancora ruvido, verde, poi emerge la liquerizia. Un vino che ha ancora tanta strada da fare e storie da raccontare: emozionante.
.


Confesso, qui vi ho invidiato un po’.[/quote]
Ecco. Questo e' un vino irreale! Io.lo penso da tempo...josko in quegli anni ha fatto forse( anche senza forse) i più grandi rossi italiani. Ho ancora nel cuore una verticale organizzata dal maestro con josko di fronte a me dal 84 al 2007( che uscirà nn si sa quando) giuro! Quella notte nn riuscivo a dormire x l' emozione...urge fare quest' autunno un' altra verticale simile..
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Re: SERATE APPROFONDIMENTO

Messaggioda uz » 01 ago 2022 20:31

Grazie a Franco per la bellissima serata e complimenti a Trabateo per le simpatiche note, anche se personalmente su alcune impressioni non concordo, ma che ce voi fa', è normale, no? :D
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Re: SERATE APPROFONDIMENTO

Messaggioda littlewood » 01 ago 2022 20:51

uz ha scritto:Grazie a Franco per la bellissima serata e complimenti a Trabateo per le simpatiche note, anche se personalmente su alcune impressioni non concordo, ma che ce voi fa', è normale, no? :D

Ci voleva na serata così per riesumarti su sti lidi? :D
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Re: SERATE APPROFONDIMENTO

Messaggioda zampaflex » 02 ago 2022 14:33

Trabateo ha scritto:Damijan Podversic – Ribolla Gialla – 2010 – 14%

Bernard Faurie – Hermitage – 2005 - 13%

Sesti – Phenomena – Riserva 2006 – 14%


Podversic è sempre piuttosto grasso, motivo per cui preferisco altri produttori nella zona.
Faurie...ah! Franco, questa la metto in conto per la prossima volta che ci vedremo davanti ad un Rodano! Qualcosa di più giovane ho in cantina, questa è la conferma che vada atteso piuttosto a lungo.
Phenomena 2006 è stato un bellissimo vino da giovane e vedo che tiene ancora, chapeau.
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Re: SERATE APPROFONDIMENTO

Messaggioda uz » 03 ago 2022 16:32

littlewood ha scritto:
uz ha scritto:Grazie a Franco per la bellissima serata e complimenti a Trabateo per le simpatiche note, anche se personalmente su alcune impressioni non concordo, ma che ce voi fa', è normale, no? :D

Ci voleva na serata così per riesumarti su sti lidi? :D


:lol:
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Re: SERATE APPROFONDIMENTO

Messaggioda littlewood » 27 set 2022 11:33

Venerdì scorso abbiamo proseguito il nostro percorso sul Fiano con una verticale di 8 annate di Marsella
2016 si parte alla grande vino fresco sfaccettato in continua evoluzione il suo apice sarà sicuramente tra almeno 10 anni ma già ora e' un gran bere!
2015 e' il vino più " pesante,, della serata con note di candito nette e un colore che e' il più carico della serata. Paga forse l' annata calda ma e' il vino più grasso e seduto .
2014 un piccolo capolavoro! Rispecchia perfettamente l' annata fresca e piovosa ma Guido e' riuscito a tirar fuori una complessita' stupefacente esaltando le note sapide e minerali. Chapeau!
2013 uno dei top della serata e per me vino da podio . Ha tutto! Freschezza e mineralita' ma anche profondità e complessità infinite. Che grande vino con tanta tanta vita!
2012 stacco netto! Qui le note del vino maturo si sentono bene emerge la castagna fianesca oltre alla consueta mineralita' vino maturo ma nn arrivato anzi!
2011 altra annata calda e si sente. Il vino e' piacevolissimo ma e' tutto un tono minore meno eclatante del 012 per esempio . Ad avercene così...
2010 altro vino splendido e da podio per me. Complessità e freschezza. Definirlo un vino giovane maturo nn e' un' ossimoro ma e' ciò che sprigiona nel bicchiere...sembra quasi uno chenin della Loira per farvi capire ..
2009 ecco .questo per me e' il Fiano ! Esprime Irpinia a 360 gradi e nn può che essere figlio di questo territorio. Per me vino della serata per completezza maturità unita ad una complessita' senza pari. Un grande vino senza se e senza ma.
Fuori concorso Fiano 906 2013 picariello
Si sente la differenza di impostazione e di epoca diversa di raccolta delle uve. Ciro tende a vendemmiare prima di Guido pur avendo vigneti antigui Qui spiccano più le note minerali rispetto al marsella pari annata che vince però il confronto per una maggior complessità
In sostanza la Campania si conferma areale straordinario per i vini bianchi e il Fiano il suo cavaliere più splendente. In sintesi finora possiamo dire che Marsella rappresenta la potenza Villa Diamante l' emozione e Pietracupa l' eleganza. Prossimo step in primavera con la verticale del Fiano cilentano di Luigi maffini!
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Re: SERATE APPROFONDIMENTO

Messaggioda littlewood » 13 ott 2022 18:27

Lunedì scorso serata Jura. Lo so la zona e' di moda però didatticamente i vini sono molto interessanti. Ecco il bevuto
1 batteria
Cotes de Jura SAVARGNER 2016 BERTHET BONDET :D :D :D
La MALLORCHE 2018 BENEDICTE E STEPHANE TISSOT :D :D :D :D 1/2
2 batteria
LES VARRONS 2015 LABET :D :D :D :D :D
LES CHALLASES VV 2008 JF GANEVAT :D :D :D :D :D :shock:
3 batteria
VIGNE DU 1966 2018 LA RENARDIERE :D :D :D 1/2
LA HAUT 2017 NICOLAS JACOB :D :D :D :D 1/2
4 batteria
SAVAGNIN LES ECRINS 2016 DOMAINE DE LA BORDE :D :D :D
ARBOIS 2016 JEAN CLAUDE GALLOIS :D :D :D :D
5 batteria
CUVEE SPECIALE 2015 DOMAINE DE MONTBOURGEAU :D :D
ARBOIS 2012 JACQUES PUFFENEY :D :D :D :D :D :)
Fuori concorso
VIN JAUNE 2002 LABET :shock:
FREISA 2009 G.RINALDI
BARBERA D' ALBA CASCINA FRANCIA 2016 G. CONTERNO
BARBERA D' ALBA VIGNETO PUNTA 1999 AZELIA
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Re: SERATE APPROFONDIMENTO

Messaggioda vinogodi » 14 ott 2022 08:19

littlewood ha scritto:VIN JAUNE 2002 LABET :shock:
...sorpresa da tanto buono o perplessità?
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Re: SERATE APPROFONDIMENTO

Messaggioda littlewood » 14 ott 2022 09:26

vinogodi ha scritto:
littlewood ha scritto:VIN JAUNE 2002 LABET :shock:
...sorpresa da tanto buono o perplessità?

Bono bono!
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Re: SERATE APPROFONDIMENTO

Messaggioda zampaflex » 14 ott 2022 10:16

littlewood ha scritto:Lunedì scorso serata Jura.

LES CHALASSES VV 2008 JF GANEVAT :D :D :D :D :D :shock:



E graziearca', Franco! :mrgreen:
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Re: SERATE APPROFONDIMENTO

Messaggioda littlewood » 14 ott 2022 10:35

zampaflex ha scritto:
littlewood ha scritto:Lunedì scorso serata Jura.

LES CHALASSES VV 2008 JF GANEVAT :D :D :D :D :D :shock:



E graziearca', Franco! :mrgreen:

Mah sai una bella lotta fra ganevat labet Tissot e puffeney
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Re: SERATE APPROFONDIMENTO

Messaggioda littlewood » 22 ott 2022 15:52

Ieri sera serata Miani. I vini di Enzo nn hanno bisogno di presentazioni....
1 batteria
FRIULANO FILIP 2019 VS FRIULANO BURI 2019
Vini pirotecnici da quanto cambiano nel bicchiere durante la serata! Variano dal floreale al minerale all' affumicato in bocca sono salati e minerali a bestia lunghi lunghi a nn finire. Io ho preferito il secondo x un' unghia di maggior mobilita'
2 batteria
SAUVIGNON ZITELLE 2019 VS SAUVIGNON SAURINT 2019
Qui la Loira buona nn e' lontana anzi! Anche qui tanto sale e tanto minerale. Ho preferito il primo per una florealita' e compiutezza maggiori. Il Saurint era il vino più indietro della serata ( insieme al " mostro,, venuto dopo) imbrigliato ancora in durezze e spigolosita' ripassare tra 2/3anni almeno
3 batteria
MALVASIA LE MONT DE ZUC 2019 VS CHARDONNAY BARACCA 2018
Splendido splendente la malvasia. Vino sfaccettato e floreale come pochi straordinario x complessita' al naso con variazioni floreali dal glicine al Giglio alla rosa. In bocca lungo e coerente da bere a secchi. Da podio. Il baracca e' il più borgognone del lotto. Alla cieca c' e' chi ha azzardato chassagne. Burro salato e' il suo descrittore principe in bocca e pieno e consistente senza dubbio per me il miglior Chardonnay italico.
4 batteria
MERLOT FILIP 04 VS REDIGAFFI 03 VS CALVARI 99
versione nn memorabile del merlot i sentori sono crepuscolari di cioccolato ma anche di sottobosco di foglie secche. Il vino in bocca e' vivo ma nn il solito carro armato.
Redigaffi invece in annata calda sfodera un' eleganza sorprendente. Naso complessissimo di frutta rossa e cioccolato fondente . In bocca e fresco fresco di bevibilita' assoluta
Il calvari ha una giovinezza inumana già dal colore violaceo nel bicchiere. Le note sono ancora primarie di frutta fresca ribes e uva spina. In bocca e' un carro armato di struttura imponente ma di grande beva. La prossima BT tra 10 anni almeno da pensare come longevità ad un grande bordeaux( o a un rujno!)
Fuori contesa
BAROLO ET NERA 2000 BORGOGNO. E' straordinario? Forse no ma questo e' nebbiolo fino al midollo!
GRAVNER PINOT GRIGIO 2006. lo amo x me vino buonissimo che sarà grande tra 10 anni almeno
CHAMPAGNE POLISY 1989 (SBOCC 014) ANDRE' BEAUFORT. che dire??? Non ho parole per descrivere mi dispiace.... :shock:
Prossimo giro lunedì 7 cote rotie!
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Re: SERATE APPROFONDIMENTO

Messaggioda Trabateo » 09 nov 2022 00:44

Côte Rôtie - 07/11/2022

Da dove inziare per raccontarvi questa serata?
Dall'alsaziano Schoenenbourg 2008 di Deiss (bono tanto tanto!) con cui ci ha accolto Franco?
Oppure dalla bellissima overview sulla Côte Rôtie, farcita di termini italo-francesizzati e/o franco-italianizzati, di Paolo, simpatico e disponibile responsabile della maison Chapoutier in Italia?
Prima di tutto, mi preme dire che, le occasioni di incontro alla Littlewood's house riservano sempre, ai fortunati ospiti, delle serate piacevoli in cui gli assaggi trovano destinazioni a volte comuni e forse prevedibili ma talvolta, quando magari l'olfatto ci si mette di mezzo anche imprevedibili e/o sorprendenti.
A mio modesto parere, queste serate conservano quel tocco familiare in cui il confronto gioca a scindersi tra il didattico e l'ironia e la diversità di vedute arricchisce chi vi partecipa senza "l'aggravio" del proprio bagaglio esperienziale...che i sofismi c'hanno rutto li cugghiuni, vero è?! :mrgreen:
Poi certo, il tasso alcolico agevola tante cose, però questo non ditelo a Franco...

Personalmente, ho voluto rimettermi in gioco con un vitigno che ha ribadito, anche ieri sera, di non essere nelle mie corde.
Ho voluto esplorare una parte vitata del globo che, per mia ignoranza, non conoscevo: ne esco sicuramente arricchito (alcuni di questi non diraspano una parte dell'uva che vanno a vinificare... https://www.youtube.com/watch?v=b4297c7YQLA), per il resto vedremo poi.

Vignoble Hervé & Nathalie Avallet - OSA - 2021
Una barbera nebbiolata, già dal colore porpora scarico, un bel frutto (lampone naso - bocca), profumi intensi di rosa e belle note balsamiche. Giovane e fresco si fa bere molto piacevolmente

Domaine Garon - Les Rochins - 2018
Un vino che sicuramente ha lasciato il segno.
Naso ricco di polpa, carnoso, con note scure di tamarindo, certamente intenso e profondo. Alla lunga è uscito prima l'incenso e poi note piriche di affumicatura.
E' l'unico vino della serata in cui il tannino ha fatto sentire il suo grip anche se non disturbava affatto.
Chiusura con cioccolato e la nota scura del naso.

Pierre Jean Villa - Fongeant - 2016
Su questo vino ho trovato molta difficoltà al sorso, l'acidità mi disturbava non poco, tant'è che dopo un paio di sorsi ho deciso di svuotare il calice. Specifico, solo a me ha dato questo tipo di problema, evidentemente il mio apparato digerente non era ricettivo.
Al naso si è presentato ricco di carne ed ematicità, anche qui, come nel precedente, la nota scura (carruba) ma profumi opulenti e barocchi: chiusura con nota piuttosto dolce di miele liquirizioso.

Domaine Benjamin et David Duclaux - Maison Rouge - 2016
Con questa bottiglia si è indossato l'abito da sera ed è emersa l'eleganza del (o dello?) Syrah.
Partito un po' chiusto, pian piano sono uscite le note affumicate, la carne e l'intensità delle spezie fini. A distanza è emersa la cenere del camino.
Bocca molto fresca e persistente di visciola.

Domaine Georges Vernay - Maison Rouge - 2018
Naso in continua evoluzione: partito dal cioccolato scuro e subito virato a note balsamiche intensissime per poi esplodere nella macchia mediterranea (rosmarimo, origano, mirto). A seguire netti i profumi di una mazen con olive e speck.
Grande naso di potenza e intensità.
In bocca freschissimo pure questo con frutti rossi (ciliegia, lampone, mirto) e acidità perfettamente integrata e papille che hanno fatto la ola: piaciuto molto, s'era capito? Il mio preferito della serata.

Domaine Jean-Michel Gerin - La Landonne - 2010
Prima nota dolente della serata
Piuttosto ridotto al naso, si è aperto un poco ma ha regalato poco (pasta di olive).
Al sorso sempre fresco ma piuttosto vuoto

Domaine Rene Rostaing - La Landonne - 2009
Seconda nota dolente della serata e peggio della prima
Ferro arruginito, ossidato, minestrone inacidito dal pomodoro andato a farsi benedire
Vita breve e svuotato il bicchiere senza nemmeno passare dal via

E. Guigal - Chateau d'Ampuis - 2009
Al naso ricorda il Maison Rouge di Vernay ma qui emergono maggiormente le note di carne e l'ematico; chiusura con nota di vaniglia.
Al sorso una nota verdognola che fortunatamente non disturba troppo, leggero anche il tannino perfettamente integrato

M. Chapoutier - Neve - 2016
Si ritorna in carreggiata con un gran bel vino (3° ex-equo con il Les Rochins di Garon).
Al naso parte con forte ematicità e carnosità per poi prendere la direzione di erbe aromatiche come rosmarino e mirto, chiude con note scure di tamarindo e carruba.
Bocca freschissima coerente con il naso con l'acidità che spinge e prolunga il sorso

Georges Lelektsoglou - Lieu Dit La Brocarde Vieilles Vignes - 2013
Naso un po' bordoleggiante che parte con pepe, peperone e notevole balsamicità. Profumi ampi e intensi, ritorna il pepe pungente, poi incenso e, un bel po' dopo, io ci ho sentito pure lo yogurt alla fragola :shock:
Bocca coerente con il naso e acidità che sospinge bene il sorso, chiude con nota di china.

M. Chapoutier - La Mordoree - 2001
Altro bel vino che però, per me, sta un gradino sotto al Maison Rouge di Vernay
Forse il più completo e rotondo della serata.
Anche qui profumi intensi di carne ed ematico, il naso si fa ampio con il sottobosco e il tutto si compone con l'ultimo pezzo del puzzle che è la finezza.
Il sorso, ca va sans dire, freschissimo con note erbacee perfettamente integrate e l'acidità composta che spinge e prolunga il piacere.

Guest star: Reserve du Couvent La Romanee Monopole, Gevrey-Chambertin Premier Cru - 2019

Tornando a bomba alla Côte Rôtie, la nota dolente, con cui mi sto seriamente giocando una cadrega al desco di Franco, è che nessuno di questi vini mi ha emozionato: certamente belli e buoni ma non mi è arrivato quel sussulto che altre volte ho provato assaggiando del buon vino.
Questo un po' mi dispiace ma un po' rimane sulla traccia della mia incapacità di apprezzare a pieno questo vitigno: non ci si piglia.

Next time, maybe.
Un passo alla volta, un respiro alla volta.
Tanto se non sopravvivi alla pallottola più vicina alla fronte, non devi preoccuparti di quella dopo...
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Re: SERATE APPROFONDIMENTO

Messaggioda vinogodi » 09 nov 2022 08:58

Trabateo ha scritto:
Tornando a bomba alla Côte Rôtie, la nota dolente, con cui mi sto seriamente giocando una cadrega al desco di Franco, è che nessuno di questi vini mi ha emozionato: certamente belli e buoni ma non mi è arrivato quel sussulto che altre volte ho provato assaggiando del buon vino.
Questo un po' mi dispiace ma un po' rimane sulla traccia della mia incapacità di apprezzare a pieno questo vitigno: non ci si piglia.

...guarda che queste bellissime serate ( vorrei partecipare a tutte ) sono straordinariamente didattiche e ti trascinano proprio perchè fai i conti con i tuoi gusti e ti migliora la percezione del personale . Mica si può bere sempre la stessa tipologia di vino e gli orizzonti vanno ampliati o , perlomeno , messi alla prova con tutte le tipologie : la passione ti porta proprio ad esplorare e devo dire che Franco , con la sua esperienza , è una miniera di informazioni sia tecniche che di umana sensibilità e passione . Oltre al fatto che è schietto e mai prevarica coi suoi giudizi personali . Secondo me bicchierata di contenuti culturali notevolissima ...
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Re: SERATE APPROFONDIMENTO

Messaggioda Trabateo » 09 nov 2022 10:54

vinogodi ha scritto:
Trabateo ha scritto:
Tornando a bomba alla Côte Rôtie, la nota dolente, con cui mi sto seriamente giocando una cadrega al desco di Franco, è che nessuno di questi vini mi ha emozionato: certamente belli e buoni ma non mi è arrivato quel sussulto che altre volte ho provato assaggiando del buon vino.
Questo un po' mi dispiace ma un po' rimane sulla traccia della mia incapacità di apprezzare a pieno questo vitigno: non ci si piglia.

...guarda che queste bellissime serate ( vorrei partecipare a tutte ) sono straordinariamente didattiche e ti trascinano proprio perchè fai i conti con i tuoi gusti e ti migliora la percezione del personale . Mica si può bere sempre la stessa tipologia di vino e gli orizzonti vanno ampliati o , perlomeno , messi alla prova con tutte le tipologie : la passione ti porta proprio ad esplorare e devo dire che Franco , con la sua esperienza , è una miniera di informazioni sia tecniche che di umana sensibilità e passione . Oltre al fatto che è schietto e mai prevarica coi suoi giudizi personali . Secondo me bicchierata di contenuti culturali notevolissima ...


Certamente Marco, lo so benissimo, sto imparando tantissimo da quando frequento questo forum (è il mio portafoglio che è in difficoltà :lol: ) e le varie bicchierate (da te, da Franco e con il gruppo GR milanese); non ho certo chiuso la porta al Syrah, tant'è che ho concluso le mie note con un "next time maybe".
...e comunque non è solo prerogativa di Franco essere schietti :wink:
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Re: SERATE APPROFONDIMENTO

Messaggioda Wineduck » 09 nov 2022 11:19

Trabateo ha scritto:Côte Rôtie - 07/11/2022


Domaine Rene Rostaing - La Landonne - 2009
Seconda nota dolente della serata e peggio della prima
Ferro arruginito, ossidato, minestrone inacidito dal pomodoro andato a farsi benedire
Vita breve e svuotato il bicchiere senza nemmeno passare dal via


Bottiglia palesemente difettata, con una bottigia in forma si sarebbe lasciati tutti alle spalle con un "ciaone" a distanza.

Trabateo ha scritto:Tornando a bomba alla Côte Rôtie, la nota dolente, con cui mi sto seriamente giocando una cadrega al desco di Franco, è che nessuno di questi vini mi ha emozionato: certamente belli e buoni ma non mi è arrivato quel sussulto che altre volte ho provato assaggiando del buon vino.
Questo un po' mi dispiace ma un po' rimane sulla traccia della mia incapacità di apprezzare a pieno questo vitigno: non ci si piglia.

Next time, maybe.


Nella prossima bottiglia di sangiovese che prendi dalla mia cantina ti ci travaso un syrah della Madonn(ina).... senza condizionamenti territoriali lo amerai alla follia :mrgreen:
"Woke up this morning with a wine glass in my hand - Whose wine? What wine? - Where the hell did I dine? - Must have been a dream - I don't believe where I've been - Come on, let's do it again"
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Re: SERATE APPROFONDIMENTO

Messaggioda Ale Lenzi » 09 nov 2022 12:01

Quoto Ale su Rostaing Landonne 09, bevuto in cantina da loro a Maggio ed era buonerrima, peccato davvero.
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Re: SERATE APPROFONDIMENTO

Messaggioda vinogodi » 09 nov 2022 12:20

Wineduck ha scritto:
Trabateo ha scritto:Côte Rôtie - 07/11/2022


Domaine Rene Rostaing - La Landonne - 2009
Seconda nota dolente della serata e peggio della prima
Ferro arruginito, ossidato, minestrone inacidito dal pomodoro andato a farsi benedire
Vita breve e svuotato il bicchiere senza nemmeno passare dal via


Bottiglia palesemente difettata, con una bottigia in forma si sarebbe lasciati tutti alle spalle con un "ciaone" a distanza.

Trabateo ha scritto:Tornando a bomba alla Côte Rôtie, la nota dolente, con cui mi sto seriamente giocando una cadrega al desco di Franco, è che nessuno di questi vini mi ha emozionato: certamente belli e buoni ma non mi è arrivato quel sussulto che altre volte ho provato assaggiando del buon vino.
Questo un po' mi dispiace ma un po' rimane sulla traccia della mia incapacità di apprezzare a pieno questo vitigno: non ci si piglia.

Next time, maybe.


Nella prossima bottiglia di sangiovese che prendi dalla mia cantina ti ci travaso un syrah della Madonn(ina).... senza condizionamenti territoriali lo amerai alla follia :mrgreen:
...confermo tutto , su Landonne di Rostaing ... bottiglia non a posto...
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Re: SERATE APPROFONDIMENTO

Messaggioda littlewood » 09 nov 2022 18:53

Io dissento da ivan su rostaing che si era una bt sottoperformante con note iniziali evolutive ma che poi e' cresciuta molto nel bicchiere pulendosi tanto certo non la miglior landonne da me bevuta questo e' chiaro. Dissento invece TOTALMENTE su Gerin vino per me da podio appena sotto la mordoree che seppur partito sporchino ha poi ingranato la 5 sfoderando un' eleganza veramente notevole! Vernay completava il podio per un naso psicadelico ma in bocca data la giovinezza era ancora al 50 per cento del potenziale. Ma stai tranquillo Ivan puoi tornare quando vuoi!!! :)
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Re: SERATE APPROFONDIMENTO

Messaggioda uz » 10 nov 2022 14:27

Mi unisco ai complimenti a Franco per la bellissima panoramica sulla Cote Rotie, con Paolo come guida d'eccezione.

Condivido in parte le note di Trabateo.
Il primo vino, Avallet 2021, il più giovane e beverino, mi ha sorpreso per il carattere, la lunghezza in bocca e la persistenza, encomiabili in un vino che costa quasi dieci volte meno di alcuni presenti in degustazione.

Il terzo, Fongeant 2016, Villa era decisamente il più strutturato, per esempio mi sembrava quello in cui maggiormente si avvertisse la presenza del legno, comunque ben fatto. L'acidità non mi sembrava disturbante, anzi, conferiva la giusta freschezza ad un vino molto potente.

Il quinto, Maison Rouge 2018, Duclaux è quello che è piacito a tutti, siamo d'accordo, forse perché si staccava dagli altri per lo stile decisamente diverso. Non mi stupirei se includesse una quota significativa di Viognier.

Dal sesto vino in poi cominciano le annate più vecchie e i cru più blasonati, le complessità aumentano e di conseguenza anche le disparità di giudizio.

Il sesto, La Landonne 2010, Gerin è uno dei vini più mobili della serata e a mio avviso si è guadagnato un meritato gradino sul podio.

Il settimo, La Landonne 2009, Rostaing è stato certamente il più controverso, forse la bottiglia non regalava il 100% delle potenzialità che questo vino può esprimere. La struttura del grande vino c'era, ma accompagnata da una decisa nota evolutiva. Resta il dubbio se facesse parte del corredo di complessità che caratterizza questo Syrah o se fosse un qualcosa di alieno. Ammetto di non avere l'esperienza che mi permette di formulare un giudizio valido avendolo bevuto solo in un paio di altre occasioni e mai del 2009.

Il nono vino, Neve 2016, Chapoutier mi ha entusiasmato per la instancabile dinamica nel bicchiere. Partito con una sospetta traccia di brett, si è lentamente ripulito crescendo incessantemente. Alla fine esprimeva un gradevolissimo frutto goloso e croccante, da prugna gialla al punto giusto di maturazione. Secondo gradino del mio personalissimo podio.

Per quanto riguarda il decimo, Lieu dit La Brocarde V.V. 2013 concordo con Ivan, anche nel lieve sentore lattico, che comunque non mi sembrava sconfinasse nello yogurth.

L'ultimo vino per me è stato il vincitore assoluto della serata, La Morderée 2001, Chapoutier. Ampio, profondo, persistente. bocca elegantissima, setosa. Grande vino!
...uz

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